Focus tecnico. EN 131-3 Scale Istruzioni per l Utilizzatore. Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008 - All. XX EN 131-3 Scale Parte 3

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Focus tecnico Rev. 01 2012 EN 131-3 Scale Istruzioni per l Utilizzatore EN 131-3 Scale Istruzioni per l Utilizzatore Testo Unico Sicurezza D.Lgs. 81/2008 - All. XX EN 131-3 Scale Parte 3 Istruzioni per l Utilizzatore

EN 131-3 Scale - Parte 3: Istruzioni per l utilizzatore Indice 1. Definizioni 2. Consegna delle istruzioni per l'utilizzatore 3. Ragioni degli incidenti 4. Marcatura 5. Istruzioni per l utilizzatore A. Esempi di pittogrammi B. D. Lgs. 81/2008 - ALLEGATO XX Bibliography 2

1. Definizioni Ai fini del presente documento, si applicano i seguenti termini e definizioni. 1.1 produttore: a) Fabbricante di un prodotto o altra persona che si presenti come il fabbricante apponendo il proprio nome, marchio di fabbrica o altro marchio distintivo sul prodotto, oppure la persona che revisiona il prodotto. b) Altri professionisti della catena di fornitura, nella misura in cui le loro attività possano influire sulle caratteristiche di sicurezza di un prodotto. 1.2 distributore: Professionista della catena di fornitura, la cui attività non influisce sulle caratteristiche di sicurezza di un prodotto. 1.3 possessore: Persona o azienda che acquista o che riceve la scala. Il possessore può utilizzare la scala personalmente o metterla a disposizione di altri utilizzatori. 1.4 utilizzatore: Persona che utilizza la scala. 1.5 danno: Lesione fisica o danno alla salute delle persone, oppure danno alla proprietà o all'ambiente. 1.6 pericolo: Possibile causa di danno. 1.7 rischio: Probabilità che si verifichi un pericolo che causa un danno e il grado di gravità del danno 2. Consegna delle istruzioni per l'utilizzatore Il produttore deve essere responsabile del contenuto delle istruzioni per l'utilizzatore e della consegna delle istruzioni con ogni scala. Il distributore dovrebbe garantire che le istruzioni per l'utilizzatore siano fornite con ogni scala. Il possessore della scala dovrebbe garantire all'utilizzatore la disponibilità delle istruzioni. Le istruzioni devono essere nella lingua del Paese in cui la scala è venduta. 3

3. Ragioni degli incidenti Il seguente è un elenco, non esaustivo, dei pericoli e degli esempi delle relative cause, che costituiscono ragioni frequenti per gli incidenti che si verificano durante l'uso delle scale e su cui si basano le informazioni contenute nella presente norma. a) Perdita di stabilità: 1) posizione non corretta della scala (come angolazione non corretta di una scala di appoggio o apertura non completa di una scala doppia); 2) scivolamento verso l'esterno dal fondo (il fondo della scala si allontana dalla parete); 3) scivolamento laterale, caduta laterale e ribaltamento (sporgendosi o per fragilità della superficie di contatto superiore); 4) condizione della scala (per esempio, piedini antiscivolamento mancanti); 5) scendere in quota dalla scala non assicurata; 6) condizioni del suolo (per esempio, terreno morbido e instabile, pendenze, superfici scivolose o superfici solide sporche); 7) condizioni climatiche avverse (per esempio, vento); 8) collisione con la scala (per esempio da parte di un veicolo o una porta); 9) scelta della scala non corretta (per esempio troppo corta o non adatta all'impiego specifico). b) Movimentazione: 1) trasferimento della scala nella posizione di lavoro; 2) montaggio e smontaggio della scala; 3) trasporto di oggetti sulla scala. c) Scivolamento, inciampo e caduta dell'utilizzatore: 1) calzature inadatte; 2) pioli o gradini sporchi; 3) azioni non sicure dell'utilizzatore (come salire la scala a 2 pioli per volta, scendere scivolando lungo i montanti). d) Cedimento strutturale della scala: 1) condizione della scala (per esempio, montanti danneggiati, usura); 2) sovraccarico della scala. e) Pericoli di natura elettrica: 1) operazioni inevitabili su parti sotto tensione (per esempio, ricerca guasti); 2) collocazione delle scale troppo vicine ad apparecchiature elettriche sotto tensione (come linee elettriche aeree); 3) danni ad apparecchiature elettriche (per esempio, coperture o isolamento di protezione) causati dalle scale; 4) scelta non corretta del tipo di scala per i lavori elettrici. 4

4. Marcatura 4.1 Scale di appoggio 4.1.1 Pittogrammi Le informazioni di base che devono essere riportate, sotto forma di pittogrammi ben visibili, su tutte le scale progettate per essere utilizzate come scale di appoggio sono le seguenti: a) leggere le istruzioni (esempio figura 1); b) carico massimo (esempio figura 2); c) angolo corretto di appoggio (esempio figura 3); d) appoggiare su una base piana (esempio figura 4); e) non sporgersi (esempio figura 5); f) assicurarsi che non vi sia sporco a terra (esempio figura 6); g) appoggiare su una base solida (esempio figura 7); h) estensione della scala oltre il punto di arrivo (esempio figura 8); i) non scendere dal lato della scala (esempio figura 9); j) usare la scala con l'orientamento corretto [solo se necessario a causa della struttura della scala] (esempio figura 22). 4.1.2 Indicatore dell'angolazione corretta Ogni scala progettata per essere utilizzata come scala di appoggio dovrebbe essere provvista di un indicatore per mostrare quando la scala è appoggiata con l'angolazione corretta. 5

4.2 Scale doppie Le informazioni di base che devono essere riportate, sotto forma di pittogrammi ben visibili, su tutte le scale progettate per essere utilizzate come scale doppie sono le seguenti: a) leggere le istruzioni (esempio figura 1); b) carico massimo (esempio figura 2) c) appoggiare su una base piana (esempio figura 4); d) aprire completamente prima dell'uso (esempio figura 17); e) non sporgersi (esempio figura 5); f) appoggiare su una base solida (esempio figura 7) g) non scendere dal lato della scala (esempio figura 9); h) accertarsi che i dispositivi di sicurezza [se presenti] siano bloccati (esempio figura 21). 4.2.1 Pioli o gradini utilizzabili Ogni scala progettata per essere utilizzata come scala di appoggio deve essere provvista di marcatura indicante che i tre pioli più alti non devono essere utilizzati per sostarvi. La marcatura può essere posta sul montante della scala o preferibilmente sul primo piolo o gradino da non utilizzare per sostarvi. Ogni scala progettata per essere utilizzata come scala di appoggio deve essere provvista di marcatura indicante i pioli o i gradini che non devono essere utilizzati per sostarvi. La Direttiva UE2001/45/CE richiede che l'utilizzatore possa sempre disporre di un appiglio e di un sostegno sicuro. 4.3.2 Altre informazioni sulle marcature per tutte le scale Ogni pittogramma deve avere una dimensione minima di 15 mm 15 mm ed essere realizzato in colore contrastante. La scelta del pittogramma da utilizzare deve essere sotto la responsabilità del produttore. Esempi di pittogrammi utilizzabili sono 4.1 o 4.2. Altre informazioni possono essere fornite sotto forma di pittogramma o testo. La marcatura deve inoltre comprendere: a) identità e indirizzo del produttore e/o del distributore; b) tipo di scala (descrizione del tipo, numero e lunghezza delle parti, lunghezza massima della scala in uso); c) mese e anno di produzione e/o numero di serie; d) indicazione dell'inclinazione per le scale dove questo non è ovvio a causa della loro struttura o forma; e) carico massimo totale; f) numero massimo di utilizzatori che possono salire sulla scala; g) peso della scala dopo la produzione (in kg); h) isolamento, se previsto. 6

5. Istruzioni per l utilizzatore Ogni scala deve essere accompagnata dalle istruzioni di base, nella lingua del Paese in cui la scala è venduta. Il testo delle istruzioni può essere accompagnato da schemi o figure. Se le istruzioni sono fornite separatamente dalla scala, devono essere ripetute le informazioni dal punto 4.1 o dal punto 4.2. Il produttore deve fornire l'elenco dei punti da ispezionare e verificare, unitamente ai criteri di valutazione "passa/non passa". Le istruzioni per ottenere l'elenco devono essere comprese nelle istruzioni per l'utilizzatore o riportate sulla scala. Le istruzioni possono essere presentate anche nel sito Web del fabbricante. Di seguito sono indicate le istruzioni minime per l'utilizzatore che devono accompagnare la scala. 5.1 Prima dell'uso a) Assicurarsi di essere in condizioni fisiche che consentano l'uso della scala. Alcune condizioni mediche, assunzione di farmaci, o abuso di alcol o droghe potrebbero rendere l'uso della scala non sicuro; b) se si trasporta la scala su un portapacchi o in un autocarro, assicurarsi che sia correttamente posizionata per evitare danni; c) ispezionare la scala dopo la consegna e prima del primo utilizzo per verificare le condizioni e il funzionamento di ogni sua parte; d) controllare visivamente che la scala non sia danneggiata e che possa essere utilizzata in modo sicuro all'inizio di ogni giornata di lavoro; e) per gli utilizzatori professionali è richiesta un ispezione periodica regolare; f) assicurarsi che la scala sia adatta all'impiego specifico; g) non utilizzare scale danneggiate; h) rimuovere dalla scala ogni traccia di sporcizia, come vernice fresca, fango, olio o neve; i) prima di utilizzare una scala sul luogo di lavoro, dovrebbe essere eseguita una valutazione del rischio in conformità alla legislazione del Paese di utilizzo. 7

5.2 Collocazione e montaggio della scala a) La scala deve essere montata nella posizione corretta, ovvero con la corretta angolazione per una scala di appoggio (angolo di inclinazione circa 1:4), con i pioli o i gradini orizzontali e completamente aperta per una scala doppia; b) i dispositivi di ritenuta, se previsti, devono essere completamente bloccati prima dell'uso; c) la scala deve trovarsi su una base piana, orizzontale e non mobile; d) una scala di appoggio dovrebbe appoggiarsi contro una superficie piana e non fragile ed essere assicurata prima dell'uso, per esempio legandola o utilizzando un dispositivo di stabilizzazione adatto; e) la posizione della scala non deve mai essere modificata dall alto; f) quando si posiziona la scala tenere conto del rischio di collisione con la stessa, per esempio di pedoni, veicoli o porte. Assicurare le porte (non le uscite antincendio) e le finestre, quando possibile, nell'area di lavoro; g) identificare tutti i rischi elettrici nell'area di lavoro, come linee aeree o altre apparecchiature elettriche esposte; h) la scala deve poggiare sui piedi e non sui pioli o sui gradini; i) la scala non deve essere collocata su superfici scivolose (come ghiaccio, superfici lucide o superfici solide molto sporche), a meno che non vengano adottate misure idonee a evitare lo scivolamento della scala o assicurare una sufficiente pulizia delle superfici sporche. 5.3 Uso della scala a) Non superare il carico totale massimo per il tipo di scala; b) non sporgersi; la fibbia della cintura dell'utilizzatore (ombelico) dovrebbe trovarsi all'interno dei montanti ed entrambi i piedi sullo stesso gradino/piolo durante tutta l'operazione; c) non lasciare la scala per accedere ad un altro luogo in quota senza una sicurezza supplementare, come un sistema di legatura o un adatto dispositivo di stabilizzazione; d) non utilizzare le scale doppie per accedere a un altro livello; e) non sostare sui tre gradini/pioli più alti di una scala di appoggio; f) non sostare sui due gradini/pioli più alti di una scala doppia senza piattaforma e guardacorpo; g) non sostare sui quattro gradini/pioli più alti di una scala doppia con tronco a sbalzo all'estremità superiore; h) le scale dovrebbero essere utilizzate soltanto per lavori leggeri di breve durata; i) utilizzare scale non conduttive per effettuare lavori su parti elettriche sotto tensione; j) non utilizzare la scala all'esterno, in condizioni climatiche avverse come vento forte; k) adottare precauzioni per evitare che i bambini possano giocare sulla scala; l) assicurare le porte (non le uscite antincendio) e le finestre, quando possibile, nell'area di lavoro; m) rivolgersi verso la scala per la salita e la discesa; n) mantenere una presa sicura sulla scala durante la salita e la discesa; o) non usare la scala come ponte; p) indossare calzature adatte per salire sulla scala; q) evitare eccessivi carichi laterali, per esempio durante la perforazione di mattoni e cemento; r) non trascorrere periodi prolungati su una scala senza regolari pause (la stanchezza costituisce un rischio); s) le scale di appoggio utilizzate per accedere a un livello più alto dovrebbero estendersi di almeno 1 m oltre il punto di arrivo; t) le attrezzature che si portano durante l'uso di una scala dovrebbero essere leggere e maneggevoli; 8

u) evitare operazioni che richiedano l'applicazione di un carico laterale sulle scale doppie, per esempio la perforazione di materiali solidi, come mattoni o cemento, su un lato; v) mantenere un appiglio mentre si lavora da una scala, oppure adottare altre precauzioni di sicurezza qualora questo non sia possibile. 5.4 Riparazione, manutenzione e immagazzinamento Le riparazioni e la manutenzione devono essere eseguite da una persona competente, secondo le istruzioni del produttore. Le scale dovrebbero essere immagazzinate secondo le istruzioni del produttore. 9

A. Esempi di pittogrammi 1. Leggere le istruzioni 2. Carico massimo MAX. 150 kg max. 150kg 10

3. Angolo di appoggio corretto 4x 1x 4. Montare su una base piana 11

5. Non sporgersi 6. Assicurarsi che non vi sia sporco a terra OIL H 2 O 12

7. Montare su una base solida 8. Estensione della scala oltre il punto di arrivo 1 m 1 m 9. Non scendere dal lato della scala 13

10. Solo una persona sul tronco di salita della scala/scala a gradini 11. Controllo visivo prima dell'uso 14

12. Non usare la scala come ponte 13. Non stare in piedi sul gradino superiore 14. Controllare i piedi della scala 15

15. Attenzione ai pericoli di natura elettrica durante il trasporto della scala 16. Rivolgersi verso la scala per la salita e la discesa 17. Accertarsi che la scala doppia sia completamente aperta prima dell'uso 16

18. Numero massimo di utilizzatori sulla scala MAX. 1 19. Assicurare la sommità/il fondo della scala 20. Accertarsi che la sommità della scala sia correttamente posizionata 17

21. Accertarsi che i dispositivi di sicurezza contro l'apertura siano bloccati 22. Usare la scala con l'orientamento corretto 18

B. D. Lgs. 81/2008 - ALLEGATO XX A. COSTRUZIONE E IMPIEGO DI SCALE PORTATILI 1. E riconosciuta la conformità alle vigenti disposizioni, delle scale portatili, alle seguenti condizioni: a) le scale portatili siano costruite conformemente alla Norma Tecnica UNI EN 131 parte Ia e parte 2a; b) il costruttore fornisca le certificazioni, previste dalla Norma Tecnica di cui al punto a), emesse da un laboratorio ufficiale. Per laboratori ufficiali si intendono: - laboratorio dell ISPESL; - laboratorio delle università e dei politecnici dello Stato; - laboratori degli istituti tecnici dello Stato riconosciuti ai sensi della Legge 5 novembre 1971, n. 1086; - laboratori autorizzati in conformità a quanto previsto dalla sezione B del presente ALLEGATO, con Decreto dei Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dello sviluppo economico; - laboratori dei Paesi membri dell Unione Europea o dei paesi aderenti all Accordo sullo spazio economico europeo riconosciuti dai rispettivi Stati; c) le scale portatili siano accompagnate da un foglio o libretto recante: - una breve descrizione con l indicazione degli elementi costituenti; - le indicazioni utili per un corretto impiego; - le istruzioni per la manutenzione e conservazione; - gli estremi del laboratorio che ha effettuato le prove, numeri di identificazione dei certificati, date dei rilascio) dei certificati delle prove previste dalla Norma Tecnica UNI EN 131 parte 1a e parte 2a; - una dichiarazione del costruttore di conformità alla Norma Tecnica UNI EN 131 parte 1a e parte 2a. 2. L attrezzatura di cui al punto 1 legalmente fabbricata e commercializzata in un altro Paese dell Unione Europea o in un altro Paese aderente all Accordo sullo spazio economico europeo, può essere commercializzata in Italia purché il livello di sicurezza sia equivalente a quello garantito dalle disposizioni, specifiche tecniche e standard previsti dalla normativa italiana in materia. 19

B. AUTORIZZAZIONE AI LABORATORI DI CERTIFICAZIONE (concernenti ad esempio: scale, puntelli, ponti su ruote a torre e ponteggi) 1. REQUISITI 1.1. I laboratori per essere autorizzati alla certificazione: a) non devono esercitare attività di consulenza, progettazione, costruzione, commercializzazione, installazione o manutenzione nella materia oggetto della certificazione. Il rapporto contrattuale a qualsiasi titolo intercorrente tra i laboratori autorizzati ed il personale degli stessi deve essere vincolato da una condizione di esclusiva per tutta la durata del rapporto stesso; b) devono disporre di personale qualificato in numero sufficiente e dei mezzi tecnici necessari per assolvere adeguatamente alle mansioni tecniche ed amministrative connesse con le procedure riguardanti l attività di certificazione; c) devono dotarsi di manuale di qualità redatto in conformità alla Norma UNI CEI EN 45011; d) devono utilizzare locali ed impianti che garantiscano le norme di igiene ambientale e la sicurezza del lavoro. 2. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA 2.1. L istanza relativa alla richiesta di autorizzazione alla certificazione deve essere indirizzata al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali - Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro - Div. VI. 2.2. L istanza relativa alla richiesta di autorizzazione di cui al punto 2.1, sottoscritta dal legale rappresentante del laboratorio e contenente il numero di iscrizione al registro delle imprese presso la Camera di commercio competente, deve essere prodotta in originale bollato unitamente a due copie, e contenere l esplicita indicazione dell autorizzazione richiesta, nonché l elenco delle certificazioni per le quali viene richiesta. 3. DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PER L AUTORIZZAZIONE ALLA CERTIFICAZIONE 3.1. All istanza di autorizzazione alla certificazione da inviarsi con le modalità di cui al punto 2, devono essere allegati i seguenti documenti in triplice copia: a) copia dell atto costitutivo o statuto, per i soggetti di diritto privato, ovvero estremi dell atto normativo per i soggetti di diritto pubblico, da cui risulti l esercizio dell attività di certificazione richiesta; b) elenco dei macchinari e attrezzature, corredato delle caratteristiche tecniche ed operative, posseduti in proprio; c) elenco dettagliato del personale con relative qualifiche, titoli di studio, mansioni e organigramma complessivo del laboratorio da cui si evinca il ruolo svolto dai preposti alla direzione delle diverse attività; d) polizza di assicurazione di responsabilità civile con massimale non inferiore a 1.549.370,70 euro per i rischi derivanti dall esercizio di attività di certificazione; e) manuale di qualità del laboratorio, redatto in base alle norme della serie UNI CEI EN 45000 contenente, tra l altro, la specifica sezione in cui vengono dettagliate le attrezzature e gli strumenti necessari alle certificazioni richieste, nonché le procedure che vengono seguite. In detta sezione devono essere indicati anche i seguenti elementi: normativa seguita, ente che ha effettuato la taratura e scadenza della taratura degli strumenti di misura; f) planimetria, in scala adeguata, degli uffici e del laboratorio in cui risultino evidenziate la funzione degli ambienti e la disposizione delle attrezzature; g) dichiarazione impegnativa in ordine al soddisfacimento dei requisiti minimi di cui al punto 1.1, lettere a) e d). 3.2. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali si riserva di richiedere ogni altra documentazione ritenuta necessaria per la verifica del possesso dei requisiti di cui al punto 1. 20

4. PROCEDURA AUTORIZZATIVA 4.1. Con provvedimento del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali è istituita presso lo stesso Ministero, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, una Commissione per l esame della documentazione di cui al punto 3. 4.2. La Commissione di cui al punto 4.1 è presieduta da un funzionario del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ed è composta da: a) un funzionario esperto effettivo ed uno supplente del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; b) un funzionario esperto effettivo ed uno supplente del Ministero dello sviluppo economico; c) un funzionario esperto effettivo ed uno supplente del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali; d) un funzionario esperto effettivo ed uno supplente dell Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro; e) un funzionario esperto effettivo ed uno supplente del Consiglio nazionale delle ricerche. 4.3. Sulla base dei risultati positivi dell esame della documentazione di cui al punto 3, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, adotta il provvedimento di autorizzazione. 5. CONDIZIONI E VALIDITA DELL AUTORIZZAZIONE 5.1. L autorizzazione alla certificazione ha validità quinquennale e può essere rinnovata a seguito di apposita istanza, previo esito positivo dell esame della documentazione di rinnovo da effettuarsi secondo le stesse modalità previste nel punto 4. 5.2. I laboratori devono riportare in apposito registro gli estremi delle certificazioni rilasciate e conservare, per un periodo non inferiore a dieci anni, tutti gli atti relativi all attività di certificazione. 6. VERIFICHE 6.1. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per il tramite dei propri organi periferici, entro il periodo di validità dell autorizzazione, procede al controllo della sussistenza dei presupposti di base dell idoneità medesima. 6.2. Nel caso di verifica della non sussistenza dei presupposti di base dell idoneità medesima, l autorizzazione viene sospesa con effetto immediato, dando luogo al controllo di tutta l attività certificativa fino a quel momento effettuata. Nei casi di particolare gravità si procede alla revoca dell autorizzazione 21

Bibliography [1] UNI EN 131-1 Scale - Parte 1: Termini, tipi, dimensioni funzionali [2] UNI EN 131-2 Scale - Parte 2: Requisiti, prove, marcatura [3] UNI EN 131-3 Scale - Parte 3: Istruzioni per l utilizzatore [4] UNI EN 131-4 Scale - Parte 4: Scale trasformabili multi posizione con cerniere [5] D. Lgs. 81/2008 Testo Unico Sicurezza - All. XX 22