Le energie rinnovabili in Italia tra Stato e Mercato The Adam Smith Society Massimo Orlandi Amministratore Delegato Sorgenia Roma, 22 gennaio 28
Sorgenia: Il primo operatore privato italiano nel settore energetico 2' 1'75 1'5 1'25 Revenues (EURm) 1'225 1'916 2' 15' Clienti 15' 1' 75 5 25 938 84 573 32 76 2 21 22 23 24* 25* 26* 1' 5' 12 35 1'1 2'5 5' 14'5 2 21 22 23 24 25 26 6 4 Net Income (EURm) 41. 56.3 3' 2'5 2' Capex progressivo (EURm) 2'769 29.1 1'5 2 5.4 13.9 13.9 16.1 1' 5 37 537 75 956 2 21 22 23 24* 25* 26* 23 24* 25* 26* 27-21 Figures in EURm, Tirreno Power consolidated at Equity (*) Figures reported in accordance with the valuation criteria established by IFRS principles
Il gruppo Sorgenia: gli asset Capacità termoelettrica installata ~ 23 MW (*) Capacità termoelettrica in sviluppo ~ 24 MW Gas Naturale ~ 2 mld Smc/anno Idroelettrico ~ 4 MW (*) (*) incluso Tirreno Power pro-quota
Il gruppo Sorgenia e le fonti rinnovabili
Sorgenia e lo sviluppo sostenibile 1 - Sorgenia sta sviluppando il proprio parco termoelettrico con emissioni dei gas climalteranti abbondantemente inferiori alla media. 2 - Sorgenia ha ambiziosi progetti di sviluppo nel campo delle fonti rinnovabili: MW 45 4 35 3 25 2 15 1 5 Soluxia (Solar) Energia Plassier (Hydro) Energia Wind Tirreno Power (*) (*) 5% of Tirreno Power hydro capacity Circa 7 Oltre 4 8 7 6 5 4 3 2 1 gr CO 2 / kwh National thermoelectric average emissions CO 2 emissions of Sorgenia 1996 22 26 21 Investimenti previsti nelle fonti rinnovabili pari a circa 7-8 M 26 27 28 29 21 3 - Sorgenia sta considerando investimenti nel settore agronergetico sia nella generazione elettrica sia nella produzione di biocarburanti.
Il contesto e le politiche Nel lungo periodo la crescita della domanda energetica mondiale non è economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile contando su un ricorso sempre maggiore a fonti energetiche fossili: Disponibilità ed economicità delle fonti fossili; Cambiamenti climatici e qualità dell aria; Esternalità ambientali e sociali Obiettivi delle politiche energetiche europea ed italiana: Sicurezza degli approvvigionamenti e riduzione della dipendenza dalle fonti fossili; Riduzione delle emissioni di CO 2 e di inquinanti atmosferici; Stimolo occupazionale, crescita economica e innovazione tecnologica Obiettivi 22 EU Emissions Trading Scheme (ETS) Sostegno alle FONTI RINNOVABILI Stimolo all EFFICIENZA negli USI FINALI 2% riduzione emissioni CO 2 2% energia rinnovabile sul totale 2% riduzione dei consumi energetici
Protocollo di Kyoto: obiettivo per l Italia 6 Un costo per il Paese emissioni gas serra (Mton) 5 4 3 2 1 52 583 486 416 199 24 Obiettivo Obiettivo Kyoto 212 EU 22-6,5% -2% Il raggiungimento dell obiettivo di Kyoto rischia di costare nel periodo 28-212 7,5 miliardi (con prezzo dei crediti a 15 /ton) Il mancato raggiungimento rischia di costare molto di più (la penale è fissata a 1 /ton)
Protocollo di Kyoto: chi vince e chi perde Una nuova dipendenza Il deficit di crediti CO2 rischia di comportare per il Paese una nuova dipendenza dall estero (che si aggiunge a quelle storiche di materie prime energetiche ed elettricità) Scostamento tra emissioni al 24 e target di Kyoto (Mton CO 2 )
Protocollo di Kyoto: da rischio a opportunità Un costo per il Paese L industria delle rinnovabili Una nuova dipendenza I rischi Le opportunità Progetti di riduzione CO 2 (CDM/JI) Uno stop alla liberalizzazione Nuovi impianti a basse emissioni A livello internazionale: Massimizzare gli sforzi per allargare il protocollo di Kyoto a tutti i paesi con emissioni significative Allargare ETS a tutti i settori con emissioni significative A livello nazionale: Le azioni Massimizzare il sostegno alle fonti rinnovabili e alle iniziative di risparmio energetico Massimizzare la possibilità di utilizzo di crediti derivanti da Clean Development Mechanism e Joint Implementation Aumentare il dimensionamento della riserva per i nuovi entranti
Il sostegno alle fonti rinnovabili (1) La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è, ad oggi, non competitiva rispetto alle tecnologie tradizionali. Il necessario sostegno alle fonti rinnovabili persegue gli obiettivi di: tenere conto delle esternalità non riflesse nelle regole del mercato; portare a una riduzione dei costi grazie allo sviluppo di economie di scala e di esperienza; stimolare lo sviluppo delle attività industriali lungo la catena del valore The climate is a public good: those who fail to pay for it cannot be excluded from enjoying its benefits and one person s enjoyment of the climate does not diminish the capacity of others to enjoy it too. Markets do not automatically provide the right type and quantity of public goods, because in the absence of public policy there are limited or no returns to private investors for doing so: in this case, markets for relevant goods and services (energy, land use, innovation, etc) do not reflect the consequences of different consumption and investment choices for the climate. Thus, climate change is an example of market failure involving externalities and public goods. Source: Stern Review
Il sostegno per le fonti rinnovabili (2) L attuale sistema di incentivazioni rende insostenibili gli obiettivi Milioni euro 4. 3.815 3.5 3. 2.5 2. 1.5 1. 5 Rendita da esenzioni Risorse per Fonti Rinnovabili Spesa nel sistema di incentivazione vigente 556 268 288 1.163 433 73 1.743 784 959 2.717 1.223 1.494 1.717 2.98 23 26 29 212 215 Anno adempimento obbligo Con la modifica dei soggetti sottoposti all obbligo il sistema potrebbe risparmiare nel periodo 27-215: 8-1 miliardi Ipotesi adottate per la stima dei dati dal 27: crescita CIL: 2,4%-2,1%; crescita quota d obbligo:,35% anno; esenzioni obbligo: 45%.
Efficienza energetica I decreti ministeriali del 2/7/24 determinano obiettivi nazionali per il quinquennio 25-29 Obiettivi nazionali previsti dai decreti ministeriali 2 luglio 24: Anno Decreto Elettrico [Mtep] Decreto Gas [Mtep] Totale [Mtep] 25,1,1,2 26,2,2,4 27,4,4,8 28,8,7 1,5 29 1,6 1,3 2,9 La ripartizione avviene solo tra i distributori che servivano almeno 1. clienti finali al 31/12/21, fino all emanazione di successivi decreti ministeriali che stabiliscano le modalità di applicazione degli obblighi ai distributori sotto tale soglia dimensionale. Conservare anche dopo il 29 lo schema relativo al risparmio energetico Incrementare gli obiettivi di risparmio previsti (oltre i 2,9 MTep/anno) Estendere lo schema a tutte le società di distribuzione