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L.R. 26/2009 All. A PIANO INTEGRATO DELLE ATTIVITA INTERNAZIONALI Avviso pubblico per la presentazione di proposte di progetti semplici di cui al punto 4.3.3 lett. a) e all allegato 1 del Piano integrato delle attività internazionali adottato con D.C.R. n.26 del 4/4/2012 Asse 1 : cooperazione internazionale Asse 3 : sostegno alle iniziative di promozione della cittadinanza globale e di tutela dei diritti umani Premessa La Regione Toscana adotta il presente bando in coerenza e in attuazione di: Legge Regionale 22 maggio 2009, n. 26 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana); Piano Piano integrato delle attività internazionali 2012/2015 approvato dal Consiglio Regionale con Deliberazione n. 26 del 4 aprile 2012; Deliberazione della Giunta regionale n. 269 del 22/04/2013 L.R. 26/2009 Piano integrato delle attività internazionali 20012/2015 Documento di attuazione Anno 2013. I progetti 'semplici', sono progetti di portata limitata, con obiettivi puntuali, beneficiari e risultati attesi circoscritti, mirati a favorire l'attività e lo sviluppo del Sistema Toscano delle Attività internazionali con particolare riferimento agli attori di dimensioni e capacità operativa più limitata e potranno riguardare i seguenti assi tematici: Asse 1 cooperazione internazionale Asse 2 cooperazione sanitaria Asse 3 sostegno alle iniziative di promozione della cittadinanza globale e di tutela dei diritti umani L allocazione delle risorse sui singoli assi tematici viene definita dagli ordinari strumenti della programmazione regionale annuale. Per ciò che concerne l Asse 2 si rinvia a specifico avviso. Le proposte presentate sull Asse 1 dovranno : a) essere coerenti con le priorità geografiche e tematiche del presente Piano b) rispondere alle effettive necessità del Paese e della popolazione direttamente interessata c) essere realizzati in collaborazione con le Comunità locali assicurando la partecipazione delle fasce sociali più svantaggiate e dei soggetti beneficiari diretti e indiretti.

d) prevedere la massima valorizzazione del ruolo dei partner locali, con particolare riferimento al ruolo dei Governi Locali, il coinvolgimento della popolazione e l uso di materiali locali se disponibili, l uso di tecnologie appropriate al contesto sociale e ambientale e) prevedere il coinvolgimento attivo delle comunità immigrate in Toscana, se appropriato. Le proposte presentate sull'asse 3 dovranno: a) rispondere all'esigenza di sostenere gli attori toscani nella loro attività di promozione e sviluppo dei temi della cittadinanza globale con particolare riferimento agli ambiti scolastico e dell'associazionismo no-profit, b) favorire gli scambi e le relazioni con altre comunità, anche quelle immigrate in Toscana c) promuovere l'identità della Toscana nel mondo con particolare riferimento agli aspetti valoriali, all interdipendenza del modello di sviluppo e della responsabilità per il futuro comune, lotta alla pena di morte e promozione dei diritti umani Si riportano di seguito le priorità geografiche e tematiche di cui alla DGR n.269 del 22/04/2013. Asse 1 AFRICA In relazione al tema del sostegno ai processi di decentramento le linee d azione lungo le quali si muoveranno gli interventi della RT sonno essenzialmente : - Sviluppo azioni integrate sulla promozione e il sostegno dei processi di decentramento e partecipazione, nonché rafforzamento dei livelli locali di Governo per favorire l accesso ai diritti e ai servizi. - Miglioramento delle capacità dei Governi locali sui temi dello sviluppo locale e della pianificazione del territorio, con attenzione particolare alle azioni per una gestione sostenibile delle risorse naturali. - Supportare i percorsi di decentramento politico e amministrativo come strumenti di rafforzamento dei processi di democratizzazione in atto. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Africa occidentale subsahariana (Burkina Faso, Senegal), Sudafrica ( limitatamente al finanziamento di alcune azioni di follow-up del progetto Netsafrica) Per ciò che riguarda invece la sovranità alimentare, le azioni si concentreranno sulla Verifica e analisi delle produzioni locali in relazione alla qualità e alla quantità prodotta ed alle opportunità offerte dai mercati nazionali ed internazionali e sul Sostegno alle organizzazioni di piccoli produttori nello sviluppo di filiere agro alimentari con particolare riferimento a: miglioramento delle tecniche e delle metodologie di coltivazione dei prodotti e della loro trasformazione, capacità amministrative/controllo di gestione, capacità commerciali di accesso al mercato locale e internazionale anche attraverso la sottoscrizione di accordi stabili e continuativi con i compratori. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Africa occidentale subsahariana (Burkina Faso, Senegal ) Il tema del diritto alla salute sarà affrontato tramite azioni di supporto ai sistemi sanitari pubblici con particolare attenzione alla PHC (Primary Health Care) e alla salute materno-infantile e aazioni volte a combattere l epidemia dell AIDS, TBC e Malaria e alle altre malattie dimenticate I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Kenya, Burkina Faso, Senegal, Congo, Uganda, Etiopia, Tanzania, Sud Africa Il tema dell accesso alle risorse idriche sarà sviluppato tramite azioni rivolte al miglioramento delle condizioni di accesso alla risorsa idrica ed alla gestione del servizio di distribuzione dell acqua. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono Burkina Faso, Senegal, paesi del Corno D Africa Il tema degli interventi in situazione di emergenza internazionale avrà come focus l integrazione con altri attori della cooperazione in caso di calamità naturali ed emergenze sanitarie legate a situazioni di conflitto. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Mali

ASIA Il tema dello sviluppo dei sistemi economici territoriali sarà sviluppato attraverso azioni di internazionalizzazione responsabile, con particolare riferimento alla tematica della responsabilità sociale di impresa. Saranno inoltre sostenute attività di ricerca congiunta per l innovazione, trasferimento di know how e tecnologie ambientali sostenibili etc,, nonché attività di promozione del turismo sostenibile con particolare riferimento alla promozione di sistemi di valorizzazione e tutela del patrimonio paesaggistico, ambientale, storico artistico e dei prodotti artigianali e alimentari dei paesi coinvolti I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Cina Il tema del sostegno alla riduzione delle disuguaglianze e all affermazione dei diritti sarà sviluppato con particolare riferimento al diritto al lavoro degno, diritto all'istruzione, diritti delle donne ed equità di genere. I paesi prioritari per l anno 2013per questa tematica sono : Afghanistan, Cina Il supporto al diritto alla salute sarà sviluppato attraverso promossi interventi volti allo scambio di conoscenze, lo sviluppo di capacità, la formazione, la condivisione delle migliori pratiche e l assistenza tecnica a sostegno delle riforme in atto de Sistemi Sanitari Nazionali, con particolare attenzione alla salute materno-infantile. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Cina, Vietnam AMERICA LATINA Il sostegno ai processi di decentramento punterà a s upportare il ruolo degli enti locali come elemento cardine dello sviluppo dei processi di decentramento, democratizzazione e partecipazione e del rispetto dei diritti, rafforzando le capacità di programmazione dei governi locali e contestualmente la società civile organizzata Sarà inoltre supportato il processo di creazione e implementazione delle azioni di prevenzione dei disastri causati da emergenze ambientali attraverso il sostegno alla pianificazione territoriale degli enti locali (con un particolare focus alla implementazione di sinergie multilivello). I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Nicaragua, Brasile, Argentina, Cuba, Guatemala, Haiti/Repubblica Dominicana Il tema dello sviluppo dei sistemi economici territoriali e valorizzazione delle potenzialità delle comunità dei Toscani all'estero come ambasciatori dell eccellenza toscana, sarà sviluppato, in sinergia con Toscana Promozione,lungo seguenti linee d azione: azioni che favoriscono l'internazionalizzazione del sistema economico e della ricerca della Toscana, saranno sviluppate le tematiche legate al miglioramento e innovazione delle produzioni tipiche dell agricoltura e dell artigianato. iniziative dirette a sostenere la valorizzazione delle risorse locali in chiave turistica con attenzione alla salvaguardia del patrimonio ambientale e storico artistico locale. supporto processi di sviluppo della piccola e media impresa basati sul concetto di eco-etico sostenibilità, considerando la responsabilità sociale delle imprese come elemento centrale dello sviluppo economico locale; azioni a sostegno l imprenditoria femminile; azioni a sostegno della imprenditoria cooperativa e del terzo settore. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Brasile. E' prevista l'attivazione di un finanziamento regionale per garantire la continuità e lo sviluppo della strategia toscana di cooperazione in America Latina al termine del programma URBAL 3 in vista dell'avvio di una nuova iniziativa europea nell'area per il periodo 2014-2020. Il diritto alla salute sarà al centro di azioni saranno volte all assistenza tecnica e allo scambio di buone pratiche e di conoscenze a supporto della riforma dei Sistemi Sanitari in atto, con particolare attenzione alla ricerca in ambito sanitario. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Bolivia, Nicaragua

MEDITERRANEO MEDIORIENTE In relazione al tema del sostegno ai processi di decentramento le linee d azione lungo le quali si muoveranno gli interventi della RT sonno essenzialmente : - valorizzazione del ruolo delle amministrazioni locali come elemento determinante nei percorsi di democratizzazione in corso nei paesi del nord africa (Tunisia,Libano,Palestina) - agevolazione e supporto del dialogo tra i governi locali e la società civile e sostegno alla diffusione di strumenti e approcci partecipativi capaci di valorizzare le istanze e gli interessi espressi in questi mesi dalla società nord africana - Approfondimento dei percorsi sostegno al dialogo tra enti locali di paesi in conflitto anche attraverso il loro coinvolgimento in iniziative di promozione dello sviluppo economico. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Tunisia, Palestina / Israele, Libano Il tema dello sviluppo dei sistemi economici territoriali sarà sviluppato attraverso la definizione in forma condivisa di strategie territoriali mediterranee di miglioramento e innovazione delle produzioni tipiche dell agricoltura e dell artigianato e attraverso la Promozione e sostegno delle iniziative dirette a sostenere la valorizzazione delle risorse locali in chiave turistica con attenzione alla salvaguardia del patrimonio ambientale e storico artistico locale Saranno inoltre sviluppate azioni di promozione e sostegno iniziative rivolte alla promozione alle re i per l economica sociale e solidale e agli strumenti di finanza etica e di fondi di garanzia per le PMI nonché azioni di promozione e sostegno allo sviluppo e alla gestione dei servizi pubblici locali Sarà inoltre valorizzato il coinvolgimento delle comunità di migranti presenti nel territorio toscano nell attivazione di percorsi di sostegno alla microimprenditorialità. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Tunisia, Palestina / Israele Libano,Marocco ( limitatamente alla prosecuzione di un progetto finanziato con i fondi APQ 2013) Il tema del diritto alla salute si articolerà su azioni mirate alla tutela del diritto alla salute attraverso l assistenza tecnica volta al rafforzamento generale e complessivo dei sistemi sanitari locali. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Tunisia, Palestina / Israele, Libano, Libia Il tema degli interventi in situazione di emergenza internazionale avrà come focus l integrazione con altri attori della cooperazione in caso di calamità naturali ed emergenze sanitarie legate a situazioni di conflitto. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Siria Lo sviluppo di strumenti finanziari a sostegno degli scambi nel Mediterraneo sarà incentrato sul lancio del Fondo interregionale di contro garanzia per gli investimenti delle PMI nel Mediterraneo. I paesi interessati sono : Spagna,Italia,Francia,paesi sponda Sud Attraverso la Commissione Intermediterranea della CRPM, la Regione Toscana metterà in essere azioni a sostegno delle politiche giovanili per il Mediterraneo, con particolare riferimento a: a) azioni di lobbying verso la CE per alimentare la riflessione in atto su come rafforzare gli investimenti sui giovani nell'attuazione dei fondi comunitari e in particolare il FSE b)creazione di una rete mediterranea di associazioni giovanili finalizzate alla conoscenza reciproca agli scambi e al potenziamento della rete Eures c) approfondimento sviluppo e sperimentazione di azioni di alto livello di cittadinanza come il servizio civile internazionale d) sviluppo di schemi di intervento congiunti in area mediterranea per far fronte all'emergenza occupazione giovanile. La Cooperazione territoriale europea e la prospettiva macroregionale saranno perseguite attraverso le seguenti linee d azione : implementazione dell attività di punto di contatto nazionale (ncp)del programma MED e partecipazione alla Task force transnazionale incaricata della nuova programmazione del programma MED Definizione del programma di cooperazione transfrontaliera Italia Francia Marittimo 2014-2020 il cui spazio viene integrato con la Regione PACA Sviluppo e rafforzamento delle alleanze strategiche in area mediterranea (regioni Provenza e Catalogna),dei partenariati esistenti e delle reti in area, da realizzarsi principalmente attraverso la partecipazione ai programmi dell Unione Europea per la cooperazione territoriale ( a livello transnazionale, transfrontaliero e interregionale) e per la politica di prossimità (ENi e IPA); Sviluppo di azioni sinergiche con il sistema regionale italiano in un ottica di integrazione con le iniziative nazionali per la costituzione della macroregione adriatica con particolare riferimento alla promozione della proposta strategica di corridoio balcanico e all'integrazione delle priorità della strategia del sistema di toscano nei Balcani nell'ambito del nuovo programma South East Gateway. Partecipazione attiva della Toscana alla definizione delle priorità e della governance nazionale dei nuovi fondi della CTE

EUROPA Il sostegno ai processi di decentramento in Europa si svilupperà lungo due linee d azione fondamentali. In primo luogo, il supporto al ruolo degli enti locali come elemento cardine dello sviluppo dei processi democratici, partecipativi e del rispetto dei diritti, in un contesto in cui ancora persistono differenze che alimentano tensioni di carattere etnico. In secondo luogo la valorizzazione dell apporto dei governi locali al processo di integrazione europea e favorire il loro coinvolgimento nell accesso e nell utilizzo dei fondi messi a disposizione dall UE. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Croazia,Bosnia,Serbia,Albania Lo sviluppo dei sistemi economici territoriali si articolerà lungo le seguenti linee d azione : a) Miglioramento delle condizioni di contesto per la promozione di impresa, favorendo la capacità di penetrazione delle PMI ai mercati esteri, l aumento della loro competitività, anche attraverso il rafforzamento di reti locali e internazionali tra imprese, camere di commercio, centri di ricerca per l innovazione e università; b) Facilitare la programmazione e l implementazione dei progetti promossi dai partner locali per lo sviluppo della PMI nell ambito della nuova programmazione dei Fondi Strutturali; c) Favorire processi di sviluppo della piccola e media impresa basati sul concetto di eco-etico sostenibilità, considerando la responsabilità sociale delle imprese come elemento centrale dello sviluppo economico locale; d) Promuovere e sostenere l imprenditoria femminile; e) Favorire l accesso al credito e il microcredito come forma di garanzia solidale che i consorzi fidi di categoria rilasciano ai loro associati al fine di facilitare l accesso a prodotti finanziari (credito, leasing etc.) oppure a finanziamenti pubblici agevolati, attraverso l interazione e la concertazione degli attori dello sviluppo locale. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono : Croazia,Bosnia,Serbia, Albania E' prevista l'attivazione di un finanziamento regionale per garantire la continuità e lo sviluppo della strategia toscana di cooperazione nei balcani al termine del programma SEENET 2 in vista dell'avvio del nuovo programma di cooperazione territoriale South East Gateway 2014-2020. In termini di supporto al diritto alla salute, saranno condotte azioni di rafforzamento generale e complessivo dei sistemi sanitari locali attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze necessarie alla crescita complessiva dell offerta di prestazioni sanitarie. I paesi prioritari per l anno 2013 per questa tematica sono: Albania Il tema dello sviluppo di prospettive di collegamenti integrati in area mediterranea sarà sviluppato tramite la promozione in chiave transnazionale della proposta di corridoio integrato mediterraneo balcanico attraverso la creazione del network mediterraneo e l'inserimento della proposta nella nuova macro strategia adriatica Lo sviluppo di strumenti finanziari a sostegno degli scambi nel Mediterraneo sarà incentrato sul lancio del Fondo interregionale di controgaranzia per gli investimenti delle PMI nel Mediterraneo. I paesi interessati sono : Spagna,Italia,Francia,paesi sponda Sud

Asse 3 Tematiche Rafforzare la consapevolezza della società civile toscana sulle questioni della cittadinanza globale, dell interdipendenza del modello di sviluppo per il nostro futuro comune Accrescere il ruolo della Toscana come laboratorio sui temi della lotta alla pena di morte e la promozione dei diritti umani Sviluppare azioni di accoglienza a favore di intellettuali perseguitati e giovani provenienti da aree di conflitto Promuovere la partecipazione attiva degli studenti,degli insegnanti e della società civile toscana alla promozione dei diritti umani (civili, economici e sociali), alla lotta contro il razzismo e la pena di morte tramite attività educative e di sensibilizzazione. Stimolare la consapevolezza della società civile toscana sulle questioni delle relazioni Nord/sud e dell interdipendenza anche nell ottica di rafforzare la coerenza fra le politiche locali della Toscana e le politiche internazionali. Promuovere un consumo critico e responsabile in Europa, difendere il diritto dei consumatori a scegliere in modo critico e autonomo beni e prodotti del mercato unico Promuovere la diffusione delle politiche integrate di sicurezza urbana, che prevedano, accanto alle azioni di controllo del territorio, interventi di prevenzione e tutela sociale e diffusione della cultura della legalità democratica, attuati dai vari soggetti istituzionali e civili, ciascuno nell ambito delle proprie competenze. Linee d azione - Sostenere le iniziative di formazione nelle scuole sui temi dell'interdipendenza del modello di sviluppo - Sostenere le iniziative degli enti locali e dei forum territoriali sui temi dell'interdipendenza del modello di sviluppo - Promuovere i partenariati degli enti locali toscani ed europei sui temi dell'interdipendenza del modello di sviluppo - Rilanciare il ruolo della Regione Toscana nel board della Alleanza internazionale contro la pena di morte - Sostenere le iniziative degli enti locali e della associazi - oni della società civile sui temi della lotta internazionale contro la pena di morte - Coordinare a livello regionale i centri di ricerca sui temi della lotta alla pena di morte - Sostenere le iniziative presenti in Toscana che operano nell'accoglienza di studenti provenienti dalla zone di conflitto con l'obiettivo del sostegno alla costruzione di nuove classi dirigenti dei paesi di provenienza formate nel rispetto dei diritti dell'uomo e della convivenza pacifica - Sostenere e rilanciare atttraverso l'accoglienza di intellettuali perseguitati il ruolo delle città toscane come terre di accoglienza e di libera creatività - Sostenere le iniziative di formazione nelle scuole sui temi dell'applicazione e del rispetto dei diritti fondamentali dei diritti dell'uomo sanciti nella Dichiarazione Universale. - Sostenere il partenariato territoriale per la promozione di attività integrate di promozione dei diritti dell'uomo - Sostenere il partenariato integrato regionale a livello europeo per promuovere le iniziative sui temi della formazione sui temi del rispetto dei diritti dell'uomo - Sostenere le iniziative degli enti locali, delle scuole e università, delle associazioni e orgnizzazioni della società civile per accrescere la consapevolezza della società toscana sui temi delle relazioni tra nord e sud del mondo. - Promuovere azioni integrate, tra gli attori dei territori e a livello regionale, di sensibilizzazione sui temi dell'accoglienza e della lotta contro il razzismo - Attivare la cooperazione della rete con le organizzazioni di consumatori nazionali dell UE - Attivare e implementare lo scambio e la valorizzazione di iniziative, progetti, studi, best practices tra i membri della rete Nepim - Partecipare alle attività promosse dal F.E.S.U. tese a stimolare il dibattito e il confronto tra paesi europei sui temi della sicurezza delle città, portando l esperienza della Regione Toscana - Partecipare a progetti europei incentrati sui temi del disordine e degrado urbano, prevenzione e repressione dei reati, assistenza alle vittime e tutte le tematiche afferenti le politiche di sicurezza urbana. A. Criteri di ammissibilità dei progetti 1. Tutte le condizioni dalla lettera a) alla lettera h) di seguito previste costituiscono requisiti essenziali di ammissibilità: a) Possono essere presentati progetti da parte di Enti Locali, Aziende sanitarie, altri enti pubblici, soggetti privati senza finalità di lucro, comprese le associazioni dei Toscani nel mondo. Per i soggetti privati, diversi dalle ONG, l assenza della finalità di lucro deve essere dichiarata esplicitamente nello statuto.

I soggetti privati che presentano progetti per la prima volta devono allegare la documentazione relativa alla loro organizzazione interna: Copia conforme dello statuto vigente nel quale sia esplicitata la finalità internazionale dell attività del soggetto. Curriculum delle attività già svolte da almeno due anni nel settore per il quale intendono presentare le loro proposte Copia conforme dell atto attestante la presenza della sede legale ed operativa in Toscana ( escluse le associazioni dei Toscani nel mondo); Il presentatore del progetto deve essere sempre un solo soggetto, che assume il ruolo di 'capofila' del partenariato di progetto e di responsabile unico del contributo eventualmente concesso, nei confronti della Regione Toscana I progetti presentati dalle Università devono essere sottoscritti dal Rettore. Ogni soggetto ammissibile può presentare fino a due proposte relative a due assi tematici diversi. b) I progetti devono essere presentati in unico esemplare, secondo il formulario allegato al bando, per l asse prescelto, che viene pubblicato, sul BURT, insieme alle linee-guida per la sua compilazione. Esso dovrà essere sviluppato in tutte le sue parti con il tipo di informazione richiesta. Il formulario è disponibile sul sito web http://www.regione.toscana.it/latoscananelmondo. Nel sito web viene data pubblicità al fine di garantire la massima conoscenza in tempi adeguati rispetto al termine di scadenza per la presentazione delle domande. c) Per i progetti di cui agli Asse 1 la partecipazione al progetto di almeno un partner locale nel Paese beneficiario dell intervento è requisito di ammissibilità. La lettera di partecipazione del partner locale è indirizzata al presentatore del progetto ed è allegata al medesimo quale parte integrante e sostanziale. La lettera, di data non anteriore a 90 giorni dalla data di scadenza del Bando, deve specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse apportate al progetto, anche in termini di valorizzazioni. Anche la partecipazione al progetto di partner toscani, nazionale ed internazionali deve essere formalizzata per scritto specificando gli apporti previsti. La scheda di partenariato timbrata e firmata dal partner e di data non anteriore a 90 giorni dalla data di scadenza del bando, è considerata equivalente alla lettera di partenariato e dovrà specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse apportate al progetto, anche in termini di valorizzazioni. d) Nel progetto e nel relativo bilancio deve essere chiaramente indicata la partecipazione finanziaria del proponente e di ogni partner del progetto, gli eventuali contributi richiesti a soggetti pubblici e privati diversi dalla Regione Toscana. Fatte salve le specifiche condizioni di ammissibilità imposte da altri soggetti finanziatori, nel bilancio può essere previsto un finanziamento in termini di valorizzazione di lavoro e di risorse degli attuatori del progetto, ammontante a un massimo del 25% delle spese ammissibili. La somma eventualmente eccedente tale limite verrà ad esso ricondotta d ufficio. Nel bilancio deve essere specificato chiaramente il contributo richiesto e le azioni progettuali che si intende finanziare con tale contributo. Non sono considerate ammissibili le spese generali, di coordinamento e amministrative che eccedano il 6% delle spese ammissibili. Le somme eventualmente eccedenti tale limite saranno riportate d ufficio entro il limite stesso. Può essere prevista un attività di informazione e di documentazione riguardante il progetto, la metodologia seguita, i risultati conseguiti per la quale possono essere previsti costi a carico del progetto per un massimo del 5% delle spese ammissibili. Non sono concessi finanziamenti per coprire costi relativi ad Imprevisti, Altri costi o a "Varie" o voci equivalenti. e) Sono escluse le domande di finanziamento presentate da soggetti beneficiari di precedenti contributi regionali, che non abbiano presentato la rendicontazione puntuale delle spese sostenute nei termini stabiliti, salvo gravi e motivate eccezioni, specificamente autorizzate.

f) Il contributo richiesto non può superare il 50% dell importo ammissibile al finanziamento e comunque non può superare la somma di euro 20.000,00. g) In ogni progetto deve essere prevista un attività di valutazione interna dello stesso. h) I soggetti che presentano proposte di progetti semplici non potranno presentare proposte di progetti strutturanti, per tutta la vigenza dei Piano integrato delle attività internazionali, in qualità di capofila ma solo in qualità di partners per una sola proposta e con un beneficio finanziario non superiore all'importo ammissibile a finanziamento per i progetti semplici. Tale disposizione include anche la presentazione di proposte relative alla cooperazione sanitaria. i) I soggetti che risultino capofila di progetti strutturanti in corso, non potranno presentare, per tutta la vigenza dei Piano integrato delle attività internazionali proposte di progetti semplici in qualità di capofila ma solo in qualità di partners e per una sola proposta. Tale disposizione include anche la presentazione di proposte relative alla cooperazione sanitaria. La Giunta regionale effettua il monitoraggio in itinere ed ex-post dei progetti nelle modalità che saranno ritenute più opportune, d intesa con il soggetto che realizza il monitoraggio, ed anche attraverso l invio di questionari che i beneficiari dei contributi hanno l obbligo di restituire nei termini di scadenza previsti. B. Modalità di presentazione dei progetti 2. I progetti devono essere presentati in unico esemplare cartaceo, trasmessi anche per posta elettronica all indirizzo attivita.internazionali@regione.toscana.it, redatti sui formulari allegati al bando che dovranno essere compilati in tutte le loro parti con le informazioni richieste. Il formulario è disponibile sul sito web (http://www.regione.toscana.it/latoscananelmondo). 3. I progetti completi devono essere inviati a mezzo Raccomandata con Ricevuta di Ritorno al seguente indirizzo: REGIONE TOSCANA DG PRESIDENZA SETTORE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI Villa Fabbricotti - Via Vittorio Emanale II n. 62/64 50134 FIRENZE ed in formato elettronico all indirizzo e-mail: attivita.internazionali@regione.toscana.it L invio tramite PEC sostituisce l invio a mezzo raccomandata A.R. 4. Qualora si presentassero difformità tra la versione cartacea e quella elettronica del progetto presentato fa fede la copia cartacea, o trasmessa tramite PEC. 5. I Progetti semplici dovranno essere inviati agli indirizzi indicati entro e non oltre il 29 giugno 2013 (fa fede il timbro postale). 6. Il ritardo o l incompletezza della documentazione pervenuta comportano l esclusione d ufficio della domanda. C. Durata dei progetti 7. I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi D. Partner locale 8. Per i progetti relativi all Asse 1 la partecipazione al progetto di almeno due partner locali nel Paese beneficiario dell intervento è requisito di ammissibilità. Per i progetti relativi all Asse 3 viene richiesta la partecipazione di una scuola.

9. La lettera/scheda di partecipazione del partner locale è indirizzata al presentatore del progetto ed è allegata al medesimo quale parte integrante e sostanziale. Anche la partecipazione al progetto di partner toscani, nazionale ed internazionali deve essere formalizzata per scritto specificando gli apporti previsti. E. Aspetti finanziari 10. Le risorse stanziate dalla Regione Toscana sul presente bando sono le seguenti : Asse 1 - Cooperazione internazionale Euro: 300.000,00 Asse 3 - Promozione della cittadinanza globale e di tutela dei diritti umani Euro : 50.000,00 11. Nel progetto e nel relativo bilancio deve essere chiaramente indicata la partecipazione finanziaria del proponente e di ogni partner del progetto, gli eventuali contributi richiesti al Ministero degli Affari Esteri, all Unione Europea, ad Enti ed Organismi Internazionali. 12. Fatte salve le specifiche condizioni di ammissibilità imposte da altri soggetti finanziatori, nel bilancio può essere previsto un finanziamento in termini di valorizzazione di lavoro e di risorse degli attuatori del progetto, ammontante a un massimo del 25% delle spese ammissibili. La somma eventualmente eccedente tale limite verrà ad esso ricondotta d ufficio. 13. Nel bilancio deve essere specificato chiaramente il contributo richiesto e le azioni progettuali che si intende finanziare con tale contributo. 14. Non sono considerate ammissibili le spese generali, di coordinamento e amministrative che eccedano il 6% delle spese ammissibili. Le somme eventualmente eccedenti tale limite saranno riportate d ufficio entro il limite stesso. 15. Può essere prevista un attività di informazione e di documentazione riguardante il progetto, la metodologia seguita, i risultati conseguiti. Possono essere previsti costi a carico del progetto per un massimo del 5% delle spese ammissibili. 16. Non sono concessi finanziamenti per coprire costi relativi ad Imprevisti, Altri costi o a Varie o voci equivalenti. 17. Il contributo richiesto non può superare il 50% dell importo ammissibile al finanziamento e comunque non può superare la somma di euro 20.000,00. 18. La comunicazione dell esito delle richieste viene inviata per scritto agli interessati entro 15 giorni dall esecutività degli atti amministrativi di cui al prossimo punto 22. F. Criteri di Valutazione dei progetti 19. Ogni progetto sarà valutato sulla base di 5 parametri, articolati in vari criteri, per l attribuzione totale di 100 punti.

QUALITÀ PROGETTUALE: fino ad un massimo di 50 punti. Contesto - Grado di articolazione dello scenario. - Chiarezza nel percorso che ha portato all individuazione dei beneficiari e delle altre parti in gioco. Strategia d intervento - Chiarezza nell individuazione e definizione degli obiettivi del progetto (obiettivo specifico e obiettivo/i generale/i). - Coerenza tra obiettivo/i generale/i e obiettivo specifico. - Chiarezza nell individuazione e definizione dei risultati attesi. - Coerenza tra obiettivo specifico e risultati attesi. - Chiarezza nell individuazione e definizione delle attività del progetto. - Coerenza tra le diverse attività (se applicabile). - Coerenza tra le attività e i risultati attesi. - Chiarezza nell individuazione degli indicatori di valutazione relativi sia agli obiettivi sia ai risultati attesi. - Appropriatezza, misurabilità e utilizzabilità a costi contenuti degli indicatori di valutazioni individuati e delle relative fonti di verifica. - Individuazione di attività specifiche per la diffusione delle attività e dei risultati del progetto. Piano finanziario - Chiarezza nella presentazione del budget. - Livello di dettaglio delle voci di spesa. - Livello di fattibilità delle attività (le risorse umane e materiali previste sono stimate in maniera adeguata per lo svolgimento delle attività previste). - Rispetto dei limiti di spesa previsti dalla Regione Toscana. - Capacità di cofinanziamento da parte di tutti i soggetti partner del progetto anche in termini di valorizzazione delle risorse umane. SOSTENIBILITÀ: fino ad un massimo di 10 punti. - Chiarezza nell individuazione dei fattori di sostenibilità a livello: - Istituzionale; - Economico - Socio-culturale - Ambientale. SISTEMI DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE: fino ad un massimo di 10 punti. - Adeguatezza della scelta del/i sistema/i di monitoraggio al fine di supervisionare l andamento del progetto. - Chiarezza ed efficacia nell identificazione delle attività di valutazione finale del progetto. - Chiarezza nel futuro utilizzo dei dati relativi agli esiti della valutazione. CARATTERISTICHE DEL PARTENARIATO: fino ad un massimo di 20 punti. Identificazione e apporto progettuale dei partner - Capacità di gestione del progetto da parte del proponente - Numero dei partner e tipologia di ogni partner adeguata a perseguire gli obiettivi del progetto (sia in termini di esperienze pregresse nel settore di rilevanza del progetto, sia per la specifica natura di ogni partner). - Percorso che ha portato all identificazione di tutti i partner coinvolti (partner locali, toscani, nazionali e internazionali).

- Grado di continuità sostanziale con partenariati già avviati, sia direttamente con soggetti del territorio che attraverso reti di relazioni Funzionamento del partenariato - Rapporti di collaborazioni pregresse tra i soggetti coinvolti - Strumenti di gestione della comunicazione e per lo scambio di informazioni RILEVANZA E COERENZA CON LA STRATEGIA REGIONALE PER LE ATTIVITÀ INTERNAZIONALI: fino ad un massimo di 10 punti. - Rilevanza e coerenza del progetto rispetto al Piano Integrato delle Attività internazionali e relativo documento di attuazione annuale. Per ogni bando sarà redatta una graduatoria di merito di progetti ammissibili a finanziamento. In ogni bando potranno essere previsti un punteggio minimo per l inserimento nella graduatoria di merito e/o eventuali criteri di premialità. F. Criteri di redazione, approvazione e utilizzazione della graduatoria 20. L ufficio competente controlla preliminarmente il rispetto dei criteri di ammissibilità formale dei progetti e successivamente valuta gli stessi. 21. L ufficio competente in sede di valutazione, può modificare il contributo assegnato al progetto rispetto a quello richiesto. 22. La D.G. delle Presidenza Settore Attività Internazionali predispone: - la lista dei progetti ammissibili: entro 40 gg. dalla scadenza del termine per la presentazione delle proposte e successivamente approvata con atto del dirigente competente; - la graduatoria finale e la lista dei progetti ammessi al contributo regionale: entro 90 gg. dalla scadenza del termine per la presentazione delle proposte e successivamente approvata con atto del dirigente competente. 23. In caso di rinuncia da parte del beneficiario o qualora non si dia avvio al progetto entro 90 giorni dalla comunicazione di approvazione dello stesso, il contributo già approvato è revocato ed il relativo contributo sarà eventualmente attribuito al progetto immediatamente successivo nella graduatoria finale. G. Modalità di erogazione e rendicontazione dei contributi 24. In linea generale il 75% del contributo sarà erogato dopo l approvazione della graduatoria dei progetti e la comunicazione dell avvio del progetto da parte del soggetto beneficiario; il restante 25% verrà erogato a seguito dell approvazione della rendicontazione finale del progetto. 25. Le spese ammissibili al finanziamento del progetto decorrono dalla data indicata nella lettera di comunicazione d inizio attività trasmessa dal soggetto beneficiario. 26. Qualora, durante la fase di realizzazione del progetto, si ravvisasse la necessità di apporre delle modifiche al budget, dovute a sopraggiunti cambiamenti nella fase di implementazione del progetto, il proponente, attraverso comunicazioni ad hoc alla Regione Toscana, propone in forma scritta e fornendo adeguata motivazione, le variazioni alle attività progettuali ad al relativo Piano finanziario, qualora superino il 10 % del budget totale.

La Regione, solo nel caso la richiesta sia ritenuta non congrua, comunicherà per iscritto il diniego entro 30 giorni dalla ricezione della suddetta richiesta. 27. Il soggetto attuatore ha l obbligo, entro 2 mesi dalla fine delle attività, di presentare alla Regione Toscana un dettagliato rapporto sulle attività svolte e una dettagliata relazione finanziaria con l indicazione delle spese realmente sostenute e con l attestazione che la relativa documentazione giustificativa originale è conservata nella sede legale dell ente. Eventuali inosservanze di tali obblighi precluderanno la partecipazione a successivi bandi della Regione Toscana. Per gravi e motivate esigenze può essere richiesto un breve periodo di proroga per la conclusione delle attività di rendicontazione. 29. Per i progetti cofinanziati da altre istituzioni (MAE e UE) è sufficiente l attestazione relativa ai documenti di spesa attinenti il contributo regionale e la dichiarazione che gli altri documenti sono stati (o saranno) inviati all istituzione finanziatrice. H. Monitoraggio e valutazione 30. Al fine di assicurare un efficace azione di monitoraggio e valutazione i soggetti proponenti sono tenuti ad assicurare la piena collaborazione, in modo particolare hanno l obbligo di presentare una dettagliata relazione semestrale sulle attività svolte e di fornire tutta la documentazione che verrà eventualmente richiesta nonché di presenziare eventuali richieste di confronto diretto da parte dei soggetti preposti al monitoraggio. 31. La Regione Toscana promuoverà il monitoraggio e una valutazione finale dei progetti secondo le modalità che saranno ritenute più opportune. I. Trattamento dei dati personali I dati dei quali la Regione Toscana entra in possesso a seguito del presente bando verranno trattati nel rispetto della vigente normativa di cui al D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche ed integrazioni. L. Responsabile del procedimento e diritto di accesso agli atti Ai sensi della legge del 7 agosto 1990, n. 241, "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi", e s.m.i. la struttura amministrativa responsabile dell'adozione del presente bando è la Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali della Regione Toscana. Il diritto di accesso di cui all art. 22 e ss. della Legge 241/1990 e s.m.i e all art. 45 e ss. della L.R. 9/1995 e s.m.i viene esercitato, mediante richiesta motivata scritta avanzata nei confronti della Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali della Regione Toscana con le modalità di cui all art. n. 25 della citata Legge. Il Responsabile del procedimento è il dirigente del Settore Attività Internazionali della Direzione Generale della Presidenza Mariadina Tozzi.