Museo A come Ambiente Corso Umbria 90 Torino IL FUTURO DELL AMBIENTE CAPITOLATO SPECIALE PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI ESPOSITIVI E ARREDI
1. Obiettivi 2. Flussi dei visitatori 3. Risultati attesi 4. Allestimenti espositivi: visione generale 5. Allestimenti espositivi: dettagli 6. Allestimenti funzionali: visione generale 7. Allestimenti funzionali: dettagli 8. Allegati
1. Obiettivi Il Museo A come Ambiente: - è il primo museo interattivo e multimediale dedicato ai temi ambientali a livello europeo; - è aperto al pubblico dall autunno 2004; - ha una media di 52.000 visitatori all anno (obiettivo dopo l ampliamento: 70.000 visitatori all anno); - si trova a pochi minuti dal centro storico di Torino e dalle principali arterie di accesso alla città; - è la principale porta di accesso al nuovo Parco Dora,. Il progetto denominato IL FUTURO DELL AMBIENTE ha l obiettivo di attrezzare le aree assegnate al Museo dal 2004 e i nuovi padiglioni denominati Padiglione Verde e il Guscio. Con l intervento si realizza una versione definitiva degli spazi del Museo, idonea nelle capienze e nei flussi di pubblico. Gli interventi previsti si sviluppano secondo le seguenti direttrici: 1. allestimenti espositivi: nuovi exhibit, ambienti e allestimenti interattivi; 2. allestimenti funzionali: adeguamento degli attuali spazi espositivi e interventi strumentali al miglioramento della fruizione da parte del pubblico; 3. potenziamento della comunicazione al pubblico. L oggetto dell intervento riguarda pertanto: 1. i nuovi allestimenti delle aree denominate Padiglione Verde e Il Guscio e il rinnovo di una parte del percorso espositivo dell edificio denominato Palazzina storica, che nell insieme costituiscono la sede del Museo A come Ambiente, in corso Umbria 90 a Torino; 2. la fornitura di arredi della nuova hall, degli spazi relax e dei nuovi locali ad uso ufficio; 3. il sistema di comunicazione visiva e segnaletica. 3
2. Flussi dei visitatori I flussi a piano terra permettono dall ingresso di spostarsi verso il padiglione del Guscio, di entrare nel giardino interno per raggiungere il padiglione Verde che permette di vivere il museo quale ideale prosecuzione del grande parco Dora, di transitare tramite la grande scala (o l ascensore) ai piani superiori, ma di avere anche come salita e discesa (a seconda della stagione o della cura nei flussi di visita da parte dell organizzazione) la scala interna all edificio. La zona di attuale hall viene riorganizzata in modo da diventare una zona di relax. Il Museo si pone l obiettivo di visita pari a 70.000 visitatori all anno. Una parte importante del pubblico è rappresentata dall utenza scolastica: la classe media è composta da 27 persone. Nel fine settimana il pubblico è composto principalmente da famiglie. 4
3. Risultati attesi 3.1. - Presentare al pubblico un museo aggiornato, al passo con il secondo decennio del nuovo millennio e rinnovato: - negli spazi capienti; - negli exhibit e allestimenti interattivi e multimediali; - nelle tematiche, attualizzate ai temi ambientali emergenti; - nell innovazione tecnologica, sperimentando nuove pratiche museali, dinamiche, facilmente aggiornabili. 3.2. - Incrementare il proprio pubblico museale: - attratto dall attualità, dalla capacità della struttura museale di essere laboratorio, di parlare della vita quotidiana e di essere dispensatore di consigli, informazioni, nuovi comportamenti e buone pratiche. - attratto dalle sue nuove dimensioni e tecnologie allestitive; - rivolgendosi a tutte le fasce d età, con una particolare attenzione al pubblico infantile, preadolescenziale e adolescenziale, verso il quale A come Ambiente si pone l obiettivo di fornire buone prassi sui comportamenti individuali e collettivi, diffondere una cultura ambientale autentica, fatta di conoscenze, ma anche di azioni concrete; - interessato dal riferimento permanente costituito dal museo in termini ludici e conoscitivi, ma anche dal rapporto Museo/aziende/centri di ricerca; 3.3 -Essere una vetrina rivolta al grande pubblico, per quanti - nel mondo produttivo e scientifico - intendono comunicare i propri risultati, e in particolare: - per le aziende e per i laboratori: comunicare e informare il pubblico, gli enti, gli altri operatori del settore, sui propri processi innovativi e di ricerca; - per gli enti pubblici: illustrare, con continuità, le buone pratiche e i comportamenti sostenibili ambientali, a partire dai propri; - per i soci del Museo: annunciare gli obiettivi legati alla sostenibilità ambientale e i risultati raggiunti, attraverso varie ed efficaci modalità. 3.4 - Rafforzare il ruolo del Museo quale fonte di informazioni attendibile per quanto riguarda i temi legati all ambiente e alla sostenibilità. 5
4. Allestimenti espositivi: visione generale IL FUTURO DELL AMBIENTE è un progetto incentrato su allestimenti partecipativi e didattici, che declinano in particolare il concetto di energia e i temi principali ad essa collegati, l acqua, i rifiuti, la mobilità, l alimentazione, a partire dall ambiente domestico e dalla vita quotidiana, ovvero dall ambiente urbano nel quale siamo immersi, evidenziando le relazioni fra buone pratiche individuali e collettive. A come Ambiente si pone l obiettivo di comunicare i dati essenziali di un territorio (sia esso una grande città, una provincia, una regione), le scelte, le decisioni e le aspettative, rappresentando in modo molto sintetico il divenire di scelte e buone pratiche in una zona fortemente urbanizzata. Affrontare la complessità vuol dire condividere informazioni che indicano da dove si parte, dove si è arrivati oggi e dove si cerca di arrivare: significa fornire strumenti per affrontare i cambiamenti necessari. Gli exhibit sono macchine pensate per offrire la possibilità di proporre simulazioni di progetti in corso, di contabilizzare insieme alcune grandezze, di prendere in esame gli elementi del fenomeno considerato. A come Ambiente vuole essere, sempre più, un punto di riferimento, credibile e stabile, per il pubblico generale, per le famiglie e gli insegnanti. Un luogo dove arricchire le proprie conoscenze e, se possibile, contribuire con le proprie competenze al bagaglio di informazioni collettive, fatte di buone pratiche, di ipotesi di lavoro promettenti. Gli allestimenti dovranno unire elementi ludici con elementi artistici ed essere in grado, grazie al ponte cognitivo così creato, di veicolare al visitatore i contenuti scientifici. L interazione con l oggetto esposto sarà il tramite per generare stupore e curiosità, motore primo di ogni vera conoscenza e dovrà prevedere, ogniqualvolta sia possibile, la possibilità per i visitatori di fornire un contributo. Un interazione pensata per diversi pubblici, perché tali sono i destinatari del museo. Gli exhibit avranno meccanismi, interfacce, grafiche studiate da professionisti della comunicazione multimediale partecipata. Idealmente ogni oggetto dovrà essere in grado di auto spiegarsi al visitatore, che potrà interagire autonomamente con l exhibit e, se necessario, troverà un supporto importante nell operatore museale (il cosiddetto pilot). Alcune zone del museo potranno privilegiare l immersività, senza nulla togliere alla ricchezza dei temi trattati, ma anzi riempiendo di significato emotivo, personale, unico, gli spazi di contatto tra il visitatore e i temi oggetto della mission del Museo. In particolare la progettazione dei nuovi spazi ( Padiglione Verde e Il Guscio ) deve essere incentrata sul concetto di flessibilità: cambiare argomento e modulare nuovi contenuti e spunti di attualità, dentro alle strutture definite, creando l opportunità di ospitare mostre temporanee per poter permettere l ingresso di nuovi interlocutori. Ogni tema viene osservato sotto il duplice aspetto dei processi e dei comportamenti: - processi: tecnologie attuali, prospettive, innovazioni (nuove soluzioni, applicazioni, materiali, produzioni, cicli di vita); - comportamenti: esaminare le implicazioni sociali, a livello locale e globale, le problematiche, le eventuali controversie etiche, i comportamenti virtuosi. 6
Particolare enfasi dovrà essere data all intreccio di scelte operate dagli stakeholder ad ogni livello, fino ad arrivare alle abitudini e ai comportamenti dei singoli: il museo interviene con la definizione del programma annuale e pluriennale di attività culturali e con la ridefinizione del percorso espositivo, facilitando da un lato l accesso efficace alla conoscenza e creando dall altro occasioni di stimolo a comprendere e cercare soluzioni, modulate per fascia di età. 7
5. Allestimenti espositivi: dettagli I dettagli degli exhibit sono riportati nelle relative schede allegate. 5.1. - Palazzina storica: piano secondo - Exhibit A1: Un mondo d acqua - Exhibit A2: Le vie dell acqua - Exhibit A3: La vita in una goccia d acqua 5.2 - Palazzina storica: piano primo - Exhibit B1: Introduzione al problema dei rifiuti - Exhibit B2: Da cosa nasce cosa - Exhibit B3: Dalla Terra alla Terra - Exhibit B4: I rifiuti da apparecchiature elettroniche e le eco-isole 5.3 - Palazzina storica: piano terreno - Exhibit C1: Il muro dell energia - Exhibit C2: Energie rinnovabili: uno sguardo d insieme - Exhibit C2.1: Le energie rinnovabili tradizionali - Exhibit C2.2: Energie rinnovabili: chi è il prossimo? - Exhibit C3.1: Buone prassi - Exhibit C3.2: Risparmio energetico in casa - Exhibit C4: La distribuzione dell energia - Exhibit C5: Energy bar 5.4 - Il Padiglione Verde - Exhibit D1: Nutrire il mondo - Exhibit D2.1: Che cosa mangi? - Exhibit D2.2: Il cibo divertente - Exhibit D3: Il cibo è cultura - Exhibit D4: La scelta del consumatore - Exhibit D5: Un mondo di conoscenza - Exhibit D6: Siamo tutti scienziati 5.5 - Il Guscio - Exhibit E1: Area proiezione - Exhibit E2: Planetario gonfiabile 8
- Exhibit E3: L ambiente del futuro 5.6 - Hall - Exhibit G1: Benvenuto 9
6. Allestimenti funzionali: visione generale 6.1 - La nuova hall Si modifica l ingresso del Museo collocandolo in modo da favorire i flussi di pubblico in distribuzione tra le varie aree tematiche, piani e zone interne e esterne. Una zona di accoglienza viene collocata al piano terra della grande scala di sicurezza che è diventata, con la collocazione dell opera di Ugo Nespolo simbolo del Museo, la facciata principale dell edificio. Comprende una zona sosta per i gruppi e le classi che serve come incontro con gli animatori, una biglietteria box, un mini shop. Oltre alla cassa e alla biglietteria vi si troveranno armadietti e ganci appendiabiti ad uso del pubblico. 6.2 - Spazio relax Originario ingresso del Museo, sarà il futuro snodo di smistamento dei flussi di pubblico, oltre che un area di sosta dedicata alle scolaresche in visita per fare merenda e ai visitatori del fine settimana. 6.3 - Panche e sgabelli Una serie di sedute sparse per il museo agevolerà il visitatore durante la visita, permettendogli di sostare e riposare. 6.4 - Pausa leggera Uno spazio al primo piano, con erba sintetica a basso impatto ambientale, panche in materiale riciclato, lampade di design fatte con materiali riciclati. 6.4 - Nuovi uffici Una parete delimiterà la nuova area uffici che prende il posto dell attuale reception, rendendo le storiche porte principali del Museo un accesso di servizio per i dipendenti e per i clienti/fornitori. 10
7. Allestimenti funzionali: dettagli I dettagli degli allestimenti sono riportati nelle relative schede allegate. 7.1. - Palazzina storica: piano secondo - Allestimento funzionale F.A1: Panca (x1) 7.2. - Palazzina storica: piano primo - Allestimento funzionale F.B1: Pausa leggera 7.3 - Palazzina storica: piano terreno - Allestimento funzionale F.C1: Panca (x4) - Allestimento funzionale F.C2: Tavolo (x3) - Allestimento funzionale F.C3: Tavolo - Allestimento funzionale F.C4: Sgabello (x30) - Allestimento funzionale F.C5: Parete attrezzata con porta a vetri 7.4 - Padiglione il Guscio - Allestimento funzionale F.E1: Tavolo (x2) - Allestimento funzionale F.E2: Tavolo (x2) - Allestimento funzionale F.E3: Sedia (x140) - Allestimento funzionale F.E4: Sgabello (x30) 7.5 Hall - Allestimento funzionale F.G1: Armadietti - Allestimento funzionale F.G2: Bancone reception - Allestimento funzionale F.G3: Scaffali negozio - Allestimento funzionale F.G4: Panca (x4) 11
9. Allegati Dossier di presentazione dei padiglioni del Museo A come Ambiente e schede degli exhibit e degli arredi (URL: www.acomeambiente.org/fesr) 12