11 ottobre 2007 LA RACCOLTA DIFFERENZIATA dello SCARTO ORGANICO L IMPORTANZA del QUALITA per L INTERA FILIERA del COMPOSTAGGIO Le problematiche in impianto Aimag SpA Elisa Semeghini compostaggio@aimag.it Presentazione del 11-10-2007 1
Aimag S.p.A. ha sede a Mirandola (Modena) e gestisce i servizi di erogazione acqua e gas, fognatura, depurazione, illuminazione pubblica e servizi ambientali in un territorio comprendente 21 Comuni: di cui 14 nell area nord della Provincia di Modena e 7 nell area alla destra del Po, nella Provincia di Mantova. Presentazione del 11-10-2007 2
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI CARPI Linea di trattamento di rifiuti organici da raccolta differenziata 75.000 t/a Presentazione del 11-10-2007 3
TIPOLOGIE DI RIFIUTI SOTTOPOSTI A TRATTAMENTO -frazione organica da raccolta differenziata del rifiuto urbano -rifiuti lignocellulosici (imballaggi, potature, sfalci, foglie) - scarti agroindustriali - sottoprodotti di origine animale Presentazione del 11-10-2007 4
CICLO DI LAVORAZIONE pretrattamento (es: triturazione) miscelazione biossidazione e maturazione vagliatura post-trattamento trattamento (es: separazione plastiche, deferrizzazione) Presentazione del 11-10-2007 5
CICLO DI LAVORAZIONE triturazione legno I rifiuti lignocellulosici contengono generalmente pochi inerti, pertanto la loro triturazione (comunque, per esigenze di processo, grossolana) non genera problemi dal punto di vista dell inquinamento del processo Presentazione del 11-10-2007 6
CICLO DI LAVORAZIONE miscelazione Effettuata con trituratore a martelli a bassa velocità; pertanto lo sminuzzamento degli inerti è ridotto Ciononostante, se il contenuto in inerti è elevato nel rifiuto iniziale, questa operazione (comunque necessaria ai fini del processo) aumenta il rischio di inquinamento Presentazione del 11-10-2007 7
CICLO DI LAVORAZIONE biossidazione La degradazione della sostanza organica coinvolge anche gli imballaggi biodegradabili Gli inerti non biodegradabili spesso si deteriorano FISICAMENTE a causa delle temperature che raggiungono i 70 C Presentazione del 11-10-2007 8
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CICLO DI LAVORAZIONE maturazione Gli inerti non biodegradabili si deteriorano a causa dell azione meccanica operata dalla movimentazione del materiale. Presentazione del 11-10-2007 10
CICLO DI LAVORAZIONE vagliatura a 10 mm La vagliatura separa la frazione fine (ammendante) dalla frazione grossolana (sovvallo). I materiali inerti hanno generalmente dimensioni maggiori rispetto a quelle dell ammendante. In relazione alle dimensioni dei fori del vaglio passeranno nella frazione fine più o meno inerti. Presentazione del 11-10-2007 11
CICLO DI LAVORAZIONE deplastificazione del sovvallo Viene effettuata attraverso un vaglio stellare che sfrutta il minore peso e le maggiori dimensioni della frazione plastica rispetto a quella legnosa. Presentazione del 11-10-2007 12
tipologie di rifiuti avviati al trattamento nel 2006 SOVVALLO 30% FORSU 51% LIGNOCELLULOSI CI 6% SOTTOPRODOTTI 2% AGROINDUSTRIALI 11% Presentazione del 11-10-2007 13
BILANCIO DI MASSA ANNO 2006 rifiuto in ingresso (100%) perdite di processo (31%) biossidazione + maturazione ammendante compostato misto (32%) miscela matura (69%) vagliatura a 10 mm sovvallo plastico (5%) sovvallo legnoso (32%) in discarica Presentazione del 11-10-2007 14
bilancio di massa 2006 sovvallo legnoso 33% perdite di processo 31% sovvallo plastico 5% ammendante 31% Presentazione del 11-10-2007 15
resa alla vagliatura 2006 sovvallo legnoso 47% ammendante 45% sovvallo plastico 8% Presentazione del 11-10-2007 16
ASPETTI CRUCIALI QUALITA DEL PRODOTTO FINITO RISPETTARE I LIMITI per gli inerti PREVISTI PER L AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO dal D.L.vo 217/2006 Inerti escl. mat. plastici (d <= 3,33mm) Inerti escl. mat. plastici (3,33mm < d < 10mm) < 0,9 %SS < 0,1 %SS Materiali plastici (d <= 3,33mm) < 0,45 %SS Materiali plastici (3,33mm < d < 10mm) < 0,05 %SS Mat. plastici e inerti (d > 10mm) assenti Presentazione del 11-10-2007 17
BILANCIO DI MASSA Per consentire il recupero spinto del sovvallo legnoso all interno del ciclo produttivo è necessario che lo stesso non incrementi la % di inerti all interno della miscela di base (ai fini del rispetto dei limiti previsti dal D.L.vo 217/2006 per l ammendante c.m.). A tal fine il sovvallo derivante da vagliatura deve essere depurato delle frazioni inerti prima di essere reimmesso nel processo di compostaggio. Il recupero del sovvallo all interno del ciclo produttivo ha una duplice finalità: 1. permettere il recupero di una elevata frazione di sostanza organica che, per le proprie caratteristiche fisiche, non si è degradata nel corso di un unico ciclo evitandone il conferimento in discarica. 2. il conferimento in discarica del sovvallo comporterebbe per i gestori dell impianto un elevatissimo costo (considerato che, mediamente, la tariffa di ingresso in discarica è quasi il doppio di quella applicata per l avvio al recupero in impianto di compostaggio). Presentazione del 11-10-2007 18
PRESENZA DI IMBALLAGGI NELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI RIFIUTO dipende da organizzazione del sistema di raccolta differenziata: tipologia di sacchetti forniti ai cittadini (polimeri biodegradabili / polietilene) metodologia di raccolta: conferimenti impropri (cassonetti stradali / porta a porta) tipologia di scarto agroindustriale / sottoprodotto di origine animale: sfuso con imballaggio (primario, secondario, terziario) Presentazione del 11-10-2007 19
COME RIDURRE LA PRESENZA DI INERTI ALL INTERNO DEL CICLO PRODUTTIVO SELEZIONE DELLE TIPOLOGIE DI RIFIUTO 1. privilegiare il trattamento di rifiuti da raccolta differenziata raccolti con sacchetti biodegradabili e con sistemi domiciliari 2. privilegiare il trattamento di scarti agroindustriali / sottoprodotti di origine animale senza imballaggio o in imballaggi biodegradabili Presentazione del 11-10-2007 20
PROGETTO DI MONITORAGGIO DEI RIFIUTI - 1 persona per 6 mesi dedicata a controllare i rifiuti conferiti - reportage fotografico (analisi visiva) dei conferimenti con archiviazione, segnalazione al cliente e adozione di provvedimenti - redazione di uno stato dell arte : book fotografico con note - effettuazione di analisi merceologiche sui rifiuti dei produttori più critici - manuale ad uso degli addetti operativi per riconoscere i rifiuti non conformi e poter segnalare in tempo reale ai produttori i conferimenti non corretti Presentazione del 11-10-2007 21