Sommario IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO S.S. N 12, KM 65 - LOCALITÀ PIAN DEL TERMINE PITEGLIO (PT)

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1 Sommario 1 TIPOLOGIE DI RIFIUTI IN INGRESSO DOCUMENTAZIONE PRELIMINARE AL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI COMUNE AD OGNI TIPOLOGIA VERIFICHE ANALITICHE SPECIFICHE RICHIESTE PER OGNI TIPOLOGIA DI RIFIUTI A RIFIUTI LIGNEOCELLULOSICI B FORSU C RIFIUTI AGROINDUSTRIALI D FANGHI AGROINDUSTRIALI E FANGHI PRODOTTI DA IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE CIVILI...15 PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 1/16

2 1 TIPOLOGIE DI RIFIUTI IN INGRESSO Le tipologie di rifiuti per le quali è stato progettato e realizzato l impianto di compostaggio sono le seguenti: a) rifiuti ligneo cellulosici b) frazione umida da raccolta differenziata c) rifiuti agroindustriali d) fanghi di depurazione agroindustriali e) fanghi di depurazione delle acque reflue civili Non saranno accettati presso l impianto rifiuti con un contenuto di sostanza secca < 15%. I rifiuti che l impianto intende ritirare sono i seguenti suddivisi per tipologia: A B C Tipologia Codici CER Ton/anno Rifiuti ligneocellulosici Frazione umida da raccolta differenziata (FORSU Rifiuti agroindustriali rifiuti della silvicoltura; scarti di corteccia e sughero; segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce ; scarti di corteccia e legno; imballaggi in legno; legno; rifiuti biodegradabili; legno, diverso da quello di cui alla voce ; rifiuti biodegradabili di cucine e mense; rifiuti dei mercati scarti di tessuti vegetali; scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima; scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione; scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica; rifiuti da fibre grezze tessili; assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce ; PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 2/16

3 D Fanghi agroindustriali E Fanghi di depurazione delle acque reflue civili fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti; fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane; fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce Totale rifiuti in ingresso Il quantitativo complessivo dei rifiuti messi in trattamento nell impianto è da intendersi vincolante a ton /anno, mentre i singoli quantitativi riferiti alle 5 tipologie di rifiuti trattabili (A,B,C,D,E,) sono da ritenersi indicativi. Tale richiesta è supportata dalle seguenti motivazioni tecnico gestionali: 1. Lo sviluppo della raccolta differenziata determina variazioni periodiche delle quantità di FORSU e di frazione lignocellulosica per il quale viene richiesto il conferimento ; 2. l evoluzione delle produzioni agroindustriali fa si che non sia stabile e costante il quantitativo di rifiuti prodotti idonei al compostaggio; 3. la FORSU, in base al tipo di raccolta presenta diverso tenore di umidità, ed e quindi variabile il quantitativo di lignocellulosici e sovvalli necessari al fine di ottenere una miscela ottimale; 4. la flessibilità dei quantitativi delle varie tipologie di rifiuti verrebbe esercitata dando priorità alla formazione di una miscela ideale per il processo di compostaggio anche al fine di conseguire il rispetto dei valori analitici previsti dalla normativa dei fertilizzanti; 5. una rigida applicazione delle indicazioni quantitative, in presenza di tali variabili, determinerebbe il mancato soddisfacimento dei conferimenti da parte del territorio e il non utilizzo appieno della capacità di trattamento dell impianto. Il ritiro delle diverse tipologie di rifiuti sarà comunque articolato in funzione dell obiettivo di ottenere costantemente una miscela conforme ai seguenti requisiti: PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 3/16

4 Tipologia rifiuto Percentuale in peso sul totale Rifiuti ligneocellulosici >15% Fanghi di depurazione civili <35% Fanghi di depurazione agroindustriali <50% Di seguito si indica per ognuna delle tipologie di rifiuto ritirate la relativa provenienza Tipologie di rifiuti in ingresso rifiuti ligneo cellulosici FORSU rifiuti agroindustriali fanghi di depurazione agroindustriali fanghi di depurazione delle acque reflue civili Provenienza 1. attività forestali e lavorazione del legno vergine; 2. manutenzione del verde ornamentale; 3. fabbricazione di manufatti di legno non impregnato, imballaggi; legno non impregnato 4. frazione umida derivante da raccolta differenziata di RSU; 5. lavorazione dei prodotti agricoli; 6. industria della carta; 7. coltivazione e raccolta dei prodotti agricoli; 8. impianti di depurazione dell'industria alimentare. 9. impianti di depurazione delle acque reflue civili Relativamente alle modalità di stoccaggio dei rifiuti in ingresso si precisa quanto segue. Tutti i rifiuti in ingresso saranno scaricati nell area di ricezione chiusa e dotata di sistema di aspirazione dell aria, dove sarà possibile effettuare lo stoccaggio istantaneo (R13) per i seguenti quantitativi massimi: rifiuti ligneo cellulosici triturati: 50 tonnellate fanghi civili e agroindustriali, FORSU, rifiuti agroindustriali: 100 tonnellate I quantitativi sopra indicati sono funzionali alle modalità di ricezione rifiuti e preparazione della miscela che si svolgeranno nel modo seguente 1. i rifiuti ad elevata fermentescibilità ed umidità (tipologie B,C,D,E) saranno scaricati all interno del locale di ricezione e miscelazione su uno strato di rifiuti ligneocellulosici triturati e, una volta attivata la vagliatura della miscela matura, di sovvallo legnoso. 2. Una volta scaricati i rifiuti ad elevata fermentescibilità sul letto di rifiuti ligneo cellulosici si procederà tempestivamente (entro il giorno di conferimento), in modo da evitare l innescarsi di processi putrefattivi, alla miscelazione degli stessi prima con pala PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 4/16

5 gommata e poi con trituratore lento in modo da ottenere una miscela il più possibile omogenea da avviare alla fase di bi ossidazione Di seguito si illustrano le procedure che saranno adottate presso l impianto di compostaggio relativamente alle verifiche preliminari al conferimento dei rifiuti in ingresso. Le tipologie di rifiuti ritirate ed oggetto di verifica sono le seguenti: 1. rifiuti ligneo cellulosici; 2. frazione organica umida da raccolta differenziata (di seguito FORSU); 3. rifiuti agroindustriali; 4. fanghi di depurazione agroindustriali; 5. fanghi di depurazione delle acque reflue civili La procedura di verifica tecnico amministrativa ed analitica alla quale ogni conferitore dovrà attenersi preliminarmente al conferimento dei rifiuti sarà adottata al fine di garantire la conformità dei rifiuti in ingresso ai requisiti necessari per il recupero degli stessi mediante compostaggio. Oltre a una verifica documentale comune ad ogni tipologia di rifiuti è prevista una verifica della documentazione relativa alle determinazioni analitiche specifica per ogni tipologia di rifiuti conferiti presso l impianto di compostaggio. Tutti i carichi di rifiuti in ingresso saranno sottoposti alle seguenti operazioni di controllo: 1. attenta verifica della documentazione prevista dalla normativa vigente relativamente al trasporto dei rifiuti (Iscrizione Albo Gestori Ambientali, Formulario di Identificazione Rifiuto); 2. verifica della conformità del rifiuto rispetto al codice CER assegnato; 3. verifica di eventuali certificati di analisi; 4. verifica del peso; 5. controllo visivo delle caratteristiche merceologiche dei rifiuti con particolare attenzione alla presenza di eventuali frazioni non compostabili. PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 5/16

6 2 DOCUMENTAZIONE PRELIMINARE AL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI COMUNE AD OGNI TIPOLOGIA Per ognuna delle tipologie di rifiuti che sono ritirate presso l impianto è richiesta la predisposizione e l acquisizione e verifica dei seguenti documenti : Richiesta di conferimento da parte del conferitore a firma del legale rappresentante della ditta conferitrice; Risposta dell impianto in cui si richiede di trasmettere la seguente documentazione a firma del legale rappresentante della ditta conferitrice relativa al rifiuto che si intende conferire: 1. Dichiarazione a firma del legale rappresentante della ditta che ha prodotto il rifiuto che attesti: 1. la classificazione del rifiuto a firma del legale rappresentante o del delegato speciale con allegate le analisi chimico fisiche; 2. assegnazione del relativo codice CER; 3. Il quantitativo che si prevede di conferire; 4. Il trasportatore utilizzato (obbligo di trasmissione della Iscrizione all Albo Gestori Ambientali); 5. campione rappresentativo del rifiuto effettuato da un tecnico abilitato Contratto per il ritiro dei rifiuti che sarà stipulato tra Sistemi Biologici Srl ed il conferitore sottoscritto solo a seguito di esito positivo delle verifiche documentali sopra indicate e delle analisi chimico-fisiche prodotte e conformi alle specifiche riportate per ciascuna tipologia di rifiuto nelle pagine seguenti. PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 6/16

7 3 VERIFICHE ANALITICHE SPECIFICHE RICHIESTE PER OGNI TIPOLOGIA DI RIFIUTI Di seguito si evidenzia la procedura mediante la quale l azienda accerta, per ogni singolo chiente-conferitore, la corrispondenza dei rifiuti conferiti rispetto alle omologhe. Tutti i carichi di rifiuti in ingresso saranno sottoposti alle seguenti operazioni di controllo: 1. attenta verifica della documentazione prevista dalla normativa vigente relativamente al trasporto dei rifiuti (Iscrizione Albo Gestori Ambientali, Formulario di Identificazione Rifiuto) 2. verifica della conformità del rifiuto rispetto al codice CER assegnato 3. verifica di eventuali certificati di analisi 4. verifica del peso 5. controllo visivo delle caratteristiche merceologiche dei rifiuti con particolare attenzione alla presenza di eventuali frazioni non compostabili Accertamenti di conformità Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse distintamente per ogni tipologia di rifiuto. rifiuti ligneo cellulosici Analisi chimico fisiche e merceologiche frazione organica umida da raccolta differenziata Analisi chimico fisiche e merceologiche PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 7/16

8 rifiuti agroindustriali Analisi chimico fisiche fanghi di depurazione agroindustriali Analisi chimico fisiche fanghi di depurazione delle acque reflue civili Analisi chimico fisiche Il materiale in ingresso sottoposto ad analisi sarà stoccato, per il tempo necessario ad ottenere i risultati, all'interno del locale chiuso e confinato posto al piano seminterrato, in adiacenza alla vagliatura intermedia, separato da opportune barriere provvisorie appositamente predisposte. Al trasportatore sarà rilasciata una ricevuta di accettazione in deposito temporaneo. Solo nel caso in cui le verifiche effettuate abbiano esito positivo si procederà con l accettazione dei rifiuti, in caso contrario verranno respinti. Nel caso di accettazione del rifiuto sarà inviato verbale di accettazione sia al trasportatore sia al produttore e il conferimento sarà regolarmente registrato nel registro di carico e scarico. Relativamente alle procedure di verifica adottate per i rifiuti di cui ai codici CER che presentano la voce a specchio si procederà come indicato di seguito. I rifiuti che presentano voce a specchio tra quelli di cui si chiede di poter ritirare sono i seguenti: PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 8/16

9 Codice CER Descrizione segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce ; legno, diverso da quello di cui alla voce ; assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce ; fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce Per tali tipologie di rifiuti sarà verificato, in fase di accettazione del carico, che il produttore abbia espletato la procedura di classificazione così come disposto dalla Direttiva 9/4/2002 di cui si riporta di seguito stralcio dell allegato A: di rifiuti che presentano voce a specchio verrà verificata in fase di accettazione la documentazione predisposta dal produttore che attesti che sul rifiuto conferito siano stati eseguite le determinazioni analitiche le cui risultanze (indicate nei certificati di analisi) attestino che il rifiuto è da classificare come non pericoloso e che il codice CER legittimamente assegnato al rifiuto corrisponde a quello non pericoloso. PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 9/16

10 Di seguito per ogni tipologia di rifiuto si indicano le relative verifiche analitiche e relative dichiarazioni a firma del produttore del rifiuto preliminari al conferimento dei rifiuti, saranno comunque effettuati controlli a campione. Nonostante al punto 16 all. 1, suball. 1 del DM 5/2/98 siano previsti requisiti analitici relativamente ai rifiuti compostabili soltanto per i fanghi di depurazione, Sistemi Biologici Srl, al fine di garantire elevati standard di qualità dell ammendante prodotto, ha deciso in forma volontaria di adottare un protocollo di verifica analitica anche sui rifiuti ligneo cellulosici ed agroindustriali come di seguito illustrato. 3.A RIFIUTI LIGNEOCELLULOSICI Preliminarmente al ritiro dei rifiuti ligneocellulosici presso l impianto di compostaggio dovrà essere trasmessa da parte del produttore la seguente documentazione: Analisi merceologica del rifiuto effettuata da laboratorio certificato a carico del produttore del rifiuto. Non essendo stati definiti dalla normativa nazionale limiti relativi al contenuto di frazioni non biodegradabili nel rifiuto ligneo cellulosico avviato al compostaggio, è stato fissato il limite massimo del 5%. Analisi chimico-fisica relativa alle determinazioni analitiche riportate nella tabella seguente ELEMENTO UNITÀ DI MISURA VALORE LIMITE Cadmio mg/kg s.s. 20 Cromo (*) mg/kg s.s. 750 Mercurio mg/kg s.s. 10 Nichel mg/kg s.s. 300 Piombo mg/kg s.s. 750 Rame mg/kg s.s Zinco mg/kg s.s (*) di cui CrVI 0,5 mg/kg s.s. I certificati di analisi devono essere completi di tutti i dati necessari per effettuare una valutazione corretta del rifiuto ed in particolare dovranno contenere anche le seguenti informazioni: Indicazioni precise delle metodiche di analisi adottate Il campionamento deve essere effettuato da un tecnico abilitato del laboratorio e sul certificato di analisi dovrà essere specificato sia il tecnico che ha effettuato il campionamento sia la metodica adottata. PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 10/16

11 In via cautelativa, in merito alla periodicità delle analisi, si ritiene opportuno adottare il seguente programma: Prima dell inizio dei conferimenti Ogni 24 mesi Ogni volta che intervengono modifiche sostanziali nel processo di produzione. Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse. Analisi chimico fisiche e merceologiche 3.B FORSU Il D.Lgs n. 4 del 16/01/2008 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale" in vigore dal 13/02/2008, ha introdotto importanti modifiche all art. 183, comma f) del D.lgs 152/2006 (Norme in materia ambientale). Di seguito si riporta il testo dell art. 183 (Definizioni), comma f) dopo l entrata in vigore del D.Lgs n. 4 del 16/01/2008. f) raccolta differenziata: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo ed al recupero di materia. La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati; Come si evince dal testo sopra riportato è stato introdotto, per la frazione organica umida, l obbligo di raccolta con contenitori da svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati. Preliminarmente al ritiro della FORSU presso l impianto di compostaggio dovrà essere trasmessa da parte del produttore la seguente documentazione: una dichiarazione, a firma del legale rappresentante del soggetto produttore, di conformità del rifiuto ai nuovi standard previsti dalla normativa sopra indicata. analisi merceologiche su campioni prelevati da tecnico abilitato del laboratorio di analisi PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 11/16

12 Considerato che a livello nazionale non è disponibile una norma che fissi i requisiti merceologici della FORSU con riferimento al contenuto massimo ammesso di materiali non compostabili, il limite massimo consentito di materiale non compostabile nella frazione organica umida in ingresso all impianto di compostaggio sarà pari al 10% in peso sul tal quale. In via cautelativa, in merito alla periodicità delle analisi, si ritiene opportuno adottare il seguente programma: Prima dell inizio dei conferimenti Ogni 24 mesi Ogni volta che intervengono modifiche sostanziali nel sistema di raccolta. Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse. Analisi chimico fisiche e merceologiche 3.C RIFIUTI AGROINDUSTRIALI Preliminarmente al ritiro dei rifiuti agroindustriali presso l impianto di compostaggio dovrà essere trasmessa da parte del produttore la seguente documentazione: Analisi chimico-fisica relativa alle determinazioni analitiche riportate nella tabella seguente ELEMENTO UNITÀ DI MISURA VALORE LIMITE Cadmio mg/kg s.s. 20 Cromo (*) mg/kg s.s. 750 Mercurio mg/kg s.s. 10 Nichel mg/kg s.s. 300 Piombo mg/kg s.s. 750 Rame mg/kg s.s Zinco mg/kg s.s (*) di cui CrVI 0,5 mg/kg s.s. I certificati di analisi devono essere completi di tutti i dati necessari per effettuare una valutazione corretta del rifiuto ed in particolare dovranno contenere anche le seguenti informazioni: PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 12/16

13 Indicazioni precise delle metodiche di analisi adottate Il campionamento deve essere effettuato da un tecnico abilitato del laboratorio e sul certificato di analisi dovrà essere specificato sia il tecnico che ha effettuato il campionamento sia la metodica adottata. In via cautelativa, in merito alla periodicità delle analisi, si ritiene opportuno adottare il seguente programma: Prima dell inizio dei conferimenti Ogni 24 mesi Ogni volta che intervengono modifiche sostanziali nel processo di produzione. Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse. Analisi chimico fisiche 3.D FANGHI AGROINDUSTRIALI Relativamente ai fanghi di depurazione agroindustriali, dovrà essere trasmessa da parte del produttore del fango alla ditta Sistemi Biologici Srl la seguente documentazione: Verifica della conformità dei fanghi rispetto ai parametri individuati alla Tab. 1B del D,Lgs 99/92 riportati di seguito: PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 13/16

14 Parametri Unità di misura Limiti D.Lgs 99/92 - All. 1B Cadmio mg/kg s.s. 20 Mercurio mg/kg s.s. 10 Nichel mg/kg s.s. 300 Piombo mg/kg s.s. 750 Rame mg/kg s.s Zinco mg/kg s.s Carbonio organico % ss 20 Fosforo tot. % ss 0,4 Azoto tot. % ss 1,5 Salmonelle MPN/g ss 10 3 I certificati di analisi devono essere completi di tutti i dati necessari per effettuare una valutazione corretta del rifiuto ed in particolare dovranno contenere anche le seguenti informazioni: Indicazioni precise delle metodiche di analisi adottate Il campionamento deve essere effettuato da un tecnico abilitato del laboratorio e sul certificato di analisi dovrà essere specificato sia il tecnico che ha effettuato il campionamento sia la metodica adottata. In merito alla periodicità delle analisi, si ritiene opportuno adottare il seguente programma come previsto all art. 11 del D.Lgs 99/92: ogni 3 mesi se prodotti da impianti con potenzialità > abitanti equivalenti (a.e.) ogni 6 mesi se prodotti da impianti con potenzialità comprese tra e a.e. annualmente se prodotti da impianti con potenzialità <5.000 a.e. ogni volta che intervengano dei cambiamenti sostanziali nella qualità delle acque trattate Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse. Analisi chimico fisiche PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 14/16

15 3.E FANGHI PRODOTTI DA IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE CIVILI Relativamente ai controlli effettuati sui fanghi di depurazione delle acque reflue civili, oltre ai parametri indicati in Allegato 1B al D.Lgs 99/92, prendendo spunto da quanto disposto in alcune regioni a seguito degli orientamenti adottati a livello europeo in merito alla verifica di ulteriori parametri sui fanghi destinati all utilizzo agronomico, sarà richiesta la verifica di ulteriori parametri specificati nel seguito, al fine di garantire e migliorare la qualità dell ammendante prodotto. Relativamente ai fanghi prodotti da impianti di depurazione delle acque reflue civili, dovrà essere trasmessa da parte del produttore del fango la seguente documentazione: Oltre alla verifica della conformità dei fanghi di depurazione delle acque reflue civili rispetto ai parametri individuati alla Tab. 1B del D,Lgs 99/92, si dovrà procede alle determinazioni analitiche relative ai seguenti microinquinanti organici: Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) Policlorobifenili (PCB) Relativamente ai limiti di riferimento, non essendo stati fissati limiti a livello nazionale, si adottano quelli stabiliti da alcune regioni che hanno già introdotto tali verifiche anticipando il Documento Europeo che è in corso di elaborazione redatto per predisporre la modifica della Direttiva 86/278/CEE del Consiglio del 12 giugno 1986 concernente la protezione dell'ambiente, in particolare del suolo, nell'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura. Di seguito si riporta la tabella completa che riporta, oltre ai parametri di cui alla tab. 1B del D.Lgs 99/92 anche i suindicati parametri e relativi limiti: Parametri Unità di misura Limiti D.Lgs 99/92 - All. 1B Cadmio mg/kg s.s. 20 Mercurio mg/kg s.s. 10 Nichel mg/kg s.s. 300 Piombo mg/kg s.s. 750 Rame mg/kg s.s Zinco mg/kg s.s Carbonio organico % ss 20 Fosforo tot. % ss 0,4 Azoto tot. % ss 1,5 Salmonelle MPN/g ss 10 3 PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 15/16

16 Parametri Unità di misura Limiti attualmente adottati in alcuni Provvedimenti regionali IPA mg/kg s.s. 6 PCB mg/kg s.s. 0,8 I certificati di analisi devono essere completi di tutti i dati necessari per effettuare una valutazione corretta del rifiuto ed in particolare dovranno contenere anche le seguenti informazioni: Indicazioni precise delle metodiche di analisi adottate Il campionamento deve essere effettuato da un tecnico abilitato del laboratorio e sul certificato di analisi dovrà essere specificato sia il tecnico che ha effettuato il campionamento sia la metodica adottata. In merito alla periodicità delle analisi, si ritiene opportuno adottare il seguente programma come previsto all art. 11 del D.Lgs 99/92: ogni 3 mesi se prodotti da impianti con potenzialità > abitanti equivalenti (a.e.) ogni 6 mesi se prodotti da impianti con potenzialità comprese tra e a.e. annualmente se prodotti da impianti con potenzialità <5.000 a.e. ogni volta che intervengano dei cambiamenti sostanziali nella qualità delle acque trattate Di seguito si illustrano sia le operazioni di accertamento della conformità dei rifiuti rispetto alle condizioni di omologa, sia la periodicità delle stesse. Analisi chimico fisiche PROCEDURA DI OMOLOGA DEI RIFIUTI IN INGRESSO PAGINA 16/16

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