n. 44/2012 novembre in questo numero: A proposito di Granaio Quotazioni e Mercati CONSORZIO AGRARIO DEL PIEMONTE ORIENTALE CONSORZIO AGRARIO DELLA MAREMMA TOSCANA Regioni coinvolte: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sicilia
A proposito di Granaio Vi ricordiamo che tutte le variazioni inerenti il progetto di Granaio Italiano dovranno essere presentate improrogabilmente entro il 31 Dicembre 2012. Non saranno ammesse in seguito ulteriori variazioni. Ricordiamo ai partecipanti del seminario organizzato da Unione Seminativi che si terrà il 12 Dicembre a Cecina, che verrà realizzato un questionario di gradimento al progetto che verrà distribuito in occasione del seminario. Quotazioni e mercati di Unione Seminativi. Frumento tenero mercato nazionale Mercato che continua a mostrare un fondo buono/resistente. I valori del pronto erano intorno a 275/280 /t partenza un po ovunque nella pianura padana mentre il gennaio valeva 5 /t in più e i mesi gennaio/aprile valevano circa 290-295 /t partenza con compratori multinazionali. Questo a dimostrazione che ad un mercato invariato o calante ci credono in pochi. I consumatori finali sono comunque esitanti ad accettare gli aumenti e si limitano ad attendere gli eventi. Ancora una volta, ed ovviamente, a dare il tono al mercato resistente continuano ad essere i mercati esteri ove si constata che le offerte dell origine Ucraina e Russa si stanno esaurendo e il mercato internazionale in definitiva non potrà che essere condotto solo dal mercato USA e da quello francese. Ormai è costante la presenza di abbondanti quantitativi di grano di uso zootecnico nel porto di Ravenna che continua comunque a non essere offerto a prezzi aggressivi, segno evidente che i possessori della merce attendono un rialzo che presto tardi si dovrà realizzare trascinando, molto probabilmente, anche quello del grano molitorio. Figura N. 1 Andamento dei prezzi del frumento tenero
Frumento duro mercato nazionale Di nuovo la stessa situazione delle settimane passate: scarse offerte sul mercato, ma anche scarsa domanda per cui il mercato continua ad essere invariato. In verità sembra sempre che il mercato possa dare dei segni di vita, ma poi non succede niente. La domanda in effetti è molto scarsa e lo dimostrano i forti valori dei sottoprodotti della lavorazione (sia del grano tenero che del grano duro). Vi sono rumori di mercato che la merce venduta alla Tunisia la scorsa settimana venga eseguita con grano duro italiano e questo potrebbe, in linea teorica, smuovere le quotazioni. Ma molto probabilmente è merce già giacente nei magazzini degli esportatori per cui, non essendoci altri nuovi acquisti che possano servire per questa esportazione, le quotazioni del mercato interno potrebbero continuare ad essere invariate. A metà gennaio partirà il mercato dei future del grano duro (Agrex). Si tratterà per lotti di 50 t per le consegne marzo- maggio settembre dicembre. Per vedere i suoi riflessi sul mercato del fisico occorrerà un periodo di rodaggio. Figura N. 2 Andamento dei prezzi del frumento duro Mais mercato nazionale Continua sia pure in modo molto cauto la leggera salita dei prezzi. E vero il prezzo del pronto può essere ancora scritto in 250/255 /t partenza un po ovunque nella pianura padana, ma in realtà è molto difficile (e in fine settimana impossibile) trovare la merce a 250 /t e quindi bisogna incrementare il prezzo e portarsi a 255/260 /t. Almeno in Piemonte continua a calmierare il mercato l offerta da parte di quei magazzini che ancora sono in fase di essicazione e quindi vogliono eliminare il troppo pieno. Anche la merce con contenuto vicino allo zero di aflatossine è stata trattata a non meno di 280 /t arrivo Lombardia. Vi sono state trattative a circa 265 /t per merce partenza consegnata e pagata entro dicembre, ma ritiro entro maggio giugno, ma queste offerte sono state, fin ora, prontamente acquistate. Naturalmente, e ancora una volta, è il mercato della merce estera che influenza al rialzo quello nazionale. E infatti sempre difficile/impossibile
avere dei prezzi competitivi per la merce Ucraina giacente nel porto di Ravenna non solo sui mesi vicini, ma anche sull aprile-maggio-giugno (per questi 3 mesi la quotazione era di o 280 /t). Orzo mercato nazionale Il mercato dell orzo è forse quello che ha segnato, in settimana, il più marcato rialzo rispetto a quello del grano e del mais. E come sempre, e come succede sul grano e sul mais, a trascinare al rialzo sono le quotazioni della merce estera. Per i mesi di gennaio e febbraio l orzo francese è quotato intorno a 280 /t reso Piemonte/Lombardia e quello di altre origini quotava 275 /t, sempre reso Lombardia e per le stesse consegne (gennaio/febbraio). Si tratta quindi di un mercato molto resistente perché le stesse posizioni di mais, sia pure solo quello venduto con contenuto di aflatossine a termini di legge, quotava a prezzi inferiori e cioè intorno a 260/265 /t. Naturalmente l orzo nazionale si è adeguato alle quotazioni della merce estera quotando in netto miglioramento. Soia mercato nazionale Sempre più marcato il differenziale tra le quotazioni della merce estera e quelle della merce nazionale. A fronte di offerte che sul mese di dicembre che questa settimana si potevano trovare intorno a 460 /t partenza Ravenna, la merce nazionale non valeva meno di 510/515 /t partenza Lombardia/Veneto/Friuli. Con la presenza della merce estera, poi, i quantitativi possono essere anche consistenti mentre per la merce nazionale si tratta sempre di quantitativi limitatissimi. E ciò per le ormai note ragioni. Il raccolto nazionale è stato ridotto di circa il 25% rispetto alle previsioni e, tenuto conto delle quotazioni che sembravano molto elevate, è stato venduto molto in anticipo rispetto al periodo di raccolta, in quantitativi troppo elevati. D altra parte in Italia la ricerca della merce gmo-free avviene da parte di almeno 4 oleifici e questo spiega come i prezzi rimangano sempre estremamente tesi. Frumento tenero mercato internazionale Dopo una settimana di forti ribassi una ripresa ci stava tutta. Lunedì il grano ha chiuso a 309,25 $/t segnando un rialzo di 1,32 $/t rispetto alla sessione precedente. Obama è riuscito a rasserenare i mercati finanziari poiché ha dichiarato di essere fiducioso di trovare le risorse per colmare il cosiddetto baratro finanziario o fiscal cliff USA (1000 miliardi di dollari da trovare per le casse del governo che fanno presagire più tasse per i contribuenti). Il grano vede sempre scarse esportazioni, inoltre persistono le cattive condizioni del grano invernale in USA che ha visto l USDA giudicare il raccolto good/excellent solo al 34% (dopo la settimana precedente al 36% e quella ancora prima al 39%.). L IRAQ ha acquistato 200.000 t di grano dal Canada, 200.000 t dall Australia e 50.000 dalla Russia. Per la cronaca, la EU ha rilasciato certificati d esportazione di grano per 432.000 t portando il totale della campagna a 6.823.000 t contro 6.133.000, a pari data, della scorsa campagna. Le cifre confermano il buon andamento delle vendite all esportazione del grano comunitario. Le festività del Giorno del Ringraziamento in USA hanno condizionato la settimana, pertanto giovedì 22/11 il CBOT era chiuso e venerdì 23/11 la sessione è terminata prima. Il prezzo del grano ha chiuso ha 311,51 $/t non arrivando neanche 1 $/t di aumento rispetto alla sessione precedente. Il Matif a inizio settimana valeva 270,25 /t il Gennaio e 268,50 il Marzo; venerdì essi valevano rispettivamente 269.75 e 267,75. Il grano in Francia lunedì 19/11 veniva trattato reso Rouen a 266 /t, venerdì a 262 /t. Frumento duro mercato internazionale
Il mercato, ormai da parecchie settimane/mesi, continua ad essere invariato e senza novità da tutte le origini. Il mercato del Francese continua ad oscillare su 305/310 /t e questa settimana è finito a 305 /t (trattasi di prezzo base luglio merce per consegna dicembre franco arrivo Port La Nouvelle). In Francia ha dato segni di vita perché c è stato qualche interesse da parte della mangimistica per quel grano con scarse caratteristiche molitorie. Dopo l asta di 75.000 t alla Tunisia non vi sono state altre domande nel Mediterraneo per cui anche questa situazione contribuisce a mantenere invariato il mercato. Ancora scarsissime le richieste di certificati d esportazione alla EU: solo 14.000 t portando il totale della campagna a 433.000 t contro, a pari data, le 602.000 di quella passata. Queste cifre confermano le scarse esportazioni delle EU e quindi confermano anche perché il mercato continui a rimanere invariato.