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Step A Materiali da analizzare 1. Aspetti epidemiologici (Fonte EPICENTRO, Il portale dell epidemiologia per la sanità pubblica, a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) Gli incidenti stradali sono un problema di salute pubblica molto importante, ma ancora troppo trascurato. Per l Oms sono la nona causa di morte nel mondo fra gli adulti, la prima fra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni e la seconda per i ragazzi dai 10 ai 14 e dai 20 ai 24 anni. Si stima, inoltre, che senza adeguate contromisure, entro il 2020 rappresenteranno la terza causa globale di morte e disabilità. Il peso di questo problema non è distribuito in maniera uniforme ed è fonte di una crescente disuguaglianza tra i diversi Paesi, con svantaggi socio-economici delle categorie di persone più a rischio. In Italia Secondo il rapporto Istat-Aci 2010 relativo agli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2009, si sono verificati 215 405 incidenti stradali, che hanno causato oltre 300 mila infortuni e più di 4 mila decessi. Rispetto al 2008, tuttavia, si segnala un miglioramento: gli incidenti sono diminuiti dell 1,6%, i decessi del 10,3% e i feriti dell 1,1%. A fronte di un aumento del parco veicolare di circa il 18% (+0,2% tra il 2008 e il 2009), tra il 2001 e il 2009 gli incidenti con lesioni a persone sono passati da 263 100 a 215 405 (-18,1%), i decessi da 7 096 a 4 237 (-40,3%) e i feriti da 373 286 a 307 258 (-17,7%). Sono le città i luoghi in cui avviene la maggior parte degli incidenti in Italia. Nel 2009, infatti, il 76% degli incidenti si è verificato su strade urbane, causando oltre 223 mila feriti (il 72,6% del totale) e quasi 2 mila morti (44,7% del totale). Con oltre 21 mila incidenti, il mese di Luglio è stato quello più colpito e con la media giornaliera maggiore (705 incidenti al giorno). Nel mese di Agosto è stato invece rilevato un più alto indice di mortalità (2,5 morti ogni 100 incidenti), livello connesso al maggior tasso di utilizzo dei veicoli in occasione degli esodi estivi. In generale il giovedì e il venerdì sono i giorni della settimana in cui si concentrano il maggior numero di incidenti (33 414 e 33 349, 15,5% del totale per entrambi i giorni) e di feriti (46 120 e 46 038, 15% del totale per entrambi i giorni), mentre il sabato presenta la frequenza più elevata, in valore assoluto, di decessi (708, pari al 16,7% del totale). Le persone maggiormente colpite sono i conducenti dei veicoli coinvolti (il 69,2% dei morti e il 69,4% dei feriti). I passeggeri trasportati rappresentano il 15% dei morti e il 24% dei feriti, mentre per i pedoni i dati sono più bassi (6,6% di feriti e 15,7% dei morti). Il dato più allarmante si conferma anche in Italia: sono i giovani tra 20 e 24 anni la categoria più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali, ma valori molto elevati si riscontrano anche tra le classi di età 25-29 e 30-34. 1

Prova esperta Alcol e guida Il consumo di alcol influenza sia il rischio di incidenti da traffico, sia la gravità delle conseguenze che questi provocano. Secondo i dati 2010 del sistema di sorveglianza Passi, il 9,8% degli intervistati dichiara di aver guidato sotto l effetto di alcol e il 6,6 di essere stato passeggero in una macchina con conducente sotto l effetto di alcolici. L abitudine a guidare poco dopo aver bevuto è più frequente negli uomini e nei giovani della fascia di età 25-34 anni. Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interregionale, con frequenze di guida sotto l effetto dell alcol più alte al Nord che al Centro e al Sud. Dei circa 33 600 intervistati che dichiarano di essere andati in auto o in moto negli ultimi 12 mesi, il 34% ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell ordine, in veste di guidatore o di passeggero. Solo l 11% degli intervistati fermati dalle forze dell ordine riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all etilotest. Per i dettagli visita le pagine del rapporto nazionale Passi 2010 dedicate ad alcol e guida. Inoltre, come riportato nella pubblicazione dell Osservatorio nazionale alcol Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia, secondo il XVII rapporto Aci-Censis, per i giovani di 18-29 anni, la guida sotto l influsso di alcol e droghe rappresenta il più grande problema (61,6%), seguito dall eccesso di velocità (57%). I dati mostrano che il 37,9% di soggetti di età inferiore a 30 anni, rispetto a una media totale del 36,9%, sceglie responsabilmente di limitare il consumo di alcolici (il valore più basso si registra nella classe di età 45-69 anni). Il 47,1% degli intervistati afferma di non preoccuparsi del problema della guida dopo il consumo di alcol perché non è un bevitore abituale, e la percentuale si abbassa notevolmente nella fascia d età 18-29 (36,6%). Preoccupante risulta la percentuale di giovani (3,4% rispetto allo 0,7% di chi ha più di 30 anni) che pur sapendo di doversi mettere alla guida sceglie di non limitare il consumo di alcol. In Europa Secondo il rapporto 2009 European status report on road safety. Towards safer roads and healthier tran sport dell Oms Europa, ogni anno circa 120 mila persone muoiono a causa di incidenti stradali nella Regione europea dell Oms, mentre 2,4 milioni rimangono infortunate. Pedoni, ciclisti e motociclisti costituiscono circa il 39% delle vittime della strada e, mediamente, i Paesi a basso e medio reddito hanno un numero complessivo di incidenti pari al doppio di quello dei Paesi industrializzati. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nei giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni e hanno un impatto sulle economie dei singoli Paesi superiore al 3% del prodotto interno lordo. Il 70% degli incidenti mortali avviene nei Paesi più poveri e, all interno dei Paesi dell ex Unione sovietica, il tasso di mortalità è circa quattro volte superiore a quello dei Paesi nordici. I Paesi dell Est europeo sono quelli con la più alta proporzione di incidenti mortali per i pedoni, mentre Italia, Grecia, Malta, Cipro e Francia sono gli Stati con il più elevato numero di decessi per incidenti mortali in moto. Significativi anche i dati sulle cinture di sicurezza: indossarle riduce il rischio di morte del 40-65% per chi sta nei sedili anteriori e del 25-75% per chi sta nei sedili posteriori. Fondamentale anche l uso del casco: abbassa del 40% il rischio di morte e del 70% il rischio di danni gravi alla testa. Inoltre secondo l Osservatorio nazionale alcol, in Europa un incidente su quattro (il 25%) è correlato all alcol. Negli incidenti causati da guida in stato di ubriachezza il 96% delle persone coinvolte è rappresentato da individui di sesso maschile, di cui il 33% giovani o giovani adulti di età compresa tra i 15 e i 34 anni. 2

Nel mondo Secondo le stime pubblicate nel 2009 dall Oms nel Global status report on road safety, ogni anno i morti sulle strade sono circa 1,3 milioni e le persone che subiscono incidenti non mortali sono tra i 20 e i 50 milioni. Nel 2004 gli incidenti stradali si collocavano al quarto posto nella classifica delle cause più importanti di morte della popolazione mondiale, ma per il 2030 si prevede che raggiungano la quinta posizione. I Paesi a basso e medio reddito hanno un tasso di incidenti mortali maggiore rispetto ai Paesi più ricchi: rispettivamente 21,5; 19,5; 10,3 ogni 100 mila persone. Pur avendo solo il 48% del totale dei veicoli registrati, nei Paesi più poveri si verifica il 90% degli incidenti globali. Malgrado nei Paesi industrializzati negli ultimi 40-50 anni il tasso di mortalità per incidente stradale sia diminuito, l incidente stradale rimane una delle più importanti cause di morte e disabilità. Solo il 29% dei Paesi analizzati ha adottato i criteri minimi di base per ridurre la velocità nelle aree urbane e meno del 10% dei Paesi ha limiti di velocità effettivi. Quasi il 90% dei Paesi ha delle leggi che regolano il consumo di alcol in relazione alla guida, ma solo il 49% ha un limite di concentrazione alcolica nel sangue inferiore o uguale a 0,05 grammi per decilitro, come raccomandato. Solo il 40% dei Paesi ha leggi che prevedono l obbligo del casco per motocicli con caratteristiche specifiche sia per chi guida sia per i passeggeri. Per quanto riguarda il trasporto di bambini, il 90% dei Paesi industrializzati prevede l obbligo di misure di sicurezza, contro il 20% dei Paesi più poveri. 2. OMS Europa: il rapporto 2009 sulla sicurezza stradale Fonte: EPICENTRO, Il portale dell epidemiologia per la sanità pubblica, a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute 3 Dicembre 2009 - In Europa, gli incidenti e le morti violente sono responsabili di circa 800 mila decessi all anno (il 10% di tutti i decessi) e del 14% dei Daly (anni di vita persi a causa della disabilità). Strumento indispensabile per portare avanti in modo efficace le azioni per il controllo degli incidenti stradali è il documento pubblicato nel Novembre 2009 dall Oms Europa European status report on road safety. Towards safer roads and healthier transport. L indagine, che ha coinvolto 49 Paesi membri su 53, copre circa il 99% della popolazione europea e costituisce la prima fotografia completa sulla sicurezza stradale in Europa, è stata condotta attraverso i sondaggi elaborati dalle istituzioni dei singoli Paesi e dalle organizzazioni non governative. I dati che emergono dal rapporto sono allarmanti: ogni anno, in Europa, in seguito agli incidenti stradali muoiono circa 120 mila persone e circa 2,4 milioni rimangono infortunate. Pedoni, ciclisti e motociclisti costituiscono circa il 39% delle vittime della strada e, mediamente, i Paesi a basso e medio reddito hanno un numero complessivo di incidenti pari al doppio di quello dei Paesi industrializzati. Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nei giovani di età compresa tra i 5 e i 29 anni e hanno un impatto sulle economie dei singoli Paesi superiore al 3% del prodotto interno lordo. Il ruolo dell Oms Europa Nel 2004 Oms e Banca mondiale hanno prodotto il Rapporto mondiale sulla prevenzione degli incidenti stradali, con l obiettivo di mettere in evidenza l enorme impatto che gli incidenti 3

Prova esperta hanno a livello sociale ed economico e di fornire ai Paesi membri raccomandazioni relative all adozione di opportune strategie di prevenzione. Per affrontare il problema della sicurezza stradale, l Oms Europa ha adottato un approccio multisettoriale che prevede di fornire sostegno agli Stati membri attraverso: la raccolta di dati sull impatto degli incidenti, la somministrazione di aiuti destinati alla prevenzione e incentivi alla condivisione delle strategie preventive che si sono dimostrate efficaci. Le strategie nazionali e la normativa vigente Il 70% degli incidenti mortali avviene nei Paesi più poveri e, all interno dei Paesi dell ex Unione sovietica, il tasso di mortalità è circa quattro volte superiore a quello dei Paesi nordici. I Paesi dell Est europeo sono quelli con la più alta proporzione di incidenti mortali per i pedoni, mentre Italia, Grecia, Malta, Cipro e Francia sono gli Stati con il più elevato numero di decessi per incidenti mortali in moto. Circa un terzo dei Paesi che ha preso parte al sondaggio non possiede una strategia nazionale multisettoriale sulla sicurezza stradale e anche i Paesi che hanno un piano strategico di prevenzione non sono sempre in grado di gestirlo. Dal rapporto emerge l inadeguatezza delle leggi di alcuni Paesi in materia di sicurezza stradale. In particolare, ciò è vero per la normativa relativa a: il controllo della velocità nelle aree urbane, la guida in stato di ebbrezza e l uso di caschi, cinture e seggiolini per i bambini. Dove presenti, le leggi sulla sicurezza stradale non sono abbastanza efficaci. Un esempio interessante che mette in luce l importanza delle misure di sicurezza stradale e, nello specifico, del controllo della velocità, sono i dati sul tasso di sopravvivenza dei pedoni coinvolti in incidenti: se investiti da mezzi che viaggiano a velocità inferiori a 30 km/h, i pedoni hanno una probabilità del 90% di sopravvivere; se investiti a velocità superiore ai 45 km/h, la loro probabilità di sopravvivenza scende drasticamente al 50%. Significativi anche i dati sulle cinture di sicurezza: indossarle riduce il rischio di morte del 40-65% per chi sta nei sedili anteriori e del 25-75% per chi sta nei sedili posteriori. Fondamentale anche l uso del casco: abbassa del 40% il rischio di morte e del 70% il rischio di danni gravi alla testa. La mancata incentivazione dei mezzi alternativi Per quanto riguarda la promozione di trasporti e di stili di vita più sani, come ad esempio l uso della bicicletta o gli spostamenti a piedi, le strategie sono piuttosto scarse: solo un terzo dei Paesi ha, infatti, implementato le proprie politiche in tal senso. Si tratta di una mancanza molto grave, soprattutto perché un aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta avrebbe molteplici vantaggi, tra cui la riduzione degli incidenti, la diminuzione delle malattie respiratorie e la prevenzione di alcune patologie legate all inattività fisica. I punti su cui lavorare Per fare fronte al problema degli incidenti stradali, l Oms raccomanda: una maggiore attenzione al problema degli incidenti stradali nei Paesi a minor reddito; una maggiore protezione delle categorie più vulnerabili (pedoni, ciclisti e motociclisti); la creazione di gruppi d azione multisettoriali specializzati nella sicurezza stradale; il miglioramento della legislazione in materia di sicurezza stradale e della sua attuazione; il potenziamento dei trasporti sostenibili. 4

3. Incidenti stradali Fonte: ISTAT, http://www.istat.it/it/archivio/44757 Nel 2010 sono stati registrati in Italia 211 404 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti è stato pari a 4 090, quello dei feriti ammonta a 302 735. Rispetto al 2009, si riscontra una leggera diminuzione del numero degli incidenti (-1,9%) e dei feriti (-1,5%) e un calo più consistente del numero dei morti (-3,5%). Rispetto all obiettivo fissato dall UE nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, l Italia ha raggiunto una diminuzione del 42,4% del numero dei morti, valore in linea con la media europea UE27, pari a -42,8%. L indice di mortalità si mantiene superiore alla media giornaliera (1,9 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l arco di tempo che va dalle 20 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle 4 di notte (5,7 decessi ogni 100 incidenti). La domenica è il giorno nel quale si registra il livello più elevato dell indice di mortalità (3,1 morti per 100 incidenti). Nel 69,4% dei casi a morire sono i conducenti di veicoli, nel 15% i passeggeri trasportati e nel 15,6% i pedoni. Tra i conducenti deceduti (2 837 in totale) a seguito di incidente stradale, i più colpiti sono i giovani, in particolare quelli compresi nella fascia di età tra i 20 e i 24 anni (282 morti e 25 885 feriti). La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è costituita dalle autovetture (67,8%); seguono i motocicli (13,2%), i ciclomotori (5,6%) e le biciclette (3,9%). 5

Prova esperta Produzione di un verbale della discussione da parte di ogni gruppo Traccia di VERBALE - STEP A Il giorno, nell aula alle ore si è riunita la classe per discutere il seguente ordine del giorno: discussione e confronto di idee, conoscenze ed esperienze in merito alla tematica della prova e alla natura della prova stessa Fase preliminare: assegnazione dei ruoli Il docente incaricato comunica i nomi degli studenti che coprono i ruoli previsti (spiegandone le funzioni) per lo step A: 1. leader coordinatore del gruppo 2. custode dei tempi e dei materiali 3. osservatore partecipante 4. segretario Prima parte: discussione introduttiva sulla tematica della prova Clima e interazione: Decisioni assunte: Seconda parte: visione dei materiali forniti - evidenziazione dei passi salienti - confronto tra i materiali proposti Clima e interazione: Decisioni assunte: Alle ore la riunione si chiude con la lettura e l approvazione del presente verbale. Il segretario del gruppo di lavoro: 6

Step B1 Focus linguistico Compiti/ prodotti 1. Effetti dell alcol sulla guida4 L alcol è una sostanza psicoattiva, ossia in grado di interferire con le funzioni neuropsichiche dell individuo. Le sostanze psicoattive in generale influenzano la capacità di attenzione, di concentrazione e i tempi di reazione agli stimoli. La stretta e progressiva correlazione fra concentrazioni ematiche di alcol (Blood Alcohol Concentration - BAC) e gli effetti tossici e comportamentali sull individuo, la disabilità e i sinistri stradali è ormai confermata da numerosi studi epidemiologici e di interazione uomo-macchina. Per questo motivo mettersi alla guida di un veicolo dopo aver assunto bevande alcoliche è estremamente rischioso. Gli effetti dell alcol sulle funzioni sensitivo motorie e comportamentali riguardano in particolar modo: il campo visivo; i tempi di reazione; la capacità di concentrazione; la capacità di giudizio. Il campo visivo è lo spazio fisico normalmente percepito da un individuo, con un angolazione pari a circa 180. A seguito di assunzione di sostanze alcoliche insorgono disturbi alla vista a causa della riduzione della visione laterale (visione a tunnel) e di una ridotta capacità di adattamento alla visione notturna. Il tempo di reazione è l intervallo di tempo che intercorre tra l esposizione allo stimolo e l emissione della risposta. I tempi di reazione variano individualmente e sono influenzati da diversi fattori. L alcol rende difficoltosa la coordinazione dei movimenti e aumenta i tempi di reazione; i movimenti e gli ostacoli sono percepiti con notevole ritardo. L alcol crea un senso di benessere, di sicurezza ed euforia che porta a sopravvalutare le proprie capacità e ad affrontare rischi che in situazioni normali non sarebbero mai corsi, oltre a ridurre la capacità di impatto con nuovi problemi ed emergenze. L assunzione di bevande alcoliche compromette inoltre le capacità di vigilanza e induce sonnolenza. Il rischio di incidente stradale aumenta in modo esponenziale all aumentare della concentrazione di alcol etilico nel sangue (alcolemia). Posto pari a uno il rischio di incidente stradale in condizioni di sobrietà diventa 11 volte superiore con un alcolemia compresa tra 0,5 g/l e 0,9 g/l. 4 Regione del Veneto Azienda ULSS 20. Dipartimento delle Dipendenze. 7

Prova esperta Un altro fattore che aumenta il rischio di incidente stradale è determinato dall età: il rischio di incidenti gravi o mortali dovuti all alcol è più alto nei giovani, probabilmente anche a causa dell inesperienza. Con un tasso alcolemico elevato, ad esempio 1 g/l, automobilisti di 35-54 anni incorrono in un rischio di incidente 3-4 volte più elevato di un conducente sobrio; per la fascia d età 25-34 anni il rischio sale a 6-7 volte, per quella di 18-24 anni arriva a 15. Infine, la diffusione tra i giovani del binge drinking, ossia l abitudine di consumare grandi quantità di alcol in una sola occasione, aumenta il rischio di incorrere in incidenti stradali, specie nel fine settimana. Infatti, la probabilità di incidente nelle ore notturne del fine settimana per soggetti con alcolemia superiore a 1,5 g/l è 380 volte maggiore rispetto ai soggetti in condizioni di sobrietà. Classificazione Alcolemia g/l Effetti Stato infraclinico 0,2 0,4 Tendenza a guidare l automobile in modo più rischioso Rallentamento delle capacità di elaborazione mentale delle percezioni Euforia 0,5 0,7 Riduzione della facoltà visiva laterale e difficiltà a vedere i segnali stradali, le luci di frenata e dei semafori Forte prolungamento dei tempi di relazione da 0,75 s a 1,5 s Stato di ebbrezza 0,8 0,9 1-1,5 Incapacità di adattamento all oscurità Compromissione della valutazione di percezioni visive simultanee Chiari segni clinici: iniziali disturbi psicomotori nella maggior parte delle persone Stato di ubriachezza 1,5-2 Incoerenza, mancanza di autocritica e di coordinazione motoria, evidenti nell 80% delle persone Ubriachezza profonda 2-3 Insensibilità al dolore, visione doppia, rallentamento grave dei riflessi, distrurbi dell equilibrio, confusione mentale, vomito, incontinenza sfinterica Alcolemia mortale 3-5 Soglia variabile da individuo a individuo; mancanza di sensibilità e dei riflessi, stato di incoscienza, pericolo di morte per paralisi respiratoria Alcuni dati relativi all alcol L alcol costituisce il terzo più importante fattore di rischio per la salute, dopo il tabacco e l ipertensione; oltre a essere una sostanza psicotropa che può dare dipendenza, è causa di molte patologie, oltre a traumi gravi, incidenti, turbe mentali e del comportamento. L Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato le tre principali cause di incidenti stradali mortali: 1. l eccesso di velocità; 2. il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza; 3. l uso di bevande alcoliche del conducente. Nonostante le raccomandazioni della Commissione di adottare un provvedimento comune relativamente al limite massimo della concentrazione di alcol nel sangue consentita per 8

poter guidare (0,5 g/l), a tutt oggi non esiste un unico tasso alcolemico legalmente valido in tutti gli Stati Membri dell Unione europea. Secondo la relazione dell Istat, la quota di persone di 14 anni e più che bevono alcolici, stabile intorno al 70% negli ultimi 10 anni, nel 2010 è scesa al 67,6% (ISTAT 2011). L elevato numero di consumatori comporta un esposizione della popolazione ai rischi dell alcol, anche in caso di consumi moderati (cirrosi epatiche, alcoldipendenze, psicosi alcoliche, incidenti, altre morti alcolcorrelate). Secondo la relazione del Ministero della Salute sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi alcolcorrelati, in Italia l uso di alcol è causa dell elevata mortalità per incidente stradale che oscilla tra il 30-40 % dei casi. L Istituto Superiore di Sanità-Osservatorio Nazionale Alcol stima complessivamente che in Italia siano almeno 30 000 le morti causate dall alcol, la prima causa di morte tra i giovani fino ai 24 anni di età, in relazione principalmente agli incidenti stradali. L ebbrezza da alcol ha rappresentato nel 2008 il 2,12% del totale di tutte le cause accertate o presunte di incidente stradale (percentuale in aumento rispetto al 2,09% registrato nel 2007), con 5 920 casi rilevati (6124 nel 2007). Fonti: - ISTAT, L uso e l abuso di alcol in Italia. Anno 2010, Roma 2011. - Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati in materia di alcol e problemi alcolcorrelati. Anni 2008-2009, Roma 2011. - Dipartimento Politiche Antidroga, Relazione annuale al Parlamento 2011 sull uso di sostanze stupefacenti e sulle tossicodipendenze in Italia, 2011. - ISTAT, Incidenti Stradali. Anno 2009, Roma 2010. - World Health Organization, World Report on road traffic injury prevention, Geneva 2004. Alcol e guida La guida in stato di ebbrezza costituisce reato, sanzionato dall art. 186 del Decreto Legislativo n. 285 del 1992 del Codice della Strada e successive modificazioni. Il tasso alcolemico massimo nel sangue consentito dalla legge è pari a 0,5 grammi per litro (g/l). L art. 186 del Codice della Strada stabilisce che è VIETATO guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell uso di bevande alcoliche. Le sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza, elencate nel comma 2 art. 186, sono state recentemente aggiornate dalla Legge del 29 Luglio 2010 recante nuove disposizioni in materia di sicurezza stradale. Tali sanzioni si distinguono a seconda dei livelli di alcolemia riscontrati nel sangue: tasso alcolemico superiore a 0,5 g/l ma inferiore a 0,8 g/l: è prevista un ammenda da 500 a 2 000, e la sospensione della patente da tre a sei mesi; tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l ma inferiore a 1,5 g/l: è prevista un ammenda da 800 a 3 200, l arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente da sei a dodici mesi; tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: è prevista un ammenda da 1500 a 6000, l arresto da sei mesi a un anno e la sospensione della patente da 1 a 2 anni. È prevista inoltre la confisca del veicolo di proprietà del conducente che ha commesso il reato di guida in stato di ebbrezza. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata. 9

Prova esperta Alla sospensione della patente segue l obbligo da parte del conducente di sottoporsi a visita medica entro 60 giorni, scaduti i quali il prefetto può disporre la sospensione fino all esito della visita medica. Tale provvedimento è sempre previsto se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. NEOPATENTATI: TASSO ALCOLEMICO = 0 È vietato guidare dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l influenza di queste ai conducenti di età inferiore ai 21 anni e ai neopatentati nei primi 3 anni dal conseguimento della patente di guida. Con riferimento al brano, rispondere alle seguenti domande. a. Quali sono i principali fattori che aumentano il rischio di incidenti stradali? b. Quali sono i principali effetti dell alcol sulle funzioni sensitive e motorie? 2. What causes car accidents? Fonte: http://www.smartmotorist.com/traffic-and-safety-guideline/what-causes-car-accidents.html The dictionary defines accident as an unexpected and undesirable event, a mishap unforeseen and without apparent cause. Strictly speaking, most accidents are not accidents at all: they are collisions that could and should have been avoided. So, what causes them, and how can you avoid them? Four factors contribute to the vast majority of collisions. In ascending order they are: Equipment Failure Roadway Design Poor Roadway Maintenance Driver Behavior Over 95% of motor vehicle accidents (MVAs, in the USA, or Road Traffic Accidents, RTAs, in Europe) involve some degree of driver behavior combined with one of the other three factors. Drivers always try to blame road conditions, equipment failure, or other drivers for those accidents. When the facts are truthfully presented, however, the behavior of the implicated driver is usually the primary cause. Most are caused by excessive speed or aggressive driver behavior. Equipment Failure - Manufacturers are required by law to design and engineer cars that meet a minimum safety standard. Computers, combined with companies extensive research and development, have produced safe vehicles that are easy and safe to drive. The most cited types of equipment failure are loss of brakes, tire blowouts or tread separation, and steering/suspension failure. With the exception of the recent rash of Firestone light-truck tire failures, combined totals for all reported equipment failure accounts for less than 5% of all motor vehicle accidents. 10

Brakes - Modern dual-circuit brake systems have made total brake failure an unlikely event. If one side of the circuit fails, the other side is usually sufficient to stop a vehicle. Disc brakes, found on the front wheels of virtually every modern vehicle, are significantly more effective than the older drum braking systems, which can fade when hot. ABS (Anti Blockier System) or anti-lock brakes prevent the wheels from locking up during emergency braking maneuvers, allowing modern vehicles to avoid many accidents that previously would have occurred. (...) With regular component inspections by trained individuals, equipment failures can be virtually eliminated. (...) Behavioral Control Devices - Built-in obstacles that limit the ability of a vehicle to travel, including crash barrels, speed bumps, pedestrian islands, raised medians, high curbing, guard rails, and concrete barriers. Traffic Flow - Interstate highways remain the safest roads because their flow of traffic is in one direction. One-way streets ease traffic congestion in city centers as well. Rural two-lane roadways are statistically the most dangerous because of a high incidence of deadly head-on collisions and the difficulty impatient drivers face while overtaking slower vehicles. Roadway Identification Signs - enable someone without a detailed map to travel from one place to another. They give advance notice of intersections, destinations, hazards, route numbers, mileage estimates, street names, and points of interest. Weather - inclement conditions can aggravate existing hazards and sometimes create new road surfaces (ice & snow). Poor Maintenance - Roadway maintenance contributes to some motor vehicle accidents, but not to the extent that drivers use it as an excuse. Unfortunately maintenance schedules and procedures vary greatly from city to city and state to state, so nationwide standards don t exist. Below we outline some potential roadway maintenance shortcomings that you should be aware of. Debris on the roadway can be a problem, and is the responsibility of local highway departments. Faded road signs, and signs obscured by foliage, occasionally contribute to accidents. If you know of any offending signs, contact your local police department to see if they can get the problem remedied. Con riferimento al brano, rispondere alle domande e svolgere quanto richiesto attenendosi alle consegne. 1. Come definiresti un incidente stradale? 2. Quali sono le maggiori cause di incidenti stradali? 3. Quali sono gli agenti atmosferici che causano maggiormente gli incidenti? 4. Evidenzia nel testo quali sono le principali cause di collisione e quali accorgimenti possono evitare gli incidenti. 11

Prova esperta 3. Road safety: eu road fatalities fall by 11% in 2010 Fonte: European Commission Brussels, 05 July 2011 - The European Commission has today published new statistics showing that EU road fatalities decreased by 11% in 2010. However, country by country statistics, show that the number of deaths still varies greatly across the EU. Most countries achieved double-digit reductions in the number of road deaths over the past year, the best ones being Luxembourg (33%), Malta (29%) Sweden (26%) and Slovakia (26%). However there is still a lot of work to be done. Omissis EU road safety action plan In July 2010 the Commission adopted challenging plans to reduce the number of road deaths on Europe s roads by half in the next 10 years. Initiatives proposed in the European Road Safety Policy Orientations 2011-2020 range from setting higher standards for vehicle safety, to improving the training of road users, and increasing the enforcement of road rules. The Commission is working closely with Member States to implement this programme. Road safety action programme 2011 20 The Road Safety action programme sets out a mix of initiatives focussing on making improvements to vehicles, infrastructure and road users behaviour. There are seven strategic objectives: Improved safety measures for trucks and cars Building safer roads Developing intelligent vehicles Strengthening licensing and training Better enforcement targeting injuries A new focus on motorcyclists Con riferimento al brano, rispondere alle seguenti domande. a. Quali strategie dovranno essere adottate per migliorare il comportamento di chi conduce un veicolo? b. In quali Paesi si sono ridotti i morti per incidenti? (Costruire anche la relativa tabella statistica) 4. Rapporto nazionale passi 2010: alcol e guida Fonte: Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia, http://www.epicentro.iss.it/ passi/r2010alcolguida.asp 7 Aprile 2011 - Nella maggior parte dei Paesi che sorvegliano il fenomeno, in circa uno su cinque dei conducenti deceduti a seguito di un incidente stradale si rileva un eccesso di al- 12

col nel sangue, misurato in termini di concentrazione ematica di alcol (BAC: Blood Alcohol Concentration) superiore al limite legale, che in Italia, come nella maggioranza degli altri Paesi, è pari a 0,5 grammi per litro. Passi rileva i dati relativi alla frequenza di guida sotto l effetto dell alcol riferiti dagli intervistati che hanno viaggiato in auto, nel periodo di riferimento sia come conducenti sia come persone trasportate. Alcol e guida - pool di Asl 2010 Guida sotto effetto dell alcol* Trasportato da un conducente sotto effetto dell alcol** % (IC95%) 9,8 (9,3-10,3) 6,6 (6,32-6,9) * Aver guidato negli ultimi 30 giorni entro un ora dall aver bevuto 2 unità di bevanda alcolica; percentuale calcolata sulla popolazione che, negli ultimi 30 giorni, dichiara di aver bevuto almeno un unità alcolica e aver guidato. ** tra le persone che negli ultimi 30 giorni hanno riferito di essere guidatori non astemi, quelle che hanno dichiarato di essersi messe alla guida di auto/moto entro un ora dopo aver bevuto due o più unità di bevanda alcolica. tra coloro che hanno consumato alcolici nei 30 giorni precedenti all intervista, un intervistato su dieci ha dichiarato di aver guidato un auto o una moto nell ora successiva all aver bevuto almeno due unità alcoliche. L abitudine a guidare sotto l effetto dell alcol è più frequente negli uomini e nei giovani della fascia di età 25-34 anni. Analizzando insieme tutte queste caratteristiche con un analisi multivariata, si conferma una forte associazione tra guida sotto l influenza dell alcol e il sesso, così come si conferma anche l associazione con l età, mentre ciò non avviene né con l istruzione né con le difficoltà economiche. Guida sotto effetto dell alcol pool Asl - Passi 2010 (%) La mappa riporta la situazione della guida sotto l effetto dell alcol, nelle regioni e Asl che nel 2010 hanno raccolto un campione rappresentativo. Guida sotto effetto dell alcol pool Asl Passi 2010 (%) Si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interregionale, con frequenze di guida sotto l effetto dell alcol più alte al Nord che al Centro e al Sud. 13

Prova esperta I controlli delle forze dell ordine Nel 2010, dei circa 33 600 intervistati che dichiarano di essere andati in auto o in moto negli ultimi 12 mesi, il 34% ha riferito di aver subito un controllo da parte delle forze dell ordine, in veste di guidatore o di passeggero. Tra le persone che sono state fermate, come guidatori o passeggeri, questo controllo è capitato in media più di due volte. Dal confronto tra le Regioni emergono differenze statisticamente significative. Il range varia dal 21% della Campania al 49% della Valle d Aosta. Controlli forze dell ordine pool Asl Passi 2010 (%) Alcol e guida - pool di Asl 2010 Controlli delle forze dell ordine Fermato dalle forze dell ordine per un controllo Effettuato l etilotest* % (IC95) 34,0 (33,4-34,6) 11,3 (10,7-12,0) * Percentuale calcolata su chi ha riferito di essere stato fermato per un controllo dalle forze dell ordine. Il ricorso all etilotest Solo l 11% degli intervistati fermati dalle forze dell ordine riferisce che il guidatore è stato sottoposto anche all etilotest. Una percentuale che diminuisce all aumentare dell età: dal 22% dei 18-24enni al 5% dei 50-69enni. La percentuale più bassa di controlli con etilotest si registra nel Lazio (7%) e nella P.A. di Bolzano (7%), mentre la più alta si registra in Piemonte (16%). Controllo con etilotest pool Asl Passi 2010 (%) 14

Conclusioni Una minoranza (il 10% dei guidatori non astemi), piccola ma consistente, mette ancora a rischio la vita propria e quella degli altri guidando anche quando è sotto l effetto dell alcol. I controlli sistematici con etilotest sono uno strumento di provata efficacia per la riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali, ma risultano ancora poco diffusi: rimane pertanto ampio il margine di miglioramento nelle pratiche di prevenzione e di contrasto. Sebbene i comportamenti personali rappresentino fattori di primaria importanza, per migliorare la sicurezza stradale, sono indispensabili anche interventi strutturali e ambientali. Occorre infine sottolineare come, in una prospettiva di lungo periodo, le politiche per la riduzione dell uso di auto e moto, a favore del trasporto pubblico e del trasferimento attivo (andare a piedi o in bicicletta, in condizioni che garantiscano la sicurezza), creano sinergie positive: riducono gli incidenti stradali, promuovono l attività fisica e migliorano la qualità dell aria. Con riferimento alla figura 1 relativa a Guida sotto effetto dell alcol, illustrare di che tipo di grafico si tratta: è un e si costruisce La diversa colorazione delle zone geografiche sta a significare che: Durata: 2 ore Valutazione: punteggio massimo 20 punti 15

Prova esperta Step B2 Focus matematico 1. È data la seguente tabella estratta da Insieme di dati: Morti e feriti in incidenti stradali, Fonte ISTAT, www.istat.it, che si riferisce ai feriti in incidenti stradali in età compresa tra 15 e 17 anni: Territorio 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Veneto 1258 1319 1203 1068 1161 1324 1252 1085 997 940 Verona 250 278 263 210 225 233 293 204 204 208 Vicenza 230 212 189 186 193 255 224 189 165 202 Belluno 47 42 38 37 51 59 36 25 40 30 Treviso 155 186 189 163 183 246 161 170 137 127 Venezia 207 216 184 145 181 180 167 187 176 133 Padova 278 293 263 263 260 287 298 248 221 212 Rovigo 91 92 77 64 68 64 73 62 54 28 Con riferimento alla tabella rispondere alle domande e svolgere quanto richiesto. a. Di che tipo di distribuzione statistica si tratta? b. Qual è il grafico più appropriato per rappresentare questa distribuzione di dati? c. Rappresentare graficamente sul piano cartesiano i dati. d. Formulare un breve commento sull andamento del fenomeno nel tempo. (max 5 righe) 16

2. Dal punto 4 della sezione precendente (Focus linguistico) è stato estratto questo passaggio che rappresenta l esito dell indagine relativa alla frequenza di guida sotto l effetto dell alcol. Guida sotto effetto dell alcol pool Asl Passi 2010 (n = 19724) Totale: 9,8 (IC 95%: 9,3%-10,3%) età 18-24 25-34 35-49 50-69 9% 9% 10% 12% sesso uomini donne 3% 14% istruzione nessuna/elementare media inferiore media superiore laurea difficoltà economiche molte qualche nessuna 9% 10% 10% 10% 9% 9% 10% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% Con riferimento alla rappresentazione grafica rispondere alle domande e svolgere quanto richiesto. a. Di che tipo di distribuzione statistica si tratta? b. Quali sono i caratteri statistici rilevati? c. Si tratta di caratteri qualitativi? (scrivere quali) E/o quantitativi? d. Di quale tipo di grafico statistico si tratta? e. Formulare un breve commento sull andamento del fenomeno in relazione ai caratteri rilevati nell indagine. (max 5 righe) 17

Prova esperta Step C Focus pratico 1. Utilizzando i materiali forniti negli Step A e B, scrivere un articolo di giornale per il giornalino scolastico che informi i lettori sui comportamenti e sulle cause che provocano gli incidenti stradali. 2. Ideare un intervista, in lingua straniera, da sottoporre a un amico che vive all estero per avere informazioni sulle modalità di conseguimento di una licenza di guida nel suo Paese. 3. Risolvere i seguenti problemi relativi a comportamenti diversi alla guida: a. Un auto che sta viaggiando alla velocità di 125 km/h inizia a frenare. Durante la frenata il moto sia uniformemente ritardato con decelerazione pari a = 5 m/s 2. Stabilire quanto tempo impiegherà a fermarsi. b. Un auto viaggia alla velocità di 75 km/h. L automobilista preme il pedale dell acceleratore aumentando la velocità con accelerazione costante di 4 m/s 2 fino a 120 km/h. Determinare in quanto tempo si è verificata la variazione di velocità da 75 km/h a 120 km/h. c. Un automobile si muove alla velocità di 110 km/h improvvisamente si presenta un ostacolo alla distanza di 75 m. Il guidatore, azionando i freni, riesce a ottenere istantaneamente un moto uniformemente ritardato con decelerazione uguale a 10 m/s 2. Stabilire se l automobile riesce o meno a evitare l ostacolo. 4. Analizzare la seguente tabella che si riferisce ai Motociclisti infortunati rispetto agli altri utenti della strada per sesso ed età - Anno 2009, Fonte ACI Automobile Club Italia, Report sulla sicurezza stradale in moto 2008-2009. Motociclisti infortunati maschi femmine fino a 5 anni 26 16 6-9 29 27 10-14 68 52 15-17 1804 167 18-20 3318 470 21-24 4335 622 25-29 5584 924 30-44 17 509 2763 45-54 7891 1054 55-59 2176 188 60-64 1241 125 65 e oltre 1366 417 18

Con riferimento alla tabella rispondere alle domande e svolgere quanto richiesto. a. Di che tipo di distribuzione statistica si tratta? b. Quali sono i caratteri statistici rilevati? c. Si tratta di caratteri qualitativi? (scrivere quali) E/o quantitativi? d. Costruire il grafico statistico più appropriato. e. Calcolare la media, la moda e la mediana della distribuzione. f. Calcolare la varianza e lo scarto quadratico medio e commentare i risultati ottenuti. Step D Focus riflessivo Stesura di una relazione individuale che riporti osservazioni riguardanti: 1. operazioni attivate per la soluzione della prova; 2. problemi incontrati; 3. scelte fatte con adeguate motivazioni; 4. valutazione sulla prova stessa. 19