3.1.2. Le costruzioni in provincia di Lodi: un settore in crisi, che dal 2007 ha perso quasi 240 milioni di euro (il 5% del valore aggiunto)

Documenti analoghi
IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA ANDAMENTO DEL SETTORE NEL 2015 E STIME PREVISIONALI 2016

COSTRUZIONI: QUADRO ANCORA INCERTO NEI PRIMI SETTE MESI DELL ANNO

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi).

Osservatorio. L occupazione nell artigianato vicentino I semestre 2018

2 RAPPORTO CONGIUNTURALE PREVISIONALE DEL MERCATO IMMOBILIARE. Terzo volume Lodi e Provincia NOTA DI SINTESI

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA. Rapporto annuale 2014 e Stime Previsionali 2015

Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel terzo trimestre Documento di sintesi

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN SARDEGNA. Rapporto annuale 2016 e stime previsionali 2017

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI NELLA PROVINCIA DELL OGLIASTRA NEL 2010 E LE PROSPETTIVE PER IL 2011

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Marzo 2018

GLI EFFETTI SULL OCCUPAZIONE DEL RALLENTAMENTO DEL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: MENO DONNE, MENO LAVORATORI DIPENDENTI E MENO LAVORATORI STRANIERI

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi).

Fatturato del commercio al dettaglio in provincia di Brescia

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi).

Occupazione e disoccupazione in Emilia Romagna nel I trimestre Documento di sintesi

CONGIUNTURA DELL ARTIGIANATO MANIFATTURIERO AL 2 TRIMESTRE

In base alle ultime stime del sistema informativo CRESME sul mercato delle costruzioni, nel il valore della produzione del settore delle costruzioni

Emilia Romagna Il punto sulla congiuntura del credito Luca Severini Direttore Regionale INTESA SANPAOLO

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Comunicato stampa del 22 novembre 2016

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento febbraio 2012.

Ottobre La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga (settembre 2012 e primi nove mesi 2012)

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento MAGGIO 2011.

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi).

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Dicembre 2015

Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni. v.a. v.

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale CREMONA Marzo 2018

Monte retributivo, occupati e ore lavorate nel lavoro in somministrazione (interinale).

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA - Luglio 2016

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale SONDRIO Marzo 2018

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Monte retributivo, occupati e ore lavorate nel lavoro in somministrazione (interinale).

DINAMICA CONGIUNTURALE DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN PROVINCIA DI BRESCIA

Rilevazione sulle forze di lavoro 2 trimestre 2017

Lombardia Statistiche Report

Nota Stampa del 10 marzo 2017

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

REGIONE LIGURIA LA CRISI E GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL DATI DI DETTAGLIO -

REGIONE LIGURIA LA CRISI E GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI NEL DATI DI DETTAGLIO -

Newsletter ARIFL - IO LAVORO

Monte retributivo, occupati e ore lavorate nel lavoro in somministrazione (interinale).

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA - Dicembre 2017

RAPPORTO CER Aggiornamenti

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Dicembre 2014

Osservatorio congiunturale: il settore delle costruzioni

Direzione Affari Economici e Centro Studi

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

CONGIUNTURA DELL INDUSTRIA MANIFATTURIERA AL 4 TRIMESTRE 2010

t g l m i i o n e al 5,6 per cento. 0,7 4, ,3 0, , ,8 -4,0 100 Italia 100,1 -8,0

INDAGINE CONGIUNTURA EDILE 2008 SUL SETTORE EDILE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI. in collaborazione con

SCENARIO DI PREVISIONE DELL ECONOMIA LOMBARDA (febbraio 2012)

Rilevazione sulle forze di lavoro

Mercato del lavoro. LE TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE II Trimestre 2016

Occupazione e forze lavoro in provincia di Bergamo. Anno 2016

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale MANTOVA Dicembre 2016

SaMoTer Outlook. analisi congiunturale e prospettive per l'italia e i mercati esteri SaMoTer Day osservatorio sul Construction Equipment

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali SEGRETARIATO GENERALE DIVISIONE V COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ STATISTICHE

Mercato del lavoro. LE TENDENZE DELL'ECONOMIA LIGURE IV Trimestre 2016

Economia e lavoro in Lombardia

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale BRESCIA Marzo 2018

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Marzo 2017

Nel quarto trimestre 2014, dati economici contrastanti denotano ancora un clima di grande incertezza

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Dicembre 2017

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale CREMONA Dicembre 2014

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014

IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA NEL 2015 SULLA BASE DELLA RILEVAZIONE CONTINUA SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT

a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi GENNAIO 2017

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015)

IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE Sintesi Grafica

IL MERCATO DEL LAVORO IN LOMBARDIA 1 trimestre 2018

ANALISI CONGIUNTURALE - II TRIMESTRE 2017

CONGIUNTURA DELL ARTIGIANATO MANIFATTURIERO AL 2 TRIMESTRE

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale SONDRIO - Dicembre 2017

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria (*) (Anno 2016 Anno 2017)

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE. CONFRONTO RIPARTIZIONALE (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) Variazioni

Cassa Integrazione, licenziamenti e disoccupazione

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

NOTA CONGIUNTURALE II TRIMESTRE 2017

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (anno 2014-anno2015)

RAPPORTO CER Aggiornamenti

Rilevazione sulle forze di lavoro Terzo trimestre 2018

Newsletter ARIFL - IO LAVORO

TORINO CONGIUNTURA 1 Nr. 70 marzo 2018

Nota Congiunturale relativa al I trimestre 2016

IL MERCATO DEL LAVORO IN PIEMONTE: ALCUNI DATI SULLA CRISI

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale CREMONA Marzo 2014

Anni OCCUPAZIONE E VALORE AGGIUNTO PROVINCIA DI BRESCIA. QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 1/2009 Gennaio 2009.

L economia della Valle d Aosta

Sezione 2 Tendenze del mercato del lavoro a livello provinciale PAVIA Luglio 2016

Monte retributivo, occupati e ore lavorate nel lavoro in somministrazione (interinale).

OCCUPAZIONE IN LIGURIA

Transcript:

2007 2007 2007 2007 2008 2008 2008 2008 2009 2009 2009 2009 2010 2010 2010 2010 2011 2011 2011 2011 3. GLI INVESTIMENTI E L OCCUPAZIONE 3.1. Gli investimenti in costruzioni 3.1.1. Le costruzioni nell economia lodigiana La capacità produttiva del sistema economico provinciale è quantificata nel 2009 in 5,3 miliardi di euro. E questo il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive, al netto del valore dei beni e servizi intermedi consumati (materie prime e ausiliarie impiegate dalle stesse branche produttrici e servizi forniti da altre unità produttive). Il dato sconta un sensibile ritardo di diffusione (quello Istat si ferma persino al 2008) e indica che nel 2009 la crisi ha determinato una flessione del valore aggiunto pari al 4% rispetto al 2008, con entità diverse tra settori economici: -5% per agricoltura e servizi, -3% per il settore industriale, con l industria manifatturiera che, in base all Istituto, è quella maggiormente colpita (-8%). I dati più recenti rilevati dall Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi e relativi proprio al settore manifatturiero presentano segnali contrastanti per l anno appena concluso, dopo una inequivocabile fase più acuta della crisi produttiva, rappresentata da tassi negativi superiori al -10%, nei quattro trimestri del 2009. Nel terzo e nel quarto trimestre 2011 la produzione mostra un modesto recupero rispetto al precedente anno, e ancora più modesto rispetto alla prima metà dello stesso 2011. Il fatturato mostra un sensibile rallentamento proprio nel trimestre di chiusura rispetto all ultimo 2010, sebbene quello interno recuperi nel confronto con la prima metà dell anno. Risultano infine in forte calo gli ordinativi (-8% e -1,5% nel terzo e quarto trimestre rispetto ai corrispondenti del 2010), un calo che risulta particolarmente importante con riferimento al mercato estero. Grafico 3.1. Indici di produzione, fatturato e ordinativi (dati congiunturali destagionalizzati 140 130 120 110 100 90 Produzione Ordinativi totali Fatturato totale 80 I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV Fonte: elaborazione CRESME su dati Camera di Commercio di Lodi 53

Una dinamica pertanto alquanto instabile e incerta, che non prefigura ancora l uscita del settore produttivo dalla crisi, come dimostra il numero di fallimenti alla fine del 2011: in base ai dati Movimprese, 328 imprese registrate in provincia risultano in stato di fallimento (lo stato di insolvenza dell impresa che si trova nell impossibilità di far fronte alle obbligazioni assunte), più di quelle osservate alla fine del 2009 (321). Insieme ai casi di imprese in liquidazione, arrivano a 995, ovvero il 5,5% del numero complessivo di imprese registrate. D altra parte, come vedremo, i dati relativi al mercato del lavoro indicano per il 2010 una fuoriuscita dal mercato del lavoro di circa 3.600 unità, ovvero il 3,5% della forza lavoro. In un panorama di deboli prospettive per l industria manifatturiera e per tutta l economia provinciale, il settore delle costruzioni mostra caratteri anche più negativi. Mettendo il relazione il dato di fonte Tagliacarne (coerente con quello Istat, che indica un valore aggiunto provinciale par a 5,45 miliardi nel 2008), con il dato stimato dal CRESME relativo al valore della produzione delle costruzioni, che prende dunque in considerazione l intera filiera delle costruzioni, si nota un peso delle costruzioni pari in media al 13,5% dell economia totale. Un dato in linea con la media nazionale (14%) e superiore a quella regionale, attestata tra il 2003 e il 2009 sul 12%. Tabella 3.1. Il settore delle costruzioni e il valore aggiunto in provincia di Lodi Valore aggiunto ai prezzi base Valore della produzione delle costruzioni Mln di euro correnti Variazioni % Mln di euro correnti Variazioni % Valore della produzione delle costruzioni / valore aggiunto 2003 4.404 598 13,6 2004 4.861 10,37 635 6,21 13,1 2005 4.862 0,03 695 9,36 14,3 2006 5.154 6,01 814 17,20 15,8 2007 5.324 3,29 784-3,68 14,7 2008 5.495 3,22 640-18,35 11,7 2009 5.263-4,23 595-7,01 11,3 Fonte: elaborazione CRESME su dati Tagliacarne e Cresme/Si Comparando dinamica, a prezzi correnti, di valore aggiunto di fonte Tagliacarne, con quello della produzione delle costruzioni stimato dal Cresme, si osservano nella prima metà degli anni 2000 tassi di crescita delle costruzioni assai più vivaci, che lasciano il passo ad una ben più rapida contrazione della produzione già a partire dal 2007. Anno che presenta invece ancora margini di crescita per altri settori economici in provincia e di tenuta per il settore delle costruzioni a livello regionale e nazionale. In questo periodo il peso del settore delle costruzioni è in lenta ma continua crescita fino al 2006: dal 13% del 2004 a quasi il 16%, per iniziare poi il sensibile processo di caduta, fino all ultimo anno per cui si dispone di dati sul valore aggiunto, il 2009, quando si attesta su poco più dell 11%. Un dato che si 54

allinea così alla media lombarda (11,9%), mentre scende al di sotto della media nazionale (13,4%), territori dove l indice mostra una maggiore stabilità. 3.1.2. Le costruzioni in provincia di Lodi: un settore in crisi, che dal 2007 ha perso quasi 240 milioni di euro (il 5% del valore aggiunto) In base al sistema informativo CRESME il valore della produzione del settore delle costruzioni nel 2011 è stimato in 547 milioni di euro a prezzi correnti, un valore che rappresenta il livello più basso di tutti gli anni 2000, su cui il mercato si è attestato per effetto di una flessione ininterrotta, avviatasi in provincia a partire dal 2007. In cinque anni il settore ha così perso il 40% rispetto al picco espansivo raggiunto nel 2006, quando è stata superata la soglia di 800 milioni. Dal confronto con il mercato nazionale e regionale, emerge come il piccolo mercato provinciale, che pesa meno del 2% del totale regionale, stia attraversando una fase di inversione del ciclo delle costruzioni assai più drammatica, per effetto di una riduzione del valore della produzione già molto importante nel 2007, quando a livello regionale si osserva un calo contenuto intorno al 2%, e livello nazionale solo una stagnazione (-0,4%). Nelle due aree territoriali alla fine del 2011 il calo complessivo del mercato rispetto al 2006 sarà pari a circa la metà rispetto a quello registrato dal settore delle costruzioni provinciale. Tabella 3.2. Il confronto del valore della produzione a livello nazionale valori assoluti in milioni di euro correnti 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Provincia di Lodi 635 695 814 784 640 595 579 547 Regione Lombardia 31.347 32.660 34.657 35.292 35.533 34.085 31.880 30.712 Nord Ovest 51.878 53.470 55.708 57.264 58.173 55.721 53.226 53.276 ITALIA 176.529 183.677 191.738 198.615 196.900 182.603 174.188 172.022 Valore percentuale Lodi su Lombardia 2,0 2,1 2,3 2,2 1,8 1,7 1,8 1,8 Lodi su Nord Ovest 1,2 1,3 1,5 1,4 1,1 1,1 1,1 1,0 Lodi su ITALIA 0,4 0,4 0,4 0,4 0,3 0,3 0,3 0,3 Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI Tabella 3.3. Il confronto del valore della produzione a livello nazionale variazioni % su prezzi costanti 95 2005 2004 2006 2005 2007 2006 2008 2007 2009 2008 2010 2009 2011 2010 Provincia di Lodi 5,1 13,2-7,3-21,0-8,3-4,4-7,2-40,5 Regione Lombardia 0,0 2,6-2,0-2,7-5,6-7,9-5,3-21,5 Nord Ovest -1,0 0,8-1,1-1,8-5,7-6,0-1,5-15,2 ITALIA -0,1 1,0-0,4-4,2-8,7-6,1-2,9-20,5 Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI 2011 2006 55

In provincia di Lodi la riduzione della cifra d affari tra il 2007 e il 2011 arriva al -70% con riferimento ai nuovi investimenti, e riguarda in maniera drammatica tutti i segmenti di attività: -71% le abitazioni, -78% gli edifici non residenziali, -67% le opere infrastrutturali. I nuovi investimenti avevano trainato la fase di crescita del mercato tra il 2004 e il 2006, quando registrano un tasso di crescita di poco inferiore al 30%, a fronte di una dinamica stagnante degli investimenti in rinnovo. Dal 2007 inizia la forte crisi della nuova produzione, che continua fino al 2011, con un tasso di variazione media annua del -22%, mentre il rinnovo si mantiene sostanzialmente stabile. Alla fine del 2011 si osserva un radicale cambiamento nell assetto del mercato, che nel 2006 vedeva un livello dei nuovi investimenti pari al 65% del totale, la stessa quota scende al 33% 5 anni dopo. Grafico 3.2. - Investimenti in costruzioni in provincia di Lodi 200 PER SEGMENTI DI MERCATO - Numero indice 1999=100 su prezzi costanti 1995 150 100 50 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Edilzia residenziale Edilizia non residenziale Genio civile PER SETTORI DI ATTIVITÀ - Numero indice 1999=100 su prezzi costanti 1995 140 120 100 80 60 40 20 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nuovo totale Rinnovo totale Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI Andando ad approfondire i diversi segmenti di mercato, emergono tendenze differenti. L analisi della serie storica 1999-2011 mette in evidenza il ruolo trainate del residenziale in tutta la fase espansiva, avviatasi nel 2001 e culminata nel 2006, così come in quella recessiva, in corso almeno fino a tutto il 2011. In media tra il 1999 e il 2011 il settore residenziale rappresenta più del 55% degli investimenti complessivi, una quota salita da meno del 50% fin al picco del 66% del 2008. Malgrado la recente forte 56

contrazione, il settore rimane mercato di riferimento nelle costruzioni provinciali (59% degli investimenti nel 2011). Molto instabile la dinamica del settore non residenziale, che nel 1999 assorbiva il 48% degli investimenti provinciali, ma che è andato progressivamente riducendo il suo ruolo sul mercato, in corrispondenza del boom residenziale, attestandosi sul 36% del totale. In questo caso il picco espansivo, dopo il biennio 1999-2000, è stato raggiunto nel 2006, quando grazie ad un rapido incremento dei nuovi investimenti privati, sono stati sfiorati i 260 milioni di euro. Per quanto riguarda le infrastrutture si osserva una dinamica recessiva pressoché ininterrotta a partire dal 2004, salvo un modesto recupero nel 2010, con una conseguente riduzione del peso sugli investimenti complessivi dall'11% del 1999 a meno del 6% nel 2011. Grafico 3.3. Investimenti in costruzioni in provincia di Lodi per segmenti di mercato e settori di attività - prezzi costanti 1995 milioni di euro 200 EDILIZIA RESIDENZIALE 150 100 50 0 200 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nuovo residenziale Rinnovo residenziale EDILIZIA NON RESIDENZIALE 150 100 50 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nuova edilizia non residenziale Rinnovo edilizia non residenziale 40 GENIO CIVILE 30 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nuove opere del genio civile Rinnovo genio civile Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI 57

Il risultato dell ultimo anno Nel 2011 la nuova produzione, al pari di quanto avviene a livello regionale e nazionale, è ancora il settore di attività maggiormente colpito dalla crisi, con una riduzione rispetto alle quantità investite nel 2010 superiore al 20%. Il comparto non residenziale è il principale responsabile del risultato negativo dell ultimo anno, soprattutto la componente privata, che perde più del 40% in un anno. Ma assai critica è ancora la situazione per le abitazioni per le quali è stimata una flessione del 14%, ovvero un livello di spesa di poco superiore a 80 milioni (erano quasi 250 sei anni prima). Tabella 3.4. Il valore della produzione in provincia di Lodi per comparto produttivo - valori assoluti in milioni di euro correnti 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Nuovo 302 346 458 415 258 192 170 137 Residenziale 163 205 246 228 185 122 93 81 Non Residenziale 95 98 184 168 59 65 66 46 privato 74 82 174 153 43 40 48 29 pubblico 21 16 11 15 17 25 18 17 Genio Civile 44 43 27 20 14 6 12 10 Rinnovo 235 245 251 260 268 283 285 285 Residenziale 136 144 152 161 162 162 167 165 Non Residenziale 76 78 73 72 77 104 100 106 privato 60 61 63 66 67 90 88 92 pubblico 16 17 10 5 9 14 12 14 Genio Civile 23 23 25 28 30 17 19 15 Totale Investimenti 537 590 708 675 526 475 455 423 Manutenzione Ordinaria 99 105 106 109 114 120 124 124 Valore della Produzione 635 695 814 784 640 595 579 547 Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI Tabella 3.5. Il valore della produzione in provincia di Lodi per comparto produttivo - variazioni % su prezzi costanti 95 2005 2004 2006 2005 2007 2006 Nuovo 10,1 27,9-12,8-39,7-27,0-12,9-20,4-73,4 Residenziale 20,3 16,2-11,1-21,4-34,5-25,6-14,1-70,7 Non Residenziale -0,8 82,0-12,4-65,8 4,6 1,9-30,9-77,9 privato 6,5 105,5-15,1-73,2-11,3 22,0-40,0-85,3 pubblico -26,4-35,8 32,5 10,8 44,2-28,8-6,9 40,3 Genio Civile -5,1-38,6-30,6-33,1-60,4 105,6-13,5-67,3 Rinnovo -0,2-0,9-0,2-0,3 4,4-1,2-1,7 0,9 Residenziale 1,5 2,4 1,1-2,1-1,1 1,0-2,6-3,8 Non Residenziale -1,9-9,4-5,0 2,6 34,6-6,4 4,2 28,0 privato -2,0-0,4 2,0-2,4 32,4-5,1 3,4 29,4 pubblico -1,6-41,9-48,6 64,9 50,8-15,2 10,3 19,4 Genio Civile -5,1 7,1 5,5 3,1-43,1 9,8-23,6-48,1 Totale Investimenti 5,6 16,0-8,3-24,5-11,0-5,9-8,7-47,1 Manutenzione Ordinaria 2,2-2,1-0,8 0,6 4,1 1,4-1,8 3,5 Valore della Produzione 5,1 13,2-7,3-21,0-8,3-4,4-7,2-40,5 Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI 2008 2007 2009 2008 2010 2009 2011 2010 2011 2006 58

Il mercato della riqualificazione, all interno del quale rientrano anche l installazione degli impianti, ha svolto un ruolo fondamentale nella attuale fase di mercato, moderando la caduta di tutta la nuova produzione, soprattutto nel comparto non residenziale (+4,2%), sia pubblico che privato. Con riferimento alle abitazioni invece il risultato dell ultimo anno è negativo (-2,6%) sebbene assai più modesto rispetto ai nuovi investimenti, così come moderatamente negativa è stata la performance della manutenzione ordinaria (-1,8%), un dato in linea con il risultato stagnante delle erogazioni all acquisto e delle compravendite nel 2011 (0% e -0,1%). Nonché con un clima economico incerto e un mercato del lavoro in difficoltà, come indica un numero di occupati in calo del 3,6% nel 2010 e un numero di ore di Cassa Integrazione autorizzate cresciuto del 600% in sei anni. La situazione più critica riguarda le opere pubbliche, per le quali si osservano tassi negativi assai rilevanti anche con riferimento alla loro manutenzione (-23,6% nel 2011), un dato che riflette la situazione di carenza di risorse pubbliche nonché di erogazioni quasi nulle per investimenti al settore negli anni più recenti. Il valore della produzione 2011, pari 547 milioni di euro, si ripartisce tra manutenzione ordinaria, pari a 124 milioni ovvero il 22,7% del totale, investimenti in nuove costruzioni pari a 137 milioni di euro ovvero il 25,1%, e investimenti in rinnovo pari a 285 milioni di euro ovvero il 52,2%. Dal confronto del dato provinciale con quello regionale e nazionale emerge che la manutenzione ordinaria e il rinnovo nella provincia hanno un peso assai superiore, attestato intorno al 75% del valore della produzione, contro una corrispondente quota della nuova produzione più modesta, pari al 25%, ovvero oltre 10 punti percentuali in meno rispetto alle altre due realtà territoriali. I 137 milioni di euro che nel 2011 vengono investiti in nuova costruzione si ripartiscono tra edilizia residenziale, il 59% pari a 81 milioni di euro, edilizia non residenziale, il 34% pari a 46 milioni di euro, e opere del genio civile, il 7% pari a 10 milioni di euro. In particolare il settore non residenziale si ripartisce tra pubblico, che comprende investimenti pari a 17 milioni di euro, e privato, pari a 29 milioni di euro. Per gli investimenti nel rinnovo le proporzioni non cambiano in maniera significativa. Dei 285 milioni di euro investiti il 58% (pari a 165 milioni di euro) riguarda il settore residenziale, il 37% (pari a 106 milioni di euro) il settore non residenziale e il restante 5% (pari a 15 milioni di euro) le opere del genio civile. Come per la nuova costruzione anche per il rinnovo la maggior parte degli investimenti relativi al settore non residenziale riguarda il privato, pari a 92 milioni di euro, contro i 14 milioni riferiti al settore pubblico. 59

Figura 3.1. - Il valore della produzione nel 2011 - valori in milioni di euro correnti Provincia di Lodi VALORE DELLA PRODUZIONE 547 100,0% MANUTENZIONE INVESTIMENTI 77,3% ORDINARIA 22,7% 423 124 MANUTENZIONE NUOVO 25,1% STRAORDINARIA 52,2% 137 285 14,8% Eilizia residenziale Eilizia residenziale 30,2% 81 165 Edilizia non residenziale Edilizia non residenziale 5,3% privata privata 16,8% 29 92 Recupero 74,9% Nuovo 25,1% Edilizia non residenziale Edilizia non residenziale 3,1% pubblica pubblica 2,5% 17 14 1,8% Genio civile Genio civile 2,7% 10 15 Regione Lombardia VALORE DELLA PRODUZIONE 30.712 100,0% MANUTENZIONE INVESTIMENTI 80,4% ORDINARIA 19,6% 24.684 6.028 MANUTENZIONE NUOVO 35,2% STRAORDINARIA 45,2% 10.817 13.867 15,9% Eilizia residenziale Eilizia residenziale 26,7% 4.880 8.201 Edilizia non residenziale Edilizia non residenziale 8,9% privata privata 10,0% 2.738 3.071 Recupero 64,8% Nuovo 35,2% Edilizia non residenziale Edilizia non residenziale 2,5% pubblica pubblica 2,7% 756 831 8,0% Genio civile Genio civile 5,7% 2.444 1.764 Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI 60

Grafico 3.4. - Gli investimenti in provincia di Lodi nel 2011 - Ripartizione per settori NUOVA COSTRUZIONE 137 mln Residenziale 59% Non Residenziale 34% Genio Civile 7% RINNOVO 285 mln Residenziale 58% Non Residenziale 37% Genio Civile 5% Fonte: elaborazione e stime Cresme/SI 3.2. L occupazione nel settore delle costruzioni Un elemento fondamentale all analisi qualitativa del settore delle costruzioni è l esame dell occupazione nel settore. A questo scopo sono stati analizzati i dati provinciali relativi alle forze di lavoro di fonte Istat, i dati sulle ore di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) rilevati dall Inps, quelli del sistema informativo Excelsior, i dati sull occupazione rilevati dalla Cassa Edile di Milano, insieme a quelli delle Camere di Commercio. Queste banche dati forniscono informazioni e punti di vista differenti, indispensabili per inquadrare la dinamica che sta vivendo il settore delle costruzioni. La prima banca dati sconta un ritardo temporale, riferendosi l ultimo dato disponibile a livello provinciale al 2010, ma è certo lo strumento che consente di rappresentare in maniera esaustiva la struttura del mercato del lavoro. I dati di fonte Inps rappresentano uno strumento aggiornato a tutto il 2011, che consente di cogliere le dinamiche del mercato del lavoro attraverso la crescita o la decrescita del ricorso all ammortizzatore sociale a sostegno del reddito. I dati del sistema Excelsior, riferiti alle assunzioni programmate, consentono di seguire la tendenza dei primi mesi dell anno in corso. Infine i dati di fonte Cassa Edile relativi alle imprese attive nei cantieri della provincia sono quelli che consentono un analisi, abbastanza aggiornata, e certo puntuale delle caratteristiche specifiche del settore delle costruzioni. E che assumono una rilevanza particolare se inseriti nel contesto più globale delineato dalla dinamica delle imprese complessivamente attive in provincia, nel settore e nel complesso delle attività economiche. 61

3.2.1. Le dinamiche occupazionali in base all indagine sulle forze di lavoro Nel 2010 le forze di lavoro residenti nella provincia sono 104 mila persone (persone occupate o in cerca di occupazione) pari al 54% della popolazione residente, di cui 98 mila sono occupati, altri 49 mila sono gli inattivi in età lavorativa (15 64 anni) e 40 mila gli inattivi fuori dall età lavorativa. Circa il 77% degli occupati sono dipendenti, pari a 76 mila persone, mentre gli indipendenti sono 22 mila persone. Il principale settore di riferimento è quello dei servizi, in cui sono occupati circa il 59% della forza lavoro. Gli occupati nel settore delle costruzioni sono 12 mila, pari all 11% della forza lavoro, ripartiti in modo equo tra dipendenti e non dipendenti. Figura 3.2. La partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente in provincia di Lodi migliaia di unità e percentuali sulla popolazione residente 100,0% 54,0% Forze di lavoro 104 3,1% 50,9% 25,2% Inattivi in età lavorativa 49 20,7% Inattivi in età non lavorativa 40 Persone in cerca di occupazione 6 Occupati 98 Dipendenti Indipendenti 39,3% 11,6% 76 22 Agricoltura 1 0,4% 0,7% Agricoltura 1 13,5% 4,4% 3,0% Costruzioni 6 Industria 26 25,4% Industria 8 6,5% Costruzioni 6 2,9% Servizi 49 Servizi 13 Fonte: Istat Rilevazione sulle forze di lavoro Tra il 2004 e il 2010 in provincia di Lodi gli occupati in tutti i settori di attività sono aumentati di circa 5.500 unità, a fronte dell incremento delle forze di lavoro di 7.400 unità. Dal 2004 il trend degli occupati è stato sempre positivo fino al 2009, per invertire l andamento nel 2010 quando il numero di occupati si è ridotto del 3,6%, con un calo di 3.700 unità. 62

Tabella 3.6. La composizione del mercato del lavoro in Provincia di Lodi - dati in migliaia Forze di lavoro Occupati Inattivi 2004 96,7 92,6 80,1 2005 93,4 90,2 86,4 2006 101,0 97,7 80,2 2007 100,0 95,9 83,7 2008 103,7 99,9 83,4 2009 107,7 101,9 83,3 2010 104,2 98,2 88,6 Fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT Il tasso di disoccupazione provinciale nel 2010 raggiunge il livello massimo dal 2004, pari a 5,74%, per effetto di un drammatico deterioramento tra la popolazione giovane. Tra i giovanissimi, quasi uno ogni 4 risulta disoccupato (22,5%); tra quelli con meno di 35 anni il tasso di disoccupazione raddoppia rispetto al 2009, mentre si presenta in calo tra la popolazione matura (dal 5,4% del 2009 al 4%). Tabella 3.7. Il tasso di disoccupazione in Provincia di Lodi per fascia di età delle forze lavoro 15-24 25-34 oltre 35 Totale 2004 17,12 4,33 1,86 4,23 2005 11,65 3,07 2,31 3,45 2006 9,00 4,05 2,11 3,25 2007 18,19 5,69 1,50 4,11 2008 13,90 5,11 1,95 3,68 2009 16,12 2,66 5,39 5,42 2010 22,53 5,14 4,05 5,74 Fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT Gli occupati nel settore delle costruzioni rappresentano il 12% degli occupati della provincia, poco più del 3% degli occupati nel settore a livello regionale. Osservando la dinamica dei singoli anni si nota come nel 2007, quando la crisi colpisce già duramente il settore, fuoriesce dal mercato più del 20% degli occupati, dipendenti e non. Un anno dopo è la componente autonoma ad assorbire il nuovo anno di calo, a fronte di un recupero dei dipendenti, che rimangono comunque inferiori rispetto ai livelli 2006, quando superavano le 5mila unità. Dal 2009 gli occupati crescono in maniera rilevante, nonché contraddittoria rispetto alla forte crisi produttiva del settore: secondo l indagine Istat infatti gli occupati al settore aumentano complessivamente di 4.000 unità tra il 2008 e il 2010, una crescita che nel 2009 riguarda soprattutto la componente autonoma, e solo gli autonomi un anno dopo, a fronte di un calo dei dipendenti nel 2010 (-5,6%). Questa dinamica espansiva potrebbe celare la regolarizzazione di manodopera già in forza nel settore, passata a incrementare il dato statistico, e non rispondente a dinamiche reali del mercato. 63

Tabella 3.8. Gli occupati in Provincia di Lodi per settore di attività e posizione nella professione Costruzioni Totale Dipendenti Indipendenti Totale Dipendenti Indipendenti Totale Valori assoluti dati in migliaia 2006 5,18 3,62 8,80 69,76 27,98 97,74 2007 3,67 3,27 6,94 74,80 21,06 95,86 2008 4,96 2,55 7,50 80,63 19,24 99,88 2009 6,20 5,10 11,31 79,67 22,18 101,86 2010 5,86 5,66 11,51 75,74 22,44 98,18 Variazioni percentuali 2007/2006-29,1-9,7-21,1 7,2-24,7-1,9 2008/2007 34,9-22,2 8,0 7,8-8,6 4,2 2009/2008 25,2 100,6 50,8-1,2 15,3 2,0 2010/2009-5,6 10,8 1,8-4,9 1,2-3,6 2010/2006 13,1 56,0 30,8 8,6-19,8 0,5 Peso percentuale rispetto al valore regionale 2006 2,5 2,9 2,7 2,2 2,7 2,3 2007 1,9 2,5 2,2 2,3 2,1 2,2 2008 2,4 1,8 2,2 2,4 1,9 2,3 2009 2,9 3,8 3,3 2,4 2,3 2,4 2010 2,9 4,3 3,4 2,3 2,3 2,3 Fonte: elaborazione CRESME su dati ISTAT Con riferimento all intero sistema economico si osserva una netta separazione temporale della dinamica tra le due componenti del mercato del lavoro: quella autonoma è stata la prima a subire un drastico calo nel 2007 e 2008, mentre per i dipendenti gli effetti della avversa congiuntura economica si sono manifestati a partire dal 2009 (-1,2%) per accentuarsi nel 2010, con un calo che sfiora il 5%, a determinare il -3,6% complessivo. 3.2.2. La dinamica delle ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate Il secondo elemento preso in esame sono le ore di CIG autorizzate nel periodo 2006 2011 agli occupati (operai e impiegati) del settore delle costruzioni. Il dato è di fonte Inps, diffuso dall Osservatorio sulle Ore Autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG), e riguarda il settore edile in senso ampio ovvero prende in considerazione tutte le attività riconducibili all edilizia quali l industria e artigianato edile, l industria e artigianato dei lapidei, nonché l installazione di impianti per l edilizia, voce rientrante nell industria in senso stretto. I dati forniscono un quadro preoccupante, in linea pertanto con le dinamiche della produzione, a confermare pertanto la necessità di corretta interpretazione del dato di fonte Istat. Se è vero che nel 2011 il numero di ore CIG si riduce (-18%) si deve considerare cosa è successo negli anni precedenti. Nel 2010 in provincia di Lodi, risultavano autorizzate quasi 290 mila di ore di CIG, tra quella ordinaria, straordinaria e quella in deroga, per tutto il settore edile. Rispetto al 2009 si tratta di un aumento quasi del 90%, il terzo aumento consecutivo dal 2007. 64

La crescita più rilevante è quella registrata ancora dalla componente ordinaria, sia quella riferita al settore edile in senso stretto che all installazione degli impianti. La prima, in un solo anno (tra il 2010 e il 2009) è aumentata da poco più di 140 mila ore a quasi 240 mila ore autorizzate; nel settore industriale dell installazione di impianti per l edilizia da 5.500 a quasi 18 mila ore. In forte accelerazione nel 2010 anche la CIG in deroga, con un numero di ore autorizzate salito da 3.200 del 2009 (pari a zero nel 2008) a 12.400 nel 2010 per il solo comparto edile, e da 1.400 a più di 20.000 nel settore artigianale dell impiantistica edile. La frenata del numero di ore di CIG autorizzate lo scorso anno va pertanto valutata considerando questa crescita esponenziale precedente, nonché il carattere di temporaneità dell ammortizzatore. A indicare che, se forse la fase più acuta della crisi può considerarsi superata, è ancora presto per individuare segnali di ripresa, si osservai un dato: il numero di ore di CIG in deroga cresce ancora nel 2011, sia con riferimento all edilizia in senso stretto (da 12.500 a quasi 32.000 ore), che tra gli impiantisti artigiani (quasi 21mila), e che quella ordinaria è ancora su un livello assai rilevante (quasi 170.000 ore, un livello superato solo dal risultato record del 2010. Per il settore delle costruzioni, le ore di CIG riguardano principalmente gli operai per i quali risultano autorizzate nel 2011 210.500 di ore di CIG (ordinaria, straordinaria e in deroga). Rispetto al 2010 si registra un calo del 23,6% valore che giunge comunque dopo un triennio di crescita continua: nel 2007 le ore di CIG autorizzate erano 55 mila, aumentate del 58% nel 2008, e poi del 70,5% nel 2009 e ancora dell 86% nel 2010. Per gli impiegati le ore autorizzate nel 2011 sono state quasi 25 mila, con un trend espansivo che in questo caso prosegue ininterrotto fino al 2011. Si osservi come per il totale delle attività economiche la dinamica è in linea con quella osservata per le costruzioni, ovvero un triennio di forte ricorso all ammortizzatore, con il 2010 che diviene l anno di massima manifestazione della difficoltà del mercato del lavoro, e un 2011 che segna una inversione di tendenza. In ogni caso la crescita delle ore di CIG in tutto il periodo di osservazione mostra come il settore delle costruzioni non sia il più penalizzato, se si considera che per l industria la CIG straordinaria aumenta anche nel 2011 e che tra il 2007 e il 2011 l aumento complessivo del ricorso allo strumento di sostegno al reddito è stato del 600%, contro il 10,8% delle costruzioni. 65

Tabella 3.9. - Numero complessivo di ore di CIG autorizzate in provincia di Lodi per attività economica valori assoluti 2006 2007 2008 2009 2010 2011 ORDINARIA 203.466 129.026 250.208 1.528.177 932.701 778.044 Industria 97.973 75.480 163.050 1.386.756 695.300 608.204 - Install. impianti per l'edilizia 1.750 1.899 881 5.576 17.648 13.114 Edilizia 105.493 53.546 87.158 141.421 237.401 169.840 STRAORDINARIA 294.731 11.800 179.256 1.039.680 1.290.353 1.550.660 Industria 189.453 7.800 174.384 1.035.520 1.212.004 1.488.513 - Install. impianti per l'edilizia - 0 0 0 0 0 Edilizia 105.278 0 0 0 0 0 Artigianato 0 0 0 0 0 0 - Install. impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Altri settori 0 4.000 4.872 4.160 78.349 62.147 DEROGA 0 0 2.170 668.391 1.768.844 1.197.692 Industria 0 0 0 372.404 1.128.220 599.392 - Install. impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Edilizia 0 0 0 3.200 12.466 31.568 Artigianato 0 0 2.170 179.300 406.216 224.383 - Install. impianti per l'edilizia 0 0 0 1.424 20.181 20.896 Altri settori 0 0 0 113.487 221.942 342.349 TOTALE 498.197 140.826 431.634 3.236.248 3.991.898 3.526.396 TOTALE COSTRUZIONI 212.521 55.445 88.039 151.621 287.696 235.418 Fonte: elaborazione CRESME su dati Inps Tabella 3.10. - Numero complessivo di ore di CIG autorizzate in provincia di Lodi per attività economica - variazioni percentuali 2007/2006 2008/2007 2009/2008 2010/2009 2011/2010 2011/2006 ORDINARIA -36,6 93,9 510,8-39,0-16,6 282,4 Industria -23,0 116,0 750,5-49,9-12,5 520,8 - Install. impianti per l'edilizia 8,5-53,6 532,9 216,5-25,7 649,4 Edilizia -49,2 62,8 62,3 67,9-28,5 61,0 STRAORDINARIA -96,0 1.419,1 480,0 24,1 20,2 426,1 Industria -95,9 2.135,7 493,8 17,0 22,8 685,7 - Install. impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia -100,0 - - - - -100,0 Artigianato - - - - - - - Install. impianti per l'edilizia - - - - - - Altri settori - 21,8-14,6 1.783,4-20,7 - DEROGA - - 30.701,4 164,6-32,3 - Industria - - - 203,0-46,9 - - Install. impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia - - - 289,6 153,2 - Artigianato - - 8.162,7 126,6-44,8 - - Install. impianti per l'edilizia - - - 1.317,2 3,5 - Altri settori - - - 95,6 54,3 - TOTALE -71,7 206,5 649,8 23,3-11,7 607,8 TOTALE COSTRUZIONI -73,9 58,8 72,2 89,7-18,2 10,8 Fonte: elaborazione CRESME su dati Inps 66

Tabella 3.11. - Numero complessivo di ore di CIG autorizzate in provincia di Lodi per figura professionale valori assoluti OPERAI 2006 2007 2008 2009 2010 2011 ORDINARIA TOTALE 187.078 116.326 225.978 1.259.236 781.132 625.411 Industria 82.435 63.052 139.686 1.120.863 553.216 467.569 - Installazione impianti per l'edilizia 1.590 1.883 857 5.576 16.796 7.744 Edilizia 104.643 53.274 86.292 138.373 227.916 157.842 STRAORDINARIA TOTALE 237.373 1.950 100.455 789.964 878.978 1.003.870 Industria 149.437 1.950 100.455 789.964 878.978 970.174 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Edilizia 87.936 0 0 0 0 0 Artigianato 0 0 0 0 0 0 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Altri settori 0 0 0 0 0 33.696 DEROGA TOTALE 0 0 2.170 561.826 1.430.518 1.025.370 Industria 0 0 0 365.877 944.299 547.889 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Edilizia 0 0 0 3.200 11.367 25.376 Artigianato 0 0 2.170 158.676 368.968 197.484 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 1.424 19.581 19.576 Altri settori 0 0 0 34.073 105.884 254.621 TOTALE 424.451 118.276 328.603 2.611.026 3.090.628 2.654.651 TOTALE COSTRUZIONI 194.169 55.157 87.149 148.573 275.660 210.538 IMPIEGATI ORDINARIA TOTALE 16.388 12.700 24.230 268.941 151.569 152.633 Industria 15.538 12.428 23.364 265.893 142.084 140.635 - Installazione impianti per l'edilizia 160 16 24 0 852 5.370 Edilizia 850 272 866 3.048 9.485 11.998 STRAORDINARIA TOTALE 57.358 9.850 78.801 249.716 411.375 546.790 Industria 40.016 5.850 73.929 245.556 333.026 518.339 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Edilizia 17.342 0 0 0 0 0 Artigianato 0 0 0 0 0 0 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Altri settori 0 4.000 4.872 4.160 78.349 28.451 DEROGA TOTALE 0 0 0 106.565 338.326 172.322 Industria 0 0 0 6.527 183.921 51.503 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 0 0 Edilizia 0 0 0 0 1.099 6.192 Artigianato 0 0 0 20.624 37.248 26.899 - Installazione impianti per l'edilizia 0 0 0 0 600 1.320 Altri settori 0 0 0 79.414 116.058 87.728 TOTALE 73.746 22.550 103.031 625.222 901.270 871.745 TOTALE COSTRUZIONI 18.352 288 890 3.048 12.036 24.880 Fonte: elaborazione CRESME su dati Inps 67

Tabella 3.12. - Numero complessivo di ore di CIG autorizzate in provincia di Lodi per figura professionale variazioni percentuali OPERAI 2007/2006 2008/2007 2009/2008 2010/2009 2011/2010 2011/2006 ORDINARIA TOTALE -37,8 94,3 457,2-38,0-19,9 234,3 Industria -23,5 121,5 702,4-50,6-15,5 467,2 - Installazione impianti per l'edilizia 18,4-54,5 550,6 201,2-53,9 387,0 Edilizia -49,1 62,0 60,4 64,7-30,7 50,8 STRAORDINARIA TOTALE -99,2 5.051,5 686,4 11,3 14,2 322,9 Industria -98,7 5.051,5 686,4 11,3 10,4 549,2 - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia -100,0 - - - - -100,0 Artigianato - - - - - - - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Altri settori - - - - - - DEROGA TOTALE - - 25.790,6 154,6-28,3 - Industria - - - 158,1-42,0 - - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia - - - 255,2 123,2 - Artigianato - - 7.212,3 132,5-46,5 - - Installazione impianti per l'edilizia - - - 1.275,1 0,0 - Altri settori - - - 210,8 140,5 - TOTALE -72,1 177,8 694,6 18,4-14,1 525,4 TOTALE COSTRUZIONI -71,6 58,0 70,5 85,5-23,6 8,4 IMPIEGATI ORDINARIA TOTALE -22,5 90,8 1.010,0-43,6 0,7 831,4 Industria -20,0 88,0 1.038,0-46,6-1,0 805,1 - Installazione impianti per l'edilizia -90,0 50,0-100,0-530,3 3.256,3 Edilizia -68,0 218,4 252,0 211,2 26,5 1.311,5 STRAORDINARIA TOTALE -82,8 700,0 216,9 64,7 32,9 853,3 Industria -85,4 1.163,7 232,2 35,6 55,6 1.195,3 - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia -100,0 - - - - -100,0 Artigianato - - - - - - - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Altri settori - 21,8-14,6 1.783,4-63,7 - DEROGA TOTALE - - - 217,5-49,1 - Industria - - - 2.717,8-72,0 - - Installazione impianti per l'edilizia - - - - - - Edilizia - - - - 463,4 - Artigianato - - - 80,6-27,8 - - Installazione impianti per l'edilizia - - - - 120,0 - Altri settori - - - 46,1-24,4 - TOTALE -69,4 356,9 506,8 44,2-3,3 1.082,1 TOTALE COSTRUZIONI -98,4 209,0 242,5 294,9 106,7 35,6 Fonte: elaborazione CRESME su dati Inps 68

3.2.3. Le assunzioni programmate secondo l indagine Excelsior Per quanto riguarda i dati dell osservatorio Excelsior, frutto di una indagine campionaria, si riportano brevemente i risultati relativi agli ultimi tre trimestri, che indicano come le aspettative di assunzione delle imprese rivelino lo staso ancora di forte difficoltà per il settore produttivo e per le costruzioni: nel quarto trimestre 2011 l indagine rivela un drastico peggioramento, sia nel complesso dei settori (da 510 a 230 le assunzioni previste) ma soprattutto per il settore delle costruzioni (da 160 a nessuna previsione di assunzione). Nel 2012 la situazione migliora ma solo grazie ai servizi, nell ambito dei quali sono previste 380 assunzioni, in prevalenza stagionali (240), per l industria manifatturiera le aspettative sono dimezzate, ovvero 60 assunzioni, e per le costruzioni si parla solo di 90 assunzioni, tutte stagionali. Tabella 3.13. Assunzioni previste in provincia di Lodi assunzioni previste* III trim. 2011 iv trim 2011 i trim 2012 Totale 510 230 520 Industria manifatturiera 70 100 60 Costruzioni 160 0 90 Servizi 280 130 380 Fonte: elaborazione Cresme su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2011 *I valori assoluti sono arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, i totali possono non coincidere con la somma dei singoli valori. 3.2.4. I dati della Cassa Edile Un punto di osservazione privilegiato per analizzare il mercato del lavoro nel settore delle costruzioni è rappresentato dagli osservatori della Cassa Edile di Milano che forniscono i dati relativi alle imprese attive nei cantieri in provincia di Lodi. Come si è detto, tali dati saranno messi in relazioni con quelli di fonte Camerale, ovvero con quelli relativi al numero di imprese iscritte nella Camera di Commercio di Lodi. Un dato che rappresenta la capacità dell offerta provinciale, laddove la prima fonte indica l offerta effettiva in risposta alla domanda di lavoro espressa nei cantieri del lodigiano. Dai dati della Cassa Edile emerge con evidenza la crisi del settore: si osserva infatti una riduzione pressoché ininterrotta dei lavoratori e delle imprese attive nei cantieri della provincia già da gennaio 2008. Nella media 2009 la riduzione dei lavoratori è stata dell 8% (13% quella delle imprese), dell 1% nel 2010 (-9% per le imprese) e ancora del 10,7% nel primo semestre 2011 (-0,6% per le imprese). Gli operai attivi nei cantieri della provincia in media nel 2008 erano quasi 1.900, si sono ridotti a poco più di 1.700 nel 2010, per scendere a poco più di 1.500 nel primo semestre 2011. 69

Un dato ancora parziale quello relativo al 2011, che dovrebbe però considerarsi stabile fino al mese di giugno. Stessa dinamica sul fronte delle imprese, che scendono da quasi 430 del 2008 a poco più di 330 nella media dei primi sei mesi 2011. Tabella 3.14. - Numero di lavoratori e di imprese attive nei cantieri della provincia di Lodi valori assoluti LAVORATORI IMPRESE 2008 2009 2010 2011 2008 2009 2010 20111 Gennaio 1.950 1.710 1.646 1.526 435 377 324 324 Febbraio 1.950 1.709 1.662 1.510 438 377 326 323 Marzo 1.915 1.744 1.715 1.552 431 381 332 331 Aprile 1.927 1.735 1.768 1.523 436 379 335 333 Maggio 1.931 1.755 1.771 1.577 430 379 337 339 Giugno 1.886 1.770 1.757 1.532 430 382 341 334 Luglio 1.901 1.767 1.787 1.576 429 375 347 332 Agosto 1.790 1.683 1.690 1.480 420 365 338 314 Settembre 1.888 1.747 1.709 1.484 428 369 347 315 Ottobre 1.894 1.711 1.715 1.411 428 360 345 314 Novembre 1.848 1.725 1.689 420 355 341 Dicembre 1.729 1.690 1.600 400 342 328 Media i semestre 1.927 1.737 1.720 1.537 433 379 333 331 Media annua 1.884 1.729 1.709 427 370 337 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano N.B. I dati relativi ai mesi di settembre e ottobre 2011 sono da considerarsi parziali in quanto non tutte le imprese hanno provveduto ad inviare la relativa denuncia Tabella 3.15. - Numero di lavoratori e di imprese attive nei cantieri della provincia di Lodi variazioni % LAVORATORI IMPRESE 2009/2008 2010/2009 2011/2010 2009/2008 2010/2009 2011/2010 Gennaio -12,3-3,7-7,3-13,3-14,1 0,0 Febbraio -12,4-2,8-9,1-13,9-13,5-0,9 Marzo -8,9-1,7-9,5-11,6-12,9-0,3 Aprile -10,0 1,9-13,9-13,1-11,6-0,6 Maggio -9,1 0,9-11,0-11,9-11,1 0,6 Giugno -6,2-0,7-12,8-11,2-10,7-2,1 Luglio -7,0 1,1-11,8-12,6-7,5-4,3 Agosto -6,0 0,4-12,4-13,1-7,4-7,1 Settembre -7,5-2,2-13,2-13,8-6,0-9,2 Ottobre -9,7 0,2-17,7-15,9-4,2 Novembre -6,7-2,1-15,5-3,9 Dicembre -2,3-5,3-14,5-4,1 Media i semestre -9,8-1,0-10,7-12,5-12,3-0,6 Media annua -8,2-1,1-13,3-9,0 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano 70

gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08 nov-08 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11* ott-11* lavoratori imprese In due anni e mezzo dunque il sistema dell offerta provinciale del settore ha perso circa il 20% del mercato (-18,5% i lavoratori e -22,6% le imprese), secondo un trend che da gennaio 2008 ha visto susseguirsi tassi negativi che proprio nel 2011 diventano via via più importanti con riferimento ai lavoratori, ad annullare del tutto il modesto recupero osservato in alcuni mesi del 2010. Sul fronte delle imprese invece la dinamica è fortemente recessiva proprio nel biennio 2009-2010, mentre mostra margini di stabilizzazione nel corso dei primi mesi del 2011. Ma è indubbio che l offerta si è ridotta in maniera sensibile, i livelli rimangono ancora molto bassi, certo sottodimensionati rispetto alla capacità di appena due anni fa. Grafico 3.5. - Numero di lavoratori e di imprese attive nei cantieri della provincia di Lodi 2.000 1.900 1.800 1.700 1.600 1.500 1.400 1.300 1.200 1.100 1.000 450 400 350 300 250 200 Lavoratori Imprese Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano *Dati parziali in quanto non tutte le imprese hanno provveduto ad inviare la relativa denuncia Anche i dati sulla cassa integrazione di fonte Cassa Edile, che si riferiscono al solo settore edile in senso stretto, confermano lo scenario delineato poco sopra. Soprattutto nel 2010 il ricorso alla CIG aumenta in maniera sensibile. Alla fine del 2010 il numero complessivo di ore di Cassa integrazione autorizzate è infatti cresciuto del 37%, in corrispondenza di un numero di ore lavorate che si è ridotto del 2,2%. Nel 2011 invece il ricorso alla CIG si arresta (-22% nel primo semestre), un dato che, se almeno in parte potrebbe confermare l allentamento della crisi in atto, deve anche essere letto considerando il progressivo esaurimento delle potenzialità dell ammortizzatore sociale. D altro canto i dati di fonte Istat hanno riscontrato anche a livello nazionale una riduzione del ricorso alla CIG nel complesso dell economia, un dato al quale corrisponde però non affatto un miglioramento del mercato del lavoro, come indica un numero di domande di disoccupazione in crescita. Tornando al mercato edile provinciale e guardando al rapporto tra ore di CIG e ore lavorate complessive, dal 2008 fino a tutto il 2010 è evidente un progressivo e continuo incremento dell indice ore CIG/ore lavorate, che anche nel 2011 rimane superiore ai livelli 2009. 71

Tabella 3.16. - Numero di ore di CIG autorizzate nei cantieri della provincia di Lodi Ore CIG Ore lavorate 2009 2010 2011 2009 2010 2011 Gennaio 36.579 14.191 16.010 143.309 157.994 147.815 Febbraio 19.173 28.026 21.275 196.606 176.948 167.711 Marzo 12.495 25.665 18.055 230.831 224.289 191.150 Aprile 17.562 9.637 8.665 209.359 217.597 182.707 Maggio 1.928 19.223 8.061 223.167 215.746 201.262 Giugno 804 13.045 13.503 227.551 214.783 186.298 Luglio 2.552 6.656 6.606 249.239 235.734 197.991 Agosto 1.660 7.817 3.814 103.824 115.477 109.440 Settembre 15.004 16.530 6.077 213.547 211.767 191.222 Ottobre 5.385 15.789 13.610 227.236 209.798 171.284 Novembre 17.032 23.677 204.578 194.768 Dicembre 22.442 28.649 150.406 153.587 Totale anno 152.616 208.905 2.379.650 2.328.484 Primo semestre 88.541 109.787 85.569 1.230.821 1.207.355 1.076.942 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano Tabella 3.17. - Numero di ore di CIG autorizzate nei cantieri della provincia di Lodi variazioni % Ore CIG Ore lavorate 2010/2009 2011/2010 2010/2009 2011/2010 Gennaio -61,2 12,8 10,2-6,4 Febbraio 46,2-24,1-10,0-5,2 Marzo 105,4-29,7-2,8-14,8 Aprile -45,1-10,1 3,9-16,0 Maggio 897,0-58,1-3,3-6,7 Giugno 1.522,5 3,5-5,6-13,3 Luglio 160,8-0,8-5,4-16,0 Agosto 370,9-51,2 11,2-5,2 Settembre 10,2-63,2-0,8-9,7 Ottobre 193,2-7,7 Novembre 39,0-4,8 Dicembre 27,7 2,1 Totale anno 36,9-2,2 Primo semestre 24,0-22,1-1,9-10,8 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano 72

Tabella 3.18. - Incidenza ore CIG su ore lavorate nei cantieri della provincia di Lodi 2008 2009 2010 2011 Gennaio 4,6 25,5 9,0 10,8 Febbraio 1,2 9,8 15,8 12,7 Marzo 0,8 5,4 11,4 9,4 Aprile 6,2 8,4 4,4 4,7 Maggio 2,2 0,9 8,9 4,0 Giugno 3,1 0,4 6,1 7,2 Luglio 0,6 1,0 2,8 3,3 Agosto 1,0 1,6 6,8 3,5 Settembre 0,9 7,0 7,8 3,2 Ottobre 3,9 2,4 7,5 Novembre 12,9 8,3 12,2 Dicembre 16,2 14,9 18,7 Totale anno 4,1 6,4 9,0 Primo semestre 3,0 7,2 9,1 7,9 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano La presenza straniera nel settore provinciale è assai rilevante, soprattutto in termini di manodopera ma anche sul fronte imprenditoriale. Nella media degli ultimi due anni e mezzo, il contributo di operai stranieri alla manodopera settoriale è pari al 41%, mentre il numero di imprese con titolare straniero è di poco superiore al 10%. Tabella 3.19. - Numero di lavoratori stranieri e di imprese con titolare straniero attive nei cantieri della provincia di Lodi valori assoluti e peso percentuale su totale Lavoratori Imprese numero 2010 2011 2010 2011 % su totale numero % su totale numero % su totale numero % su totale Gennaio 659 40,0% 628 41,2% 25 7,7% 34 10,5% Febbraio 672 40,4% 614 40,7% 28 8,6% 37 11,5% Marzo 716 41,7% 637 41,0% 31 9,3% 36 10,9% Aprile 761 43,0% 609 40,0% 31 9,3% 35 10,5% Maggio 754 42,6% 647 41,0% 32 9,5% 40 11,8% Giugno 746 42,5% 611 39,9% 37 10,9% 40 12,0% Luglio 768 43,0% 644 40,9% 38 11,0% 41 12,4% Agosto 699 41,4% 572 38,6% 33 9,8% 33 10,5% Settembre 724 42,4% 570 38,4% 41 11,8% 36 11,4% Ottobre 750 43,7% 547 38,8% 41 11,9% 37 11,8% Novembre 744 44,0% 39 11,4% Dicembre 671 41,9% 33 10,1% Media annua 722 42,2% 34 10,1% I sem 718 41,7% 624 40,6% 31 9,2% 37 11,2% Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano 73

gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 La dinamica recessiva del mercato ha riguardato in tempi diversi manodopera italiana e manodopera straniera: quest ultima infatti nel 2010 ha tenuto quasi in pareggio la struttura dell offerta provinciale, registrando una crescita dell 8% a fronte di un calo del 6,6% registrato dagli italiani. Nel primo semestre 2011 il numero medio mensile di operai stranieri si è invece ridotto del 13%, a fronte di una flessione dell 8,9% degli operai di nazionalità italiana, con un conseguente, ma modesto ridimensionamento del ruolo della componente straniera sulla manodopera totale (40,6%, era il 41,7% nel 2010, ma il 38% nel 2009). Sul fronte delle imprese, quelle con titolare straniero si sono ridotte del 29% nel 2010, per crescere del 21% primo semestre 2011, mentre per le italiane si osservano tassi negativi in entrambi i periodi, ovvero -10% nel 2010 e -2,7% nel primo semestre 2011. Grafico 3.6. - Dinamica operai attivi nei cantieri della provincia di Lodi per nazionalità valori assoluti 1.200 1.000 800 600 400 italiani stranieri 200 0 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano Grafico 3.7. - Dinamica operai attivi nei cantieri della provincia di Lodi per nazionalità Numero indice gennaio 2009=100 130 120 110 100 90 Italiani Stranieri 80 70 Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano Infine per quanto riguarda il lavoro parziale, forma contrattuale difficilmente associabile al lavoro in edilizia e che spesso risponde piuttosto a esigenze di regolarizzazione della manodopera, si osserva un progressivo incremento del ricorso al part time nella fase iniziale della crisi occupazionale, con una incidenza dei contratti part-time che dalla seconda metà del 2009 si attesta sul 7%. Nella prima metà 74

del 2010 si mantiene su livelli superiori alla media, per tornare a ridursi negli ultimi mesi del 2010 e soprattutto nel 2011, quando scende sotto la soglia del 3%, a motivo di una riduzione di queste forme contrattuali dell ordine del 50%, contro tassi negativi dell ordine dell 1% osservabili per i contratti fulltime. Stessa situazione per gli operai assunti in forma di apprendistato: nel 2010 si riducono del 17,8% (-0,3% per gli altri operai) e del 23,5% nel primo semestre 2011, a fronte di un calo del 10% per le altre tipologie. Tabella 3.20. - Numero di lavoratori part time e apprendisti attivi nei cantieri della provincia di Lodi valori assoluti e peso percentuale su totale Part time Apprendisti 2010 2011 2010 2011 Num. % su totale Num. % su totale Num. % su totale Num. % su totale Gennaio 72 4,4% 43 2,8% 69 4,2% 59 3,9% Febbraio 80 4,8% 41 2,7% 71 4,3% 58 3,8% Marzo 91 5,3% 39 2,5% 74 4,3% 55 3,5% Aprile 86 4,9% 35 2,3% 75 4,2% 53 3,5% Maggio 84 4,7% 33 2,1% 72 4,1% 51 3,2% Giugno 82 4,7% 32 2,1% 65 3,7% 50 3,3% Luglio 84 4,7% 36 2,3% 67 3,8% 53 3,4% Agosto 73 4,3% 35 2,4% 69 4,1% 48 3,2% Settembre 80 4,7% 36 2,4% 65 3,8% 48 3,2% Ottobre 68 4,0% 36 2,6% 65 3,8% 48 3,4% Novembre 54 3,2% 62 3,7% Dicembre 52 3,3% 58 3,6% Media annua 76 4,4% 37 68 4,0% I sem 83 4,8% 37 2,4% 71 4,1% 54 3,5% Fonte: elaborazione CRESME su dati Cassa Edile di Milano 3.2.4. I dati della Camera di Commercio I dati Movimprese sono il risultato di un analisi statistica trimestrale della natalità-mortalità delle imprese condotta da Infocamere, per conto di Unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio Italiane. Per quanto riguarda la provincia di Lodi il sistema camerale rileva 16.043 imprese attive nel 2011, di cui 3.774 nel settore delle costruzioni. Quantità assai distanti rispetto alle circa 330 imprese che nella media dei primi sei mesi risultano attive nei cantieri della provincia. Differenze riconducibili a due ordini di motivi principali: le imprese iscritte alla Cassa Edile non comprendono gli installatori di impianti, i dati camerali si riferiscono a imprese localizzate nel territorio provinciale, a prescindere dall ambito effettivo di operatività. Ad accomunare i due dati è invece la dinamica negativa nell ultimo anno. Le 3.774 imprese di costruzioni attive in provincia rappresentano infatti un calo dell 1,6% (-1,2% per il complesso delle 75

attività economiche), dopo la stagnazione registrata nel 2010. Particolarmente penalizzato il segmento della costruzione di edifici, che mostra un tasso negativo del 2,2%. In regione invece il settore risulta piuttosto in stagnazione, tenuto in positivo dalla modestissima crescita delle imprese che eseguono lavori specializzati, il settore di attività che assorbe il maggior numero di imprese e che nel 2011 segna un +0,8%, a compensare la caduta delle altre attività delle costruzioni. Tabella 3.21. - Dinamica delle imprese attive in provincia di Lodi Valori assoluti Variazioni % 2009 2010 2011 2011/2009 2011/2010 Costruzioni 3.825 3.835 3.774 0,3-1,6 Costruzione di edifici 1.152 1.164 1.138 1,0-2,2 Ingegneria civile 32 30 30-6,3 0,0 Lavori di costruzione specializzati 2.641 2.641 2.606 0,0-1,3 Manifatturiero 1.810 1.760 1.709-2,8-2,9 Commercio 3.678 3.673 3.619-0,1-1,5 Altri settori 6.914 6.977 6.941 0,9-0,5 TOTALE 16.227 16.245 16.043 0,1-1,2 Fonte: elaborazione CRESME su dati Movimprese Tabella 3.22. - Dinamica delle imprese attive in Lombardia Valori assoluti Variazioni % 2009 2010 2011 2011/2009 2011/2010 Costruzioni 147.082 147.692 147.956 0,4 0,2 Costruzione di edifici 47.671 47.311 46.769-0,8-1,1 Ingegneria civile 1.291 1.325 1.295 2,6-2,3 Lavori di costruzione specializzati 98.120 99.056 99.892 1,0 0,8 Manifatturiero 109.470 107.858 106.321-1,5-1,4 Commercio 194.260 195.462 195.955 0,6 0,3 Altri settori 372.456 372.608 375.788 0,0 0,9 TOTALE 823.268 823.620 826.020 0,0 0,3 Fonte: elaborazione CRESME su dati Movimprese La componente artigiana, che in provincia riveste un ruolo del tutto fondamentale, rappresentando più dell 82% delle imprese attive nel settore delle costruzioni nel 2011, contro una media regionale attestata sul 76%, è particolarmente penalizzata: nel 2011 le imprese di costruzioni artigiane si riducono del 2,1% ma soprattutto lo fanno dopo che già nel 2010 avevano segnato un risultato negativo (-1%), che riguarda in entrambi gli anni tutte le tipologie di attività. L ingegneria civile è quella che mostra il tasso negativo più importante nel 2010 (-15,8%), ma trattandosi di quantità assai modeste, poco incide sulla dinamica complessiva. Di rilievo il -4% registrato nel 2011 dalle imprese che costruiscono edifici, in calo più moderato a livello regionale (-1,9%). A caratterizzare il mercato 76