1. Terminazione dei versi e computo sillabico

Documenti analoghi
Nozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1

Versi italiani: endecasillabo

Le forme della poesia (istruzioni per l uso)

VERSIFICAZIONE Il verso

Perché studiare la metrica?

Gli strumenti della poetica

PROGRAMMA ITALIANO. Classe 2 sez. E a.s. 2017/2018. prof.ssa Caldara Cristiana

POESIA. filastrocche per iniziare

Ugo Foscolo A ZACINTO

La metrica: il sonetto. Cfr. Beltrami, Gli strumenti della poesia, p

La rima ha funzione demarcativa: favorisce la percezione della divisione in versi. L anisosillabismo è possibile perché la scansione in versi è

La poesia Che differenza c'è tra poesia e prosa? La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'.

LICEO STATALE G. MAZZINI

Elementi di analisi di un testo poetico

LICEO SCIENTIFICO STATALE ANTONIO GRAMSCI Via del Mezzetta, FIRENZE Tel. 055/ Fax 055/608400

POESIA schede riassuntive 2010

sillaba metrica ma due sillabe grammaticali.

TESTO POETICO. Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente cosa gli è stato concesso di scrivere. Jorge Luis Borges, Obra poética

PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE N2GL ITALIANO

Manualetto di metrica

vv. 1-3 a minore (ritmo rallentato; v. 4 a maiore (maggiori accenti e senso di movimento). 2 quartina: ultimo verso più accentuato, a maiore con

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AUGUSTO CAPERLE CLASSI PRIME LA POESIA

Per colpa di un accento un tale di Santhià credeva di essere alla meta ed era appena a metà. Gianni Rodari Il libro degli errori

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

IL TESTO POETICO IL VERSO

Semiotica Lumsa a.a. 2012/2013 Piero Polidoro. 8 maggio lezione superficie del testo

Testi analizzati 2 parte

Protocollo dei saperi imprescindibili a.s Ordine di scuola: tecnico grafico

PROGRAMMAZIONE ANNUALE

ISTITUTO TECNICO STATALE S. Bandini. PROGRAMMA DI ITALIANO Classe 2B AFM a.s. 2016/17

Accento tonico, sillabe, pronuncia

La fonetica latina. Ipertesto della prof.ssa Maria Grazia Desogus

L alfabeto e la divisione delle parole in lettere

Istituto Tecnico Trasporti e Logistica Buccari Cagliari. Programma di Italiano

CONTENUTI DI GRAMMATICA Libro di testo: manuale digitale online a cura di M. Sensini, con esercizi interattivi.

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

ANALISI DEL TESTO. Anna Pietra Ferraro POESIE SULL'ACQUA. L'acqua che esce dal ghiacciaio di R. Tagore. La Fonte di A. Graf

Semiotica Lumsa a.a. 2013/2014 Piero Polidoro. 4 dicembre Lezione 17 superficie del testo

PROGRAMMA SVOLTO CLASSE III Y MATERIA: ITALIANO. Libro di testo: G. Bellini, T. Gargano, G. Mazzoni Costellazioni vol. 1, ed.

LICEO SCIENTIFICO STATALE

Semiotica Lumsa a.a. 2015/2016 Piero Polidoro. 19 ottobre 2015 lezione 4 il linguaggio poetico

Semiotica Lumsa a.a. 2018/2019 Piero Polidoro. 18 ottobre 2018 lezione 4 il linguaggio poetico

Liceo Statale G. Galilei

Materia: Italiano Classe: VB Docente: Floriana D Ausilio Anno scolastico: 2016/2017

Metodi e fantasia Beatrice Panebianco, Antonella Varani 2012 Paolo Carbone Alberto Calzi 2

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA SVOLTO NELLA CLASSE 2^A SCIENTIFICO DELL ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEDERICO II DI SVEVIA di MELFI.

Il solfeggio dei versi

Caratteri generali di metrica

Programma Didattico Annuale

Verso l invalsi. Allora... in un tempo assai lunge felice fui molto; non ora: ma quanta dolcezza mi giunge da tanta dolcezza d allora!

ANNO SCOLASTICO

Protocollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: Professionale. a.s

Poesia: Programma scolastico di Italiano classe 2D. Insegnante: Cristiana Manuelli. introduzione alla poesia: -Piano denotativo e connotativo

IIS Via SILVESTRI 301 SEZIONE Liceo Scientifico M:MALPIGHI

LICEO SCIENTIFICO A. EINSTEIN MILANO PROGRAMMADI ITALIANO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LICEO SCIENTIFICO e ARTISTICO G. BROTZU QUARTU S. ELENA PROGRAMMA DI ITALIANO ANTOLOGIA

A V'inizio vorrei sottolineare che la mía ricerca della recezione

Poesia: Liceo Scientifico Guido Castelnuovo anno 2015/2016. Programma scolastico di Italiano classe 2E. Insegnante Cristiana Manuelli

Protocollo dei saperi imprescindibili. a.s Ordine di scuola: professionale Indirizzo: Servizi Commerciali

Programma recupero debito e lavoro estivo assegnato

A che cosa serve la poesia? Serve per nutrire quel granello di pazzia che tutti portiamo dentro e senza il quale è imprudente vivere...

Educazione letteraria Analisi del testo poetico Marino Martignon

Il percorso è pensato per alunni di una classe Seconda Media, in un attività di tipo modulare.

LE REGOLE DELLA POESIA Verso e accento metrico

Guida all analisi del testo poetico

PROGRAMMA DI ITALIANO 2 AS A.s Prof.ssa Crista Bertelli

DIFFERENZE TRA POESIA E PROSA

PROGRAMMAZIONE MODULARE. Percorso di istruzione : II LIVELLO - II PERIODO. Disciplina: LETTERATURA ITALIANA Classe 3/4

LICEO SCIENTIFICO G. MARCONI - FOGGIA ANNO SCOLASTICO 2017/2018 CLASSE II SEZIONE H PROGRAMMA MATERIA: Italiano ANTOLOGIA

LICEO SCIENTIFICO STATALE ANTONIO GRAMSCI Via del Mezzetta, FIRENZE Tel. 055/ Fax 055/608400

Proseminario d introduzione all analisi del testo poetico

Testo in adozione. Cataldi-Angioloni-Panichi, La competenza letteraria, Vol 1 - Ed. Palumbo

Protocollo dei saperi imprescindibili. Ordine di scuola: Professionale. a.s

amor cortese dolce stil novo

Una poesia per cominciare

RIPASSO DI METRICA. Introduzione alla letteratura Prof.ssa Nanci

Il corpo de pensieri * La versificazione dei Canti leopardiani

qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA ANNO SCOLASTICO 2018/2019. Docente: Cigala Anna CLASSE 2BL

ESERCIZI RITMICI FONDAMENTALI

Libro di testo adottato: La Letteratura (volume ) di Baldi, Giusso, Razetti e Zaccaria; editrice Paravia

G. MAZZINI LICEO STATALE LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE MATERIA INSEGNANTE

Eugenio Montale, Ossi di seppia Zoom sull opera. Lezioni d'autore

Programma di Italiano Prof.ssa Giovanna Paternoster Classe VB Anno Scolastico

Breve introduzione alla metrica italiana. 1. La poesia

LICEO CLASSICO VITRUVIO POLLIONE PROGRAMMA ANNUALE A. S CLASSE 1^ D MATERIA: LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

ANALISI DEL TESTO POETICO

ISTITUTO DI ISTRUZIONE LORENZO GUETTI

Gino Ghioni HAIKU E DINTORNI

PROGETTAZIONE ANNUALE PER COMPETENZE

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE SECONDA

PROGRAMMA DIDATTICO CONSUNTIVO CLASSE 2 NE. Pentella Giovanna ITALIANO. Docente. Disciplina

LICEO SCIENTIFICO STATALE ALBERT EINSTEIN PALERMO

I ndice. Poesia. La poesia: parole ritmate...2. Rime e strofe Figure di parola e significato...47 VIII

La metrica: la canzone. Cfr. Beltrami, Gli strumenti della poesia, p

Programma di Italiano svolto nell a.s. 2013/2014 ANALISI LOGICA. Liceo Scientifico A. Einstein Classe II E. Insegnante Alba Maria Torrasi

Latinitas CENNI DI METRICA CATULLIANA E ORAZIANA. Materiali didattici VERTENDO

Il testo narrativo ed espositivo Consolidamento delle modalità di produzione relative a queste due tipologie testuali.

LA FIORITURA "Scrissi una poesia tutta di primavera, piccoletta, leggera, vibrante d'armonia.

- Lo Stilnovo - Guido Guinizzelli : Al cor gentil rempaira sempre amore - Guido Cavalcanti : Chi è questa che ven ch ogn om la mira

Transcript:

ABC La metrica italiana si fonda su un sistema sillabico accentuativo: in un verso sono importanti il numero delle sillabe e il ritmo, che regola la successione e l alternanza delle sillabe toniche (o accentate, o forti) e delle sillabe atone (o non accentate, o deboli). Da componente imprescindibile del fraseggio poetico, la rima è progressivamente divenuta, dai primi dell Ottocento a oggi, un ingrediente puramente opzionale, funzionale al raggruppamento dei versi o alla caratterizzazione di generi specifici. 1. Terminazione dei versi e computo sillabico Il verso tipico della tradizione poetica italiana è il verso piano, con accento sulla penultima sillaba (come piane sono moltissime parole della nostra lingua). Ne deriva che il verso tronco (con accento sull ultima sillaba) presuppone idealmente una sillaba in più e il verso sdrucciolo (con accento sulla terzultima sillaba) una sillaba in meno. Esempio di versi endecasillabi piani e tronchi alternati: Signorina Felicita, è il tuo giorno! A quest ora che fai? Tosti il caffè: e il buon aroma si diffonde intorno? O cuci i lini e canti e pensi a me, All avvocato che non fa ritorno? E l avvocato è qui: che pensa a te. (endecasillabo tronco) (endecasillabo tronco) (endecasillabo tronco) Esempio di versi endecasillabi sdruccioli e piani alternati: G. Gozzano, La signorina Felicita, vv. 7-12. M apparisti così come in un cantico del Prati, lacrimante l'abbandono per l isole perdute nell'atlantico; ed io fui l uomo d altri tempi, un buono sentimentale giovine romantico... Quello che fingo d essere e non sono! (endecasillabo sdrucciolo) (endecasillabo sdrucciolo) (endecasillabo sdrucciolo) G. Gozzano, La signorina Felicita, vv. 429-434. Contribuiscono dunque alla definizione del verso sia il numero delle sillabe metriche che lo compongono sia, e di più, la sede sillabica (la posizione) su cui poggia l ultimo accento. Un endecasillabo, in altri termini, si qualifica in primo luogo come il verso che presenta un accento fisso sulla decima sillaba (il decasillabo sulla nona e analogamente per gli altri versi). 1

Nel computo sillabico occorre peraltro tenere conto che la sillaba metrica può anche non coincidere con la sillaba grammaticale, perché quasi sempre all individuazione della sillaba metrica concorrono fenomeni che riguardano l incontro di due o più vocali all interno della parola o all interno del verso. I più frequenti di questi fenomeni si definiscono: Sineresi Si ha quando due vocali interne a una parola, che normalmente formerebbero due sillabe grammaticali distinte, formano un unica sillaba metrica: Esempio: «Venere, e fea quelle isole feconde», U. Foscolo, A Zacinto, v. 5 («fea» è parola che si compone di due sillabe grammaticali e che dà luogo tuttavia a una sola sillaba metrica. Nel verso sono presenti peraltro, evidenziati in giallo, due fenomeno di sinalefe) Dieresi Si ha quando due vocali interne a una parola, che normalmente formerebbero un dittongo (cioè una sillaba sola), formano invece due sillabe metriche distinte; la dieresi è segnalata da due punti posti sopra la prima vocale: Esempio: «invidierà l illusïon che spento», U. Foscolo, Dei sepolcri, v. 24. («illusion» è parola che si compone di tre sillabe grammaticali e che dà luogo tuttavia a quattro sillabe metriche) Sinalefe Si ha quando la vocale finale di una parola forma un unica sillaba metrica con la vocale iniziale della parola seguente. Nella metrica italiana la fusione è di norma obbligatoria quando a incontrarsi sono due vocali atone; è invece facoltativa se una o entrambe le vocali sono accentate. Esempio: «Tu non altro che il canto avrai del figlio», U. Foscolo, A Zacinto, v. 12. Da notare che la fusione delle vocali in sinalefe non interferisce con la normale pronuncia delle vocali stesse, il cui suono rimane ben distinto. Diversamente da quanto avviene per i fenomeni, ormai in disuso, definiti di elisione o di aferesi, in cui si registra una caduta a tutti gli effetti delle vocali interessate: a fine parola per l elisione («Ov Amor me, te sol Natura mena», Petrarca, Canzoniere, CCVIII, v.4), a inizio parola per l aferesi («Dille, e l basciar sie n vece di parole», Petrarca, Canzoniere, CCVIII, v.13) Dialefe È il contrario della sinalefe e si ha quando la vocale finale di una parola e quella iniziale della parola successiva formano due sillabe metriche diverse. Il fenomeno si verifica di norma quando la prima o entrambi le vocali sono accentate; più raramente quando è accentata solo la seconda e in altri casi. Esempio: ««Ciò ch io dico di me, di sé intende», D. Alighieri, Paradiso, III, v. 112. Da notare che l utilizzo della dialefe, caratteristico della poesia delle origini e di quella dantesca, fu rifiutato dal Petrarca e venne meno quasi del tutto nella produzione posteriore. 2

2. Gli accenti nel verso La posizione degli accenti all interno del verso determina il suo ritmo. I versi bisillabi e trisillabi, in quanto brevi, usati raramente e per lo più in funzione d intercalare rispetto a versi lunghi, non presentano ricorrenze significative; negli altri versi, dal quadrisillabo all endecasillabo, si registrano accenti secondari e accenti principali mobili o fissi. Per gli accenti principali vale la seguente tabella: Verso Esempi Accenti principali sulle sillabe: Quadrisillabo o quaternario, fortemente ritmato, è verso per canzonette e filastrocche. Compare spesso in alternanza con l ottonario. Damigella 1 e 3 tutta bella 1 e 3 (G.Chiabrera, Le vendemmie di Parnaso, XLII, vv.1-2) 1 (più raro2) 3 Quinario, di ritmo variabile ma incalzante è utilizzato parimenti nella poesia popolare e nella poesia d arte. Mentre ne calici 1 e 4 il vin scintilla 2 e 4 (G.Carducci, A Satana, vv. 5-6) 1 o 2 4 Senario, verso in genere della poesia popolare e satirica (ma non mancano altri impieghi) Un popolo pieno 2 e 5 di tante fortune 2 e 5 (G.Giusti, Il re Travicello, vv. 9-10) 2 5 talvolta 1 5 Settenario, tipico della poesia lirica, dove compare spesso in alternanza con l endecasillabo (con il quale condivide la grande varietà degli accenti principali mobili) L albero a cui tendevi 1 e 6 La pargoletta mano 2 e 6 Il verde melograno 2 e 6 Da bei vermigli fior 2-4-6 (G.Carducci, Pianto antico, vv. 1-4) Che pur dianzi languia 3 e 6 (G.Parini, La educazione, v. 2) Sparsa le trecce morbide 1-4-6 Sull affannoso petto 2-4-6 (A.Manzoni, Adelchi, V, vv. 32-33) 1 o 2 o 3 o 4 6 3

Ottonario, fortemente ritmato, nella tradizione è verso per canzonette e canzoni a ballo. Ma non mancano altri impieghi e in Pascoli figura con un andamento ritmico molto diverso. Novenario, inizialmente considerato verso popolare acquista con Pascoli un ampio rilievo nella poesia d arte. Belle rose porporine 1-3-5-7 che tra spine 1-3 sull aurora non aprite 1-3-7 (G. Chiabrera, Rime, XLVII, vv.1-3) Sul castello di Verona 1-3-7 Batte il sole a mezzogiorno. 1-3-5-7 (G.Carducci, La leggenda di Teodorico, vv.1-2) Questo è dall ombre un ritorno 1-4-7 Dante Alighieri ha sorriso. 1-4-7 (G.Pascoli, Al Duca degli Abruzzi e ai suoi compagni, I, vv.1-2) Dov era la luna? ché il cielo 2-5-8 Notava in un alba di perla 2-5-8 (G.Pascoli, L assiuolo, vv. 1-2) 1 3 (5) 7 2 5 8 Decasillabo, verso abbastanza raro è conosciuto soprattutto nelle varianti ritmiche proposte da Manzoni e da Pascoli, che lo articola talvolta nella forma del quinario doppio. S ode a destra uno squillo di tromba 3-6-9 A sinistra risponde uno squillo 3-6-9 (A.Manzoni, Il Conte di Carmagnola, II, vv.1-2) Al mio cantuccio // donde non sento Se non le reste // brusir del grano 2-4 / 1-4, 2-4 / 2-4 (G.Pascoli, L ora di Barga, vv.1-2) 3 6 9 (altri, poco frequenti) Endecasillabo È il verso più nobile e più diffuso della tradizione italiana, tipico della poesia lirica. Nel mezzo del cammin di nostra vita 6-10 Mi ritrovai per una selva oscura 4-8-10 (D.Alighieri, Inferno, I, vv.1-2) Per me si va nell eterno dolore 4-7-10 (D.Alighieri, Inferno, III, v.2 Meno frequenti:. 6 10 4 8 10 4 7 10 6 7 10 Altri 4

Oggi si ritiene che il fenomeno della cesura, indicativa di una pausa metrica all interno del verso, sia rilevante soltanto in caso di cesura fissa, rintracciabile nei versi doppi o accoppiati (doppio quinario «Al mio cantuccio // donde non sento / Se non le reste // brusir del grano» G. Pascoli, L ora di Barga, vv.1-2; doppio settenario «Tra bande verdi gialle // d'innumeri ginestre / la bella strada alpestre // scendeva nella valle», G.Gozzano, Le due strade, vv. 1-2) Di cesura mobile, tuttavia, si parlava in passato in riferimento all endecasillabo, che la cesura avrebbe diviso in due parti (emistichi) diseguali, corrispondenti nelle forme più diffuse a un quinario + un settenario o a un settenario + un quinario. Da qui la distinzione, nella metrica tradizionale, fra endecasillabi a minore (quelli con accento principale mobile in quarta posizione, divisi dalla cesura in un quinario + un settenario: «Tu lascerai // ogni cosa diletta», Dante, Paradiso, XVII, v.55) e endecasillabi a maiore (quelli con accento principale mobile in sesta posizione, divisi in un settenario + un quinario: «L amor che move il sole // e l altre stelle», Dante, Paradiso, XXXIII, v. 145). 3. La rima La rima, caratteristica della tradizione poetica italiana ma progressivamente caduta in disuso, comporta una perfetta identità di suono nell uscita del verso a partire dall ultima vocale tonica. Esempio: Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza. D. Alighieri, Inferno, XXVI, vv. 118-120. Se a essere uguali nell uscita del verso sono tutte le vocali o anche solo quelle accentate (acquafatta, ma anche fronda-immoto) si parla di assonanza tonica; se a coincidere sono la vocale atona e la consonante che la precede (manda-tonda) si parla di assonanza atona; se le vocali sono diverse ma le consonanti uguali si parla di assonanza consonantica (mente-tanto). Si definisce rima al mezzo quella collocata alla fine del primo emistichio, rima interna, più genericamente, quella collocata all interno del verso. Rima al mezzo: Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. E. Montale, I limoni, vv. 1-3. Rima interna: Volgi al mio dubbio stato Che sconsigliato a te ven per consiglio. F. Petrarca, Canzoniere, canto 366, vv. 25-26. Si dicono versi sciolti quelli che non presentano rimandi reciproci di rima (il carme Dei Sepolcri di 5

Foscolo è costituito da 295 endecasillabi sciolti). Si dicono versi liberi quelli che non attingono a uno schema metrico fisso o che eludono, nella sostanza o talvolta solo in apparenza, le norme convenzionali della versificazione. 4. Enjambement Si ha quando la frase poetica non si esaurisce con la fine del verso ma prosegue nel verso o nei versi successivi. Il suo utilizzo è trasversale alla lirica italiana dai primi secoli ai giorni nostri. Voi ch ascoltate in rime sparse il suono Di quei sospiri ond io nudriva l core In su l mio primo giovenile errore, quand era in parte altr uom da quel ch i sono. F.Petrarca, Canzoniere, I, vv. 1-4 Sempre caro mi fu quest ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell ultimo orizzonte il guardo esclude. G. Leopardi, L infinito, vv. 1-3 È forse detto che l amore umano Vano non debba rimanere mai Se la vallata è così chiara, il sole -ormai sul monte- con leggero amore vi scherza, né si duole più la terra. S.Penna, [È forse detto che l amore umano] 6