Caratteri generali di metrica
|
|
- Rosina Franco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Caratteri generali di metrica metrica insieme delle regole e delle convenzioni che, in una tradizione letteraria, presiedono alla strutturazione formale del prodotto poetico, fornendo agli autori una serie di modelli sui quali costruire, con margini talora anche ampi di libertà e di variazione, i singoli componimenti e le loro parti. versificazione concreta messa in opera delle norme metriche nella costruzione di versi e strofe. ritmo il prodotto della successione e della disposizione regolata, su basi fonico-musicali e non solamente logicosintattiche, di arsi e di tesi, vale a dire di sillabe o posizioni toniche e di sillabe o posizioni atone. funzione poetica adozione di tecniche metriche (verso, rima, strofe ) in un testo di carattere non letterario. La metrica italiana è una metrica qualitativa, o sillabico-accentativa, mentre la metrica greco-latina era una metrica quantitativa in cui le sillabe erano distinte in base alla loro quantità (brevi, lunghe o ancipiti) e disposte in unità metriche dette piedi. In italiano, come in tutte le lingue romanze, la distinzione riguarda le sillabe toniche, o accentate, dalle sillabe atone. Il tipo e il nome del verso italiano sono determinati dal numero delle sillabe. La sillaba metrica, in quanto elemento costitutivo del verso, può differire dalla sillaba grammaticale così come l accento metrico, che concorre alla formazione del ritmo, può non coincidere con l accento grammaticale. Figure metriche sinalefe fenomeno per cui due vocali consecutive, l una in fine di parola e l altra all inizio della parola successiva, vengono comprese in una sola sillaba metrica; se tra le due parole è compreso un monosillabo vocalico (es. congiunzione e o o), è ugualmente possibile effettuare la sinalefe che coinvolgerà così tre vocali; nella lettura le vocali interessate dalla sinalefe si pronunciano contratte, ossia senza soluzione di continuità. A volte le vocali in una sola sillaba metrica possono essere anche quattro, in caso di dittongo. esta selva selvaggia e aspra e forte (Inf. I, v. 5) Colla qual Roma et suoi erranti correggi (Petrarca, RVF LIII, v. 5) dialefe figura metrica per mezzo della quale si collocano in due sillabe metriche distinte la vocale finale di una parola e quella iniziale della parola seguente; frequente nell area toscana e nella poesia del Quattrocento. esta selva selvaggia e aspra e forte (Inf. I, v. 5) Nella poesia antica di area toscana, fino al Quattrocento compreso, la dialefe si verifica per lo più quando, delle due vocali, almeno la prima è tonica (sono sentiti come tonici i monosillabi): e poi ch ebber li visi a me eretti (Inf. XXXII, v. 45) La dialefe tra due vocali entrambe atone o quella tra due vocali di cui la prima sia atona e la seconda tonica è detta dialefe d eccezione: Qual verso Acheronte non si cala (Purg. II, v. 105) Antichissime ombre, e brancolando (Foscolo, Sep. v. 281) sineresi fenomeno per il quale si includono in una sola sillaba metrica due o più vocali consecutive di una stessa parola, che nella sillabazione consueta appartengono invece a due distinte sillabe grammaticali; si trova spesso nei gruppi vocalici aia, -aio, -oia, -ioia, -iaio e simili. Farinata e l Tegghiaio, che fuor sì degni (Inf. VI, v. 79) dieresi fenomeno per il quale si collocano in due diverse sillabe metriche, separandole, due vocali contigue che la normale sillabazione comprende in un unica sillaba grammaticale; è spesso segnalata con due puntini sopra la prima delle due vocali interessate dal fenomeno. Così vid ïo già temer li fanti (Inf. XXI, v. 94) 1
2 Fenomeni fonetici In linea generale, la dieresi è considerata illecita nei seguenti casi: - con i dittonghi ascendenti ie, uo qualora provengano dalle vocali latine e, o brevi (cuore da cor) o dal dittongo ae (siepe da saepe); - se la i è semiconsonante (jod) risalente a l latina (piano da planum), a rj latina (gennaio da Ianuarium), a j latina che produca in italiano la geminazione della consonante precedente (rabbia da rabiem); - se la u è semiconsonante (uau) risalente a u semiconsonante latina (uguale da aequalem), a u vocale latina (tacqui da tacui), a w germanica (guerra, guanto): - se la i è semplice segno diacritico (cielo, foglia, giusto ). elisione caduta della vocale finale di una parola seguita da parola che inizia per vocale (tant era tanto era); aferesi caduta della vocale iniziale di una parola (rancia arancia); sincope caduta di una vocale all interno di parola (spirto spirito); con la sincope viene evitata l ipermetria; apocope caduta della vocale o dell intera sillaba finale di una parola (ciel cielo; pie piede); è stata utilizzata nella lirica sette-ottocentesca per ottenere versi tronchi con il troncamento di parole piane; prostesi aggiunta di una vocale o di una sillaba a inizio di parola (istesso stesso); epentesi aggiunta di una vocale o di una sillaba all interno di parola (fantasimi fantasmi); è utilizzata per rendere sdrucciole parole piane; epitesi o paragòge, aggiunta di una vocale o di una sillaba in fine di parola tronca (fue fu). Nella metrica italiana il computo delle sillabe del verso s intende, per convenzione, eseguito sul verso piano, cioè terminante con parola piana (sillaba tonica + sillaba atona), in quanto in italiano le parole piane sono quantitativamente prevalenti (in francese l uscita normale delle parole è tronca e il computo delle sillabe si effettua sul verso tronco). Se piano, endecasillabo sarà un verso che misura undici sillabe con accento sulla decima sillaba; se l ultima parola del verso sarà sdrucciola (sillaba tonica + due sillabe atone), poiché l accento resta sulla decima sillaba, il verso endecasillabo avrà dodici sillabe (A egregie cose il forte animo accèdono Foscolo, Sepolcri v. 151). Se il verso terminerà con una parola tronca, l endecasillabo sarà di sole dieci sillabe (E come albero in nave si levò Inf. XXXI v. 145). Ciò che distingue i versi italiani non è il numero delle sillabe ma la posizione dell ultimo accento. Ogni verso è contraddistinto da un numero definito di posizioni; successiva all ultima caratterizzata dall accento ritmico può esserci un numero di sillabe variabile da zero a tre. Oltre all accento fisso, sempre collocato sulla penultima sillaba della variante piana di ciascun verso, i versi italiani presentano alcuni accenti interni, in numero variabile e generalmente mobili, cioè su sillabe non obbligatoriamente determinate. Da questi accenti scaturisce il ritmo caratteristico di ciascun verso. Per esigenze di ritmo e di rima si ha a volte: sistole spostamento del normale accento della parola all indietro; diastole spostamento del normale accento della parola in avanti. Gli accenti ritmici non coincidono necessariamente con tutti gli accenti grammaticali delle parole comprese nel verso, anche se corrispondono, nella maggior parte dei casi agli accenti sintagmatici. Per distinguerlo dall accento grammaticale, l accento metrico viene spesso definito ictus o arsi (in opposizione a tesi, termine utilizzato per i tempi deboli, non accentati del verso). In presenza di rime frante, l obbligo di accentare metricamente alcune sillabe può anche determinare una radicale alterazione nella disposizione regolare, cioè 2
3 grammaticale, degli accenti. L ictus può cadere, e spesso cade, su parole vuote come pronomi, aggettivi possessivi, articoli, congiunzioni o preposizioni. versi ad accentazione mobile versi che ammettono una maggiore mobilità e libertà degli accenti interni; (es. settenari ed endecasillabi) versi ad accentazione fissa versi che presentano un numero limitato di combinazioni e di varianti per gli accenti che danno origine a versi sostanzialmente differenti e reciprocamente incompatibili (es. ottonario giambico e trocaico, decasillabo anapestico o trocaico). Da ricordare che: 1. i versi italiani possono presentare due ictus consecutivi, cioè due sillabe consecutive fornite di accento ritmico; 2. tra un ictus e l altro, precedente o successivo, e prima dell ictus iniziale, possono trovarsi anche più di due posizioni atone, cioè prive di ictus. Caratteristica della poesia è la segmentazione ritmica, cioè la divisione del testo in porzioni dette versi la cui struttura è determinata da fattori ritmico-musicali e non logico-sintattici. In poesia non è obbligatorio che fine di verso coincida con fine di frase o di una sua parte. Il discorso metrico si organizza secondo leggi proprie, diverse da quelle che regolano il discorso logico, e periodo metrico e periodo logico possono non coincidere con il primo che può andare oltre il verso successivo. Tale artificio prende il nome di enjambement, raro nella poesia delle origini destinata al canto o alla recitazione e trasmessa oralmente, ma molto presente nella successiva poesia italiana soprattutto a partire dal XVI secolo. Si considera metricamente significativo l enjambement che separa due parti del discorso connesse sul piano logico (ad esempio sostantivo-aggettivo; soggetto-verbo; verbo-complemento oggetto). Non tutti gli enjambements hanno la stessa intensità. rejet lett. rigetto, è definita la porzione di periodo o di sintagma che, oltrepassando la misura del verso, viene a collocarsi all inizio del verso successivo; enjambement intestrofico si verifica quando la separazione riguarda elementi appartenenti a due periodi strofici distinti (ultimo verso di una strofe e primo della strofe successiva). La rima e le sue funzioni Si definisce rima dal latino rithmus quella figura di omoteleuto («similiter desinens», secondo la terminologia dei teorici medioevali) per cui due o più parole risultano foneticamente identiche dall ultima vocale tonica alla fine. Sono in rima: soggiorno-intorno pericolo-cunicolo città-pietà. Per sineddoche la parola rime è passata a indicare gli stessi componimenti poetici in lingua volgare (cfr. Petrarca). Per convenzione è ammessa fin dalla poesia delle origini la rima tra due varianti aperta e chiusa di una medesima vocale (béne balène) e quella tra la s sorda e sonora (cosa rosa), mentre è evitata la rima tra la z sorda e sonora (olezza carezza), pur se praticata a volte in Dante. Oltre alla rima semplice, la metrica italiana prevede l impiego di un gran numero di rime speciali : derivativa se collega due voci etimologicamente connesse (es. strugge: distrugge; la rima derivativa è per sua natura anche ricca); equivoca se concerne parole identiche foneticamente ma diverse grammaticalmente e/o semanticamente: ad esempio conte (sostantivo maschile): conte (participio passato arcaico: note, conosciute ). Se l'identità fonetica si ottiene giustapponendo elementi distinti graficamente e grammaticalmente (es. chiama: chi ama), la rima si dice equivoca contraffatta; facile rima resa agevole dalla facilità di esecuzione ( e quindi solitamente evitata, in quanto segno di trascuratezza formale): si identifica in genere con la rima desinenziale ( tra parole di uguale desinenza: udire:partire) e con la rima suffissale (tra parole dotate di uguale suffisso: lietamente: aspramente); franta o spezzata o composta se la terminazione in rima risulta distribuita in due o più parole distinte (es. in Dante: chiome: oh me!). grammaticale quando due o più coppie di rime sono grammaticalmente connesse; ad esempio le coppie sembra: rimembra e sembrava: rimembrava; 3
4 identica se le parole in rima sono uguali sia nel suono che nel significato; imperfetta se l'omoteleuto non è perfetto, ma esclude alcuni fonemi. Forme di rima imperfetta si possono considerare l'assonanza e la consonanza; ipèrmetra se una delle parole in rima presenta, dopo la terminazione in omoteleuto, una sillaba eccedente: esempio in Montale: gréto: sgrétola. Tale rima interessa per lo più una parola piana e una sdrucciola; la seconda, sopprimendone l'ultima sillaba, rimarrebbe perfettamente con la prima; parola rima quando all'identità delle terminazioni si sostituisce l'identità dell'intera parola, com'è prescritto in alcune forme metriche (in particolare nella sestina lirica); per l'occhio quando interessa parole che risultano in omoteleuto, appunto, per l'occhio, ma non per l'orecchio, a causa della diversa posizione dell'accento (partìre: màrtire): è detta anche rima semiatona; rara o cara o difficile ad esempio le dantesche rime aspre e chiocce di Inf. XXXII, 1 (es abbo:gabbo; Osterlicchi: Tambernicchi: cricchi, ecc.); ricca se interessa, oltre ai fonemi obbligatori (quelli cioè compresi tra l'ultimo accento e la fine della parola), anche uno o più fonemi precedenti l'ultimo accento (esempio in Dante partìro:martìro); spezzata per tmesi quando la parola in rima è in realtà la prima parte di una parola in tmesi, ossia spezzata tra la fine di un verso e l'inizio del successivo: cfr. Par. XXIV, vv : così quelle carole differente-/mente danzando della sua ricchezza/mi facieno stimar, veloci e lente. L identità delle terminazioni finali può non essere assoluta ma si può avere: assonanza se c è identità dell ultima vocale tonica ma diversità parziale o totale dei fonemi successivi; consonanza quando sono diverse le ultime vocali toniche ma uguali i fonemi tassativamente per le consonanti successivi (sparviere-gire); rima imperfetta se l identità delle terminazioni è quasi assoluta (solitario-aria). Le rime si organizzano secondo strutture fisse e ricorrenti, le più frequenti delle quali sono: rima baciata: se i versi sono strutturati a coppie di rime uguali: AA BB CC ; rima alterna: schema ABAB; rima incatenata: schemi ABA BCB CDC...; ABbC CDdE EFfG e simili; rima rinterzata: quando a un endecasillabo segue un verso breve con la medesima rima Aa, Bb, Cc. Per il verso lungo, in generale l endecasillabo, viene utilizzata la maiuscola, per il verso breve la minuscola con in basso a destra della lettera un numero a indicarne la misura sillabica. monorimi versi, almeno tre, caratterizzati dalla medesima rima, detta rima continuata; rima interna quella che interessa due parole all interno del verso; rima al mezzo quella che si instaura tra una parola posta in fine di verso e una collocata alla fine del primo emistichio del verso successivo. Le funzioni della rima nella poesia occidentale romanza sono molteplici: funzione musicale o eufonica effetto sonoro prodotto dal ritorno delle medesime terminazioni; prevalente dal XVI secolo solo in alcuni generi; funzione strutturante la rima svolge un ruolo essenziale nel determinare l architettura di quasi tutti i metri italiani; funzione semantica rapporto tra parole appartenenti ad ambiti semantici diversi, con una sorta di tensione tra l affinità fonetica e la differenza di significato, soprattutto nella rima equivoca. I versi italiani vengono distinti in: versi imparisillabi versi con un numero dispari di sillabe metriche; versi parisillabi versi con un numero pari di sillabe metriche. 4
5 versi con ritmo ascendente in cui il primo accento cade dopo una o più sillabe atone iniziali; versi con ritmo discendente con la prima sillaba tonica seguita da una o più sillabe atone. in genere limitatamente ai soli versi imparisillabi: verso intero endecasillabo; verso rotto di misura inferiore all endecasillabo, in genere settenario o quinario. Nel fare riferimento al ritmo di un verso si adotta l interpretazione qualitativa, ossia accentuativa, dei piedi stessi ma per questi ultimi ci si riferisce a quelli della tradizione antica (giambo, trocheo, dattilo, anapesto). Origine dell endecasillabo deriva direttamente dal decasillabo epico francese, verso caratterizzato in origine dalla cesura fissa dopo la quarta sillaba e dalla rigida divisione in due emistichi autonomi; il decasillabo epico francese fu sottoposto, nella lirica provenzale del XII secolo, a profonde trasformazioni (impiego di cesure in sedi variabili e abolizione dell autonomia degli emistichi) che lo avvicinarono all elasticità strutturale tipica dell endecasillabo italiano. verso ipometro di misura inferiore rispetto a quella che dovrebbe assumere; verso ipermetro di misura superiore rispetto a quella che dovrebbe assumere. L ipometria e l ipermetria sono valutabili solo in rapporto a un più ampio contesto metrico, con il conseguente crearsi di un fenomeno di anisosillabismo. Per le sillabe mancanti o eccedenti si parla di: anacrusi quando sillabe in più sono collocate a inizio di verso; catalessi a proposito di versi ipometri mancanti di una o più sillabe nella parte finale. Se l ultimo piede ha solo due delle tre sillabe si parla di catalessi in disyllabam, se uno di catalessi in syllabam. verso libero se il verso non è riconducibile in nessun modo a un verso di misura tradizionale. Versi imparisillabi (caratterizzati da un ampio margine di libertà nella disposizione degli accenti interni) endecasillabo è il verso più utilizzato nella tradizione poetica; pur avendo assunto nel corso dei secoli le più diverse conformazioni ritmiche, si presenta in genere in tre versioni fondamentali caratterizzate dalle seguenti strutture accentative: 1. accenti di 6 a e di 10 a Nel mezzo del cammin di nostra vita (Inf. I, v. 1) 2. accenti di 4 a, 8 a e 10 a Mi ritrovai per una selva oscura (Inf. I, v. 2) 3. accenti di 4 a, di 7 a e di 10 a Rota descende, ma non me n accorgo (Inf. XVII, v. 116); per il suo ritmo peculiare viene detto endesillabo dattilico altre combinazioni possibili sono: 1. accenti di 2 a, di 7 a e di 10 a 2. accenti di 2 a, di 4 a, di 7 a e di 10 a 3. accenti di 2 a, di 6 a, di 7 a e di 10 a È detto a maiore se, cadendo il primo ictus principale sulla sesta sillaba, il verso presenta come primo emistichio un settenario (accenti di 6 a e di 10 a ); a minore se il suo primo emistichio è un quinario, ossia se il primo ictus principale cade sulla quarta sillaba (con accenti di 4 a, 8 a e 10 a e con accenti di 5
6 4 a, 7 a e 10 a ). Quando si hanno due forti ictus di 4 a e di 6 a, non è possibile stabilire se l endecasillabo è a maiore o a minore; si parla di endecasillabo ancipite. La cesura, ossia la pausa metrica tra due emistichi del verso, è individuabile soltanto nei regolari endecasillabi a minore e a maiore, oltre a quelli con accenti di 6 a 7 a, in cui si può compiere con facilità la divisione in quinari e settenari. settenario può avere, prima dell ultimo accento che cade sulla sesta sillaba, uno o due accenti interni la cui posizione è molto libera; Chi la chiamò con fede (Petrarca, RVF CCCLXVI) quinario può avere, oltre all accento sulla quarta sillaba, un accento interno o sulla prima o sulla seconda sillaba; mentre ne calici/ il vin scintilla (Carducci, A Satana, vv. 5-6) trisillabo il più breve tra i versi italiani canonici; novenario è l unico tra i versi imparisillabi a poter essere compreso tra i versi ad accenti fissi; presenta tre varianti principali con schema accentuativo rigido: 1. novenario dattilico, o novenario propriamente detto, con accenti di 2 a, 5 a e 8 a Il giorno fu pieno di lampi (Pascoli, La mia sera, v. 1) 2. novenario giambico con accenti di 4 a e 8 a Allor dirò la donna mia (Dante, Per una ghirlandetta, v. 13) 3. novenario trocaico, o anapestico, con accenti di 3 a, 5 a e 8 a Sono apparse in mezzo ai viburni (Pascoli, Il gelsomino notturno, v. 3) Versi parisillabi (caratterizzati da accenti fissi, con poche varianti dalla struttura ritmica rigida e perciò considerati, a partire da Dante, inadatti alla più alta poesia lirica) decasillabo ne sono attestate due varianti: 1. decasillabo anapestico (più frequente) con accenti di 3 a, 6 a e 9 a Soffermati sull arida sponda (Marzo 1821, v. 1) 2. decasillabo trocaico con accenti principali di 3 a, 7 a e 9 a nella poesia delle origini ottonario ne sono attestate due varianti: 1. ottonario trocaico (canonico) con accenti di 1 a, 3 a, 5 a e 7 a Questo monte gira intorno (Poliziano, Orfeo, v. 321) 2. ottonario dattilico con accenti principali di 1 a, 4 a e 7 a Voci dal borgo alle croci (Pascoli, L or di notte, v. 13) senario molto meno usato, ha due accenti fissi di 2 a e 5 a Sul chiuso quaderno (Zanella, Sopra una conchiglia fossile nel mio studio, v. 1) quadrisillabo molto meno usato, ha generalmente un solo accento principale di 3 a più uno secondario su una delle due sillabe precedenti Su le carte (Carducci, RN Alla rima, v. 2) Caratteri particolari hanno i versi doppi che, pur se attestati fin dal XIII secolo, occupano un posto di secondaria importanza nella tradizione poetica. Si tratta di versi costituiti da due emistichi di identica misura, tra i quali non è ammessa la sinalefe. I due emistichi come nei versi latini detti asinàrteti sono metricamente indipendenti e separati da una cesura fissa e obbligatoria. Il primo emistichio può essere anche tronco o sdrucciolo, senza che ciò pregiudichi la struttura ritmica del verso. I più importanti sono il doppio quinario (Grazie, arridetemi, riso soltanto Foscolo, Il piacere, v. 1) e il doppio settenario (Le donne ti disiano pulzell e maritate Cielo d Alcamo, Contrasto, v. 2, detto anche alessandrino o martelliano); molto meno usati sono il doppio senario o dodecasillabo (Dagli atri muscosi, dai fòri cadenti Manzoni, Adelchi, coro I, v. 1), il doppio ottonario (Quando cadono le foglie, quando emigrano gli augelli Carducci, GE La sacra di Enrico V, v. 1) e il 6
7 doppio novenario (Si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita - Gozzano, VR L amica di nonna Speranza, v. 46). metro nell accezione ristretta, schema metrico di un componimento; in questo senso il sonetto, la canzone e l ottava sono altrettanti metri, cioè corrispondono a strutture formali precise ed esattamente definite all interno della nostra tradizione poetica. metri strofici prevedono l organizzazione del componimento in periodi metrici rigidamente strutturati, detti appunto strofe (il singolare può essere strofa o, alla greca, strofe); di norma le strofe si ripetono più volte, identiche nella struttura, anche se non mancano forme monostrofiche. A determinare la struttura della strofa è la disposizione dei versi e, insieme con essa, quella delle rime; a eccezione dei metri barbari, non esistono nella metrica italiana metri strofici che non siano rimati. Tra le forme strofiche, dette anche per la loro rigorosa strutturazione forme chiuse, si annoverano il sonetto, la canzone, la sestina, la terza rima, l ottava, il madrigale e la ballata antichi. Con termini grecizzanti, si parla di strofe tetrastiche o tetrastici, di strofe pentastiche, di esastiche, di eptastiche a seconda del numero di versi che compongono la strofe. Distico e tristico o terzetto (da non confondere con terzina che designa una precisa forma metrica) si definiscono, rispettivamente, periodi metrici costituiti da due e da tre versi. metri astrofici presentano una struttura elastica e libera e non prevedono una disposizione fissa di versi e di rime né segmenti metrici rigidi e uguali. Rientrano tra le forme astrofiche, dette anche aperte per la loro libera conformazione, l endecasillabo sciolto, la sequenza di endecasillabi e settenari tipica della favola pastorale, la ballata e il madrigale cinquecenteschi, la canzone libera leopardiana e il verso libero. lassa metro astrofico in cui i versi o sono monorimi (lassa rimata) o sono collegati dalla medesima assonanza (lassa assonanzata); derivata dalla poesia epica francese medievale, tale forma caratterizza certi testi della poesia italiana delle origini ed è stata recuperata da Carducci, Pascoli e D Annunzio. Si definiscono lasse gruppi variamente estesi di versi della stessa misura. prosimetri testi misti di parte in prosa e di parti in poesia (Vita Nuova e Convivio di Dante); polimetri componimenti in cui si alternano metri vari e diversi (Egloga I del Sannazaro). forme isometriche o omometriche tutte quelle forme nelle quali compare uno e un solo tipo di verso, come la terzina, la sestina, l ottava, il sonetto nella sua variante più comune, in generale tutti metri di soli endecasillabi; forme anisometriche o eterometriche forme in cui sono impiegati versi di varia misura, come avviene nella canzone, nella ballata e nel madrigale, che possono tuttavia essere anche isometriche. I fenomeni metrici, così come quelli stilistici, retorici e fonetici, sono in qualche misura dei veri e propri significanti, cioè sono essi stessi portatori di significato non meno importanti ai fini della piena comprensione del testo, di quelli affidati agli strumenti del discorso logico. Spesso il dato metrico si presenta semanticamente neutro, cioè il suo significato non si configura come del tutto autonomo e autosufficiente ma dipende strettamente dal significato logico del passo o dell intero componimento. Ai fenomeni metrici è demandata talora l espressione e la rappresentazione formale di significati precisi, incaricati di affiancare, integrare, correggere o contraddire quelli trasmessi dal contenuto della poesia. La rima instaura tra le parole rapporti fonici e strutturali che si rivelano talvolta anche produttori di senso. Il verso e l enjambement sono da considerarsi significanti metrici adatti a sottolineare le più diverse sfumature di significato. Anche la carica semantica dei metri è in molti casi evidente e viene sottolineata dagli stessi poeti (come terzina dantesca con le sue implicazioni numerologiche e trinitarie). Da F. Bausi M. Martelli, La metrica italiana. Teoria e storia, casa editrice Le Lettere, Firenze
APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)
ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1) Un insieme è una collezione di oggetti. Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Deve esistere un criterio chiaro, preciso, non ambiguo, inequivocabile,
DettagliS- magari si potrebbe dire la prima riga, la seconda riga UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO. Obiettivi
UNITÀ DIDATTICA: TESTO POETICO Obiettivi - Confrontare due testi poetici - Trovare le differenze e le somiglianze - Osservare le differenze e coglierne le caratteristiche. ATTIVITÀ L argomento presentato
DettagliForme musicali 11/01/2012. Forme musicali. Il discorso musicale
Forme musicali Il discorso musicale La musica è come un discorso fatto di suoni invece che di parole. Ascoltando una melodia abbiamo la sensazione di una successione di pensieri espressi non con le parole
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliNozioni essenziali di Metrica METRICA ITALIANA 1
METRICA ITALIANA 1 La METRICA è l insieme delle norme che regolano la composizione del VERSO 2. La metrica italiana, a differenza di quella greca e latina 3, è accentuativa, cioè basata sull alternanza
DettagliLa scala musicale e le alterazioni
La scala musicale e le alterazioni Unità didattica di Educazione Musicale classe seconda Obiettivi del nostro lavoro Acquisire il concetto di scala musicale e di intervallo. Conoscere la struttura della
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliLE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE
LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ITALIANO SECONDO BIENNIO CLASSI TERZA E QUARTA Competenza 1. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura. Al termine del II biennio ( 3^ e 4^ Scuola Primaria)
DettagliBREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA
BREVE STORIA DELLA LINGUA ITALIANA Introduzione. Nei film del Neorealismo, spesso gli attori non parlano in italiano standard, ma parlano in dialetto. Cosa sono i dialetti? Come sono nati? 1. Dal latino
DettagliPROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA
PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE
DettagliL Infinito di Leopardi. Innovazione nella tradizione
L Infinito di Leopardi Innovazione nella tradizione Tradizione - Innovazione Giacomo Leopardi (1798-1837) Un illuminista romantico Un classicista moderno Un conservatore progressista Un provinciale europeo
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliI.I.S Niccolò Machiavelli Pioltello
Pagina 1 di 6 Materia Lingua e cultura greca Anno Scolastico 2015-2016 secondo biennio Componenti del Consiglio di Materia: Docente Prof.ssa Lucia Piga (Coordinatore di Materia) Prof.ssa Enrica Piano Prof.ssa
DettagliLiceo Ginnasio Statale Dante Alighieri Anno Scolastico 2015/2016. Programmazione didattica annuale FINALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
Liceo Ginnasio Statale Dante Alighieri Anno Scolastico 2015/2016 Classe: I B Docente: Marzia Procopio Materia: Greco Programmazione didattica annuale FINALITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Lo studio delle lingue
DettagliI sistemi di numerazione
I sistemi di numerazione 01-INFORMAZIONE E SUA RAPPRESENTAZIONE Sia dato un insieme finito di caratteri distinti, che chiameremo alfabeto. Utilizzando anche ripetutamente caratteri di un alfabeto, si possono
DettagliUniversità di Friburgo (Svizzera) Facoltà di lettere Dipartimento di lingue e letterature Ambito Italiano
Università di Friburgo (Svizzera) Facoltà di lettere Dipartimento di lingue e letterature Ambito Italiano Bachelor of Arts Italiano ambito principale (0 crediti ECTS) Piano di studi I. DISPOSIZIONI GENERALI
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
DettagliMODI, TONALITA E SCALE
Teoria musicale - 2 MODI, TONALITA E SCALE MODO MAGGIORE E MODO MINORE Parafrasando il titolo di un celebre libro di Thomas Merton, No man is an island - Nessun uomo è un isola, mi piace affermare subito
DettagliSe i segni e i prodotti e/o servizi sono simili, non significa necessariamente che vi sia rischio di confusione. I due
Nella scelta del vostro marchio dovreste badare che non sia troppo simile ad altri marchi già registrati. Un marchio può infatti essere escluso dalla protezione se sussiste il rischio che possa essere
DettagliCapitolo 2. Operazione di limite
Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliTeoria delle code. Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S
Teoria delle code Sistemi stazionari: M/M/1 M/M/1/K M/M/S Fabio Giammarinaro 04/03/2008 Sommario INTRODUZIONE... 3 Formule generali di e... 3 Leggi di Little... 3 Cosa cerchiamo... 3 Legame tra N e le
DettagliSviluppo del linguaggio. Le fasi dello sviluppo del linguaggio
Sviluppo del linguaggio Le fasi dello sviluppo del linguaggio 1 2 Sviluppo del linguaggio: fase pre-linguistica I bambini sviluppano la capacità di parlare secondo una sequenza ordinata di fasi: passando
Dettagliu 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k
Capitolo 4 Serie numeriche 4. Serie convergenti, divergenti, indeterminate Data una successione di numeri reali si chiama serie ad essa relativa il simbolo u +... + u +... u, u 2,..., u,..., (4.) oppure
DettagliModulo: I. Mi presento Livello: Alto
1. Mi presento Scrivere i propri dati, parlare di sé, ripasso basi di grammatica e ortografia Saluti, nome, cognome, parlare di sé e della propria personalità basi di ortografia Facsimile carta d identità
DettagliLA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA
LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA La geometria operativa, contrariamente a quella descrittiva basata sulle regole per la rappresentazione delle forme geometriche, prende in considerazione lo spazio racchiuso
DettagliFunzioni in C. Violetta Lonati
Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni
DettagliMUSICA DAL PUNTO DI VISTA METRICO:
LA MUSICA La musica rappresenta una delle componenti fondamentali di una buona lezione. Essa deve coinvolgere gli allievi accompagnandoli in una atmosfera dinamica e soprattutto divertente. Lo stile è
DettagliALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI
Università di Salerno Fondamenti di Informatica Corso di Laurea Ingegneria Corso B Docente: Ing. Giovanni Secondulfo Anno Accademico 2010-2011 ALGEBRA DELLE PROPOSIZIONI Fondamenti di Informatica Algebra
DettagliRappresentare i nessi logici con gli insiemi
Rappresentare i nessi logici con gli insiemi È un operazione molto utile in quesiti come quello nell Esempio 1, in cui gruppi di persone o cose vengono distinti in base a delle loro proprietà. Un elemento
DettagliCorso di Analisi Matematica Serie numeriche
Corso di Analisi Matematica Serie numeriche Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 25 1 Definizione e primi esempi 2 Serie a
DettagliSintesi Combinatoria Uso di componenti diversi dagli operatori elementari. Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 2007-08
Sintesi Combinatoria Uso di componenti diversi dagli operatori elementari Mariagiovanna Sami Corso di reti Logiche 8 Anno 27-8 8 Quali componenti, se non AND e OR (e NOT )? Si è detto inizialmente che
DettagliLE REGOLE DELLA POESIA Verso e accento metrico
LE REGOLE DELLA POESIA Verso e accento metrico Come si definisce il verso. La caratteristica più evidente del discorso poetico consiste nel fatto che si sviluppa in versi, regolati da alcune norme.il metro
DettagliLa rima ha funzione demarcativa: favorisce la percezione della divisione in versi. L anisosillabismo è possibile perché la scansione in versi è
La rima Identità di suono della parte finale di parole a partire dalla vocale tonica compresa Il termine rima deriva attraverso il fr. ant. risme, rime e il prov. rim / rima dal lat. rhythmus Rhythmus:
DettagliOsservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale
Corso di Matematica, I modulo, Università di Udine, Osservazioni sulla continuità Osservazioni sulla continuità per le funzioni reali di variabile reale Come è noto una funzione è continua in un punto
DettagliPiù processori uguale più velocità?
Più processori uguale più velocità? e un processore impiega per eseguire un programma un tempo T, un sistema formato da P processori dello stesso tipo esegue lo stesso programma in un tempo TP T / P? In
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
Dettagli1. Distribuzioni campionarie
Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliCASO D USO: MICRORACCOLTA. 21 aprile 2015 www.sistri.it
CASO D USO: MICRORACCOLTA 21 aprile 2015 www.sistri.it DISCLAIMER Il presente documento intende fornire agli Utenti SISTRI informazioni di supporto per poter utilizzare agevolmente ed in maniera efficace
DettagliGIUSEPPE DI GRANDE CORSO DI FORMAZIONE SU BIBLOS
CORSO DI FORMAZIONE SU BIBLOS - 6ª LEZIONE - Pagina 1 GIUSEPPE DI GRANDE CORSO DI FORMAZIONE SU BIBLOS Strategie e tecniche per produrre libri braille in completa autonomia Revisione del 28 luglio 2012
DettagliAlgebra booleana. Si dice enunciato una proposizione che può essere soltanto vera o falsa.
Algebra booleana Nel lavoro di programmazione capita spesso di dover ricorrere ai principi della logica degli enunciati e occorre conoscere i concetti di base dell algebra delle proposizioni. L algebra
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
Dettagli4 3 4 = 4 x 10 2 + 3 x 10 1 + 4 x 10 0 aaa 10 2 10 1 10 0
Rappresentazione dei numeri I numeri che siamo abituati ad utilizzare sono espressi utilizzando il sistema di numerazione decimale, che si chiama così perché utilizza 0 cifre (0,,2,3,4,5,6,7,8,9). Si dice
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliIpertesti e Internet. Ipertesto. Ipertesto. Prof.ssa E. Gentile. a.a. 2011-2012
Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale Ipertesti e Internet Prof.ssa E. Gentile a.a. 2011-2012 Ipertesto Qualsiasi forma di testualità parole, immagini,
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliI database relazionali sono il tipo di database attualmente piu diffuso. I motivi di questo successo sono fondamentalmente due:
Il modello relazionale I database relazionali sono il tipo di database attualmente piu diffuso. I motivi di questo successo sono fondamentalmente due: 1. forniscono sistemi semplici ed efficienti per rappresentare
DettagliEsercizi su. Funzioni
Esercizi su Funzioni ๒ Varie Tracce extra Sul sito del corso ๓ Esercizi funz_max.cc funz_fattoriale.cc ๔ Documentazione Il codice va documentato (commentato) Leggibilità Riduzione degli errori Manutenibilità
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliSISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI
SISTEMI DI NUMERAZIONE E CODICI Il Sistema di Numerazione Decimale Il sistema decimale o sistema di numerazione a base dieci usa dieci cifre, dette cifre decimali, da O a 9. Il sistema decimale è un sistema
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliDifficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità
Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità 13 gennaio 2012 Barbara Carta Barbara Carta Fattori predittivi dei DSA Gli è stato diagnosticato questo
DettagliPROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)
PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo
DettagliCORSO DI INFOGRAFICA PROF. MANUELA PISCITELLI A.A.
9. Lettering Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo studente
DettagliSlide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche
Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle
DettagliFUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD
FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD IMPOSTARE LA PAGINA Impostare la pagina significa definire il formato del foglio e vari altri parametri. Per impostare la pagina occorre fare clic sul menu File e scegliere
DettagliGli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05
Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliModulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza
Modulo didattico sulla misura di grandezze fisiche: la lunghezza Lezione 1: Cosa significa confrontare due lunghezze? Attività n 1 DOMANDA N 1 : Nel vostro gruppo qual è la matita più lunga? DOMANDA N
DettagliRoma, 30 ottobre 2008
RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
DettagliDispositivi di rete. Ripetitori. Hub
Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate
DettagliSCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)
SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) Ascoltare in modo consapevole eventi sonori e brani musicali. Produrre e rappresentare eventi sonori con la voce, il corpo, strumenti musicali e tecnologici. Individuare
DettagliRISOLUZIONE N.126/E QUESITO
RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20
DettagliI libri di testo. Carlo Tarsitani
I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti
DettagliAppunti sul galleggiamento
Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa
DettagliClassificazione decimale Dewey Classe 800 Letteratura
Classificazione decimale Dewey Classe 800 Letteratura a cura di Marta Ricci 1 Cos è Letteratura per la CDD Si classificano in 800 le opere d immaginazione volte all intrattenimento. Le opere di contenuto
DettagliUniversità di Friburgo (Svizzera) Facoltà di lettere Dipartimento di lingue e letterature Ambito Italiano
Università di Friburgo (Svizzera) Facoltà di lettere Dipartimento di lingue e letterature Ambito Italiano Bachelor of Arts Italiano ambito principale (120 crediti ECTS) Piano di studi I. DISPOSIZIONI GENERALI
DettagliQUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE
RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,
DettagliLA CORRISPONDENZA COMMERCIALE
LA CORRISPONDENZA COMMERCIALE GLI ELEMENTI ESSENZIALI DELLA LETTERA COMMERCIALE Intestazione Individua il nome e il cognome o la ragione sociale di chi scrive; contiene inoltre l indirizzo e i recapiti
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliSostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato
FAQ Flusso telematico dei modelli 730-4 D.M. 31 maggio 1999, n. 164 Comunicazione dei sostituti d imposta per la ricezione telematica, tramite l Agenzia delle entrate, dei dati dei 730-4 relativi ai mod.
DettagliIl progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari
DettagliPROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE
PROGETTO REGIONALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE BIBLIOTECHE VENETE Analisi dinamica dei dati dei questionari per le biblioteche di pubblica lettura. GLI INDICATORI Gli indicatori sono particolari rapporti
DettagliLA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA primo ciclo d istruzione Lo sfondo comune e il quadro normativo Il PEI come strumento di progettazione e di valutazione Isp. Luciano Rondanini LA VALUTAZIONE
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 13 -
Informatica per la comunicazione" - lezione 13 - Funzionamento di una password" 1: l utente tramite il suo browser richiede l accesso a una pagina del server; 2: il server richiede il nome utente e la
DettagliI SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO
I SERRAMENTI IN PVC NELL AMBIENTE COSTRUITO PREMESSA L Associazione Italiana Centro di Informazione sul PVC ha condotto un analisi ragionata e comparata di alcuni strumenti per regolamentare la materia
Dettagli4. SERIE NUMERICHE FIGURALI
4. SERIE NUMERICHE FIGURALI Le serie numeriche figurali consistono in: - una successione di numeri collocati all interno di alcune figure, OPPURE - una serie di figure a cui è possibile associare un valore
DettagliStrutturazione logica dei dati: i file
Strutturazione logica dei dati: i file Informazioni più complesse possono essere composte a partire da informazioni elementari Esempio di una banca: supponiamo di voler mantenere all'interno di un computer
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di
DettagliCALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliScopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica
Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni
DettagliGriglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009
Griglia di correzione Fascicolo di Italiano Prova Nazionale anno scolastico 2008-2009 Il buon nome - Chiavi di risposta e classificazione degli item Item Risposta corretta Ambito di valutazione Processi
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliREVISIONE-CORREZIONE. La Revisione è un momento molto importante nel processo della produzione scritta.
REVISIONE-CORREZIONE La Revisione è un momento molto importante nel processo della produzione scritta. Il termine viene dato ai ragazzi verso la quarta, ma in realtà dovrebbe essere considerata parte integrante
DettagliLE FUNZIONI A DUE VARIABILI
Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre
DettagliIL SOFTWARE E LA SUA TUTELA
IL SOFTWARE E LA SUA TUTELA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI GIURISPRUDENZA DIRITTO PRIVATO DELL INFORMATICA A.A. 2006/2007 DOCENTI:PROF.BRUNO TROISI DOTT.MASSIMO FARINA AUTORE:ENRICO LOI
DettagliExcel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it
Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo
DettagliCorso di Intermediari Finanziari e Microcredito. I mercati finanziari
Corso di Intermediari Finanziari e Microcredito I mercati finanziari Mercati creditizi e mobiliari I mercati si identificano con l insieme degli scambi di strumenti finanziari; Il collegamento tra unità
DettagliValutazione delle Prestazioni. Valutazione delle Prestazioni. Architetture dei Calcolatori (Lettere. Tempo di risposta e throughput
Valutazione delle Prestazioni Architetture dei Calcolatori (Lettere A-I) Valutazione delle Prestazioni Prof. Francesco Lo Presti Misura/valutazione di un insieme di parametri quantitativi per caratterizzare
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliPremesse alla statistica
Premesse alla statistica Versione 22.10.08 Premesse alla statistica 1 Insiemi e successioni I dati di origine sperimentale si presentano spesso non come singoli valori, ma come insiemi di valori. Richiamiamo
DettagliPIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO
PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO CLASSI SECONDE E TERZE PRIMO BIENNIO ITALIANO INDICATORE DISCIPLINARE Sviluppare le abilità di base come l ascoltare, il parlare, il leggere e lo scrivere per maturare padronanza
DettagliCodifica binaria dei numeri relativi
Codifica binaria dei numeri relativi Introduzione All interno di un calcolatore, è possibile utilizzare solo 0 e 1 per codificare qualsiasi informazione. Nel caso dei numeri, non solo il modulo ma anche
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
Dettagli