Istituto nazionale per il Commercio Estero



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GERMANIA IL MERCATO DEGLI STRUMENTI MUSICALI SCHEDA SINTETICA 2010

Il mercato degli strumenti musicali in Germania Scheda sintetica 2010 1. Premessa e dimensione di mercato 2. L industria tedesca 3. La distribuzione 4. Il commercio estero 5. I singoli gruppi merceologici 5.1. Grandi strumenti 5.2. Liuteria 5.3. Strumenti a fiato 5.4. Strumenti a percussione 5.5. Fisarmoniche 5.6. Strumenti elettronici 5.7. Accessori 6. Previsioni 7. Sigla editoriale

IL MERCATO DEGLI STRUMENTI MUSICALI IN GERMANIA 2010 1. Premessa e dimensione del mercato Come in tutti i Paesi europei, anche in Germania il mercato degli strumenti musicali è di difficile definizione, essendo disponibile sull argomento solo pochissimo materiale informativo o statistico ufficiale, spesso anche contraddittorio. Secondo l Associazione Tedesca dei Costruttori di Strumenti Musicali, per esempio, il fatturato realizzato dall industria sarebbe cresciuto per 2-3 anni di seguito per fermarsi a 424 milioni. L analista economico della Dresdner Bank cita invece l importo di 274 milioni. La differenza di 150 milioni sottolinea che si tratta di un mercato privo di informazioni affidabili. I dati riportati di seguito corrispondono quindi a tendenze e si basano su pubblicazioni e, per quanto riguarda il commercio estero, sul World Trade Atlas. Tutti i dati che riguardano l interscambio si riferiscono al periodo gennaio/settembre. 2. L industria tedesca Ad eccezione degli strumenti elettronici, l industria tedesca di strumenti musicali ed accessori è una delle più importanti al mondo. Questo ormai quasi esclusivamente nel segmento alto, di qualità. In quello basso la Germania non è più competitiva, in quello medio sempre di meno. Le 1.700 aziende produttrici sono di piccola e media dimensione, in gran parte artigianali. Solo 64 imprese hanno più di 20 addetti di cui solo 24 più di 50. A livello di fatturato sono 14 le aziende che superano 10 milioni di Euro all anno. L 1% delle imprese tedesche realizzano quindi il 46% del fatturato complessivo, mentre il 99% ne realizzano il 54%. Una conferma della struttura artigianale. 3. La distribuzione La struttura della distribuzione rispecchia la natura del prodotto: strumenti musicali ed accessori richiedono un ampia e profonda consulenza. Questo servizio può solo ed esclusivamente essere fornito dal dettaglio specializzato che in questo settore ha mantenuto, per non dire difeso, la sua posizione chiave con una quota supperiore al 67%. Seguono la vendita diretta (11,8%), la vendita per corrispondenza (10%). Nel 2009, secondo l indagine della BBE (agenzia di consulting) il fatturato realizzato dal commercio è stato di 842 milioni di Euro. Per il futuro si prevedono tassi di crescità annuali intorno all 1%. 4. Commercio estero La Germania è un Paese forte nelle esportazioni. La quota delle esportazioni dell industria tedesca di strumenti musicali supera, infatti, il 70%. In passato le vendite all estero sono costantemente cresciute. Nei primi 9 mesi del 2009, invece, la crisi mondiale ha portato ad una riduzione delle consegne tedesche del 9%, mentre le esportazioni verso l Italia, numero 9 tra i paesi acquirenti, sono aumentate del 20% per un valore di 14,6 milioni. La quota sul totale delle esportazioni tedesche ( 288,6 mln) è con il 5% 1,2 punti percentuali più alta che nello stesso

periodo 2008. I mercati di sbocco più importanti per l industria tedesca rimangono gli USA (11,6%) e Francia (10,2%). Le importazioni tedesche sono aumentate dell 11,4% per un totale di 293,5 milioni. Mentre diversi paesi hanno fornito più merce (Cina + 11%, Belgio + 15,4%, Paesi Bassi + 51,6%, Regno Unito + 98,8%, Danimarca + 37%, Francia + 16%), l Italia ne ha venduto di meno: il -17,4% corrisponde ad una perdita di 2 mln di Euro. Tra i fornitori più importanti l Italia passa, con una quota del 3%, dal 7 al 10 posto. 5. I singoli gruppi merceologici 5.1 Grandi strumenti Nonostante una costante perdita di quote di mercato verificatasi negli ultimi anni, il settore degli grandi strumenti rimane quello più importante sul mercato tedesco. Nel 2009 la relativa quota si è ridotta al 24%, mentre nel 2003 era al 27%. Secondo le previsioni della BBE, nel 2013 si fermerà al 23%. In termini di valore, nel 2009 il mercato vale ca. 202 mln di Euro e, nonostante leggere oscillazioni, viene considerato stabile. L importanza degli grandi strumenti per l industria tedesca si riflette anche nelle esportazioni: Il 17,6% delle esportazioni complessive riguarda sempre il settore in esame. In termini di valore ciò corrisponde a 50,8 milioni di Euro. Bisogna sottolineare però che la crisi finanziaria ha influenzato drasticamente le forniture all estero: la flessione del 35% fa crollare il fatturato di 28 mln di Euro. Tutti i mercati di sbocco cedono, Francia, Russia e USA dimezzano gli acquisti, l Italia li riduce del 43% fermandosi ad un totale di 1,5 mln ed una quota del 2,9% che corrispnde a posizione 10 tra i mercati d esportazione. Anche le importazioni tedesche si sono ridotte del 19,6% e risultano in forte contrasto con l andamento delle importazioni complessive (+11%). La quota dei grandi strumenti è dell 8%, mentre il valore di 23,9 mln di Euro. Sebbene le forniture da diversi paesi diminuiscano, la Germania acquista il 144% in più dagli USA ed il 98% dall Italia per un totale di 388.000. Con una quota del 1,6% l italia rimane a posizione 7 tra i fornitori. 5.2. Liuteria Pur essendo il settore della liuteria soggetto a forti oscillazioni della domanda, le vendite in Germania in termini di valore, con 63 mln di Euro sono relativamente stabili. Per il futuro si prevede un andamento molto favorevole per la liuteria trattandosi di un segmento in cui i costruttori tedeschi godono di una fama particolarmente positiva. Nel 2013 il volume del mercato interno dovrebbe essere di 68 mln di Euro. Nei confronti del 2009 ciò rappresenterebbe un aumento dell 8%. In questo segmento le esportazioni perdono (- 15,5%) e le importazioni aumentano (+24,5%). Sul totale delle consegne tedesche la liuteria ha una quota del 5% per un valore di 14,4 mln. di Euro. L Italia aumenta gli acquisti del 27%. Il valore di 467.000 corrisponde ad una quota del 3,2% e posizione 8 nella graduatoria. Il paese più importante è il Giappone che assorbe il 19,3% pari a 2,8 mln. di Euro. Nell ambito delle importazioni il fatturato della liuteria è di 27,7 mln e vale il 9,5%. Cina (50,5%), Paesi Bassi (15%) e gli USA (10,7%) sono i mercati di riferimento. Le consegne italiane si riducono sensibilmente (-81,8%) per un valore di 107.000. Analizzando più dettagliatamente la voce doganale 9202 risulta una suddivisione in strumenti ad arco e pizzico. Mentre le forniture italiane del secondo gruppo, dopo un aumento notevole da 119 mila nel 2007 a 579 mila nel

2008, nel 2009 si ridimensionano (87 mila Euro). Gli strumenti ad arco registrano un aumento dell 83,3% per un totale di 20.000. Paese fornitore numero uno è la Cina: la quota sul totale delle importazioni di strumenti ad arco è dell 80,6%. I restanti 680.000 si dividono in tutti i paesi concorrenti. Sulle importazioni complessive tedesche di strumenti musicali questo segmento vale l 1,2%, quello degli strumenti a pizzico il 6,2%. Analizzando solo il settore dei violini l Italia migliora la sua posizione tra i fornitori: passa al 7 posto e aumenta di 232,5% le consegne per un totale di 13.000 Euro con una quota dell 1,4%. Bisogna sottolineare che solo la Cina e il Belgio forniscono l 85% dei violini, gli altri paesi si dividono il restante 15%. Il fatto che la quota delle importazioni di violini è dello 0,3% conferma che la Germania stessa come costruttore di violini ha una posizione molto forte sul mercato nazionale ed internazionale. 5.3. Strumenti a fiato L andamento positivo degli strumenti a fiato è da attribuire soprattutto a quelli in metallo. Dal 2005 si registrano aumenti del fatturato che nel 2009 si sarebbe fermato a 117 mln di Euro. La quota sul totale del fatturato realizzato sul mercato tedesco è del 14% e viene, anche per il futuro, considerata stabile. Nei primi 9 mesi del 2009 le esportazioni tedesche di strumenti a fiato ammontano a 60 mln di Euro evidenziando una massiccia flessione del 16%. Nonostante le perdite il significato dei fiati nell ambito delle esportazioni tedesche, con una quota del 20%, rimane alto. Cliente più importante sono gli USA (17,4%). Le quote degli altri paesi di sbocco sono relativamente equilibrate, quella dell Italia che si trova a posizione 6 tra i mercati di sbocco, è del 5,2%. L aumento delle esportazioni verso l Italia è stato del 39% per un valore di 3,1 mln di Euro. A livello di importazioni la quota dei fiati sul totale del settore è del 13,1%. L andamento positivo, con un tasso di crescita del 9,6% ed un totale di 39 mln di Euro, riguarda soprattutto i paesi asiatici e il Belgio che fornisce il 24%. Dall Italia, la Germania acquista per 251.000, quindi lo 0,6% 5.4. Strumenti a percussione Sul mercato interno l andamento degli strumenti a percussione è negativo. Il fatturato realizzato nel 2009 è stato di 74 milioni di Euro registrando un ulteriore flessione dell 1,4%. La tendenza per il futuro è però positiva. Per i prossimi anni la BBE prevede tassi di crescita e nel 2013, un volume di mercato di 78 mln di Euro che corrisponde ad una quota del 9%. La quota delle esportazioni tedesche di strumenti a percussione è del 6,7%. Come in altri settori l andamento delle esportazioni è negativo (-7%). Il valore è passato da 20,7 mln a 19,3 mln di Euro. Gli USA sono ancora una volta il cliente numero 1 (20,2%). L Italia mantiene la sua posizione (5 posto) con una quota del 5,4% per un valore di 1 mln. di Euro. Le importazioni tedesche sono invece cresciute dell 8% per un totale di 20 mln di Euro. La quota sul totale è del 6,9%. Fornitori più importanti sono la Cina (39%) e i Paesi Bassi (10,3%). Diminuite del 30% sono le consegne italiane. L importo di 37.000 corrisponde ad una quota dello 0,18% 5.5. Fisarmoniche

In questo settore il World Trade Atlas non fornisce dati e pertanto il commercio estero di fisarmoniche non può essere analizzato. Nel 2009 il fatturato realizzato con le fisarmoniche sarebbe stato di 33 mln di Euro. Il segmento è infatti quello più piccolo del mercato tedesco con una quota intorno al 4%. Fino al 2013 la BBE prevede un costante aumento del volume per fermarsi a 36 mln di Euro. 5.6 Strumenti elettronici Il settore degli strumenti elettronici è l unico che dal 2003 si trova in crescita. Uno sviluppo che, secondo la BBE, proseguirà seppure rallentando. Attualmente (2009) la quota sarebbe del 17,2%, il fatturato di 145 mln. di Euro. Fino al 2013 si prevede un aumento del 7% ad un totale di 155 mln di Euro. Le esportazioni tedesche di strumenti elettronici ammontano, con un valore di 28,5 mln di Euro, al 10% sul totale. L andamento è positivo (+8,7%) non solo complessivamente, ma anche per l Italia che ha raddoppiato gli acquisti per un totale di 2,2 mln. di Euro. Con una quota del 7,9% si trova a posizione 5 tra i paesi compratori. Le importazioni tedesche sono aumentate del 5% per un totale di 82,9 mln di Euro. La quota sul totale è del 28,2%. I paesi fornitori più importanti sono la Cina (24,7%), Belgio (21,2%) e i Paesi Bassi (20%). La quota dell Italia è del 3,8% (posizione 7). In termini di valore ciò è pari a 3,1 mln di Euro. 5.7. Accessori Il segmento degli accessori e dei componenti è di primaria importanza per il mercato tedesco. Con un volume di 138 mln di Euro, il fatturato realizzato nel 2009 è due volte più grande di quello della liuteria, 4 volte di quello delle fisarmoniche e quasi 2 volte di quello delle percussioni. Per il settore si prevedono continui aumenti per arrivare a 146 mln nel 2013. L industria tedesca di accessori gode di una fama estremamente positiva a livello mondiale. Nonostante una flessione del 10,5% nel periodo gennaio settembre 2009 le esportazioni ammonatno a 63,6 mln di Euro e rappresentano una quota del 21,7% sul totale. Gli USA sono ancora una volta il cliente più importante (20,6%). Le esportazioni verso l Italia sono cresciute del 5,4% per un valore di 2,9 mln. La quota sul totale è del 4,5%, l Italia si trova a posizione 6 tra i mercati di sbocco. Sempre in aumento (+20,9%) si presentano le importazioni che hanno raggiunto un volume di 74,3 mln. Con la quota del 25,3%, un quarto delle importazioni tedesche del settore strumenti musicali riguardano gli accessori. Regno Unito (18%), USA (15,4%) Cina (15,3%) e Danimarca (11,3%) sono i fornitori più importanti. Le importazioni dall Italia (posizione 12) sono diminuite del 18% per un totale di 1,7 mln. di Euro. La quota è del 2,3%. 6. Previsioni Per quanto riguarda le previsioni rimane valida l analisi del 2009: Gli effetti della crisi finanziaria rendono effettivamente impossibile qualsiasi forma di previsione seria. Nel marzo 2009 la BBE Retail Experts ha corretto al ribasso le sue previsioni fino al 2013 originariamente espresse nel primo semestre 2008. Secondo le stime, i prossimi due anni

diventeranno problematici e saranno caratterizzati da ulteriori flessioni. Sarebbero solo due le eccezioni: strumenti ad arco ed accessori. Il fatturato complessivo del commercio dovrebbe registrare decrementi fino a raggiungere un volume di 841 milioni di Euro (2010). Tale valore corisponderebbe alla soglia più bassa e dal 2011 si dovrebbero registrare all inizio moderati, poi dinamici tassi di crescita. Nel 2013 il volume di mercato ai prezzi al consumo potrebbe raggiungere 874 milioni di Euro. 7. Sigla Editoriale Italienisches Institut für Außenhandel, ICE Oststr. 10 D-40211 Düsseldorf Tel.: 0049/211/387 99 0 Fax: 0049/211/387 99 63 konsum@dusseldorf.ice.it www.italtrade.com/germania Responsabile Beni di Consumo e Beni di Investimento Simona Bernardini s.bernardini@ice.it tel.: 0049/211/387 99 29 Trade Analyst Beni di Consumo Maren Krage m.krage@ice.it tel.: 0049/211/387 99 10

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