Gruppo Scout MIRANDOLA 2 Comunità Capi PROGETTO EDUCATIVO 2009-2013
Progetto Educativo di Gruppo Il Progetto educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo ed al Patto associativo, individua le aree di impegno prioritario per il Gruppo a fronte delle esigenze educative emergenti dall analisi dell ambiente in cui il Gruppo opera e indica i conseguenti obiettivi e percorsi educativi. Il Progetto ha la funzione di aiutare i soci adulti a realizzare una proposta educativa più incisiva: orienta l azione educativa della Comunità Capi, favorisce l unitarietà e la continuità della proposta nelle diverse Unità, agevola l inserimento nella realtà locale della proposta dell Associazione. Progetto educativo è periodicamente verificato e rinnovato dalla Comunità Capi. L obiettivo dello scoutismo è di accompagnare i ragazzi nel cammino che li porterà a diventare uomini e donne della partenza: Il cammino scout è una opportunità per divenire persone capaci di discernere e orientare le proprie scelte, di autodeterminarsi, di vivere con un progetto, di essere buoni cittadini. L uomo e la donna della Partenza sono dunque coloro che scelgono di continuare a camminare per tutta la vita, con l aiuto di Dio, seguendo orientamenti assunti in modo consapevole; questi indicano una direzione, definiscono uno stile di vita da realizzare attraverso scelte concrete, senza le quali gli orientamenti rimangono opzioni generiche. La partenza si riconosce in chi ha fatto proprio lo stile enunciato nei valori della Promessa e della Legge scout (art 28 regolamento) Avendo ben chiaro l obiettivo finale e partendo dall analisi d ambiente, sono stati individuati i bisogni principali e le priorità trasversali a tutte le branche, da queste ultime la CoCa, tutta insieme, delineerà gli obiettivi annuali di ciascuna branca.
AREA I BISOGNI LE PRIORITÀ TRASVERSALI FEDE AMORE - Trovare momenti e occasioni non solo nell associazione per accrescere la propria fede - Suscitare interesse sfacendone scoprire l utilità - Maggiore conoscenza della parola e dalla vita di Gesù - Learning by doing : imparare a fare ed essere competenti (manualità) - Responsabilità: conseguenze delle mie azioni nei confronti degli altri - Saper ascoltare gli altri - Educazione nel linguaggio e nella relazione con gli altri. RITORNARE A GESU PER VIVERE BENE LA NOSTRA VITA FORMARCI ALL AUTONOMIA E ALLA CORRETTA RELAZIONE CON GLI ALTRI CITTADINANZA - Maturare una capacità critica e rielaborare in modo proprio quanto proposto dalla società (influenza dei media) - Conoscere e sapere il perché delle regole del vivere comune ed attuarle - Imparare a sacrificare se stessi per il bene comune - Conoscere e farsi conoscere nel territorio MATURARE CAPACITA CRITICA IMPARARE A DONARE SE STESSI PER IL BENE COMUNE
Obiettivi di Branca 2009-2010 Fede Amore Cittadinanza L/C Fede Scoperta del nostro amico Gesù e della sua vita. E/G Seguire anno liturgico (accordi con Zerba) R/S Suscitare domande sulla vita e confrontarle con le risposte della Fede L/C Far vivere ai bambini/e una buona relazione con gli altri. (Regole e Atteggiamenti positivi per vivere bene insieme) E/G Essere consapevole delle conseguenze delle mie azioni (sia di ciò che faccio e dico, sia di ciò che non faccio e non dico) R/S Creare un confronto fruttuoso in comunità, attraverso un giusto spirito di correzione fraterna L/C Dono e Rinuncia personale per il bene del Br/Ce. (Rinuncio a qualcosa per me a favore del bene concreto di tutti). E/G Partecipare attivamente alla vita democratica del reparto e della squadriglia R/S Maturare una capacità critica attraverso la conoscenza e l analisi delle problematiche del nostro territorio Obiettivi di Branca 2010-2011 Fede Amore Cittadinanza L/C Scoprire il nostro amico Gesù (modalità a misura di bambino) E/G Riscoprire il legame tra gli insegnamenti di Gesù e le mie azioni R/S Avvicinarsi a Gesù attraverso la preghiera e la celebrazione L/C Creare un clima di famiglia felice fondato sull ascolto e l attenzione verso gli altri. E/G Essere responsabile delle mie azioni all interno del reparto e della squadriglia R/S Creare un confronto fruttuoso in comunità perché ognuno possa sentirsi protagonista L/C Imparare a vivere nella comunità nel rispetto delle regole E/G Partecipare attivamente alla vita democratica del reparto e della squadriglia R/S Maturare una capacità critica sulle problematiche del nostro tempo
Obiettivi di Branca 2011-2012 Fede Amore Cittadinanza L/C Conoscere gli atteggiamenti di Gesù per metterli in pratica. E/G Riconoscere nell esperienza l atteggiamento proposto da Gesù. R/S Incontrare Gesù nella Celebrazione e avvicinarsi a Lui attraverso esperienze di Vita Quotidiana. L/C Creare un clima di Famiglia Felice nella gioia. Imparare ad avere attenzioni verso gli altri. E/G Riscoprire la Vita di Squadriglia valorizzando i ruoli dei singoli ripartendo dal Capo Squadriglia. R/S Prendere coscienza del proprio ruolo all interno della comunità. L/C Vivere in branco/cerchio riscoprendo il valore della Legge e delle Parole Maestre E/G Prendere coscienza degli interessi e delle scelte che facciamo. Riscoprire il valore delle cose mie e della comunità. R/S Creare occasioni di azione concreta sulle problematiche del nostro tempo. Obiettivi di Branca 2012-2013 Fede Amore Cittadinanza L/C Vivere "L'avventura di Dio con gli uomini" E/G Scoprire il legame tra l'essere scout e la vita di Gesù R/S Riscoprire Gesù attraverso la celebrazione, preghiera ed esperienze di vita quotidiana L/C Creare un clima di rispetto reciproco per favorire le relazioni con gli altri E/G Formare alla competenza i più piccoli del reparto per favorire il trapasso nozioni R/S Crescere con la comunità e accorgersi dei bisogni degli altri L/C Vivere in Branco/Cerchio il valore della Legge e delle Parole Maestre E/G Prendere coscienza delle mie azioni e delle conseguenze che hanno R/S Conoscere le problematiche del territorio e del nostro tempo e agire concretamente
SULLA STRADA DEL MAESTRO In merito al punto fede è importante ricordare che le tre «attività» fondamentali a cui, attraverso l iniziazione cristiana, ci impegniamo ad educare e formare i ragazzi che ci sono affidati, sono: la proclamazione e l'ascolto della Parola di Dio, la celebrazione liturgica, la progettazione e l'attuazione di forme di vita e di modelli di comportamento. 1. Ascoltare la Parola (dimensione profetica) Gesù parla, insegna, racconta: colui che lo segue tende orecchio e cuore per ascoltarlo. Nasce da questa esperienza l'importanza della conoscenza del messaggio cristiano, per questo è essenziale la proclamazione e l'ascolto della parola di Dio. Ciò avviene soprattutto attraverso la lettura, interpretazione e attualizzazione della Bibbia a livello personale e/o comunitario in un contesto di dialogo con Dio, e con occhi e orecchie attenti alle concrete situazioni storiche nelle quali discernere messaggi rivolti a noi oggi. 2. Vivere la Liturgia, la celebrazione, la preghiera (dimensione sacerdotale) l essere sacerdoti di ogni battezzato significa partecipare al "sacerdozio" di Cristo. Per rendere gradualmente sacra tutta la vita, occorre educarsi all'esperienza della preghiera ed alla celebrazione dei sacramenti, specie dell'eucaristia. Tutto ciò deve trovare il modo di essere compreso e vissuto senza diventare momento separato dal resto della vita. La liturgia trova la sua fonte e il suo culmine nel sacramento dell'eucaristia: celebrandola ogni domenica, la comunità lungo l'anno liturgico rivive tutto il mistero di Cristo, impara da Lui e si irrobustisce nello spezzarsi per gli altri. 3. Educare alla prassi morale (dimensione regale) L'immagine biblica del re (colui che è chiamato a governare prima la propria vita e, poi, la vita degli altri rimanendo fedele a Dio), è richiamo al vivere il Vangelo, e al testimoniare Cristo nell'impegno quotidiano. Al centro è il comandamento dell'amore, visto come atteggiamento che si basa sulla certezza di essere amati da Dio e che ispira ogni comportamento pratico. È la quotidiana sequela di
Gesù che, nelle concrete situazioni storiche, si esprime in diverse modalità pratiche, codificate in norme dove lo Spirito Santo suscita la creatività e la responsabilità con cui ciascun cristiano e ogni comunità possono compiere scelte originali ed adeguate alla propria realtà. Collegamento con la progressione personale e le linee pastorali diocesane: il sentiero fede e soprattutto il PUC nella parte riguardante le tappe dell itinerario e della progressione personale per le tre branche, verrà applicato per quanto possibile, alla realtà delle nostre unità, consci che un cammino personale e comunitario scandito in modo chiaro possa essere efficace per l educazione alla fede dei nostri ragazzi. Si terrà conto anche delle linee pastorali diocesane inserendo durante l anno, in opportune occasioni, attività ed esperienze che tengano conto del cammino unitario della Diocesi, senza farne l unica modalità di tematiche utilizzate per la catechesi e la educazione alla fede. Dobbiamo mirare insieme a un mondo più umano, più giusto e più sereno. Questa sfida può essere adeguatamente affrontata solo da uomini e donne consapevoli e liberi, illuminati dal Vangelo, permeati dalla parola e dalla grazia di Cristo, capaci di accogliersi a vicenda e di integrare nella fraternità sensibilità diverse, in perenne slancio verso il regno di Cristo Signore; e, allo stesso tempo, formati alla partecipazione attiva nella società e alle responsabilità che ne conseguono. È un cammino di comunione che comincia nella Chiesa e che per lo scoutismo cattolico trova un imprescindibile terreno di edificazione nel rapporto fraterno. (Messaggio dei Vescovi del Consiglio Permanente della CEI agli scouts cattolici in Italia, 2007)
Realizzato nell anno Scout 2008-2009