Corso di Fotografia Centro Iniziative Sociali Roberto Borgheresi



Documenti analoghi
L'esposizione è la quantità totale di luce che arriva al sensore/pellicola in un certo periodo di tempo.

MARTEDÌ 6 NOVEMBRE 2018

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 17 OTTOBRE 2018 SECONDA LEZIONE

Corso base di fotografia 2012 Docenti: Daniele Li Volsi & Antonio Pillitteri - Secondo incontro - 1

La profondità di campo

2^ LEZIONE CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MARTEDÌ 13 FEBBRAIO 2018

CORSO DI FOTOGRAFIA DIGITALE LIVELLO INTERMEDIO

Cercaci e consulta le attivita su FaceBook oppure visita il Sito: Mail:

Corso di fotografia naturalistica I mezzi Le tecniche

Attenti a quei due! ovvero la determinazione dell esposizione corretta. 1) il diaframma d apertura 2) il tempo d esposizione

CORSO DI FOTOGRAFIA DIGITALE LIVELLO BASE

Corso base di fotografia Programma: 1 lezione: macchina fotografica caratteristiche dei sensori

MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2018

1^ LEZIONE CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO 2018

Corso di fotografia digitale

1^ LEZIONE CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MARTEDÌ 17 APRILE 2018

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2019 PRIMA LEZIONE

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 10 OTTOBRE 2018 PRIMA LEZIONE

Francesca Berardi. Classe IV MONTESSORI. Una ricerca. La fotografia

La regolazione di tempi e diaframmi

Fotografia digitale: le basi

NOTE PER LA COMPILAZIONE

3^ LEZIONE CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO 2018

Comunicare con le immagini : la fotografia

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2019 TERZA LEZIONE

I menù di regolazione delle fotocamere

7 Cenni di ottica per la fotografia

3^ LEZIONE CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE LUNEDÌ 30 APRILE 2018

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE MERCOLEDÌ 24 OTTOBRE 2018 TERZA LEZIONE

Il concetto di stop in fotografia

Presentazione laboratorio e nozioni base meccaniche e elettroniche dei droni WP3 ACQUISIZIONE ED ELABORAZIONE DATI

La Lente. Senza inoltrarsi in disamine eccessivamente tecniche, consideriamo in questo capitolo i componenti, la

L ESPOSIZIONE & MAPPA DELLA REFLEX. domenica 22 marzo 15

E' il grado di capacità che ha l'emulsione fotografica di essere modificata dall'esposizione alla luce.

02 - Diaframmi, ISO e tempi di esposizione

L'ESPOSIZIONE PARTE 2 E' LA REGISTRAZIODELLA LUMINOSITA' DELLA SCENA DA PARTE DEL SENSORE DATA DALLA COMBINAZIONE DEI 3 FATTORI DIAFRAMMA-TEMPO-ISO

SCUOLA DI FOTOGRAFIA. Lezione 1 La macchina fotografica Il diaframma I tempi Gli ISO L esposizione.

Istituto Tecnico S. Bandini Siena. Corso Grafica e comunicazione. Anno Scolastico PROGRAMMA SVOLTO

Cifre significative delle misure di grandezze fisiche

Il metodo zonale Introduzione Esposizione Latitudine di posa e gamma dinamica Sviluppo La scala di Adams Impiego del metodo Esempi

FOTOGRAFIA, COMUNICAZIONE E MULTIMEDIALITÀ

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA. A cura del prof. Gioacchino Giacò

CORSO DI FOTOGRAFIA

PRESSIONE SONORA. p 2 p

ELEMENTI BASE DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA

L esposizione la coppia tempo diaframma

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: tel/fax: scuola@jmi.it

Fotografia corso base. Educazione Permanente Treviso. Le pellicole. Federico Covre.

Apertura del diaframma e tempi di esposizione seconda parte

Calcolo della PdC e della D.I.

Omar Pacchioni Photographer. Corso Fotografia di Base

CORSO FOTOGRAFIA DI BASE Diaframma

CORSO DI FOTOGRAFIA DIGITALE LIVELLO BASE

Progetto Laboratori Lauree Scientifiche

CORSI FOTOGRAFIA PISA CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIA ED ELABORAZIONE DIGITALE BENVENUTI!

PhotoDay Comunicazione

Orietta Bay - Sestri Levante 2011

Le Grandezze Fisiche e la loro Misura

2^ puntata. la fotocamera. gli obiettivi

REFLEX IN MODALITA' MANUALE

Messa a Fuoco e Obiettivi

Foto di Ansel Adams FOTOGRAFARE: DISEGNARE CON LA LUCE

CORSO BASE DI FOTOGRAFIA DIGITALE PRIMAVERA 2017 presso la sezione C.A.I. di Belluno

Laboratorio di Ottica, Spettroscopia, Astrofisica

RAPPORTI E PROPORZIONI

I tempi di esposizione.

Corso di Fotografia quinta lezione. Docente: Gianluca Bocci

2.1 FUNZIONAMENTO DELLA FOTOCAMERA

Come già detto una misura può farsi tramite confronto diretto con l unità di misura oppure tramite un apposito sistema, più o

I corsi di Jack & Joe - Come scegliere il flash

Workshop di Fotografia Pinhole

UNITA DI MISURA LOGARITMICHE

LabFoto INDACO. Dario Sigona. PhotoDay Prodotto. Fotografia in studio: Introduzione al laboratorio. Fotografia in studio POLITECNICO DI MILANO

Statistica Elementare

FotoClub C O L I B R I. corso base di fotografia

MACCHINA FOTOGRAFICA

Parti della fotocamera

Tempi d esposizione e magnitudine limite nella fotografia astronomica

Lezioni di Microeconomia

Un percorso di ottica parte II

Indice. Prefazione...XI. Introduzione...XIII. Parte I La fotografia digitale Capitolo 1 Introduzione alla fotografia digitale...

ESERCITAZIONE DI LABORATORIO A: VERIFICA DI STRUMENTAZIONE DI LABORATORIO

Relazione laboratorio di fisica

Equazioni e disequazioni algebriche. Soluzione. Si tratta del quadrato di un binomio. Si ha pertanto. (x m y n ) 2 = x 2m 2x m y n + y 2n

CORSO DI FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO

Laurea Magistrale in Biologia Marina A.A. 2001/2011

Istituto Professionale Statale SERVIZI COMMERCIALI e SERVIZI SOCIO SANITARI BORGO CAVOUR n TREVISO

per un altro; le più importanti sono quelle di seguito elencate.

Programma Master in Fotografia e Studio Lab

La fotocamera. I vari tipi di fotocamere presenti nel mercato (e le loro caratteristiche).

Esposizione e Composizione. Le basi della Fotografia

la ArsMaior organizza dei corsi di fotografia a Roma, il cui programma è allegato più sotto.

Donato Consonni Il Grande Libro della Bencini COMET II COMET II. Anno presentazione 1953 Sincro lampo no Tipo apparecchio

DIGITALE FORMATO FOTOGRAFIA CORSO DI 20NOVEMBRE08 27NOVEMBRE08 C.S.U. CENTRO SOCIALE UNIVERSITARIO

Classe Terza DISCIPLINA:TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI

Grandezze variabili. Grandezze costanti

FotoClub C O L I B R I. corso base di fotografia

SUDDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI LUNGHEZZA FOCALE STABILIZZATI O NON PER FORMATO APS O PER FULL FRAME

Transcript:

Corso di Fotografia Centro Iniziative Sociali Roberto Borgheresi

2 FOTOGRAFICA

3 In fotografia, il termine esposizione indica il tempo durante il quale l'elemento sensibile (pellicola fotografica, per la fotografia tradizionale o sensore elettronico, per quella digitale), resta esposto alla luce che passa attraverso il sistema ottico (obiettivo). Più spesso, in gergo tecnico, la stessa parola indica la quantità totale di luce che nel suddetto periodo passa attraverso il sistema ottico. L'esposizione si misura in EV (valore di esposizione) ed è determinata con l'ausilio dell'esposimetro.

4 L'otturatore, che regola il tempo di esposizione della pellicola o del sensore, insieme al diaframma, che regola l'intesità della luce che raggiunge la pellicola o il sensore, sono i fattori indispensabili per determinare unacorretta esposizione. La giusta regolazione dell'apertura diaframmale combinata con la giusta regolazione del tempo di otturazione consentirà di impressionare la pellicola o il sensore esattamente con la quantità diluce richiesta (intensità x tempo) per un'esposizione perfetta. Il terzo valore che concorre per ottenere una corretta esposizione è il valore ISO, ovvero la sensibilità della pellicola o del sensore fotografico.

5

6 Per i tempi si usa una scala in cui ogni valore è la metà del precedente (es. 1 sec, 1/2 sec, 1/4, 1/8, 1/16 ecc...) Partendo dal tempo base di 1, ogni spostamento nella tabella rappresenta il doppioo la metà del tempo precedente.

7 Per i diaframmi la scala ha una progressione pari al reciproco del quadrato di 2: f/1,4, f/2, f/2,8 f/4, f/5,6 f/8, f/11, f/16, f/22, f/32 nella quale il primo termine rappresenta l'apertura maggiore. Essendo il diaframma in funzione del diametro del foro stenopeico di ingresso (o meglio del suo reciproco), questa scala fa sì che ad ogni intervallo (detto stop) corrisponda un raddoppio della superficie e quindi della luce.

8 Il mezzo sensibile, poi, ha una sua caratteristica di "impressionabilità", detta velocità o sensibilità: più alta la sensibilità, minore l'esposizione necessaria per lo stesso risultato finale. Essa viene misurata in ISO, il valore di riferimento base è pari a 100 ed ogni spostamento è pari al quadrato di due e rappresenta il doppiodel valore precedente

9 L'esposizione è definita, a parità diiso, come: esposizione = intensità luminosa tempo e pertanto dipende dalla combinazione tra le impostazioni del diaframma, che regola l'intensità luminosa, e del tempo di esposizione. La relazione che intercorre tra questi due elementi è definita ed è caratterizzata dal unrapporto dicome reciprocità. A parità di condizioni di luce, si ottiene la stessa esposizione se aumentando un termine se ne diminuisce un altro dello stesso fattore. In particolare, fissata una data esposizione, diaframma e tempo sono inversamente proporzionali, ossia sonol'uno il reciproco dell'altro.

10 La corretta esposizione si può ottenere, a parità di valore ISO, da diverse combinazioni tempo/diaframma

11 Quando i tre fattori che regolano l esposizione sono impostati in modo da far giungere alla pellicola o al sensore la giusta quantità di luce avremo una foto correttamente esposta. Quando invece la quantità di luce che arriva alla pellicola o al sensore della nostra macchina fotografica è insufficiente o è troppa, allora avremo rispettivamente una foto sottoesposta o sovraesposta.

12 Modificando uno dei tre parametri (diaframma, tempo, sensibilità) si dovrà correggere uno degli altri due in modo da compensare la variazione. Essi sono legati dal principio di reciprocità su base 2. Quindi se si vuole dimezzare il tempo occorre aprire di uno stop il diaframma o raddoppiare la sensibilità. Se si vuole chiudere di uno stop il diaframma occorre raddoppiare o il tempo o la sensibilità. Se si vuole usare una sensibilità pari alla metà occorre raddoppiare il tempo o aprire diunostop. Ad esempio, portando il tempo da 1/250 a 1/500, quindi dimezzando l'esposizione (fattore = 1/2), si può scegliere se aprire il diaframma di un valore (stop), oppure raddoppiare la sensibilità della pellicola o del sensore elettronico (fattore = 2, reciproco di 1/2).

13 La caratteristica di reciprocità dei valori del triangolo magico dell esposizione permette un elevato controllo sul risultato fotografico. Infatti, l'uso di una o dell'altra terna, pur garantendo la stessa esposizione equivalente, per quanto riguarda altri aspetti non dà gli stessi risultati fotografici: all'aumentare dell'apertura del diaframma diminuisce la profonditàdicampo della foto, all'aumentare dei tempi di esposizione aumenta il rischio dell'effetto mosso, all'aumentare della sensibilità, aumenta la granularità dell'immagine (per effetto della grana nel caso della pellicola, e del rumore elettronico nel caso del sensore di una macchina digitale).

14 In ambito fotografico si usa l acronimo EV per indicare il Valore di Esposizione (exposition value), che è una unità di misura della intensità luminosa espressa in funzione delle diverse possibili combinazioni della coppia tempo/diaframma. Questa grandezza fu elaborata da un costruttore di otturatori fotografici tedesco, Friedrich Deckel, attorno al 1950, proprio al fine di riassumere in un unico valore le diverse coppie tempo/diaframma possibili, e facilitare così la vita dei fotografi.

15 Il Valore di esposizione è riferito alla sensibilità di 100 ISO ed è definito con la seguente formula, dove A è la l apertura del diaframma mentre T è il tempo di esposizione: Un medesimo valore EV si può esprimere con diverse coppie tempo/diaframma. Per esempio, se impostiamo un diaframma f/1 e un tempo di 1 secondo avremo un EV=0. Ma EV=0 sarà dato anche da f/1,4 e tempo di 2 sec., da f/2 e tempo di 4 sec., da f/2,8 e tempo di 8 sec. e così via, come mostra la tabella della pagina successiva

16

17 La tabella mostra i Valori di esposizione compresi tra -6EV e 25EV con le relative coppietempo diaframma al valore di100iso. EV0 equivale ad unascena illuminata con 2,5 lux. Cosasignificaesattamente questatabella? Facciamo unesempio. Una scena ha una luminosità di 8 EV (equivalente a 2,5 lux per 8 = 20 lux). Per ottenere una fotografia correttamente esposta potremo scegliere le seguenti coppie tempo/diaframma: 1/250 sec. f/1; 1/125 sec. f/1,4; 1/60 sec. f/2; 1/30 sec. f/2,8; 1/15 sec. f/4 e così via Questo ovviamente non significa che qualsiasi coppia impostiamo otterremo la medesima foto. Impostando coppie tempo/diaframma diverse otterremo foto diverse, ma tutte correttamente esposte.

18 Bisogna evidenziare che ogni aumento o diminuzione di 1 EV significa che la scena o il soggetto riceve rispettivamente il doppio o la metà della luce. Questo fa sì che, pur non essendo la stessa cosa (in quanto il valore EV rappresenta l effettiva luminosità presente nella scena, mentre la parola stop si riferisce alla luce che raggiunge il sensore in base alle correzioni impostate dal fotografo) spesso in fotografia l espressione EV è usata come sinonimo di stop e, all atto pratico,non cambia nulla. Tra gli indicatori visibili nel mirino di una reflex vi è la scala della corretta esposizione che ci dice se i valori di apertura di diaframma e tempo di scatto impostati ci permettono di ottenere un esposizione in linea con la luminosità della scena rilevata dall esposimetro o se ne discostano, e di quanto, in termini di EV o di stop.

19 Alla luce di quanto detto sopra, però, e solo per amor di precisione, è bene puntualizzare che quando si parla della luminosità di una scena, bisognerebbe usare il termine EV, mentre quando si parla di correzioni o impostazioni apportate dal fotografo su diaframma, tempo di esposizione o sensibilità, bisognerebbe parlare di stop. Per esempio sarebbe più corretto dire che una scena presenta una variazione di luminosità tra luci e ombre di 7 EV (e non di 7 stop), mentre, al contrario, sarebbe più corretto dire che in una foto si è apportata una correzione di + 2 stop (e non di + 2 EV).

20

21