(Integrazione) Fano, 05 Febbraio 2010 O G G E T T O. ASCLEPIO s.r.l. Associazione Cante di Montevecchio Onlus



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R E G I O N E M A R C H E P R O V I N C I A D I P E S A R O E U R B I N O COMUNE DI FANO O G G E T T O INTEGRAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA, IN ADEGUAMENTO ALLE N.T.C., PER IL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE DELL HOTEL REGINA DA DESTINARE A STRUTTURA SANITARIA IN LOC. CARIGNANO TERME, VIA BEVANO N 48/A RELAZIONE GEOLOGICA (Integrazione) Fano, 05 Febbraio 2010 STUDIO GEOLOGICO UNIGEO Dott. Geol. Longhini Vittorio Dott. Geol. Longhini Marco Via San Lazzaro, 6/H - 61032 Fano (PU) Tel / Fax 0721.809980 - Cel.3384233755 E -mail : studio.unigeo@libero.it C.F. e P.IVA : 02372290417 Dott. Geol. Vittorio Longhini Dott. Geol. Marco Longhini R I C H I E D E N T E : ASCLEPIO s.r.l. Associazione Cante di Montevecchio Onlus P R O G E T T I S T A : A r c h. M a r i a E l e n a P i e r i n i

STUD IIO GEOLOG IICO UN IIGEO Dott.Geol.Longhini Vittorio & Dott.Geol.Longhini Marco V i a S a n L a z z a r o, 6 / H - 6 1 0 3 2 F a n o ( P U ) T e l. & F a x 0 7 2 1 8 0 9 9 8 0 - C e l. 3 3 8 4 2 3 3 7 5 5 E - m a i l : s t u d i o. u n i g e o @ l i b e r o. i t C. F. e P. I V A : 0 2 3 7 2 2 9 0 4 1 7 Fano, 05 Febbraio 2010 PREMESSA Conseguentemente all entrata in vigore, il 01 Luglio 2009, delle N.T.C. di cui al D.M. 14.01.2008, in ottemperanza a quanto richiesto dal Servizio 4.4. della Provincia di Pesaro ed Urbino si è reso necessario adeguare alla normativa attualmente vigente la precedente nostra relazione geologica, del 15 Novembre 2008, relativa al progetto di ristrutturazione dell ex Hotel Regina, in località Terme di Carignano (Fano), da destinare a struttura sanitaria poliambulatoriale con reparto degenti ed un centro congressi. Pertanto, la presente relazione geologica integra ed aggiorna la precedente in particolare nelle parti riguardanti la classificazione del sottosuolo fino a 30 m di profondità, la stima della pericolosità sismica sulla base della ubicazione geografica del sito, della categoria di sottosuolo, della categoria topografica, della classe dell edificio e della sua durata di vita nominale, per la determinazione dei parametri sismici locali necessari per la definizione del comportamento dei terreni sotto sollecitazione dinamica. Vengono inoltre forniti, come richiesto, gli estratti della Carta delle pericolosità geologiche, della Carta degli scenari di pericolosità sismica, della Carta idrogeologica e della Carta delle zone di rispetto dei pozzi (art. 94 del D.Lgs. 152/2006) allegate al P.R.G. Si evidenzia che la Relazione Geologica, secondo i dettami delle N.T.C./2008, è finalizzata solo alla definizione del modello geologico, che è comunque imprescindibile per la redazione del successivo modello geotecnico, facente parte dell opera geotecnica.

INDAGINI SUPPLETIVE EFFETTUATE Al fine di integrare ed aggiornare le conoscenze acquisite nel corso della precedente indagine si è, in particolare, fatto riferimento a quanto previsto dalla seguente normativa: - C.S. LL. PP. Pericolosità sismica e Criteri per la classificazione sismica del territorio nazionale 27.07.2007 - D.M. 14.01.2008 Norme Tecniche per le Costruzioni - C.S. LL. PP. Istruzioni per l applicazione delle N.T.C. Circ. 02.02.2009 Pertanto, in aggiunta alle precedenti indagini geognostiche (per gli esiti delle quali si rimanda alla precedente relazione geologica) rappresentate da 3 sondaggi con sonda a rotazione, φ 22 cm, atta al prelievo di campioni semidisturbati, prove in situ con pocket-penetrometer e scissometro sui campioni di terreno estratti e 5 prove penetrometriche statiche C.P.T. con attrezzo Pagani TG 73 (200 kn), è stata svolta un indagine geofisica in situ, MASW, per la determinazione della velocità delle onde di taglio Vs nei primi 30 metri di profondità (Vs30), necessaria per la classificazione del sottosuolo. L indagine è stata effettuata dalla Ditta Methodo di Falconara Marittima (AN) e la relativa relazione tecnica viene di seguito riportata.

INDAGINE MASW

1 - DATI SPERIMENTALI Nome del file delle tracce... rec0895.sg2 Numero di ricevitori... 24 Numero di campioni temporali... 3.26787e-312 Timestep di acquisizione... 1ms Numero di ricevitori usati per l analisi... 24 L intervallo considerato per l analisi comincia a... 0ms L intervallo considerato per l analisi termina a... 1024ms misure tempo (sec) ricevitori

curva dispersione sperimentale velocità di fase (m/s) frequenza (Hz)

curva dispersione sperimentale velocità di fase (m/s) frequenza (Hz)

curva dispersione sperimentale profondità (m) velocità di fase (m/s) frequenza (Hz) velocità di taglio verticale V(m/s)

Ai sensi del D.M.14 gennaio 2008 (N.T.C.), poiché il progetto prevede la realizzazione di un piano interrato, per cui il piano fondale verrà a porsi a circa - 3,0 m rispetto alla quota dello stendimento MASW, sulla base della relazione: si ricava: 30 Vs 30 = ------------ Σ h i /V i i = 1,N CALCOLO VS30 dal piano fondale STRATO h (m) Vs (m/s) H i /V i 1 0 135 0 2 2 160 0,0125 3 3 225 0,0133 4 4 280 0,0143 5 4 350 0,0114 6 5 410 0,0122 7 12 431 0,0278 30 Vs30 (m/s) 328 che conferma l appartenenza del sottosuolo alla Categoria C.

SISMICITA Il territorio comunale di Fano ai sensi del D.M. 19.03.1982 era classificato sismico di II Categoria, caratterizzata da un coefficiente di intensità sismica (S-2)/100=0,07 e il grado di sismicità S=9, mentre in epoca storica la massima magnitudo risulta essere stata pari a 5,0.. Sulla base del Ordinanza P.C.M. n. 3274 del 23.03.2003, che riclassifica l intero territorio nazionale, attualmente il territorio comunale ricade in Zona Sismica 2. zo n a s i sm i ca A cce l e r a z i o n e o r i z zo n t a l e co n p r o b a b i l i t à d i su p e r a m e n t o p a r i a l 1 0 % i n 5 0 a n n i [ a g / g ] A cce l e r a z i o n e o r i z zo n t a l e d i a n co r a g g i o d e l l o sp e t t r o d i r i sp o sta e l a s t i co [ a g / g ] 1 > 0,25 0,35-2- 0,15 0,25 0,25 3 0,05 0,15 0,15 4 < 0,05 0,05 Con l entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la stima della pericolosità sismica viene, come noto, definita mediante un approccio sito dipendente e non secondo un criterio zona dipendente. L azione sismica di progetto in base alla quale valutare il rispetto dei diversi stati limite presi in considerazione viene definita partendo dalla pericolosità di base del sito di costruzione, che è l elemento essenziale di conoscenza per la determinazione dell azione sismica. I risultati dell indagine sismica MASW hanno permesso di stabilire per il sito in esame la Categoria di sottosuolo C, secondo la tab. 3.2.II delle NTC 2008.

Cc= coeff. F(categ. Sottosuolo)

Condizioni topografiche Essendo l area completamente pianeggiante, sulla base della Tab. 3.2.IV sotto riportata: Categoria T1 Caratteristiche della superficie topografica Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i 15 T2 Pendii con inclinazione media i > 15 T3 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media 15 i 30 T4 Rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media i > 30 il sito in esame è attribuito alla Categoria Topografica T1 Stima della pericolosità sismica Per la valutazione di ag (accelerazione orizzontale massima attesa sul sito di riferimento rigido) è necessario conoscere le coordinate geografiche dell area da verificare al fine, poi, sulla base della maglia di riferimento secondo le tabelle dei parametri spettrali fornite dal Ministero e, sulla base della maglia interessata, determinare i valori di riferimento del punto considerato come media ponderata dei valori nei vertici della maglia moltiplicati per le distanze dal punto. Per la determinazione delle coordinate del sito in esame (Lat. 43.82969347; Long. 12.91586101) e dei coefficienti sismici è stato utilizzato il programma on line GeoStru PS Parametri sismici reperibile nel sito www.geostru.it i cui risultati sono di seguito riportati:

CONCLUSIONI Considerate: la situazione litostratigrafica, le caratteristiche geomeccaniche dei terreni e le caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche e sismiche, si conferma l idoneità dell area alla realizzazione del progetto in esame. Date le caratteristiche litologiche dei terreni di fondazione e l assenza di falda acquifera entro una profondità influente si esclude la possibilità del verificarsi di fenomeni di liquefazione o di addensamento in caso di sisma. L edificio è ascrivibile al Tipo 2 (N.T.C. 2008 2.4.1) con una Vita nominale VN 50 anni, ed appartiene alla Classe d Uso III (N.T.C. 2008 2.4.2), cui corrisponde un coefficiente d uso CU = 1,5. Pertanto, il periodo di riferimento per l azione sismica risulta: VR = CU * VN= 1,5 * 50= 75 anni. Il sottosuolo è classificato di Categoria C (secondo la tab. 3.2.II delle NTC 2008), mentre la situazione morfologica fa attribuire l area alla Categoria Topografica T1. TIPO DI COSTRUZIONE 2 VITA NOMINALE VN 50 ANNI CLASSE D'USO III II COEFFICIENTE D'USO CU 1,51 VITA DI RIFERIMENTO VR=VN*CU 750 ANNI Le fondazioni e le opere strutturali andranno verificate nei riguardi degli stati limite previsti dalle vigenti N.T.C., ed in particolare le opere fondali andranno verificate in relazione alle caratteristiche geotecniche dei litotipi presenti e dei coefficienti sismici caratteristici del sito.

ACCELERAZIONE ORIZZONTALE MAX ACCELERAZIONE ORIZZONTALE MAX PER SLV COEFFICIENTE SISMICO ORIZZONTALE a g (g) STATO LIMITE 0,218 SLU SLV 0,284 SLU SLC 0,062 SLE SLO 0,080 SLE SLD a max = S*a g *g= S s *S t *a g *g = 2,926 m/s 2 K h = β s *a max /g = 0,084 In considerazione anche della realizzazione di un piano interrato, si conferma che le fondazioni potranno essere di tipo diretto, continue nastriformi, con un incastro di almeno 1,0 m dal piano d assise definitivo del nuovo fabbricato. Esse andranno ovviamente dimensionate sulla base dei parametri geotecnici medi precedentemente forniti, tenendo inoltre conto dei parametri sismici derivanti dalla risposta sismica locale, secondo quanto previsto dalle N.T.C./2008. NOTE: Come richiesto dal Servizio 4.4. della Provincia si producono, inoltre, estratti della Carta delle pericolosità geologiche e sismiche e della Carta idrogeologica del vigente PRG, con particolare riguardo, per quest ultima, l indicazione delle zone di rispetto dei pozzi ad uso idropotabile, così come previsto dall art. 94 del D.Lgs. 152/2006.