Promozione allattamento al seno (1) Ginevra, 1981. Codice internazionale sulla commercializzazione dei succedanei del latte materno: scopo di promuovere e proteggere l allattamento materno, assicurando nel contempo l uso appropriato dei succedanei del latte materno, qualora siano necessari.
Promozione allattamento al seno (2) Ginevra 1989. Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF L allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L importanza del ruolo dei servizi per la maternità. 1990. Dichiarazione degli innocenti. Indica una serie di azioni volte a promuovere e sostenere l allattamento al seno tra il sostegno del diritto all allattamento al seno delle donne lavoratrici.
Promozione allattamento al seno (3) Decalogo OMS. Baby Friendly Hospital.
I 10 punti OMS per l allattamento l al seno Punto 1. Definire un protocollo scritto per l allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario. Punto 2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo. Punto 3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e delle modalità dell allattamento al seno. Punto 4. Aiutare le madri perché inizino ad allattare già mezz ora dopo la nascita. Punto 5. Mostrare alle madri come allattare e come continuare a farlo anche nel caso in cui vengano separate dal bambino. Punto 6. Non somministrare al neonato alcun cibo o bevanda che non sia latte materno, a meno che non vi sia una prescrizione medica in senso contrario. Non pubblicizzare le formule adattate. Punto 7. Praticare il rooming-in. Ogni madre dovrebbe avere nella stessa stanza il proprio neonato, 24 ore su 24. Punto 8. Incoraggiare l allattamento a richiesta. Punto 9. Non dare tettarelle artificiali ai neonati durante il periodo di allattamento. Punto 10. Creare gruppi di sostegno all allattamento al seno in modo che le madri possano rivolgersi a loro dopo la dimissione dall ospedale o la clinica.
Ottimizzazione degli interventi - Indagini ripetute su campioni rappresentativi di popolazione - Campagne di informazione e di sostegno per la donna che allatta MIRATI A - Eliminazione fattori disincentivanti - Eliminazione fattori rischio
Incremento delle risorse Pediatri, ostetrici Medici di comunità, operatori sanitari Ricercatori bio-molecolari Educatori, economisti Sociologi, psicologi Enti, ditte private Politici, amministratori, istituzioni nazionali ed internazionali
The Baby Friendly Hospital Initiative Un ospedale o un punto nascita può essere designato come Baby-Friendly se mostra una buona aderenza agli standard e alle linee guida indicati dai dieci punti dell OMS per la promozione dell allattamento al seno.
Fino al 2001, sono stati 15.044 gli ospedali che nel mondo hanno ricevuto la designazione di Baby-Friendly Hospitals (in particolare 6312 in Cina, 1147 in Nigeria, 692 in Messico) 7 sono gli ospedali italiani.
Belarus BFHI (Baby Friendly Hospital Initiative) 32 ospedali sono stati assegnati tramite randomizzazione a due gruppi: il gruppo d intervento ha eseguito un training di 9-12 mesi di BFHI, il gruppo controllo ha continuato la normale routine sono state considerate 17.795 coppie madre-bambino, con follow up a 1, 2, 3, 6, 9, e 12 mesi Gli outcomes più importanti hanno riguardato la durata di allattamento al seno ed il numero di episodi d infezioni gastrointestinali e respiratorie Michael Kramer et al., Pediatrics 2002;110:343-347
BFHI Belarus - risultati - L incidenza dell allattamento al seno è aumentata del 12-14% - La prevalenza dell allattamento esclusivo a 3 mesi è 6 volte maggiore - La prevalenza di diarrea è diminuita del 40% - Non risultano cambiamenti per quanto riguarda le infezioni respiratorie Michael Kramer et al., Pediatrics 2002;110:343-347
Allattamento al seno in Europa I tassi di inizio e di durata dell allattamento al seno sono più alti nei Paesi Scandinavi, dove da molti anni le politiche di promozione sono ben definite ed in misura maggiore che negli altri Paesi industrializzati. In Italia sono stati negli ultimi anni promossi programmi di sviluppo dell allattamento al seno e molti Ospedali hanno aderito all iniziativa Baby Friendly Hospital.
Allattamento al seno in Italia PROGETTO PUER 1995/2000 Indagine estesa a tutto il territorio nazionale sulla pratica dell allattamento al seno e sulle abitudini alimentari in corso di divezzamento in Italia. Coordinatore: M. Giovannini Clinica Pediatrica Ospedale San Paolo Università degli Studi di Milano
OBIETTIVI Valutare il mutamento dei tassi di inizio e durata dell allattamento al seno in Italia. Determinare i fattori sociali e biologici che influenzano l allattamento al seno. Valutare l implemento in Italia dei 10 punti OMS.
SOGGETTI E METODI Sono state considerate due coorti di 2191 e 3249 coppie madre-bambino tra i nati sani nei mesi di Novembre 1995 e Novembre 1999, rispettivamente. Le madri sono state intervistate telefonicamente a 1, 3, 6, 9 e 12 mesi dopo il parto. La percentuale di partecipazione nella prima intervista è stata del 73.0 % (n = 1601) nel 1995 e 75.4% (n = 2450) nel 1999. Il tipo di allattamento è stato classificato secondo la definizione dell Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO1996;1998).
DEFINIZIONI DELLE MODALITA DI ALLATTAMENTO Tipo di allattamento Il bambino deve ricevere: permesso Non permesso Allattamento al seno Latte materno Qualsiasi cibo o liquido inclusa formula adattata Allattamento al seno esclusivo Latte materno Gocce, sciroppi (vitamine, minerali, farmaci) Altri liquidi e solidi Allattamento al seno predominante Latte materno come predominante fonte di nutrienti Liquidi (acqua, bevande a base d'acqua,succhi di frutta,soluzioni reidratanti), gocce, sciroppi (Vitamine, minerali, farmaci) Altri liquidi e solidi (in particolare nutrienti diversi dal latte materno) Allattamento al seno complementato Latte materno e qualsiasi cibo solido e semi solido Qualsiasi cibo o liquido inclusa formula adattata WHO. Global Data Bank on Breastfeeding, Geneva 1996
TASSO DI INIZIO DELL ALLATTAMENTO AL SENO IN ITALIA 8,9% 23,5% 28,9 38,7% esclusivo predom inante complementato non allattam ento
CONFRONTO DELLA PREVALENZA NAZIONALE DELL ALLATTAMENTO AL SENO IN ITALIA NEL QUINQUENNIO 1995-2000 MESI DI VITA COMPIUTI 1995% 2000 variazione p % 2000-1995 NELLE PRIME 48 ORE DI VITA 85.3 91.1 +5.8 <0.0001 ALLA DIMISSIONE DALL'OSPEDALE 83.4 89.0 +5.6 <0.0001 1 66.5 81.1 +14.6 <0.0001 2 52.0 72.1 +20.1 <0.0001 3 41.8 65.7 +23.9 <0.0001 4 31.9 58.6 +26.7 <0.0001 5 24.8 53.9 +29.1 <0.0001 6 19.4 46.8 +27.4 <0.0001 7 15.3 35.7 +20.4 <0.0001 8 12.5 31.0 +18.5 <0.0001 9 9.9 25.2 +15.3 <0.0001 10 6.6 17.6 +11.0 <0.0001 11 5.0 12.8 +7.8 <0.0001 12 4.0 11.8 +6.8 <0.0001
CONFRONTO DELLA PREVALENZA NAZIONALE DELL ALLATTAMENTO AL SENO IN ITALIA NEL QUINQUENNIO 1995-2000 Differenza tra le curve di prevalenza al seno nei 12 mesi p<0.0001 (Log Rank test) % di bambini ancora allattati al seno 100 50 0 1995 2000 alla nascita 1 3 5 7 Età (mesi compiuti) 9 11
CONFRONTO DELLA PREVALENZA NAZIONALE DELL ALLATTAMENTO AL SENO ESCLUSIVO IN ITALIA DURANTE I PRIMI 6 MESI DI VITA NEL QUINQUENNIO 1995-2000 MESI DI VITA COMPIUTI 1995 2000 variazione p % % 2000-1995 NELLE PRIME 48 ORE DI VITA 29.8 38.7 +8.9 <0.0001 ALLA DIMISSIONE 70.0 76.8 +6.8 <0.0001 DALL'OSPEDALE 1 54.4 56.6 +2.2 ns 2 46.0 52.1 +6.1 <0.0001 3 36.2 47.0 +10.8 <0.0001 4 25.4 30.9 +5.5 <0.0001 5 17.1 19.9 +2.8 0.015 6 7.6 4.7-2.9 <0.0001 ns: non significativo
CONFRONTO DELLA PREVALENZA NAZIONALE DELL ALLATTAMENTO AL SENO ESCLUSIVO IN ITALIA DURANTE I PRIMI 6 MESI DI VITA NEL QUINQUENNIO 1995-2000 Differenza tra le curve di prevalenza a 6 mesi p<0.0001 (Log Rank test) % di bambini ancora allattati al seno 100 50 0 alla nascita alla dimissione 1 2 3 Età (mesi compiuti) 4 5 1995 2000 6 + : in bambini allattati esclusivamente al seno alla dimissione
Acta Paediatr 2004;93:492-497. Feeding practices of infants through the first year of life in Italy. M Giovannini, E Riva, G Banderali, C Agostoni, et al.
CONSUMO DI LATTE NEL PRIMO ANNO DI VITA %bambini 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 età (mesi compiuti) latte materno formula adattata latte vaccino
Fattori associati alla interruzione dell allattamento al seno Variabile indice di rischio corretto (95% intervallo di confidenza) Età materna 0.98 (0.97-0.99) Succhiotto nel primo mese 1.30 (1.15 1.46) Precoce introduzione di solidi 1.34 (1.03 1.75) Introduzione di formula: Entro il primo mese 4.39 (3.84-5.03) 1-3 mesi 3.30 (2.7 3.9) > 3 mesi 2.38 (1.5 3.3) regressione multipla di Cox
Fattori associati alla interruzione dell allattamento esclusivo al seno Variabile indice di rischio corretto (95% intervallo di confidenza) Indice di massa corporeo materno 1.02 (1.00-1.04) Succhiotto nel primo mese 1.28 (1.13 1.45) Peso del bambino a 1 mese 0.99 (0.98 1.00) Precoce introduzione di solidi 2.31 (1.70 3.14) regressione multipla di Cox
FATTORI ASSOCIATI ALL INIZIO DELL ALLATTAMENTO AL SENO IN ITALIA (I valori sono espressi come media ± DS) Variabile Allattamento al seno Non allattamento al seno p Peso materno 61.6±9.4 63.3 ±11 0.038 Madre lavoratrice 63.3 % 52.8% 0.003 Indice di classe medio (1: più alta, 5: più bassa) 3.1 ±1.2 3.4 ±1.2 0.010 Fumo in gravidanza: non fumatrici 86.1% 75.7% <0.001 Madri allattate esse stesse al seno 80.3% 69.3% <0.0001 Preparazione del seno in gravidanza 45.1% 33.1% <0.001 Assistenza alla madre durante la degenza in ospedale 53.8% 38.1% <0.0001 Durata della degenza in Ospedale 4.7 ±1.8 5.3 ±2 <0.0001 In grassetto: fattori risultati associati anche dopo un analisi multivariata
PERCENTUALE DEL MIGLIORAMENTO IN ITALIA DEI 10 PUNTI OMS PER L ALLATTAMENTO AL SENO PUNTI WHO 1995 % 2000 % VARIAZIONE 2000-1995 1 non valutato 18.4 non valutabile --- 2 non valutato non valutato non valutabile --- 3 63.9 67.9 +4 <0.01 4 12.4 21.3 +8.9 <0.0001 5 51.4 55.4 +4 <0.05 6 33.0 47.4 +14.4 <0.0001 7 23.7 33.6 +9.9 <0.0001 8 44.3 52.4 +8.1 <0.0001 9 47.7 60.5 +12.8 <0.0001 10 non valutato 12.2 non valutabile --- tutti i punti 3.0 2.7-0.3 ns p ns: non significativo
PERCENTUALE DEL MIGLIORAMENTO IN ITALIA DEI 10 PUNTI OMS PER L ALLATTAMENTO AL SENO 1995 2000 % 100 90 80 70 60 50 40 30 * *** * *** *** *** *** 20 10 na na na 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 punti 3-9 Punti OMS *: p<0.05 ***: p<0.0001
Allattamento al seno nelle diverse aree geografiche in Italia Obiettivo dello studio Determinare e confrontare i tassi di inizio e la durata dell allattamento al seno nelle diverse aree geografiche in Italia. Pianificare piani d intervento e politiche di promozione il più possibile specifiche per ogni macroregione analizzata.
SOGGETTI E METODI Il campione consiste in 1221 maschi (49.8%) e 1229 femmine (50.2%). Sono state considerate 5 macroregioni: Nord-Ovest (810 soggetti) Nord-Est (537 soggetti) Centro (458 soggetti) Sud (402 soggetti) Isole (243 soggetti) I risultati sono stati analizzati con il test del chi quadrato e le curve di durata dell allattamento sono state costruite attraverso il metodo di Kaplan-Meier.
RISULTATI (1) Tasso e durata di allattamento al seno nelle diverse aree geografiche % breastfeeding 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 North-west North-east Centre South Sicilia Sardegna Completed month of age
RISULTATI (2) Tasso e durata di allattamento esclusivo al seno nelle diverse aree geografiche % exclusive breastfeeding 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 North-weast North-east Centre South Sicilia Sardegna Completed month of age
DISCUSSIONE Tassi di allattamento Il tasso di allattamento al seno alla nascita e a 1 mese di vita può essere considerato omogeneo nelle diverse macroregioni, con un range, rispettivamente, di 85-93% e 71-84%. Il tasso di allattamento al seno esclusivo durante il periodo perinatale è sicuramente migliorabile in tutte le aree geografiche se comparate alle raccomandazioni internazionali, in particolare in Sicilia.
Durata dell allattamento La durata dell allattamento al seno e dell allattamento esclusivo è sicuramente migliorabile in tutte le aree. Esistono rilevanti differenze, specialmente tra Sicilia e le altre regioni: infatti, mentre in gran parte delle regioni italiane circa la metà delle madri allatta in modo esclusivo per 4 mesi dopo il parto e continua ad allattare fino a 6 mesi, in Sicilia le rispettive percentuali sono del 22% e 32%. Aderenza ai 10 punti dell OMS Risulta veramente bassa in Italia, in particolare per il punto 4 (allattamento entro mezz ora dopo la nascita, 21%), 6 (non somministrazione/promozione di alimenti diversi dal latte materno, 46%), 7 (rooming in, 34%). L aderenza contemporanea ai 10 punti è molto bassa (< 4%) in tutto il Paese, senza particolari differenze geografiche.
qualche considerazione Le differenze nei tassi di allattamento tra le aree geografiche possono essere dovute a numerose cause, fra le quali la diversa aderenza degli Ospedali ai 10 punti OMS. L inizio e la durata dell allattamento al seno e dell allattamento esclusivo sono, infatti, ad un analisi multivariata, associate indipendentemente sia all aderenza ai punti OMS, specialmente 4, 5, 6, 8, 9, 10, che alle caratteristiche materne (età, grado di istruzione, fumo, sovrappeso).
Bisogna, però, considerare che i risultati presentati si riferiscono a dati raccolti nel 2000, e che in questi anni in Italia sono stati promossi dalle autorità sanitarie programmi regionali di promozione dell allattamento al seno. Deve essere sicuramente migliorata l aderenza ai punti OMS e l istruzione del personale sanitario. Per tale motivo molti Ospedali hanno già aderito all iniziativa Baby Friendly Hospital.