Ecco i danni che il terremoto ha procurato a due dei più significativi monumenti simboli della nostra storia che devono essere salvati La nostra storia è legata alla signoria della famiglia Pico, che ha dato i natali a Giovanni Pico e che ha regnato a Mirandola quasi 400 anni. lo sgomento è incolmabile quando pensiamo ai tanti visitatori, a tutt'oggi 54153 tra persone e studenti che hanno visitato Mirandola medievale, rinascimentale e barocca, i palazzi storici, i bastioni, la toponomatica cittadina, in tutto gli itinerari di visita di Mirandola ed il suo territorio Gli itinerari di visita erano oltre 40, i visitatori, accompagnati da un gruppo di giovani appassionati della nostra storia e dalla presidente della associazione "La Nostra Mirandola" prof.ssa Nicoletta Vecchi Arbizzi periodicamente, dal dicembre 2001 hanno sempre spiegato la storia della nostra città alle persone interessate per scoprire le nostre radici e la nostra identità culturale. La nostra associazione denominata La Nostra Mirandola ha come motto le seguenti parole Solidarietà e Cultura- perché non si può donare solidarietà se non c è la cultura intesa anche come la conoscenza dell altro, che in tal modo riceve aiuto in maniera più consapevole Se credete in tutto quello che abbiamo fatto per migliorare la salute di tutti noi e la diffusione delle nostre radici storiche e culturali, aiutateci a ricostruire la nostra storia, annientata dalla terribile catastrofe naturale.la Vostra collaborazione permetterà di iniziare la rinascita dei simboli del nostro patrimonio artistico: La chiesa di San Francesco in quanto Pantheon della famiglia Pico e coeva alla esistenza del grande Giovanni e la Chiesa del Gesù, gioiello barocco della famiglia Pico Il Vostro preziosissimo aiuto servirà per potere iniziare il progetto di ricostruzione di questi insigni monumenti che ci rappresentano nel mondo. Anche la Chiesa del Duomo è da salvare, ma contiamo che in questa ricostruzione intervenga la Curia vescovile, in quanto la Chiesa è di proprietà della Curia Il nostro c/c è il seguente: Iban :CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE, sede di Mirandola : IT18 Q 06160 66850 0000 20000C00 Intestato a: La Nostra Mirandola Onlus Solidarietà e cultura- Indicare Nome, Cognome, Indirizzo e Causale: nella causale scrivere Per ricostruzione chiese SanFrancesco e Gesù
CHIESA DI SAN FRANCESCO ( 1287) Il complesso della Chiesa di S. Francesco comprensivo del vicino convento, è uno dei più antichi della città, già presente nel primissimo assetto urbano del XII secolo. Si tratta di una delle prime Chiese francescane d Italia costruita subito dopo la canonizzazione del santo (1228), fu sistemata nelle forme attuali all inizio del xv secolo. La chiesa è a tre navate con copertura a capanna a doppio spiovente. L ampio sagrato era occupato dal 1660 da un portico ( abbattuto abusivamente nel 1927) che permetteva a chi ne avesse bisogno, di consumare almeno un pasto caldo al giorno. Questa istituzione fu creata dai frati nel 1485 e fu chiamata Desco dei poveri. Un altra importante istituzione fu la fondazione del sacro Monte di Pietà ( 1495) che svolgeva attività di beneficenza e solidarietà per i più poveri. Nel 1941 fu incorporato e gestito dalla locale Cassa di Risparmio. Il Desco che dava a chiunque si fosse presentato al convento una minestra e un pezzo di pane al giorno, tutti i giorni e il Monte che prestava ai poveri, praticamente senza frutto e solo in cambio di un piccolo pegno mobile, riscattabile, in tempi in cui l usura era una crudele piaga sociale, furono due istituzioni di grande valore umanitario e morale sorte in un secolo di miseria generale e nel quale lo svolgersi della vita, per i ceti meno forti era durissimo e stentato. L importanza dell edificio è inoltre dovuta al suo ruolo di Pantheon della famiglia Pico: al suo interno si trovano le splendide tombe di Galeotto (1499), di Prendiparte (1394) opera di Paolo delle Masegne, di Spinetta (1399), di Giovan Francesco (1467).
SITUAZIONE DOPO LA SCOSSA DEL 20/05/12
SITUAZIONE DOPO LE SCOSSE DEL 29/05/12
La nostra associazione da 11 anni si è battuta per salvaguardare la cultura e la sanità del nostro territorio. Confidando che le nostre precedenti attività possano darvi fiducia sulla affidabilità che abbiamo sino ad ora mostrato nel realizzazione di quanto esposto, Vi ringraziamo tutti di cuore per quello che potrete fare perché credeteci, non ci è rimasto niente: siamo senza tessuto produttivo, siamo senza radici perché tutti i monumenti sono spariti, siamo senza sanità perché l ospedale è evacuato e chissà quando riaprirà e se riaprirà, ci è rimasta solo la speranza che il nostro prossimo sia, come state mostrando Voi, sensibile alla nostra distruzione e ci aiuti a ricostruirci sia nella nostra identità persa in un soffio e sia nella nostra voglia di continuare a resistere e combattere per non essere completamente annientati e cadere nell oblio più oscuro e dimenticato. Vi salutiamo tutti con affetto Nicoletta Vecchi Arbizzi, presidente e rappresentante legale dell associazione che adora tanto Mirandola