La formazione universitaria in un percorso educativo lifelong Maria Sticchi Damiani www.bolognaprocess.it 1
L apprendimento permanente in Europa L apprendimento permanente costituisce uno degli obiettivi perseguiti nei due principali processi europei di questo decennio: La strategia di Lisbona (Unione Europea) Il processo di Bologna (governi di 45 paesi europei) entrambi miranti al raggiungimento di significativi risultati entro il 2010 2
L apprendimento permanente in Europa 1. Strategia dell Unione Europea Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000) L Unione si è posto un nuovo obiettivo strategico per il prossimo decennio: diventare l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo capace di una crescita economica sostenibile con maggiore e migliore occupazione e più forte coesione sociale. Consiglio europeo di Feira (giugno 2000) Il Consiglio ha invitato gli stati membri, il Consiglio e la Commissione, ciascuno nelle rispettive aree di competenza a identificare strategie coerenti e misure pratiche al fine di favorire l apprendimento permanente per tutti 3
L apprendimento permanente in Europa 2. Risposta della Commissione Europea Memorandum sull apprendimento permanente (novembre 2000) La nozione di apprendimento permanente deve diventare il principio informatore dell offerta e della domanda in qualsiasi contesto di apprendimento. Comunicazione della Commissione: Realizzare uno spazio europeo dell apprendimento permanente (novembre 2001) - Si intende per apprendimento permanente qualsiasi attività di apprendimento - formale, non formale ed informale - avviata in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale 4
L apprendimento permanente in Europa 3. Strategia dei governi europei - Il processo di Bologna Comunicato di Praga (giugno 2001) I ministri dell Istruzione superiore affermano che nell Europa del futuro, costruita su una società e su una economia basata sulla conoscenza, è indispensabile elaborare strategie per l apprendimento permanente che consentano sia di far fronte alle sfide poste dalla competitività e dall uso di nuove tecnologie, che di migliorare la coesione sociale, la parità delle opportunità e la qualità della vita. 5
L apprendimento permanente in Europa 4. Esortazione dei ministri europei alle Università - Il processo di Bologna Comunicato di Berlino (settembre 2003) I ministri esortano le istituzioni di istruzione superiore, e tutti coloro che sono interessati al problema, ad accrescere le possibilità di perseguire un apprendimento permanente a livello di istruzione superiore con il riconoscimento dell apprendimento pregresso. I ministri ribadiscono che tale funzione deve costituire una parte integrante dell istruzione superiore. Comunicato di Bergen (maggio 2005) - I ministri si propongono di lavorare con le istituzioni di istruzione superiore ed altre istituzioni per migliorare il riconoscimento dell apprendimento pregresso, incluso laddove possibile l apprendimento non formale e informale, sia per l accesso ai corsi di studio nell ambito dell istruzione superiore che come componente degli stessi. 6
Due esigenze strettamente collegate 1. Dagli adulti viene una domanda di acquisizione continua di nuove conoscenze e competenze cui le università devono rispondere offrendo percorsi di apprendimento innovativi, flessibili, facilmente accessibili, anche a moduli brevi 2. Gli adulti portano nell università l apprendimento già conseguito con modalità e in contesti diversi, formali, non formali e informali che l università deve valorizzare e riconoscere, anche ai fini del rilascio dei propri titoli accademici 7
Nuove responsabilità delle università 1. Offrire a diplomati e laureati adulti varie opportunità di apprendimento permanente per crescere culturalmente completare studi interrotti riconvertire lauree deboli migliorare lo status professionale 2. Flessibilizzare/personalizzare i percorsi formativi per corrispondere alle specifiche esigenze manifestate dagli studenti adulti 3. Verificare l apprendimento già conseguito dagli adulti sia all interno che all esterno dell università per certificare le competenze acquisite abbreviare i corsi di studio 8
Come? 1. Principi di base 2. Strumenti 3. Percorsi di apprendimento 4. Caratteristiche dei percorsi di apprendimento 5. Strutture organizzative 6. Procedure per il riconoscimento dell apprendimento pregresso 7. Partenariati 8. Risorse 9
1. Principi di base Centralità del soggetto che apprende Valorizzazione di qualsiasi forma di apprendimento 10
2. Strumenti a) I risultati di apprendimento attesi dai corsi di studio universitari o conseguiti al di fuori dell università in diverse attività operative (lavoro o altro) sono descritti secondo parametri comuni: conoscenze e competenze, sapere e saper fare al fine di: collegare più agevolmente i percorsi di apprendimento progettati dalle università alle conoscenze e competenze utili nelle attività operative valorizzare le conoscenze e competenze già acquisite in attività operative ed integrarle nei percorsi di apprendimento offerti dall università 11
2. Strumenti b) Il sistema di crediti adottato (CFU), si basa sui risultati di apprendimento conseguiti sia in un contesto accademico che in un contesto operativo, ed il relativo carico di lavoro richiesto per il loro raggiungimento al fine di: consentire agli adulti che dimostrino di aver già conseguito determinate conoscenze e competenze o le conseguano in percorsi di apprendimento permanente la capitalizzazione dei crediti acquisiti il loro trasferimento a corsi di studio affini 12
3. Percorsi di apprendimento Il caso dei Master universitari (DM 270/04) corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente di primo e secondo livello (art.3/9) Per conseguire il master universitario lo studente deve aver conseguito almeno 60 crediti oltre a quelli acquisiti per conseguire la laurea e la laurea magistrale (art. 7/4) 13
Criticità dei master universitari Collocazione del Master nel Quadro Nazionale dei Titoli Ambiguità terminologica in ambito europeo Perché due livelli? Assicurazione della qualità 14
3. Percorsi di apprendimento Varietà dei percorsi esistenti Corsi di perfezionamento Corsi di aggiornamento Corsi di formazione professionale Corsi FSE (Fondo Sociale Europeo) Corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) Corsi singoli Altri da integrare in un unica strategia per l apprendimento permanente ed in un programma monitorato di attività 15
4. Caratteristiche dei percorsi di apprendimento flessibili, accessibili, innovativi, spesso brevi intesi a soddisfare bisogni ben identificati progettati in comune con professioni, imprese, pubblica amministrazione integrati con esperienze di lavoro basati su una didattica per problemi, per progetto, supportata da nuove tecnologie provvisti di un adeguato sistema di assicurazione della qualità (valutazione interna, esterna, pubblicazione dei risultati) 16
5. Strutture Varietà dei modelli organizzativi esistenti: Interne/ esterne Centralizzate/decentrate In forma consortile/autogestite Funzioni essenziali di un centro di apprendimento permanente: Offerta di percorsi di apprendimento per adulti Riconoscimento dell apprendimento pregresso Orientamento Formazione dei formatori Assicurazione della qualità 17
6. Procedure per il riconoscimento dell apprendimento pregresso Indirizzo nazionale: Il MiUR chiede alle università di disciplinare nei loro Regolamenti didattici le procedure attraverso le quali i competenti Consigli di corso di studio possono riconoscere come CFU le conoscenze e competenze già acquisite dai singoli candidati anche in contesti non accademici (informali e non formali) Regolamenti di ateneo e di corsi di studio: Le università elaborano norme chiare, dettagliate e trasparenti per verificare l apprendimento già conseguito dai singoli candidati, anche in contesti non accademici (informali e non formali) e per attribuire i relativi CFU, ai fini della loro utilizzazione nei corsi di studio. Procedure di certificazione Le università certificano le competenze acquisite, ai fini della formazione 18 obbligatoria o dello sviluppo delle carriere
7. Partenariati Accordi tra università e pubblica amministrazione organizzazioni ed enti nazionali, territoriali o settoriali imprese ordini ed associazioni professionali per l identificazione dei bisogni delle persone e la progettazione comune di percorsi sostenibili Sinergie fra le università del territorio per coordinare l offerta di percorsi di apprendimento permanente di qualità Partecipazione delle università a reti e progetti internazionali nell ambito del nuovo Programma europeo per il Lifelong Learning, che include anche l educazione degli adulti 19
8. Risorse Prossimo quadro comunitario di sostegno piano operativo nazionale per l apprendimento permanente fondi alle regioni Fondi per la formazione obbligatoria degli ordini ed delle associazioni professionali Investimento delle persone nella propria crescita culturale e professionale 20
Sito dei promotori di Bologna www.processodibologna.it 21