MASSIME CIVILE AVVOCATO E PROCURURATORE Corte di Cassazione Sez. II civ. 27 Settembre 2011, n 19750 Avvocato e procuratore Parcella Vidimazione ad opera del Consiglio dell Ordine Decreto ingiuntivo nei confronti del cliente Opposizione Onere della prova La parcella vidimata dal Consiglio dell Ordine, sulla cui base l avvocato ha ottenuto il decreto ingiuntivo contro il cliente, è vincolante per il magistrato esclusivamente nella fase monitoria non nell eventuale giudizio di opposizione. Il parere dell Ordine attesta soltanto la conformità della parcella alla tariffa, è onere del professionista, creditore e attore, fornire la prova sia delle prestazioni realmente eseguite che della misura degli importi richiesti. Corte di Cassazione Sez. I civ. 8 Settembre 2011, n 18455 (Pres. Proto; Rel. Bernabai) Avvocato e procuratore Studio associato Personalità del rapporto d opera professionale Esclusa Ammissione al rango privilegiato del proprio credito Escluso 1
Lo studio legale associato non può proporre opposizione, allo stato passivo del fallimento di una società, al fine di ottenere l ammissione al rango privilegiato del proprio credito, perché organismo collettivo dotato di struttura organizzativa che non consente la concessione del privilegio che è riconosciuto, art. 2751 bis, n. 2 c.c., senza possibilità di estensione analogica, solo al singolo professionista. La proposizione della domanda ad opera dello studio associato lascia presumere l esclusione della personalità del rapporto d opera professionale, però il riconoscimento del credito vantato dallo studio non va escluso a priori, potendo essere giustificato dalla cessione del credito della prestazione professionale svolta personalmente dal singolo avvocato. DIRITTO DI FAMIGLIA Corte di Cassazione Sez. I civ. 26 Settembre 2011, n 19579 Famiglia Matrimonio Cessazione degli effetti civili del matrimonio Assegno di mantenimento Condizioni Il diritto all assegno di mantenimento non viene meno nel caso in cui l ex coniuge torna a vivere a casa dei genitori e neppure se beneficia di una pensione minima di invalidità. Lo stato di bisogno non cessa dal momento che l esser tornata a casa dei genitori potrebbe costituire una situazione 2
momentanea, e perchè l ex non può considerarsi costretta a vivere in famiglia. L obbligo di provvedere a versare gli alimenti non viene meno neanche quando la separazione sia avvenuta con addebito a carico del coniuge avente diritto all assegno. Corte di Cassazione Sez. I civ. 22 Settembre 2011, n 19349 Famiglia Matrimonio Cessazione degli effetti civili del matrimonio Mancata convivenza Diritto al mantenimento Sussiste L assegno di mantenimento è dovuto anche in presenza di un matrimonio vissuto a distanza, in cui non si è instaurato una reale convivenza 1. Corte di Cassazione Sez. I civ. 15 Settembre 2011, n 18853 Famiglia Matrimonio Tradimento Richiesta di risarcimento danni da parte del coniuge tradito Richiesta effettuata prima che si sia deciso sull addebito Possibile 1 Secondo la Suprema Corte di Cassazione: la mancata convivenza può trovare ragione nelle più diverse situazioni o esigenze, e va comunque intesa, in difetto di elementi che dimostrino il contrario, come espressione di una scelta della coppia, di per sé non escludente la comunione spirituale e materiale, dalla quale non possono farsi derivare effetti penalizzanti per uno dei coniugi, ed alla quale comunque non può attribuirsi efficacia estintiva dei diritti e doveri di natura patrimoniale che nascono dal matrimonio. 3
Il coniuge pubblicamente tradito può chiedere i danni anche se nulla è stato deciso, in sede di separazione, sull addebito 2. Corte di Cassazione Sez. I civ. 12 Settembre 2011, n 18618 Famiglia Matrimonio Divorzio Assegno divorzile Determinazione del quantum Assegnazione della casa familiare Esclusa dall assegno di mantenimento L ex moglie, che durante il matrimonio ha provveduto all esclusivo accudimento del marito e dei figli, ha diritto ad un assegno divorzile pieno dal momento che ha una capacità di guadagno pressoché nulla. 2 La Cassazione ha affermato che i doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia, quale addebito della separazione, discendendo dalla natura giuridica degli obblighi suddetti che la relativa violazione, ove cagioni la lesione di diritti costituzionalmente protetti, possa integrare gli estremi dell illecito civile e dare luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali ai sensi dell art. 2059 c.c., senza che la mancanza di una pronuncia di addebito in sede di separazione sia preclusiva dell azione di risarcimento relativa a detti danni. Dunque la richiesta di risarcimento per la relazione extraconiugale è del tutto indipendente dalla causa di divorzio. Viene meno la consequenzialità tra la colpa della fine del matrimonio e la responsabilità civile di chi tradisce, i diritti inviolabili della persona restano tali, pertanto la loro lesione ad opera di altro componente della famiglia può essere presupposto di responsabilità civile. E se la dichiarazione di addebito si occupa solo di liquidare un assegno e i diritti successori, le conseguenze sui diritti costituzionalmente tutelati del coniuge tradito: salute psicofisica, dignità ecc., possono trovare garanzia anche attraverso i comuni canali di ristoro del danno. Chiaramente va precisato che non esistendo un dovere di fedeltà costituzionalmente tutelato la richiesta di risarcimento è possibile solo quando si è in presenza di una infedeltà plateale, particolarmente frustrante tanto da compromettere la salute o altro interesse costituzionalmente garantito del coniuge tradito, e di tutto ciò ne sia stata data prova. 4
Nella determinazione del quantum dell assegno di mantenimento occorre tener conto dell intero patrimonio e non solo dei guadagni mensili o annuali. Tra i parametri da considerare non rientra l assegnazione della casa familiare che è effettuata nell esclusivo interesse dei figli. FALLIMENTO Corte di Cassazione Sez. VI civ. 13 Settembre 2011, n 18762 Fallimento Procedura prefallimentare Nullità Giudizio di cognizione Viene meno La nullità della procedura prefallimentare fa cadere l intero giudizio di cognizione, travolge tutti gli atti consequenziali, ivi incluso il giudizio di cognizione di primo grado, la sentenza relativa e il giudizio di secondo grado 3. RESPONSABILITA PROFESSIONALE Corte di Cassazione Sez. Unite civ. 13 Settembre 2011, n 18696 3 Secondo la Suprema Corte, la procedura prefallimentare non può essere paragonata ad un processo di cognizione ordinaria dal momento che ha natura inquisitoria, ma mira ad accertare in maniera celere e senza cognizione piena la sussistenza attuale dei presupposti per la dichiarazione di fallimento dell imprenditore. 5
Responsabilità professionale Deposito tardivo della sentenza Illecito disciplinare Sussiste Il deposito tardivo della sentenza, anche se non abituale, costituisce illecito disciplinare per il magistrato in quanto i tre requisiti richiesti reiterato, grave o ingiustificato non debbono necessariamente coesistere, ma possono essere valutati separatamente 4. COMMERCIALE Corte di Cassazione Sez. I civ. 12 Settembre 2011, n 18600 Società Società semplice Irregolarità del bilancio Amministratore Revoca Clausola compromissoria Non valida Per la revoca dell amministratore di una società semplice, quando trattasi di controversie relative all irregolarità del bilancio, la clausola compromissoria inserita nello statuto, che ne affida la soluzione ad un arbitro, non è valida. RISARCIMENTO DANNO Corte di Cassazione Sez. III civ. 12 Settembre 2011, n 18643 4 Per gli Ermellini reiterato non vuol dire abituale, ma solo che il ritardato deposito è accaduto più di una volta. Gravità e reiterazione non occorre che concorrano, basta uno solo di essi perché il ritardo sia punibile anche se unico ove sia grave, considerandosi tale quel tardivo deposito che abbia superato del triplo il termine di legge. 6
Danno (risarcimento da) Grave malformazione del feto Mancata informazione da parte del ginecologo Responsabilità Non sussiste Nessuna responsabilità può essere ascritta al medico, circa la grave malformazione del feto, per non aver messo a conoscenza dei fatti, prima della nascita, i futuri genitori. È obbligo di chi ricorre allegare e dimostrare, sia pure in via presuntiva, la circostanza per la quale, trascorsi i 90 giorni dalla data del concepimento, premesso che l ecografia rivelatrice del danno alla salute del nascituro avrebbe potuto essere eseguita solo al quinto mese, la madre sarebbe ricorsa all interruzione della gravidanza, provando l esistenza dei necessari presupposti, malgrado il divieto imposto dalla legge quoad tempus. COMUNIONE E CONDOMINIO Corte di Cassazione Sez. II civ. 21 Settembre 2011, n 19210 Comunione e condominio Documenti contabili Richiesta di esame della documentazione da parte del condomino Rifiuto dell amministratore Delibera assembleare Annullamento Inesigibilità della richiesta Onere della prova 7
Il condomino può richiedere all amministratore, in qualsiasi tempo e non solo in sede di rendiconto annuale e di approvazione del bilancio, di prendere visione o di estrarre copia di documenti contabili. Il rifiuto, ad opera dell amministratore, ove non sia provata l impossibilità di dare corso alla richiesta, in quanto effettuata poche ore prima della seduta, dà luogo a responsabilità e all annullamento della delibera dell assemblea. È l amministratore e quindi il condominio in sede di impugnazione della delibera, che ha l obbligo di fornire la prova della inesigibilità della richiesta. Corte di Cassazione Sez. II civ. 14 Settembre 2011, n 18792 Comunione e condominio Soffitta Trasformazione in terrazza Mancata copertura Possibili infiltrazioni d acqua nell appartamento sottostante Illegittimità Sussiste È illegittima la trasformazione, ad opera dei proprietari, della soffitta in terrazzo, privo di copertura, quando mette a rischio d infiltrazioni d acqua l appartamento sottostante. OBBLIGAZIONI E CONTRATTI Corte di Cassazione Sez. III civ. 20 Settembre 2011, n 19126 8
Obbligazioni e contratti Appalto Direttore dei lavori Segnalazione di inesistenza delle condizioni necessarie di sicurezza Infortunio Corresponsabilità Non sussiste In presenza di contratto di appalto privato, nessuna corresponsabilità può essere ascritta al direttore dei lavori per l infortunio occorso, in cantiere, durante i lavori di ristrutturazione e demolizione di un fabbricato se aveva già espresso il dissenso alla prosecuzione dei lavori per la mancanza delle condizioni di sicurezza. Il direttore dei lavori, nell ambito del contratto di appalto privato, non ha il potere di interrompere i lavori ma soltanto di segnalare l inesistenza delle condizioni necessarie per la prosecuzione dell opera. PROCESSO CIVILE Corte di Cassazione Sez. III civ. 20 Settembre 2011, n 19122 Processo civile Raggiungimento della maggiore età nel corso del procedimento Sentenza Mancata notifica al neomaggiorenne Impugnazione Termine breve Escluso La mancata notifica della sentenza alla parte che, nel corso del procedimento, ha compiuto diciotto anni non fa decorrere il termine breve 9
per l impugnazione, con la possibilità pertanto per quest ultimo di impugnare la sentenza nel termine lungo di un anno 5. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 5 la rappresentanza processuale del minore non cessa automaticamente allorché questi diventi maggiorenne ed acquisti, a sua volta, la capacità processuale, rendendosi necessario che il raggiungimento della maggiore età sia reso noto alle altre parti mediante dichiarazione, notifica, o comunicazione di un atto del processo. Tale principio dell attività della rappresentanza opera - tuttavia soltanto nell ambito della stessa fase processuale, attesa l autonomia dei singoli gradi di giudizio. 10