SPECIE ARBOREE ED ARBUSTIVE DELLA GARZAIA DI PEDEROBBA Enrico Lion Il fiume Piave scorre nel tratto di medio-basso corso lungo la Garzaia di Pederobba, conservando la morfologia di bacino montano. Le rive sono popolate da vegetazione igrofila fin dall epoca preistorica, che perciò è definita autoctona, cioè di origine locale. Tale vegetazione ripariale delimita l ambiente boschivo di pianura da quello di fiume, formando un mosaico naturale di ambienti forestali. Altri raggruppamenti eterogenei e frammentari di specie vegetali sono il risultato dell alterazione alla naturale dinamica evolutiva degli Habitat, soprattutto a seguito di modificazioni operate dall uomo. Ne fanno parte specie arboree definite alloctone oppure esotiche ; quali il platano, il pioppo ibrido americano, la buddleja, definite anche naturalizzate, in grado cioè di autosostenersi ad di fuori dell'areale originario. Tra di esse la robinia, ben adattata al nostro clima, a discapito delle meno competitive specie preesistenti. Dal punto di vista climatico tutto il bacino del Piave appartiene alla zona temperato continentale ed umida tipica anche ad altre aree meridionali delle Alpi, mentre sotto il profilo pluviometrico l area appartiene alla fascia prealpina. Ai piedi della catena calcarea del Monfenera il Grappa degrada con aspre pareti rocciose e versanti ripidi verso la pianura sedimentaria del bacino del Piave, di antica origine alluvionale. L area della Garzaia di Pederobba giace nella destra idrografica del Piave e appartiene alla regione forestale planiziale dell alta pianura, che include diversi Biotopi in cui convivono piante e animali conspecifici o eterospecifici. All interno della Garzaia i diversi biotopi coesistono e comprendono risorgive e fontanili. Le risorgive formano presso le polle aree umide di pregio ambientale e paesaggistico, e alimentano una serie di corsi d acqua. I fontanili sono invece formati da affioramenti della falda freatica. I diversi biotopi della Garzaia di Pederobba possono essere raggruppati in 4 tipologie: Biotopo di risorgiva: la presenza dell 'acqua aumenta la biodiversità delle specie e la flora è quella tipica delle grave del Piave, che comprende il canneto a Cannuccia di palude (Phragmites australis). Un buon indicatore di queste zone è il Carpino bianco (Carpinus betulus), che infatti predilige i terreni sciolti, profondi e freschi. Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Orniello (Fraxinus ornus), Roverella (Quercus pubescens) prediligono ambienti con poca umidità al suolo (gli orno-ostrieti si formano prevalentemente nei versanti meridionali dei rilievi). Queste ultime tre specie vegetano ai margini delle risorgive e formano gli Orno-Ostrieti della regione forestale esalpica, caratteristica dei suoli carbonatici. Biotopo di grava sassosa: il suolo è rappresentato da sedimenti alluvionali decrescenti, lungo il corso del Piave, di sabbia e ghiaia. Le forme di vegetazione sono molteplici e comprendono specie pioniere xerofile e mesofile. Le piante xerofile sono adattate a condizioni di siccità. In poche settimane completano il ciclo vitale dal seme al frutto e poi muoiono. Le piante mesofile sono invece adattate a un regime di precipitazioni di portata media. L area di grava fluviale è occupata di pioppi (Populus sp) e salici ripari (Salix sp) laddove la superficie venga periodicamente allagata dalle piene fluviali, mentre tra gli arbusti sono presenti la buddleja (Buddleja davidii) e la rosa canina. Biotopo ripariale: La vegetazione è costituita soprattutto da specie igrofile legate all ambiente ripariale, rappresentate da consorzi a salici (Salix sp); alle quali si associano gli arbusteti ed altre formazioni tipiche degli ambienti soggetti a periodiche inondazioni. Il salice bianco è una specie tipica e caratterizzante di tali aree. 1
Biotopo di greto: Nelle zone del greto del torrente, spesso sommerse, solo le piante pioniere sono capaci di crescere e fruttificare rapidamente nei periodi di magra, prima che la successiva piena allaghi nuovamente l area. Nelle zone inondate solo occasionalmente vegeta invece un bosco ripario. L adattamento ha permesso alle piante superiori di sopravvivere ai cambiamenti stagionali quali le inondazioni durante i periodi di portata massima e la siccità in quelli con portata minima. I salici tipicamente presenti nelle zone di greto sono rappresentati soprattutto da Salix eleagnos. Il bosco su terreno più evoluto è tipico di ambienti più umidi ed è formato da Pioppo nero (Popolus nigra), Salice comune (Salix alba), Olmo comune (Ulmus minor), Acero oppio (Acer campestre), Farnia (Quercus robur). La Farnia è esigente in fatto di umidità. Predilige i terreni fertili e profondi, non troppo compatti; si accompagna all Olmo, poichè condivide largamente le esigenze ecologiche. Tra le specie arbustive vegeta il Ligustro (Ligustrum vulgare), il Biancospino comune (Crataegus monogyna), l Oppio (Viburnum opulus) detto anche più comunemente Pallon di ; la Fusaria comune (Euonymus europaeus) detto anche più comunemente Fusaggine o Berretta da prete. Figura 1: Le superfici ai margini di un torrente vengono inondate di frequente e sono quindi caratterizzate da tipi differenti di vegetazione 3:02 Lungo il percorso pedemontano del Piave la complessità dell ecosistema aumenta per effetto della vicinanza del massiccio montuoso del Monte Grappa e l innesto di canali laterali o risorgive. Infine il continuo trasporto di materiale verso valle da parte del fiume aumenta la dinamicità dell Habitat fluviale come ambiente di transizione. Biotopo saliceto-pioppeto-arbusteto: Le specie vegetali prevalenti sono latifoglie igrofile a distribuzione verticale multiplana e comuni dei boschi rivieraschi golenali e planiziali, quali: Salix alba (Salice bianco); Populus nigra (Pioppo nero); Ulmus campestris (Olmo Campestre); Sambucus nigra (Sambuco nero), Corylus avellana (Nocciolo) e, tra le specie erbacee, Solanum dulcamara (Morella rampicante). L insieme delle latifoglie può essere a sua volta suddiviso in: specie che amano un terreno fertile e umido, specie che invece sopportano terreni poveri e aridi. 2
Al primo gruppo appartengono la Farnia (Quercus robur), l Ontano (Alnus spp ), il Pioppo (Populus spp), il Tiglio (Tilia spp) e il Salice piangente. L Ontano (Alnus spp ) in particolare è tipico di substrati fangosi, come in prossimità di acque nascenti. Al secondo invece l albero di giuda (Cercis siliquastrum), il bagolaro (Celtis australis), il biancospino (Crataegus monogyna ), il frassino (Fraxinus excelsior), il carpino (Carpinus spp ), l orniello (Fraxinus ornus). Eccezione per il nocciolo, arbusto edafico e dunque colonizzatore, oltre che indicatore di zone di riconquista da parte del bosco. All interno della garzaia lo si trova infatti ai margini dei prati e zone agricole abbandonate, che in passato erano più estesi e sfalciati con re frequenza. Nella garzaia è una specie effimera poichè tende ad essere soppiantato dal carpino nero. All interno della Garzaia crescono spontaneamente il S. purpurea, S. eleagnos, S. alba, tipici del bosco golenale negli stagni che periodicamente si formano nelle stagioni piovose e lungo le fontane di San Giacomo, in associazione a pioppo e ontano nero. Nei prati invece viene capitozzato alla base dei rami giovani e flessibili, che sono utilizzati per legature. Il Pioppo è specie edafica e colonizzatrice di suoli poveri come il greto del Piave. Grazie alla elevata capacità di stoccare il carbonio atmosferico è una pianta miglioratrice della qualità dell aria. Ai margini dei sentieri, come in aree perturbate, vegeta inoltre il rovo (Rubus spp), arbusto altamente competitivo ed invadente, fastidioso per l uomo quanto utile all ecosistema, poiché miglioratore del tenore minerale del terreno. La robinia (Robinia pseudoacacia), infine, sebbene sia un specie transitoria, ha soppiantato lungo il medio corso del Piave il carpineto, grazie alle elevate capacità di riscoppio dei polloni basali e colonizzatrice dei suoli mesici. La suddivisione fra specie arboree ed arbustive è stata stabilita nel 1985 dall Inventario Forestale Nazionale e pone il limite di altezza a 4-5 m. Gli arbusti poi sono divisibili in grandi arbusti aventi fusti delle dimensioni di un tronchetto; e cespugli, aventi invece il fusto principale allo stato di frasca. 3
Ciliegio Prunus avium 20 Ciliegio da fiore Prunus serrulata 10-15 Farnia Quercus robur 30 Fico sommersione temporanea Ottima adattabilità a tutti i tipi di terreno Senza particoalri esigenze di terreno Terreni profondi, argillosi o limosi Ficus carica 7-8 terreni sassosi e calcarei Frassino re Fraxinus excelsior 25 profondi, sciolti Gelso Morus alba 15 Predilige terreni profondi, tollera siccità e freddo Noce comune Juglans regia Predilige terreni freschi, sciolti, 25 asciutti; tollera male il caldo e il freddo eccessivi Olmo Ulmus campestris 25 sensibile al compattamento del terreno Ontano bianco Alnus incana 8-10 predilige i terreni calcarei e argillosi Ontano nero Alnus glutinosa 15 Terreni freschi Orniello Fraxinus ornus 10-15 Ottima adattabilità a terreni aridi, sia calcarei che argillosi Pero selvatico Pyrus sp. 5-10 Pioppo bianco Populus alba 10 Pioppo nero Populus nigra 25 Pioppo tremulo Populus tremula 18-20 Platano Platanus hybrida Rustico e resistente agli attacchi parassitari profondi; ampia adattabilità profondi; ampia adattabilità 25-30 Robinia Robinia pseudoacacia indifferente al substrato, 25 purché ben drenato tollera la siccità, teme ristagni Roverella Quercus pubescens 15 prolungati Salice bianco Salix alba 18 resiste al ristagno Sambuco Sambucus nigra 6 Predilige terreni fertili Tasso Taxus baccata 30 Predilige terreni calcarei sempreverde Tiglio selvatico Tilia cordata Preferisce terreni ricchi di 30 sostanza organica Tabella 1: elenco delle specie arboree presenti nell area della Garzaia di Pederobba. aprile ALBERI NOME NOME h ESIGENZE E epoca di COMUNE SCIENTIFICO (m) ADATTABILITA' sempreverde fioritura Acero campestre Acer campestre 10 Tollera il freddo Biancospino Crataegus monogyna 4-6 Rustica, predilige terreni calcarei argillosi Carpino bianco Carpinus betulus 25 Rustica, tollera la febbraioaprile giugnoagosto febbraio aprile giugno 4
ARBUSTI NOME NOME H ESIGENZE E epoca di COMUNE SCIENTIFICO (mt)* ADATTABILITA' sempreverde fioritura Agazzino Pyracantha coccinea 2-3 rustico, vigoroso sempreverde Alloro Laurus nobilis 9-10 Teme forti gelate sempreverde Berretta da prete Biancospino comune Euonymus europaeus Crataegus monogyna Buddleia Buddleja davidii 2,5 Calicanto Calycanthus praecox 1,5-2 Molto rustica 4-5 Molto rustica rustica, preferisce pieno sole 2,5 Rustico Corniolo Cornus mas 2,5 Molto rustica caducifolgia Lantana Viburnum lantana 5 molto rustico Lentaggine Viburnum tinus 2 Rustica, resistente freddo e inquinamento atmosferico sempreverde Prugnolo Prunus spinosa 4 Salice grigio Salix cinerea 5 Salice francese Salix triandra 3 adattabilità a tutti i tipi di terreno resiste all'umidità, predilige terreni freschi resiste all'umidità, predilige terreni sabbiosi Salice rosso Salix purpurea 3 resiste all'umidità Salicone Salix caprea 3 resiste al ristagno febbraio Sambuco Sambucus nigra 4-5 Sanguinello Cornus sanguinea 2,5 sopporta terreni aridi e umidi molto rustico; preferisce terreni alcalini e neutri, Tabella 2: elenco delle specie arbustive presenti nell area della Garzaia di Pederobba. primavera giugno lugliosettembre dicembrefebbraio giugno novembreaprile Ligustrello Ligustrum vulgare 3 Molto rustica luglio Ligustro Ligustrum ovalifolium 3 Molto rustica sempreverde luglio Nocciolo Corylus avellana 2,5 Molto rustica inverno Olivello spinoso Hippophae 2 Molto rustica rhamnoides Pallon di Viburnum opulus 3 molto rustico giugno 5