Pro-Design è una delle marche di parapendio di maggior tradizione e prestigio a livello mondiale. Fondata in Austria, fabbrica parapendio sin dal 1986 sviluppando tecnologie proprie quali le fasce di ripartizione trasversale del carico tensivo o le bocchette Ram-air che rendono il bordo d attacco più solido nel volo accelerato. Pro-Design ha conseguito altresì importanti risultati nelle competizioni ma il suo obbiettivo è il grande pubblico e per quello si è impegnata particolarmente nel cercare di soddisfare le necessità di un mercato sempre più competitivo: quello dei piloti sportivi. Quest anno Pro-Design si lancia con forza alla conquista del pilota medio e per lui, oltre a rinnovare la sua immagine e le sue strategie di marketing, ha sviluppato un parapendio di alte prestazione per la categoria 2 con il quale spera di convincere tutti i piloti, dal più esigente al più pigro. Recentemente siamo stati a Tenerife e all isola di La Palma, nelle Canarie, per participare al festival Flypa e al 2º Desafío Isla de la Palma e durante questo viaggio abbiamo realizzato i voli di prova alla nuova vela di Pro-Design lo JALPA. Successore del Titan II, lo JALPA è una vela sportiva di carattere equilibrato e prestazioni accessibili. Costruzione e finiture Lo JALPA conta di un minuzioso lavoro di cucitura atto a minimizzare grinze e ottenere così un profilo pulito e un bordo di fuga senza grinze. Questa vela e costruita con fasce di ripartizione del carico trasversali all apertura dell ala per ripartire la al meglio la tensione e centine diagonali parziali.
Lo JALPA dispone inoltre delle Ram-air Pockets, una sorta di taschini che si trovano nel lato interno inferiore del bordo d attacco che lo aiutano a mantenere la pressione ed il profilo nel volo. La vela è costruita con il nuovo tessuto leggero di Porcher Marine, che nei test si è dimostrato più resistente e longevo di quello tradizionale. Il fascio è costituito da dyneema pre-stirato. L unica cosa migliorabile a mio criterio, sono le bretelle e le maniglie dei freni che, a paragone con il lavoro e la costruzione dell ala risultano un poco austeri. In volo Dolce ed ammortizzata, lo JALPA trasmette confidenza dal primo momento, specialmente in turbolenza ed in aria mossa, dove al pilota fa sentire tutto ma addolcito. Questa caratteristica sarà questione di gusti: a qualche pilota potrà non piacere ma, al contrario a tutti gli altri non potrà che sembrare geniale. La virata è allegra, precisa ed efficiente. La corsa dei freni è graduale: con circa 25cm di comando potremo accedere a tutto il range di pilotaggio normale, minimo tasso di caduta, virate morbide e tutto il resto senza che la cosa risulti particolarmente pesante a livello di sforzo fisico. Se poi noi contribuiamo caricando il peso durante virate ed inversioni di rollio, otterremo risposte dinamiche e con poco di più ci avvicineremo alla frontiera del pilotaggio acrobatico con facilità. A livello pratico posso asserire che con lo JALPA saremo in grado di girare a volontà, centrare i piccoli nuclei allargando o serrando la virata facilmente, lo stesso però risulterà efficiente nel momento di sfruttare ascendenze deboli. La cosa più rimarchevole dello JALPA è che risulta molto facile capirlo, non richiede trucchetti di pilotaggio ne di fare continuamente correzioni selletta-comando, comando esterno
Foto: Fred Gustavsson
Gonfiaggio Nel gonfiaggio ed in decollo lo JALPA rivela il suo carattere accessibile, la vela non richiede nessuna preparazione speciale salvo posizionarsi simmetricamente fronte vento. La vela gonfia con dolcezza e non ha tendenza a sorpassare, anche con vento forte si controlla facilmente. Questa mancanza di inerzia è da ritenere si debba all utilizzo del nuovo tessuto leggero di Porcher.
I più: prestazioni accessibili I meno: Bretelle e maniglie un poco spartane