COMUNE DI CAGLIARI RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO

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1 COMUNE DI CAGLIARI RELAZIONE TECNICA DI PROGETTO di conformità alle disposizioni della Legge n. 13 del , del D.M. n.236/89 e del D.P.R. n. 384/78 La presente relazione prevede: 1. Premessa 2 2. Accessibilità dell impianto 2 3. Accessibilità degli spalti 3 4. Adeguamento delle vie d esodo 3 5. Modifica degli spogliatoi 4 6. Modifica dei servizi igienici 4 7. Infissi esterni 6 8. Conclusioni 6 1

2 1. PREMESSA Il progetto di adeguamento dell impianto sportivo denominato Piscina comunale prevede di garantire la completa accessibilità e la fruibilità degli spalti e degli spogliatoi, secondo quanto previsto dalla Legge n. 13 del , dal D.M. n. 236/89, dal D.P.R. n. 384/78 e dall art. 24 della Legge n. 104/92. L obbiettivo del D.P.R. n. 384/78 e del D.M. n. 236/89, il cui campo di azione nonché le indicazioni tecniche di riferimento sono contenute nella circolare ministeriale L.L. P.P. n. 1669, è quello di regolamentare le condizioni di vivibilità e sicurezza di ogni ambiente sia pubblico che privato. La presente relazione analizza le soluzioni adottate per il rispetto delle suddette normative, ed in particolare i requisiti indispensabili per la sicurezza dei servizi igienici riservati ai D.A.. In generale, gli interventi previsti possono essere riassunti come segue: accessibilità dell impianto; accessibilità degli spalti; vie d esodo; modifica degli spogliatoi; modifica dei servizi igienici; infissi esterni. 2. ACCESSIBILITÀ DELL IMPIANTO L impianto sportivo è già accessibile e fruibile dagli utenti D.A.. Gli ingressi per gli atleti e gli spettatori D.A., ubicati nella Via degli Sport, si trovano nelle immediate vicinanze dei parcheggi D.A. pubblici. L accesso agli spogliatoi avviene attraverso una rampa che dalla Via degli Sport 2

3 conduce alla zona accoglienza e, da qui, alla cabina a rotazione ed agli spogliatoi. Gli spettatori D.A. possono raggiungere gli spalti ed i servizi igienici attraverso un ascensore. Gli interventi proposti prevedono l adeguamento degli spogliatoi alla normativa vigente per l impiantistica sportiva, con particolare riferimento alla fruibilità da parte dei D.A. 3. ACCESSIBILITÀ DEGLI SPALTI Come detto, un ascensore consente l accesso agli spalti degli gli spettatori D.A.. L ascensore, che è ubicato a ridosso degli ingressi e ha una struttura portante in calcestruzzo armato, può essere utilizzato anche come via di fuga in caso di emergenza. Una rampa consente di arrivare dagli ingressi all ascensore. Il percorso è già privo di barriere architettoniche e la pendenza delle rampe non supera quella massima prevista dalla normativa. Negli spalti, già attrezzati per ospitare i D.A., verrà sostituito il parapetto, così da consentire una migliore visibilità della vasca. Quello nuovo, in materiale infrangibile trasparente, sarà di altezza 1,10 m dal piano di calpestio. Per quanto riguarda le porte, le ante mobili sono rivolte verso l uscita e di facile accesso e manovrabilità. 4. ADEGUAMENTO DELLE VIE D ESODO Le vie d esodo, ad eccezione di quella della zona vasca, appaiono già adeguate e non necessitano di interventi. Per gli spettatori, sarà possibile l utilizzo dell ascensore, e il pianerottolo di sbarco dell ascensore potrà essere utilizzato come zona calma. Nella zona vasca, due uscite di emergenza consentono l esodo degli spettatori. 3

4 Quella a sud-ovest, collegata al piano seminterrato attraverso una scala metallica, è dotata di un piccolo spazio utilizzabile come zona calma. In quella a nord-ovest una serie di gradini impedisce l evacuazione degli atleti D.A.. Si prevede la realizzazione di una rampa in luogo delle scale. Le rampe, di pendenza adeguata alla loro lunghezza, saranno interrotte da pianerottoli, come previsto dalla normativa. Per quanto riguarda gli uffici, sarà possibile l esodo attraverso la rampa di accesso posta sul lato nord-est. 5. MODIFICA DEGLI SPOGLIATOI Gli spogliatoi avranno dimensioni adeguate a garantirne l utilizzabilità. In tutti gli spogliatoi sarà garantita la rotazione completa della sedia a ruote, così come previsto dalla normativa vigente per le ristrutturazioni. Non si prevede la realizzazione di dislivelli, soglie o altri ostacoli che possano impedire un libero accesso. Ciascun spogliatoio sarà dotato di una panca di dimensioni 50x80 cm con adiacente spazio per la sedia a ruote. Gli armadietti avranno due livelli, di cui quello inferiore facilmente accessibile ai D.A.. Gli apparecchi asciugacapelli presenti nelle cabine a rotazione e nei corridoi saranno sistemati a quota 0,90 m dal piano di calpestio e saranno dotati di tubo flessibile, così da permetterne un facile utilizzo anche per gli atleti non D.A.. I corridoi di accesso agli spogliatoi avranno larghezza minima 1,20 cm, sufficiente a garantire un passaggio contemporaneo di una persona su sedia a ruote e di una in piedi. Le nuove piastrelle saranno del tipo antisdrucciolo R MODIFICA DEI SERVIZI IGIENICI 4

5 Tutti i servizi igienici, ad eccezione dei locali docce degli spogliatoi atleti, saranno accessibili agli utenti D.A.. Per gli atleti D.A. si prevede la realizzazione di un locale doccia dedicato adiacente i servizi igienici. Negli spogliatoi, si prevede la realizzazione di un locale WC di dimensioni minime 150x150 cm, attrezzato con WC a cassetta e maniglione laterale. Il WC sarà posizionato preferibilmente in direzione opposta alla porta d ingresso, ad una distanza minima dell asse di 40 cm dalla parete più vicina, e tutte le porte avranno apertura verso l esterno, così da non costituire intralcio per le manovre. Le maniglie delle porte avranno un altezza di 90 cm da terra. Il lavabo sospeso sarà posizionato nel locale antibagno ad un altezza di 80 cm da terra e sarà dotato di specchio posto a 10 cm dal lavabo e inclinato rispetto alla parete. Tutti i servizi igienici saranno dotati di campanello per la chiamata di emergenza. Nei locali WC di dimensioni 180x150, sarà presente anche il lavabo, avente caratteristiche simili a quelli posizionati nei locali antibagno. Saranno presenti almeno due docce, di cui una attrezzata per gli utenti D.A. di dimensioni 90x90 cm, e l altra predisposta per consentire l accostamento della sedia a ruote. Nella doccia D.A. sarà presente un sedile ribaltabile di dimensioni 80x50 cm e saranno installati maniglioni sia orizzontali che verticali. Un campanello consentirà le chiamate di emergenza. La doccia sarà dotata di soffione e tubo flessibile. Le piastrelle dei servizi igienici saranno del tipo antisdrucciolo. I piatti doccia saranno del tipo a pavimento, privi di dislivelli superiori a 1,5 cm. Ogni locale doccia sarà dotato di corridoio di larghezza minima 80 cm per consentire un facile accesso al locale. Tutti i maniglioni saranno posizionati a quota 80 cm da terra ed avranno un tubo di diametro di 3 o 4 cm. 5

6 7. INFISSI ESTERNI Gli infissi degli spogliatoi sono del tipo alto a vasistas con apertura motorizzata o meccanica posta ad un altezza massima di 1,30 m dal piano di calpestio. I vetri saranno di sicurezza dotati di vetrocamera. 8. CONCLUSIONI Per quanto esposto si dichiara che il progetto in esame è stato redatto in conformità alle disposizioni dettate dalla L. n. 13 del , dal D.M. 236/89 e dall art. 24 della L. 104/92. Saranno quindi garantite l accessibilità e l utilizzabilità. Cagliari, 28 novembre 2013 IL TECNICO Ing. Stefano Caschili 6 Copia su supporto analogico di documento informatico sottoscritto da Mario Mossa il 04/12/ :25:17 con firma digitale rilasciata dal Certificatore InfoCamere. Delibera: 199 / 2013 del 04/12/2013.