RELAZIONE TECNICA - ASSEVERAZIONE RISPETTO D.M. 236/89 E CIRC. N. 12 DEL 07/04/2016 ACCESSO ALL EDIFICO:
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- Monica Sorrentino
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2 RELAZIONE TECNICA - ASSEVERAZIONE RISPETTO D.M. 236/89 E CIRC. N. 1669/89 ACCESSIBILITA ALLE PERSONE CON IMPEDITA O LIMITATA CAPACITA MOTORIA AGGIORNA- MENTO DA VERBALE DELLA COMMISSIONE N. 12 DEL 07/04/2016 ACCESSO ALL EDIFICO: Uno dei requisiti più importanti di un edificio pubblico è quello dell accessibilità. Sia l ingresso principale che i 2 ingressi secondari saranno allo stesso livello del percorso pedonale. Il vano porta avrà luce netta mt 1.20 e le zone retrostanti e antistanti saranno allo stesso livello, di profondità minima di m La zona antistante l accesso sarà protetta dagli agenti atmosferici con una pensilina. L infisso della porta permetterà la libera visuale tra interno ed esterno (C.M. 4809/1968 art e D.P.R. n. 384/1978, art.7). PARCHEGGIO: Il parcheggio riservato alle persone con disabilità motoria e al pulmino mini bus per il trasporto degli ospiti della struttura è in adiacenza al percorso pedonale di accesso all edificio. Le zone carrabili e pedonali sono complanari e differenziate con variazioni cromatiche. L area di parcheggio e il camminamento fino all entrata dell edificio saranno coperti con pensilina per proteggere dalla pioggia la persona con difficoltà motoria. CAMMINAMENTI ESTERNI: avranno una larghezza minima di mt. 1.50, un cordolo di 10 cm sopraelevato dal calpestio posto su entrambi i lati del percorso, un corrimano ad altezza 0.80 da terra su un lato del percorso e la pavimentazione sarà antisdrucciolevole. RAMPA: rappresenta la più semplice alternativa per i superamento dei dislivelli. La rampa di accesso all edificio avrà larghezza minima pari a mt 3.00 e sarà dotata di corrimano lungo il percorso e precisamente uno a quota cm 60 e l altro a quota cm 90 dal piano di calpestio per facilitare l accesso ai bambini a agli affetti da nanismo oltre che di pianerottolo di riposo intermedio. La pavimentazione sarà antisdrucciolevole e la pendenza max sarà del 10% al fine di consentire il superamento del dislivello tra via Fiume e l ingresso principale dell edificio. (C.M. n. 4809/68 artt e 2.3.3; D.P.R. n. 384/78, artt. 3 e 10 e D.M. n. 236/89 artt e ) 1
3 SCALE: Le scale avranno un andamento regolare ed uniforme per tutto lo sviluppo. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.9 e D.M. n. 236/89 artt e ) ASCENSORE: Le dimensioni minime interne della cabina saranno di cm 140 di larghezza e cm 150 di lunghezza con una luce libera della porta pari a cm 90. L arresto ai piani sarà dotato di un sistema di autolivellamento del pavimento della cabina con quello del piano di fermata. Le porte interne ed esterne, del tipo a scorrimento automatico, rimarranno aperte per almeno 8 secondi e il tempo di chiusura non sarà inferiore a 4 secondi. All interno della cabina sarà installato un corrimano orizzontale per agevolare le manovre di trasferimento. L ascensore è idoneo al trasporto di disabile su sedia a ruote con relativo accompagnatore. SOGLIE: dove possibile saranno eliminate completamente altrimenti avranno un altezza massima di cm 2.5 (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, artt. 7, 12 e 13) PERCORSI ORIZZONTALI INTERNI ALL EDIFICIO: al fine di agevolare la circolazione interna i corridoi hanno un andamento continuo e privo di dislivelli con un larghezza non inferiore a mt Non ci saranno ne pilastri e ne sporgenti all interno dei corridoi. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.12 e D.M. n. 236/89 artt e 8.1.9) PORTE: Il vano porta dell ingresso avrà una luce netta di mt e permetterà la libera visuale tra interno ed esterno, le altre porte una luce netta di mt Nel caso di porte a due o più battenti, sarà garantito un passaggio con luce netta minima cm 80, realizzato con un unico battente o con due battenti a manovra unica. In caso di porte successive sarà assicurato uno spazio libero intermedio tra le porte stesse di almeno cm 150 oltre quello interessato dalle ante di apertura. Saranno evitati spigoli, riporti, cornici sporgenti e quant altro a recare possibile danno in caso di urto. Non ci saranno porte girevoli. Le porte a vetrate saranno fornite di accorgimenti per la sicurezza e opportuni segnali della loro presenza. Per facilitare l orientamento gli stipiti delle porte saranno di colore e di forma diversa e per evitare la ridondanza degli indizi si sceglieranno solo tre colori e tre forme diverse. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, artt.11 e 12) 2
4 INFISSI ESTERNI: saranno evitate le porte finestre con traversa orizzontale a pavimento di altezza tale da costituire ostacolo al moto della sedia a ruote. L altezza delle maniglie o del dispositivo di comando sarà di cm 115. (D.M. n. 236/89, artt e 8.1.3). PAVIMENTI: il colore e la diversità di materiali dei pavimenti all interno dell edificio e per gli spazi esterni di pertinenza, contribuiranno ad una chiara individuazione dei percorsi ed alla distinzione della funzione dei vari ambienti. I pavimenti saranno antisdrucciolevoli. Gli zerbini saranno incassati e le guide solidamente ancorate. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.13 e D.M. n. 236/89 artt e 8.1.2). PRANZO: L altezza utile dell intradosso del tavolo dal pavimento sarà all incirca 73 cm perché l altezza dei braccioli della maggior parte delle sedie a ruote è di circa 72.5 cm. Tale altezza rende agevole l uso del tavolo sia alle persone invalidi su sedia a ruote che a quelle di piccola taglia corporea. Per un agevole accostamento laterale della persona invalida su sedia, al tavolo è previsto uno spazio di dimensioni minime di 125 cm x 90 cm. (D.M. n. 238/89 art. 5.2). LETTO: nelle camere da letto gli spazi non occupati dai mobili delimiteranno passaggi di larghezza maggiore di 90 cm in modo da facilitare gli spostamenti delle persone su sedia a ruote ed è stato previsto uno spazio di manovra tale da inscrivere una circonferenza di 150 cm di diametro. L altezza del letto, del tipo regolabile, sarà compresa tra i 50 e 60 cm dal pavimento, gli armadi avranno ante scorrevoli ed i comodini saranno dotati di cassetti con dispositivi che ne impediscono la totale fuoriuscita. (D.M. n. 238/89 art. 5.3). LOCALI IGIENICI: A) Centro Diurno al Piano Terra. Il diurno sarà dotato di un bagno accessibile per i disabili motori che avrà le dimensioni di cm 250 x 220 e sarà attrezzato con tazza, lavabo, doccia, specchio, corrimani orizzontali e verticali con campanello elettrico di segnalazione. La porta si aprirà verso l esterno del bagno. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.14 e D.M. n. 236/89 artt , e 8.1.6). B) N. 2 Gruppi Appartamento al Primo Piano. Ai sensi del punto 4.4 ( Strutture Sociali) del D.M. 236/89 le strutture destinate ad attività sociali come quelle scolastiche, sanitarie, assistenziali, culturali e sportive, devono 3
5 rispettare quelle prescrizioni di cui ai punti 4.1 (Unità ambientali e loro componenti) 4.2 ( Spazi esterni) e 4.3 (Segnaletica) atte a garantire il requisito di accessibilità. Limitatamente ai servizi igienici, il requisito si intende soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello dell edificio è accessibile alle persone su sedia a ruote. Relativamente al rispetto delle predette prescrizioni relativamente alla parte di fabbricato in 1 piano destinato a n. 2 Gruppi Appartamento si rimanda a specifici elaborati allegati di progetto esecutivo, dai quali si può rilevare la presenza di n. 3 bagni accessibili e n. 1 bagno assistito per i disabili motori. La porta si aprirà verso l esterno del bagno. I bagni al primo piano a servizio delle n. 6 unità abitative saranno accessibili ai disabili e n. 3 saranno dotati anche di piatto doccia a pavimento oltre alla tazza, lavabo, doccia, specchio, corrimani orizzontali e verticali con campanello elettrico di segnalazione.(c.m. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.14 e D.M. n. 236/89 artt , e 8.1.6). COMANDI E AUSILI DI SICUREZZA PER I WC 4
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7 TERMINALI DEGLI IMPIANTI: tutti gli apparecchi di comando, cioè gli interruttori, prese, campanelli di allarme ecc., saranno posti ad un altezza massima di 90 cm dal pavimento ed essere percepibili anche in assenza di illuminazione mediante piastre o pulsanti fluorescenti, ed azionati mediante leggera pressione. Gli apparecchi elettrici di segnalazione devono essere posti in posizione tale da consentire l immediata percezione visiva ed acustica. (C.M. n. 4809/68 art ; D.P.R. n. 384/78, art.16 e D.M. n. 236/89 artt e 8.1.5) 6
8 VERIFICA DEL RISPETTO D.P.R. 380/01 ART.82, D.M. 236/89 e Circ N. 1669/89 Accessibilità alle persona con impedita o limitata capacità motoria VOCI MIN MAX DIM DI PROGETTO cm cm - SPAZI DI MANOVRA CON SEDIA RUOTE 140 >150 - LARGHEZZA PORTA DI ACCESSO LARGHEZZA PORTE INTERNE ALTEZZA MANIGLIE DISLIVELLI PRESENTI 2.5 // - ALTEZZA MANIGLIE INFISSI ESTERNI ALTEZZA PARAPETTO 100 // - LO STESSO E ATTRAVERSABILE DA // UNA SFERA DI DIAM. 10 CM? - ALTEZZA CASSETTA PER LA POSTA 140 // - ALTEZZA INTERRUTTORI ALTEZZA CAMPANELLI ALTEZZA PULSANTI, BOTTONERIA ALTEZZA PRESA LUCE ALTEZZA CITOFONI ALTEZZA TELEFONI LARGHEZZA SCALE (pedata cm 30= pedata + 2 alzate = 62/64 cm) - ALTEZZA CORRIMANI LARGHEZZA MASSIMA RAMPE SCALE 10mt.. - PENDENZE MASSIME 8% 8% - LARGHEZZA CORRIDOIO DIMENSIONE SERVIZIO IGIENICO Vedere planimetria - SPAZIO ACCOSTAMENTO WC E BIDET SPAZIO ACCOSTAMENTO VASCA 140 // - SPAZIO ACCOSTAMENTO LAVABO In relazione alle opere previste nel progetto esecutivo in oggetto, il sottoscritto Ing. Vincenzo RESTANI in qualità di progettista, ASSEVERA, la conformità delle opere progettate all art. 4 Criteri di progettazione per l accessibilità e punto 4.4 Strutture Sociali del D.M. 236 del 14/06/1989. Poggio Imperiale lì 20/07/2016 Il Progettista Ing. Vincenzo RESTANI 7
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