A B C. della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO MANOLA ANGIOLI LUCA TAVINI



Documenti analoghi
A B C. della SICUREZZA nell AGRICOLTURA. Industria boschiva lavorazioni meccaniche agricole MASSIMO BALDI LUCA TAVINI

della MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI

della movimentazione dei carichi

A B C. della SICUREZZA nell AGRICOLTURA. Industria boschiva lavorazioni meccaniche agricole STEFANO CAVALLUCCI LUCA TAVINI

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

Rischio chimico specifico per disinfettanti ed antisettici nella pratica quotidiana. Ing. Cristina Prandi Responsabile SPP ASL3

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura

DISPOSITIVI PER SALDATURA

OGGETTO DELLA CONVENZIONE:

Modulo B. Obiettivi generali:

REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE BI Via Marconi, Biella

Opportunità di far crescere la sicurezza: Dalla VDR al SGSL

SUBSISTEMA O COMPONENTE INTERESSATO

Segnaletica di sicurezza e comunicazioni D emergenza.

SEGNALETICA DI SICUREZZA

Scheda di sicurezza prodotto Secondo Direttiva 93/112/EC e DM

RISCHIO CHIMICO E CLP

Corso di aggiornamento per medici del lavoro in materia di salute e sicurezza

CORSO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO

Modulo B. Obiettivi generali:

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

È la combinazione fra le probabilità che si verifichi un incidente e la gravità dei danni che questo può comportare.

ROA nelle officine meccaniche

VERBALE RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (Modello M05)

SCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE)

ART. 26 D.LGS 81/2008 OBBLIGHI CONNESSI ALLA SICUREZZA NEI CONTRATTI D APPALTO / D OPERA DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DI INTERFERENZA (DUVRI)

-PROGRAMMA DEL CORSO- Metodologia in Aula

1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA

PIANO DELLA FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DEGLI ALLIEVI

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 7 - sanità servizi sociali

Sommario PARTE I - T.U. N. 81/2008

La valutazione dei rischi e il DVR

OPUSCOLO INFORMATIVO

Procedura utilizzo laser di potenza e check list

FUMI DA SALDATURA AL PLASMA FUMI DA SALDATURA "MAG" POLVERI METALLICHE AERODISPERSE DOCENTI FUMI DA OSSITAGLIO...

Segnaletica Segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro

CORSO DI FORMAZIONE PER STUDENTI DELL ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO NEL COMPARTO EDILE

RADIAZIONI OTTICHE ARTIFICIALI

La segnaletica di sicurezza nel decreto legislativo 81

ITIDET 40 Spray. Scheda di Sicurezza Prodotto. Detergente sgrassante brillantante per vetri, specchi, ceramiche in bomboletta aerosol da 500 ml

PRODOTTO: SPARTITRAFFICO BIANCO 1. DENOMINAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA' 2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI

Infortuni sul lavoro connessi alla errata gestione dei prodotti chimici

Modulo 6: La segnaletica di sicurezza

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

M05 -VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO OGGETTO:

La partecipazione delle ASL All attività di Sorveglianza del Mercato

Valutazione del rischio per i lavori su coperture

Decreto legislativo , n. 626 (Gazzetta Ufficiale 12 novembre 1994, n. 265)

Breve descrizione dell operazione svolta: attività di ufficio con uso personal computer e fotocopiatrice

SCHEDA DI SICUREZZA CLP-Y660A, CLP-Y660B

ADDESTRAMENTO APVR. Maschera pieno facciale EN 136

Corso di Formazione per l accesso ai Laboratori dell Ateneo IL RISCHIO MECCANICO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro

Modulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

Scheda Dati di Sicurezza

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione.

IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO Testo Unico: D.lgs 81/2008

Numero 21 /2014 Il rischio chimico in edilizia

Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a

PROGETTO Natura Viva. Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato

Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC. Corso OPEM

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche

DOMANDA CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

ESTRUSIONE E SOFFIAGGIO

CRITERIO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI

Allegato XXV - Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici

-PROGRAMMA DEL CORSO-

Scheda di sicurezza prodotto Secondo il Regolamento CE n 1907/2006 aggiornato dal CE n 453/2010

Iniziamo indicando che cosa intendiamo con i termini pericolo e rischio:

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Aggiornamento tecnico del rischio chimico

CONOSCERE IL RISCHIO

Utilizzo in sicurezza del prodotto Quickleen

Sostanze pericolose. Maggio 2015

Il mondo moderno a 150 anni dalla teoria di Maxwell Esposizione a campi elettromagnetici, salute e sicurezza. Introduzione dei lavori

INFN - SEZIONE DI GENOVA GARA CONDIZIONAMENTO CLEAN ROOM ATLAS/CMS

PERICOLI..DOVE? A scuola e poi sul luogo di lavoro A casa Per strada Sui luoghi sportivi e ricreativi Filmato1 Filmato 2

SCHEDE RIEPILOGATIVE

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

MODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto

QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO Corso di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Materiale didattico validato da: Rischio Chimico. Rev. 2 ott Rischio Chimico slide 1 di 24

CERTIFICAZIONE MEDICA DI INFORTUNIO LAVORATIVO. Prov. Prov. in (Comune o Stato Estero) GG MM AAAA / / Firma dell assicurato...

della SICUREZZA negli UFFICI

Procedura aperta per la fornitura di Dispositivi di Protezione Individuale per la sicurezza dei lavoratori dell IGEA Spa

Sicurezza Formazione Specifica INFORMAZIONE E FORMAZIONE

Lezione 13 DPI E SEGNALETICA

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:

La valutazione del rischio da RADIAZIONI OTTICHE Il PORTALE AGENTI FISICI

della SICUREZZA nei CANTIERI EDILI E STRADALI Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81

PRODOTTO: SMALTO OPACO DENOMINAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA' 2. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI

La sicurezza nei lavori elettrici

D. Lgs. 81 del e s.m.i.

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE

Settore Tecnico. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA ( ART. 26 COMMA 1 LETT. B DEL d.lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Transcript:

MANOLA ANGIOLI LUCA TAVINI A B C della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1

A B C della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO Introduzione............................5 Saldatura..............................7 - effetti dannosi.......................8 - prevenzione........................10 - D.P.I..............................14 - sorveglianza sanitaria.................15 Verniciatura...........................16 - effetti dannosi......................17 - prevenzione........................18 - D.P.I..............................22 - sorveglianza sanitaria.................23 Macchine utensili........................24 - effetti dannosi......................27 - prevenzione........................28 - D.P.I..............................36 - sorveglianza sanitaria.................38 Movimentazione e immagazzinamento........39 - effetti dannosi......................40 - prevenzione........................41 Immagazzinamento......................46 INDICE 3

L informazione di base per i lavoratori Movimentazione manuale dei carichi..........48 - D.P.I.............................49 Procedure da adottare in caso d incendio.......51 - avvertenze e limitazioni................51 Estintori..............................52 - azione ed uso......................53 Segnaletica............................54 - cartelli di divieto.....................55 - cartelli di avvertimento................56 - cartelli di prescrizione.................58 - etichette di pericolo..................59 - cartelli per attrezzature antincendio.......62 - cartelli di salvataggio.................63 - simboli e indicazioni di pericolo.........64 4

A B C della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO INTRODUZIONE Nell ambito del settore metalmeccanico si eseguono diversi tipi di attività lavorative, quali: saldatura; smerigliatura; taglio; verniciatura; tornitura; fresatura; stampaggio; cesoiamento/calandratura/foratura. A seconda del ciclo di lavorazione effettuato, queste attività possono essere tutte presenti nella stessa azienda, oppure in parte. Nella trattazione che segue, le varie attività lavorative sono state raggruppate ed esaminate in base ai fattori di rischio in esse presenti. Risultano quindi raggruppate sotto la denominazione MACCHINE UTENSILI le attività di: smerigliatura; taglio; tornitura; fresatura; cesoiamento/calandratura/foratura; 5

L informazione di base per i lavoratori mentre saldatura; verniciaura; movimentazione e stoccaggio. vengono esaminate separatamente. Per ciascuna di queste attività sono stati individuati, oltre ai principali rischi, le cause più frequenti di infortunio e di malattia professionale, gli eventuali danni prodotti dall evento infausto e le misure di protezione più idonee. Come vedremo, le attività di prevenzione si articolano in vari livelli, a cominciare dall organizzazione del lavoro, dalla scelta di attrezzature aventi requisiti ergonomici, dall uso dei dispositivi personali di protezione, per arrivare al controllo sanitario. In particolare, per quanto riguarda quest ultimo punto, sarà il medico competente a definire, azienda per azienda, in base alle reali condizioni di lavoro, la necessità di effettuare accertamenti sanitari (ed eventualmente le modalità di esecuzione). STATISTICHE INAIL Per avere una indicazione sulla pericolosità di questo settore lavorativo riportiamo nel seguito alcuni dati INAIL relativi agli infortuni avvenuti nel 2006 nell ambito della metallurgia. La distribuzione dei casi di infortunio nel settore METALLURGICO, evidenzia un totale di 52.233 casi. Di questi, 75 sono mortali, 2365 con postumi permanenti, e 49793 comportano inabilità temporanea. Dalle statistiche di evidenzia, nel settore metallurgia, una elevata frequenza di infortunio in rapporto con gli altri settori. 6

A B C della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO SALDATURA La saldatura è accompagnata da un intensa formazione di fumi, di calore e di luce : si producono vapori nitrosi, ozono, monossido di carbonio, dispersione di fumi metallici, radiazioni ultraviolette(uv). Il D.Lgs. 81/2008, aggiornato dal D.Lgs. 106/09, prevede delle prescrizioni minime di protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e sicurezza derivanti dall esposizioni a radiazioni ottiche artificiali, con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti nocivi sugli occhi e sulla cute, introducendo dei valori limite di esposizione. Il D.Lgs. 81/2008 impone, inoltre, l identificazione dell esposizione, la valutazione dei rischi e la definizione di un programma d azione mirante ad eliminare o a ridurre i rischi. Le sostanze generate in questa attività hanno azioni irritante e tossica nell organismo umano; l azione tossica dei fumi risulta accentuata se i pezzi in saldatura risultano aver già subito precedenti trattamenti di verniciatura o altro. Il tipo e la quantità di inquinanti che si sviluppano durante tale operazione dipendono da diverse fattori, quali: il tipo di saldatura, la natura dei materiali saldati, il tempo di esposizione e le caratteristiche dell ambiente di lavoro; ad es.: nella saldatura ad anidride carbonica si ha una maggior 7

L informazione di base per i lavoratori produzione di monossido di carbonio. La luce emessa dalla fiamma e soprattutto dall arco elettrico, è formata da radiazioni pericolose, quali i raggi ultravioletti (UV) ed infrarossi (IR). Per effetto del calore il metallo da saldare e l elettrodo (o filo) fondono, formando vapori che poi condensano in particelle molto piccole. I fumi sono composti da particelle dei materiali usati e contengono dall 80 al 90 % di ossidi metallici. Tra i costituenti dei fumi, alcuni, come gli ossidi di ferro, calcio e magnesio, i silicati, i composti del fluoro, pur essendo quantitativamente prevalenti, sono meno dannosi per la salute; altri, quali il manganese, il cromo ed il nichel, sono nocivi anche se presenti in modesta quantità. Durante la saldatura si possono avere anche principi di incendio se non si applicano le opportune cautele. EFFETTI DANNOSI Fumi: FUMI DI OSSIDO DI CARBONIO: la loro respirazione causa: mal di testa, vertigini, allucinazioni con astenia, paralisi, turbe cardiache, colore acceso della cute, coma, alterazioni cardiache. FUMI DA OZONO E GAS NITROSI: la loro respirazione causa: irritazione della faringe, laringe e trachea, complicazioni ai bronchi. 8

A B C della SICUREZZA nel SETTORE METALMECCANICO Radiazioni ultraviolette e raggi infrarossi: gli effetti dannosi si manifestano principalmente a livello della cute (ustioni, eritemi, ipercheratosi, tumori della pelle), degli occhi (fenomeni di abbagliamento, congiuntivite, cataratta). Contatto con corpi ad elevata temperatura: provoca ustioni. Proiezione di schegge e corpuscoli incandescenti: può causare traumi agli occhi e ad altre parti del corpo. 9