Manuale pratico di medicina naturale/versione per stampare



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Manuale pratico di medicina naturale/versione per stampare Da Grillipedia. Capitoli. Prefazione Sommario Introduzione Igienismo Ehretismo Macrobiotica Parti Delicate Rimedi facili Universali Bibliografia Padri fondatori Appendice Metodi a Confronto Glossario Epilogo

Pagina principale Da Grillipedia. Nella speranza che possiate divulgare queste informazioni Chiediamo scusa se abbiamo usurpato il vostro spazio, ma, causa i soliti "boicot" crediamo noi, abbiamo al momento difficolta a presentarlo altrove. Grazie per il vostro aiuto. Se volete usate l'indice a mo' di Copertina.. Prontuario d'uso pratico di Rimedi semplici Naturali 1. Manuale pratico di medicina naturale/prefazione 2. Manuale pratico di medicina naturale/introduzione 3. Manuale pratico di medicina naturale/igienismo 4. Manuale pratico di medicina naturale/ehretismo 5. Manuale pratico di medicina naturale/macrobiotica 6. Manuale pratico di medicina naturale/parti Delicate 7. Manuale pratico di medicina naturale/rimedi facili Universali 8. Manuale pratico di medicina naturale/bibliografia 9. Manuale pratico di medicina naturale/padri fondatori 10. Manuale pratico di medicina naturale/metodi a confronto 11. Manuale pratico di medicina naturale/appendice 12. Manuale pratico di medicina naturale/glossario 13. Manuale pratico di medicina naturale/epilogo 14. Licenza per Documentazione Libera GNU Puoi avere il il testo completo del libro in una sola pagina, ideale per essere stampato. Lista di tutte le pag di questo wiki Elenco di tutte le Categorie Versione Stampabile (Indice).

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Manuale pratico di medicina naturale/prefazione Da Grillipedia. Versione stampabile Ricavato da "http://grillipedia.a.wikisite.com/index.php/manuale_pratico_di_medicina_naturale/prefazione" Category: Libro di Medicina Naturale

Manuale pratico di medicina naturale/introduzione Da Grillipedia. Lo scopo di questo manuale on-line, è solo quello di favorire chi vuole conoscere, ma non abbia abbastanza tempo per consultarsi libri specializzati sull'argomento (come recuperare la salute naturalmente) quei rimedi e ricette fra i più semplici e comuni, cioè i più facili da trovare; ma, non per questo, meno portentosi. Daremo a conoscere quindi, solo quei rimedi che si possono trovare facilmente e a tutte le latitudini del mondo; è il caso del limone, per esempio: universalmente presente, nessuno disconosce le sue molteplici proprietà, sia curative che preventive, della malattia. Lasceremo nell'appendice, eventualmente, altri rimedi meno facili da recuperare, però meritevoli di essere menzionati di alcuna forma, per le loro facoltose proprietà terapeutiche. Cercheremo altresì, di essere i più sintetici e chiari possibili; redattando degli articoli il più breve e corti, in considerazione del fatto che questo manuale è diretto principalmente appunto, a chi non ha tempo, ed è tutto di fretta. Ecco perchè, dovranno essere brevi. ps. Ci concentreremo soprattutto sui rimedi erboristici quindi (o fitoterapici, come alcuni amano definirli); ma anche su altri, quando rispecchino sempre lo scopo di questo lavoro (aiutare colui che non abbia tempo). In particolare, abbiamo sviluppato dei capitoli interamente dedicati a scuole naturopate fondate su dietologia, o digiuno. Versione stampabile Ricavato da "http://grillipedia.a.wikisite.com/index.php/manuale_pratico_di_medicina_naturale/introduzione" Category: Libro di Medicina Naturale

Manuale pratico di medicina naturale/igienismo Da Grillipedia. Abbiamo scelto l' Igienismo, fra tutte le correnti naturopate e medicine alternative in generale, perchè ci sembra il più completo oltre a essere, rispetto a tutti gli altri metodi, il più alla mano (e con ciò, rispecchia perfettamente l'intento di questo nostro Manuale); ossia: praticabile da chiunque e in ogni dove; autonomamente, senza la richiesta di costosi onorari per parte di chissà quali esperti; senza l'utilizzo di nient'altro che la Natura, il proprio senso critico, e la buona Forza Volontà. 1 Storia o 1.1 Precursori o 1.2 Fondatore 1.2.1 in Italia o 1.3 Filoni e scuole distinte 1.3.1 Diverse scuole: non esiste solo Shelton 1.3.2 Una menzione particolare ad Arnold Ehret 2 Concezioni basiche o 2.1 Concezione della malattia: 2.1.1 Tossiemia, la madre di tutte loro o 2.2 Filosofia o 2.3 Rimedi di base 2.3.1 Le principali vie d' "eliminazione" 2.3.2 Il ruolo del sistema nervoso 2.3.3 Il ruolo del Digiuno 2.3.3.1 Controindicazioni 2.3.3.2 Secondo Ehret: solo digiuni brevi 2.3.4 Il ruolo della Dieta 2.3.4.1 nell'ehretismo e Sheltonismo 2.3.4.2 in Macrobiotica 2.3.4.3 presso altri filoni e scuole di pensiero 3 Voci correlate 4 Collegamenti esterni

Storia L igiene naturale, o igienismo, è una pratica di vita volta a recuperare la salute e il benessere, esclusivamente tramite rimedi naturali. Risulta essere sia una corrente di pensiero naturopata (nata nel 1829 negli Stati Uniti), che una medicina alternativa. Fra i primi a utilizzare questo termine, inteso in questo senso, figurano i dottori: Herbert Shelton (1895-1985;statunitense), Raymond Dextreit (francese), John H. Tìlden (1851-1940;statunitense) e, Albert Mossèri (francese). Precursori Tra i suoi padri fondatori e precursori, figurano: l'abate Sebastian Kneipp (1821-1897;tedesco); Louis Kuhne (1835-1901;tedesco) -(influenzerà gli Stati Uniti assieme a Lidhlahr)- ; e, Benedict Lust (1872-1945;tedesco) che, ispirato da Kneipp e da Kuhne, porterà negli Stati Uniti il suo metodo igienista, che integrerà con le conoscenze anche di altri naturopati. Inoltre, alguni grandi investigatori medici dell'epoca esternano delle idee precursore a questa disciplina; come Rudolf Virchow (1821-1902;tedesco) per esempio, che era fortemente contrario alla credenza che fossero i microbi o i batteri, a provocare la malattia. Per lui, la teoria battericida rimaneva solo quello, una teoria; così come anche quella dell'evoluzione della specie di Darwin. Fondatore L' Igienismo è una concezione rivoluzionaria della salute sorta negli Stati Uniti all'inizio del XIX secolo come abbiamo detto, su iniziativa di medici dissidenti. I suoi principi sono stati delineati e attribuiti però, soprattutto al lavoro magistrale che avrebbe fatto il dottor Herbert Shelton (dottore in biologia e filosofia), che sembra realizzò, di tutte le conoscenze naturopate sparse fin'ad allora, una splendida sintesi. L'Igienismo, secondo questa sistematizzazione, è: l'arte di vivere in buona salute grazie al rispetto e al ripristino delle leggi naturali e, quindi, alla buona conoscenza dei prodotti alimentari piu "adatti" al genere umano per esempio, così come dei suoi "ritmi". Questa concezione è rivoluzionaria nel senso che è l'opposto del modo di pensare della medicina ufficiale, di allora come odierna; perchè, al contrario di essa, insegna l'inutilità della ricerca o dell'utilizzo di rimedi e di ogni specie di terapie, estranee alla natura. Quindi, come potete immaginarvi, fra i due sistemi c'era (e c'è ancora) per questo guerra aperta. Una guerra tanto dichiarata che, come vedremo, molti dei padri fondatori furono arrestati o denunciati, per cercare di portare avanti la loro opera. Per fortuna, grazie al sostegno dei pazienti e delle innumerevoli guarigioni, vinsero comunque alla fine sempre i giudizi. A volte, però, a scapito di tempo prezioso, che avrebbero potuto utilizzare, invece, per ulteriori ricerche..

in Italia In Italia, l'igiene Naturale venne diffusa dall'associazione Igienista Italiana, nata a Genova nel 1972 a opera di Michele Manca, guaritosi con un digiuno; e, anche dalla Società Editrice Igiene Naturale, fondata da un miliardario di nome Angelo Trimarchi, che asseriva anch'egli essersi guarito tramite un digiuno; scomparso poi in circostanze mai del tutto chiarite, che lo videro vittima di un incidente automobilistico. Per alcuni, solo un tentativo in più per boicottare il diffondersi di questa pratica, molto osteggiata perchè insegna praticamente a guarirsi da soli senza l'aiuto delle medicine e, soprattutto, a prescindere dal denaro. Filoni e scuole distinte Ciascun padre fondatore ha sviluppato un proprio filone e, seppur accomunati dai precetti generali che descriveremo, ognuno di loro porrà col tempo, in base al proprio criterio e sperimentazioni fatte, l'accento su alcuni aspetti: valorizzando e enfatizzando un remedio piuttosto che un altro. Così per esempio, per Kuhne erano fondamentali i bagni di vapore e le frizioni, oltre all'argilla; mentre per Dextreit, al contrario, era l'argilla a detenere questo ruolo, assieme alle tisane. Invece per Shelton era il digiuno il rimedio supremo. E così via. Rimandiamo dunque ai singoli testi e autori, per uno studio più approfondito dell'argomento. Diverse scuole: non esiste solo Shelton Dicevamo che ciascun padre fondatore in base alle proprie convinzioni e sperimentazioni fatte, inizierà un proprio filone, una propria scuola, in cui generalmente prenderà per fondamentale solo uno dei rimedi basici che descriveremo, o al massimo due, e di corollario tutti gli altri. Solo Shelton risulterà essere il più estremista di tutti: secondo lui infatti, solo il digiuno completo, preso da solo senza ricorrere ad altre cose, sarebbe in grado di guarire veramente e completamente un individuo; se fatto bene. E a minuto discretivava gli altri rimedi, prendendoli per poco efficaci, se non addirittura scioccherie (su misura minore considerava la dieta, ma anch'essa giocava un ruolo secondario). Purtroppo questa tendenza, è oggigiorno stata ripresa (in modo molto meno serio e anzi, piuttosto maliziozo, per non dire volgare) da alcuni suoi discepoli, soprattutto in Italia; i quali, arrivando al fanatismo piu estremo, proclamano il digiuno come unico sistema infallibile e assoluto di guarigione, dicendo che solo quello di Shelton sarebbe il vero Igienismo; gettando così ancora piu confusione, a questa già precaria e poco conosciuta disciplina. Essendo già le terapie naturali in genere bocottate dal sistema medico attuale, soprattutto l'igiene Naturale, fa quasi ridere pensare che venga boicottato in questo modo anche da membri del suo stesso ordine, per quanto chissà alcuni non ne siano pienamente coscienti. L'intento di queste pagine è, appunto, quello di fornire una guida completa e veramente esauriente sull'intero argomento. L'unico merito che ha Shelton semmai, è quello di aver sistematizzato le dottrine e fondato l'associazione; ma questo non significa che gli altri padri igienisti e i loro metodi, siano da meno. Anzi! Le persone sono diverse tra loro, come il firmamento del cielo: ognuna di esse, trarrà quindi maggior beneficio da quello che piu si gli sarà congeniale.

Una menzione particolare ad Arnold Ehret Andatevi a leggere il capitolo su questo personaggio, perchè le sue concezioni e le sue teorie sul digiuno, sono molto discordanti da quelle di Shelton. E, se proprio lo volete scegliere come terapia e farlo vostro, allora sarà bene che vi informiate e sappiate che, gli unici due (del loro tempo) a dare a quest'ultimo un ruolo così basico, sono proprio loro. Quindi, varrà la pena sentire tutti i pareri e le campane (a vantaggio vostro), prima d'iniziarlo. Qui, dirò solamente che il profesor Ehret non era d'accordo sui digiuni lunghi ed estremi. Era favorevole, piuttosto, a dei 'digiuni sistematici' (ossia: intercalati da 'diete' depurative) e brevi. Anche se più di tutto, considerava come pietra miliare la dieta. Ossia: la 'corretta' forma di sustentarsi. Secondo lui senza questa non era possibile eliminare una sostanza 'estranea' e estremamente 'dannosa' (ma soprattutto APPICCICOSA..) nel corpo umano, introdotta appunto e generata da alimenti non adatti, non idonei alla nostra 'natura'; tanto appiccicosa e difficile da estirpare, che proprio per questo arrivò a chiamarla 'MUCO'. Ma non si pensi al muco intestinale, perchè con questa parola lui intendeva ben altro. In sostanza; secondo le sue sperimentazioni su se stesso prima, sui suoi pazienti poi, asseriva che un digiuno troppo lungo e prolungato senza la necessaria e adeguata preparazione (ossia, senza eliminare prima questo 'muco'), solo inizialmente provocherebbe certo sollievo. Dopodichè, al scendere questo 'muco' (scioltosi appunto col digiuno) avrebbe 'tappato' ben presto canali sanguignei e sistema linfatico, rendendo tutto il lavoro e lo sforzo fatti vani (a meno che prima "LA DIETA SENZA MUCO", o una povera di muco, non riuscisse ad eliminarne almeno una buona parte). Allora, la 'circolazione' diventerebbe sempre piu lenta a causa di questa 'sostanza vischiosa', e non ce la farebbe più ad eliminare convenientemente nè il 'muco', nè gli altri 'materiali di scarto'. Con logiche conseguenze che ben si possono immaginare. Era preciso quindi per lui "prepararsi" con questo tipo di Dieta e per un tempo abbastanza lungo, se si voleva fare un digiuno; tanto più lungo, quanto lungo era il digiuno che si pensava fare. Andatevelo a leggere quindi.

Concezioni basiche Alcuni precetti di base accomunano tutti gli igienisti anche se di differenti scuole (o almeno lo facevano all'inizio, quando ancora questa corrente naturopata si stava sviluppando). Concezione della malattia: Gli igienisti hanno una concezione della malattia molto differente da quella della medicina ortodossa. E' molto importante comprenderla, se vogliamo capire veramente le fondamenta dei metodi di guarigione sviluppati da questa disciplina. Tossiemia, la madre di tutte loro Secondo l'igienismo, l'origine di tutte le malattie sarebbe una sola di base a tutte le altre, chiamata tossiemia, guarendo la quale si curerebbero quindi automaticamente anche tutte le altre; anche le piu gravi considerate croniche o incurabili, come cancro o diabete. La Tossiemia, sarebbe lo stato di profonda intossicazione che il corpo umano arriverebbe ad avere, per non riuscire convenientemente ad eliminare le proprie tossine. Da qui che, facilitandone la fuoriuscita con rimedi naturali, quali argilla, purghe, o saune, si faciliterebbe anche il ritorno al normale equilibrio fisiologico, che contraddistingue appunto un individuo sano; quindi, alla guarigione. Filosofia 1. Tutto è disciplinato dall' osservanza delle leggi naturali. Da qui l'importanza di conoscere le leggi della vita e quelle che disciplinano la razza umana in particolare. 2. Nell'organizzazione favolosa della vita interna alla cellula, non ci potrebbe essere posto per il "caso". In altre parole, la teoria fatalista dei batteri, virus, germi o altro genere di microbi, sarebbe illogica (c'è da ricordare che, a quei tempi, era poi ben vista ancora come una teoria, nel senso che era appena nata). Quanto alla vaccinazione: sarebbe anch'essa priva di senso. 3. Il nostro organismo, da solo, possiederebbe la prerogativa di farci uscire dal disordine (la malattia) con il suo potere auto-curante, purchè si elimini l'origine dello squilibrio. 4. Contrariamente alla medicina ufficiale, che si occupa principalmente e quasi esclusivamente di guarire i sintomi, l'igienismo si concentra invece sull'organismo intero. Non si preoccuperebbe cioè troppo dei sintomi, i quali considera invece benefici in quanto "crisi" necessarie a far fuoriuscire le tossine, vera causa del male. L'Igienismo essendo dunque tratto direttamente dalla vita, dall'osservanza cioè delle sue leggi, sarebbe il bagaglio culturale più prezioso, secondo i suoi adepti, al quale un uomo intelligente dovrebbe aspirare; poiché permetterebbe di vivere armoniosamente e libero, in maniera autonoma, dell'infanzia fino alla vecchiaia. In altre parole: è considerato un' arte di vivere. Nell'Igienismo, ognuno è artefice e padrone indiscusso della propria salute.

Rimedi di base Le principali terapie naturali di base (in ordine d'importanza, e.. d' "efficacia"), sarebbero queste: Massaggio e Esercizio Fisico. Argilla Digiuno Bagni di vapore, di sole, d'aria Fitoterapia Dieta Regolarizzazione delle normali evacuazioni (inclusa una corretta respirazione) Eccettuando le regolarizzazioni normali che solo andrebbero aiutate in casi estremi (con purghe, lassanti o diuretici) ognuno di questi rimedi (a seconda di quale padre fondatore delle differenti scuole e filoni ci rivolgiamo) anche preso da solo sarebbe considerato di per se completo. Vale a dire: in grado di ripristinare completamente la salute umana, all'aiutarne la fuoriscita dal corpo di tutte le sue tossine e sostanze dannose. La fitoterapia (ossia: i Rimedi colle Piante) sarebbe lasciata da alcuni in secondo piano. Seppur importante, il fatto è che molti pensatori vedevano l'organismo umano come avente in se stesso già tutti gli "strumenti" necessari per potersi "auto-guarire"; e bisognava, quindi, ricorrere ai "rimedi esterni" solo quando questo s'incontrasse VERAMENTE debilitato e in "condizioni critiche". Cercare cioè di mettere il corpo nelle condizioni di poter "reagire" da solo, prima di ricorrere ad altro. Per mantenersi in buona salute in questa scuola di pensiero, praticamente bisognerebbe allora: Fare entrare il meno possibile veleni nell'organismo (aria pura, cibo sano); Favorire l' eliminazione dei veleni fuori dal corpo, 'aiutandolo' di piu quando sia piu necessario: per esempio quando gli organi adibiti a tale funzione, si trovassero debilitati, o bloccati. Rilassare e tonificare il Sistema Nervoso (massaggi; bagni di vapore..) in quanto causa primaria di Tossiemia Endogena (che porta allo snervamento) di cui parleremo piu avanti, che è invero la radice di tutto secondo alcuni.

Le principali vie d' "eliminazione" Le principali vie d'eliminazione dei veleni dal corpo umano, sono: i pori della pelle, quindi la sudorazione; l'eliminazione di urina e escrementi, evacuazioni; l'eliminazione di sangue mestruale nelle donne, mestruo; l'eliminazione attraverso il naso delle secrezioni formatesi nei polmoni e dell'anidride carbonica, catarro, e aria viziata. Se permettiamo, causa una scorreta eliminazione, per deficienza dell'organo, o cattive abitudini, alle tossine di trattenersi nel corpo più del dovuto, queste prima o poi ci daranno dei problemi. Ognuna delle quattro tecniche sopra citate, accellerando (rendendolo meno faticoso) il normale processo di pulizia interna attuato dall'organismo (ossia la normale espulsione delle tossine) porterebbe quindi alla guarigione automaticamente; in caso di un organismo intossicato, ossia tossiemico, questo lavoro non solo andrebbe aiutato ma, come nel caso della digiunoterapia, andrebbero addirittura cessate il più possibile tutte le altre funzioni, per permettere appunto all'organismo di riprendersi. Il ruolo del sistema nervoso Una menzione particolare va ancora fatta però alla Tossiemia; secondo Tìlden, uno dei padri dell'igiene Naturale, questo stato "tossico" interno veniva dato solo in minima parte dalle tossine esterne provenienti cioè da "fuori" (cibo alterato per esempio, o la contaminazione atmosferica); secondo lui questa condizione, veniva data principalmente da dei veleni "autoprodotti" interni, causati da un mancato e scorretto funzionamento del sistema nervoso. Si tratta della Tossiemia Endogena, ossia prodotta "da dentro", dalle cellule morte contenute nel sangue accumulate in eccesso, che non riescono più ad essere eliminate convenientemente appunto dal sistema nervoso, per via dello snervamento. Ecco perchè, asseriva, molti individui anche se si votavano a regimi vegetariani o altro, continuavano a ricadere ammalati. La spiegazione stava tutta qui. Se il sistema nervoso era il principale responsabile della tossiemia, ne conseguiva che solo guarendo questo l'individuo poteva stare veramente bene. E, cosa più importante, continuare a rimanerlo anche se, dall' "esterno", fossero continuati ad arrivare veleni. E qui era anche la spiegazione del perchè tanta altra gente, invece, riuscisse a godere di un'ottima e brillante salute nonostante continuasse invece a mangiare veramente di tutto, anche porcherie.

Il ripristino delle abitudini e dei comportamenti naturali, riporterebbe sempre la salute, giacché il malessere sarebbe come gia detto, semplicemente la violazione di una legge naturale e, secondo l'igienismo, alterare il sistema nervoso con i ritmi stressanti attuali è difatti violare una di queste leggi. E' necessario prevenire la malattia (la tossiemia), curando sicuramente l alimentazione (tramite una corretta combinazione degli alimenti), ma non vanno dimenticati anche l'esercizio fisico, o il massaggio. Anche i bagni di sole, quelli d'aria (fatti al mattino presto spalancando le finestre colla pelle nuda), quelli bollenti ai piedi (con foglie di vite), e le "frizioni" (d'acqua), aiuterebbero molto; permetterebbero alla pelle, tramite i pori, di svolgere sempre quest'importante funzione di permettere la fuoriuscita dal corpo delle tossine e, allo stesso tempo, stimolerebbero il sistema nervoso, tonificandolo. Per approfondire, andatevi a leggere le teorie sulla 'modificazione della temperatura' di Kneipp; o anche Khune e Benedict Lust. Il ruolo del Digiuno Il digiuno in particolar modo, intensificherebbe di molto il lavoro di disintossicazione incrementando l azione degli emuntori e rendendo possibile l autolisi cellulare, dalla quale conseguirebbe la distruzione degli accumuli patogeni e delle cellule degenerate: in questo modo il digiuno, secondo l'igienismo, potenzierebbe il processo di autoguarigione del corpo; quindi anche dei nervi. Al rinnovarne i tessuti. Permetterebbe anche al sistema nervoso di prendersi la "pausa" necessaria per recuperersi piu in fretta e facilmente in quanto, nel digiuno, tutti i processi vengono ridotti al minimo. Una specie di vacanza, insomma, in cui potersi rigenerare. Controindicazioni Unica controindicazione del digiuno: i casi di "reale" desnutrizione; vedi per esempio, persone anoressiche, o altri non per forza arrivati a quello stadio, ma comunque "delicate" in tal senso. Altra avvertenza doverosa: c'è più pericolo nel "rompere il digiuno", che nel digiunare in sè. Ossia, bisogna stare attenti a quando si riprende a "mangiare": si conosce il caso di una persona morta per esempio, dopo un lungo digiuno (durato mi sembra 40gg), per aver mangiato subito il giorno dopo una bistecca!! (è citato anche nel libro di Shelton) Attenzione, quindi! L'organismo, soprattutto lo stomaco, l'intestino, tutto.. va fatto "riprendere" molto "gradualmente". All'inizio, sempre secondo Shelton va fatto nutrirsi di pure cose semplici; vedi, frutta, verdura, succhi freschi, brodini, ecc. Noi ve lo abbiamo avvertito. Ehret tuttavia, con il suo concetto di "muco" (assente nei sheltonisti), arrivava a sconsigliare abbastanza vivamente d'interrompere un digiuno con la sola frutta, se la persona non era prima stata in grado di eliminare questa "sostanza vischiosa" estranea con una dieta di preparazione adeguata. Lui asseriva in questi casi che la verdura non amidacea a foglia verde, così come certi tipi di cereali tostati, fossero di gran lunga più idonei.

Secondo Ehret: solo digiuni brevi Secondo Arnold Ehret, i digiuni troppo lunghi sono essenzialmente PERICOLOSI. Tanto più se la persona è anziana, o piena di 'tossine' (soprattutto 'droghe' o farmaci). Ehret era un igienista, ma sperimentò prima di Shelton e purtroppo morì prima che tra i due potesse esserci un qualche scambio utile (per noi) di pareri, sulla questione. Quindi, l'unica cosa che ci resta è, sperimentare su noi stessi e.. stare attenti. La proposta di Ehret, era di utilizzare sì il digiuno, ma 'di breve durata'; CORTI. Poneva maggiormente l'attenzione sulla Dieta e sulla 'corretta alimentazione' per l'essere umano (Shelton faceva invece esattamente il contrario, e così continuano a fare a tutt'oggi i suoi presunti 'discepoli') piuttosto che su questo. Secondo lui inoltre il cibo, appena finito un digiuno specialmente se lungo, doveva avere più che altro la funzione di "pulire" come una "scopa" dal "muco" discioltosi, trascinandolo via con sè, raspandolo via dalle pareti dello stomaco. Aveva questa funzione per lui, non quella di "nutrire". Non poteva esserci infatti nutrizione senza "assimilazione", e fin tanto che non si liberava l'organismo dal muco questa era per lui impossibile. Non bastava quindi il digiuno da solo. Differiva molto su quali cibi quindi, dovessero essere i più idonei per una corretta ripresa alimentare. Sconsigliava addirittura la frutta in alcuni casi. Come ho detto sopra, vi suggerisco di andarvi a vedere il capitoletto su questa figura, se proprio ci tenete e avete intenzione di farne uno estremo. Poi deciderete almeno, con più criterio. Il ruolo della Dieta nell'ehretismo e Sheltonismo Secondo Ehret la dieta dispensa un ruolo maggiormente importante, rispetto al digiuno, nella guarigione e recuperazione dalla salute. Essa infatti, viene vista e intesa non solo come mezzo di prevenzione e mantenimento, ma soprattutto come Terapia appunto, di cui il digiuno sarebbe casomai solo un corollario. Nel suo libro, quest'autore afferma che la dieta anche presa da sola, infatti, guarirebbe di per se stessa anche se in tempi piu lunghi, non necessitando per forza di digiuni anche se per semplicità di cose lui li raccomanda. Mentre Shelton affermava invece l'esatto contrario. Per lui non poteva esistere un ritorno alla salute senza ricorrere al digiuno, inteso come digiunoterapia. E la dieta fungeva solo da corrolario.

Per Shelton, la dieta era vista e intesa soprattutto come "come forma di prevenzione e mantenimento", mentre per Ehret essa dopo un digiuno per esempio (soprattutto se lungo) doveva soprattutto "pulire" (dal "muco" che il digiuno avena disciolto) e non "nutrire". Non ci poteva essere infatti ancora "vera nutrizione": finch'è nel corpo fosse rimasta traccia di questo "muco", secondo lui era impossibile trarre beneficio ed assimilare veramente gli alimenti. Soprattutto la frutta, che secondo lui era L'ALIMENTO per eccellenza (dato da Dio alla razza umana). Solo in un corpo perfettamente pulito (da "questo muco") si potevano davvero "approffittare" in maniera vantaggiosa, tutti gli acidi e gli zuccheri presenti nella frutta. in Macrobiotica Anche nella macrobiotica si maneggia lo stesso concetto con rispetto alla DIETA. Diciamo anzi, che essa afferma e fa leva SOLO ESCLUSIVAMENTE sulla DIETA, non prendendo in considerazione nemmeno di striscio il digiuno o altri concetti (come il "muco"). Tuttavia, come ausilio con rispetto ad altre tecniche Osawa nei suoi scritti ci parla spesso dell'imposizione delle mani, tipico in Giappone e parte del bagaglio culturale tradizionale di cure tramandate nel loro seno familiare; non chiudendosi quindi, come invece fa Shelton per esempio, ad altri tipi di rimedi ausiliari. presso altri filoni e scuole di pensiero Per gli altri padri fondatori, per lo meno quelli citati in questo libro, la Dieta giocherebbe sì un ruolo importante, ma comunque secondario rispetto alla: fitoterapia, bagni di vapore, massaggi, oppure ancora all'argilla (a seconda dei casi). Ognuno di loro pone l'accento su un rimedio specifico. Anche il digiuno, siano brevi o lunghi, viene visto come secondario e passato in secondo piano. I rimedi erbolari invece, sono per tutti molto importanti (unica eccezzione: Ehret e Shelton; ecco perchè li abbiamo separati così, affrontandoli in capitoli a parte). Specifichiamo inoltre per ultimo, che se non abbiamo potuto sviluppare dei capitoli a se stanti per ogni filone e scuola di pensiero distinta, è semplicemente per la mancanza di materiale tradotto che scarseggia in lingua italiana; essendo rilasciata quest'opera in copyleft, speriamo comunque che prima o poi qualcun'altro possa supplire alle nostre limitazioni, contribuendo e rendendo più completo questo manuale.

Voci correlate x le terapie naturali Tossiemia Autolisi cellulare Digiunoterapia Argilloterapia Bagni di Vapore Bagni di Sole Idroterapia Fitoterapia Ehretismo i padri e precursori Rudolf Virchow Louis Kuhne Benedict Lust Sebastian Kneipp Arnold Ehret Raymond Dextreit Albert Mosseri dottor Herbert H. Shelton John Tìlden Collegamenti esterni Igiene Naturale - Elenco Siti Italiani Igiene naturale o igienismo - Storia del movimento di igiene naturale Igiene naturale secondo Ehret - Sito italiano Versione stampabile Ricavato da "http://grillipedia.a.wikisite.com/index.php/manuale_pratico_di_medicina_naturale/igienismo" Categories: Libro di Medicina Naturale Padri Fondatori

Manuale pratico di medicina naturale/ehretismo Da Grillipedia. Arnold Ehret, scrittore, professore e conferenziere tedesco, nacque a Friburgo in Brisgovia il 29 luglio del 1866. Mori a Los Angeles il 9 ottobre del 1922. Fu il fondatore dell' Ehretismo. 1 Biografia 1.1 Attualità 2 Ehretismo 2.1 Concetto di "muco" 2.2 Terapia 2.2.1 Una Fisiologia nuova 2.2.2 Diete di "transizione" e semi-digiuni 2.2.3 il Digiuno Superiore 2.3 Parallelismo con altre correnti 2.4 Fanatismo 3 Bibliografia 4 Note 5 Voci correlate 6 Altri progetti 7 Collegamenti esterni Biografia Come leggiamo nell'introduzione del suo libro (^1), Arnold Ehret s'interessò fin da giovane del "rapporto fra causa e effetto dei fenomeni", occupandosi di fisica e chimica e apprese Lingua francese, italiano ed inglese. Nel 1887, laureatosi come professore di disegno, fu chiamato a prestare servizio di leva nell'esercito e congedato poco dopo per disturbi cardiaci. Nel 1897, gli fu anche diagnosticato "morbo di Bright", una malattia renale e ritenuto incurabile dai medici che lo diagnosticarono. Ehret, come racconta nei suoi scritti, per cercare una cura visitò allora diversi centri che si occupavano di metodi di "guarigione naturale" e, come ultimo tentativo, decise di praticare un digiuno, accorgendosi di non soffrire la fame e ritenendo anzi, di riacquistare forza e vitalità (^2). Nel 1899 si recò a Berlino per studiare il vegetarianismo; poi ad Algeri, dove fece esperimenti con il digiuno e la dieta di frutta. Con questo suo nuovo stile di vita egli afferma che riuscì a guarirsi (^3) e agli inizi del nuovo secolo aprì una "clinica" ad Ascona in Svizzera, dove trattò e guarì migliaia di pazienti considerati incurabili (^4).

Agli inizi del Novecento, s'impegnò in una serie di digiuni, controllato da funzionari tedeschi e svizzeri (^5): in un periodo di 14 mesi, completò un digiuno di 21 giorni; uno di 24; uno di 32; ed, infine, uno di 49 giorni. Tenne conferenze in tutta Europa. Nel 1914 fu invitato negli Stati Uniti da Benedict Lust. Partì il 27 giugno da Brema e il 6 luglio sbarcò dal transatlantico "George Washington", a Ellis Island. Da lì, si recò in California, dove tenne conferenze e corsi sul suo Sistema di guarigione della dieta senza muco. Il 9 ottobre del 1922, all'età di 56 anni, fu vittima di un fatale incidente. Come riportato da un suo studente, Fred Hirsch, una sera nebbiosa pare scivolò su un marciapiede, causandosi una frattura alla base del cranio. Attualità Nelle recensioni del libro di alcune editoriali che lo pubblicano (cosi come anche in forum che parlano dell'argomento), dato che lo studente riferì di averlo trovato già a terra, alcuni suoi seguaci azzardano l'ipotesi che la morte potesse non essere stata accidentale ma provocata, in quanto il suo sistema andava contro gli interessi delle industrie alimentari e case farmaceutiche. Altri tuttavia, pensano che in realtà possa essersi trattato più semplicemente di una crisi ipoglicemica causata dalla stessa dieta che promulgava (^6). Ehretismo L ehretismo è lo stile di vita elaborato da Ehret basato sull'adozione di una dieta di tipo fruttariano (^7), che esclude il consumo di prodotti di origine animale e industriale, o che comunque produrrebbero "muco". Il sistema proposto da Ehret è costituito soprattutto dalla dieta basata su certi tipi di frutta e verdura (cotta o cruda), quest'ultima non amidacea e principalmente a foglia verde, il tutto coadiuvato da enteroclismi (lavaggi interni dell'intestino) quando ritenuti necessari, e dalla pratica di digiuni brevi sistematici, o più o meno lunghi a seconda dei casi e delle condizioni fisiche del paziente (età, malattie). Tutto questo, eliminerebbe il muco intestinale precedentemente introdotto tramite l'alimentazione onnivora, che egli riteneva causa primaria della malattia in quanto, impedendo il perfetto assorbimento dei nutrienti, starebbe all'origine di numerose "carenze" e deficit, oltre che della costipazione dei vari organi interni del corpo; primo fra tutti: il sistema circolatorio. Solo il suo sistema di alimentazione (la dieta senza muco) correttamente applicato sempre secondo il suo metodo, porterebbe gradualmente al raggiungimento dello stato ottimale di salute. Ehret considerava questa dieta unico e vero modello: il "metodo di guarigione" per eccellenza. Concetto di "muco" Quando Ehret parla di muco nei suoi libri, non intende quello naturalmente secreto per l'organismo umano; il suo concetto di muco è differente. Con questa parola, si riferisce (^8) alla sostanza prodotta, nella "combustione" del tratto digestivo, da quei cibi che egli ritiene essere completamente anti-naturali per l'uomo. Quindi, produrrebbero come una "pasta collosa" che il corpo non riuscirebbe ad eliminare. Proprio per essere un "corpo estraneo", e a causa di questa sua caratteristica "vischiosa", starebbe alla base del processo tossiemico, producendo così "malattia" (sarebbe il terreno di coltura per tutti gli agenti patogeni; senza di esso, secondo Ehret, non potrebbero semplicemente riprodursi). Secondo Ehret, questo "muco" intestinale non avrebbe funzioni: sarebbe solo uno scarto patologico e si accumulerebbe in tutto il corpo. Alimentato dai prodotti di derivazione animale e farinacei, ma soprattutto da quelli chimici e industriali, escluderebbe un sottilissimo e importantissimo strato lubrificante degli intestini.

Terapia Il modo di eliminare questo muco dannoso starebbe, più che nelle terapie (naturali o non), come gia detto nella dieta: Ehret sosteneva che il ritorno ad un modo di alimentarsi che egli riteneva essere quello più idoneo per l'uomo, permetterebbe al corpo di guarire naturalmente sé stesso, senza l'applicazione di particolari terapie, se non una serie di digiuni però mai estremi. Il suo metodo consisteva in: Dieta: un progressivo cambiamento delle abitudini alimentari (esclusione graduale dei cibi elaborati con i sistemi di lavorazione industriale, delle bevande alcooliche e di tutti quei cibi che una volta ingeriti insomma producessero "muco" sopra le pareti intestinali, ma anche nei tessuti e nel sangue); digiuni più o meno lunghi; esercizio fisico; bagni di sole e bagni d'aria. Una Fisiologia nuova Ehret nei suoi scritti, paragona il corpo umano ad una macchina composta da tubi, il sistema circolatorio, il cui motore però (i polmoni) verrebbe alimentato dall'aria (^9) (per effetto della differenza di 'pressione' esercitata sugli organi elastici) (^10), e non quindi dal cuore (che sarebbe solo una valvola) (^11); oltre a questo, da una dieta costituita di frutta e ortaggi (non amidacei) a foglia verde: questo sarebbe l'unico modo di nutrirsi più adeguato per il genere umano. Altrimenti, il "muco dannoso" generato avrebbe ostruito ben presto vene e arterie (^12), riducendo così la pressione arteriale, la principale fonte di vitalità e forza, secondo lui (^13) come gia detto, in quanto sarebbe appunto l'aria a mantenere in vita il "motore" della "macchina umana" (^14) Conseguentemente, insegnava una nuova fisiologia; della stessa, formava parte anche il concetto che i globuli bianchi, considerati dalla medicina ortodossa importanti anticorpi, fossero invece materiali di scarto e rifiuto parte sempre di questo "muco"; che avvelenassero cioè il sangue (^15) Sosteneva che in un corpo perfettamente pulito e sano, quindi senza la minima traccia di "muco" (globuli bianchi), fosse possibile addirittura assimilare direttamente l'azoto (la parte essenziale delle proteine) dalla stessa aria respirata (^16) invece che dalla carne. E questo spiegava secondo lui, la forza e l'efficienza generate per esempio da certi fachiri indiani praticamente "pelle e ossa". Inoltre in una condizione simile, il corpo verrebbe a trovarsi davvero in grado di trarre vantaggio dagli zuccheri della frutta (l'unico alimento adatto all'uomo), e originare quindi quell'energia di cui aveva bisogno; cosa ovviamente impossibile con la presenza di "muco", che ne impediva la digestione corretta e quindi l'assimilazione (^17). Diete di "transizione" e semi-digiuni I cambiamenti alimentari per raggiungere tale obiettivo erano proposti con l'applicazione di diete intermedie chiamate "di transizione", fino al raggiungimento della dieta senza muco, appunto. Mentre quelli bruschi, "radicali" e immediati, erano fortemente sconsigliati da Ehret. E in questo differiva molto dall'idea d'igienismo che aveva per esempio Shelton, il quale predicava (per lo meno sul digiuno) invece proprio il contrario. Secondo Eheret si trattava conseguentemente di un percorso piuttosto lento. Nel suo libro afferma (^18) che un uomo medio in condizioni normali (cioè non malato gravemente) avesse bisogno come minimo di tre anni di "pulizia" intemedia, fatta di digiuni e semi-digiuni (con succhi di frutta o verdura) intercalati fra loro, prima di arrivare a poter solo lontanamente pensare di essere in grado di nutrirsi come si conviene: ossia, esclusivamente di frutta e aria (azoto).

Questo perchè, altrimenti lo scioglimento troppo veloce e rapido del muco, afferma, si riverserebbe direttamente e troppo bruscamente nel sangue; ed essendo che in un digiuno il volume di vene e arterie (nonchè di dotti linfatici) diminuisce, il circolo sanguigneo non sarebbe così poi più in grado di eliminarlo convenientemente dai reni (cosa fattibile solo "gradualmente"). Si bloccherebbe cioè tutto; avremo intasato di muco le "tubature" della "macchina umana". il Digiuno Superiore In condizioni ottimali, l'organismo umano non presenterebbe più "nessuna traccia" di "muco" al suo interno. La frutta sarebbe l'unico alimento a non produrne. I vegetali, così come i cereali, agirebbero soprattutto e solo come "una scopa" capace di pulire e portare via con se, strappandolo dalle pareti intestinali o dello stomaco, questo "materiale estraneo vischiso" di scarto; unico vero causante di malattia nell'uomo. Solo allora si poteva addottare pienamente un regime di tipo 'fruttariano', in quanto solo allora l'organismo avrebbe potuto approffittare veramente gli zuccheri della frutta ricavandone straordinaria energia, non prima; questa era la spiegazione secondo Ehret del perchè tante diete e regimi a base di sola frutta fallivano: bisognava preparasi gradatamente, eliminando il muco. Avrebbe potuto anche sperimentare quello che lui definiva il "digiuno superiore", uno stato in cui si riusciva a sviluppare quelle stesse potenzialità e facoltà tipiche per esempio di certi fachiri indiani, o persone "spirituali". In un corpo così pulito, e solo allora, gli acidi e gli zuccheri della frutta verrebbero approffittati appieno, conferendo e sviluppando un'energia straordinaria e "facoltà superiori". Questo era il segreto a suo dire, dell'autentica spiritualità umana. Nel suo libro riporta chiaramente il concetto di come non debba stupire se oggi non si vedano più in giro tanti "santi" come una volta; date le "schifezze" che mangiamo è praticamente impossibile. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza muco è descritto in ogni particolare nel libro Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza muco, in 25 capitoli che nel libro sono chiamati lezioni, e che costituiscono effettivamente l'insieme dell'intero corso che Ehret insegnava all'inizio del 1900. Parallelismo con altre correnti Ehret definiva il suo metodo come differenziato e a sé stante; taluni tuttavia assimilano le teorie di Ehret a altre terapite alternative denominate "igieniste" (^19), non è difficile infatti trovargli molti punti in comune con quelli di altri suoi contemporanei del tempo (vedi Louis Kuhne o Kneipp, che gli erano anche tra l'altro compatrioti -Germania-), in quanto le sue nozioni sulla malattia (tossiemia) e altri concetti sempre relazionati alla salute e patologia del corpo non sono in nulla dissimili da quelli di altri che si occupavano dello stesso argomento (^20). Quello dei digiuni più o meno razionali; dei bagni di sole; e della corretta alimentazione, la migliore per l'essere umano; nonché della tossiemia interna all'organismo, come unica causa generante di tutte le cosiddette malattie; fanghi, tisane, o enteroclismi vari; sono tutti pilastri e argomentazioni prese come base, per i loro "sistemi di guarigione naturale alternativi", non solo dai già citati Kuhne o Kneipp (^21), ma anche da moltissimi altri. Includendo, fra questi, anche il padre fondatore della Macrobiotica. Questi ultimi due, compatrioti di Ehret come dicevamo, come lui erano d'accordo per esempio sul fatto che l'individuo necessitasse di un lungo e paziente tempo, come minimo anni, prima di poter guarirsi completamente coi loro metodi; disapprovavano cioè, le "terapie d'urto". Però al contrario di questi, come molti altri naturopati del tempo, asserivano invece che "elementi" aggiuntivi esterni, quali argilla per esempio, saune o tisane, potessero invece aiutare ad accelerare molto questo processo di "disintossicazione tossiemica" interno; qualunque ne fosse stata la causa. Ehret, restava invece fermamente convinto della loro completa inutilità (opinione condivisa anche da Shelton).