BUON FINE Le buone pratiche COOP per il recupero delle eccedenze e contro lo spreco alimentare. A scuola di buon fine Valter Molinaro Responsabile Innovazione e gestione servizi
ECCEDENZE NELLA GDO: PERCHE? il packaging è danneggiato; il prodotto fresco è ammaccato; prodotti con data di scadenza ravvicinata (destinati a rimanere invenduti); residui di attività promozionali, di test e di campionatura; errori negli ordini sono intervenuti eventi sfavorevoli (condizioni meteo, scioperi, ecc)
AZIONI CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE RAZIONALIZZAZIONE DEI PROCESSI LOGISTICI EDUCAZIONE AL CONSUMO CONSAPEVOLE PROMOZIONI /OFFERTE SU PRODOTTI IN SCADENZA RECUPERO DELLE ECCEDENZE BUON FINE Il RECUPERO DELLE ECCEDENZE - BUON FINE lo realizziamo in tutta la nostra rete, in 75 province e 556 punti vendita. (supermercati, ipermercati e centri di distribuzione). Nel 2013 abbiamo donato circa 4.000 tonnellate di prodotti alimentari per un valore di oltre 22 milioni di euro a favore di 906 associazioni beneficiarie che assistono circa 150.000 persone
LA RACCOLTA DEGLI ALIMENTI INVENDUTI ALLA COOP Nel 2003, anno di approvazione della LEGGE DEL BUON SAMARITANO, Coop realizza la prima sperimentazione della raccolta di alimenti invenduti a Bologna all ipercoop Nova. OBIETTIVO: Non buttare via gli alimenti imperfetti o che stanno per scadere, ma raccoglierli per donarli a chi ne ha bisogno attraverso la collaborazione con una rete di Onlus. BUON FINE Nel 2005 Coop Lombardia, nell ambito dello sviluppo dell Agenda21 locale di Sesto San Giovanni per definire le Linee guida per la gestione ambientale e responsabile di strutture commerciali di media e grande dimensione del Ministero dell Ambiente propose di inserire nelle linee guida e sperimentare con il Comune, la ASL e le ONLUS il recupero per fini sociali degli invenduti. Dal 2007, finita la sperimentazione a Sesto S.G, abbiamo esteso il "Buon fine" in tutta la rete COOP
PROCESSO LOGISTICO NEL PUNTO VENDITA MAGAZZINO Amministrazioni comunali AREA VENDITA AVARIA SCARTO RIFIUTO Soci Coop volontari SCADENZA RECUPERO ONLUS VENDUTO RESIDUI GROCERY ALIMENTARI FRESCHI FRESCHISSIMI PERSONA CASA CHIMICA STAGIONALI E BRICO SALUTE MULTIMEDIA
L ACCORDO TRA LE PARTI DEFINISCE: PROCESSO LOGISTICO FUORI DAL PUNTO VENDITA MODELLO BUON FINE Mense MAGAZZINO ONLUS Pacchi spesa Case famiglia Centri di distribuzione IMPEGNI Definisce in dettaglio tutte le attività interne, gestionali 1 COOP LOMBARDIA e organizzative e le responsabilità del personale per garantire la qualità del prodotto ceduto CERTIFICAZIONE Definisce in dettaglio tutte certificazioni e dichiarazioni 2 ONLUS richieste alla ONLUS per accedere alle donazioni OBBLIGHI A CARICO Definisce in dettaglio tutte le attività della ONLUS per 3 ONLUS garantire una corretta gestione igienica delle merci
BUON FINE: I NUMERI COOP LOMBARDIA NEL 2014 SONO ANDATI A BUON FINE Prodotti alimentari recuperati kg. 620.474 Valore della vendita dei prodotti 3.304.596 Numero delle persone assistite 6.883 Punti vendita coinvolti 49 Onlus convenzionate con COOP 78
BUON FINE: UN FOCUS SULL AREA METROPOLITANA MILANO AREA METROPOLITANA AREA METROPOLITANA MILANO Numero punti vendita coinvolti Cessione ONLUS Totale valore alla vendita Cessione ONLUS Quantità kg merce donata SUPER COOP 15 737.191 120.135 IPERCOOP 7 597.088 114.676 TOTALE 22 1.334.279 234.811 freschi e freschissimi PERSONE ASSISTITE DALLE ONLUS: 5172 76%
COOP BUON 78 ONLUS FINE: DESTINATARIE 78 ONLUS BENEFICIARIE IN LOMBARDIA la grande casa Società cooperativa Sociale onlus
DA SPRECO A RISORSA: A SCUOLA DI BUON FINE Dal 2013 Coop Lombardia ha sviluppa progetti di sensibilizzazione sullo spreco di cibo nella gdo coinvolgendo le scuole di Milano. Il percorso prevede: Una lezione teorica sulle tematiche dello spreco alimentare Un approfondimento sulle normative, gli impegni di gestione, la sicurezza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti recuperati Visita guidata presso un supermercato Coop, per seguire il percorso di selezione, recupero, conservazione e consegna prodotti alle ONLUS. Visita incontro nella sede delle ONLUS, sopraluogo nelle mense/comunità preparazione di un pranzo, con i prodotti recuperati, presso la scuola ANNO SCOLASTICO 2013/2014: ISTITUTO ALBERGHIERO VESPUCCI 9 CLASSI ANNO SCOLASTICO 2014/2015: ISTITUTO ALBERGHIERO C. PORTA 10 CLASSI ISTITUTO ALBERGHIERO VESPUCCI 6 CLASSI ISTITUTO SALESIANI SESTO S.G. 6 CLASSI
Le classi hanno visto poi come avviene la consegna alle onlus.
Molti ragazzi hanno dato una mano alle onlus che hanno visitato Alcuni ragazzi hanno aiutato a scaricare, altri hanno consigliato sul momento ricette utili ad utilizzare il cibo che era arrivato.
Infine le classi hanno provato ad ideare un pranzo usando i prodotti Buon Fine
I ragazzi del Vespucci hanno realizzato un pranzo per 60 persone con alimenti che altrimenti sarebbero stati buttati
RECUPERO DELLE ECCEDENZE: POTENZIALITA Eccedenze alimentari recuperabili nella grande distribuzione: di quali numeri parliamo? PARR Regione Lombardia giugno 2009 Azione 3: Recupero di cibo invenduto e non scaduto da destinare a mense sociali Luogo della sperimentazione: Brescia Periodo sperimentazione: 2010/2011 Insegne che hanno dato la loro disponibilità: Coop Lombardia (circa 5000 mq slp) Sma (circa 14.000 mq slp) Dalla sperimentazione sulle eccedenze recuperate è emerso un dato omogeneo: circa 6 kg/mq/anno
COOP BUON FINE: BENEFICI DEL PROGETTO Ambientali: riduce i rifiuti avviati a smaltimento, educa alla sobrietà e al rispetto delle risorse, riduce i tempi del riutilizzo dei prodotti in una filiera a km0 ed il rischio di generare nuovi sprechi nella catena distributiva; Sociali: fornisce un concreto sostegno alla rete sociale ed alle persone bisognose, coinvolge i dipendenti e i soci volontari, che collaborano per individuare le ONLUS di prossimità nel territorio e alimentano reti di solidarietà locale per ridurre la povertà Culturali: promuove stili di vita sostenibili orientati alla riduzione degli sprechi, la collaborazione con le Onlus trasmette valori solidali e comunitari; Organizzativi: migliora i processi interni di controllo e rende più efficiente la propria logistica, riduce lo spreco interno e le quantità di rifiuti da smaltire. per Ie Onlus riducono i costi di acquisto dei generi alimentari; arricchiscono la dieta degli assistiti; reinvestono quanto risparmiato in ulteriori servizi e assistiti; generano opportunità di nuova occupazione. CHI MISURA IL VALORE AGGIUNTO SOCIALE DI QUESTA ATTIVITA?
COOP BUON FINE: CRITICITA La gestione delle eccedenze tramite donazione è un opportunità di innovazione sociale per il territorio, ma la normativa attuale necessità di un riordino perchè: Risulta calibrata su donazioni una tantum, di quantità ingenti e con uno o pochi soggetti destinatari, più che su una gestione capillare giornaliera e per la pluralità dei soggetti beneficiari; Le procedure per dimostrare che i beni siano stati effettivamente ceduti ai diversi soggetti, con diversa valenza ai fini Iva e Ires, andrebbero armonizzate; È richiesta una enorme mole di documentazione burocratica con la p.a.; Per troppe merceologie la legge ci impedisce di donare e non lo consente per prodotticon TMC superato. Inoltre NON C E NESSUN RICONOSCIMENTO/INCENTIVO PER CHI RECUPERA E DONA (es. IVA - Tassa rifiuti - Valorizzazione del Valore aggiunto sociale)
Piantare un albero vuol dire far germogliare una cultura, un popolo. Vuol dire togliere spazio alla desertificazione della terra ma anche all aridità delle coscienze di chi ci avvelena e ci affama. Thomas Sankarà