F.I.V.L. FEDERAZIONE ITALIANA VOLO LIBERO DECISIONE In merito al ricorso inoltrato alla FIVL in data 01/10/2007 dai signori Filippo Lo Giudice, Maurizio Bottegal, Maurizio Dalla Valle e Fabio Razore, in ordine alla regolare partecipazione alle competizioni da parte dei piloti del parapendio marca Niviuk, modello ArtikXp *** I ricorrenti, assumendo che il parapendio Niviuk Artik Xp non avrebbe mai conseguito il certificato di omologazione da parte del DHV, al pari del modello Artik, ritengono che detto parapendio non avrebbe potuto partecipare alle gare riservate alla classe sport e, di conseguenza, chiedono: A) La cancellazione di tutti i risultati sportivi conseguiti con questa vela, con il ricalcolo di tutte le classifiche e l'assegnazione a chi di dovere dei vari trofei. B) La pubblicazione a chiare lettere sul notiziario della FIVL di quanto accaduto. C) Una punizione esemplare per un importatore e una ditta che, per oltre un anno, hanno fatto pubblicità ingannevole, lesiva della concorrenza, con un risultato simile al doping nelle competizioni. al fine di opportunamente valutare il caso in questione, si rende necessario operare alcune premesse in fatto ed alcune conseguenti considerazioni. Si premette In fatto 1 IL MODELLO ARTIK XP Il parapendio Niviuk Artik Xp è un modello che presenta l identico progetto di funi, calotta e bretelle del modello Artik. Si differenzia dal modello Artik per il materiale di composizione del fascio funicolare: si tratta di fascio cosiddetto fine (thin lines). Esso è prodotto da una nota azienda del settore ed è identico in tutto a quello del modello Race del parapendio Gin Gliders Zoom. Non a caso, l Artik XP è prodotto nello stabilimento Gin Gliders.
Risulta che Niviuk ha richiesto al DHV di adottare una procedura per il rilascio di un certificato teso a riconoscere che, nonostante la sostituzione del materiale di composizione del fascio, il modello XP Artik potesse rientrare nella medesima omologazione del modello Artik. Risulta superfluo specificare quale tipo di procedura venga adottata in questi casi. Giova piuttosto rilevare che, da riscontri pervenuti presso questa Federazione, è risultato che il parapendio Niviuk, modello Artik XP avrebbe positivamente superato alcuni test. In particolare, il DHV avrebbe effettuato il Flight test (test di comportamento in volo del parapendio), il load test e lo shock test. Il Flight test, certificato in data 26.11.2006 con le seguenti coordinate DHV 017783 GSTF03 1012 christian, avrebbe confermato l appartenenza dell Artik XP alla classe DHV 2. L ente DHV, oltre a suddette verifiche tecniche, ha richiesto anche un ulteriore test denominato Linebending, da effettuarsi sul fascio funicolare. Niviuk, tuttavia, avrebbe rifiutato di operare detto test per essere lo stesso, a sua detta, ingiustificabile. Invero, da un lato Niviuk afferma che i cordini utilizzati avrebbero ottenuto una certificazione a monte (e cioè da parte della ditta produttrice dei cordini stessi) e dall altro, che detto test sarebbe in ogni caso già stato effettuato dalla Gin Gliders per essere il fascio identico a quello montato dal modello Race dello Zoom. 2 L UTILIZZO DEL MODELLO ARTIK XP NELLE GARE La casa produttrice Niviuk, dopo aver messo in commercio il modello Artik, omologato con DHV alla classe 2, ha commercializzato anche il modello Xp, avente le caratteristiche di cui si è sopra trattato. La prima apparizione alle gare dell Artik XP, a quanto consta, è avvenuta in occasione della Coppa delle Regioni svoltasi nel corso dell anno 2006, riportando peraltro la vittoria. Successivamente, l Xp ha ottenuto alcuni indubitabili successi sportivi sia nei campionati regionali che in quelli nazionali nella categoria di appartenenza, tra i quali si segnala la vittoria della classe Sport ai Campionati Italiani Assoluti. Nel 2007 un numero apprezzabile di piloti hanno utilizzato il modello Artik XP nelle gare organizzate nel corso della stagione. 3 LE INFORMAZIONI DI NIVIUK E DI INFINITY FLY Infinity Fly ha costantemente affermato che il modello ArtiK XP era certificato e non presentava problematiche con riguardo all omologazione; Nel sito internet Niviuk alla pagina www.niviuk.com/en/pages/infostechniques.aspx?rp=6 in basso, si nota il link con scritto Artik Artik XP technical file. Cliccando sul link si apre un file formato pdf nel quale compare l omologazione DHV 2 riferito, evidentemente, ad entrambi i modelli, ivi trattati unitariamente. Con ogni evidenza, pertanto, sia l importatore che la ditta produttrice considerano entrambi i modelli certificati DHV 2.
4 L OPINIONE DEL DHV Il DHV non ha risposto alle domande inviate dal Commissario FIVL con riguardo alla certificazione della vela Artik Xp. Tuttavia possiamo disporre di alcuni recentissimi riferimenti in merito, derivanti da altrettante domande inviate al DHV. In particolare, risulta significativo riportare che nel settembre 2007 il sig. Harry Bunz, responsabile DHV, ha scritto, con riferimento all Artik Xp che: the manufacturer did tests by us. They applied for the certification, they did all test, instead of the Linebending test. We proofed the flying behaviour that it is the same as with micro lines. After the Linebending documentation they will get an official paper that they can produce in that or that style. There will be no other certification if the manufacturer leave it in that style. There will be just a remark on the test report or on the list of materials that this modification application will be valid. After German Air Law it is not fully documented, after the documentation in other Countries I do not know. Giova riportare il testo con il quale il DHV ha risposto alla FIVL: To your question labelled paraglider: the Artik XP modification application from the manufacturer Niviuk was planed not to be a labelled paraglider, only to do tests to fulfil the modification applications. It will be always a information to the manufacturer that he can build his glider in that style with normal lines or without uncovered lines. Modification applications are the information's of the manufacturer, and if the manufacturer wants to inform the public with a new name or a new certification numbers it is in the hand of the manufacturer to do it in his way. The shock and load test, even the flight tests of the Nivuk XP was done before January 2007. Line bending tests are recommended to fulfil a valid certification after the German construction regulations. In Germany the Artik XP is a not valid modification application after the German construction regulations. How the manufacturer procedure in other countries, where the air law follows other certifications standards, we do not know. I personally think the manufacturer Niviuk had not the experience of the whole procedure of the modification application, and may did it not in the very correct way, because it was his first modification application. Niviuk produce by Gin Gliders, who produce a lot of gliders in different versions, and even believed on his experience too. As Niviuk now understand the procedure of the German modification application he send us immediately the lines for test. At the moment it is in our bending test now, we just need some more samples to finalize this tests. I know to fulfil the rules correctly these are the facts, but I personally did the e mails with Niviuk and I think they had some translation problems, to do it in the very correct procedure of the German certification. The pilots who flew this gliders believed to the manufacturer information, and they never get this information about their wings. This is just my personally experience. Thanks for your attention. Best regards Harry Buntz
* Risulta pertanto chiarito che, malgrado l Xp abbia effettuato tutti i principali test, malgrado l unico test mancante sia riferibile a materiale già testato dal DHV in diversa occasione, malgrado, infine, il DHV scriva che probabilmente si è trettato di un errore in buona fede dovuto a problemi di traduzione, l Xp stesso è attualmente è privo del rilascio di un certificato formale di omologazione. A fronte dei fatti esposti si impongono le seguenti CONSIDERAZIONI DELLA FIVL E esigenza primaria degli organizzatori di una gara o di un campionato, in merito alle iscrizioni, quella di avere certezze circa la omologazione dei mezzi utilizzati dai piloti. Invero, l omologazione costituisce l unico criterio formale oggettivo per discriminare circa l iscrizione ad una classifica o ad un campionato. Ritiene questa Federazione di dover ribadire il principio secondo il quale l organizzazione (o il DdG) non possa, nè sia in alcun modo tenuta, operare un controllo sostanziale di merito sui parapendio. L organizzazione, anche per non incorrere in responsabilità che non gli competono, può pertanto solamente operare un controllo formale, senza arrogarsi il diritto di decidere se una vela, pur non omologata, possegga comunque le caratteristiche per esserlo. Invero, se così non fosse, si aprirebbero discutibili margini di discrezionalità e di responsabilità che non sono ammissibili. Al fine di accertare l omologazione, l organizzazione può accedere alla lista delle vele omologate edita dagli enti preposti (DHV e CEN) e riscontrare l inserimento o meno di un certo parapendio all interno della lista stessa. Prima ancora, tuttavia, non può che riporre la propria fiducia sulla dichiarazione del pilota all atto d iscrizione alla gara. Può altresì accadere il caso che un parapendio sia certificato, ma che esso non sia presente nella lista dell ente omologatore. In tal caso, l organizzazione potrebbe richiedere al pilota di fornirgli una copia del certificato. Se, ulteriormente, rimanesse un dubbio, si potrebbe chiedere riscontro direttamente all ente omologatore. Nel caso del modello Artik Xp è accertata l assenza di un certificato formale, poiché l ente omologatore stesso ha espressamente affermato che tale certificato verrà rilasciato solo una volta positivamente effettuato il Linebending Test.. Ed invero, con ogni probabilità, dalla stessa identica matassa, Gin Gliders taglia sia i cordini per costruire l Artik Xp che per costruire proprie vele omologate.
Pertanto, se dal punto di vista sostanziale, possiamo ritenere che l Artik Xp sia un parapendio che ha tutte le caratteristiche per essere omologato come DHV 2, dal punto di vista formale, tuttavia, non appare rilasciata alcuna certificazione. Ora, se è vero che l organizzazione non ha altra scelta che adottare un criterio di ammissione formale, dobbiamo concludere che l Artik Xp non sarebbe dovuto essere ammesso alle gare di categoria sport e a quei campionati regionali che limitano la partecipazione a parapendio omologati (salva l autonomia regolamentare dei campionati stessi). E assai verosimile che i piloti competitori, nell acquistare il modello Artik Xp, fossero persuasi che detto parapendio fosse legittimamente utilizzabile nelle competizioni come vela certificata DHV 2. Appare, a tale proposito, rimarchevole il dato che l Artik Xp presenta, nei modelli venduti in Italia, uno stiker nei cassoni centrali, nel quale appare chiarente indicata la dicitura di omologazione DHV 2. Pertanto, è da ritenere che i possessori di detto modello non intendessero agire in mala fede o antisportivamente ma, semplicemente, avessero dato credito a quanto esposto loro da parte del venditore in merito all esistenza della certificazione. Quanto meno agli inizi dei campionati, infatti, la situazione ed il dibattito non apparivano chiarificati come lo sono attualmente. Inoltre, come si può apprezzare nella missiva del DHV inviata a FIVL, il DHV stesso ritiene, in buona sostanza, che anche il costruttore abbia agito in buona fede e che per tale motivo abbia pubblicato sul proprio sito che l Xp Artik era omologato DHV 2. Non sussistono pertanto evidenze, allo stato, per ritenere comprovata la manifesta mala fede dei competitori. Ciò posto, ad avviso di chi scrive, il pilota deve essere comunque ritenuto responsabile, ancorché sia pacifica la sua buona fede. Infatti il principio di responsabilizzazione del pilota, non può che valere in ogni caso, senza potersi invocare eccezioni di sorta. Diversamente, potremmo rinvenire, in futuro, a fronte di casi diversi e più gravi del presente, forme giustificative intollerabili, nascoste dietro l alibi di una disinformazione da parte dell importatore o della casa produttrice. * Da tenere in considerazione è anche l anomalia del ricorso inoltrato a questa Federazione. Da un lato lo stesso non è stato accompagnato dai versamenti necessari per regolamento, né formulato secondo le norme regolamentari; dall altro lo stesso viene sottoscritto da soggetti nella loro qualità di importatori, a palesata difesa dei propri interessi commerciali. Ciò pone senza dubbio imbarazzo a questa Federazione, poiché, a norma di regolamento, il ricorso non sarebbe accoglibile, né formalmente corretto.
Nel mentre non si intende creare un precedente anomalo di decisione presa al di fuori delle formalità di regolamento, per cui potrebbero aprirsi una serie indefinita ed inimmaginabile di ricorsi informali ed anomali. Del pari, non è intenzione di questa Federazione, legare una decisione sportiva ad una disputa commerciale tra operatori del settore. Tuttavia, questa Federazione non intende nemmeno ignorare il ricorso. Invero, la problematica di specie ha assunto una importanza ed ampiezza tale da richiedere senza dubbio una risposta della FIVL, quale garante, non solo del rispetto dei regolamenti di gara, ma soprattutto del fair play e correttezza di comportamento di tutte la parti che concorrono al complessivo mondo delle competizioni di volo, non ultima quella dei soggetti che operano professionalmente. Ritiene infatti questa Federazione che il volo libero necessiti dell assoluta correttezza ed integrità di comportamento di tutte le componenti del volo libero stesso, siano essi i piloti competitori, gli organizzatori, i fornitori dei materiali, gli sponsor o altri. La correttezza non può essere che valutata con rigore, cioè senza eccezioni, poiché, se così non fosse, si potrebbero aprire spiragli tesi, non solo ad aggirare i regolamenti, ma soprattutto a compromettere la sicurezza delle competizioni. Ben sappiamo che, nel caso di cui si tratta, non è fortunatamente in gioco la sicurezza del volo e dei piloti, vertendosi attorno ad una irregolarità formale. Tuttavia risulta doveroso cogliere l occasione di una problematica che ha assunto vasto interesse nella comunità del volo al fine di affermare, una volta per tutte, un principio basilare da applicarsi in tutti i casi analoghi. Detto principio può essere così riassunto: Il controllo sulla certificazione di un parapendio da parte dell organizzazione della gara non può che essere formale. Detto controllo si deve concentrare sul rilascio della certificazione, essendo irrilevante qualsivoglia considerazione in merito allo stato di avanzamento della certificazione stessa, qualora essa non sia stata ancora formalmente rilasciata, ed essendo ancor più irrilevante ogni altra considerazione di merito. Qualora un pilota si iscriva ad una gara, egli è responsabile della propria dichiarazione in merito alla omologazione del parapendio utilizzato. Lo è, sia in caso di dichiarazione consapevolmente mendace, sia in caso di insufficiente od errata informazione, ancorché il pilota stesso abbia in buona fede confidato nelle dichiarazioni ovunque esse siano pubblicate (salvo che nei documenti o nei siti ufficiali degli enti omologatori). Attraverso l applicazione del suddetto principio si può, nel contempo, liberare gli organizzatori di gara da una responsabilità che loro non compete, nonché stimolare una più intensa responsabilizzazione dei piloti ed, indirettamente, di produttori ed importatori.
Essendo irrinunciabile l affermazione dei sopraddetti principi, ed essendo opportuno porre definitivamente fine alla questione riguardante il caso Xp Artik, al fine di evitare future incertezze, la FIVL ritiene di dover agire d ufficio, ancorché in presenza di un ricorso abnorme. Di conseguenza, così si può riassumere, alla luce dei precedenti principi il caso in questione: a) Il parapendio Artik Xp non risulta attualmente certificato DHV 2, ancorché esso abbia superato numerosi test che ne attestano la sicurezza in volo; b) I piloti che hanno utilizzato detto parapendio nelle gare non avrebbero dovuto prendervi parte a norma di regolamento (per le gare riservate alle vele omologate) ovvero iscriversi alla classe sport (per le gare aperte ad ogni tipo di parapendio). c) I piloti dell Artik Xp, pur in buona fede, risultano comunque responsabili di avere dichiarato all atto di iscrizione alle gare, che il loro parapendio era omologato DHV 2. Tutto ciò premesso, la F.I.V.L. nelle persone di Luca Basso, Luciano Gallo, Fabio Federici, Matteo Di Brina, Flavio Tebaldi, con giudizio unanime, con riguardo alle competizioni svoltesi nel 2007così indica e decide 1) Di annullare i risultati conseguiti nella classifica sport da piloti che hanno utilizzato il parapendio Niviuk modello Artik Xp nelle gare nazionali. Ferma la classificazione del pilota in classifica generale assoluta open ; 2) Di rimettere ad ogni singolo campionato regionale la decisione in merito all annullamento o meno dei risultati ivi conseguiti dai piloti utilizzatori di Artik Xp tenendosi conto dei principi espressi in questa decisione, salvo ovviamente il caso che l organizzazione del campionato regionale abbia preventivamente autorizzato, sulla base della propria autonomia regolamentare, la partecipazione dell Artik Xp al campionato stesso; 3) Di pubblicare la presente decisione; 4) Nulla in merito alle ulteriori richieste da parte dei ricorrenti. Così stabilito dalla FIVL in data 13/11/2007 Luca Basso Luciano Gallo Flavio Tebaldi Fabio Federici Matteo Di Brina