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ABI benchmarking Costing Benchmark Estratto del Rapporto Generale Individuale e Consolidato - Edizione 2011

ESTRATTO RAPPORTO INDIVIDUALE [ ] Il cost/income, risulta, in media ponderata, pari al 67,3% (83,3% in media semplice). La media semplice risente della presenza nel campione di 29 istituti che registrano un livello del cost income superiore al 100%: sono essenzialmente: banche d investimento, banche capogruppo di emanazione finanziaria, banche specializzate, banche start up, banche originate da operazioni di fusione/concentrazione. Le banche del campione semestrali ABI hanno sostenuto altre spese amministrative (d ora in poi ASA) per complessivi 16.935 milioni di euro, pari al 29,3% del margine di intermediazione ed al 45% delle spese amministrative. Le sottovoci di costo sono state associate in 6 macro tipologie di spesa: in particolare nel 2010 per ogni 100 euro di ASA, le 208 banche del campione ne hanno mediamente impiegati 35 in spese generali, 30 in spese informatiche, 14 in spese per manutenzione e fitti passivi, 11 in spese professionali, 6 in oneri di trasporto e 4 in spese di pubblicità. La prima area di costo in termini di importanza relativa è costituta dalle spese generali. Nel 2010 il totale del campione ABI ha sostenuto per questa classe di costi 5.952 milioni di euro, pari al 35,1% delle ASA. La seconda area di costo in termini di importanza relativa è rappresentata dalle spese informatiche (5.068 milioni di euro, pari al 29,9% delle ASA). La terza componente in ordine di importanza relativa è rappresentata dalle spese di manutenzione e fitti passivi (2.379 milioni di euro, pari al 14% delle ASA). La quarta componente di costo è costituita dalle spese professionali (1.883 milioni di euro, pari all 11,1% delle ASA). La quinta componente in ordine di importanza relativa è rappresentata dalle spese di trasporto (1.037 milioni di euro, pari al 6,1% delle ASA). La sesta componente in ordine di importanza relativa è rappresentata dalle spese di pubblicità. (617 milioni di euro, pari al 3,6% delle ASA). [ ] L analisi dei dati consente di rilevare che nel 2011 l insieme delle banche rispondenti attende un incremento delle ASA pari allo 0,50%: 22 banche hanno iscritto a budget una variazione positiva delle ASA, 11 banche hanno definito per il 2011 un budget con una riduzione assoluta delle ASA. [ ] Nel corso del 2010 i processi di controllo dei costi hanno assunto la seguente configurazione: circa il 90% delle banche ha sottoposto a politiche attive di contenimento le spese telefoniche, postali e di trasmissione dati, che incidono per il 4% sul totale delle ASA; oltre il 50% delle banche, ha adottato politiche di controllo su voci di spesa che incidono per il 36% [ ] 2

Una specifica area di indagine ha riguardato la tipologia contrattuale delle strategie di outsourcing adottate dalle banche italiane. In particolare, sulla base dei dati forniti dalle banche che hanno compilato questa specifica sezione del questionario, emerge che nel 2010: facility management: questa tipologia viene utilizzata dal 17,9% dei rispondenti; outsourcing di base: questa tipologia viene utilizzata dal 46,4% delle banche rispondenti; outsourcing globale: questa tipologia viene utilizzata dal 57,1% delle banche rispondenti; outsourcing di processo: questa tipologia viene utilizzata dal 14,3% delle banche; outsourcing funzionale: questa tipologia viene utilizzata dal 10,7% dei rispondenti; scorporo di ramo di azienda: questa tipologia non viene utilizzata da nessun intermediario; joint ventures: nel 2010 non si rilevano segnalazioni. Nel 2010 la struttura media del business delle banche italiane era costituita da quattro attività principali: la banca commerciale (47,2% del totale), l'offerta di mutui residenziali (12,5%), i sistemi di pagamento (8,3%), le attività di trading (6,1%). Vi sono poi cinque aree di attività che contribuiscono, in media, per meno del 5% al business delle banche del campione: la banca d investimento (4,9%), finanza personale (4,4%), l asset management (4,4%), il credito al consumo (3,8%), e-banking ed e-finance (1,8%). Esiste infine un insieme composito, denominato "altre attività", che contribuisce per il 6,5% al business complessivo. [ ] A fine 2010 la struttura gerarchica dei 268.019 dipendenti delle banche censite risultava essere la seguente: il peso relativo dei dirigenti è pari, in media al 2% (5.232 unità); i quadri direttivi di 3 e 4 livello mediamente incidono per il 16,1% del totale (43.239 unità); gli altri quadri direttivi incidono per il 21,8% del totale (58.337 unità); le altre aree professionali raggruppano mediamente il 57,2% del totale (153.380 unità) dei dipendenti bancari; il restante personale incide mediamente per l 1,8% (4.725 unità). gli amministratori incidono per lo 0,7% (1.779 unità); il personale delle unità operanti all estero per lo 0,5% (1.326 unità). La distribuzione del personale tra rete e direzione è la seguente: sul totale dei dipendenti il: 68,5% è allocato presso sportelli; 31,5% è allocato presso le direzioni centrali, servizi EAD e servizi di esattorie e ricevitorie 3

i dirigenti sono destinati per: l 11,6% presso sportelli; l 88,4% presso le direzioni centrali; i quadri direttivi di 3 e 4 livello sono destinati per il: 50,2% presso sportelli; 49,8% presso le direzioni centrali; il restante personale è destinato per il: 74,2% presso sportelli; 25,8% presso le direzioni centrali. [ ] Si è proceduto ad analizzare la ripartizione del personale per aree di attività. In particolare, a fine 2010 le banche che hanno fornito dati relativi all articolazione del personale per aree di attività, hanno segnalato quanto segue: all area distribuzione è dedicato, in media il 64,7% delle risorse umane; nell area servizi operativi è in media allocato il 4,4% del personale; nelle business units è in media presente l 19,5% dipendenti; i servizi di staff attraggono in media il 9,6% del totale dei dipendenti; la voce residuale altro rappresenta l 1,8% dei dipendenti. L'analisi dei dati di conto economico riferiti a ciascuna area di attività, consente di rilevare che [ ] Dalle segnalazioni di vigilanza è possibile ricavare informazioni (numero clienti e ammontari) sui prodotti distribuiti dalle banche alla propria clientela e sui relativi canali distributivi. Per canali distributivi si intendono: sportello, Automatic Teller Machines (A.T.M.), promotori finanziari, canale telefonico, internet, altri collegamenti telematici, società bancarie e finanziarie, società di assicurazione, esercizi commerciali, altri canali distributivi. I prodotti presi a riferimento sono in particolare: operazioni di finanziamento, operazioni di raccolta, gestioni patrimoniali, attività di ricezione e trasmissione di ordini di mediazione e di negoziazione di strumenti finanziari su mercati nazionali, internazionali e fuori mercato, altri prodotti e servizi distribuiti. Da questa analisi emerge che per le operazioni di finanziamento appare significativa la quota attribuita allo sportello in termini di numero clienti attivi. Di converso, per quanto riguarda l ammontare delle operazioni, oltre il 17% è servito da società 4

bancarie e finanziarie, l 1% tramite altri canali distributivi e altri collegamenti telematici. Le operazioni di raccolta presentano una maggiore concentrazione sia sull ammontare (95,5% del totale) che rispetto al numero dei clienti (94,7) [ ] È stato chiesto al campione di banche di valutare in termini qualitativi la rilevanza di 9 canali di distribuzione (sportelli, promotori, mediatore creditizio, banca telefonica, Internet, società comprese nel gruppo, agenzie assicurative, società non comprese nel gruppo, altri canali) La media delle risposte pervenute dalle banche del campione evidenzia che, dopo lo sportello, Internet rappresenta la seconda modalità di distribuzione per importanza relativa, seguito dalle società comprese nel gruppo, dai promotori e dalla banca telefonica, dai mediatori creditizi, dalle agenzie assicurative, dagli altri canali, dalle società non comprese nel gruppo. [ ] E stato chiesto al campione di banche di valutare anche il contributo offerto da ciascuno dei canali di distribuzione all'effettiva operatività della banca (rappresentata dal margine di intermediazione). La media delle risposte pervenute dalle banche evidenzia che, sotto il profilo quantitativo, lo sportello, Internet e le società comprese nel gruppo, rappresentano i canali di distribuzione più importanti. A livello medio di sistema, infatti, la rete sportelli assicura alle banche del campione il 71,2% dell operatività complessiva, seguita da Internet che contribuisce per il 13,3% [ ] Utilizzando le risposte relative alla rilevanza dei canali come proxy dell effettiva intensità di utilizzo di ciascuno di essi, si è cercato di valutare il livello di diffusione della multicanalità all interno del campione di banche partecipanti all'indagine. Il 9,8% delle banche segnalanti dichiara di aver attivato un solo canale di distribuzione. Il 34,2% delle banche segnalanti dichiara invece di aver attivato due canali di distribuzione [ ] La distribuzione delle filiali per dotazione media di personale (26.580 unità) evidenzia che nel 2010 sono state perseguite le seguenti politiche: le grandi filiali rappresentavano lo 0,4% del totale delle filiali del campione; il numero delle filiali con una dotazione media di dipendenti compresa tra 13 e 50 si è attestata il 9,7% del totale; le filiali con un numero di dipendenti compreso tra 6 e 12 unità il 35% del numero totale degli sportelli del campione; le filiali con un numero di dipendenti compreso fra 4 e 5 unità il 32,5% del totale sportelli; i microsportelli quelli con una dotazione media fino a 3 dipendenti rappresentavano a fine 2010 il 22,4% del totale delle dipendenze del campione. I costi direttamente connessi alla tecnologia ammontano a 4.346 milioni di euro e risultano costituiti, relativamente ad un campione di 149 banche: per il 75,2% da servizi di elaborazione acquistati all esterno della società quali outsourcing, facility 5

management, gestione esterna della rete e di servizi vari (help desk, sportelli automatici, carte di pagamento). In particolare il 61,2% di tutti i costi IT deriva da servizi di elaborazione provenienti da società del gruppo e il 14% dei servizi di elaborazione è acquistato all esterno del proprio gruppo di appartenenza;per l 8,1% da costi di acquisizione, noleggio e manutenzione relativi al software (incluse le quote di ammortamento ed i costi di installazione) [ ] I ricavi associati a servizi tecnologici risultano costituiti per la quasi totalità da servizi prestati a società. In particolare i servizi prestati sono distribuiti per il 71,7% a favore di società del gruppo e per il rimanente ad altre società. Da rilevare peraltro che delle 149 banche prese in esame, solo 15 hanno segnalato ricavi al netto dell IVA - in questa specifica sezione del conto economico. [ ] Le analisi contenute nel Rapporto sono realizzate su diverse base dati e diversi campioni di istituti: ABI Banking DATA - base dati sui bilanci bancari gestita dall ABI dal 1992; SI ABI matrice dei conti - segnalazioni di vigilanza relative alla matrice dei conti; Osservatorio Costi specifica base dati sui costi. 6

ESTRATTO RAPPORTO CONSOLIDATO [ ] Dal lato delle spese amministrative si è registrata una sostanziale stabilità rispetto al 2009 (-0,3%), dato questo che deriva da un lieve incremento delle spese per il personale (0,4%) e da una riduzione delle altre spese amministrative (-1,5%). L aumento fatto registrare nel 2010 dalle spese per il personale dipendente (pari in valore assoluto a 146 milioni di euro) è riconducibile pressoché integralmente (per 130 milioni circa di euro) alla classificazione in tale aggregato di alcuni elementi di spesa che fino al 2009 venivano invece allocati nelle altre spese amministrative; tale riallocazione contabile comporta anche dei riverberi fiscali in considerazione della diretta derivazione dal bilancio della base imponibile IRAP. Per quanto attiene al cost income nel 2010 si rileva un valore pari al 67,2% (in media ponderata) e di 78,9% (in media semplice) con un aumento di 2,7 p.p. rispetto al 2009 nella configurazione ponderata e un incremento di 6,1 p.p. in termini di media semplice. Il cost income 2010 evidenzia un incremento di 2,7 p.p. nella media ponderata e di 6,1 p.p. nella media semplice. Tale dinamica, in presenza di costi operativi rimasti stabili, è influenzata dalla riduzione del margine di intermediazione (-4,2%). I 38 gruppi bancari del campione semestrali ABI - che rappresentano circa l 80% del sistema in termini di totale attivo nel 2010 hanno sostenuto altre spese amministrative (d ora in poi ASA) per complessivi 17,4 miliardi di euro, pari allo 0,63% del totale attivo (2009 = 0,66%), al 23,5% del margine di intermediazione (2009 = 22,8%) ed al 35,9% del totale dei costi operativi (2009 = 37%). [ ] In concreto, per produrre 100 euro di margine di intermediazione i gruppi bancari italiani hanno mediamente sostenuto 24 euro di ASA e, in particolare, 7,2 euro di spese generali, 6,5 euro di spese informatiche, 3,6 euro di spese per manutenzioni e fitti passivi, 3,3 euro di spese professionali, 2,0 euro di spese di trasporto e 1,3 euro di oneri di pubblicità. [ ] La struttura media delle ASA del campione di 51 gruppi bancari censiti evidenzia, per ciascuna delle 17 sottovoci di costo: l'ammontare (in milioni di euro) rilevato al 31 dicembre 2010; l incidenza percentuale sul totale delle altre spese amministrative"; l incidenza percentuale sul margine di intermediazione; alcuni parametri statistici della distribuzione dei valori relativi all incidenza di ciascuna sottovoce sul totale delle ASA ed, in particolare, il minimo, il 1 quartile, la media semplice, il valore mediano, il 3 quartile ed il valore massimo. 7

[ ] Anche al fine di consentire una più accurata analisi di posizionamento, viene riportata, per ciascuna delle 17 sottovoci di costo, l incidenza percentuale sul totale delle ASA di ognuna di esse rilevata classificando i gruppi bancari per totale attivo. Sono stati individuati 5 campioni: (a) gruppi con totale attivo superiore a 50 miliardi di euro, (b) gruppi con totale attivo tra 50 e 20 miliardi di euro, (c) gruppi con totale attivo tra 20 e 10 miliardi di euro, (d) gruppi con totale attivo tra 10 e 1 miliardo di euro, (e) gruppi con totale attivo inferiore al miliardo di euro. Una elaborazione riporta alcuni indicatori di performance relativi ai primi 5 gruppi per i quali è stata rilevata la più elevata incidenza di ciascuna sottovoce di costo sul totale della ASA. [ ] Di seguito vengono analizzate, in ordine di importanza relativa, le 17 sottoclassi componenti le altre spese amministrative (imposte indirette incluse). [ ] I dati relativi all analisi in serie storica evidenziano che la riduzione delle ASA (- 0,5%, corrispondenti a 94 milioni di euro) rilevata nel corso del 2010 è imputabile a 527 milioni di euro di maggiori oneri dovuti all aumento di 8 componenti di costo cui si contrappongono 621 milioni di euro di risparmi spiegati dalla riduzione di 9 componenti di costo. [ ] Taluni profili del grado di rigidità dei costi operativi possono essere valutati anche alla luce della presenza, o meno, di oneri sostenuti una tantum, cioè di oneri da considerarsi non ricorrenti. Le risposte pervenute evidenziano che nel 2010 sono stati sostenuti oneri "una tantum" per complessivi 2,7 miliardi di euro. In rapporto alle ASA di questo sottoinsieme di gruppi bancari, l incidenza dei costi non ricorrenti risulta pari al 26,6%. Tutti i gruppi bancari segnalanti hanno dichiarato l esistenza di politiche attive di contenimento delle ASA. Le principali aree di intervento sono risultate essere, in ordine di diffusione tra i gruppi censiti, le seguenti: spese telefoniche, postali e trasmissione dati, sottoposte a controllo dal 100% dei gruppi; energia elettrica, riscaldamento ed acqua; cancelleria e stampati (83% dei gruppi); spese di trasporto (75% dei gruppi); spese vigilanza e contazione valori; [ ] Per quanto riguarda le scelte adottate in tema di outsourcing, le risposte multiple fornite indicano la prevalenza dell esternalizzazione di alcune elaborazioni EAD [ ] seguiti dei sistemi di pagamento e contazione valori, dalla gestione di magazzini e archivi, dalla formazione (20%) e dalla tenuta della contabilità generale. 8

Un secondo profilo di analisi ha riguardato le strategie di outsourcing adottate dal campione di gruppi. In particolare, sulla base dei dati forniti dai gruppi che hanno compilato la specifica sezione del questionario, si rileva quanto segue: facility management: questa tipologia di outsourcing viene utilizzata dal 50% dei rispondenti; outsourcing di base: questa tipologia di outsourcing viene utilizzata dal 25% dei rispondenti; outsourcing globale: questa tipologia di outsourcing viene utilizzata dal 12,5% dei rispondenti; outsourcing di processo: questa tipologia di outsourcing viene utilizzata dal 25% dei rispondenti; outsourcing funzionale questa tipologia di outsourcing non viene utilizzata dai rispondenti; scorporo di ramo di azienda: [ ] joint ventures: [ ] Al fine di valutare il portafoglio delle attività costituenti il business è stata richiesta una stima del peso relativo delle seguenti attività: trading, asset management, finanza personale, banca commerciale, e-banking, e-finance, banca d investimento, credito al consumo, mutui residenziali, sistemi di pagamento e altro. I gruppi bancari che hanno compilato la sezione in oggetto, evidenziando una struttura del business costituita da due attività principali, quella di banca commerciale (48,2% del totale) e banca di investimento (12,5%). Vi sono poi altre due aree di attività che contribuiscono in misura rilevante al business: mutui residenziali (10,5%) e finanza personale (8,0%). [ ] A fine 2010 la struttura gerarchica del personale dei gruppi bancari del campione risultava essere la seguente: il peso relativo dei dirigenti è pari in media all'1,49% del totale; i quadri direttivi mediamente incidono per il 27,6% del totale; il restante personale incide mediamente per il 70,9% del totale. [ ] E stata analizzata la ripartizione del personale dei gruppi bancari italiani per aree di business: i gruppi bancari che hanno fornito dati relativi all articolazione del personale per aree di attività hanno segnalato quanto segue: - all area distribuzione è dedicato in media il 58,5% del totale dei dipendenti; - nelle business units è in media allocato l 11,6% dei dipendenti; - i servizi di staff occupano in media il 10,3% dei dipendenti; - nell area servizi operativi è in media allocato il 12,8% del personale; - la voce altro rappresenta in media il 6,7% dei dipendenti. 9

L analisi di trend riferita al biennio 2009-2010 applicata ad un campione di gruppi bancari dei quali si dispone dell informazione sul personale per aree di attività evidenzia che il peso relativo del personale allocato nella distribuzione si è ridotto di oltre 3 punti percentuali nel biennio [ ] L'analisi dei dati di conto economico relativi ai gruppi bancari, i quali hanno fornito la serie completa dei dati relativi a ciascuna area di attività, consente di rilevare che l'area distribuzione, genera il 71,1% del margine di intermediazione, assorbe il 67,6% dei costi del personale ed il 67,6% delle ASA [ ] È stato chiesto ai singoli gruppi bancari di valutare in termini qualitativi la rilevanza dei seguenti 8 canali di distribuzione: sportelli, promotori, mediatori creditizi, banca telefonica, Internet, agenzie assicurative, società non comprese nel gruppo, altri canali. La media delle risposte conferma che lo sportello rappresenta la modalità di distribuzione più importante cui segue Internet. In particolare, lo sportello è considerato il canale principale dal 90% dei gruppi [ ] E stato chiesto a ciascun gruppo bancario di valutare il contributo percentuale offerto da ognuno degli otto canali di distribuzione considerati in rapporto all'effettiva operatività della banca. La media delle risposte pervenute dai gruppi evidenzia che, sotto il profilo quantitativo, lo sportello, gli altri canali ed Internet rappresentano le vie di distribuzione più importanti. [ ] Utilizzando le risposte relative alla rilevanza dei canali come proxy dell effettivo utilizzo di ciascuno di esso, è stato valutato il livello di diffusione della multicanalità all interno del campione dei gruppi partecipanti all'indagine. Nessun gruppo ormai utilizza più un solo canale di distribuzione ed il 22% dei rispondenti dichiara di averne attivati due [ ] I costi per la tecnologia sostenuti dai gruppi italiani rispondenti al questionario sono costituiti: per il 24,9% da costi di acquisizione, noleggio e manutenzione relativi al software; per una percentuale analoga (24,9%) da costi del personale; per il 20% da oneri relativi all hardware, [ ] Le attività di banca remota sono state raggruppate in tre macroclassi: le attività di banca commerciale migrate sulla rete vengono definite e-banking; il mondo del trading online e dell inter-mediazione mobiliare è stato raggruppato nell e-finance; 10

i business legati alla moneta elettronica sono stati definiti e-money. Nel 2010 il 67% dei gruppi rispondenti ha offerto servizi di e-banking mentre la totalità di essi ha fornito servizi di e-money e di e-finance. Dal punto di vista organizzativo l offerta di servizi di e-banking è stata condotta ricorrendo, nel 40% dei casi, ad accordi commerciali con terzi. [ ]. L attività di moneta elettronica sono presenti nel portafoglio di attività di tutti i gruppi bancari censiti. L offerta è stata costituita mediante strutture interne nel 33% dei casi, mentre il ricorso ad accordi commerciali viene segnalato dal 28% dei gruppi [ ]. Il 63% dei gruppi bancari che hanno risposto alla sezione del questionario dedicata al capital budgeting ha dichiarato l'esistenza di una specifica unità organizzativa dedicata alla valutazione dei progetti di investimento. L'ambito degli investimenti da sottoporre ad analisi e valutazione è stato definito internamente e con chiarezza nel 75% dei gruppi rispondenti. Nell 88% dei casi tale definizione è fondata su classi contabili ed amministrative. Inoltre l 88% dei gruppi rispondenti dichiara l esistenza di stretti legami tra la strategia aziendale, la pianificazione e gli investimenti. [ ] La gestione dei progetti d investimento è correlata al sistema premiante nel 63% dei casi. I soci vengono informati delle iniziative di investimento, e presumibilmente del relativo andamento, nel 50% dei casi. [ ] Ancora del tutto assente, invece, la presenza di specifiche conoscenze utili per gestire la dismissione degli investimenti non più funzionali. [ ] Per quanto concerne le aspettative legate alla realizzazione degli investimenti attuati. La maggioranza dei gruppi bancari rispondenti ha dichiarato di attendersi dagli investimenti un aumento dei ricavi. In particolare (risposte multiple): si attendono un aumento dei ricavi tramite l aumento della base clienti [ ] E' interessante rilevare che i gruppi si attendono benefici in termini di aumento della produttività [ ] 11

Da restituire a: M O D U L O D I A C Q U I S T O Acquistiamo i seguenti volumi: Tipologia documento Prezzo di Listino Prezzo Associati ABI MODULO BASE: 2 Volumi Costing Benchmark: Rapporto Generale Individuale + Rapporto Generale Consolidato MODULO AVANZATO: Report Personalizzati di Posizionamento Individuale e, laddove possibile, consolidato 1.800 - sconto del 20%= 1.440 (+ Iva 4%) n.d. -50% di sconto = 900 - sconto del 20%= 720 (+ Iva 4%) 2.500 - sconto del 20%= 2.000 (+ Iva 21%) ABISERVIZI SPA Divisione Progetti Speciali Via delle Botteghe Oscure 46 00186 ROMA Fax 06.6767.450 progettispeciali@abiservizi.it Offerta riservata ai nuovi clienti, partecipanti a Costi & Business 11 Sconto del 20%!* C O N D I Z I O N I DI A D E S I O N E L offerta scontata è riservata alle aziende non ancora abbonate nel biennio 2010/2011. L adesione si intende tacitamente rinnovata in modo automatico alle normali condizioni di listino, se non tempestivamente disdetta entro il 31 dicembre 2011. L ABI garantisce la riservatezza dei dati delle singole banche aderenti. L azienda si impegna a non divulgare i dati contenuti nei rapporti Costing Benchmark. In caso di modifica del Referente è richiesto di comunicare il nuovo nominativo ad ABIServizi Spa. AZIENDA: Codice AZIENDA : P.IVA IL REFERENTE ATTUALE: Nome:.. Cognome:.. Ufficio:. Indirizzo: CAP. Città.. Prov. Tel:. Fax: e-mail:.. (data) (timbro e firma)