IL QUINTO MIGLIO A TORRE DEL GRECO

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IL QUINTO MIGLIO A TORRE DEL GRECO Di Aniello Langella In questa relazione ho voluto descrivere il QUINTO MIGLIO a Torre del Greco, ovvero l antica PIETRA MILIARE che segnava le distanze lungo l antica Strada Regia delle due Sicilie. Perché una ricerca specifica e così particolare? Per quale motivo soffermarci su un dettaglio della storia del Vesuvio? Partiamo da lontano e ne comprenderemo le ragioni. Per prima cosa daremo delle idee sul concetto e sulla definizione di PIETRA MILIARE. La pietra miliare nasce dalla esigenza tutta romana di definire delle distanze ossia di porre in termini matematici rigorosi un confine ed un tracciato. In origine probabilmente si trattava di un cippo ligneo che poi diviene vera e propria pietra intesa come standard di misurazione della distanza tra due o più punti. L ingegno romano poi nel corso dei secoli ha voluto trasformare quel cippo in una piccola colonna lapidea, che veniva posta sul ciglio stradale oppure all incrocio di strade. Sappiamo che esisteva già nel II secolo a.c. un sistema di vincolo strumentale alla misurazione delle strade e delle stesse distanze ma una vera e propria normativa risale al tribuno della plebe Caio Gracco. Costui aveva intuito la necessità di dare riferimenti precisi nella identificazione dei luoghi lungo la fitta rete viaria dell epoca. La proposta quindi divenne legge nell'anno 123 a.c.. Ogni strada per ordine imperiale venne dotata del sistema di misurazione e quindi tutto venne misurato. Lungo le strade romane vennero posti su basamento quadrato delle colonnine che distavano tra loro mille passi romani. Un passus corrispondeva a 1,48 metri. Da questo standard di 2000 anni fa deriva quindi il termine miglio. Un miglio romano era pari ai nostri 1478,50 metri. In origine abbiamo detto che il cippo miliare era a forma di colonnetta, di forma cilindrica quindi, che presentava alcune incisioni, quali il numero progressivo del miglio, l'imperatore romano o il magistrato che avevano fatto 1

costruire o restaurare quel tratto di strada. A volte una breve iscrizione sul retro del cippo commemorava anche un evento legato a quella determinata arteria stradale. Moltissime di queste iscrizioni vennero censite e studiate da Theodor Mommsen, il quale le inserì nel XVII volume del Corpus Inscriptionum Latinarum (CIL). Definiamo ora il termine di Miglio Terrestre. Nell antica Roma il miglio era un'antica unità di misura delle lunghe distanze e corrispondeva a 1000 passi ossia mille passus = 1478,50 metri. Venne utilizzato successivamente in Italia, assumendo un valore variabile da regione a regione e quindi abbandonato con l'adozione del sistema metrico decimale. Il miglio terrestre, detto anche miglio inglese, è pari a 1.609,344 m. Oggi il miglio terrestre negli USA (sigla mi), è pari a 1.609,347 metri. Le pietre miliari. Le pietre miliari dopo la grande eruzione del 79 dopo Cristo scomparvero dalla vista dell uomo, seppellite sotto strati di ceneri e fango. Le successive eruzioni poi livellarono i dislivelli orografici e modificarono il territorio in maniera radicale. In particolare dopo l eruzione del 1631 tutta la fascia costiera del Vesuvio venne profondamente modificata. Fu a ridosso di questo periodo che veniva a delinearsi sul tracciato della antica via Popilia (132 a.c. Publio Popilio) e sulla Strada Costiera, una nuova arteria viaria che da Roma conduceva alle Calorie. Andava in quel periodo formandosi lo scheletro viario della grande STRADA REGIA DELLE DUE SICILIE che ancor oggi è visibile in moltissimi tratti e che ancora oggi viene percorsa come statale da veicoli di ogni tipo. Intorno al 1672 circa sembra che venne imposta la numerazione civica degli edifici e la marcatura della rete viaria attraverso la posa in opera delle pietre miliari. La STRADA REGIA DELLE DUE SICILIE divenne così arteria di traffico importante, anche grazie a questo primitivo ma antichissimo sistema di misurazione. Ripercorriamo assieme la storia a ritroso nel tempo. Il primo riferimento alle pietre miliari dell area lo abbiamo con la Tabula Peutingeriana. Sappiamo che questa mappa dei primi secoli dell impero venne poi ridisegnata sul modello antico intorno al VI secolo d.c.. Il frammento qui proposto mostra alcuni dettagli di rilievo. 2

Lungo l antica strada a sinistra della villa di Oplonti si legge il riferimento al VI miglio che corrisponderebbe al centro storico attuale di Torre del Greco. La carta che proponiamo ora è tratta da un dettaglio della Mappa La Vega del 1794. In questo particolare si legge molto chiaramente il riferimento al QUINTO MIGLIO. Posto nei pressi del così detto Ospedale degli Incurabili di Torre del Greco, il quinto miglio segnava l ingresso in città in quell epoca. Quando vidi per la prima volta il riferimento cartografico,vero e tangibile del miglio, l emozione della scoperta superò ogni altra cosa. Era necessario a quel punto cercare le tracce di quell antico sistema di segnaletica stradale. 3

Studiai a fondo il sistema di misurazione dell epoca sulla scorta delle indicazioni dei cartografi settecenteschi e trovai il preciso riferimento al luogo ed alla topografia moderna. A circa 370 metri in direzione est della attuale Chiesa di Santa Maria del Popolo rinvenni l antico cippo ed il preciso riferimento al QUINTO MIGLIO. 4

Fu durante i lavori di costruzione del marciapiedi e dell edificio segnalato sulla mappa di Google earth che si verificò un increscioso incidente di percorso. Un classico. Secondo copione. La ditta che eseguiva i lavori edili aveva scardinato dal terreno il cippo e ne aveva predisposta la tumulazione definitiva tra i detriti ed i calcinacci delle fondazioni dell edificio stesso. L intervento immediato del Gruppo Archeologico Novi e mio personale pose immediata fine a quello scellerato atto di inciviltà. Il cippo restò in sede e venne da me censito e segnalato alla Soprintendenza. Oggi è possibile ancora vedere quello stupendo esempio di cultura locale. Una semplice ma molto significativa testimonianza di storia. 5

Un blocco di calcare bianco delle dimensioni di 36 x 21 x 58 cm. Un semplice e rozzo blocco di pietra con incisa una banale V. Il segno indelebile di una antica strada che affonda le sue memorie nella romanità e forse ancora più oltre nel tempo. Il segno tangibile di una storia affascinante della TERRA DEL VESUVIO. 6