Pensionati e pensioni nelle regioni italiane



Documenti analoghi
Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

McDONALD S E L ITALIA

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO a cura di Francesco Linguiti

Popolazione e famiglie

Indice delle tavole statistiche

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

Tutte le pensioni in Lombardia e nelle altre regioni:

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA PER GLI INGEGNERI ED ARCHITETTI LIBERI PROFESSIONISTI

LA LETTURA DI LIBRI IN ITALIA

TABELLA LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

GLI ENTI D EROGAZIONE IN ITALIA

Ministero dello Sviluppo Economico

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

DATI ISTAT Noi Italia

Statistiche in breve

LA POVERTÀ IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

I trasferimenti ai Comuni in cifre

Gli spostamenti quotidiani per motivi di studio o lavoro

7. Assistenza primaria

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno luglio INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni , valori percentuali

Ministero dello Sviluppo Economico

LA POVERTÀ IN ITALIA. Anno luglio 2013

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE

L attività dei confidi

L 82 PER CENTO DEI PROPRIETARI DI PRIMA CASA SONO PENSIONATI, OPERAI E IMPIEGATI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)

imprese, sta attraversando una fase di lunga ed intensa recessione che si protrae da anni. La crisi si inserisce ovvia-

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Il Sistema Sanitario Italiano esiste ancora?

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

Produzione: crescono le rinnovabili (+11,1%), si conferma primato del gas nella produzione termica (67,1%)

EDILIZIA, LA CRISI DIMEZZA I PERMESSI DI COSTRUIRE

COMUNICATO STAMPA presente sul sito:

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

3.4 L articolazione territoriale delle Discipline Sportive Associate

I MEDICI DI MEDICINA GENERALE a cura di Marco Perelli Ercolini

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

Italia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell anziano fragile sul territorio

QUEST ANNO POCHE REGIONI HANNO AUMENTATO L IRPEF

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

Le notizie flash: in seconda pagina le brevissime sui dati più interessanti in quarta pagina le valutazioni dello Spi-Cgil nazionale.

L incontro fra domanda e offerta di lavoro e i servizi per l impiego

La Raccolta Differenziata in Italia

Anno 2012 L USO DELLA LINGUA ITALIANA, DEI DIALETTI E DI ALTRE LINGUE IN ITALIA

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

SCHEDA Fondo Pensione Perseo

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

Indagine sul livello di conoscenza delle droghe da parte della popolazione italiana

Censimento delle strutture per anziani in Italia

Dossier rincari ferroviari

Il leasing immobiliare: nel 2004 ancora in fase espansiva

Dati statistici sull energia elettrica in Italia Nota di sintesi CALO DELLA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2014: -2,5%

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA?

Anno 2011 TRATTAMENTI PENSIONISTICI E BENEFICIARI: UN ANALISI TERRITORIALE

I principali risultati

BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE

4. I figli nelle separazioni e nei divorzi

SINTESI DELLO STUDIO REALIZZATO DAL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI DELLA UIL

La produzione di uva e di vino Anno 2005

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ

UN LAVORATORE AUTONOMO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA

L ATLANTE DEI GIOVANI AGRICOLTORI

STUDIO SUGLI INCENDI IN ITALIA DAL 2007 AL Dirigente Superiore Dott. Ing. Maurizio D ADDATO

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA

UTILIZZO DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI. Risultati della ricerca. Milano, 21 marzo Indagine effettuata per Venditalia a cura di:

La grande distribuzione organizzata in FVG

LA PUBBLICITA IN SICILIA

Nota metodologica a cura del Ministero della salute su richiesta COPAFF

Numero 22 /2015 Prime analisi dei dati desunti dall Allegato 3B del D.Lgs 81/2008

Scuola Secondaria I grado

il nuovo sistema elettorale

L integrazione scolastica degli alunni con disabilità

Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia.

I BILANCI CONSUNTIVI DELLE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI

valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute)

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per ). Veneto, anni 2000 e 2007.

EUROPA Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

LE VACANZE DEGLI ITALIANI NEL

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

MIA BioCatering Rimini, 16 febbraio 2009 Il futuro del catering bio


ANALISI RICAMBI AUTO E MOTO

L ATLANTE DELLE DONNE IMPEGNATE IN AGRICOLTURA

Il ricorso alle cure odontoiatriche e la salute dei denti in Italia Anno 2005

Transcript:

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile impatto dei recenti provvedimenti di riforma previdenziale Introduzione Questa nota prende le mosse da una recente analisi, effettuata nell ambito dell Osservatorio congiunturale della Fondazione Res e confluita nell ultimo numero di CongiunturaRes, della quale costituisce un approfondimento e un ampliamento. In questa nuova occasione sono infatti stati presi in esame i dati riguardanti pensionati e pensioni sull intero territorio nazionale, analizzati per regioni e ripartizioni territoriali, allo scopo di evidenziare le principali differenze nelle concentrazioni dei trattamenti pensionistici e nelle loro tipologie. Questa analisi di scenario permetterà di comprendere meglio quali regioni saranno maggiormente interessate dalle prossime variazioni dei trattamenti dovute alle recenti misure governative. L analisi è basata sulle statistiche ufficiali Inps pubblicate dall Istat, attualmente aggiornate al 2009 1. Pensionati, pensioni e popolazione I beneficiari di trattamenti pensionistici in Italia sono circa 16 milioni e 237 mila (Tav. 1), che rappresentano, con differenze a volte sensibili fra le diverse regioni, il 26,8% della popolazione residente (oltre 60,6 milioni di persone). Il numero di pensioni erogate è invece di oltre 23 milioni e 300 mila. Il rapporto teorico (l indicatore ha valore descrittivo) fra numero di pensioni erogate e pensionati si colloca mediamente fra l 1,39 pensioni del Trentino Alto Adige e l 1,58 dell Umbria, a fronte di una media nazionale del 1,43 pensioni per beneficiario (Tav. 1, col. 3). Pensionati, pensioni, ripartizioni e regioni I dati d insieme relativi alla concentrazione regionale dei pensionati e delle pensioni appaiono piuttosto diversificati sul territorio nazionale. La percentuale dei pensionati in rapporto alla popolazione residente, innanzi tutto, appare sensibilmente più elevata della media nazionale nelle regioni del Nord e del Centro, con tassi compresi fra il 27,4 e il 28,5% e con un picco in Friuli-Venezia (30,7%), percentuali che si confermano con ancor maggiore evidenza nel rapporto fra numero di pensioni erogate e abitanti. Il rapporto fra numero di pensioni e pensionati, come si è detto, vede invece in testa l Umbria e l insieme delle regioni del Centro, seguite dal Sud. Questa prima analisi evidenzia un primo fenomeno di rilievo: da un punto di vista numerico, pensionati e i trattamenti pensionistici in rapporto alla popolazione sono relativamente minori nel Mezzogiorno (incluse le Isole) che nel resto del Paese. L analisi degli indici di concentrazione territoriale (Tav. 1 per i pensionati e Tav. 2 per le pensioni) conferma, nel dettaglio regionale, quanto appena rilevato: la concentrazione relativamente maggiore dei pensionati rispetto alla media nazionale è evidente, in particolare, in Piemonte (113,5%, Tav. 1), in 1 Cfr. http://dati.istat.it/, alla voce Esplora Temi, seguendo il percorso Assistenza e Previdenza >> Trattamenti pensionistici e beneficiari. Analisi effettuata sui dati disponibili al 26 aprile 2012.

Friuli V.G. (114,6%) e in Umbria (114,5%); percentuali elevate (per oltre 10 punti superiori alla media nazionale) si notano anche in Emilia, Toscana e Marche. Il Mezzogiorno presenta indicatori nettamente più bassi in Puglia (93%), in Sicilia (89,4%) e soprattutto in Campania (82,8%). Allo stesso tempo, rispetto alla media nazionale l indice basato sul numero di pensioni erogate in rapporto alla popolazione (Tav. 2) è particolarmente alto in Piemonte (110,7%) e Val d Aosta (111%), Friuli (116%), Emilia (114,5%), Toscana (112,7%), Marche (116,7%) e soprattutto Umbria, regione che con il suo 126% appare molto lontana dalla Campania, all estremo opposto della distribuzione. per tipologia e ammontare Il secondo fenomeno di rilievo, in evidenza in questa analisi, è che dal punto di vista degli importi mensili le pensioni erogate nel Mezzogiorno, anche in ragione della debolezza del tessuto economico e produttivo che le ha prodotte, risultano mediamente più basse. Allo stesso tempo, il livello medio degli importi mensili varia in rapporto al tipo di pensione percepita e anche sotto questo aspetto esistono notevoli differenze fra le regioni. La Tav. 3 riporta la distribuzione percentuale per regione delle pensioni erogate per tipologia. Le pensioni di vecchiaia e anzianità rappresentano mediamente il 50% delle erogazioni a livello nazionale, ma la percentuale sale al 58,9% nel Nord-ovest e al 57,2% nel Nord-est; il Centro si posiziona al 49,5% contro il 40,1 del Sud e il 38,6 delle Isole. Lombardia e Trentino, le regioni a più alta intensità lavorativa e occupazionale, registrano le più elevate percentuali di erogazioni per vecchiaia e anzianità (intorno al 60%); sul versante opposto Campania (37,5%), Calabria (37,7%) e Sicilia (38%). Per contro, a fronte di una media nazionale del 20,5% il dato complessivo relativo alle pensioni di invalidità e invalidità civile sale al 29,6% delle erogazioni nel Sud e al 28,8 nelle Isole; punte si registrano in Calabria (32,2%) e Campania (31,3%) mentre in Sicilia il dato appare leggermente al di sotto della media meridionale. Con la notevole eccezione dell Umbria, regione nella quale le pensioni di invalidità raggiungono una percentuale del 24,5%, il Centro-nord registra nel suo complesso percentuali che oscillano intorno al 15%, con minimi in Lombardia e Trentino. Il peso delle pensioni erogate ai superstiti è invece piuttosto omogeneo a livello nazionale e oscilla intorno al 20% fra le diverse regioni. Le pensioni sociali sono relativamente più frequenti nel Mezzogiorno (Sicilia 7,4%, Campania 6,4%, Calabria 5,2%, Puglia 4,9%), contro una media di erogazioni che oscilla intorno all 1,7% nelle principali regioni del Nord (Lombardia, Trentino, Piemonte). Fatto 100 il totale nazionale per tipologia di pensione, la Tav. 4 rilegge e conferma le evidenze appena citate attraverso gli indici di concentrazione regionale, costruiti in rapporto alla popolazione residente. Nella Tav. 5 abbiamo riportato le frequenze cumulate dei trattamenti pensionistici per principali classi di importo mensile. Ogni colonna include i dati della precedente, ad eccezione dell ultima, che riguarda le sole pensioni superiori ai 3.000 euro mensili. Le pensioni fino a 749 euro rappresentano il 31,7% della media nazionale e sono destinate a 5.145 mila persone, ma sono più frequenti nelle regioni del Mezzogiorno (Sud 39,6%, 1.366 mila beneficiari; Isole 40,3%, 664 mila persone): il record dei pensionati più poveri spetta al Molise, con il 43,6%, seguito da Basilicata (42,6%), Sicilia (41,8%) e Campania (41,2); è tuttavia il caso di ricordare che la dimensione sociale del fenomeno è diversa, in quanto la numerosità dei beneficiari nelle ultime due regioni è molto maggiore (rispettivamente 506 mila in Sicilia e 532 mila in Campania). Le pensioni fino a 1.000 euro (comprensive delle precedenti, nelle elaborazioni della nostra Tav. 5) rappresentano il 45% di quanto erogato a livello nazionale e interessano 7.305 mila persone, delle quali oltre 2.800 mila residenti nel Mezzogiorno, dove la percentuale di erogazioni è di oltre dieci punti più alta, con punte in Molise e Basilicata e, ancora una volta, livelli massimi in Campania, Calabria e Sicilia. Il fenomeno si ripete per i pensionati che percepiscono fino a 1.500 euro, che nel Mezzogiorno sono in pratica oltre tre su quattro (3.850 mila persone).

Le pensioni più ricche, al contrario, sono maggiormente concentrate al Centro-nord e soprattutto nel Nord-ovest, con picchi in Liguria (5,6%) e Lombardia (5,2%), regione nella quale il fenomeno assume una ragguardevole ampiezza in cifre assolute, interessando 139 mila persone, a fronte delle circa 163 mila dell intero Mezzogiorno. Considerazioni conclusive L analisi segnala tre principali ordini di fenomeni: il numero relativamente maggiore di pensionati e di pensioni nelle regioni settentrionali del Paese, la diversa distribuzione regionale delle pensioni per tipologia e la loro differente distribuzione per classi di importo mensile. Nelle regioni settentrionali vi è infatti una relativa prevalenza di pensioni di vecchiaia e anzianità, mentre nelle regioni del Mezzogiorno risulta evidente una diffusione relativamente maggiore, rispetto alla media nazionale, di più modeste pensioni di invalidità e di invalidità civile. L analisi per classi di importo mensile mostra infine una relativa prevalenza delle pensioni di importo più basso nel Mezzogiorno, a fronte di medie sensibilmente più elevate, a partire dai 1.500 euro mensili, nel Centro e soprattutto nel Nord, dove due pensionati italiani su tre superano tale cifra. Nelle regioni del Centro-nord, infine, è concentrato il 77% delle pensioni italiane superiori ai 3.000 euro (il 50% nel solo Nord). In rapporto agli effetti attesi dei recenti provvedimenti governativi, il quadro appena delineato evidenzia, implicitamente, che gli effetti di reddito sulle pensioni reali saranno relativamente più modesti nel Mezzogiorno che a livello nazionale: le pensioni eccedenti i 1.400 euro, interessate al mancato adeguamento alle variazioni degli indici ufficiali dei prezzi al consumo, sono infatti relativamente meno frequenti che nel resto del Paese. È tuttavia importante sottolineare anche che la soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari secondo l Istat a 992,46 euro e pensioni inferiori ai 1.000 euro interessano 7,3 milioni di persone (il 12% della popolazione italiana), 2,8 milioni delle quali nel Mezzogiorno, e questo dato evidenzia, su un piano diverso, disagio ed esclusione sociale, problemi ai quali una società avanzata deve comunque tentare di offrire una soluzione adeguata.

Tav. 1 - Pensionati 2009 e popolazione Pensionati Pensionati Ind. di su concentrazione per Popolazione erogate popolazione regionale pensionato per regione pensionati (*) totale totale media totale percentuale percentuale Territorio Italia 16.236.702 23.303.538 1,44 60.626.442 26,8% 100,0% Nordovest 4.596.111 6.473.727 1,41 16.120.067 28,5% 106,5% Piemonte 1.355.428 1.897.053 1,40 4.457.335 30,4% 113,5% Valle d'aosta 36.409 54.725 1,50 128.230 28,4% 106,0% Liguria 538849 785.349 1,46 1.616.788 33,3% 124,4% Lombardia 2.665.425 3.736.600 1,40 9.917.714 26,9% 100,4% Nord-est 3.271.230 4.685.873 1,43 11.643.194 28,1% 104,9% Trentino Alto Adige 267.686 373.655 1,40 1.037.114 25,8% 96,4% Veneto 1.293.133 1.809.632 1,40 4.937.854 26,2% 97,8% Friuli- Venezia 379.128 551.002 1,45 1.235.808 30,7% 114,6% Emilia- 1.331.283 1.951.584 1,47 4.432.418 30,0% 112,1% Centro 3.268.474 4.784.783 1,46 11.950.322 27,4% 102,1% Toscana 1.117.868 1.624.692 1,45 3.749.813 29,8% 111,3% Umbria 277.892 439.319 1,58 906.486 30,7% 114,5% Marche 465.213 702.456 1,51 1.565.335 29,7% 111,0% Sud 3.452.793 5.004.285 1,45 14.186.373 24,3% 90,9% Abruzzo 378.319 565.589 1,50 1.342.366 28,2% 105,2% Molise 93.199 138.838 1,49 319.780 29,1% 108,8% Campania 1.293.323 1.857.676 1,44.834.056 22,2% 82,8% Puglia 1.019.275 1.450.539 1,42 4.091.259 24,9% 93,0% Basilicata 158.439 230.848 1,46 587.517 27,0% 100,7% Calabria 510.238 760.795 1,49 2.011.395 25,4% 94,7% Isole 1.648.094 2.354.870 1,43 6.726.486 24,5% 91,5% Sicilia 1.208.967 1.713.830 1,42 5.051.075 23,9% 89,4% Sardegna 439.127 641.040 1,46 1.675.411 26,2% 97,9% Estero 493.475 529.376 1,07-0,0% 0,0% Non indicato 2.854 2.898 1,02-0,0% 0,0% (*) Indice di concentrazione = pensionati su popolazione per regione / pensionati su popolazione Italia Tav. 2 - Totale pensioni 2009 e popolazione

Territorio erogate su popolazione Ind. di concentrazione regionale (pensioni) (*) Pensionati per regione per regione Popolazione per regione totale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Italia 23.303.538 38,4% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Nordovest 6.473.727 40,2% 104,5% 28,3% 27,8% 26,6% Piemonte 1.897.053 42,6% 110,7% 8,3% 8,1% 7,4% Valle d'aosta 54.725 42,7% 111,0% 0,2% 0,2% 0,2% Liguria 785.349 48,6% 126,4% 3,3% 3,4% 2,7% Lombardia 3.736.600 37,7% 98,0% 16,4% 16,0% 16,4% Nord-est 4.685.873 40,2% 104,7% 20,1% 20,1% 19,2% Trentino Alto Adige 373.655 36,0% 93,7% 1,6% 1,6% 1,7% Veneto 1.809.632 36,6% 95,3% 8,0% 7,8% 8,1% Friuli- Venezia 551.002 44,6% 116,0% 2,3% 2,4% 2,0% Emilia- 1.951.584 44,0% 114,5% 8,2% 8,4% 7,3% Centro 4.784.783 40,0% 104,2% 20,1% 20,5% 19,7% Toscana 1.624.692 43,3% 112,7% 6,9% 7,0% 6,2% Umbria 439.319 48,5% 126,1% 1,7% 1,9% 1,5% Marche 702.456 44,9% 116,7% 2,9% 3,0% 2,6% Sud 5.004.285 35,3% 91,8% 21,3% 21,5% 23,4% Abruzzo 565.589 42,1% 109,6% 2,3% 2,4% 2,2% Molise 138.838 43,4% 113,0% 0,6% 0,6% 0,5% Campania 1.857.676 31,8% 82,8% 8,0% 8,0% 9,6% Puglia 1.450.539 35,5% 92,2% 6,3% 6,2% 6,7% Basilicata 230.848 39,3% 102,2% 1,0% 1,0% 1,0% Calabria 760.795 37,8% 98,4% 3,1% 3,3% 3,3% Isole 2.354.870 35,0% 91,1% 10,2% 10,1% 11,1% Sicilia 1.713.830 33,9% 88,3% 7,4% 7,4% 8,3% Sardegna 641.040 38,3% 99,5% 2,7% 2,8% 2,8% Estero 529.376 0,0% 0,0% 3,0% 2,3% 0,0% Non indicato 2.898 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% (*) Indice di concentrazione = pensioni su popolazione per regione / pensioni su popolazione Italia Tav. 3 - erogate in complesso e in percentuale per principali tipologie

erogate (totale di riga = 100) Vecchiaia e anzianità Invalidità e inv. civile Superstiti sociali Indennitarie e guerra totale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Territorio Italia 23.303.538 50,5% 20,5% 20,2% 3,4% 5,2% Nordovest 6.473.727 58,9% 14,3% 20,7% 2,0% 4,1% Piemonte 1.897.053 59,1% 14,5% 20,8% 1,8% 3,9% Valle d'aosta 54.725 51,8% 16,9% 21,7% 1,7% 8,0% Liguria 785.349 52,9% 16,7% 21,4% 2,7% 6,3% Lombardia 3.736.600 60,2% 13,6% 20,5% 2,0% 3,7% Nord-est 4.685.873 57,2% 15,1% 20,4% 1,9% 5,4% Trentino Alto Adige 373.655 59,7% 13,3% 19,8% 1,7% 5,5% Veneto 1.809.632 57,4% 14,6% 20,8% 2,1% 5,2% Friuli- Venezia 551.002 55,1% 15,7% 21,3% 2,1% 5,8% Emilia- 1.951.584 57,2% 15,8% 19,8% 1,7% 5,5% Centro 4.784.783 49,5% 20,7% 20,0% 3,4% 6,4% Toscana 1.624.692 53,6% 16,7% 20,2% 2,5% 7,1% Umbria 439.319 45,2% 24,5% 18,5% 2,9% 8,8% Marche 702.456 48,7% 22,3% 19,2% 2,3% 7,6% Sud 5.004.285 40,1% 29,6% 19,7% 5,3% 5,3% Abruzzo 565.589 43,5% 25,5% 19,5% 4,1% 7,4% Molise 138.838 42,8% 27,2% 20,3% 3,0% 6,7% Campania 1.857.676 37,5% 31,3% 20,2% 6,4% 4,6% Puglia 1.450.539 42,9% 28,0% 19,0% 4,9% 5,2% Basilicata 230.848 40,8% 29,5% 20,6% 3,8% 5,2% Calabria 760.795 37,7% 32,2% 19,6% 5,2% 5,3% Isole 2.354.870 38,6% 28,8% 20,4% 6,6% 5,6% Sicilia 1.713.830 38,0% 28,2% 20,9% 7,4% 5,5% Sardegna 641.040 40,1% 30,5% 18,9% 4,5% 5,9% Estero 529.376 59,3% 4,5% 34,3% 0,0% 2,0% Non 2.898 62,7% 0,6% 29,3% 0,0% 7,4% indicato

Tav. 4 - per abitante: indice di concentrazione regionale (*) per tipologia erogate Vecchiaia e anzianità Invalidità e inv. civile Superstiti sociali Indennitarie e guerra percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale percentuale Territorio Italia 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% Nordovest 104,50% 121,70% 72,60% 106,80% 61,20% 82,20% Piemonte 110,70% 129,40% 78,10% 113,60% 57,70% 82,10% Valle 111,00% 113,80% 91,10% 118,90% 53,80% 170,00% d'aosta Liguria 126,40% 132,20% 102,60% 133,70% 99,80% 152,30% Lombardia 98,00% 116,70% 65,00% 99,30% 56,60% 69,60% Nord-est 104,70% 118,60% 77,10% 105,40% 56,70% 108,10% Trentino 93,70% 110,70% 60,80% 91,60% 45,20% 99,00% Alto Adige Veneto 95,30% 108,30% 67,60% 98,10% 56,80% 94,00% Friuli- 116,00% 126,50% 88,50% 122,10% 71,60% 127,80% Venezia Emilia- 114,50% 129,70% 88,20% 112,10% 55,10% 120,50% Centro 104,20% 102,10% 105,00% 102,80% 103,70% 126,40% Toscana 112,70% 119,50% 91,50% 112,40% 82,00% 152,20% Umbria 126,10% 112,80% 150,40% 115,30% 107,70% 213,10% Marche 116,70% 112,50% 126,50% 110,60% 77,20% 169,10% Sud 91,80% 72,80% 132,50% 89,30% 141,10% 92,70% Abruzzo 109,60% 94,40% 136,10% 105,60% 130,40% 154,60% Molise 113,00% 95,70% 149,70% 113,30% 97,10% 144,70% Campania 82,80% 61,40% 126,30% 82,60% 154,10% 73,10% Puglia 92,20% 78,40% 125,90% 86,50% 130,30% 91,40% Basilicata 102,20% 82,50% 146,90% 104,20% 113,80% 102,30% Calabria 98,40% 73,40% 154,50% 95,20% 147,40% 100,00% Isole 91,10% 69,50% 128,00% 91,80% 174,80% 97,10% Sicilia 88,30% 66,30% 121,40% 91,30% 189,20% 92,20% Sardegna 99,50% 79,00% 147,90% 93,20% 131,20% 112,00% (*) Indice di concentrazione = pensioni (per tipologia) su popolazione per regione / pensioni (per tipologia) su popolazione Italia

Tav. 5 - Frequenze cumulate per regione: pensionati per classe di importo mensile fino a fino a 999.99 749.99 euro euro fino a 1.499.99 euro fino a 1.999.99 euro fino a 2.999.99 euro 3000 euro e più Territorio Italia 31,7% 45,0% 69,2% 83,9% 95,6% 4,4% Nord-ovest 26,5% 38,0% 64,5% 82,2% 95,0% 5,0% Piemonte 26,5% 38,9% 65,9% 83,4% 95,6% 4,4% Valle d'aosta 26,8% 38,7% 63,8% 81,3% 95,4% 4,6% Liguria 28,0% 39,0% 61,2% 78,4% 94,4% 5,6% Lombardia 26,1% 37,4% 64,5% 82,3% 94,8% 5,2% Nord-est 28,1% 41,6% 68,6% 84,6% 95,9% 4,1% Trentino Alto Adige 31,8% 44,3% 68,2% 83,1% 95,3% 4,7% Veneto 30,1% 43,9% 71,1% 86,1% 96,3% 3,7% Friuli-Venezia 26,8% 38,9% 65,4% 82,2% 95,2% 4,8% Emilia- 25,7% 39,5% 67,2% 84,1% 95,9% 4,1% Centro 30,0% 42,7% 66,4% 81,1% 94,1% 5,9% Toscana 28,0% 41,0% 67,4% 83,5% 95,6% 4,4% Umbria 28,3% 41,9% 68,5% 84,1% 96,3% 3,7% Marche 32,2% 48,0% 74,2% 87,3% 96,9% 3,1% Lazio 31,1% 42,5% 62,7% 76,5% 91,6% 8,4% Sud 39,6% 54,7% 75,7% 87,2% 96,9% 3,1% Abruzzo 37,8% 52,9% 75,2% 86,9% 96,8% 3,2% Molise 43,6% 59,9% 79,8% 89,2% 97,4% 2,6% Campania 41,2% 55,0% 75,4% 86,6% 96,6% 3,4% Puglia 37,1% 53,3% 74,5% 86,9% 96,9% 3,1% Basilicata 42,6% 58,6% 79,8% 89,7% 97,8% 2,2% Calabria 40,1% 55,8% 77,4% 88,3% 97,5% 2,5% Isole 40,3% 55,3% 75,0% 86,2% 96,5% 3,5% Sicilia 41,8% 57,4% 76,3% 86,7% 96,5% 3,5% Sardegna 35,9% 49,5% 71,5% 84,8% 96,5% 3,5% Estero 95,8% 97,3% 98,4% 99,0% 99,5% 0,5% Non 18,5% 28,0% 50,5% 67,8% 92,0% 8,0% indicato