LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE DEL COMUNE DI MESSINA Dal Piano Cottarelli all ipotesi Multiservizi Intervento di Giuseppe Merrino al Dibattito Pubblico sul Riordino del sistema delle Partecipate a Messina organizzato dal Laboratorio per i Beni Comuni e le Istituzioni Partecipate. Messina, Palacultura, 29/04/2015
Il Piano Cottarelli Il Programma di razionalizzazione delle Partecipate locali redatto dalla struttura per la Spending Review guidata da Carlo Cottarelli nell Agosto 2014, come previsto dall articolo 23 del Decreto Legge 66/2012, ha proposto una strategia di riordino con l obiettivo di: Ridurre il numero delle partecipate da 8.000 a 1.000 nell arco di un triennio; Favorirne l aggregazione e lo sfruttamento di economie di scala; Migliorarne l efficienza con benefici per la qualità dei servizi offerti e per la finanza pubblica (i possibili risparmi a regime sono stati stimati in 2-3 miliardi).
Parametri individuati per il riordino delle Partecipate Soprassedendo, in questa sede, su considerazioni di carattere politico sulle indicazioni presenti nel Piano, La strategia proposta è basata su quattro cardini: Circoscrivere il campo di azione delle partecipate entro lo stretto perimetro dei compiti istituzionali dell ente partecipante; Introdurre vincoli diretti per limitare partecipazioni indirette, micropartecipazioni e scatole vuote; Fare ampio ricorso alla trasparenza e alla pressione dell opinione pubblica, adeguatamente informata, come strumento di controllo; Promuovere l efficienza delle partecipate che rimarranno operative e l aggregazione tra partecipate che offrono servizi simili per sfruttare al meglio le economie di scala.
Dal Piano Cottarelli alla Legge di stabilità 2015 In coerenza con le linee di principio evidenziate dal Piano, la l.190/2014 ha previsto che entro il 31/12/2015, gli enti locali: Eliminino le partecipate non indispensabili; Sopprimano le società composte da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; Eliminino le partecipate che svolgono attività analoghe a quelle di altre partecipate, anche mediante fusioni; Aggreghino le società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; Contengano i costi di funzionamento delle strutture aziendali.
Servizio Pubblico Locale e Servizi Strumentali In parziale contrasto con le necessità di accorpamento delle partecipate, l art. 13 c.2 del d.l. 223/06 sancisce il divieto di commistione tra attività strumentali e l erogazione di servizi pubblici locali. La differenza fra le due categorie di servizi è spesso evidente: si è in presenza di Servizio pubblico locale quando per il servizio è presente un utenza diffusa sul territorio, che ne paga il prezzo, mentre si configura un attività Strumentale, ovvero un attività resa alla Pubblica Amministrazione, quando il beneficio della prestazione è dell ente pubblico, e l ente pubblico è l unico pagatore del corrispettivo.
SERVIZIO PUBBLICO LOCALE Pubblica Amminist.ne SERVIZIO STRUMENTALE Pubblica Amminist.ne Utente Locale Azienda Erogatrice Azienda Erogatrice
Sono Servizi Pubblici Locali ad esempio: Il servizio idrico integrato; La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti; Il trasporto pubblico locale di persone, etc. Sono Servizi Strumentali ad esempio: La progettazione, gestione e sviluppo di programmi informatici; Il supporto ad attività tecnico-amministrative della Pubblica Amministrazione; La manutenzione delle strade e del verde pubblico, etc.
L affidamento In House" Per poter ottenere l affidamento diretto In House Providing (ovvero senza bando di gara) l Azienda Erogatrice di un servizio deve avere contemporaneamente le seguenti caratteristiche: Totale Partecipazione Pubblica; Prestazioni destinate in via principale ed esclusiva all ente di riferimento; Essere soggetta da parte della Pubblica Amministrazione a meccanismi di Controllo Analogo (controllo che consente all ente di influenzarne le decisioni).
L Ipotesi Multiservizi e New-co Per poter ovviare ai dettami normativi sopra esposti e contemporaneamente ottemperare alle deliberazioni della Corte dei Conti, sezione di controllo della Regione Siciliana, la giunta comunale ha ipotizzato di costituire: Una società multi-utility cui affidare la gestione in house dei Servizi Pubblici Locali, denominata in via meramente indicativa Messina Multiservizi. Una New-co cui affidare la gestione in house dei Servizi Strumentali.
La Commissione Tecnica La Giunta Comunale in data 01/04/2015 ha deliberato di costituire una Commissione Tecnica per definire, per entrambe le società: Forma giuridica e statuto Business Plan e modello di governance Passaggi di Personale e beni strumentali ai nuovi soggetti giuridici Forme anche innovative di controllo interno e di nuove carte dei servizi Valutazione affidamento nuovi servizi (Flotta comunale, Servizi Sociali, Pilone Siculo etc.)
Ambiti di proposta partecipativa I Partecipanti ai tavoli organizzati dal Laboratorio per i Beni Comuni e le Istituzioni Partecipate potranno prendere parte a dibattiti pubblici di confronto sulle varie tematiche inerenti la costituzione della Multiservizi e della New-co al fine di presentare le proprie proposte o contribuire a predisporre proposte condivise con gli altri Partecipanti ai tavoli tematici, che verranno trasmesse per le opportune valutazioni alla Commissione Tecnica.
GRAZIE PER L ATTENZIONE E BUONA PARTECIPAZIONE!