Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani

Documenti analoghi
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del

AZIENDA USL ROMA H. Il Tavolo Misto Permanente di Partecipazione delle Organizzazioni Civiche e di Volontariato dell ASL Roma H

La Sostenibilità. ISR nei Fondi Pensione del Settore: un investimento per il futuro dei lavoratori

«Cyberbullismo e cittadinanza digitale»

La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO

LA PROGETTAZIONE SOCIO-PASTORALE ROMA, GIUGNO 2011 IL LAVORO DI RETE. Caritas Diocesana Veronese

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

COMUNE DI PRALORMO Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 87

Le linee d azione per un nuovo assetto della PA della Lombardia. Patto per lo Sviluppo 6 maggio 2016

Migliorare il welfare per migliorare il paese

La comunità territoriale

Lo scenario europeo secondo l indagine IEA-ICCS 2016 e lo spazio nell ordinamento italiano

La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori

Prof. Marcello Schiavo Dirigente Scolastico Liceo Scientifico Statale «G. Fracastoro»

Welfare Locale. Pianificazione e progettazione condivisa sullo sviluppo dell area comune dei Piani di Zona Bologna, 20 marzo 2013

QUALI STRADE DI TRASFORMAZIONE

Laboratorio di Urbanistica. Introduzione alle lezioni frontali. Prof. Ignazio Vinci

L educazione interculturale nella scuola dell infanzia

ALLEGATOA alla Dgr n. 536 del 26 aprile 2016 pag. 1/5

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Confindustria

Laboratorio area antropologica

«AbilityAmo» Roma, Città Metropolitana

Coordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti:

PROFILO DI SALUTE DELLA SCUOLA

COMO 15 dicembre 2016 Stati Generali Cgil Lombardia. il Piano del Lavoro Cgil e le sue trasformazioni. Gaetano Sateriale

PERCORSI PARTECIPATIVI: L esperienza della Comunità di Cervia. Bologna, 15 Dicembre 2016

CENTRO SERVIZI PER L INTEGRAZIONE DELLE PERSONE DISABILI

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Prospettive di sviluppo

Ferruccio Resta Presentazione

PROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Comune di Lamezia Terme (CZ)

Gli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo

Pratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

L adolescente nella formazione professionale e nel lavoro

Organismo paritetico sulla formazione. La cornice di riferimento: la realizzazione del Piano d Impresa e le linee guida

SINTESI DEL DOCUMENTO

Gruppo di lavoro: Infanzia, genitorialità, scuole primarie, bambini e famiglie, multiculturalità. 13 Maggio Verona

ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

Il cuore dell Italia che fa impresa

Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo

Linee di Indirizzo per la Programmazione Sociale ( Piani di Zona)

Fare impresa nel turismo. a cura di Prof. Matteo Caroli mcaroli@luiss.it

Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso

Il contesto normativo di riferimento

Fondazione Lavoroperlapersona

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

ISTITUTO COMPRENSIVO ELEONORA D ARBOREA VILLANOVA MONTELEONE PAIDEIA PERCORSO DI AUTOFORMAZIONE PER L INCLUSIONE DSA

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V

Cuneo giugno 2016

STRUMENTI REGIONALI DI SUPPORTO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE

UNA FORMAZIONE DIVERSA

11 Febbraio La Legge 107/2015 e l insegnamento della Storia dell Arte

Scuola dell'infanzia S.Margherita Cadrezzate. Anno scolastico 2013/2014

Le scelte didattiche. Educazioni,

Alghero : verso il Piano Strategico della Città - Focus Cultura Roma, 1 marzo 2016

Ministero della Pubblica Istruzione

C. Penati Lecco 24 gennaio 2013

Essere competitivi in Europa. Progettazione, modellizzazione e start-up di Servizi Europa d Area Vasta (SEAV) nei contesti lombardi.

L'esperienza del Progetto Laboratorio FIASO Sviluppo e tutela del benessere e della salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie.

I CITTADINI ATTIVI E LA SUSSIDIARIETA ORIZZONTALE. Teresa Petrangolini Segretario generale Cittadinanzattiva

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

SERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, OTTOBRE 2015

NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010

7 WORKSHOP: Competenze chiave 16,17,18,19 Maggio Emilia-Romagna

Il sistema italiano di formazione continua dei lavoratori

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

Regione Lombardia Analisi di contesto. Roma, 3 luglio A cura di DG APRI

Le proposte per la riforma delle autonomie locali in Lombardia

PROGETTO OPEN HUB Laboratori internazionali interuniversitari di innovazione sociale Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale

Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico

IT Unita nella diversità IT A7-0052/1. Emendamento. Francesco Enrico Speroni a nome del gruppo EFD

FARE RETE PER COMPETERE

Management e certificazione: valori per le reti di impresa Roma, 9 maggio, 2013

Sezione Consulenza, Attività Professionali e Formazione

Ci stiamo così attrezzando per poter candidarci ad accogliere volontari per il Servizio civile.

RAGAZZI STRANIERI A SCUOLA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA

INES Incubatore di economia sociale. bozza

AMBITO TERRITORIALE DEL CONSORZIO CISA GASSINO T.se

Competenze disciplinari. L alunno: 1) Ascolta, comprende ed esegue la consegna data. 3) Utilizza strumenti e procedure su indicazione

ISFOL, Struttura inclusione sociale, GdR Economia sociale e nonprofit

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

LA COLLABORAZIONE CHE

CRITERI DI VALUTAZIONE

Interreg Adrion al via il primo bando!

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ordine degli Avvocati di Mantova Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia

Diritti esigibili, acquisiti, sociali, non diritti ma opportunità (aspetti sociali)

Palazzo Rocca-Saporiti, 10 maggio 2002

Idee in cammino: quali interventi innovativi in ambito povertà

IL CAPITALE SOCIALE. Cantù, 10/05/2011

IL RAPPORTO TRA TEORIA E PRASSI NEL SERVIZIO SOCIALE DAL PERCORSO UNIVERSITARIO IN POI

Edizioni.

Leggere fa bene alla salute. La costruzione di una buona pratica di comunità

PATTO PER IL TERRITORIO DEL NORD OVEST MILANO IN VISTA DI EXPO 2015

Welfare locale, economico e sostenibilità. finanziaria

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

L inclusione nella normativa

a cura di Elena Maccaferri, pedagogista Istituzione Scuole e Nidi d Infanzia Comune di Reggio Emilia

Transcript:

Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Dipartimento Politiche Sociali e Welfare Per un welfare promotore di sviluppo umano Percorso di accompagnamento per Referenti, Coordinatori e Responsabili delle aree metropolitane delle politiche sociali e del welfare Roma 23-24 Marzo 2007

.. Per continuare il discorso 1. Le ACLI e lo Sviluppo Sociale 2. Riprendere la formazione per sostenere il cammino 3. Con a riferimento l Europa, il Paese e il territorio 4. Nella complessità accettare la sfida di un welfare pro-motore di sviluppo 5. Le tappe del percorso. Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 2

1. Le ACLI e lo Sviluppo Sociale volendo dire dell importanza delle politiche sociali per le ACLI. Come in un gioco di specchi le ACLI si riflettono nelle politiche sociali come queste cercano nelle ACLI alcuni tratti delle loro forme.. Lo specchio restituisce negli anni un immagine cambiata delle ACLI che nel tempo hanno rimodellato il loro corpo (associativo e di servizio ) attorno ai grandi processi di trasformazioni del welfare Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 3

1. Le ACLI e lo Sviluppo Sociale Le ACLI sono nate con l idea forte di promuovere lo sviluppo sociale della persona e delle sue relazioni.. Attorno a questa idea forza, le politiche di welfare sono una prerogativa del vissuto e del futuro delle ACLI a cui sono orientate tutte le azioni : Associative Dei Servizi e delle imprese sociali Delle Associazioni specifiche Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 4

2. Riprendere la formazione per sostenere il cammino Il programma associativo e quello del Dipartimento ( le ACLI rilanciano un modello di welfare capace di promuovere sviluppo umano e sociale..) La COP a 10 anni dal Progetto Sviluppo Sociale viene ribadita l importanza del processo avviato sui territori nel campo dello sviluppo delle politiche sociali...il Presidente nazionale delle ACLI A.Olivero pone il tema del rilancio delle politiche sociali a livello regionale come impegno prioritario Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 5

2. Riprendere la formazione per sostenere il cammino Rafforzare e trasmettere pensiero e buone pratiche al sistema associativo e dei servizi ( Piani Sociali delle ACLI, Responsabili e Coordinatori regionali delle PSW) Nel welfare che cambia, acquisire migliori e più raffinati strumenti di lettura e comprensione dei contesti territoriali Sostenere il processo di governance associativa ( che si gioca soprattutto in una dimensione regionale) Favorire il processo di integrazione di sistema Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 6

3. Riprendere la formazione per sostenere il cammino Accrescere le competenze dei Responsabili territoriali delle politiche di welfare ( RRPSW, CRPSW e Responsabili delle Aree Metropolitane, per: A. Tenere insieme le macro-elaborazioni e le grandi strategie con i micro contesti in cui si opera B. Pensare un lavoro sociale che sappia rappresentarsi vincoli e risorse C. Transitare da un fare individuale ad un fare collettivo e in rete Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 7

4. Con a riferimento l Europa, il Paese e il territorio D. In uno scenario di grandi trasformazioni sociali ed economiche, alimentare il dibattito istituzionale attorno alle politiche di welfare in una triplice dimensione: - Europea (la prospettiva della coesione sociale per la quale anche noi siamo impegnati ) ( la sfida dell immigrazione alcune Regioni italiane nella fascia dell obiettivo 1) - Nazionale ( le trasformazioni sociali economiche e legislative) - Territoriale ( Regione, Provincia e Comune ) (La modifica del Titolo V della Costituzione, il nuovo sistema di welfare di territorio, il processo di costruzione dei Piani Sociali di zona ) Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 8

4. Con a riferimento l Europa, il Paese e il territorio Il territorio come : Confine e orizzonte del nostro impegno associativo Luogo della speranza di una cittadinanza riconosciuta Luogo dell azione progettuale e dell azione sociale Luogo della politicità esercitata Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 9

4. Nella complessità accettare la sfida di un welfare pro-motore di sviluppo Opporre ad un idea di welfare 1. Esclusivo 2. Difensivo 3. Residuale 4. Di nicchia 5. Assistenziale Un idea di welfare : 1. Inclusivo e con al centro la Persona 2. offensivo (che sa osare..che non gioca al risparmio) 3. Che produce protagonismo sociale 4. Che fa crescere processi di responsabilità condivisa 5. Che favorisce la partecipazione e fa crescere la democrazia 6. Che assicuri l equità sociale e le pari opportunità 7. Che accresca le libertà delle persone e le liberi dalle moderne schiavitù. Per un modello di welfare che pro-muove sviluppo umano e migliora il benessere dei cittadini Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 10

5. Le tappe del percorso. La Prima Le ragioni delle ACLI La seconda Promuovere sviluppo 11-12 Maggio Il valore del Lavoro sociale 15-16 giugno Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 11

: Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 12

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 13

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 14

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 15

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 16

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 17

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 18

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 19

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 20

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 21

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 22

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 23

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 24

Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 25

2. Competenti sui problemi: la formazione Dopo aver visto crescere in questi anni la rete e la figura dei CRPS; Nella diversità delle situazioni regionali (interne ed esterne alle ACLI); Nel programmare una proposta formativa coerente insieme alla Funzione Formazione delle ACLI Vorremmo condividere le linee sulle quali articolare la proposta. Dipartimento Politiche Sociali e Welfare 26