Bilancio Sociale e di Missione. della Banca Cras Credito Cooperativo Sovicille Una Banca a Responsabilità Sociale ed Eticamente Orientata

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Transcript:

Bilancio Sociale e di Missione della Banca Cras Credito Cooperativo Sovicille Una Banca a Responsabilità Sociale ed Eticamente Orientata

NDCE PRESENTAZONE DEL PRESDENTE DELLA BANCA D CREDTO COOPERATVO 3 L BLANCO SOCALE 4 L'ARTCOLAZONE 4 VALOR DEL CREDTO COOPERATVO 5 LA CARTA DE VALOR DEL CREDTO COOPERATVO 5 LA CARTA DELLA COESONE DEL CREDTO COOPERATVO 7 BANCA D CREDTO COOPERATVO: MPRESA A RESPONSABLTÀ SOCALE 9 L'DENTTÀ DELLE BANCHE D CREDTO COOPERATVO 9 DAT DEL SSTEMA BANCHE D CREDTO COOPERATVO 10 NOSTR VALOR COME BANCA D CREDTO COOPERATVO 11 L VALORE PER SOC 13 SOC NEL CREDTO COOPERATVO 13 NOSTR SOC 13 DOVE SONO NOSTR SOC 13 L CAPTALE SOCALE 14 VANTAGG PER NOSTR SOC 14 LA SMS CRAS 14 L VALORE PER GL AMMNSTRATOR 15 L'ASSETTO STTUZONALE 15 L VALORE PER CLENT 16 LA RETE D VENDTA E NUOV CANAL DSTRBUTV 16 NOSTR CLENT 17 RAPPORT CON LA CLENTELA 17 VALORE PER COLLABORATOR 18 COLLABORATOR NELLE BCC 18 CH SONO NOSTR COLLABORATOR 18 L'ATTVTÀ A FAVORE DELLA CRESCTA PROFESSONALE DE COLLABORATOR 18 LA COMUNCAZONE NTERNA 19 LA VALORZZAZONE DELLE RSORSE UMANE 19 SCUREZZA DEL LAVORO 19 VALORE PER FORNTOR 20 LA COOPERAZONE TRA COOPERATVE 20 L VALORE PER LA COLLETTVTÀ E LA COMUNTÀ LOCALE 21 LE AZON PER LA PREVENZONE DELL'USURA 21 L'AZONE D PROMOZONE SOCALE E CULTURALE 21 EVENT 2008. ECONOMA, CULTURA, SPORT, VOLONTARATO 22 2

R edigere un bilancio sociale e di missione significa rendere conto ai propri soci di ciò che la Banca ha fatto per il territorio e nel territorio nel rispetto dei principi della Carta dei Valori del Credito Cooperativo che rimangono, in presenza di ogni condizione economica, i valori di riferimento a cui Banca Cras ispira la sua attività. Le difficoltà congiunturali non devono far venire meno il sostegno alle comunità che Banca Cras ha garantito negli anni, bensì devono stimolarci ad essere sempre più vicini ai nostri soci e ai nostri clienti, non solo attraverso i servizi bancari ma anche sviluppando un'attenzione maggiore allo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui siamo presenti. Uno sviluppo spesso difficile da quantificare, ma che ogni anno cerchiamo di rendere tangibile attraverso l'analisi dei contributi erogati, delle iniziative svolte dentro e fuori la Banca, della verifica dell'impegno profuso nella formazione del personale e degli amministratori. l risultato complessivo è comunque positivo: creando valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale, Banca Cras ha garantito un sostegno efficace ai suoi territori e ne è stata ricompensata in termini di fiducia permettendo al nostro stituto di svilupparsi nella sua identità e nel patrimonio. Per accompagnare lo sviluppo, infatti, sono necessari mezzi ed energie che consentano alla Banca continui investimenti nelle procedure e nell'organizzazione, oltre che nella formazione del personale. PRESENTAZONE DEL PRESDENTE DELLA BANCA D CREDTO COOPERATVO Tutto questo è possibile se accompagnato da un'adeguata crescita patrimoniale per raggiungere la quale è necessario essere presenti in aree diverse e complementari in modo da reperire risorse utili al raggiungimento della mission dell'azienda. Di qui la scelta di aprire una nuova filiale a Massa Marittima e di avviare il progetto di fusione con la Bcc di Chianciano Terme Credito Cooperativo Val d'orcia-amiata. È stato questo l'argomento principale della Convention che si è svolta nel mese di ottobre in occasione della presentazione al personale del piano strategico 2008-2010: con la fusione si profila l'occasione di dare continuità territoriale al nostro stituto e garantire le risorse necessarie per gestire al meglio il futuro della Banca senza subire gli eventi, ma accettando consapevolmente una sfida importante. Ciò che mi preme ricordare è che l'identità di Banca Cras non subirà alterazioni: ciò si è voluto dimostrare anche con l'attenzione al territorio di origine verso il quale la nostra attenzione rimane immutata. valori e i principi di mutualità e sostegno al territorio in base ai quali la Cras fu fondata nel 1964 rimangono inalterati e la nostra ferma volontà è quella di rispettarli nel tempo perché è proprio grazie a quei valori che siamo nati e con quelli cresceremo. L PRESDENTE ng. Florio Faccendi 3

L BLANCO SOCALE l Bilancio Sociale è uno strumento che ha, normalmente, tre obiettivi fondamentali: un documento informativo che cerca di soddisfare pienamente le esigenze informative dei nostri principali interlocutori, quali i soci e le comunità locali e che non focalizza la sua attenzione solo sulla dimensione economica e patrimoniale; è anche uno strumento integrativo di valutazione dell'aspetto sociale dell'attività aziendale, per far conoscere sempre meglio sia le specificità della Banca e di verificare quanto essa abbia effettivamente contribuito allo sviluppo sociale delle realtà locali in cui opera, sia la coerenza rispetto agli scopi statutari; è, inoltre, un mezzo di comunicazione, che mira a fornire una chiara rendicontazione del valore creato dalla Banca verso i portatori di interessi, essenziale in particolare per un'impresa di Credito Cooperativo. L'ARTCOLAZONE l Bilancio sociale e di missione vuole cercare di descrivere l'attività sociale della Banca nei confronti dei suoi principali portatori di interessi e di valori: i soci; gli amministratori; i clienti; i collaboratori; i fornitori; la collettività e la comunità locale. E nel contempo vuole evidenziare le attività concretamente svolte nei campi di intervento specifici della mutualità, del supporto al territorio e delle relazioni con i soci. Bilancio Sociale e di Missione. Ma perché questo nome? l Credito Cooperativo ha esplicitato i propri valori di riferimento nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Noi abbiamo voluto confrontarci e misurarci anche rispetto ad essi. Pertanto abbiamo ritenuto doveroso dare visibilità all'interno del rendiconto sociale, alla verifica del rispetto e dell'attuazione dei valori fondanti nella loro gestione. E per questo abbiamo definito il nostro rapporto sociale come Bilancio di Missione. Siamo infatti convinti che i princìpi e i valori non vadano semplicemente affermati, ma soprattutto praticati. Tradizione nei valori e grande capacità di innovazione per produrre valore. 4

VALOR DEL CREDTO COOPERATVO LA CARTA DE VALOR DEL CREDTO COOPERATVO Questa Carta dei Valori scrive un Patto tra Credito Cooperativo e comunità locali. Quindi un Patto con il Paese. Essa esprime i valori sui quali si fonda l'azione della nostra Banca, la sua strategia e la sua prassi. Racchiude le nostre regole di comportamento e rappresenta i nostri impegni. Art.1. Primato e centralità della persona l Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona. l Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. l Credito Cooperativo investe sul capitale umano - costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori - per valorizzarlo stabilmente. Art.2. L'impegno L impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e "fabbricare" fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l'eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l'approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. Art.3. Autonomia L autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel "sistema" del Credito Cooperativo. Art.4. Promozione della partecipazione l Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. l Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l'accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. Art.5. Cooperazione L o stile cooperativo è il segreto del successo. L'unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. Art.6. Utilità, servizio e benefici l Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. l conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. l risultato utile della gestione è strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell'efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l'autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. l Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve - in misura almeno pari a quella indicata dalla legge - e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. l patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell'interesse delle generazioni future. soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all'attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 5

Art.7. Promozione dello sviluppo locale l Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un'alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. l Credito Cooperativo esplica un'attività imprenditoriale "a responsabilità sociale", non soltanto finanziaria, ed al servizio dell'economia civile. Art.8. Formazione permanente l Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. Art.9. Soci soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l'adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull'onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l'altruismo. Art.10. Amministratori G li amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. Art.11. Dipendenti dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. 6

LA CARTA DELLA COESONE DEL CREDTO COOPERATVO Premessa L a Carta dei Valori del Credito Cooperativo, approvata a Riva del Garda nel 1999, prendeva le mosse da un "Nuovo Patto per lo sviluppo delle comunità locali". n esso si dichiarava che il Credito Cooperativo italiano si impegnava "a cooperare in maniera nuova e più intensa tra banche, tra banche e organismi di servizio, tra banche e fabbriche di prodotti e soluzioni che abbiamo costruito nel corso degli anni". Durante il Convegno di Parma del 2005, nel rinnovare il nostro impegno con il Paese per continuare a contribuire al suo sviluppo durevole e partecipato, abbiamo ritenuto responsabile farci carico di fissare concordemente i principi che orientano le evoluzioni organizzative del modo di stare insieme nel Credito Cooperativo. l Credito Cooperativo costituisce infatti una risorsa insostituibile per le comunità locali e il miglioramento costante delle forme in cui si esprime la mutualità di rete deve ispirarsi a principi che garantiscano: lo sviluppo nella continuità, la fedeltà nell'innovazione, la coerenza nella modernità. Art.1. Principio di autonomia L autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo - Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L'autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell'ambito del "sistema" del Credito Cooperativo* Tutti i soggetti del "sistema" propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell'autonomia della singola cooperativa. L'autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l'interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. l "sistema" considera un valore prezioso l'esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. * Art. 3 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Art.2. Principio di cooperazione a cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l'autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. l "sistema" del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili. Art.3. Principio di mutualità L a "mutualità"di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. * Art. 45 della Costituzione taliana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Art.4. Principio di solidarietà L L a solidarietà all'interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l'operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell'intero "sistema" del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l'elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l'aiuto vicendevole nei casi di necessità. Art.5. Principio di legame col territorio L a BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio)*. * Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto-tipo delle BCC-CR del 2005 7

8 Bilancio Sociale e di Missione 2008 Art.6. Principio di unità L unità del "sistema" rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione taliana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. Art.7. Principio di democrazia l principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all'interno delle strutture di natura associativa-consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. Art.8. Principio di sussidiarietà l "sistema" del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari*. * Definizione di sistema a rete varato in occasione del 12 Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda 1999. Art.9. Principio di efficienza T utte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L'efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Art.10. Principio di trasparenza e reciprocità L e iniziative e le relazioni all'interno del "sistema" del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l'accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un beneficio reciproco. 8

BANCA D CREDTO COOPERATVO: MPRESA A RESPONSABLTÀ SOCALE L'DENTTÀ DELLE BANCHE D CREDTO COOPERATVO D all'articolo 1 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo: il Credito Cooperativo ispira la propria attività all'attenzione e alla promozione della persona; è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone; investe sul capitale umano - costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori - per valorizzarlo stabilmente. L DENTTÀ DELLE BCC Cooperazione Mutualità Localismo auto-governo prevalenza nel territorio del credito democrazia ai soci del territorio economica logica per il territorio iniziativa del vantaggio che nasce e non dal basso del dividendo sussidarietà valore nel tempo (sostenibilità) l nome delle Banche di Credito Cooperativo esprime la loro identità: quella di essere banche con una spiccata vocazione a fare credito, e quindi a sostenere l'economia reale; con uno stile cooperativo che è un modo di fare impresa improntato al coinvolgimento e al "fare rete". La specificità cooperativa implica la condivisione di quattro fattori, di quattro "P": proprietà diffusa; partecipazione; partenariato, ovvero alleanza, nella base sociale e tra i portatori di interessi; proiezione sociale verso il territorio e la comunità locale. La mutualità implica l'assenza dello scopo di lucro e l'obbligo di erogare il credito principalmente ai soci. l localismo implica l'obbligo di operare esclusivamente in una definita e limitata area, nella quale la Banca concentra l'intera attività e il potere decisionale. La responsabilità sociale della Banca di Credito Cooperativo è scritta non soltanto nello statuto, ma soprattutto nelle strategie e negli stili di gestione, nei comportamenti e nella prassi operativa. La ricchezza che viene creata dalla Banca di Credito Cooperativo resta nel territorio, non soltanto perché la quasi totalità degli investimenti per lo sviluppo dell'economia è rivolta alla comunità locale, ma anche perché il patrimonio dell'azienda è ed è destinato a rimanere un bene di tutta la comunità. Un bene di cui nessuno (neanche i soci della Banca) si potrà mai appropriare. La Banca di Credito Cooperativo investe inoltre consistenti risorse al sostegno degli organismi locali e per la realizzazione di attività nel campo dell'assistenza, dello sport, della cultura, dell'ambiente. n una parola, per il miglioramento della qualità della vita nel territorio. Pertanto la Banca garantisce continuità e reinvestimento delle risorse sul territorio di competenza. Le Banche di Credito Cooperativo sono: società cooperative: società di persone e non di capitali, regolate sul principio del voto capitario (una testa un voto), senza scopo di lucro (forti vincoli alla distribuzione dell'utile) e con obiettivi di utilità sociale; mutualistiche: banche dei soci che erogano il credito prevalentemente ai soci; localistiche: operano in un preciso territorio e giocano un ruolo indispensabile nel sostegno alle famiglie e alle micro, piccole e medie imprese; solidali: promuovono l'aiuto reciproco dei soci e la crescita economica, sociale e culturale della propria comunità. Per tali ragioni le Banche di Credito Cooperativo sono imprese bancarie differenti: perché sono espressione di autoimprenditorialità; perché sono palestre di democrazia economica; perché sono autenticamente locali; perché perseguono obiettivi di valorizzazione dell'impresa, ma non di lucro individuale. l localismo assume, nel caso delle Banche di Credito Cooperativo, una pregnanza particolare. Esse sono imprese del territorio: nascono e crescono grazie alla tenacia e all'ingegno di persone concrete che decidono di unire le energie, di cooperare. Sono nel territorio: lo abitano in via permanente e vi tengono non solo l'operatività, e tutta l'operatività (il 97% degli impieghi delle BCC ricade nel loro territorio di competenza), ma anche il potere decisionale: piedi, testa e cuore. Lavorano per il territorio: facendo banca in modo 9

diverso, valorizzando l'attenzione alla persona, la conoscenza e la prossimità reale, l'inclusione nei circuiti economici degli operatori piccoli e piccolissimi; ma anche favorendo la crescita civile del territorio. La differenza delle Banche di Credito Cooperativo è riconosciuta e sottolineata anche da una normativa peculiare: il Testo Unico Bancario prescrive per le BCC una specifica disciplina (fissa in 200 il numero minimo di soci; fa obbligo di destinare il credito "prevalentemente" a favore dei soci); le BCC hanno un proprio Fondo di Garanzia dei Depositanti con depositi garantiti dal 1978, che - a differenza di quello interbancario - effettua non solo interventi di ultima istanza, ma anche di sostegno alle aziende; le BCC hanno un Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti a tutela dei sottoscrittori di obbligazioni delle BCC, con emissioni obbligazionarie a tasso fisso e variabile garantite dal 2005. l sistema delle BCC è coordinato e assicurato da regole e meccanismi condivisi di indirizzo strategico. n particolare, esso è: una rete di valori (la base valoriale alla quale fanno riferimento le BCC è la Carta dei Valori del Credito Cooperativo); una rete di strategia (la pianificazione strategica contiene obiettivi e riferimenti comuni); una rete di cultura (sono comuni l'approccio relazionale con i soci e i clienti e le linee progettuali riguardanti la formazione degli amministratori, dirigenti e collaboratori); una rete di comunicazione (una intranet, cioè un'infrastruttura tecnologica proprietaria di categoria, collega tutte le BCC, le società prodotto e gli organismi della categoria. noltre un'intensa vita associativa favorisce la diffusione della comunicazione interna); una rete operativa (rappresentata dalle BCC e dalle societàprodotto di proprietà del Credito Cooperativo che offrono servizi e prodotti competitivi alle singole banche). DAT DEL SSTEMA BANCHE D CREDTO COOPERATVO Alla fine del trimestre 2008 erano attive 438 BCC (pari al 54,3% del totale delle banche operanti in talia) con un numero complessivo di 4.044 sportelli (pari all 11,9% del sistema bancario) diffusi in 98 province e 2.589 comuni. La raccolta complessiva delle BCC è pari 130.833 milioni di Euro, sviluppandosi negli ultimi 12 mesi ad un tasso significativo (12,3%) pressochè in linea con la media rilevata nel sistema bancario. L aggregato depositi, PCT e obbligazioni era pari alla fine di Novembre 2008 a 133.575 milioni di euro. È proseguita la tendenza ad un maggiore sviluppo della componente a tempo rispetto a quella a vista. L incidenza delle obbligazioni sul totale della raccolta è in linea con la media di sistema (+41%). L aggregato è pari per le BCC a 8.623 milioni di euro, con un peso sul totale dell attivo del 5,3%, in crescita rispetto alla fine del 2007, ma inferiore rispetto a quanto registrato per il sistema bancario complessivo (23,1%). La raccolta indiretta delle BCC registra, a Settembre 2008, un incremento annuo significativo (+7 %), per una quota di mercato dell 1.3%. l patrimonio delle BCC ammontava a Settembre 2008 a 17.199 milioni di euro, con un tasso di crescita del 9,3%. Per quanto riguarda gli impieghi, il loro totale, a Novembre 2008, ammontava a 114.742 milioni di euro, con un incremento annuo dell'12,5%, superiore a quello registrato per il sistema bancario complessivo (+16,1%). La quota di mercato delle BCC era pari, a Novembre 2008, al 7,4%, mentre quelle relative al mercato della raccolta hanno subito una leggera contrazione (dal 9,1% all 8,9%). Anche nel corso del 2008 gli impieghi a medio e lungo termine presentano una dinamica di crescita più sostenuta rispetto a quelli a breve, sia nel sistema BCC (rispettivamente +11,8% e + 7,1%) e sia nel sistema bancario complessivo (+6,3% e +0,5%). 10

NOSTR VALOR COME BANCA D CREDTO COOPERATVO L a nascita della Cassa Rurale e Artigiana di Sovicille si colloca in un momento storico ricco di incertezze, ma non privo di ottimismo. Sovicille all'epoca era un paese che aveva difficoltà a recepire i nuovi vagiti di un mondo in cambiamento e, arroccato alle proprie radici, difendeva le tradizioni del mondo e della cultura contadina: ma questi segnali di sviluppo avrebbero investito anche la periferia nel giro di pochi anni. Ma qualcuno volle credere nelle possibilità di sviluppo di questo piccolo Comune di appena 5 mila persone composto per lo più da contadini e agricoltori: la Federazione Toscana delle Casse Rurali ed Artigiane che dal 1959 riuniva le cooperative di credito, contattò i promotori dell'iniziativa che in poco tempo riuscirono a mettere insieme 51 persone animate dalla stessa fiducia nelle potenzialità di Sovicille e nei princìpi mutualistici su cui si basavano le Casse Rurali. L'atto costitutivo fu redatto il 7 novembre 1964 viene costituita la Cassa Rurale ed Artigiana di Sovicille. soci fondatori sono 51 ed il capitale sociale 750.000 Lire. La Cassa Rurale ed Artigiana di Sovicille aprì ufficialmente il 24 aprile del 1965 nei locali presi in affitto nel vecchio palazzo Bellucci in via Roma. Come previsto dallo statuto, le operazioni della Banca si svolgevano principalmente a beneficio degli artigiani e degli agricoltori, che costituivano i due terzi della base sociale, stante l'obbligo di procurare il credito in primo luogo ai soci avendo come principale ragione di essere quella di migliorare le loro condizioni morali ed economiche*. * Tratto dalla pubblicazione 1964-2004: una Banca per il Territorio. Ancora oggi nel nostro statuto c'è scritto che: nell'esercizio della sua attività la Banca CRAS Credito Cooperativo Sovicille si ispira ai princìpi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l'educazione al risparmio e alla previdenza. 11

l complesso di valori descritti nella Carta dei Valori del Credito Cooperativo che abbiamo riportato e nel nostro statuto, ha ispirato l'identificazione della missione aziendale della nostra Banca, cioè del suo ruolo, della sua ragion d'essere e della sua finalità di fondo che è quella di: contribuire al miglioramento del benessere e della qualità della vita dei cittadini e delle imprese che abitano ed operano nel proprio territorio di competenza, nel rispetto delle peculiarità mutualistiche, con particolare attenzione, quindi, verso i propri soci. Al fine di tendere a tale risultato ed in relazione all elevata competitività dei mercati di riferimento, le attività aziendali saranno orientate a realizzare una crescita armonica della banca, sia patrimoniale ed economica sia commerciale ed organizzativa. Tale politica aziendale troverà le proprie fondamenta sul localismo, sulla relazione con soci, clienti e personale e sullo sviluppo di una politica distributiva integrata tra più canali tradizionali ed innovativi. Presidio del mercato, governo dei rischi in una ottica di continuità con grande attenzione all innovazione ed alla evoluzione saranno fattori amalgamanti della politica aziendale. Noi abbiamo a cuore: l'interesse dei nostri soci (mutualità); l'interesse del nostro territorio, ovvero la crescita economica, sociale e civile nella nostra area di insediamento. Questo significa per noi "benessere" (localismo); la coerenza costante e il continuo adeguamento ai tempi della identità sociale e non profit della nostra Banca; la ricerca dell'eccellenza, attraverso il miglioramento continuo. La cooperazione non è per noi solo una formula giuridica, ma un metodo ed uno stile. Per promuovere l'interesse, occorre inter-esse, cioè - secondo l'etimologia della parola - "stare insieme". Sulla condivisione si fonda la nostra azione. Dobbiamo, inoltre, comunicare e dimostrare come nella nostra attività quotidiana come una Banca di Credito Cooperativo prende e da al territorio in ugual misura, come al centro dell'attività ci sono le persone e come nel disegnare la pianificazione strategica o i prodotti e servizi od i modelli organizzativi ci sia una coerenza profonda tra valori e valore. Dobbiamo essere capaci di produrre valore economico e finanziario per la banca, per i soci, per i clienti, per i territori di competenza e tutti gli stakeholders, ma, nello stesso tempo, dobbiamo trasformare il valore in valori. valori del mutualismo, dello sviluppo socio culturale, dell'occupazione, della relazione, dello sviluppo culturale e della solidarietà cooperativistica. 12