FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA



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FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 01 MAGGIO 2012

~ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica DISEGUAGLIANZADIGITALE NELMONDODELLARETE jj MOISÉSNAJM IData I - 1 MAG. 2012 IPagina 28 Duedelle te.ndenzepiùsignificative delmomento sono l'accelerazione della diffusio - ne di Internet fra la popolazione mondiale e l'acutizzarsi delle disuguaglianze so- I cioeconomiche.inun'ottica futura, queste due tendenze finiranno per convergere: esisterà un'internet per gli abbienti e un'internet per tutti gli altri. Questo non significa che ci saranno due "Reti" differenti, o chei'internetriservataagli utenti menofacoltosi smetterà di offrire tutte quelle meravigliose possibilità che ha aperto a tutti noi, senza distinzioni di età, livello economico o nazionalità. La diffusione generalizzata di Ipternet è servita arizi a contrastare, in qualche modo, la concentrazionediric_ chezza, reddito epotere in molti Paesi.. Mail problema che intravedo-e inuna certa misuraègiàcosì-èchechihamenosoldicorreràmag_ gioririschi di finire "vittima" della Rete rispetto achi dispone di mezzi perproteggersi. Proteggersi dacosa? Dal morso dell"'altra" Internet, la Rete awelenata. La diffusione di massa della Rete è stata una benedizione, ma si è portata dietro anche dei problemi; problemi che verosimilmente diventeranno semprepiùgravimanmano che crescerà ilnumero degli utenti. I problemi li conosciamo e tutti ne siamostati colpiti: virus, spam, intrusioni telematiche, violazioni della privacy ecc. E nòn sono le uniche minacce: le transazioni fraudolente e il "furto di identità" sono reati in aumento. Quest'ultimo in particolare rappresenta una delle minacce più se. rie, perché cresce a ritmi esponenziali e perché arrecadannienormiachinefiniscevittima:oltreasu_ bue perdite economiche, chi lo subisce spesso impiega mesi, o addirittura anni per "ripulire" il proprio nome e ricostruire la propria reputazione. Secondo uno studio della Symantec, un'azienda specializzatainsicurezza telematica, nel20 12le perdite economiche a livello mondiale per reati perpetrati sulla Rete hanno toccato i 114 miliardi di dollari. Inquest' otticanon è azzardato prevedere che l'e sperienzache avrà di Internetunutente a basso red ditoinindia, Italia o Canada, ad esempio, saràmol to diversa da quella di un utente che dispone dei mezziperacquistare le protezioni migliori disponi bili sul mercato. n "divario digitale" frapaesi poveri e Paesi ricchi si riprodurrà all'interno di ogni Paese, perché gli utenti meno abbienti vivranno in un mondo telematico più pericoloso dei loro compa trioti più facoltosi. Non basterà un semplicepro gramma antivirus,sarà necessario spendere som" me importanti in protezioni e barriere altrettanto sofisticate defsoft:ware, avanzatissimi, che awele nano la Rete. Se organismi di intellìgence, grandi. banche, imprese e-qualsiasi tipo di istituzione che investe Somme ingenti perrafforzare le proprie difese contro i cyber-attacchi subiscono regolari intrusionidapartedeglihaçker, è ovvio che noisingoli individ~ si~o ~è?ra J?iù vulnerabili.. I rofitti illegali che SI possono ottener~ inventando programmi capaci di penetrare!e difese antivirus e altre protezioni sono eno~rrll, e dunque, inevitabilmente, il mondo pullula di person~ di ta~ lento che si danno da fare percreare prodotti e te~niche che fanno di Internet un habitat ancora piu pericoloso. Inoltre, per complicare lecose, questa attività criminale può facilmente essere rc::alizzata su vasta scala e a livello internazionale: gli hacker I adolescenti possono cominciare viol~do la. rete delloro liceo e le caselle di postael~ttrom~adeii?r? amici ma ci mettono poco a scopnre cheepossibi-. le fari~ in altri Paesi e che si può provare a prer:de~e di mira obbiettivi più appetibili.il responsab~e SIcurezza di tina banca globalen,rlh.a ~e~o ~he il su~ istituto ogni giorno è oggetto di milpiaia di attacchi telematici. John Brennan,il maggrore consulente della CasaJ;)ianca perl'arititerrori~mo, ~erma ch~ «in un qualunque giorno lavorativo le lmpres~. di ognisettoredell'economi~sonoso!1~posteaun m cessante raffica di attacchi telematici, che p~tan~ a trafugare proprietàin~elle.ttuale, prol?etti dln~~jvl prodotti o dati per~onali.d~il~ro clienti. Anche ~ da~ ti più sensibili su SIstemI di difesa o armament~ s? no a rischio. [... ] Solo l'anno scorso ci.sono S~ti ~I~ di 200 cyher-attacchi, alcuni riusciti e al1:? fallit:;, controi sistemi di controllo delle nostre reti ~letti1 che, dei sistemi di trasporto, degli a.cqued?tti e delle raffinerie: il numero è quintuplicato rispetto al 2010».. d' l Ma la disuguaglianza sulla Rete n?n.enva S? ~ dalla disponibilità di mag~ori ~ m:nc:n mezzi. di protezione: verrà a crearsi un divano nnportante anche fra chi avrà la possibilità di acceder~ a cox:t~ nuti giornalistici di qualità superiore, per,i. quali bi sogna pagare, e chi potrà accedere solo all inf~rma zione che circola gratuitamente sulla Rete. I?I 9?e st'ultirna continuerà a essercene se:nj?re di plu, e. gratis. Dicontenutiche~utanoac~prremmodo og~ gettivoilsensodiquesta~orma~aone~ene~arannomoltidimeno.ngiornalismodiqualitàsara~pagamento, accrescendo ancora di pi~jedivisiom. Ec"'. co perché bisogna combattere al plu presto queste tendenze.. l' b. (Traduzione difab,o Ca zm erti) () RIPRODUZIONE RISERVATA I I I

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI M IANO FINANZA Data Pagina - 1 MAG.2017

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI M IANO Data.- 1 MAG. Z01 1 FINANZA Pagina 12 "rj. _FORTI TENSIONI TRA I GRANDI SOCI DEL GRUPPO EDITORIALE SULLANQMllit>. D~~ CAPO AZIENDA. Ora è bagarre sul nuovo 'ad dircs~ 1l:temadelnuovo top manager saràalcentro deuavoridell'assembleadelgruppo e.d~toriale didoman~ In pale resta lovane. Tornano i nomi di Calabi (ImCo~Sinergia), Valeria, del cfo Stìlll e del dglattanzl, ' - " ".,.- -.-- DI ANDREA. MONTANARI. Quando tutto pareva indirizzato nella giusta direzione, quella che porta. all' individuazione di Pie tro Scott Jovane quale nuovo amministratore delegato di Rcs Mediagroup, a ridosso dell'as semblea dei soçi di mercoledì 2 maggio è scoppiata la bagarre tra.giiazionisti di via Rizzoli. Come rivelato da MF~Milano Finanza nel numero in edicola, -alla fine della scorsa settimana Mediobanca, Fiat e' Intesa Sole240re, Risanamento e ora saranno discussi ih Sànpaolo-Mittel - vale a dire in Im.co.-Sinergia), Giorgio Va assise sono la ge Renato Pagliaro,John Elkann lerio (ex top managèrdel gruppo stione della spa '--e Giovanni Bazoli, sostenuti di via Rizzoli), oltre ai dirigentì gnola TJnirlad Editorial (nel p~ da GiuseppeRotelli-.aveva- di Rcs Riccardo Stilli (cfo di mo trimestre la raccolta pubbli no raggiunto l'intesa sul no gruppo) e Giulio Lattanzi (dg citaria della carta stampata in me dell' attuale top manager di della Quotidiani). Spagna è crollata del 22 %) ela Microsoft Italia, individuato Gli ultimi due nomi, in particoquale miglior candidato dai lare, sarebbero tornati d'attua vendita della francese Flammacacciatori di teste di Spencer!ità i~ casa Rcs proprio perché rionper la quale sono in corsa Stuart. Nelle ultime pi;a, a un 1ll azienda e nel patto di sindacato si témeun'assemblea callins e la cordata Albin Michel Gallimard, Editis, HarperCol passo dall' assise che dovrà approvare il bilancio 2011.(322 da, con contestazioni dai parte Actes Sud-Chequers CapitaL.,: milioni di perdite) e rinnovare degli azionistì, soprattutto di J.e offerte vincolanti; nell'in-.. il cda, alcuni soci del sinda quelli fuori dal patto (quindi Rotelli con ilj6,_~~%e Della Valle,!orno dei 300 milioni, sono at~. cato avrebbero contestato la scelta di J ovane.. E così, secondo quanto riportato ieri da milanofinanza.it, chi diretti dei Rcs, Mediobanca,già domani.. 5,4%) e attac'". tese sul tavolo dell' advisor di nell'incertezza che si respira ai piccoli risparc. (riproduzione riservata)... piani alti di Rcs, dove in qualche modo si fa sempre sentire gestione e sulla miatori sulla l'attuale presidente e futuro consigliere Piergaetano Marchetti, alla luce del taglio del cda da 21 governance deil ia.zienda, anche sono spuntati' altri nomi per la a 12 membri.. carica di ad, in sostituzione di Altri temi che quasi certamente Antonello Perricone. Le alternative a Jovane si chiamano Claudio Calabi (già ai vertioi di Rcs, poi in Camuzzi Gazometri, Ventaglio, Finarte,

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica Data I Pagina - 1 MAG. Z012 L'intreccioMediobanca,Rcs, Generali implodetracrisiebattagliedipotere nduellonagel-perissinotto, l'arietedella Valle elapartitafonsai f. GIOVANNI PONS MILANO - NeI triangolo Medio' C banca, Res, Generali la tensione sta salendo alle stelle. La discesa in campo di Leonardo Del Vecchio,. che ha. invocato apertamènte le dimissioni di Giovanni Perissinotto dal vertice di Generali, ha aperto ufficialmente la corsa alla successione nella principale compagnia assicurativa italiana e terza in Europa. La necessità di dare una svolta forte e decisa alla gestione del Leone sembìasia condivisa da tutti i soci di uncerto peso, damediobancaa DeAgostini, dacaltagirone a Vmcent Bollorè. E colui che sta portandoavanti le danze dietro le quinte, in questo caso, è Alberto N.ag.el, l'amministratore delegato di Plazz~tt~ Cuccia i cui rapporti con Penssmotto' si sono ormai deteriorati. Maperché un cambioproprioadessoenonunanno fa quando Cesare Geronzi e.bollorè avevano messo sotto tiro il managementdi Triesteperlaput L'int~ deb'~aeua ~Lig:tresti D'lbaaconteu..ere Pi~Cuccia da2,s miliardi di euro concessa al I socio ceco Petr Kellner? Difficile dare una 'spiegazione a questa domanda. Si può forse sostenere che un anno fa la priorità era diventata quella di eliminare il disturbatoregeronziche era entrato a piedi uniti nel piatto della compagnia triestina dove da anni comandano mana,ger locali. Ox-bita Mediobanca Unicredit Nagel Pagliara Palenzana Ghizzani sto. Far risalire il titolo Generali dalle cantine in cui è finito è diventato un "must" non solo per soci come Del Vecchio, Pellicioli e Caltagirone ma anche e soprattutto per Mediobanca, titolare di un 13,4%. In mancanza di utili e dividendi da Generali il bilancio di piazzetta Cuccia soffre e i suoi manager di punta, Nagel e RenatoPagliaro, che ormai gestiscono la merchant bank in totale autonomia, non harmo scusanti e rischiano di essere cacciati a loro.volta. Ma il coriaceo Perissinotto, in Generali dal 1980, dal 2001 amministratore delegato, non ci sta a uscire di scena ehascatenato la controffensiva cercando i punti deboli dell'avversario. Uno di questi è sicuramente la partita per il controllo di Fondiaria Sai, con un Ugresti alla deriva, in cui Mediobancasistagiocandoiltutto per tutto per non dover svalutareil prestito da oltre un miliardo concesso alla compagnia fiorentina nel 2003 e poirinnovato successivamente. A' rompere le uova nel paniere sono scesi in campo Roberto Meneguzzo e Matteo Arpe con una proposta di salvataggio alternativa a quella di Unipol. MeneguzzO è considera U glrande slcoatll'o dei poteri follllti OrhitaRCS ~ Caltagirone Arpe --+ Pellicioli to molto vicino aperissinotto ma ancheadelvecchio, comedimostra il fatto che ha la delega sulle sue azioni Generali. Arpe emene-~ guzznsono riuscitinell'intento di far intervenire l'antitrust contro l'eccessivo potere che Mediobanca verrebbe ad assumere se la fusione Unipol-Fonsai andasse in porto. E potrebbe essere proprio l' authority della concorrenzaaporre paletti ben definitimagari imponendo una discesa di piazzetta Cuccia nel capitale di Generali. Un aiuto a Perissinotto ma'forse non sufficiente a met terlo in salvo. Ecco allora il gioco di sponda del Leone con Diego Della Valle nella vicenda Res Mediagroup, dove l'imprenditore marchigianoaspiraaricoprireun ruolo di primo piano. La quota de13,9%chegeneralihanellacasa editrice è stata messa invendita e ciò potrebbe causare una nuova battaglia all'interno del patto dove nessuno ha voglia di SEGUE Perissinotta Meneguzza

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica SEGUE Data Pagina - 1 ~1AG. Z01'1 Dc~Dpatrro. dellatod'stod\a all'attaccodel pattgdeu.aeasa editrice spendere soldi per acquistare nuoveationi mentre Della Valle sarebbe pronto a raccoglierie. Proprio domani ilfondatore della Tod' s sarà in assemblea per un nuovo attacco contro l'asse Pagliaro-Elkann che ha promosso una svolta con un cda di finti indipendenti e un nuovo ad che però non è ancora stato trovato. Tuttavia nell' orbitarcs ruota anche ilmondo Intesa con Giovanni Bazoli dèciso a mantenere la barra sulle scelte decisive che riguardano il Corriere della Sera, ultimamente dato vicino all'imprenditore della sanità Giuseppe Rotelli diventato primo socio con il 16%. Anche nel caso Rcs la bat" taglia si è innescata per il cattivo andamento della gestione e del titolo in Borsa che si riflette negativamente nei portafogli di tuttì gli azionisti. Dunque la crisi finanziaria un effetto positivo sembra averlo: sta mandando in tilt l'intreccio malsano della finanza italiana e sarà interessante vedere quale sarà il punto di caduta. - ~.~..." l'?io'.l[ RISERVATA

FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORl GIORNALI.r m' "Data l l Pagina - 1 MAG. Z8'Z.l 1 '" t Alla vigilia dell'assemblea dei soci di domani ilfinanziere che detiene oltre il 2% esce allo séoperto Proto~ pronto a salire ancora.~rcs Obiettivo: la quota Generali. Con un occhio a quella d't Benetto~ DI CLAUDIO PLAzZOTIA Il patto di sindacato che govemarcsyavia\'ìa sfaldandosi. E l'assemblea dei soci della casa editrice, fissata domani in via Balzan, a Milano, alle 10,30, sarà tra l~,più infuocate degli ultimi anni,dopo l'uscita di Diego DallaValle, col suo 5,5%, anche)giov~i Perissinotto,ce(}grcmp di Generali (che detengono.g 3? 7% di Via Rizzpli),ha ann:tjllmato di volerabbanddnarè ìjpatto Res. E il riassetto degli. equilibri trasoci continua: GiuseppeRotelli aid.izio aprile, ha portato la s~a quota al 16',55% (pur essendo ancora fuondal patto) rilevando il 5,2% messo sul m~rcato dalla famiglia Toti. E la prossima fetta Rcs disponibile ai blocchi potrebbe essere il 5% nelle mani di Benetton. A crederci è Alessandro Proto, che con la sua Proto Consulting rappresenta un gruppo di seiimp,ren- I ditori (quattro straruen, due italiani) che, nel suo complesso, detiene oltre il 2% di Rcs: «Sono convinto che ci saranno novità sul fronte netton. Sviluppi che solo poco tempafa sembravano impensabili. Il passaggio di consegne tra Luciano Beri.etton e il 'figlio Alessandro, secondo me, segnerà una svolta, La partecipazione in ~cs non è più strategica perbenetton, e sono abbastanza convinto che venderan~o, le logiche sono cambiate». Circa un anno fa gli imprenditori rappresentati da Proto hanno iniziato a comprare azioni Rcs: «Ora siamo sopra al 2%, abbiamo già dato spiegazioni alla Consob, anche se si tratta di un insieme di quote in capo a ciascun imprenditore. Siamo interessati a salire, nonostante sul mercato sia quasi impossibile comprare azioni Rcs, per "hé non ce ne sono. Proprio per questo abbiamo inviato una comunicazione a Perissinotto, dicendoci disponibili a rilevare, in tutto o in parte, la quota di Generali". Quanto al futuro del patto, «noi da più settimane andiamo ripetendo che il patto va sfaldandosi, In realtà, questo patto'non ha più senso. E non credo che in futuro ci sarà un'altra maggioranza che avrà voglia di ricompat.tarsi in un patto..~édo, invece», -,òcciymmentaproto, «in una Rcsindi. pendènte;senza patti,ma con un socio' forte che diventi Un refe- rente».e a chi pensa? «Beh, a me piace molto il professor Rotelli, è una persona equilibrata. Diciamo che. se riuscisse ad avere il potere decisionale su Rcs», conclude Proto, «a me non dispiacerebbe». Va ricordato che il patto di sindacato di Rcs scade nel marzo del 2014, e che le eventuali disdette vanno presentate sei mesi prima della scadenza, quindi nell'autunno 2013,.. Quanto, infine, alla corsa per la poltrona di amministratore delegato di Rcs MediaGroup, che Antonello Perricone lascerà libera nei prossimi giorni (quella di presidente andrà invece ad Angelo Provasoli al pòsto~dipj-ergaetano Marchetti),.crescoriogli apprezzamenti vei'sopietro Scott Jovane, il 44eIlQ.e amministratore delegato di Miérosoft Italia. Dall'asseniblèadi domani, tuttavia, non è detto che esca gjà lanomina:.potrebbe essere necessarioàncora un po' di tempo per scioglierete ultime riserve da partedelcomplicato intreccio azionario che decide le sorti di Via Rizzoli..--:-- RLproduwm riseroata-----ll 1.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Pesa la svalutazione degliasset iberici Effetto Spagna sui risultati RCSrì/1/ RosannaMontiCI!Ui idata 188,6 milioni, in discesa del 54% ~~ fu un contesto di generale rispetto all'analogo risultato del i Pagina flessione dei mercati tradizionali 2010, mentre è.lievementemiglio- _ della pubblicità, il gruppo Rcs rato (H4%) rispetto all'annopri Mediagroup chiude il 2011 con maaparità di perimetro. Tale diunaforte perdita penalizzato dal- namica ha beneficiato. sia del milasvalutazionedegliassetinspa- glioramento delle aree quotidiag:rll per l'effettuazione di test di niitaliaelibrisiadeglieffettidel impainnent,. I risultati della: ge-.. piano di riduiione dei costivarastione risentono inoltre dell'usci- to nel 2009, che haìmo contrastatadalperimettodiconsolidarn.en-.to il peggioraniento del margine to di alcune attività dell'area libri Ebitda della pubblicità e dei quotied editoriali diverse(ge Fabbri, dianiinspagna. ' Delagrave e Dadanet).. IlsaldodellagestionefinanZia- I ricavi del gruppo si attesta- riapeggiorasensibilmenteperefno così a2.075milioniindiminu- fetto del risultato negativo per 6 zione di 180,3 milioni rispetto al milioni delle società valutate con.. 20lo;mentre a parità di perime- il metodo del p;,ttrimonio netto trolaflessione deiricavirisulte- (era in paréggione12olo), riconrebbe paria 56,8 milioni rispet- ducibili alle perdite di IGP Detoall'anno prima, e riflette prin- caux e del gruppo Finelco e cipalmente la diminuzione dei dell'ammortamento delle re1atirica,i diffusionali e pubblicitari della spagnola Unidad Editorial, ve frequenze radiofoiiìche, oltre. parzialmente attenuata dal miglioramento dei rica vi editoriali diversi.. Nello specifico i ricavi cliffu sionali diminuiscono di 33,8 mi 2.075miliOni..lioni a parità di perimetro a quo I ricavi ta LIel1,1 milioni (-116 milioni ri Il fatturato del gruppo ha riportato spetto al20l0 repoj:'ted), soprat una flessione di 180,3 milioni. tutto perill'andarnento sfavorevol~ dell'area quotidiani in Spagna X-35,7 milioni) parzialmente a causa dei maggiorionen financompensato dal miglioramento ziari ilettl I conti regiitrano poi - dei quotidianiiil Italia.!ricavi le minusvalenze originate dallà pubblicitari scendono a 7~0,9 mi- cessione didadanet (3,lmilionD, lioni (-28,7 milioni) soprattutto in parte compensate dalla plusvanelle aree dei quotidianiin Spa-. lenzadi GE Fabbri (24rrù)ioni). gna e in Italia e risentono anche Il risultato netto di pertinen. dell'assenza di eventi sportivi di za del gruppo segna cosi una perrilievointemazi6j;l2li che invece ditapari. a 322 milioni rispetto a erano presenti neli:annoprecè- 7,2 milioni di utile dell'annopri-, dente, I ricavi editoriali diversi ma, dopo averj:eglstratoimpo-/ migliorano invece di 5,]milioni ~ste -diminuite 3,3 milioni i 11.in termini omogenei di attivith (-72,8%) e assegnato 12;6milioni - 243 milioni C35,6Inilioni rispet- di perdita aiterzl.. toal2qloreported), '.. A liveliopatrimoljiale a fme L'Ebitdaflettè deh5.3% a 167>5 2oul'indebitamento finanziario milioni da 197,8 milioni del 2010 netto.amn1onta.a 93 8,4 milioni (-10% rispettoai186 milioni del (ammontava a 973,9 milioni a fi" 2olO'aparità di perimetro) e paga ne'20l0). e jj'patrimonio netto oneri netti dinatura nonricorren':"'~,èoinplessivo scende a 7 02,7 mite per 21,1 rnilionì (1,6 milionì nel-lioìù (ammontava a10674milioiolo ),L'Ebitda primadegli oner1nia fme201o)..... non ricorrenti, si_ attesterebbe a ~.RlPROOUZID.'RJSERVATA, - 1 MAG. ZOlZ

FEDERAZlONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ]l Data - 1 ~lag. ZO 1Z Pagina 10 Il quotidiano ci riprova ma pesano 8 milioni di debiti della passata gestione Riformista~ cercasi editore In edicola a maggio per conservare i fondi pubblici Pagina a cura DI MARco A. CAP~SANI è tempo fino alla fine di maggio per riportare in edicola ' il Riformista e pubblicare quel numero minimo di copie richiesto dalla presidenza del consiglio per accedere agli aiuti pubblici all'editoria. Fondi per 1,8 milioni di euro che possono alleviare l'onere economico per l'editore che voglia riportare in vita il quotidiano arancione, visto che il Riformista è entrato in liquidazione portandosi dietro debiti per circa 8 milioni di euro. Del buco, in particolare, servono 4,2 milioni di euro da saldare ancora per il passaggiò della testata dalla famiglia Angelucci a Emanuele Macaluso e Gianni Cervelli (sono stati versati solo 800 mila euro su un totale di 5 mln), un altro milione a copertura di spese varie come l'affitto di redazione e uffici, un milione di scoperto bancario, circa 500 mila da versare ai dipendenti e i restanti 1,3 milioni circa per chiudere i conti aperti coi fornitori. Gli aiuti pubblici possono quindi far comodo al nuovo possibile acquirente, che ha tempo comunque fino a fine anno per farsi avanti. Ma chi èil cavaliere bianco interessato al Riformista? Al momento, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, c'è stato solo qualche contatto informale da parte di alcuni imprenditori. Tra i nomi circolati c'è anche quello di Claudio Velardi, imprenditore ed ex consigliere politico di Massimo D'AIemacon unpassatonell'editoria dall'unità fino alla fondazione dello stesso Riformista. Velardi avrebbe scelto come nuovo direttore Oscar Giannino, il quale però smentisce a ItaliaOggi di aver mai affrontato l'argomento e, da convinto liberista, si dichiara un po' perplesso sul suo accostamento a una testata come quella romana. Per incentivare l'acquisto del giornale fondato nel 2002 da Antonio Polito, potrebbe essere svalutato anche il valore della testata dagli :iniziali 44,5 milioni a quota 2 mln. Ma tra i. vari problemi del quotidiano c'è soprattutto quello della spada di Damocle dei fondi pubblici ricevuti in passato e che ora potrebbero essere chiesti indietro. li consiglio di stato ha confermato infatti la multa da poco più di. 103 mila euro inflitta dall'agcom all'imprenditore Antonio Angelucci per aver violato l'obbligo di comunicare il controllo delle società editrici di Libero e Riformista, almeno dal 2006 al 2010. Controllo che, se dichiarato, avrebbe escluso una delle due testate dalla rosa dei beneficiari dei fondi statali. Nel frattempo, è partita la cassa integrazione biennale per 12 giornalisti delriformista, a cui si aggiunge quella per poco più di una decina di poligrafici, sempre per 24 mesi. '- @RiproduzWneriseroata-1

F E OERAZ IONE ITALIA!>lA E [f(rorigiornali EUROPA Data '>;- 1 ~lag_ 2012 Pagina! CONTROMANO Era la stampa, bellezza FIUPPO SENSI Ancora più dei numeri, senza precedenti per. partecipazione e buzz sulla rete, è stato il eli-. ma del Festival del giornalismo di Perugia a dare la misura di quanto capitale simbolìco ancora custodisca finformazione in ItalÌa. Strano paese, certo, dove futuri cronisti fanno la fila per sentire al teatro supérstar dei media, mentre fintero r~pc~ggi() informativo. non solo da noi, pare sbriciolarsi come un muro di Pompei. Numeri, quelli sì, preoccupanti, di emorragie di copie e capitali. di redazioni che chiudono. di precariato e pre-pensionamenti, di barriere ancora troppo alte per entrare in una derelìtta fortezza Bastiani. Con disperata allegria, su e per corso Vannucci, si commentava e discuteva del panel in cui qualche marziano daitestero veniva, a raccontarci come è possibile il miracolo di ragazzi poco più che ventenni che ora guidanq startup milioriarie. O delle sagge parole di qualche maestro - e ce nerano da portarsi nel taccuino, poco importa se ormai luccicante come un tablet. La sala stampa della macchina messa a punto con amore parentale e cura da artigiani da ~anna Ciccone e Christopher Potter era popolata di ragazzi armati di smartphone e telecamerine, redazioni ready rnade e fai-da-te con un tasso di professionalità da far spavento. Di che sperare, insomma, mentre todo cambia, e non come una brezza carezzevole, ma come un sisma che squassa e rimette tutto in discussione. Tanta, tantissima rete, poca carta stampata - e basta riannodare il keynote speech del direttore del Past Luca Sofri o la lectio di Gianni Riotta, iniziata facendo tra il pubblico una linea di piombo, guardata come un cimelio archeologico, per capire da quale parte della faglia ci troviamo molta tv, con un briciolo di illusoria autosufficienza. Con i social network a fare ormai da dimensione, non più da quinta, in cui deve correre veloce questa informazione sospesa, cortocircuitata (come raccontavano, a proposito di Twitter, Stefano Menichini o Federico Mello, e come hanno descritto bene Augusto Valeriani e Vincenzo Cosenza, con i suoi grafici). Tutto a Perugia raccontava la "mediamorfosi', per dirla con lo speciale su rete e informazione del nostro giornale, là mutazione cui siamo tutti chiamati a corrispondere, con un di pill di investimento su di sé che, a meziaria, somiglìa sempre più a un fallimento che a un successo. In fondo, la metafora di questa crisi e delle opportunità che pure racchiude sta tutta in un carneo di Andy Carvin, la stella a centoquaranta caratteri deitinformazione americana. che, a un certo punto, ha ritenuto doveroso ricordare che lui, no, non è un giornalista, anche se lavora per la National Public Radio. Doccia fredda: A volte ci vuole, per iniziare bene la giornata.

FEDERAZIONE ITALIANA EDiTORl GIORNALl I IData I I! Pagina - 1 MAG. Zn.17 17 I -, I GIORNALISTI a Perugia: il festival che funziona Sempre più partecipato, condiviso, discusso on e offline ilfestival internazionale del gior nalismo di Perugia che si è chiuso domenica. Nelle quattro giornate si sono registrate cin quantamila presenze, cinquanta workshop e oltre mille sono stati i giornalisti e gli speaker che hanno partecipato ai didattitl Importante anche la ricaduta del festival su In ternet: se l'hashtag Twitter #ijf12 ha svettato in testa ai temi caldi per tutta la scorsa setti mana, sono state cinquecentomila le pagine webvisitate sul sito ufficiale, ventimila levisite ai video degli incontri (ancora tutti disponibili e fruibili online), e innumerevoli i commenti, i video e i report su blog e giornali digitali da parte di blogger e citizen journalist. Forte la presenza del Fatto Quotidiano con la partecipazione, nei vari dibattiti e workshop, di Marco Travaglio, Peter Gomez e Gianni Barbacetto (che hanno ripercorso i vent'anni della storia di mani pulite), Luca Telese (che oltre alla partecipazione a vari incontri ha presentato venerdì il suo monologo "Tabula idea 1992-2012: storia del ventennio breve in cui la sinistra ha perso Ce si è persa); ma anche di Marco Lillo, Giorgio Meletti, Antonella Mascali, Malcom Pagani, Federico Mello, Eleonora Bianchini, Fulvio Abbate, così come di numerosi nostri blogger tra cui Dino Amenduni e Guido Scorza.

F~IJgrt~F~E~D~E~R~A~Z~~IO~N~E~I~TA~L~I:A~N~A~E~D~IT~::OR~I-~GI~O~R~N-A--L-I--~---------------- la Repubblica I Pagina 3 Data - 1 MAG. ZOlZ "La~.nonèindipendente, agiremo".. Rprennernlancìal 'ipo.tesidi ridurredq.9 a5[membridel Cda J GOFFREDO DE MARCHIS ROMA - Mario Monti rilancia sulla Rm. «Un'azienda che è l'esempio eclatante degli enti pubblici da rivedere. Un'azienda dove la logica dell'indipendenza dalla politica non è garantita».uncambio dipasso rispetto all'ultima dichiarazione pronunciata dal ministro Giarda alla Camera. Non significa rifonna perché onnai i tempi sono strettissimi. Già venerdì l'assemblea degli azionisti metteràfinealmandatodell'attuale Cdae la settimana prossima la commissione di Vigilanza comincerà a votare i nuovi membri. Ma le parole del premiervogliono dire conestrema chiarezza che il governo non si"farà imbrigliare dai partiti, neanche sullatvdi Stato a loro tanto cara. «Mi riprendo il ruolo di interlocutore principale della politica su tutte le materie. Altrimenti lapolitica mi farà passare per quello che sa solo mettere le tasse», ha spiegato Monti a chi gli chiedeva la ragione del rilancio. Sul tavolo del presidente del Consipalazi:oaùgiha ~i~ dibsehwe Caio I.a.s~p:'Ossi.l.na votomvi~ gliohacosì trovato posto l'ipotesi di ridurre subito da 9 a 5 imembridel consiglio di Viale Mazzini: Lo prevede la Finanziaria per le società partecipate dallo Stato. Con una difficoltà: la govemance della Rai è regolata da una legge adhoc, lagasparrl Maè evidente che perinomi che tocca all' esecuti- AL TlMONE Lorenza Lei, direttore generale di Viale Mazzini dal maggio dello scorso anno. Prese il posto di Mauro Masi voproporre-unconsigliere, il presidente e il direttore generale - gli ap- petiti dei partiti saranno messi in un angolo. Il criterio del merito deve tornare a prevalere su altre logiche. L'esempio di Enrico Bondi, non a caso uno dei candidati al ruolo di commissario-dg di Viale Mazzini, sembra lampante. Nel momento in cui ilrisanatore dellaparmalatè stato nominato "revisore" dei conti pubblici, Monti ha depositato anche il suo curriculum. Se questo principio vale per un manager conosciuto da tutti e superp artes senza dubbi, figuriamoci quanto può essere utile persceglierei nuovi dirigenti della televisione di Stato. Monti ha già un pacchetto di nomi pronti. Si va da Giulio Anselmi per la presidenza a Francesco Caio perlaearica di direttore generale. Il peso delle scelte governative servirà anche a disinnescare la mina di un Pd pronto a boicottare la votazione del Cda con i vecchi criteri. "Èunpasso avanti», ammette Matteo Orfini il responsabile Infonnazionedemocratico.lltagliodi 4 consiglieri vainoltre nella direzione del contenimento dei costi. «Questa riduzione è praticamente sicura», garantiscono a Palazzo Chigi. Stavolta sono difficili marce indietro. Troppo vicine le scadenze, troppo determinato il premiervisto ieri. L'inviodeicurriculum di Michele Santoro e Carlo Freccero (che partiranno domani), di Giampiero Gamaleri, è un'iniziativa non sgradita alla presidenza del Consiglio. Ma Monti fa sapere che i consiglieridi nominagovernativaverranno scelti alla fine del percorso dei partiti. Alla luce di quello che ha detto ieri,. non è una resa. Semmai una spada di Damocle sulle responsabilità della politica. eait:lroouzione RlS9WATA

FEDERAZI.ONE ital1ana EDITORI GtORNALI ~. 1 MAG. ZIJ1L Pagina 1~ II J\.\.') (~-~~ÒG~~FICA.. -:j\ f r:s~lain(jne', it'f' ';ifi.;l~;g:f',{j; J;Z. f f;'.ljlu.agnl::ln~:j lvlsualagellcyl t :~~";:,'-._-'~' : f-']? }> >~.:~~, :)7}I-t, '-:.,... -.,/.;:, :~:~~-- _~_-. _, 1. ;,.'....! ~ -., } i La'p11-9va:,~fr'òritieiàdel!. giornalismo edella'comu-. t ;niçazi{)ll~azie;ihùlleè l'ìn".!,tò#ltiìcll;chè~piegllev~ll~ t.t:i,<fellò.ijiçri,i.,eproqott1dif :,ìììit;i:cltj:.,a.);t.. iaversò.i.lo},o',; "... 'eri; iu'iriternodigra", ::. ". '. ~"Ciradizion8lil ;'o.f<9graf:le~videointe- J i,ra.t1i':'ì.:m1cro~?ft la userà! ;'p~i:accoiiiaj:~ Ìastòrii di..1 ;.:W',' '. s;ni~se ne servo- t,no.ll.arilla e.d0xa,,,'fui est~ro~e"irifografiche ' èomjj~i9p~;eue edizlòru i<i'lùin~'è~s'ii,u1òlèt déi..quo~.' l tlil,iani Cf'TuiGuar,cUan ethei [' N~1!J Yor,")ìmeS.,,~ luilia,,l i~o.ì1;~:sjies!!'o.ìj)l,~p()dici(ma J!~lloll~o,~O!;c)~;d~i:linaJI0' at~ 'I itrll!erso,ririitieriegrafica.* ra!~ful~~i~~1ìejor()pagi-ì l~e, Iq}I.l;9,4~\~~;I1ffr:0J:ltru,"~ 1 : ~~~~CÀ~s~~es{mzaanno-! [i.,il:~rq~e~t~.. ten-,(,~j:!;zil''u~~().jlellat 'iltzien,d81~, '1 societàpa~' e... Png.:iU...~,...Mi iexdìiettor~,.... ". ~rosorie.i...' cc' """;(\'de. '.' '..,., l ~form:ir~j~gr.a.ltdé moledii ì dati'ntunericie inf(irlna"i i ziql1iqualitative che. comu- " l'uiçbii11110. ~,liçeyié\~~,iil... :: coiltell,utiiip:medillta,mente* f compremsibilleffuibili da I i tutti»,.. spiegato,aitalia- I i Ogfli. ~. '.......Asupporto l, : una squadra che conta per- I i.1opi1\ «des~gilèrdeuaçomu'k rnicazion~»,provenienti d~ i rpoli:teçnicodimillidl). I~Ìt;rr!J~~~.Y~;r: t t : soluzio:nid'.'. ografica, Irta f ;i«ilòlplmtereiql~~op~attl1t-!,to spl web,!:i~up~ando ap"t,!.plicaziòni~ '1slllillzz;azioni.1 'interat1;ivepe17 permetterej a~~;n::s~~~g:r:ii~i nizzarlì,e, ailch~sui vidèo t i p.eroffrire una.narrazione! animata di informazioni», ì :hall:ggiuhtognadagni, che l.. ha trai snoiclienti proprio t 'Microsoft,Barilla e Doxa, l istituto di ricerche dimer~ I catacontl-ollatòa snavolta, damarina S31aIrlon... J ì Per l'imprenditricé,infat~ ti,the V1Sual Agencynon l è il]lrimò investimento in t comunicazione: tramite Al,..f cbimiaè prè"ente in DOXa,t nellasua dèei:inazione DoxàJ Pharinaenell'agenziadipr 't. Ct):rlnexia".Mentrele.altre t! partecipazioiìi di Alchimia J ~PIL,zi~ll~ ~~le.co~ezioijj,1 iù!e:o~::~;~if~~!~ ' 1 toria,le,"da1iàpr~duzione dienergia.eiettrlcaa11a10 CaZi()nebrim9bmare:... ì _~-----------------_ _- _--------c---~

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI aresto doi Carlino Data Pagina - 1 MAG. 2017 E-BOOK: SFIDA TRA COLOSSI MICROSOFT cerca di inserirsi nel mercato degli e-book: il colosso di Redmond ha investito 300 milioni di dollari nei libri elettronici della catena Barnes & Noble, con un dichiarato interesse per il lettore Nook eper l'editoria universitaria. nsettore degli e-book è saldamente in ma~o ~d1mazon eapple, ma la sfida $l giustifica con le grandissime prospettive di crescita: secondo un recente rapporto del Pew Research Genter su un campione di circa 3000 over 16, mentre l'editoria su carta.arra?ua, un quinto degli amerzcam ha letto almeno un libro digitale nell'ultimo anno. E' un target decisamente interessante, che va dai 18 ai 50 anni eha un livello di istruzione medio-alto. E i numeri possono solo salire, man mano che tablet (come l'ipad) e reader (come il Kindle di Amazon) si diffondono. ORMAI MOLTISSIMI titoli escono aru;he in digitale, anche se l'assenza di costi vivi come carta, stampa e spedizioni ruìn sempre ha portato a clamorosi risparmi per i lettori. Anzi: nelle scorse settimane il Dipartimento di Giustizia Usa ha accusato Apple di aver creato un cartello con 5case editrici per non fare abbassare troppo i prezzi. Gupertmo ha risposto definendo «semplicemente false» le accuse, ma si andrà in tribunale. A difesa di Apple si èschierato Scott Turow, che è anche il presidente dell'autors Guild. Turow attacca invece Amazon per gli scqnti selvaggi, che rischiano di distruggere il mercato tradizionale: se un libro digitale costa meno di 5 dollari, entro breve nessuno li comprerà più su carta a quattro o cinque volte quel prezzo, e quindi le "vere" librerie saranno costrette a chiudere. SCENARIO COMPLESSO, quindi, quello in cui arriva Microsoft Nook, il reader di Barnes & NoMe, finora non ha retto là concorrenza; nel terzo trimestre fiscale il business digitale del1a catenadi libri ha segnato una perdita di 93,7 milioni di dollari,dalrosso di 50,5 milioni. dell'anno precedente. la prima mossa della nuova partnership sarà proprio inserire una applicazione per Nook in Windows 8, che verrà presentato a giugno e sarà in vendita entro l'anno. L'accordo è anche un modo elegante per chiudere la guerra che i due colossi si sono fatti finora: lo scorso anno RedmOnd aveva fatto causa alla catena di librerie per presunte violazioni di brevetti e-book, mentre Barnes & Noble aveva sostenuto che Microsoft penalizzava le piccole società che per i tablet utilizzano Android, il sistema operativo di Google.