Glauco Gubinelli Clinica Reumatologia Università Politecnica delle Marche glauco.gubinelli@libero.it Jesi (An) 7-8 Giugno 2011
Principio attivo Molecola Diagnosi Via di Somministrazione Conservazione anticorpo umanizzato anti recettore IL-6 Artrite Reumatoide, Idiopatica Giovanile. endovenosa temperatura 2 C - 8 C proteina di fusione umana legante il recettore CD80/CD86 Artrite Reumatoide. endovenosa temperatura 2 C - 8 C anticorpo monoclonale 100% umano Artrite Reumatoide, Spondilite Anchilosante, Artrite Psoriasica. sottocutanea temperatura 2 C - 8 C proteina di fusione del recettore umano p75 del TNF con la frazione Fc anticorpo monoclonale chimerico umano/murino Artrite Psoriasica, Artrite Reumatoide,Artrite Idiopatica Giovanile, Spondilite Anchilosante. Artrite Reumatoide, Spondilite Anchilosante, Artrite Psoriasica. sottocutanea endovenosa temperatura 2 C - 8 C temperatura 2 C - 8 C anticorpo monoclonale anti-cd20, Artrite Reumatoide. endovenosa temperatura 2 C - 8 C
L esecuzione può essere effettuata dall infermiere, ma la lettura no!!! La lettura e un atto medico Sono candidati al test della Mantoux i soggetti sottoposti a: 1. terapia immunodepressiva 2. terapia corticosteroidea di lunga durata 3. trattamento con farmaci biologici La Mantoux è il metodo standard utilizzato per individuare i soggetti con infezione da MYCOBACTERIUM TUBERCOLOSIS COMPLEX. Il test della Mantoux si conserva in frigorifero ad una temperatura oscillante tra 2-8 C
L intradermoreazione deve essere evitata nei soggetti già noti come altamente reattivi, in quanto in questi soggetti si potrebbe verificare la formazione di vescicole, ulcerazioni o necrosi nella zona di inoculo. La somministrazione accidentale per via sottocutanea anziché intradermica del PPD, può provocare falsi negativi e nei soggetti particolarmente sensibilizzati, una reazione febbrile generale e/o una reazione infiammatoria acuta a livello di lesioni tubercolari pregresse.
Alcune infezioni virali (morbillo, influenza, parotite, e le vaccinazioni con vaccini vivi) possono sopprimere o deprimere per 4 6 settimane la reattività alla tubercolina. Lo stesso effetto avviene nei pazienti sottoposti a trattamento con corticosteroidi o immunodepressori. Nella sede di inoculazione possono verificarsi, se i fenomeni reattivi sono particolarmente intensi, eritema e/o edema accompagnati da tensione e prurito. Reazioni queste che trovano giovamento dalla applicazione di impacchi freddi o di pomate a base di corticosteroidi o anti istaminici (da applicare possibilmente dopo la lettura del test).
Il Quantiferon TB-2G e un test che si esegue su sangue venoso utile a: fare diagnosi differenziale tra tbc polmonare e infezione da micobatteri non tubercolari individuare una infezione latente di tipo tubercolare nei soggetti maggiormente a rischio
Il test del Quantiferon misura la quantità di interferone gamma prodotta dai linfociti T e dai monociti di un soggetto come risposta ad una stimolazione con antigeni del Mycobacterium tubercolosis.
Epatite B Urine Ast Alt RENE Azotemia Creatinina Epatite C
1. conservare il farmaco a 2-8 C 2. lavarsi accuratamente le mani; 3. predisporre l occorrente su di una superficie pulita: un tampone imbevuto di alcool; la fiala da ricostituire (nel caso di Enbrel) o la penna pre-riempita (nel caso di Humira); 4. scegliere la zona, sede di iniezione (coscia o zona peri-ombelicale); 5. evitare di iniettare il farmaco nelle zone arrossate, ispessite o dure;
disinfettare accuratamente la zona sede di iniezione; impugnare la siringa con una mano e con l altra fare un plica nella zona prescelta; iniettare il farmaco con un angolo di 45 rispetto al punto di iniezione; rimuovere l ago e tamponare (facendo attenzione a non massaggiare la sede di iniezione); smaltire (evitando di re incappucciare l ago) la siringa dopo l uso secondo le modalità previste dalla legge;
Conservare il farmaco a 2-8 C; infondere il farmaco solo se il contenuto del flacone, dopo la diluizione appare limpido e privo di particelle che ne alterino il colore; verificare che la flebo preparata contenga la giuste dose di farmaco da infondere e sia somministrata al giusto paziente;
sorvegliare il paziente durante tutta l infusione, al fine di intervenire tempestivamente in caso di eventi avversi; sensibilizzare ed educare il paziente e i suoi familiari affinché comprendano, rischi e benefici legati alla terapia biologica e l importanza di informare il infermiere e/o il medico del centro, qualora si manifestino sintomi di infezioni.
BIOPSIE ACUSTICHE CLINIMETRIA PATIENT EDUCATION ASSISTENZA ANESTESIOLOGICA VALUTAZIONE con touch screen CALENDARIO DEGLI ACCESSI
CLARA HAQ RITCHIE THOMPSON DOLENTI TUMEFATTE (28-44) DAS DAS 28 HAQ modificato RITCHIE modificato BASFI BASMI BASDAI DOLENTI TUMEFATTE (28-44) DAS DAS 28
Base della falange prossimale Tendine estensore Testa metacarpale
L infermiere deve saper impostare un efficace programma di patient-education per ciascun paziente candidato al trattamento con farmaci biologici. L approccio educativo prevede: La conoscenza del malato; la capacità di creare una relazione intima di fiducia con il malato; La capacità di comprendere e rispondere ai bisogni ed ai problemi di ciascun malato; etc.