AREA VULCANICA NAPOLETANA: 10 ANNI DI OSSERVAZIONI GPS

Documenti analoghi
LA RETE GPS PERMANENTE (NeVoCGPS) PER IL MONITORAGGIO DELL'AREA VULCANICA NAPOLETANA

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Gennaio 2013

Bollettino di Sorveglianza Settimanale Campi Flegrei

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Aprile 2012

Un esempio di analisi di qualità dei dati acquisiti dalla rete CGPS: l area vesuviana.

IL MONITORAGGIO DELL AREA VULCANICA NAPOLETANA ATTRAVERSO LA RETE GPS PERMANENTE

La digitalizzazione dei processi sinergici nella PA per le emergenze

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Maggio 2012

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Dicembre 2012

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Aprile 2013

Meccanismi focali della sismicità recente ai Campi Flegrei

4 a Riunione del Gruppo di Geologia informatica Cagli (PU), giugno Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Strumentazione GPS e Reti di Stazioni Permanenti. M. Grazia Visconti

guida al museo dell Osservatorio Vesuviano

settentrionale e Val Padana: uno strumento di controllo sul territorio

Osservatorio Etneo Sezione di Catania

LA RETE GPS PERMANENTE INGV

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' ERUTTIVA DELLO STROMBOLI AGGIORNAMENTO AL 29 OTTOBRE 2014 ORE locali (10.00 UTC)

Open File Report N. 1 - Gennaio 2004

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' ERUTTIVA DELLO STROMBOLI. AGGIORNAMENTO AL 25 AGOSTO 2014 ORE locali (08.00 UT)

Relazione sulla qualità della Rete GPS Permanente della

Stato di funzionamento delle reti

sismicità di bassa energia, da attività fumarolica ed idrotermale e, nel caso dei Campi Flegrei e di Ischia, da deformazioni del

COSMO-SkyMed: i satelliti continuano ad osservare l Abruzzo

VESUVIO E CAMPI FLEGREI OSSERVATI SPECIALI

SCIENZA E PROFEZIA Un programma da fine del Mondo. Esplosione di un supervulcano

Stato di funzionamento delle reti

I terremoti dei Mugello: dove, come, quando e perché? Giacomo Corti Consiglio Nazionale delle Ricerce Istituto di Geoscienze e Georisorse

Analisi e Mitigazione del Rischio Idrogeologico

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' ERUTTIVA DELLO STROMBOLI. AGGIORNAMENTO AL 15 AGOSTO 2014 ORE locali (15.00 UT)

Fig. 1 Flusso medio-giornaliero di CO 2 dal suolo dal 01 luglio ad oggi

INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE OPERAZIONI IN CAMPAGNA TRAVA 2 DIR 3 3. CONCLUSIONI TRAVA 2 DIR 4 ALLEGATI

VALIDAZIONE DI UN CODICE DI CALCOLO AGLI ELEMENTI FINITI

Controlli del territorio e tecnologie spaziali

Nota ACEN RISCHIO VULCANICO DEI CAMPI FLEGREI Settembre 2016

Stato di funzionamento delle reti

Stato di funzionamento delle reti

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE. Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO. a.s.

Sequenza sismica di Amatrice

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI CASTELFIORENTINO (AGGIORNAMENTO: Ore del 25/10/2016)

Rete Sismica Permanente: Analisi e taratura dei sistemi modulatore-demodulatore in esercizio

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' ERUTTIVA DELLO STROMBOLI AGGIORNAMENTO AL 8 OTTOBRE 2014 ORE locali (08.00 UTC)

Progetto Reluis Assemblea annuale

Stato di funzionamento delle reti

Cartografia e open data Utili nel quotidiano, indispensabili nell emergenza

COMUNE DI RAVASCLETTO Via Edelweiss, Ravascletto (UD) LIVELLAZIONI E RILIEVI TOPOGRAFICI DI PRECISIONE. Relazione Tecnica Conclusiva

Il progetto SIMULATOR

Bollettino settimanale sul monitoraggio vulcanico, geochimico e sismico del vulcano Etna, 18/08/ /08/2014 (data emissione 26/08/2014)

Le reti GNSS nella ricerca accademica. Ludovico Biagi, Politecnico di Milano, DICA.

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

Il regolamento INGV. cosa esiste cosa non è stato attivato cosa manca

Le assenze dei dipendenti pubblici Rilevazione n. 51; Ottobre 2012

Evento sismico in provincia di Reggio Emilia del 25 Gennaio 2012 ore 09:06, M4.9

Camera magmatica. Magma Genitore. principale. Camera magmatica secondaria. Camera magmatica. secondaria

Figura 1 Foto aerea del sito studiato. L area di interesse archeologico è delimitata dal cerchio rosso.

1 fonte: ALLEGATO B PROTOCOLLO DI INTESA

Riflettori pendenti e variazioni laterali di velocità

Stato di funzionamento delle reti

Task 1 Completamento delle elaborazioni relative a MPS04

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Febbraio 2015

RILIEVO DELLA SUBSIDENZA NELLA PIANURA EMILIANO-ROMAGNOLA PRIMA FASE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo

Task 4 Aggiornamento dei database sismologici

IL CARPOOLING IN ITALIA: ANALISI DELL OFFERTA

Ispezione Ponti. Fig 3 Distanza Veicolo Base GPS di riferimento, in ascissa è riportato il tempo e in ordinata la distanza in km

RELAZIONE SULL'ATTIVITA' ERUTTIVA DELLO STROMBOLI. AGGIORNAMENTO AL 9 SETTEMBRE 2014 ORE locali (15.00 UT)

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

1. Acquisizione documentazione

Monitoraggio quantitativo della risorsa idrica sotterranea

VERBALE DI COLLAUDO IN CORSO D OPERA della Rete GPS Permanente della Regione Puglia (RGRP)

REPORT SULLA SEQUENZA SISMICA CON EPICENTRO NEL COMUNE DI ACCUMOLI (AGGIORNAMENTO: Ore del 24/08/2016)

Sommario RILIEVO TOPOGRAFICO DELLO STATO DI FATTO... 2 METODI... 2 RISULTATI... 5

CALDERA DEI CAMPI FLEGREI: POTENZIALITÀ DI UN SIT PER VALUTAZIONI DI PERICOLOSITÀ VULCANICA

Analisi del rischio tsunami applicata ad un tratto della costa Ligure

A cura di: Capuano P., La Rocca A., Obrizzo F., Pingue F.,Pinto S., Russo A., Tammaro U.

Tecnica GPS RTK Multi-Reference Station: Sperimentazione sulla rete test Campania GPS Network

Applicazioni. Rete di monitoraggio idropluviometrica:verifica e taratura

Signa srl INDAGINI GEOFISICHE. Indagine: Indagini geofisiche con la metodologia MASW. RAPPORTO TECNICO. Codice documento: Numero pagine: 24

I Vulcani. Del Mediterraneo

Relazione Evento Sismico Provincia di Palermo del 13 Aprile 2012 delle ore 08:21 Italiane

REPORT INFORMATIVO SULLA SEQUENZA SISMICA DELL ITALIA CENTRALE DEL 26 AGOSTO 2016 (aggiornamento del 13/09/2016)

Campagna di monitoraggio della Qualità

ANALISI DI VULNERABILITÀ

"Match analysis, GPS, potenza metabolica: le bugie della verità"

Aggiornamento Eruzione Etna 21 luglio 2008 Composizione dei vetri

COMUNE DI PONTE DELL'OLIO Provincia di Piacenza

Ingegneria del Software

OSSERVATORIO DEL TRAFFICO Allegati edizione Giugno 2017 dati di riferimento Maggio 2017

Alcune considerazioni preliminari di ingegneria sismica sul terremoto di Rieti

Early warning sismico

Maria Luce Frezzotti Dipartimento di Scienze della Terra Università Siena

MISURE CON CAMERA UV DEL PLUME VULCANICO DELL ETNA Abstract

Monitoraggio Laguna di Orbetello Relazione mensile su dati rilevati dalle centraline di Laguna Levante e Laguna Ponente.

La variabilita' d'ascolto della televisione secondo REGIONI nel corso del 2013

351 risposte. Riepilogo. [Immagine] Dati intervistato. Classe frequentata: Unità presenti all'interno del nucleo familiare: Zona di residenza:

Decreto Legislativo 29 settembre 1999, n. 381 "Istituzione dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia,

Bollettino di Sorveglianza Vulcani Campani Gennaio 2015

Laboratorio di restauro Topografia e rilevamento

The last forty years of surface deformation at Campi Flegrei caldera: two simple stationary sources are enough

Present-day Vertical kinematic. Northern Italy form permanent GPS stations

Transcript:

AREA VULCANICA NAPOLETANA: 10 ANNI DI OSSERVAZIONI GPS Prospero DE MARTINO (*), Umberto TAMMARO (*), Giuseppe BRANDI (*), Andrea D ALESSANDRO (*), Mario DOLCE (*), Teodoro ESPOSITO (**), Santa MALASPINA (*), Francesco OBRIZZO (*), Folco PINGUE (*), Claudio SERIO (*) (*) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Napoli - Osservatorio Vesuviano, demartino@ov.ingv.it. (**) Università Federico II, Dipartimento Scienza della Terra, Napoli, Italia. Abstract L area napoletana è una delle zone a più alto rischio vulcanico, per la presenza di tre strutture vulcaniche attive (il Somma-Vesuvio, la caldera dei Campi Flegrei e l Isola d Ischia) e per l intensa urbanizzazione della zona. La concentrazione dei suddetti vulcani attivi in un area molto urbanizzata rende fondamentale la presenza di un sistema di monitoraggio che registri i fenomeni connessi al processo vulcanico in atto e che dia informazioni utili per modellarne il comportamento. Tra i vari fenomeni che generalmente sono associati ai processi vulcanici, le deformazioni statiche giocano un ruolo importante per lo studio dei parametri delle sorgenti magmatiche e per la loro modellazione. Nell area vulcanica napoletana è presente una estesa rete GPS (sia permanente che discreta) che negli ultimi 10 anni ha permesso di raccogliere una mole importante di dati e di avere informazioni circa la dinamica in atto. I dati raccolti in tale periodo, a causa dei rapidi sviluppi della tecnologia GPS, della strumentazione, delle metodologie di processamento, presentavano alcune disomogeneità nella qualità, nell archiviazione e nell elaborazione. Pertanto è stato necessario un notevole lavoro di verifica, correzione ed omogeneizzazione dal punto di vista qualitativo di tutti i dati disponibili. Successivamente si è potuto procedere al riprocessamento dei dati, utilizzando il software GPS Bernese v. 5.0, secondo i più recenti standard IGS. Questo lavoro ha permesso di creare un database accurato di tutti i dati GPS disponibili per l intera area vulcanica napoletana e il conseguente miglioramento della qualità dei risultati ha fornito un utile contributo all interpretazione dei movimenti del suolo avvenuti negli ultimi anni. In particolare, i nuovi dati ottenuti hanno permesso un accurata descrizione dell andamento temporale dei modesti fenomeni di sollevamento (mini-uplift) che hanno interessato la caldera flegrea negli ultimi anni. Abstract Naples and its surroundings are one of the most hazardous areas respect to the volcanic risk, due to the closeness of three active volcanic structures (Somma-Vesuvius, Campi Flegrei caldera and Ischia Island) and to its intense urbanization. Thus, it is fundamental the presence of an up to date monitoring system to record all phenomena linked to the volcanic activity and provide useful information to model the volcanoes behavior. The static deformations, among the various phenomena generally connected with volcanic activity, play an important role to study the magmatic bodies parameters and for their modeling. A wide GPS network (both permanent and discrete) is running in the Neapolitan volcanic area, providing in the last 10 years a huge and relevant amount of data. After an initial phase of data inspection and quality control, the gathered data has been processed with GPS Bernese v.5.0 software, according to the most recent IERS and IGS standards. An accurate database of all the GPS data available in the area has been realized making possible a meaningful improvement of the quality of the results, contributing to a better interpretation of the ground movements occurred in the last years. 925

Introduzione La rete GPS (continua e discreta) operante nell area vulcanica napoletana è stata progettata per il monitoraggio della dinamica delle aree attive dello strato vulcano Somma-Vesuvio e delle caldere dei Campi Flegrei e dell isola di Ischia, che costituiscono uno dei sistemi vulcanici a maggior rischio esistenti al mondo, anche in considerazione dell intensa urbanizzazione dell area. Ad est della città di Napoli è posto il Somma-Vesuvio, la cui ultima eruzione è avvenuta nel 1944 e pur essendo per la sua storia e per il suo stile eruttivo uno dei più pericolosi esistenti, è attualmente in una fase di quiescenza con modesta attività deformativa e bassa attività sismica. La caldera dei campi Flegrei, ad ovest di Napoli, ha presentato la sua ultima attività eruttiva nel 1538 con la formazione di Monte Nuovo. La caratteristica peculiare di questo campo vulcanico, dal punto di vista deformativo, è costituita dalla presenza di movimenti lenti e continui del livello del suolo (bradisismo). Nel periodo 1969-1972 e 1982-1984 l area ha presentato due intensi fenomeni di sollevamento (con uno spostamento verticale massimo totale di circa 3.5 m.) e con circa 15000 terremoti con magnitudo fino a 4. Dal 1985 in poi l area è interessata da un fenomeno di bradisismo discendente con sovrapposte minori e più veloci fasi di sollevamento (mini-uplift). L attività vulcanica di Ischia, ad ovest del Golfo di Napoli, è stata caratterizzata da periodi sia effusivi che esplosivi, con l ultima eruzione accaduta nel 1302; nei tempi recenti, 1881 e 1883, la parte settentrionale dell isola è stata interessata da significativi episodi sismici. Reti GPS per il monitoraggio dell area vulcanica napoletana A partire dal 1995 è stata materializzata, in varie fasi, nell area vulcanica napoletana una vasta rete GPS (Fig. 1) costituita oggi da circa 100 vertici, 24 dei quali a partire dal 2000 sono stati trasformati in stazioni GPS permanenti (Rete CGPS) (De Martino et al., 2005). Figura 1 - Rete GPS per il monitoraggio dell area vulcanica napoletana Negli ultimi dieci anni, con campagne discrete e misure in continuo, è stata raccolta una enorme quantità di dati, che a causa dei rapidi sviluppi della tecnologia GPS, della strumentazione, delle metodologie di processamento, presentava alcune disomogeneità nella qualità, nell archiviazione e nell elaborazione. Si è deciso quindi di riorganizzare, omogeneizzare e validare in un unico database tutti i dati GPS disponibili e procedere al loro riprocessamento secondo i più recenti standard IGS. 926

Riorganizzazione, Omogeneizzazione e validazione dei dati GPS Dopo una iniziale raccolta di tutti i dati GPS disponibili, dei fogli di campagna e dei file log delle stazioni CGPS si è proceduto a: - verificare che le informazioni contenute nei RINEX (h antenna, tipo e numero seriale di antenna e ricevitore etc) corrispondessero a quelle contenute nei fogli di campagna o nei file log delle stazioni permanenti. - uniformare nei RINEX i nomi del tipo di ricevitore ed antenna secondo lo stesso standard ed aggiungere all antenna il codice per il radome. - aggiornare e/o correggere i file log delle stazioni permanenti. - informatizzare i fogli di campagna. - verificare e/o completare l analisi di qualità col TeQC (Estey, Meertens, 1999) di tutti i dati disponibili, anche al fine di individuare periodi di malfunzionamento delle stazioni. Riprocessamento dei dati GPS Nel corso degli anni sono stati utilizzati diversi software per l elaborazione dei dati e spesso sono state introdotte modifiche nelle strategie di processamento dovute all introduzione di modelli più raffinati, ad esempio per la modellazione della troposfera o delle maree, o alla scelta delle stazioni di riferimento. Inoltre, l IGS ha progressivamente migliorato i sistemi di riferimento fino ad introdurre, alla fine del 2006, l ITRF2005. Da questa data i prodotti IGS (effemeridi e file dei parametri della rotazione terrestre) sono coerenti con l utilizzo del file di calibrazione assoluta delle antenne dei ricevitori e dei satelliti. Tutto questo ha prodotto serie temporali GPS disomogenee nella qualità e con frequenti discontinuità. Pertanto, si è deciso di riprocessare tutti i dati GPS disponibili secondo i più recenti standard IGS ed adottando le strategie riportate in Tabella1. Software Osservabili Sistema di Riferimento Orbite e file EOP Centro di Fase delle antenne Ocean loading Cut-off Sampling rate Baseline Ambiguità Soluz. finale Ionosfera Troposfera Tabella 1 Strategie di riprocessamento dei dati GPS Bernese 5.0 (in modalità BPE per i dati delle stazioni permanenti) Differenze doppie Combinazione lineare L3 Fino alla settimana GPS 1399: GRAS, GRAZ, MATE, ZIMM, WTZR usate per soluzione ai minimi constraints in IGb00 Dalla settimana GPS 1400: CAGL, GRAS, MATE, NOT1, ZIMM, WTZR usate per soluzione ai minimi constraints in IGS05 Combinazione finale in IGS05 Fino al 31/12/2005: Orbite precise e file EOP del GPS reprocessing project GPS-PDR (Steigenberger et al., 2006) in IGb00 Dal 01/01/2006: Orbite precise e file EOP IGS in IGb00 e IGS05 File di calibrazione assoluta delle antenne dei ricevitori (compreso RADOME) e dei satelliti IGS05.atx Modello FES2004 15 gradi con elevation dependent weighting (cosz) 30 secondi OBSMAX Risoluzione con strategia QIF (L5/L3 per le campagne) L3 fixed Modello regionale CODE Mapping function dry Niell come modello a priori, parametri TZD stimati ogni 1h (2h per le campagne) con Mapping function wet Niell I prodotti del riprocessamento sono file giornalieri di coordinate, covarianze, parametri troposferici, equazioni normali, SINEX. Inoltre sono state prodotte soluzioni settimanali per la rete CGPS e soluzioni combinate per ogni singola campagna della rete GPS discreta. 927

I primi risultati del riprocessamento dei dati della rete CGPS sono molto soddisfacenti, con una percentuale media di ambiguità risolte del 90% e un RMS medio delle soluzioni di 1,1 mm. Per estrapolare il solo eventuale contributo di deformazione di origine vulcanica dai risultati dell elaborazione (serie temporali e stime di velocità assolute) si sono utilizzati i risultati (Fig. 2) di alcune stazioni GPS esterne all area vulcanica (PACA e ENAV), materializzate sui massicci carbonatici che bordano la Piana Campana ed inserite rispettivamente nella Rete GPS dell ASI e nella Rete Integrata Nazionale GPS (RING) dell INGV (Selvaggi et al, 2006). Figura 2 Serie temporali assolute e velocità IGS05 delle stazioni esterne PACA e ENAV. Quindi sono state utilizzate le velocità planimetriche medie di queste stazioni per detrendizzare i risultati dell elaborazione dal contributo geodinamico dell area ed ottenere serie temporali e velocità relative. Inoltre, le serie temporali delle stazioni CGPS sono state attentamente studiate e confrontate con i grafici del TeQC e i file log delle stazioni alla ricerca di discontinuità da correggere (es. cambi di antenna e/o ricevitore) ed eventuali periodi di outliers dovuti a malfunzionamento delle stazioni (es. disturbi elettromagnetici) da eliminare (Fig. 3). Figura 3 - Esempi di individuazione di discontinuità e periodi di malfunzionamento. Risultati In Fig. 4 sono riportate alcune serie temporali relative ad alcune stazioni dell area vulcanica napoletana. 928

Figura 4 Alcuni esempi di serie temporali relative delle stazioni CGPS dell area vulcanica napoletana Nell area vesuviana (AGR1 e ONPI in Fig.4) non si evidenziano significative deformazioni di origine vulcanica; sono presenti solo in alcune aree modesti trend di abbassamento (1-2 mm/annui), riscontrati anche dalle misure di livellazione, imputabili a fenomeni di versante e/o locali. 929

L area dei Campi Flegrei (ACAE, ARFE e RITE in Fig.4) è caratterizzata da movimenti lenti e continui del suolo (bradisismo). E ben evidente il fenomeno di sollevamento avvenuto nel periodo 2004-2006 (Pingue et al, 2006, Troise et al., 2007), con un sollevamento massimo alla stazione di RITE di circa 4 cm e con consistenti deformazioni planimetriche dell ordine dei 2 cm. L Isola d Ischia (SERR in Fig.4) presenta una significativa subsidenza nel settore meridionale. Ringraziamenti Questa ricerca è stata parzialmente finanziata con i fondi dell'ur V3_4/13 nell'ambito della Convenzione INGV-DPC 2004-2006 Bibliografia De Martino P., Tammaro U., Obrizzo F, Sepe V., Cecere G., Serio C., D Alessandro A., Dolce M., Brandi G., Malaspina S., Pingue F. (2005), Il monitoraggio dell area vulcanica napoletana attraverso la rete GPS permanente, Atti 9 a Conferenza Nazionale ASITA, vol I: 915-920. Estey L. H., Meertens C. M. (1999), TEQC: The Multi-Purpose Toolkit for GPS/GLONASS data, GPS Solutions, vol. 3, n.1: 42-49. Pingue F., De Martino P., Obrizzo F., Serio C., Tammaro U. (2006), Monitoraggio del bradisismo flegreo, nel periodo maggio 2004 marzo 2006, attraverso misure GPS e livellazione, Atti 10 a Conferenza Nazionale ASITA, vol. II: 1583-1588. Pingue F., De Martino P., Obrizzo F., Serio C., Tammaro U. (2006), Stima del campo di spostamento ai Campi Flegrei da dati CGPS e di livellazione di precisione nel periodo maggio 2004 - marzo 2006, Open File Report, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia Sezione di Napoli - Osservatorio Vesuviano, http://www.ov.ingv.it/italiano/pubblicazioni/openfile/ofr_05_06.htm. Steigenberger P., Rothacher M., Dietrich R., Fritsche M., Rulke A., Vey S. (2006), Reprocessing of a global GPS network, J. Geophys. Res., vol. III, B05402, doi:10.1029/2005jb003747. Selvaggi G. et al. (2006), La Rete Integrata Nazionale GPS (RING) dell INGV: una infrastruttura aperta per la ricerca scientifica, Atti 10 a Conferenza Nazionale ASITA, vol. II: 1749-1754. Troise C., De Natale G., Pingue F., Obrizzo F., De Martino P., Tammaro U., Boschi E. (2007), Renewed ground uplift at Campi Flegrei caldera (Italy): New insight on magmatic processes and forecast, Geophys. Res. Lett., 34, L03301, doi: 10.1029/2006GL028545. 930