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7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 DELIBERAZIONE 21 dicembre 2009, n. 1221 PRAA 2007-10 - Macrobiettivo B1 - Approvazione schema di protocollo di intesa con il museo di storia naturale Specola per l aggiornamento e l implementazione di biomart e relativa prenotazione di impegno. 91 Vista la L.R. n. 30 del 22 gennaio 2009 recante Nuova disciplina dell Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT). che disciplina l Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), già istituita ai sensi della legge regionale 18 aprile 1995, n. 66 (Istituzione dell Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana); LA GIUNTA REGIONALE Vista la Direttiva 92/43/CEE Habitat del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche e successive modifiche, recepita con D.P.R. 357/97 modificato dal D.P.R. 120/2003; Considerato che la medesima Direttiva 92/43/CEE Habitat nell allegato I, relativo ai tipi di habitat naturali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione e per quanto concerne gli habitat marini considera solamente gli habitat costieri e tra le specie i cetacei; Vista la Direttiva 79/409/CEE Uccelli del Consiglio del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici; Vista la Legge Regionale 6 aprile 2000 n. 56 relativa a Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche - Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n. 7 - Modifiche alla legge regionale 11 aprile 1995, n. 49. ; Considerato che la Regione Toscana, ai sensi dell art. 1 comma 2 della citata L.R. 56/00 riconosce gli habitat naturali e seminaturali, la flora e la fauna e le forme naturali del territorio quali beni di rilevante interesse pubblico e garantisce il mantenimento di queste risorse in uno stato di conservazione soddisfacente; Vista la Convenzione internazionale sulla biodiversità siglata a Rio de Janeiro nel 1992 che costituisce il quadro principale di riferimento per quanto concerne la salvaguardia e l uso durevole della biodiversità; Vista la Legge n. 124 del 14 febbraio 194 con la quale l Italia ha ratificato la Convenzione sulla Biodiversità; Visto il protocollo per le aree specialmente protette e la biodiversità del Mediterraneo (ASPIM), elaborato nell ambito della Convenzione di Barcellona, ratificata dall Italia attraverso la L. n. 175 del 27 maggio 1999 con particolare riferimento all appendice 2 del suddetto che elenca 104 specie marine che saranno protette in tutto il bacino del Mediterraneo; Visto il Decreto Dirigenziale n. 4976 del 17 agosto 2004 relativo a PRAA 2004 2006 - Azioni per la biodiversità - Progetto BioMart per la realizzazione di un inventario floro - faunistico marino - Affidamento incarico al Museo La Specola e ARPAT con il quale è stato approvato lo specifico progetto finalizzato alla creazione del database BIOMART come logica estensione di quello realizzato per l ambiente terrestre dalla Regione Toscana nell ambito del progetto RE.NA. TO. (Repertorio Naturalistico Toscano); Considerato che nel corso del 2008 è stato concluso il citato progetto e che nel 2009 sono stati consegnati i risultati definitivi emersi dall attuazione del medesimo, da parte del museo La Specola e di Arpat, dati tra l altro che sono stati inseriti nel server della Regione Toscana e resi noti attraverso una specifica pubblicazione; Considerato altresì che la Regione Toscana ha previsto nel macrobiettivo B1 Aumentare la percentuale delle aree protette, migliorarne la gestione e conservare la biodiversità terrestre e marina del P.R.A.A. 2007/10 approvato con DCR n. 32 del 14 marzo 2007, come obiettivo specifico l acquisizione e lo sviluppo di strumenti conoscitivi per la tutela della biodiversità terrestre e marina e in particolare anche l aggiornamento di Biomart; Ritenuto indispensabile garantire la prosecuzione del monitoraggio e delle indagini avviate con il sopra citato progetto al fine di implementare l attuale database con nuovi dati e di conferire all archivio, fino ad ora realizzato, valore di vero e proprio strumento conoscitivo ed aggiornato per individuare e valutare i siti marini caratterizzati da biocenosi vulnerabili o a rischio e fornire, oltre ai dati sulle generali condizioni dello stato di dette aree, anche criteri gestionali e indicazioni per l eventuale identificazione di Aree Marine Protette o SIC Marini; Visto lo schema di protocollo di intesa, allegato e parte integrante della presente deliberazione (All.1), relativo al progetto di cui si tratta che dovrà essere stipulato tra Regione Toscana e Museo zoologico La Specola in cui sono esplicitati i tempi di attuazione del progetto e le modalità di pagamento; Visto il progetto elaborato dallo scrivente settore congiuntamente all Università degli Studi di Firenze

92 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 Museo di Storia Naturale sezione zoologica La Specola e all Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) relativo all aggiornamento dell archivio BioMarT così come allegato e parte integrante alla presente deliberazione (All. 2); Ritenuto necessario, al fine di agevolare e coordinare il raccordo fra i soggetti attuatori del progetto di aggiornamento BioMarT, costituire un comitato di coordinamento composto dal Dott. Edoardo Fornaciari, responsabile del settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana, dalla Dr.ssa Cecilia Volpi, rappresentante del Museo zoologico La Specola, sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze e dal Dr. Fabrizio Serena, rappresentante dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente in Toscana Area Mare; Considerato che il suddetto comitato di coordinamento non comporta oneri a carico del bilancio regionale; Ritenuto di dover approvare con il presente atto sia lo schema di protocollo che il citato progetto in quanto corrispondenti nei loro contenuti e finalità, alle politiche ed agli obiettivi di tutela della biodiversità perseguiti dalla Regione Toscana, sia con la LR 56/00 sopra citata che con il citato Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) 2007-2010; Ritenuto quindi, al fine di consentire la realizzazione delle attività previste dal protocollo (All.1), di contribuire all attuazione di quanto previsto dal citato documento, assumendo una prenotazione di impegno specifica per un importo complessivo pari a euro 70.000,00 sul cap. n. 43071 del bilancio pluriennale a legislazione vigente 2009 2011, che presenta la necessaria disponibilità, così ripartita:euro 67.000,00 a valere sull annualità 2009 e euro 3.000,00 a valere sull annualità 2010 a favore del Museo zoologico La Specola ; Considerato che le attività che saranno svolte da ARPAT così come dettagliato nel progetto (All. 2) potranno essere oggetto di un eventuale integrazione del piano annuale delle attività ai sensi dell art. 16 della citata L.R. 30/2009; Ritenuto di rinviare l impegno e la liquidazione di tali importi a successivi atti del dirigente competente, ai sensi della LR 36/2001: Ordinamento contabile della Regione Toscana e del relativo Regolamento di attuazione (DPGR 19/12/01 n. 61/R) e successive modifiche e integrazioni; Ritenuto opportuno di dare mandato al Settore Tutela e valorizzazione risorse naturali della Direzione Generale Politiche territoriali e ambientali di procedere, in attuazione di quanto previsto dai sopra citati documenti, alla elaborazione di tutti gli atti eventualmente necessari per garantire la completa attuazione dei medesimi; Vista la L.R. 24/12/2008 n. 70 con la quale si approva il Bilancio di Previsione per l anno finanziario 2009 e Pluriennale 2009/2011; Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1162 del 29.12.2008: Approvazione bilancio gestionale 2009 e pluriennale 2009-11 e le successive modifiche e integrazioni; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare lo schema di protocollo di intesa tra la Regione Toscana e l Università degli Studi di Firenze - Museo di Storia Naturale Sezione zoologica La Specola (All.1) e il progetto elaborato di concerto con il Museo La Specola e Arpat (All.2), allegati e parti integranti e sostanziali della presente deliberazione, in quanto corrispondenti nei loro contenuti e finalità, alle politiche ed agli obiettivi di tutela della biodiversità perseguiti dalla Regione Toscana; 2. di assumere, al fine di consentire la realizzazione delle attività previste dal protocollo (All.1) per le annualità 2009 e 2010, una prenotazione di impegno specifica per un importo complessivo pari a euro 70.000,00 sul cap. n. 43071 del bilancio pluriennale a legislazione vigente 2009 2011, che presenta la necessaria disponibilità, così ripartita: euro 67.000,00 a valere sull annualità 2009 e euro 3.000,00 a valere sull annualità 2010 a favore del Museo zoologico La Specola ; 3. di rinviare l impegno e la liquidazione di tali importi a successivi atti del dirigente competente, ai sensi della LR 36/2001: Ordinamento contabile della Regione Toscana e del relativo Regolamento di attuazione (DPGR 19/12/01 n. 61/R) e successive modifiche e integrazioni; 4. di costituire, al fine di agevolare il raccordo fra i soggetti attuatori del progetto BioMarT, un comitato di coordinamento composto dal Dott. Edoardo Fornaciari, responsabile del settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana, dalla Dottr. ssa Cecilia Volpi, rappresentante del Museo Zoologico La Specola, sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze e dal Dott.. Fabrizio Serena, rappresentante dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente in Toscana; 5. di dare atto che il comitato di coordinamento di cui al punto precedente non comporta oneri a carico del bilancio regionale;

7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 6. di autorizzare il Presidente della Giunta o suo delegato a firmare il sopra citato Protocollo in rappresentanza della Regione Toscana. Il presente atto è pubblicato integralmente sul B.U.R.T. ai sensi dell art. 5 bis comma 1) della LR 23/2007 e successive modifiche e integrazioni e sulla banca dati 93 degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell art. 18 comma 2 della medesima LR 23/2007. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini SEGUE ALLEGATO

94 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 Allegato 1 PROTOCOLLO D INTESA PER L AGGIORNAMENTO DEL DATATABASE BIOMART BIODIVERSITA MARINA REGIONE TOSCANA TRA Regione Toscana - Assessorato regionale all Ambiente - nella persona dell Assessore alla Difesa del suolo e servizio idrico integrato Prof. Marco Betti, nato a... il... e domiciliato per la sua funzione presso la sede della Regione Toscana, in Via di Novoli, 26 Firenze; E l Università degli Studi di Firenze Museo di Storia Naturale sezione zoologica La Specola (di seguito denominata Museo zoologico La Specola ) rappresentata dal Presidente Dott. Giovanni Pratesi, nato a il e domiciliato per la sua funzione in Firenze CONSIDERATO CHE la diversità biologica è essenziale per conservare la vita sulla terra ed ha un importante valore a livello sociale, economico, scientifico, educativo, culturale, ricreativo ed estetico; la diversità biologica terrestre e marina è inoltre essenziale ai fini della sostenibilità futura di alcune importanti attività necessarie alla sopravvivenza della specie umana, quali quelle necessarie alla produzione alimentare come l agricoltura e la pesca; l Italia è una delle nazioni con il tasso più alto di biodiversità e la Toscana, in particolare, è una delle aree più ricche di biodiversità dell intero bacino del Mediterraneo; VISTI la Direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici; la Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche; il D.P.R. n. 357 (e successive modifiche) del 8 settembre 1997 Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, così come modificato dal D.P.R. n. 120 del 12 marzo 2003; la L.R. 6 aprile 2000, n. 56: Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche ed i relativi allegati, ed in particolare l art. 1, in cui si afferma che la Regione riconosce e tutela la biodiversità, in attuazione del DPR 357/97 ed in conformità alla Direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici, l art. 19

7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 95 Informazione che obbliga la Regione a promuovere azioni adeguate di diffusione e di informazione sulle finalità di tutela della legge stessa e ad organizzare campagne di informazione per la diffusione della conoscenza relativa alle specie animali e vegetali tutelate, ed, infine, gli allegati A B C - D alla legge stessa, riguardanti l individuazione di habitat, di specie animali e vegetali da proteggere, e la designazione dei Siti di Importanza Regionale ; il Decreto Dirigenziale n. 4976 del 17 agosto 2004 relativo a PRAA 2004-2006 Azioni per la biodiversità - Progetto BioMart per la realizzazione di un inventario floro - faunistico marino - affidamento incarico al museo "La Specola" dell Università di Firenze e ARPAT con il quale è stata finanziata la realizzazione di uno specifico Repertorio Naturalistico complessivo degli organismi marini della Toscana; CONSIDERATO CHE - la Regione Toscana ha previsto nel macrobiettivo B1 Aumentare la percentuale delle aree protette, migliorarne la gestione e conservare la biodiversità terrestre e marina del P.R.A.A. 2007/10 (Piano Regionale di Azione Ambientale), come obiettivo specifico l acquisizione e lo sviluppo di strumenti conoscitivi per la tutela della biodiversità terrestre e marina e in particolare anche l aggiornamento di Biomart; - la Regione Toscana ha realizzato nel periodo 2004-2008, con la collaborazione sia del Museo di Storia Naturale La Specola dell Università di Firenze che di ARPAT, un Repertorio Naturalistico degli organismi marini della Toscana; - tale database rappresenta uno strumento conoscitivo per individuare e valutare i siti marini caratterizzati da biocenosi vulnerabili o a rischio, presenza di specie rare e biodiversità particolarmente spiccata e fornire, oltre ai dati sulle generali condizioni dello stato di dette aree, anche criteri e indicazioni per l eventuale identificazione di siti di elevato interesse conservazionistico nel mare della Toscana, come Aree Marine Protette o SIC Marini; - è necessario aggiornare costantemente tale banca dati in modo da disporre con continuità di una base conoscitiva qualificata dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse conservazionistico individuati nel mare toscano, in modo da rendere BIOMART uno strumento attivo per il controllo delle emergenze della Toscana e per predisporre gli eventuali, opportuni strumenti di tutela che dovessero rendersi necessari; - il Museo zoologico La Specola, Sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze, avendo partecipato alla realizzazione del progetto fin dal suo avvio nel 2004, conosce il valore dei dati raccolti ed ha, anche per i propri fini istituzionali, un considerevole interesse a che si proceda all approfondimento ed all aggiornamento dei medesimi per approfondire le conoscenze sugli ecosistemi marini. - la Regione Toscana, viste le attività svolte da ARPAT nel periodo 2004-2008 sopra citato, per la realizzazione del database BIOMART, si avvarrà anche delle competenze di tale agenzia nel rispetto di quanto previsto dalla LR 30/2009 al fine di dare completa attuazione al progetto allegato (All. 2) alla Deliberazione di approvazione del presente atto.

96 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 Oggetto e caratteristiche tecniche La Regione Toscana e il Museo zoologico La Specola Sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze si impegnano, ciascuno nell ambito delle proprie competenze, a collaborare per il monitoraggio e l aggiornamento dei dati contenuti nel Repertorio BIOMART - tramite la raccolta e l implementazione dei dati stessi, la loro organizzazione e l inserimento nel relativo database, e per la diffusione dei risultati ottenuti nelle opportune sedi istituzionali e scientifiche. La Regione Toscana, in particolare, si impegna a: - mettere a disposizione del Museo zoologico La Specola il database BIOMART per attività di consultazione, integrazione e aggiornamento dei dati ivi contenuti; - fornire al Museo le risorse economiche indicate al seguente punto 5; - convocare riunioni periodiche per la condivisione dei risultati conseguiti, anche con la partecipazione dei soggetti istituzionali che si dovesse ritenere opportuno coinvolgere nel corso della realizzazione delle attività; - coordinare le attività degli uffici provinciali e dei parchi perché condividano e mettano a disposizione del Museo i risultati delle proprie azioni di monitoraggio condotte sul territorio in applicazione della normativa in materia di biodiversità; - inserire nel database denominato BIOMART depositato presso il server regionale tutti i dati derivanti dall aggiornamento per renderlo consultabile a tutti gli operatori interessati tramite il gis web Geoscopio; - consentire al Museo di utilizzare e divulgare nello svolgimento delle proprie attività istituzionali i risultati dell aggiornamento di BIOMART, secondo le modalità riportate al successivo articolo. Il Museo zoologico La Specola, Sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze, fornirà il proprio contributo per l attuazione della presente intesa attraverso le proprie strutture e competenze professionali e in relazione alle risorse disponibili si impegna, in particolare, secondo le scadenze riportate a: - acquisire, anche mediante convenzioni, con le Università di Pisa e Siena o con altri eventuali istituti ed organismi di ricerca operanti nel campo dello studio e del monitoraggio della biologia marina, i dati sulla biodiversità marina raccolti e resi disponibili nonché ad organizzare, standardizzare e validare i dati stessi ai fini di una loro organica implementazione nel database BIOMART depositato presso il server regionale; - consegnare i dati raccolti in un formato che garantisca il rispetto degli standard richiesti dalla Regione Toscana al fine di consentire ai competenti uffici regionali l implementazione del database; - collaudare i nuovi dati mediante validazione e correzione secondo le procedure già sperimentate nelle precedenti fasi di elaborazione di BIOMART; - consegnare relazioni periodiche sul lavoro eseguito su richiesta del competente Settore tutela e valorizzazione risorse ambientali. I dettagli tecnici dello svolgimento e del contenuto dell attività di ricerca e di implementazione della banca dati sono riportati nel progetto allegato (All. 2) alla Deliberazione di approvazione del presente atto, e che ne forma parte integrante e sostanziale.

7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 97 Art. 2 Proprietà ed utilizzazione della Banca Dati BIOMART I risultati delle attività oggetto della presente intesa sono di proprietà della Regione Toscana. Il Museo zoologico La Specola ha facoltà di pubblicare e divulgare estratti dei dati contenuti nel repertorio BIOMART aggiornato, ma è tenuto ad indicare che la banca dati è di proprietà della Regione Toscana e a citare l accordo nel cui ambito è stata svolta l attività di implementazione e di aggiornamento. Art. 3 - Attuazione e durata Il presente Protocollo d intesa ha la durata di 1 anno decorrente dalla data della sua sottoscrizione e sarà attuato secondo le modalità riportate nel Progetto (All. 2) a far data dal decreto di cui al successivo art. 5. La scadenza della presente intesa non pregiudica la regolare esecuzione delle attività ancora in corso, secondo il Progetto allegato (All. 2). La Regione Toscana e il Museo zoologico La Specola, tramite le rispettive competenti strutture, promuovono incontri e momenti di verifica del lavoro svolto per organizzare l ulteriore prosecuzione delle attività. I medesimi enti si impegnano a valutare la possibilità di proseguire con l attuazione del Protocollo anche per le annualità 2011-13 sulla base di fonti di finanziamento che si renderanno eventualmente disponibili nel corso dei medesimi anni. Art. 4 - Responsabili Il coordinamento delle attività è svolto da specifico Comitato composto dal Dott. Edoardo Fornaciari, responsabile del settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana, dalla Dr.ssa Cecilia Volpi, rappresentante del Museo zoologico La Specola, sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze e dal Dr. Fabrizio Serena, rappresentante dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente in Toscana; Art. 5 - Impegno economico L impegno economico della Regione Toscana a favore del Museo zoologico La Specola per l attuazione della presente intesa ammonta complessivamente a 70.000,00 suddivisi per la durata dell intesa stessa, secondo il seguente piano: - euro 67.000,00 a valere sull annualità 2009 - euro 3.000,00 a valere sull annualità 2010; Le modalità ed i tempi di liquidazione saranno definiti dal decreto dirigenziale richiamato al precedente art. 3.

98 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 Art. 6 - Responsabilità per danni La Regione Toscana esonera il Museo zoologico La Specola da ogni responsabilità per danni che dovessero derivare a persone e/o cose dall esecuzione delle attività oggetto del presente Protocollo di intesa causati dal proprio personale. Analogamente, il Museo zoologico La Specola esonera la Regione Toscana da ogni responsabilità per danni che dovessero derivare a persone e/o cose dall esecuzione delle attività oggetto del presente Protocollo causati dal proprio personale o da propri collaboratori. Art. 7 - Confidenzialità e divulgazione Il Museo zoologico La Specola si impegna a non portare a conoscenza di terzi informazioni, dati tecnici, documenti e notizie di carattere riservato, riguardanti la Regione Toscana, di cui fosse a conoscenza in forza del presente impegno. Art. 8 - Risoluzione Il presente Protocollo d intesa potrà essere da ciascuna Parte risolto, prima della sua scadenza, in caso di negligenza che abbia causato un danno all altra Parte e/o grave inosservanza degli obblighi da essa derivanti. Firenze, lì Per la Regione Toscana - Assessorato regionale Difesa del suolo e servizio idrico integrato Prof. Marco Betti Per il Museo di Storia Naturale sezione zoologica La Specola Dott. Giovanni Pratesi

7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 99 Allegato 2 Sezione Zoologica del Museo di Storia naturale dell Università degli Studi di Firenze La Specola & ARPAT Agenzia Regionale per la protezione Ambientale della Toscana BIODIVERSITA MARINA IN TOSCANA progetto: BIOMART- AGGIORNAMENTO E IMPLEMENTAZIONE DATABASE Aggiornamento del Repertorio Naturalistico degli organismi marini della Toscana: implementazione dell archivio informatico delle componenti biotiche e ambientali determinanti per la biodiversità marina e completamento delle lacune conoscitive esistenti. Firenze Dicembre 2009

100 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 Introduzione Il progetto BioMarT avviato attraverso il Decreto Dirigenziale n. 4976/2004 ha permesso per la prima volta in Toscana di censire con un buon dettaglio le coste rocciose e di individuarne i diversi ambienti. I dati raccolti durante le campagne in mare hanno evidenziato la presenza di specie protette o rare e di biocenosi vulnerabili, hanno caratterizzato ecologicamente i diversi popolamenti bentonici fornendo alcune informazioni importanti ai fini gestionali. Il mare della Toscana appare assai eterogeneo, con zoofitocenosi di particolare interesse per la loro rarità e per la loro importanza all interno di equilibri ecologici. Tale ricerca, pur avendo fornito i primi fondamenti richiede ancora ulteriori studi e approfondimenti per valutare con maggior dettaglio e soprattutto per incrementare le conoscenze e valorizzare gli ambienti di particolare pregio, definendone l estensione, le biocenosi presenti e il loro stato di conservazione. L acquisizione di conoscenze, con modalità anche diverse ma sinergiche fra loro è l unico modo per poter definire, con sempre maggiori certezze i futuri criteri di gestione. Per tutelare la biodiversità marina non basta conoscere lo stato di conservazione attuale ma è necessario seguire nel tempo l evoluzione dell ecosistema che vogliamo salvaguardare attraverso monitoraggi periodici in grado di cogliere eventuali mutamenti preludio di condizioni sfavorevoli o degenerative. Il presente progetto è stato elaborato dal settore Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali (DG PTA) sulla base dei contenuti definiti dall Università degli Studi di Firenze Museo di Storia Naturale Sezione zoologica La Specola e dall Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT). Premessa Il progetto BIOMART affidato mediante specifiche convenzioni al Museo di Storia Naturale Sezione zoologica La Specola - Dipartimento di Biologia Animale e Genetica Università degli Studi di Firenze e all Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT) datate rispettivamente 08/09/04 e 22/10/04, si è concluso nel 2008. Nel corso di tale anno sono state consegnate le relazioni finali relative ai due sottoprogetti; sono stati inoltre pubblicati i risultati e svolti dei convegni divulgativi. I dati raccolti dal Museo zoologico La Specola e da ARPAT, tramite rilevamenti eseguiti direttamente sul campo e attraverso l analisi di testi editi di natura scientifica, sono stati inseriti all interno di uno specifico database regionale e costituiscono un primo passo importante per la definizione dei futuri criteri di tutela e di gestione dell ambiente marino toscano. La prosecuzione del monitoraggio e delle indagini ha lo scopo di implementare e aggiornare l attuale database con nuove informazioni, di garantire maggiore valenza allo strumento conoscitivo regionale, al fine di individuare e valutare i siti marini caratterizzati da biocenosi vulnerabili o a rischio e di fornire, oltre ai dati sulle generali condizioni dello stato di dette aree, anche nozioni per la formulazione di criteri gestionali e indicazioni per l eventuale identificazione di nuove Aree Marine Protette o nuovi SIC Marini. Istituzioni coinvolte Il progetto verrà svolto in maniera coordinata dall ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) e dal Museo di Storia Naturale sezione zoologica La Specola dell Università di Firenze. Le istituzioni citate si potranno avvalere autonomamente, sia pur in maniera coordinata, anche mediante convenzioni, dell apporto di altri enti pubblici (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, CIBM Livorno, ISPRA) nonché di privati e specialisti vari, al fine di raccogliere tutte le

7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 101 informazioni esistenti che possano interessare il database e collaborare alle operazioni di raccolta dati sul campo. Obiettivi del progetto L obiettivo principale del progetto è l aggiornamento e l implementazione del database floro - faunistico georeferenziato esistente tramite il quale sarà possibile individuare e valutare con maggiore precisione siti caratterizzati da: 1) biocenosi vulnerabili o a rischio, 2) presenza di specie rare 3) biodiversità particolarmente spiccata. In particolare le azioni previste dal presente progetto sono finalizzate ad integrare l archivio regionale BIOMART con le informazioni disponibili relative a: 1. popolamenti ittici, demersali e pelagici, che caratterizzano tutta l area del mare toscano con particolare attenzione all Arcipelago Toscano fino al confine delle acque territoriali; 2. popolamenti degli organismi bentonici che colonizzano gli ambienti dei fondi molli anche delle grandi profondità marine e delle zone di transizione; 3. fattori biotici e abiotici della colonna d acqua sia costiera, sia di mare aperto; 4. caratterizzazione dei fondi duri costieri con particolare interesse alle problematiche ecologiche a fini gestionali; 5. specie aliene che negli ultimi 30-40 anni hanno colonizzato le acque del bacino mediterraneo compreso il mare della Toscana; 6. eventuali nuove biocenosi di particolare interesse conservazionistico, non individuate nella prima fase del progetto Biomart, presenti nel piano mesolitorale, infralitorale, circalitorale e batiale; 7. cetofauna e rettili marini presenti nei mari toscani (implementazione dei dati). Si prevede anche una revisione delle schede per ogni elemento di attenzione realizzate nella fase 2004-2008 finalizzata ad uniformare le medesime in base ad uno schema predefinito stabilito dal Comitato di coordinamento. Metodi Il progetto verrà svolto attraverso la raccolta dei dati esistenti in archivi inerenti studi effettuati da varie Istituzioni scientifiche e ambientaliste e, qualora si riscontri una mancanza di dati su specifici siti, specifiche ricerche sul campo. Raccolta dati: è basata sulla ricognizione dei dati disponibili in possesso delle Università Toscane, dei Centri di Ricerca e dall ARPAT, MiPAF, MATTM, UE, dati raccolti ed elaborati in seguito a campagne di monitoraggio ambientale (L. 979/82, D.lgs 152/06,etc.) e di specifici programmi di ricerca sia editi che inediti, pubblicazioni, rapporti, materiali presenti in collezioni pubbliche e private, etc. Tali dati verranno acquisiti e trasferiti debitamente strutturati nel database esistente di Biomart previo controllo sulla qualità degli stessi, seguendo quindi nella fase di data - entry i criteri adottati dalla precedente versione informatica.

102 7.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 1 Ricerche sul campo: potranno consistere, se necessarie, in : 1. pesca a strascico scientifica per la valutazione delle risorse demersali costiere e profonde; 2. pesca a circuizione scientifica per la valutazione delle risorse pelagiche; 3. raccolta dati sul campo, laddove ritenuto necessario, con modalità già proprie di Biomart (prima fase) per monitorare ed implementare il range di studio batimetrico; 4. campagne di studio del plancton della zona costiera e del largo; 5. campagne di studio del macrozoobenthos su fondali sabbioso-fangosi della costa e del largo; 6. campagne di studio del fito - zoobenthos su fondali rocciosi costieri; 7. analisi delle caratteristiche degli ambienti bentonici con particolare riferimento allo studio di potenziali corridoi ecologici per favorire la biodiversità marina costiera. L attuazione del progetto sarà coordinata da un Comitato composto dal Dott. Edoardo Fornaciari, responsabile del settore tutela e valorizzazione delle risorse ambientali della Regione Toscana, dalla Dr.ssa Cecilia Volpi, rappresentante del Museo zoologico La Specola, sezione del Museo di Storia Naturale dell Università degli Studi di Firenze e dal Dr. Fabrizio Serena, rappresentante dell Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente in Toscana. Tempi di attuazione L intero progetto sarà realizzato nell arco di 12 mesi dalla stipula del Protocollo di intesa e si svolgerà in due fasi, strutturate in quattro azioni distinte, ma conseguenti. L inizio del progetto è ipotizzabile per il 1 gennaio 2010 (prima fase: 01/01/2010-30/06/2010; seconda fase: 01/07/2010-31/12/2010) e i temi saranno sviluppati secondo la seguente tempistica: Elaborati finali: L Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana (ARPAT), ed il Museo Zoologico dell Università di Firenze La Specola (MZUF) si impegnano entro la scadenza del presente progetto ad inviare alla Regione Toscana - settore tutela e valorizzazione risorse ambientali una relazione finale che riporti oltre ai nuovi dati acquisiti una analisi dettagliata dei medesimi.