SUB PIANO LOCALE GIOVANI DELLA COMUNITA MONTANA VALLI DI LANZO, CERONDA E CASTERNONE AMBITO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO Comune di Ala di Stura, Comune di Balangero, Comune di Balme, Comune di Cafasse, Comune di Cantoira, Comune di Ceres, Comune di Chialamberto, Comune di Coassolo Torinese, Comune di Corio, Comune di Germagnano, Comune di Groscavallo, Comune di Lanzo Torinese, Comune di Lemie, Comune di Mezzenile, Comune di Monastero di Lanzo, Comune di Pessinetto, Comune di Traves, Comune di Usseglio, Comune divallo, Comune di Varisella, Comune di Viù. ENTE REFERENTE DELLA PROGETTAZIONE LOCALE: COMUNITA MONTANA VALLI DI LANZO, CERONDA E CASTERNONE PERIODO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DAL 1 gennaio 2013 AL 31 dicembre 2013 TITOLO DEL PROGETTO MUOVI LA MONTAGNA 2 1
1. PARTNERS E/0 ALTRI SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGETTAZIONE - REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Breve descrizione dei partners coinvolti nella progettazione e/o realizzazione del progetto e modalità di individuazione e collaborazione. La Cooperativa Crisalide s.c.s. in quanto rappresentante del terzo settore nel Gruppo Progettuale minori, gestore del Saet, del C.S.T. e del Centro per le Famiglie per conto della Comunità Montana, nonché partner consolidato nella progettazione e realizzazione L16/95. La collaborazione avviene nell ambito della progettazione e realizzazione delle azioni previsti dal Plg. Centro per l Impiego di Ciriè. Formazione degli operatori. Coinvolgimento dei giovani in attività di formazione-orientamento in collaborazione con il punto Info.Giò di Lanzo.. Reperimento di giovani interessati alle attività del PLG. Orientarsi. Attività di orientamento rivolte ai giovani del territorio, in collaborazione con il punto Info.Giò di Lanzo. GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. Formazione degli operatori. Reperimento di imprese disponibili a collaborare alle attività di orientamento. Attraverso lo Sportello per la Creazione di Impresa, orientamento dei giovani interessati ad attività imprenditoriali e raccordo con il MIP Comune di Lanzo. Concessione dei locali e delle attrezzature della biblioteca comunale per lo svolgimento delle attività informative del punto Info.Giò. Comune di Ala di Stura Concessione di un terreno agricolo forestale. Istituto di Istruzione Superiore Federico Albert di Lanzo. Disponibilità dei locali per le attività di orientamento. Promozione delle iniziative tra gli studenti. Apertura periodica del punto Info.giò all interno dell istituto. Realizzazione di un orto con il coinvolgimento degli studenti. CNA Formazione degli operatori. Collaborazione nella organizzazione di attività orientative con le imprese artigiane. Azienda Agricola La Maisinà di Balme. Gestione di alcuni orti sociali aperti ai giovani del territorio. Gruppo scout A.G.E.S.C.I. Lanzo 1, Oratori di Balangero, Corio, C.A.I. Lanzo sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani sul territorio. Attività di TABELLA SINTETICA PARTNERS ENTI PUBBLICI Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone Provincia di Torino Centro per l Impiego ASSOCIAZIONI Associazione Incontro Balangero C.A.I. Lanzo GRUPPI INFORMALI ALTRI Cooperativa Crisalide Balangero Gruppo di Azione Locale Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone 2
Orientarsi Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Lanzo 1 Azienda Agricola La Maisinà Comune di Lanzo CNA IIS Federico Albert di Lanzo 2. IL CONTESTO TERRITORIALE ANALISI DI CONTESTO DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO 2.1 ANALISI DI CONTESTO DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO. DESCRIZIONE DEL TERRITORIO: L ambito territoriale coinvolto nella progettazione del PLG corrisponde al territorio della EX Comunità Montana Valli di Lanzo ( più i Comuni di Vallo e Varisella), attualmente confluita nell accorpamento tra la stessa e la Comunità Montana Val Ceronda e Casternone. La ex Comunità Montana Valli di Lanzo è situata nella parte occidentale della Regione Piemonte, nella zona che occupa il bacino idrografico della Stura di Lanzo. Il suo territorio si estendeva per 475, 8 kmq. I Comuni che componevano la Comunità Montana erano 19, i quali, accanto inoltre a Vallo e Varisella, hanno delegato alla stessa la gestione dei servizi socio-assistenziali e la progettazione del PLG. Il relativo sistema socio-economico non si basa oggi su un comparto produttivo dominante: le imprese industriali presenti sono, per la maggior parte, meccaniche, cartarie e relative alla produzione di energia idro-elettrica. L agricoltura ha visto ridurre progressivamente il proprio peso. Il terziario è sicuramente il settore più stabile. 2.2 ANALISI SPECIFICA DEL TERRITORIO Nelle Valli di Lanzo sono residenti 26.670 abitanti, di cui 3.496 giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni, equivalente al 13% della popolazione residente. Si rileva negli ultimi 30 anni un incremento dell invecchiamento della popolazione, che ha influenzato notevolmente le politiche sociali del territorio, privilegiando quei servizi rivolti alla cittadinanza adulta e anziana. La crescente convinzione che la qualità di vita sia migliore nei piccoli centri rispetto alla grande città insieme ai costi inferiori relativi alla locazione sul territorio hanno prodotto una lieve inversione di tendenza rispetto al fenomeno dello spopolamento emerso fino a circa 15 anni fa. Questo fatto ha favorito il potenziamento di alcuni servizi primari (scuole e servizi alla persona), ma le difficoltà oggettive di accesso alle opportunità lavorative, formative, culturali e ricreative permangono (es: Centro per l Impiego e Centro Informagiovani collocati a Ciriè, ovvero al di fuori del territorio della Comunità Montana). PRESENZA GIOVANI Dati aggiornati della popolazione giovanile Giovani Comune. % * Comune. % * Comune. % * TOT tra i 15-19 anni 1125 tra i 20-25 anni 1345 tra i 26-29 anni. 1026 TOTALE 3496 * percentuale sulla popolazione complessiva del singolo territorio INIZIATIVE E PROGETTI ATTIVATI NEGLI ULTIMI DUE ANNI 3
2011: 2012: Cineforum rivolto ai giovani Attivazione di tirocini rassegna cinematografica Lavori in corso, con tre proiezioni sul tema del lavoro, con l intervento del centro per l impiego, del GAL Valli di Lanzo (Sportello per la Creazione d impresa) e di un ex dipendente dell Amiantifera di Balangero concorso di idee I giovani muovono la montagna rivolto ai giovani tra i 15 ei 29, sul tema del lavoro e del territorio; apertura dello sportello INF.GIò, con l obiettivo di informare i giovani in merito alle tematiche del lavoro rassegna cinematografica all interno dell Istituto Albert, sul tema lavoro e territorio. 4
3. DESCRIZIONE OPERATIVA Capitolo da compilare per ogni area di intervento prescelta (vedi il punto 2 del presente documento). AREA D INTERVENTO Individuare fra quelle indicate nel documento Piano Locale Giovani Provinciale - Fondi 2012: linee generali di indirizzo per la progettazione e al punto 2 del presente documento. Offerte di aggiornamento e formazione che favoriscano l avvicinamento da parte dei giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale locale. ANALISI DEL PROBLEMA Descrizione del problema specifico da affrontare nel territorio di riferimento. Identificare in maniera chiara e sintetica i problemi che il progetto intende affrontare, intesi come situazioni concrete, attuali e negative, mettendone in luce le cause. Evitare di descrivere il problema in termini di mancanza di, poiché questo prefigura già una possibile soluzione. Spiegare brevemente come è stato individuato il problema. La crisi occupazionale affligge già da alcuni anni il territorio, penalizzato a causa dell isolamento e della morfologia. La crisi congiunturale ha causato un peggioramento della situazione, che vede i giovani rivolgersi sempre più ai territori di pianura per cercare un occupazione. Si osserva inoltre un allargarsi del fenomeno dell abbandono degli studi. INFO.GIO (lo sportello di informazione che si occupa di orientare i giovani nato con il PLG precedente) vuole rispondere ai bisogni espressi direttamente o meno dai giovani nell ambito dell orientamento alle offerte formative e lavorative. Questi problemi sono stati individuati attraverso l attività sul territorio del Servizio Sociale della Comunità Montana, durante i confronti avvenuto in occasione dei tavoli dei Piani di Zona e dei Piani Locali Giovani con il C.P.I. e il Servizio Orientarsi. Si è rilevato inoltre un aumento delle richieste di aiuto al servizio sociale da parte di genitori con figli della fascia d età 15-29 anni. SOGGETTI BENEFICIARI DELLE ATTIVITÀ Indicare l età e la tipologia ed il numero di giovani previsti direttamente nella realizzazione delle singole attività/iniziative e nell organizzazione delle stesse tenendo presente che i beneficiari delle azioni di diffusione rappresentano ovviamente una platea molto più ampia. Attività di orto sociale: giovani tra i 15 e i 29 anni che intendono avvicinarsi alle attività agricole o approfondire conoscenze già acquisite. Numero previsto: minimo 5, massimo 20. Attività informativa del punto Info.giò: giovani tra i 15 e i 29 anni interessati a ricevere informazioni sul mondo del lavoro, sul volontariato, sulla cultura e sul tempo libero e ad essere coinvolti nelle attività orientative e di formazione organizzate in collaborazione con il Centro per l Impiego e gli altri partner del progetto. Numero mensile previsto: 20 contatti diretti + 20 contatti indiretti via internet e social network. FINALITÀ - OBIETTIVI - ATTIVITÀ Descrivere le finalità e gli obiettivi specifici, verificando l attinenza con i problemi descritti. 5
Finalità: Aggiornare, formare e avvicinare i giovani alla cultura del lavoro e in particolare del lavoro locale. Promuovere la cultura del lavoro manuale. Obiettivi specifici e attività Compilare la tabella sottostante indicando gli obiettivi specifici e la descrizione delle attività specifiche finalizzate al raggiungimento degli stessi obiettivi (Quantificare le realizzazioni delle diverse attività es. n. 3 incontri di orientamento di 4 ore ciascuno) OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITÀ PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Promuovere un atteggiamento attivo da parte dei giovani nella ricerca e nella creazione del lavoro con attenzione al territorio, alle sue risorse e alle sue possibilità poco visibili Far conoscere ai giovani le attività del PLG,sensibilizzarli alle tematiche della cultura del lavoro, far conoscere le attività dello sportello di informazione/orientamento. Coinvolgere e sensibilizzare le aziende del territorio in merito ad attività di formazione-orientamento rivolte ai giovani. Formazione-orientamento dei giovani nell ambito del lavoro locale. 1.Sportello di informazione/orientamento alla formazione e al lavoro per i giovani 15/29: 8/10 ore settimanali distribuite su due/tre interventi a settimana; 2.a) Corsi di mountain board (skateboard adatto all uso estivo sulle piste da sci) per promuovere nuove possibilità lavorative per il territorio e permettere ai maestri di sci e snowboard di offrire delle attività anche per il periodo estivo 2 b) Corsi per DJ, inteso come attività lavorativa da proporre ai giovani della valle, in compensazione ai momenti di vuoto lavorativo lasciati dai lavori stagionali o saltuari. 3c) aperitivi informativi sul tema del lavoro, della formazione e dell occupabilità 3. Incontri pubblici aperti alle aziende del territorio, in collaborazione con il GAL e CNA. 4. Creazione orti sociali. Visite presso le aziende, seminari e attività di orientamento, in collaborazione con CPI, GAL E CNA Tempistica CRONOPROGRAMMA Attività Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 1 x x x x x x x x x x x 2 x x x x x x x x x x x 3 x x x x x 4 x x x x x x x x x x x 5. MODALITÀ D ESECUZIONE 6
Risorse umane complessive previste per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 1 dott.sa Nicoletta Borla, Assistente Sociale Referente del progetto per l Ente Capofila 1 Assistente Sociale e 1 Educatore Professionale per la gestione dello sportello di orientamento lavorativo 1 Educatore Professionale per le attività all interno dello sportello di orientamento 2 Educatori Professionali per la creazione degli orti sociali 1 Esperto in campo agricolo-forestale Sostenibilità economico/finanziaria del progetto e incidenza del cofinanziamento locale Il cofinanziamento dell Ente capofila corrisponde al 10,29% costituito dal tempo lavoro del personale. Modalità di coinvolgimento attivo dei Servizi della Provincia di Torino nella gestione del progetto Il progetto si avvale della Collaborazione del Centro per l impiego per la formazione del personale addetto allo sportello e per la ricerca di opportunità. Modalità di coinvolgimento attivo dei giovani nella gestione del progetto L intera iniziativa si ispira ai principi della progettazione sociale partecipata e dell educazione fra pari: i destinatari non sono meri fruitori di un servizio predeterminato, bensì soggetti attivi in tutte le fasi della progettazione: ideazione, esecuzione (obiettivi, aspetti gestionali, organizzativi, lavoro di gruppo, responsabilità condivisa), valutazione. In questa cornice l educatore, lungi dal rinunciare al proprio ruolo, assume posizione di facilitatore di processi all interno dello spazio, di interlocutore critico e consapevole, coinvolto in un rapporto dialettico anche se portatore di punti di vista, mediatore nei processi di educazione fra pari. Il metodo prevede: il lavoro di équipe e il lavoro di rete, in un ottica di reale collaborazione e messa in comune di tutte le risorse esistenti. Metodo di lavoro Il metodo di lavoro prevede: - incontri periodici tra i partner; - incontri aperti al pubblico; - riunione di verifica intermedia e finale. 7
6. RISULTATI ATTESI E SOSTENIBILITÀ FUTURA DEL PROGETTO Risultati attesi Dare la possibilità di sfruttare le opportunità lavorative offerte dal territorio Sviluppo di competenze in merito alla ricerca del lavoro, con particolare riferimento all ambito locale. Prospettiva futura Maggiori opportunità di fare esperienza e quindi di inserimento nel mondo del lavoro Ruolo sempre più attivo dei giovani nell ambito dello sviluppo del territorio. 8