ELBA - TRAIL RUNNING. Guida ai TRAIL più belli dell Isola. 46 ore di running nella natura splendida dell Isola D Elba. 11 percorsi 200 km sentieri

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ELBA - TRAIL RUNNING Guida ai TRAIL più belli dell Isola 11 percorsi 200 km sentieri 46 ore di running nella natura splendida dell Isola D Elba La prima guida interamente dedicata al Trail Running Casa Editrice S.P.M. Publishing Srl - Collana Free Run

Prima edizione Aprile 2013 Copyright 2013 S.P.M. Publishing S.r.l. - Via F. Sforza 1 20122 Milano www.spmpublishing.com www.spmgolf.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o anche parziale con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Copertina Soggetto Testo Rilevazioni GPS Grafica Stampa Distribuzione Foto di Andrea Valsecchi Max Russo Max La Rosa - Max Russo Max La Rosa Daniele Villa Grafiche Boffi Srl Viale Monza 51-20833 Giussano -MB S.P.M. Publishing Srl Giussano - MB ISBN 978-88-97775-03-4 9 788897 775034 euro 12,00 MAX LA ROSA MAX RUSSO 46 di d i l l e i la ier ll Iso t n e i se ida d d km plend 0 i 20 ura s s r co nat r e p la 11 g nel nin n u r B it L a E da ore s I N l l U e RA più b T IL A RA i u G R L I G N NI ola a lb D E S.P.M. PUBLISHING E' ORGOGLIOSA DI ADERIRE AL PROGETTO ELONORAXVINCERE TUTTO IL RICAVATO DELLE VENDITE VERRA' DEVOLUTO ALLA ONLUS AMICI DEL MADAGASCAR NOTA La corsa in natura, montagna, Sky o Trail running sono potenzialmente pericolosi, chi li pratica deve farle responsabilmente e cosciente dei rischi che corre. L'allenamento e la preparazioni sono indispensabili per diminuire i rischi, ma non sufficienti, occorre anche esperienza. Tutte le informazioni riportate in questa guida sono aggiornate ad Aprile 2013 in base al meticoloso lavoro svolto sul posto dagli autori, si consiglia sempre di verificarle di volta in volta sul posto. La prima guida interamente dedicata al Trail Running 5

7 Editoriale Sommario Mannaggia la pupazza, nel giro di qualche giorno mi ritrovo escursionista/ runner claudicante ed autore; ad entrambe le situazioni non son proprio preparato! Io, che riesco a mala pena a pucciare (come direbbe mia moglie), le dita nel grande oceano running, collaborare a questo progetto Chi l avrebbe mai detto. Miracoli della passione, quella passione che ti fa alzare la mattina presto, che ti sveglia con una scossa mentre intorno a te tutto ancora dorme. Poco importa se hai riposato solo quattro ore, ti vesti, prepari lo zaino e via, sei subito pronto ad uscire, perché sai cosa ti aspetta. Non conta se corriamo o camminiamo, le emozioni che proviamo non cambiano. Quello che immancabilmente varia sono i silenzi, i profumi, i colori in cui ci immergiamo; percorsi attraversati anche più volte, ma che ci regalano sempre nuove sensazioni. Qui si scrive dei miei sentieri, son loro che decidono il ritmo, che dettano l andatura, più son belli più vai avanti; li calpesto, li accudisco, li adoro magari adesso lo farete anche voi, ma non attraverso queste pagine, dovete indossare le scarpe giuste ed uscire. Se poi dovessimo incontrarci, sarà un piacere salutarvi, scambiare due chiacchiere, per adesso posso solo ringraziarvi. ASD Atletica Isola D'Elba pag. 8 EleonoraXvincerE pag.10 Intro e Legenda pag.12-13 TRAIL Capostella pag.14 Chiessi pag.16 Pietre Rosse pag.18 Rio Albano pag.20 San Giovanni pag.22 San Martino pag.26 Viticcio pag.28 Porto Azzurro pag.32 00 pag.34 Capoliveri pag.38 Grande Traversata Elbana pag.42 Max La Rosa

9 Atletica Isola d Elba, chi siamo. L Atletica Isola d Elba è la più importante Società sportiva running presente sul territorio elbano. E un team vivace, caratterizzato da un grande spirito di partecipazione, mosso da una grande passione ed un profondo rispetto per l etica dello sport. Nata come una squadra di podisti che si impegnavano unicamente nelle corse su strada, l Atletica negli anni è mutata seguendo, ma anche tracciando, un nuovo modo di intendere la corsa, strettamente legato alle particolarità e alle bellezze del nostro territorio. Potremmo dire, con un pizzico di orgoglio, di essere stati tra gli antesignani del trail running; quando nel 2007, accettammo, o meglio lanciammo, la sfida di organizzare quella che ai tempi sarebbe stato il primo trail in Toscana, l Elba Trail, certo non sapevamo che ciò si sarebbe tramutato in un successo, ma in cuor nostro eravamo certi che quella sarebbe stata la scelta giusta. Quell anno fummo contattati dalla famiglia di Eleonora Cinini, che era scomparsa pochi mesi prima in un tragico incidente; avevano in mente di organizzare qualcosa, un evento che negli anni potesse ricordare il nome di colei che avevano perso e nel contempo riuscisse a generare qualcosa di concreto. Ci parlarono di questo progetto, già battezzato Eleonoraxvincere, che avrebbe dovuto generare proventi per una Onlus, gli Amici del Madagascar, proventi che sarebbero stati utilizzati per edificare un complesso scolastico in una remota località dell isola africana. Riflettendo su quale tipologia di evento avrebbe potuto dare maggiori garanzie di continuità nel tempo (visto che il progetto inizialmente si basava su un periodo di tre anni), pensammo che organizzare la solita corsa su strada, che fosse una maratona od altro, sarebbe forse stato un successo per la prima edizione, ma nel tempo, esaurita la spinta emotiva, avrebbe rischiato di confondersi con mille altre manifestazioni simili sparse per l Italia. Pensammo anche a cosa l Elba poteva proporre aldilà del mare, delle spiagge; pensammo a quanto l isola fosse particolare, un concentrato di ambienti naturali vari, affascinanti e perfettamente fruibili. Pensammo a quanto sarebbe stato bello far correre la gente lungo quei sentieri dove difficilmente, da semplici turisti, sarebbero passati. Proponemmo quindi un trail, che battezzammo semplicemente Elba Trail, una gara che da Marciana Marina avrebbe portato i concorrenti intorno al monte Capanne, non troppo difficile ma neppure una passeggiata, un bel giro di circa 27 km da fare a Primavera. Dopo un primo comprensibile momento di diffidenza e dopo qualche pacata discussione alla fine fummo tutti d accordo, ed Elba Trail fu. Pur con alcuni problemi di giovinezza la prima edizione fu un successo, gli ospiti rimasero colpiti dalla bellezza del percorso, dall ospitalità del paese intero, dall atmosfera festosa. Da allora non ci siamo più fermati, anno dopo anno l Elba Trail cresceva, il percorso cambiava, sempre più spettacolare, sempre più duro; la gara era diventata una delle più amate in Italia, una delle più belle ed una delle più difficili. Ma anche noi eravamo cambiati, se alla prima edizione solo pochi di noi, ancora troppo legati all asfalto, avevano avuto il coraggio di partecipare, negli anni molti altri si erano aggiunti ed alla fine anche per gli elbani l Elba Trail era diventata la gara, quella che una volta almeno si doveva fare, quella che poteva essere l obbiettivo agonistico di una stagione. E ogni anno ci impegniamo a scoprire nuovi sentieri, a recuperarne di perduti, cerchiamo di studiare percorsi che permettano ai concorrenti di vedere sempre qualcosa di nuovo, magari il rudere spettrale di una postazione della Marina Militare arroccato su di un colle da cui si domina la Corsica, o le tracce di un antica pieve nascosti tra gli alberi, o ancora quel sentiero in discesa che pare quasi voglia portarti a spiccare un volo e a tuffarti in mare. Cercatori di emozioni, ecco, forse questo siamo.

11 EleonoraXvincere Il progetto EleonoraXvincerE nasce nell'ottobre 2007 su iniziativa della famiglia Cinini per mantenere viva nel cuore di tutti la loro Eleonora, prematuramente e tragicamente scomparsa all età di 30 anni. EleonoraXvincerE opera in collaborazione con la Onlus Amici del Madagascar al fine di realizzare progetti di beneficienza a sostegno dei bambini e le loro famiglie in Madagascar. Gli Amici del Madagascar Amici del Madagascar è un associazione nata in modo informale nel 1989, legalmente costituita con atto notarile nel 1995 e diventata poi Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) nel 2001. Ormai da anni l Associazione ha intrapreso la strada di finanziare progetti di utilità sociale realizzati con manodopera locale al fine di mettere a disposizione della comunità malgascia opere come scuole, acquedotti, dispensari, centri sociali e ogni quant altro possa contribuire a migliorare il tenore di vita della popolazione. La Onlus Amici del Madagascar, inoltre, ha aderito al Forum nazionale del Sostegno a Distanza e sottoscritto la Carta dei Principi e la Carta di Qualità del sostegno a distanza. Il sostegno a distanza è un gesto di solidarietà verso un bambino del Terzo Mondo che si concretizza nel versamento di una quota mirata a garantire i beni primari come alimenti, medicinali, vestiario, istruzione ed educazione. Il bambino crescerà nel suo ambiente, con le tradizioni del suo popolo e la possibilità, grazie al nostro aiuto, di avere a disposizione i mezzi indispensabili necessari alla sua crescita fisica ed intellettuale. Per aderire al sostegno a distanza e in ogni caso avere maggiori informazioni sulla Onlus Amici del Madagascar e sulle sue attività puoi visitare il sito www.amicidelmadagascar.org. Il progetto EleonoraXvincerE Il progetto EleonoraXvincerE consiste nella organizzazione di eventi sportivi i cui proventi vengono interamente devoluti alla Onlus Amici del Madagascar. Nel quinquennio 2007-2012 EleonoraXvincerE ha sostenuto il progetto Una scuola per Manakara, ovvero la costruzione di una scuola (materna e elementare) per i bambini di Manakara, un villaggio rurale molto povero del Madagascar. Nel triennio 2008/2010 sono state organizzate tre manifestazioni sportive l anno (una gara di sci all Abetone e due gare podistiche a Pistoia e a Marciana Marina). Le donazioni volontarie di privati cittadini, aziende ed enti pubblici, insieme alle sponsorizzazioni e alle iscrizioni alle gare, hanno consentito di raccogliere la somma importante e sorprendente di Euro 280.000 grazie alla quale sono stati costruiti più edifici del complesso scolastico di Manakara, la cui prima parte è stata inaugurata nell ottobre 2008 alla presenza della famiglia Cinini. Nel 2011 i familiari di Eleonora hanno deciso di ridurre a due le manifestazioni all anno, mantenendo la gara di sci e quella di Trail all Isola d Elba perché - osserva la famiglia di Cinini - la volontà è quella di focalizzare sempre più le energie ed incanalandole in due gare sarà più facile migliorarci e regalarvi di volta in volta emozioni più grandi e momenti indimenticabili. E così è stato. In soli due anni (biennio 2011-2012), le iscrizioni alle gare sono aumentate e sono stati raccolti circa Euro 120.000 che hanno consentito di ultimare la costruzione della scuola media di Manakara, portando il totale dei fondi raccolti e donati con il progetto EleonoraXvincerE a Euro 400.000. Oggi, grazie al progetto EleonoraXvincerE circa 600 bambini frequentano la scuola di Manakara che, oltre alle strutture pensate inizialmente, dispone di un refettorio dove questi bambini possono mangiare, di un parco giochi e di un campo sportivo polivalente. Con l inizio del 2013 il nuovo progetto di EleonoraXvincerE è il progetto Casa della gioia, una casa acquistata direttamente dalla Onlus Amici del Madagascar nel 2011 al fine di offrire ai bambini orfani o abbandonati una casa - famiglia e quindi un luogo dove poter trovare l affetto e il calore di una famiglia ma anche un istruzione e le cure mediche necessarie. Il progetto, in particolare, è rivolto ai bambini di età compresa tra gli 8 mesi e i 9 anni. L edificio, adeguatamente sistemato ed attrezzato, potrebbe ospitarne circa quaranta. Per fare ciò l Associazione ha bisogno di circa 250.000 Euro. Ed ecco che entra nuovamente in gioco EleonoraXvincerE con le sue manifestazioni e i suoi volontari.

13 S.P.M. Publishing - Collana Free Run Legenda Dopo quattro anni di attività editoriale dedicata al Trail Running con i book magazine Soul Running, la Guida all'acquisto e il sito www.distanceplus.com, la casa editrice S.P.M. lancia la sua prima collana di libri: Free Run. Collana dedicata al trail running ovviamente, ma inteso come modo di scoprire il territorio in sicurezza e traendone il massimo piacere possibile. Il Trail è una forma di turismo. Sostenibile. Eco-compatibile. Destagionalizzante. Il Trail può essere una delle soluzioni per valorizzare quanto di prezioso possediamo: il nostro territorio! FOCUS Abbiamo scelto di presentare percorsi perfetti per il trail con una divisione nuova. Abbiamo cercato di venire incontro ad una necessità di tutti: ottimizzare il tempo! Ci si è basati sui tempi di un trail runner di medio/basso livello (mediamente 5 km/h di media) così da poter dare un tempo di riferimento lasco che permetta a tutti di valutare al meglio la scelta del percorso. L'obiettivo primario è farvi divertire! Per qualsiasi informazione scrivete a Davide@soulrunning.it In questa prima edizione della guida Elba Trail abbiamo voluto unirci al progetto ElonoraXvincerE e tutti gli incassi derivanti dalle vendite andranno devoluti alla onlus Amici del Madagascar. NUMERI UTILI ed EMERGENZA MEZZI PUBBLICI: ATL http://www.atl.livorno.it/ POLIZIA (Portoferraio): 0565 919511 CARABINIERI (presenti in ogni comune) 112 AMBULANZA 118 VIGILI DEL FUOCO: 115 / 0565 934601 VIGILI: Portoferraio 0565 937252 / Campo nell'elba 0565 901163 / Capoliveri 0565 935200 / Porto Azzurro 0565 921633 / Rio Marina 0565 925532 / Rio nell'elba 0565 943425 / Marciana 0565 901163 / Marciana Marina 0565 904490 FORESTALE: (Marciana Marina) 0565 99059 / 1515 Parco Naturale: 0565 919411 Taxi: 0565 915112 Traghetti: biglietteria Toremar 0565 960131 / Moby Lines 0565 914133 Rifugi: inesistenti Per ogni percorso abbiamo indicato: Categoria - entro le 3 ore - entro le 6 ore - entro le 10 ore Lunghezza espressa in km Dislivello positivo totale Tecnicità Coordinate GPS partenza/arrivo bivi indicazioni - etc Rifugi bivacchi ostelli ove presenti Rifornimenti acqua ove presenti Copertura cellulare Mezzi pubblici ove presenti così da utilizzare il meno possibile l'automobile rispettando l'ambiente. Esposizione Vie di fuga ove presenti in caso di maltempo, piccolo infortunio, stanchezza. I percorsi sono divisi in 3 categorie: entro le 3 ore entro le 6 ore entro le 10 ore

Capo Stella Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 7,0 km Dislivello: 317 m. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 45.607 - E 10 18.985 Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: SI Esposizione: SUD Vie di fuga: NO. Lungo la provinciale n 30, all'altezza del bivio per la spiaggia del Margidore, resettare GPS e partire lungo un ampio sterrato verso l'hotel Capo Stella, superarlo e quindi oltrepassare un cancello bianco che, anche se chiuso, consente il passaggio pedonale. Proseguire diritto (sulla destra c'è il sentiero con cui ritornare). Favoloso il panorama sul golfo e sul promontorio di Capoliveri. Mantenere sempre la destra finché dopo aver percorso 1,4 km piegare a sinistra; dopo 1,9 km fiancheggerete una villetta, da dove lo sterrato diventa sentiero; mantenete ancora la destra ed evitate le successive due deviazione rispettivamente a 2,2 km e 2,6 km, vi farebbero scendere sul mare. Dalla seconda deviazione il sentiero riprende a salire, fatti circa 100 metri noterete un sentiero sulla destra, non seguitelo! Proseguite dritto. Dopo 3,1 km il sentiero sbocca in una piccola radura da cui si gode un'ottima vista, altri 100 metri e sarete sul punto più a sud dell'anello, da qui si inizia a tornare verso nord. Lasciando la vista sul golfo di Lacona sulla sinistra, a 3,6 km dalla partenza, troverete un altro bivio, tenete la sinistra e percorretelo in discesa; il sentiero di destra (più in quota) può essere utile per accorciare il percorso, anche se solo di 300 metri. Al successivo bivio (a 3,9 km) andate dritto sull'ampio sterrato poiché a sinistra si scenderebbe sul mare. Uno stretto tornante decreterà un sensibile aumento della pendenza, quindi superata una catena, raggiungerete un ampio spiazzo con altre tre deviazioni; in questo punto dovete abbandonare l'ampio sterrato per il sentiero immediatamente alla vostra sinistra (direzione NE). Dopo un paio di ampie curve vi troverete a correre lungo il crinale del promontorio; con il sole basso sull'orizzonte, lo spettacolo è superbo! Sempre dritto verso nord, gli ultimi metri prima di arrivare al cancello attraversato alla partenza sono un po' ripidi, prestare attenzione. Quindi attraverso il tratto fatto all'andata si torna sulla provinciale. 15

Chiessi Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 10,8 km Dislivello: 317 m. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 44.965 E 10 07.348 Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: si (fonte a Pomonte) Copertura cellulare: SI/NO Servito da mezzi pubblici: SI Esposizione: OVEST Vie di fuga: Chiessi e Pomonte La partenza è da Chiessi, sulla sinistra della chiesa (via delle Vigne), inizialmente asfalto poi diventa un piacevole e veloce sentiero che costeggia la provinciale sottostante per 1,6 km. Arrivati a Pomonte (in via G. Martini) mantenere la direzione di marcia per un breve tratto di 100 metri di asfalto fino ad intersecare il sentiero 4, tutto in salita, lo si percorre completamente per passare poi sul 3, continuando a salire. Dopo aver fatto 4,8 km si raggiunge il bivio tra il 3 ed il 10, dove la minor pendenza consente di riacquistare velocità. Proseguire sul 3 fino al successivo incrocio con il 25 a 6,4 km dalla partenza; a questo punto lo si abbandona (ci condurrebbe a Marciana) e si gira a ovest lungo il 25 e lo si percorre completamente per ritornare a Chiessi. Tuttavia, se si ha un po di tempo a disposizione, è da tener presente che dal 25, dopo aver fatto 960 m, superando il bivio con il 26 (sulla destra, scende a Colle D Orano) si può proseguire dritto per andare a visitare il Semaforo di Campo Alle Serre, che durante l ultimo conflitto aveva il compito di riconoscere le unità navali in navigazione e rilanciare i messaggi verso le stazioni radiofoniche di Genova, La Spezia, Livorno e Portoferraio; se poi non volete fare a ritroso i 370 metri, un vecchio sentiero a sud dell arrugginito traliccio che sosteneva l antenna vi riporterà sul 25. L intero percorso è un omaggio al granito, aspro e superbo dominatore del versante occidentale dell isola, offre un ottimo grip quando asciutto, mentre anche la minima umidità lo rende insidioso e scivoloso. 17

Pietre Rosse Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 7,4 km. Dislivello: 477 m. Tecnicità: media Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 49.546' E 10 24.107' Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: NO Esposizione: equamente diviso fra Nord e Sud Vie di fuga: SI si rientra subito nel bosco, dove la salita è meno decisa. Avvicinandovi alla spiaggia di Nisportino, inizierete a scendere; primi panorami di Portoferraio. Attraversate la spiaggia quasi completamente, quindi girate a sinistra lungo lo sterrato; sempre dritto lungo l'asfalto (zona priva di segnavia) quindi in prossimità di un bivio (via di fuga) dritto in salita (a destra la strada vi condurrebbe a Nisporto. Dal bivio proseguite per 600 metri sempre salendo verso est fra le varie abitazioni della zona, finché vi addentrerete nel bosco attraverso un ampio sterrato, tutta salita senza badare alle deviazioni, vi riporterà all'arrivo dopo vari tornanti. La partenza è all Aia di Cacio, facilmente raggiungibile in auto lungo la strada che collega Rio Elba a Nisporto (Falconaia); si inizia a scendere verso nord lungo il sentiero 62 (GTE). La costante discesa ci consentirà un'andatura sostenuta per almeno 2,7 km, punto in cui il 62 attraversa a destra l'asfalto per proseguire verso monte Grosso (via di fuga); ovviamente dovete tenere la sinistra (NW); proseguite all'interno della macchia per altri 700 metri fino ad affacciarvi su una ripida ed accidentata discesa, fate molta attenzione, vi porterà fino alla bella e selvaggia spiaggia dei Mangani. Attraversate le spiaggia e risalite dalla parte opposta, grezzi segnavia vi guideranno sul giusto cammino; lasciata la scogliera, 19

Rio Albano Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 15,3 km. Dislivello: 652 m. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 49.166 E 10 25.762' Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: SI Esposizione: EST Vie di fuga: SI La partenza è dal parcheggio sulla sinistra subito dopo aver lasciato l'abitato di Rio Marina; seguire lo sterrato lungo la recinzione che fiancheggia la provinciale 26 fino ad un tornante a sinistra con una sbarra, superatela e proseguite; altri due tornanti e dopo 800 metri siete ad un bivio, girate a destra in salita, da sinistra tornerete all'arrivo. A 1,3 km altro bivio sempre salendo, tenete la destra e vi affaccerete in un vasto piazzale, una sorta di anfiteatro, procedete verso il centro e noterete sulla vs destra una rampa in salita, prendetela e salite di due livelli; a questo punto state correndo lungo il percorso effettuato dai vagoni carichi di minerale, appena superate la vecchia officina a quasi 2 km, ne vedrete i resti sulla vostra sinistra. Mantenete sempre il sentiero principale, dopo un brusco tornante a destra in discesa inizierete a vedere un bacino artificiale con dell'acqua scura al suo interno, una sorta di laghetto, costeggiatelo fino a raggiungere un bivio dopo circa 5,5 km; se girate a destra raggiungerete in pochi minuti la provinciale per Cavo (via di fuga), mentre dovrete seguire l'indicazione "Il Termine" in salita. Dopo una serie di tornanti (sette) noterete dei vecchi edifici ancora protetti dalla gabbia antifulmini e ricomincerete a scendere, a circa 20 metri dall'ingresso del Termine, prendere la deviazione a sinistra, superate il rudere a destra ed attraverso un sentiero nel bosco, arriverete vicino ad una cabina dell'enel, lasciatela a sinistra e prendete la prima a destra, lo sterrato lentamente vi porterà sulla strada della Parata 9,2 km (via di fuga). A destra l'asfalto va verso la frazione di Cavo, noi teniamo la sinistra in salita per 1,7 km, supereremo il bivio per il sentiero 59 (monte Giove) fino a raggiungere l'ingresso sulla sinistra di una strada privata, prendetela mantenendovi sulla sinistra e dopo avere girato intorno alla recinzione di una proprietà, vi accorgerete che state rientrando nella zona mineraria; seguite sempre il sentiero in discesa quindi una volta allo scoperto sarete giunti su una delle balze più alte "dell'anfiteatro". Sempre dritto fino ad un bivio dopo 12,6 km (vedrete sulla vs sinistra una vasta distesa di pannelli solari), tenere la destra in salita, quindi al successivo la sinistra e noterete un vecchio edificio tappezzato di martelli pneumatici ed altri vecchi utensili; dura correre senza fermarsi a curiosare... Altri 200 metri ed aggirate una sbarra, quindi tenete sempre la sinistra a tutte le deviazioni che trovate evitando ovviamente la prima traversa sconnessa in discesa che vi farebbe ridurre di poco il chilometraggio; attraverso un bel rettilineo un'altra struttura mette in mostra una grossa ruota dentata ed altri macchinari, quindi al bivio successivo ancora a sinistra e dopo 720 vi ricongiungete al primo bivio fatto alla partenza, il restante tratto lo conoscete già. 21

S.Giovanni Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 11,0 km. Dislivello: 685 m. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 45.693' E 10 11.907' Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: NO Esposizione: equamente diviso fra NORD (1 parte) e SUD (2 parte) Vie di fuga: SI La partenza è all altezza dei ruderi della Pieve di San Giovanni, lungo la SP 37 che sale verso il monte Perone dal versante che da su Marina di Campo. Partire lungo l asfalto in discesa fino al primo tornante, all altezza del quale, sulla sinistra troverete un bivio con l indicazione verso i ruderi di San Francesco (sentiero 124). Percorsi circa 920 metri pianeggianti arriverete ad un ampia radura, e, sulla sinistra, noterete l inizio del sentiero in salita che dopo poche decine di metri vi porterà ai ruderi. Oltrepassati i ruderi inizierà un sentiero nel bosco, prima ondulato, poi più ripido. Stando attenti a non perdere la traccia nel bosco affronterete una ripida salita che vi porterà a raggiungere un ampia zona pianeggiante. Seguite quindi il largo sentiero che per qualche centinaio di metri correrà in costa fino ad incrociare la strada forestale che sale da S.Ilario (sentiero 5). Continuate in salita fino a che troverete, sulla vostra sinistra, l area di parcheggio del monte Perone, incrociando nuovamente l asfalto della SP 37. Lasciandovi alle spalle l area di parcheggio proseguite quindi lungo il sentiero 5 in salita, fino a raggiungere un bivio sulla sinistra che indicherà il sentiero 7. Prendete il sentiero 7 e percorretelo per 2.0 km, tenete soltanto conto che, nella prima parte, troverete un sentiero sulla sinistra (s. 24) che in caso di necessità potrà servire come via di fuga per raggiungere l asfalto. Dopo un tratto ondulato in costa il sentiero tenderà sulla destra salendo repentinamente, dopo poche decine di metri ed un tratto su roccia (attenzione in caso di tempo umido e pioggia) raggiungerete una radura che vi permetterà di avere un ampia visuale sul versante sud, con la vista (meteo permettendo) sulla Corsica, Pianosa e Montecristo. Proseguite in direzione sud fino a raggiungere Masso alla Quata, su cui spicca il piccolo osservatorio antincendio ormai in disuso; tenendolo alla vostra sinistra abbandonate il 7 e prendete un sentiero in discesa privo di numerazione ma non di segnavia in bianco rosso, che dopo 890 m. vi porterà ad incrociare il sentiero 30; percorretelo a sinistra per circa 200 m. fino ad incrociare il 23

25 S.Giovanni 34, svoltate ancora a sinistra e proseguite fino a raggiungere una vasta radura chiamata Piane del Canale, dove troverete un quadrivio. Voltate subito a destra di un nuovo pannello espositore in legno e poi, dopo pochi metri, a sinistra prendendo un sentiero, prima pianeggiante, poi in discesa, tracciato nella macchia mediterranea e frequentato da bikers. Seguitelo completamente per 970 m, sino a quando incrocerete il n. 35; tenete la sinistra e percorrete il sentiero fino a raggiungere una cava di granito, oltrepassata la quale giungerete ad una radura sovrastante il campo sportivo di San Piero. In caso di necessità potrete svoltare a destra e raggiungere il paese, altrimenti svoltate a sinistra e seguite il sentiero 7 in salita fino a raggiungere un altro incrocio, svoltate a destra lungo il sentiero 7A; dopo un bel tratto in saliscendi nel bosco scorgerete finalmente la sagoma della Pieve di San Giovanni e sarete finalmente tornati al punto di partenza.

San Martino Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 7,8 km Dislivello: 430 m. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 47.222 E 10 17.015 Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: SI Esposizione: NORD Vie di fuga: dal sentiero 65 in direzione EST si raggiunge la provinciale Portoferraio/Lacona a Colle Reciso. Alterna tratti nel bosco a circa 1,3 km su crinale da cui si gode ottima vista del versante sud dell isola; belli anche gli scorci su Portoferraio. Ampio parcheggio auto (a pagamento solo nei mesi estivi) a poche decine di metri dalla partenza. Partenza: Di fronte alla salita che porta alla villa di Napoleone prendere lo sterrato a sinistra, poi a dritto su ciottoli. Seguire sempre l ampio sentiero principale senza girare sul 121, quindi in prossimità di un pannello informativo in legno, passare sul s. 121; fatti circa 1800 metri, proseguire dritto (il 121 svolta salendo repentinamente a destra) sino a raggiungere un ampio sterrato pianeggiante (s. 65 e GTE), ancora pochi metri e si transita di fronte alla prima riservetta (piccolo locale destinato alla custodia delle munizioni durante la Seconda Guerra Mondiale), altri 200 metri e si trova la seconda; entrambe offrono un buon riparo in caso di improvviso maltempo. 160 metri dopo il tornante a sinistra, su cui si affaccia il 121 lasciato in precedenza, lasciamo il trafficato sterrato per continuare sulla GTE (s. 65) salendo a sinistra; da qui seguiamo la cessa tagliafuoco che sale sul monte Barbatoia e successivamente sul monte San Martino dove è presente un caratteristico blocco squadrato in granito ( il Termine ) punto di confine di 4 comuni. Discesa fino ad una radura con un piccolo rudere e varie deviazioni ( Buca di Bomba ) proseguire dritto lungo il 48 tenendo il piccolo rudere a sinistra, poiché a destra si ritorna verso le riservette e l asfalto di Colle Reciso, mentre a sinistra si scende fino al Literno (Procchio). Quindi seguire il segnavia in legno indicante San Martino e sentiero 45 che dopo un breve e sconnesso tratto di cessa taglia fuoco, attraverso vari tornanti nella macchia, arriva fino all asfalto della partenza, fiancheggiando il Park Hotel Napoleon. Lungo i sentieri (121, 65, 48 e 45) sufficiente presenza si segnaletica orizzontale in bianco/rosso e verticale in legno. 27

Viticcio Categoria: entro le 3 ore giro ad anello Lunghezza: 12,9 km Dislivello: 618 m.. Tecnicità: facile Coordinate GPS partenza/arrivo: N 42 48.950' E 10 16.477' Rifugi bivacchi ostelli: NO Rifornimenti acqua: NO Copertura cellulare: SI Servito da mezzi pubblici: SI Esposizione: NORDOVEST Vie di fuga: SI Partenza dal parcheggio del Viticcio, resettare gps e scendere pochi metri lungo l'asfalto, quindi a sinistra verso il mare; superata la seconda abitazione, girare ancora a sinistra lasciandovi il mare a destra e salire attraverso alcuni scalini. Finiti gli scalini inizia il sentiero, dopo 760 metri si raggiunge il primo bivio, proseguire dritto sul 49 in direzione del Forno, a sinistra il sentiero 51 sale verso le Cime mentre a destra si scende verso la bellissima punta Penisola (aimè privata). Raggiunto l'asfalto del Forno, scendere lungo la prima a destra attraverso le abitazioni, sempre dritto, un bel percorso fra le ville sul mare vi porterà sulla spiaggia di Scaglieri; attraversatela e superato un piccolo sperone di roccia (con una villa sopra di voi) sarete sulla spiaggia della Biodola. Anche in questo caso continuate lungo la battigia fino in fondo (sud), sotto l'hotel Hermitage; noterete un piccolo molo per l'ormeggio di natanti con sulla sinistra degli scalini, salite e girate a destra seguendo un percorso in mattoncini che segue la costa e con cui attraverserete un tunnel nella roccia (fortificazione costiera della 2 Guerra Mondiale) il cui accesso non è sempre aperto (dalla mattina alla sera durante la stagione turistica). Un bel tratto sugli scogli vi porterà fino alla spiaggia della Lamaia, prima di giungervi noterete un sentiero che entra nella macchia sulla sinistra, non seguitelo ed attraversate la spiaggia allontanandovi dal mare; vedrete un sentiero che sale verso sudovest per poi girare a destra e seguire l'andamento della costa, è il vostro. Un bel tratto nel bosco di quasi 400 metri vi porterà all'ultima spiaggetta del trail, quella di Porticciolo; anche in questo caso attraversatela ed arrampicatevi sulla roccia di fronte a voi, pochi metri e noterete sulla destra il sentiero che entra nella vegetazione. Seguitelo tenendo sempre la sinistra, a destra superata la Guardiola arrivereste sulla spiaggia di Procchio; sempre salendo si arriva su uno sterrato, girare a sinistra, successivamente diventerà asfalto; quindi dopo 4,8 km intersecate la provinciale per Procchio (via di fuga). Percorrerne una ventina di metri in direzione di Portoferraio (sinistra) e noterete un sentiero che si affaccia a monte dell'asfalto, è il 45, seguitelo per circa 1,4 km quindi 29