Piano degli Interventi Variante n. 11

Documenti analoghi
giugno 2016 TABELLA FUNZIONI E CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE COMUNE DI ROVERETO adeguata art. 87 comma 1 LP 15/2015

TABELLA D SPAZI DI PARCHEGGIO 7 MARZO 2016

764,01 mq. 61,12 8% 15% 3 /3. interventi di recupero. interventi di recupero. nuova costruzione. nuova costruzione. RESIDENZA e attività affini

COMUNE DI BOLOGNA AREA QUALITA URBANA SETTORE TERRITORIO E RIQUALIFICAZIONE URBANA URBANISTICA

Mutamenti di destinazione d uso e relativi titoli abilitativi

COMUNE DI MEZZOCORONA Provincia di Trento

IMPOSTA DI SOGGIORNO

Allegato A. 1. Rifugi escursionistici

PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Tabella A6-6 a classe di comuni - Edilizia residenziale (funzione abitativa)*

U , , , , U , , ,

A CHI RIVOLGERSI PER

PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Tabella A4-4 a classe di comuni - Edilizia residenziale (funzione abitativa)*

INDICE SOMMARIO. Capitolo II GLI ENTI ED ORGANISMI A RILEVANZA TURISTICA

Elenco procedimenti pubblicati sullo sportello SUAP online

CIRCOLARE ESPLICATIVA IN MERITO ALL ONEROSITA DEGLI INTERVENTI EDILIZI

AREA SERVIZI AL CITTADINO SERVIZIO SUAP

Glossario. I locali, situati in fabbricati rurali, nei quali viene dato alloggio a turisti da imprenditori agricoli.

PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Tabella A1-1 classe di comuni - Edilizia residenziale (funzione abitativa)*

COMUNE DI FOSSANO. D) AREE RESIDENZIALI A PARCO PRIVATO (Art N.d.A. P.R.G.C.) / mc. 6,28 8,49 14,77 1,8662 0,75 /mc.

Sportello Unico Attività Produttive (S.U.A.P.) COMUNE DI CATANZARO TABELLA DEI DIRITTI DI ISTRUTTORIA S.U.A.P.

Direzione Agroambiente e Servizi per l Agricoltura

Domanda di applicazione Imposte in misura ridotta. residente a via n. Codice Fiscale

ELABORATO DAL TARIFFARIO DELLA PREVENZIONE REGIONE TOSCANA Prossimo aggiornamento ISTAT: 01/08/2011

Quadro delle compatibilità tra attività economiche e destinazioni d'uso dei locali

INDICE SOMMARIO. Capitolo II PRINCIPI GENERALI

PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE. Tabella A1-1 a classe di comuni - Edilizia residenziale (funzione abitativa)*

Capacità Ricettiva 2015* - TERRITORIO PROVINCIALE DI COMO

PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE Tabella A2-2 a classe di comuni - Edilizia residenziale (funzione abitativa)*

PROVVEDIMENTO PROVVISORIO DI ASSIMILAZIONE TRA LE ZONE OMOGENEE (EX L.R. 47/78) E I NUOVI AMBITI ( EX L.R. 20/2002)

UFFICIO ASSOCIATO SUAP

Dati turistici suddivisi per PROVINCE

CITTÀ DI BORGOSESIA. INFORMAZIONI: IMU - TASI - TARI - Tariffe definitive Anno 2016

Notifica Sanitaria (Reg. CE n. 852/2004) con ricevuta diritti ASL - SUAP

CATEGORIE CATASTALI Quadro generale

Oneri di Urbanizzazione Primaria e Secondaria


PARAMETRAZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE TABELLA A4-4 A CLASSE DI COMUNI - EDILIZIA RESIDENZIALE (FUNZIONE ABITATIVA)*

Regolamento Urbanistico Edilizio del Comune di Noceto

5^ SETTORE URBANISTICA, AMBIENTE E ATTIVITA PRODUTTIVE

a cura di Marco Righetti Dottore Commercialista in Verona

SERVIZI ALLE IMPRESE AUTORIZZAZIONE ENTRO IL AUTORIZZAZIONE E CONTESTUALE CONCESSIONE DEL POSTEGGIO.

COMUNE DI LIMATOLA Provincia di Benevento

C O M U N E DI O P E R A

PRG.S del Comune di Orvieto

ASSESSORATO ALLE ATTIVITA ECONOMICHE, TURISMO, SPORT SERVIZIO ATTIVITA ECONOMICHE. 1. Commercio in sede fissa Commercio in aree pubbliche 3

Legge Regionale 3 gennaio 2005 n.1 DETERMINAZIONE DEGLI ONERI CONCESSORI

ANALISI CONSISTENZA RICETTIVA COMUNE DI LECCE TABELLA H. 1 TOTALE STRUTTURE RICETTIVE DICEMBRE 2007

incidenza delle spese di urbanizzazione primaria e secondaria per l'anno 2016 relativa all' AGRICOLTURA urbanizzazione secondaria

ALLEGATO 7 ALLA D.C.C. n. del ADOZIONE VARIANTE 4 AL R.U. ADEGUAMENTI DEL MINITORAGGIO PIANO DELLE FUNZIONI

$57,&2/2 2**(772 $57,&2/2 35( '(//,03267$ $57,&2/2 (6&/86,21, $57,&2/2 (6(1=,21,

Documento non definitivo

S.U.A.P. COMUNE DI FONTANIVA (PD) indentificativo 2698 DIRITTI DI ISTRUTTORIA

COMUNE DI BRENZONE SUL GARDA PROVINCIA DI VERONA

Disciplina dell esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande

COPIA N 138. Provincia di Venezia

- COMUNE DI AULETTA - Provincia di Salerno

SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE (S.U.A.P.)

REGOLAMENTO DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO

ONERI CONCESSORI DA APPLICARE NELL ANNO DELIBERA DI C.C. N. 77 DEL 06/12/2012

LEGGE 27 gennaio 2006 n.23 REPUBBLICA DI SAN MARINO NORME GENERALI PER L ESERCIZIO DEL TURISMO RURALE

Introduzione. Livello di difficoltà ( basso): Tempo di apprendimento: 5 ore. Sistema competenze: conoscere le diverse strutture ricettive

MODULO. 2. L ospitalità. Le strutture ricettive

Quadro delle compatibilità tra attività economiche e destinazioni d'uso dei locali

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO NEL COMUNE DI SAN VITO LO CAPO

C O M U N E D I G R E Z Z A N A

VARIANTE EX ART. 44 L.U.R.

90 giorni. 90 giorni

PROCEDIMENTI COMUNI A TUTTI I SERVIZI DEL SETTORE. ORGANO RESPONSABILE ADOZIONE ATTO FINALE Responsabile del settore. Responsabile Settore I

Il sottoscritto Nato il / /19 a Provincia

ASSESSORATO ALLE ATTIVITA ECONOMICHE, TURISMO, SPORT SERVIZIO ATTIVITA ECONOMICHE. 1. Commercio in sede fissa Commercio in aree pubbliche 3

RISPOSTE A DOMANDE FREQUENTI SU STRUTTURE RICETTIVE COMPLEMENTARI N.B.

COMUNE DI VILLACIDRO Provincia del Medio Campidano SERVIZIO POLIZIA MUNICIPALE e ATTIVITA PRODUTTIVE

Normative regionali a confronto in materia di strutture ricettive alberghiere

COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO IN MATERIA DI ESERCIZIO DELLA VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

COMUNE DI VIETRI SUL MARE. Strumento di intervento per il commercio su aree private Norme di attuazione

COMUNE DI GANGI Provincia di Palermo

Comune di Argenta PROVINCIA DI FERRARA

ALLEGATO A. S.U.A.P. Diritti di segreteria e spese di istruttoria

TAV. B.1 - ARRIVI, PRESENZE E PERMANENZA MEDIA NEGLI ESERCIZI ALBERGHIERI PER PAESE DI RESIDENZA DEI CLIENTI (a) VALORI ASSOLUTI

I.U.C (Imposta Unica Comunale)

OGGETTO: Circolare 7a.2017 Seregno, 5 aprile 2017

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO NEL COMUNE DI SAN VITO LO CAPO

Settori produttivi GLOSSARIO. ASIA - Archivio Statistico Imprese Attive

per il tramite del Suap del Comune di RICHIESTA DI CLASSIFICAZIONE DI UNA STRUTTURA RICETTIVA EXTRALBERGHIERA L.R. n.4 del 07/03/1995 D.lgs.

PER LA DISCIPLINA DELL IMPOSTA DI

Parere n. 72/ Applicabilità del contributo di costruzione previsto all art. 16 D.P.R. 380/01 a caso specifico

SERVIZI SPORTELLO UNICO EDILIZIA - AMMINISTRATIVO - DEMANIO MARITTIMO TIPOLOGIA TARIFFA

EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI

1. [Principi. 1. La presente legge definisce. 2. [Competenze. (Omissis).

Azienda USL n.12 di Viareggio Dipartimento di Prevenzione

COMUNE DI RADDA IN CHIANTI

D O G L I A N I NORME DI ATTUAZIONE

AREA AMMINISTRATIVA - SERVIZIO POLIZIA LOALE

Consistenza delle strutture ricettive e flussi turistici

Comune di Bertinoro - Elenco procedimenti - Settore IV - Servizi e Lavori Pubblici - Servizio Attività Economiche e Polizia Amministrativa

Attività Produttive. Attività di vendita Commercio all'ingrosso settore alimentare. Descrizione

Il sottoscritto nato il nato a prov. codice fiscale residente in CAP comune prov.

Bando Programmi Integrati per la Ricettività diffusa L. R. n 13 del 21 marzo 2007

TITOLO I - NORME GENERALI

Attività Ricettive- Guide ed Agenzie di Viaggio

Transcript:

Comune di Vigonza Piano degli Interventi Variante n. 11 Norme tecniche Novembre 2014

Comune di Vigonza Piano degli Interventi Sindaco Nunzio Tacchetto Segretario Comunale Daniela Guzzon Responsabile del settore Enzo Ferrara Coordinamento generale Antonio Buggin Contributi: Agro Ambiente Giacomo De Franceschi Rischio idraulico Giuliano Zen Ufficio di piano: Saul Manfrin, Fortunato Amore, Tommaso Benato

Art. 15 Destinazioni d uso (TESTO VIGENTE) 1. La destinazione d uso indica le diverse funzioni alle quali può essere destinata una zona territoriale omogenea, un edificio od una singola unità immobiliare/edilizia. 2. La destinazione d uso attribuibile agli immobili o a parte di essi, deve risultare compatibile con la classificazione di zona, con il grado di tutela attribuito e/o con le caratteristiche storico-culturali degli edifici individuati dal Piano degli Interventi. 3. Per quanto attiene l immobile singolo o la singola unità immobiliare/edilizia, la destinazione d uso risulta dal permesso di costruire, dalla classificazione catastale attribuita nel primo accatastamento, oppure è desumibile dalla tipologia e dall organizzazione distributiva del fabbricato. I predetti criteri di rilevazione non sono tra di loro alternativi ma devono essere utilizzati nell ordine proposto. 4. Ai fini delle presenti norme sono definite le seguenti destinazioni d uso degli immobili: a. Residenziale: qualsiasi edificio o parte di edificio destinato in maniera stabile ad abitazione. Vanno compresi anche gli spazi di pertinenza (giardino, parco, posto macchina, ecc.). In questa destinazione rientrano gli alloggi di servizio. b. Produttiva: gli edifici destinati ad attività produttive classificabili come industriali o artigianali; c. Turistica: sono strutture ricettive alberghiere: a) gli alberghi, b) i motel, c) i villaggi-albergo, d) le residenze turisticoalberghiere, e) le residenze d'epoca alberghiere, così come definite dall art.22 della L.R. 33/2002; sono strutture ricettive extralberghiere: a) gli esercizi di affittacamere, b) le attività ricettive in esercizi di ristorazione, c) le attività ricettive a conduzione familiare - bed & breakfast, d) le unità abitative ammobiliate ad uso turistico, e) le strutture ricettive residence, f) le attività ricettive in residenze rurali, g) le case per ferie, h) gli ostelli per la gioventù, i) le foresterie per turisti, l) le case religiose di ospitalità, m) i centri soggiorno studi, n) le residenze d'epoca extralberghiere, o) i rifugi escursionistici, p) i rifugi alpini, così come definite dall art.25 della L.R. 33/2002; sono strutture ricettive all'aperto: a) i villaggi turistici; b) i campeggi, così come definite dall art.28 della L.R. 33/2002. d. Commerciale-direzionale: sono destinati a tale uso gli edifici e/o i locali ove si svolge: commercio al minuto - esercizio di vicinato ai sensi L.R. 15/2004 e s.m.i.; commercio medie struttura di vendita ai sensi L.R. 15/2004 e s.m.i.; commercio grandi strutture di vendita ai sensi L.R. 15/2004 e s.m.i.; commercio - parchi e centri commerciali e outlet ai sensi L.R. 15/2004 e s.m.i.; commercio all ingrosso; locali di somministrazione e vendita di alimentari e bevande; ristoranti e trattorie; locali per pubblici spettacoli o intrattenimento, comprese le discoteche; locali per giochi, cure fisiche, ecc.; ambulatori medici e di analisi; studi professionali, agenzie (immobiliari, di viaggi, di pubblicità); banche; sedi amministrative e commerciali di società, ditte, imprese; chioschi ed edicole; rimesse di veicoli e natanti, noleggi, servizi taxi; artigianato artistico e di servizio. e. Rurale: sono i locali, le costruzioni, gli impianti e gli spazi destinati ad attività legate alla coltivazione del fondo rustico e all agriturismo. f. Servizi: le opere descritte dall art. 4 della legge 29.9.1964, n. 847 e successive modificazioni. Sono inoltre compresi: a) i campi da golf, le strutture per il motocross, i maneggi, ecc. b) gli impianti per la distribuzione del carburante, a seconda della loro particolare classificazione, possono essere di valenza solo locale o sovracomunale. c) le discariche controllate, gli altri impianti di trattamento dei rifiuti e gli impianti di depurazione delle acque. d) le strutture autorizzate ai sensi dell art. 76 della L.R. 27.6.85, n. 61. Le destinazioni d uso a servizi di cui ai punti a), b) c) e d) sopradescritti non sono classificabili tra le zone territoriali omogenee F di cui al punto 5 art. 4 del D.L. 1444/1968; tali servizi non rientrano nemmeno tra gli spazi pubblici di cui all art. 3 del citato D.L. 1444/1968, a meno che non venga stipulata con il Comune una convenzione che preveda l accesso a chiunque, anche mediante pagamento di equo prezzo; possono essere consentiti gli abbonamenti, ma non è consentito il rilascio di tessere annuali. 5. Le pertinenze e i locali funzionalmente connessi si considerano aventi la stessa destinazione delle parti principali, fatta eccezione per gli edifici ad uso residenziale annessi ad edifici produttivi perché destinati ad alloggio del proprietario o custode.

Art. 15 Destinazioni d uso (TESTO IN VARIANTE) 1. La destinazione d uso riguarda la categoria dell uso funzionale di un fabbricato o di una singola unità immobiliare tra quelle sotto elencate: a) Residenziale: attribuita alle superfici di unità immobiliari destinate all uso abitativo. b) Ricettiva: di tipo alberghiero, all aperto, extralberghiero, attribuita alle superfici di unità immobiliari destinate agli usi indicati dalla Legge Regionale 14 giugno 2013, n. 11, Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto. c) Direzionale: attribuita alle superfici di unità immobiliari destinate ad attività amministrative o professionale, comprendente le seguenti attività: 1) Professionale: destinata ad uffici, studi, banche, sedi di enti, associazioni, sindacati, e partiti, tutti di natura privata. 2) Ricreativa: destinata a sale da ballo, discoteche, sale singole e multiple cinematografiche e teatrali, beauty farm e attività per la rigenerazione del corpo diverse da quelle per la diagnosi e la cura sanitaria e la riabilitazione riconosciute dalla legge, nonché le superfici anche di unità immobiliari destinate agli impianti e alle attrezzature sportive, tutti di natura privata, quali: campi da gioco, piscine, maneggi, golf, escluse le residenze a servizio delle attività medesime. 3) Sanitaria e assistenziale di natura privata: destinata ad attività assistenziali e sanitarie riconosciute dalla legge, quali: strutture di cura e ricovero, cliniche, case di riposo, residenze protette per anziani e portatori di handicap, poliambulatori, centri diagnostici strumentali, centri di riabilitazione fisicofunzionale. 4) Istruzione: destinata ad attività per l infanzia e l istruzione scolastica di ogni ordine e grado riconosciute dalla legge, nonché convitti e collegi, tutti di natura privata. 5) Ricerca tecnico-scientifica: destinata ad attività di ricerca tecnica e scientifica in cui non si svolgono attività industriali di produzioni di merci e beni. d) Commerciale: attribuita alle superfici di unità immobiliari destinate ad attività commerciali e comprendente le seguenti attività, fermo restando quanto stabilito dalla Legge Regionale 28 dicembre 2012, n. 50 Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto : 1) Al dettaglio: destinata ad attività svolta da chiunque professionalmente acquisti merci in nome e per conto proprio e la rivenda al consumatore finale. In questa categoria sono comprese le attività per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande se non collegate con le attività di cui alla lettera c) e tutti gli esercizi commerciali definiti al dettaglio dalla legislazione di settore. 2) All ingrosso: destinata ad attività svolta da chiunque professionalmente acquisti merci in nome e per conto proprio e le rivenda ad altri commercianti all ingrosso o al dettaglio o a utilizzatori professionali e a grandi consumatori. e) Produttiva: attribuita alle superfici di unità immobiliari destinate allo svolgimento di attività produttive, comprendente le seguenti attività: 1) Artigianale: come definita dalla legislazione di settore, comprendente le seguenti attività: a. di Produzione: destinata ad attività di produzione o di trasformazione di beni; b. di Servizi: adibita ad attività di prestazione di servizi, comprese le attività connesse alla cura della persona e quelle di manutenzione dei beni di uso personale e comune. 2) Industriale: destinata alla produzione o alla trasformazione di beni, come definita dalla legislazione di settore. f) Agricola o rurale: attribuita alle superfici di unità immobiliari funzionalmente connesse all esercizio dell attività agricola, comprendente le seguenti attività: 1) Agricolo produttiva: ubicata in zona agricola, destinata allo svolgimento dell attività dell imprenditore agricolo come definito dall articolo 2135 del Codice Civile e come individuate, a titolo non esaustivo, nell Atto di indirizzo previsto dall articolo 50, lettera d), punto 3), della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11. 2) Residenziale agricola: attribuita alle superfici di unità immobiliari in zona agricola destinate ad abitazione dell imprenditore agricolo singolo o associato, dei suoi familiari e degli addetti regolarmente occupati nell azienda agricola, nel rispetto delle disposizioni regionali vigenti, compresi gli accessori e le pertinenze alle stesse. 3) Agrituristica: destinata ad usi agrituristici, come definiti dalla legislazione vigente. 4) di Allevamento intensivo in zona agricola: destinata all allevamento di animali, comprese le relative pertinenze e impianti, non connesse funzionalmente con il fondo agricolo secondo le disposizioni regionali vigenti. g) di Servizi e attrezzature collettive: attribuita alle superfici di unità immobiliari o di aree destinate a opere e impianti pubblici o di pubblico interesse.

2. I progetti degli interventi soggetti a titolo abilitativo, contengono la specificazione della destinazione d uso degli immobili e delle singole parti che li compongono secondo la classificazione di cui al comma 1, fatte salve le ulteriori indicazioni derivanti dall applicazione di leggi speciali. 3. Le destinazioni d uso in atto delle unità immobiliari sono quelle stabilite dal titolo abilitativo e in assenza o nell indeterminatezza di questo, dalla classificazione catastale attribuita in sede di primo accatastamento o da altri documenti previsti dalla legge che comprovino la destinazione d uso attuale. 4. Fermo restando quanto previsto dall articolo 45, comma 4, della Legge Regionale 23 aprile 2004, n. 11, il trasferimento dell immobile a soggetti privi del requisito di imprenditore agricolo costituisce mutamento di destinazione d uso ai fini della modifica della destinazione residenziale agricola, di cui al comma 1, lettera f), in destinazione residenziale di cui al comma 1, lettera a). 5. Ai sensi dell articolo 2 della legge regionale 8 luglio 2009 n. 14, in zona territoriale omogenea agricola sono da considerarsi proprie le destinazioni d uso di cui al comma 1 lettera f).