Carli Gastone, Carli Emanuela e Trevisan Giovanna. Via della Salute CITTADELLA (PD)

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Committente Carli Gastone, Carli Emanuela e Trevisan Giovanna Via della Salute - 35013 CITTADELLA (PD) Progetto IMPIANTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN VIA DELLA SALUTE - CA ONORAI, CITTADELLA (PD) Oggetto PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO PER L'INSTALLAZIONE DI N.1 PUNTO LUCE SU PARCHEGGIO AD USO PUBBLICO Documento RELAZIONE TECNICA TIMBRO E FIRMA File 036 PP R Fase progettuale PRELIMINARE Data 05 MAGGIO 2016 Progettista BRESSAN ing. FERNANDO STUDIO DI INGEGNERIA BRESSAN Progettazione impianti elettrici e tecnologici Via A. de Gasperi, 16-35010 Grantorto (PD) Italy Tel. 328 3371885 mail: info@studiobressan.eu P.IVA 04612500282 CF BRSFNN86P23C743E

SOMMARIO 1. GENERALITÀ... 3 2. NORMATIVA... 4 3. CRITERI DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA IN BASSA TENSIONE... 5 3.1. GENERALITÀ... 5 3.2. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI... 5 3.3. PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI... 6 4. DISTANZE DI RISPETTO IN PROSSIMITA DI ALTRI SERVIZI... 6 4.1. INCROCI O PARALLELISMI CON CAVI DI TELECOMUNICAZIONE... 6 4.2. INCROCI O PARALLELISMI CON TUBAZIONI METALLICHE DIVERSE DAI GASDOTTI... 7 4.3. INCROCI O PARALLELISMI TRA CAVI DI ENERGIA E GASDOTTI... 7 5. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE... 7 5.1. GENERALITA... 7 5.2. ILLUMINAZIONE STRADALE... 7 6. CONDUTTORI... 8 6.1. GENERALITÀ... 8 6.2. TIPOLOGIA DEI CAVI... 8 6.3. PORTATA DEI CAVI... 8 7. VERIFICHE FINALI... 9 2

1. GENERALITÀ Scopo della presente trattazione è la descrizione dei lavori da eseguire per l installazione di un proiettore a LED nell area destinata a parcheggio con vincolo ad uso pubblico in Via della Salute Cittadella (PD) frazione Cà Onorai Nella presente, sono descritte le tipologie dei materiali da utilizzarsi e le modalità di installazione ai sensi del D.M. n.37 del 22/01/2008. La presente relazione tratta le seguenti argomentazioni: - Dati di progetto dell impianto elettrico - Leggi e norme di riferimento - Descrizione delle misure di protezione - Soluzioni impiantistiche, tipologia e dimensionamento dei componenti - Verifiche finali Gli impianti oggetto della presente relazione tecnica sono suddivisibili per tipologia in: - Quadri elettrici - Conduttori e relativo sistema di distribuzione - Impianto illuminazione 3

2. NORMATIVA La progettazione, la costruzione e la messa in opera degli impianti, apparecchi e macchine deve essere effettuata in conformità alle leggi e normative attualmente in vigore. Di seguito vengono riportate alcune delle principali disposizioni legislative da considerare all'atto dell installazione. L'elenco non deve intendersi esaustivo e l'installatore deve considerare comunque quanto gli compete, anche se non espressamente elencato, per il rispetto della regola d'arte a salvaguardia della sicurezza delle persone e cose all'interno dell'area dell'immobile. Leggi e decreti Legge Reg. 07/08/2009 n. 17 Norma Regione Veneto per la prevenzione dell inquinamento luminoso. Legge 01/03/68 n. 186 D.Lgs 09/04/08 n. 81 Legge 23/08/2004 n. 239 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature,..., impianti elettrici e elettronici. Attuazione dell art.1 della legge 03/08/2007 n 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia. Norme CEI 0-2 fasc. 6578 (2002) Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici. 11-17 fasc. 8402 (2006) 11-27 fasc. 2035 (1997) 17-5 EN 60947-2 17-41 Impianti di produzione, trasporto, distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo. (Ed. Terza) Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. fasc. 8917 (2007) Apparecchiatura a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici. (Ed. Ottava) fasc. 2261E (1994) Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari. 20-22/2 fasc. 8355 (2006) Prove di incendio su cavi elettrici. Parte 2:Prova di non propagazione dell incendio 20-22/3-0 EN 50266-1 fasc. 6486 (2002) Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio Prova di propagazione della fiamma verticale di fili o cavi montanti verticalmente a fascio. Parte 1: Apparecchiature 20-40 fasc. 4831 (1998) Guida per l uso di cavi a bassa tensione CEI-UNEL 35024/1 34 21 EN 60598-1 fasc.3516 (1997) fasc. 7629 (2005) Cavi elettrici con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa in aria. Apparecchi di illuminazione. Parte I: prescrizioni generali e prove (Ed. Ottava) 64-8/1 7 Variante 7 (2012) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua. Parti 1,2,3,4,5,6,7. 70 1 EN 60529 fasc. 3227C (1997) Gradi di protezione degli involucri. (Codice IP) 4

Norme UNI UNI 11248 (2007) Illuminazione delle strade con traffico motorizzato All atto della realizzazione si dovranno tenere in considerazione tutte le disposizioni emanate dai vari Enti interessati all opera, quali ANAS, TELECOM, ENEL, AZIENDA GAS, CONSORZI DI BONIFICA, ACQUEDOTTO, ASL, ecc.., nonché le indicazioni che saranno richieste agli stessi enti in relazione alla definizione della posizione degli impianti tecnologici e delle tubazioni interrate e della loro coesistenza con i cavidotti di cui al presente impianto. 3. CRITERI DI DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA IN BASSA TENSIONE 3.1. GENERALITÀ L impianto di illuminazione esistente sarà ampliato con l installazione di un nuovo proiettore a LED nell area parcheggio la cui linea di alimentazione sarà derivata dall apparecchio adiacente esistente. Il nuovo collegamento sarà realizzato tramite uno scavo, predisponendo una tubazione di diametro adeguato posta alla profondità di circa 70 cm dotata di protezioni laterali e di nastri segnalatori che, identificando il tipo di conduttura, evitino incidenti dovuti a future intercettazione in occasione di scavi. Nella realizzazione delle opere di scavo e posa del cavidotto l impresa dovrà verificare la presenza dei sottoservizi, interessando gli Enti erogatori degli stessi al fine di controllare la posa ed evitare che vi siano danni e disservizi. I conduttori saranno posati entro tubazione costituita da cavidotto flessibile a doppia parete, liscio internamente e corrugato esternamente, avente dimensione 90 mm posto entro scavo realizzato in banchina. Il corpo illuminante sarà installato su apposito palo troncoconico diritto, fissato al proprio plinto di fondazione per una profondità di 0,8 m. Le derivazioni dalla dorsale, della linea che alimenta l apparecchio, sarà realizzata all interno del palo, in corrispondenza della morsettiera posta all interno dell asola superiore. L'impianto di illuminazione dovrà essere totalmente realizzato in classe di isolamento II, ovvero dovranno essere presenti tutti i requisiti riportati di seguito: - l'apparecchio di illuminazione deve essere in classe di isolamento II; - la morsettiera a bordo palo deve essere in classe II; - la linea di alimentazione tra morsettiera e apparecchio di illuminazione deve essere in cavo FG7(O)R (classe II); - la linea dorsale di alimentazione deve essere in cavo FG7(O)R (classe II). 3.2. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI La protezione contro i contatti diretti sarà effettuata mediante isolamento delle parti attive (in tensione), o protezione mediante involucri e barriere (in generale per apparecchiature di comando, protezione e manovra, morsettiere, e apparecchi utilizzatori). Le parti attive saranno completamente ricoperte con un isolamento che può essere rimosso solo mediante distruzione. L isolamento dei componenti costruiti in fabbrica dovrà soddisfare inoltre le relative Norme. La protezione contro i contatti indiretti sarà effettuata utilizzando componenti elettrici con isolamento in classe II tale da resistere alle influenze meccaniche, chimiche, elettriche e termiche alle quali possono essere sottoposti in esercizio. 5

3.3. PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI Si distinguono le protezioni contro i cortocircuiti e quelle contro i sovraccarichi. In caso di corto circuito gli interruttori presenti sul quadro devono avere potere di interruzione tale da garantire autonomamente o in back-up l intervento in tempi compatibili con la qualità dell isolante dei conduttori. In tutte le linee partenti dovrà essere verificato il coordinamento in modo che il valore dell energia lasciata passare dal dispositivo prima dell interruzione sia inferiore rispetto a quella sopportabile dal conduttore interessato: I² t < (K S) 2. In sede progettuale si è verificato il dimensionamento delle sezioni dei conduttori in funzione della taratura degli interruttori posti a protezione della linea tenendo conto delle condizioni di posa dei cavi seguendo le disposizioni contenute nelle: - CEI-UNEL 35026 Portate di corrente in regime permanente per posa interrata - CEI-UNEL 35024/1 Portate di corrente in regime permanente per posa in aria Le portate dei cavi sono state calcolate per le condizioni più gravose alle quali si è ipotizzato possano essere sottoposti. 4. DISTANZE DI RISPETTO IN PROSSIMITA DI ALTRI SERVIZI In presenza di cavidotti o tubazioni metalliche interrate si dovranno rispettare le indicazioni fornite dagli enti gestori o proprietari degli stessi sempre che esse non siano in contrasto con le normative correnti e sotto riportate. Nella posa interrata le tubazioni di distribuzione dell energia elettrica dovranno soddisfare le disposizioni delle CEI 11-17 fasc. 1890. Negli attraversamenti di strade statali e provinciali le condutture dovranno essere poste entro tubi o manufatti robusti (ad es. tubo in ferro zincato di spessore > 2 mm) posti alla profondità di almeno 1 m sotto il piano carrabile e le tubazioni dovranno essere prolungate di 0.60 m fuori della sede stradale. Negli attraversamenti o nei percorsi su strade comunali o private e su banchine pedonabili, i cavidotti contenuti entro tubazione in pvc potranno essere posti a profondità 0,5 m purché siano provvisti di protezione meccanica supplementare posta superiormente ai tubi isolanti (ad esempio con tegoli, lastre o con ricoprimento in calcestruzzo). Negli incroci o parallelismi con altri servizi si potranno verificare i casi seguenti: 4.1. INCROCI O PARALLELISMI CON CAVI DI TELECOMUNICAZIONE Nell incrocio tra cavi di energia e di telecomunicazione devono essere osservate le seguenti prescrizioni: o il cavo di energia deve, di regola, essere situato inferiormente al cavo di telecomunicazione; o la distanza tra i due cavi non deve essere inferiore a 0,30 m o il cavo posto superiormente deve essere protetto per una lunghezza non inferiore a 1 m con tubo o cassetta in acciaio inox o zincato di spessore minimo 2 mm. Quando almeno uno dei due cavi è posto dentro appositi manufatti (tubazioni, cunicoli, ecc.) che proteggono il cavo stesso e ne rendono possibile la posa e la successiva manutenzione senza la necessità di effettuare scavi, non è necessario osservare le prescrizioni sopraelencate. 6

4.2. INCROCI O PARALLELISMI CON TUBAZIONI METALLICHE DIVERSE DAI GASDOTTI Negli incroci in genere è preferibile disporre il cavo di energia sottostante la tubazione metallica. Il cavo di energia, protetto e segnalato come indicato in precedenza, deve essere posto a distanza di non meno di 0,5 m dalla tubazione. La distanza può essere ridotta a 0,3 m se il cavo o il tubo metallico è contenuto in manufatto di protezione non metallico o se tra i tubi è interposto un elemento separatore non metallico. I giunti, le connessioni e/o derivazioni del cavo di energia devono distare non meno di 1 m dal punto di incrocio con la tubazione metallica misurato in pianta. Nei parallelismi la distanza in pianta tra tubazioni metalliche e manufatti di protezione non deve essere inferiore a 0,30 m misurati in proiezione orizzontale. 4.3. INCROCI O PARALLELISMI TRA CAVI DI ENERGIA E GASDOTTI Ai sensi del D.M. 24/11/1984 Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l accumulo e l utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0.8, la coesistenza tra cavi di energia e gasdotti deve essere definita con il Concessionario del servizio. Le condotte del gas metano si dividono in specie diverse in funzione della pressione di esercizio. Le conduttore a pressione più elevata sono di, 1 specie, quelle di distribuzione finale sono di 6 e 7 specie. Nell ipotesi che le condotte del gas siano di 4, 5 specie, negli incroci le distanze delle condutture elettriche dalle condotte devono essere di almeno 0,5 m sia che siano superiori che inferiori. Nei parallelismi la distanza tra cavi e tubazioni deve essere la maggiore possibile mantenendo il minimo di 0.5 m tra cavidotti e condotte del gas di 4 e 5 specie. Negli incroci verso condotte di 6 e 7 specie la distanza di rispetto deve consentire gli interventi di manutenzione su entrambi i servizi. Se possibile dovrà essere mantenuta la distanza di 0.5 m, qualora ciò non fosse realizzabile si dovranno interporre tra la condotta e la conduttura elementi separatori non metallici o tubazioni di contenimento prolungate per almeno 1 metro dall incrocio nei sovrappassi e per 3 m nei sottopassi. Nei parallelismi non sono previste distanze di rispetto mantenendo sempre la condizione che sia possibile intervenire su entrambi i servizi in caso di manutenzione e concordando le modalità di posa con il concessionario del servizio. 5. IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE 5.1. GENERALITA Si ricorda che per apparecchi in classe di isolamento II vige il divieto di collegamento a terra perché si ritiene che sia minore la probabilità che possa cedere l'isolamento doppio o rinforzato piuttosto che la carcassa, se collegata a terra, possa assumere tensioni pericolose introdotte dallo stesso impianto di terra. 5.2. ILLUMINAZIONE STRADALE L'impianto di illuminazione a servizio della strada in oggetto è esistente e sarà ampliato con l installazione di un ulteriore proiettore a LED tipo CARIBONI modello LEVANTE SMALL avente potenza 21W (230V-50Hz), distribuzione luminosa asimmetrica stradale. Il proiettore sarà dotato di lampada a LED 3000 K e sarà fissato con attacco a cima palo su palo troncoconico. 7

E necessario e indispensabile, al fine di rispettare i parametri stabiliti dalla legge regionale n 17 del 7 Agosto 2009 riguardante il contenimento dell inquinamento luminoso e il risparmio energetico nell illuminazione per esterni, che, il rapporto fra interdistanza e altezza delle sorgenti luminose non sia inferiore a 3,7. 6. CONDUTTORI 6.1. GENERALITÀ Il dimensionamento delle sezioni dei conduttori è stato effettuato in funzione della taratura degli interruttori posti a protezione della linea ed in funzione della tipologia di posa dei cavi, dei coefficienti che tengono conto della temperatura ambiente e del numero dei circuiti attivi presenti nel cavidotto. Le portate dei cavi sono state calcolate per le condizioni più gravose alle quali si è ipotizzato possano essere sottoposti. 6.2. TIPOLOGIA DEI CAVI I cavi da utilizzarsi nella realizzazione degli impianti sono: - Cavi elettrici tipo FG7(O)R 0,6/1kV: Cavi elettrici in gomma etilenpropilenica non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi, conformi alle norme CEI 20-13, 20-22 parte II, 20-35, 20-37 parte II, 20-52, tensione nominale U0/U=0,6/1 kv, isolante HEPR qualità G7. 6.3. PORTATA DEI CAVI Per il calcolo delle portate dei cavi posati su canali o all interno di tubazioni si è fatto riferimento alla Norma CEI-UNEL 35024/1. Le tipologie di posa previste per i cavi possono essere riassunte in: Posa n 61 Cavi multipolari o unipolari con guaina, in tubi protettivi interrati ; La portata Iz di un cavo in aria si calcola con la formula: Iz = I 0 x K 1 x K 2 Dove: I 0 = portata in aria a 30 C relativa al metodo di installazione previsto; K 1 = fattore di correzione per temperature ambiente diverse da 30 C; K 2 = fattore di correzione per più circuiti installati in fascio o strato; La portata I Z di un cavo interrato si calcola con la seguente formula: I Z = I 0 x K 5 x K 6 x K 7 x K 8 Dove: I 0 = portata relativa al metodo di installazione previsto; K 5 = fattore di correzione per influenza della temperatura del terreno; K 6 = fattore di correzione per gruppi di più circuiti installati sullo stesso piano; K 7 = fattore di correzione per influenza profondità di posa; K 8 = fattore di correzione per influenza resistività termica del terreno. I calcoli per le portate delle varie linee sono stati effettuati tenendo in considerazione una temperatura ambiente di 30 C con conseguente coefficiente di riduzione pari a K 1 =1. 8

Con tali dati il valore delle portate I z delle linee partenti dai quadri sono compatibili con le correnti di impiego dei circuiti I b e le correnti nominali In degli interruttori tenuto conto della corrente di funzionamento I f realizzando per tutte le linee le condizioni imposte dalla norma CEI 64-8/4. Con le tarature dei relè termici (Ith) indicate negli schemi sono rispettati i coordinamenti prescritti dall art. 433.2 delle CEI 64-8/4 essendo I b I n I z e I f 1,45 I z, dove: I b = corrente di impiego del circuito: I z = portata in regime permanente della conduttura; I n = corrente nominale del dispositivo di protezione; I f = corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro un tempo convenzionale e in condizioni definite. L art. 525 della norma CEI 64-8 prescrive che, nel dimensionamento delle sezione dei cavi, la caduta di tensione tra l origine dell impianto utilizzatore e qualunque apparecchio utilizzatore non deve essere superiore al 4% della tensione nominale dell impianto. 7. VERIFICHE FINALI Ai sensi del D.P.R. 22/10/01 n. 462 l installatore dovrà accertare con esami a vista e con verifiche strumentali l idoneità dell impianto alla messa in esercizio rilasciando la dichiarazione di conformità, che come indicato dall art. 2 c. 1 del predetto decreto, equivale a tutti gli effetti ad omologazione dell impianto. Le verifiche comprendono gli adempimenti previsti dalla norma CEI 64-8/6 con particolare riferimento all art. 61.2 (esame a vista) e alla sezione 61.3 (prove). I risultati delle stesse fanno parte integrante del fascicolo dell opera consegnato al Committente. 9