Benvenuti al Nord Investire nella democrazia per creare sviluppo al Nord ed al Sud: le proposte del Terzo Settore IL PATTO DI SUSSIDIARIETA' STIPULATO TRA TERZO SETTORE E ISTITUZIONI PUBBLICHE IN PUGLIA Bologna, 20 marzo 2013
FQTS. Il Mandato: Infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno; Creazione e rafforzamento delle reti di T.S. sul territorio; Coesistenza di soggetti diversi per natura giuridica, dimensione, settore operativo, cultura, ecc.; Mediazione che valorizzi le eccellenze e non Mediazione che valorizzi le eccellenze e non appiattisca verso la media (mediocrità).
FQTS = una formazione orientata al cambiamento, quindi una formazione che: Fa crescere le competenze e le abilità/capacità dei partecipanti; Agisce sulla autoconsapevolezza dei ruoli sociali rivestiti dai (o da rivendicare per i) partecipanti; Armonizza visioni, metodologie, strategie dei diversi attori in un sistema coerente; Mette in dialogo i formandi con il territorio in cui essi operano.
I CONTENUTI: LA SUSSIDIARIETÀ; I BENI COMUNI.
Le attività formative: Seminari interregionali; Seminari regionali: Tavola rotonda pubblica il venerdì pomeriggio; i Workshop la giornata del sabato.
Setting, metodologie, ecc. La residenzialità; L'articolazione geografica ed il protagonismo dei partecipanti; Il clima psicologico; Il coinvolgimento di tutto il sistema (GdP, Reti, Territori, ecc.) nelle attività formative; Lo scenario planning.
I nostri quadri
I relatori del percorso formativo Gianfranco Viesti Peppino Cotturri Piero D'Argento Paolo Cacciari Giuseppe Ponzini Franco Chiarello Ugo Mattei
Alcuni dati sui partecipanti i esterni coinvolti nel percorso FQTS2 - Tavola rotonda Conversano (29-30 ottobre 2010): 55 partecipanti - Tavola rotonda Barletta (10-11 dic 2010): 47 partecipanti - Conferenza regionale del Terzo Settore Brindisi (4-5 mar): 120 partecipanti - Tavola rotonda Lecce (25-26 mar): 68 partecipanti - Tavola rotonda Foggia (10-11 giu 2011): 57 partecipanti - Conferenza regionale Terzo Settore Taranto (16-17 set 2011): 152 partecipanti
Soggetti coinvolti nel percorso: -Regione Puglia - Anci Puglia - Organizzazioni i i sindacali - Comuni ospitanti - Province
Il dibattito e le sessioni di lavoro hanno portato il gruppo a modellizzare Le Case della Sussidiarietà e dei Beni Comuni luoghi fisici ipotizzati come piattaforme sovraterritoriali dove consentire alle organizzazioni del Terzo Settore di: - conoscere sempre più e meglio le altre organizzazioni - creare e potenziare le attività di rete utili a determinare un azione di pressione politica - sviluppare azioni ed interventi di difesa dei diritti dei più deboli e di nascita di specifici protocolli con le Istituzioni
La fase istituente: Istituzione di un comitato promotore, ossia di una rete di soggetti locali li che si impegnano nel sostegno e nella rappresentanza dell'iniziativa; Individuazione di un coordinatore locale di progetto; Costituzione di una cabina di pilotaggio composta da un referente per ogni ente facente parte del comitato promotore.
Una volta avviata e portata a regime la Casa della Sussidiarietà e dei Beni Comuni, la struttura organizzativa sopra delineata dovrebbe continuare ad operare solo per garantire la piena funzionalità logistica, strutturale ed amministrativa dell'iniziativa, mentre lo sviluppo delle ulteriori azioni operative dovrebbe avvenire sulla base di un modello organizzativo molto più dinamico e flessibile.
Si prevede infatti che ogni possibile azione di sussidiarietà i o di tutela t e/o valorizzazione i di beni comuni, sia strutturata sulla base di tre soli elementi: 1. una Carta dei principi 2. la Piena autonomia di ogni ente aderente 3. un Protocollo di comunicazione
1. La Carta dei principi, dopo un congruo periodo di riflessione condivisa, intende: - fissare gli obiettivi da raggiungere; - pianificare le azioni da compiere; -esplicitare le interconnessioni fra i vari soggetti coinvolti e maggiormente significative per la buona riuscita dell'iniziativa; - individuare le risorse necessarie per la realizzazione.
2. Con Piena autonomia di ogni ente o soggetto o attore che vuole aderire all'iniziativa, si intende dare un elemento di garanzia a tutto l'impianto al fine di permettere una reale innovazione che si intende apportare con le Case della Sussidiarietà e dei Comuni. In sostanza ogni soggetto aderente ad una carta dei principi, decide da sé e solo per sé cosa vuole apportare per il raggiungimento degli obiettivi condivisi. In tal modo l'azione complessiva realizzata sul territorio i risulterà come la somma sistemica delle azioni singole messe in atto autonomamente da ogni soggetto coinvolto.
3. il Protocollo t di comunicazione i dovrà: - stabilire le notizie, le informazioni ed i dati che devono essere messi in circolazione; i - definire le modalità organizzative ed operative per permettere tale circolazione di notizie; - stimolare la riflessione comune per permettere un costante aggiornamento delle azioni messe in campo; - incentivare ed ispirare nuovi ed ulteriori apporti che potrebbero rivelarsi utili od opportuni in corso d'opera; - favorire il sostegno reciproco fra i vari attori coinvolti.
Fra le altre innovazioni che si vogliono introdurre con questa proposta, vi è anche quella di promuovere forme di coordinamento non gerarchiche h e prive di organi direttivi, in modo da garantire la piena autonomia di tuttitti i soggetti che operano nei territori i per la costruzione di una società più umana.
Venerdì 16 settembre 2011, nel Palazzo di città di Taranto, in occasione della Conferenza en Regionale sul tema Beni Comuni e Sussidiarietà: le nuove frontiere della democrazia è stato formalmente sottoscritto da Regione Puglia e da Anci Puglia il "Patto di Sussidiarietà" promosso da Forum del Terzo Settore, CSV Net e Convol (come esito del percorso formativo Formazione dei quadri del Terzo Settore Meridionale - FQTS 2 ). Alla data odierna sono in fase di start up due Case: la prima a Brindisi dovrebbe partire entro la primavera, la seconda ad Otranto che contiamo di attivare in autunno.
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