Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie. L evoluzione normativa dopo l emanazione del D.M 19/03/2015, il ruolo del RTSA

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Prevenzione incendi nelle strutture sanitarie L evoluzione normativa dopo l emanazione del D.M 19/03/2015, il ruolo del RTSA Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-1

Il concetto di SGSA - D.Lgs. 334/99: "Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose (c.d. Direttiva Seveso); - D.Lgs. 105/2015: Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose ; - D.M. 09/05/2007 Direttive per l'attuazione dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio (art. 6 Sistema di gestione della sicurezza antincendio). Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-2

Il concetto di SGSA SGSA PREVENZIONE INCENDI D.M. 9.5.2007: Direttive per l'attuazione dell'approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Art. 6 Sistema di gestione della sicurezza antincendio Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-3

Il concetto di SGSA D.M. 3 AGOSTO 2015: CODICE DI PREVENZIONE INCENDI SEZIONE S.5: GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO (G.S.A.) Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-4

Il concetto di SGSA Un sistema di gestione della sicurezza antincendio non è un semplice adempimento o una norma di esercizio, ma un insieme strutturato di regole, di procedure e tutto quanto necessario alla gestione della sicurezza, organizzato sulla base di una o più normative di riferimento. In sintesi, per raggiugere l obiettivo, si deve applicare un approccio gestionale organizzativo. Si crea così uno strumento di controllo di tipo dinamico e flessibile in grado quindi di essere calibrato in maniera ottimale anche in funzione di eventuali cambiamenti nella configurazione di base. (ad esempio, come nel caso in esame, con i lavori in continua evoluzione). Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-5

Il concetto di SGSA Nell ambito del programma per l attuazione del SGSA devono essere valutati ed esplicitati i provvedimenti presi relativamente ai seguenti punti: - organizzazione del personale (Formazione/Informazione/Addestramento); - identificazione e valutazione dei pericoli derivanti dall attività; - controllo operativo (Stabilire procedure operative/controllo su impianti ed apparecchiature critici /gestione della documentazione) ; - gestione delle modifiche (Tecnico impiantistiche/procedurali ed organizzative quindi successivo aggiornamento della documentazione); - pianificazione di emergenza (Analisi delle conseguenze, pianificazione e documentazione); - sicurezza delle squadre di soccorso (Ruoli e responsabilità); - controllo delle prestazioni (Valutazione delle prestazioni/analisi di incidenti, quasi-incidenti, anomalie); - manutenzione dei sistemi di protezione (Registri interventi di manutenzione); - controllo e revisione (Verifiche ispettive/riesame della politica di GSA). Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-6

D.M. 19.3.2015: chi è il responsabile tecnico delle sicurezza antincendio in prima analisi UNA FIGURA CHE POTRÀ COINCIDERE CON ALTRE FIGURE INTERNE ALL ATTIVITÀ, INSERITA NELL ORGANIGRAMMA AZIENDALE E CON SPECIFICHE DELEGHE IN POSSESSO DELL ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE CON ESITO POSITIVO AL CORSO BASE DI SPECIALIZZAZIONE DI CUI AL D.M. 5 AGOSTO 2011: IN PRATICA UN PROFESSIONISTA ANTINCENDIO ISCRITTO IN ALBO MINISTERIALE DEDICATO Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-7

D.M. 19.3.2015: perché nasce l esigenza di questa figura NELLA REALTÀ QUOTIDIANA DELLE STRUTTURE SANITARIE IN MOLTI CASI SI VIENE A CREARE UNO SCOLLAMENTO TRA LA FASE PROGETTUALE, LA FASE REALIZZATIVA E QUELLA CERTIFICATIVA FINALE, CON TUTTI I PROBLEMI CHE NE CONSEGUONO INFATTI IN GENERE GLI ENTI E I PRIVATI RESPONSABILI SI AFFIDANO A PROFESSIONISTI ESTERNI PER GLI ASPETTI LEGATI AGLI OBBLIGHI NORMATIVI (PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI, PROGETTI IMPIANTI/STRUTTURE, CERTIFICAZIONI, ECC.) MA NON POSSIEDONO UNA FIGURA IN GRADO DI GESTIRE E CONTROLLARE IL PROCESSO NEL SUO COMPLESSO Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-8

D.M. 19.3.2015: il responsabile tecnico delle sicurezza antincendio, cosa non è obbligato a fare REDIGERE IL PROGETTO DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI REDIGERE LE ASSEVERAZIONI CHE ACCOMPAGNANO LE SEGNALAZIONI CERTIFICATE DI INIZIO ATTIVITÀ PREVISTE AL TERMINE DEI PERIODI INDICATI DALLA NORMA REDIGERE CERTIFICAZIONI DI STRUTTURE E/O IMPIANTI CORRELATI ALLE ASSEVERAZIONI PREVISTE NEGLI STEP INDICATI DALLA NORMA COMUNQUE DEVE ESSERE IN GRADO DI COMPRENDERE E GESTIRE QUESTI ASPETTI Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-9

D.M. 19.3.2015: il responsabile tecnico della sicurezza antincendio Figura di riferimento atta a COORDINARE MISURE TECNICHE PROGETTO DI ADEGUAMENTO ANTINCENDIO (scaglionati entro 1/3/6/9 anni) MISURE GESTIONALI S.G.S.A. (attuazione di divieti, limitazioni, condizioni di esercizio ordi. ed in emerg.) SODDISFACIMENTO OBIETTIVI DI SICUREZZA ANTINCENDIO SECONDO UN CRONOPROGRAMMA Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-10

D.M. 19.3.2015: gli obiettivi di sicurezza A. MINIMIZZARE LE CAUSE DI INCENDIO B. GARANTIRE LA STABILITÀ DELLE STRUTTURE PORTANTI AL FINE DI ASSICURARE IL SOCCORSO AGLI OCCUPANTI C. LIMITARE LA PROPAGAZIONE DI UN INCENDIO ALL INTERNO DEI LOCALI D. MINIMIZZARE LE CAUSE DI INCENDIO AD EDIFICI E/O LOCALI CONTIGUI E. ASSICURARE LA POSSIBILITÀ CHE GLI OCCUPANTI LASCINO IL LOCALE INDENNI O CHE GLI STESSI SIANO SOCCORSI IN ALTRO MODO F. GARANTIRE LA POSSIBILITÀ PER LE SQUADRE DI SOCCORSO DI OPERARE IN CONDIZIONI DI SICUREZZA Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-11

D.M. 19.3.2015: obiettivi e cronoprogramma nell immediato (12 mesi) Entro 12 mesi dall entrata in vigore del decreto occorre: Presentare la richiesta di valutazione del progetto di prevenzione incendi per il completo adeguamento dell attività; Presentare la SCIA attestante il rispetto di alcuni requisiti di sicurezza antincendio minimi; Presentare un documento contenente il SGSA IL TUTTO PER AVVIARE IL PROCESSO DI ADEGUAMENTO PER FASI SUCCESSIVE Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-12

D.M. 19.3.2015: obiettivi e cronoprogramma, alcuni esempi Misure per la rilevazione e l allarme incendio Impianto di Rilevazione e allarme 3 anni Reazione al fuoco dei materiali Reazione al fuoco 3/9 anni Resistenza al fuoco delle strutture Compartimentazione Adeguata resistenza al fuoco Adeguata compartimentazione 9 anni 9 anni Dott. Ing. Luca Crobu - 7 Giugno 2016-13