TURISMO INVERNALE: I DATI DELLE STAZIONI, L'ABRUZZO HA UN POTENZIALE INESPRESSO

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abruzzoweb.it TURISMO INVERNALE: I DATI DELLE STAZIONI, L'ABRUZZO HA UN POTENZIALE INESPRESSO di Eleonora Marchini L AQUILA - Dalle difficoltà come conseguenza diretta dei terremoti recenti che hanno sconvolto il Centro Italia a investimenti sostanziosi per rinnovare impianti e ampliare l offerta e i servizi, per soddisfare le richieste dei turisti appassionati di montagna, non solo sportivi: in Abruzzo il settore turismo invernale ha le tinte di un chiaroscuro, anche e soprattutto per la mancanza di neve che blocca le stagioni in alcuni impianti. Zone montane confinanti e vicine che, in realtà, appaiono tra loro distanti e diverse, non comunicanti, non integrate, lontane da una idea che possa rimandare a una sorta di "destinazione Abruzzo" complessiva. Ascoltando esperti e gestori emerge un grande potenziale ancora inespresso in una regione capace di offrire paesaggi unici, la cima più alta degli Appennini, le sciate a 2 mila metri con vista sul mare Adriatico: scenari naturali che sono risorse da valorizzare e presentare al meglio, contornate da eccellenze enogastronomiche che rappresentano per i turisti una grande attrattiva e uno dei fattori determinanti nella scelta delle località di villeggiatura. Non sono solo gli sportivi, amanti dello sci e delle discipline sulla neve, i turisti che frequentano le stazioni invernali delle montagne abruzzesi. Sempre crescente è il numero dei cosiddetti Slons, Snow lovers no skiers, cioè gli amanti della neve, ma non dello sport, che cercano servizi, relax, benessere. Alternative, insomma, al turismo invernale tradizionale. Tanti i nodi da sciogliere, come evidenziato dal rapporto decennale sul turismo del Centro studi delle Camere di commercio Cresa, pubblicato nel 2014. Servono una promozione turistica adeguata, servizi alberghieri e strutture ricettive moderne e confortevoli, impianti sciistici aggiornati, con un occhio alla qualità e soprattutto al rapporto qualità prezzo per essere competitivi nei confronti dell offerta sempre accattivante di altre regioni montane che hanno saputo costruirsi un immagine confezionata su misura. E ancora, destinazioni family friendly attente alle esigenze dei bambini, flessibilità nelle prenotazioni e nella durata dei soggiorni, sempre più concentrati nei fine settimana, o alle singole giornate, il tutto strettamente connesso alle condizioni meteo. Per essere credibili su un mercato turistico sempre più vasto e differenziato è necessario unire e non frammentare - si legge nel rapporto - Accrescere l offerta integrata di un territorio e non soltanto quella di una singola località, valorizzare una logica di rete. AbruzzoWeb ha svolto una panoramica dello stato dell'arte Montagna del Gran Sasso con Campo Imperatore, Ovindoli, Campo Felice, Roccaraso, Rivisondoli nell Aquilano, Passo Lanciano e Majelletta nel Chietino, Prati di Tivo nel Teramano, per citare le località principali. pagina 1 / 5

SKIPASS DEI PARCHI CAMPO FELICE CAMPO IMPERATORE OVINDOLI MAGNOLA Un consorzio nato nel 2010 con l obiettivo, ambizioso, di diventare la stazione sciistica più importante a Sud dell Europa, creando una sinergia tra la montagna aquilana e il versante di Lucoli e Campo Felice e un unica tessera per sciare in tre comprensori diversi. Lo spettacolare paesaggio del Gran Sasso è ancora tutto da valorizzare e forse ancora troppo in ritardo rispetto alle altre stazioni sciistiche, ma con obiettivi di rilancio da parte del Centro turistico Gran Sasso come ha spiegato ad AbruzzoWeb l attuale direttore, Fulvio Vincenzo Giuliani. Veniamo da una positiva stagione, con un apertura che si è prolungata per 100 giorni, frenata dallo scarso innevamento e, in estate, dai tragici eventi del terremoto. Molte e diverse le attività extra sciistiche organizzate, da percorsi per mountain bike compresa la Via del Cinema', attraverso i luoghi set di film famosi, escursioni e visite all osservatorio astronomico, ricorda. Tutto questo per poter offrire proposte più strutturate per colmare le lacune della nostra montagna rispetto alle altre stazioni sciistiche della regione - aggiunge Giuliani - con attività come lo snow kite, il potenziamento della pista di snow board con un nuovo tracciato impegnativo, percorsi con le ciaspole e di fondo grazie alla motoslitta che può recuperare fino a 12 persone alla volta. Gli impianti di innevamento artificiale non sono sufficienti a garantire la copertura della neve e il meteo la fa ancora da padrone, mentre resta costante la tipologia dei turisti che scelgono la montagna aquilana: famiglie che gustano le meraviglie del paesaggio e le escursioni, ma in grande maggioranza i turisti sono appassionati di sci. In una stagione penalizzante per tutti, abbiamo registrato comunque qualcosa come 40 mila accessi, contando solo gli skipass - sottolinea ancora - con l obiettivo ora di consolidare i rapporti con gli albergatori cittadini e del comprensorio. Nei progetti del Ctgs ci sono nuovi percorsi degli impianti di risalita. Due gli arroccamenti: il primo dalla fossa di Paganica alla cosiddetta Scindarella. Il secondo sempre dalla Fossa di Paganica fino alla stazione di Montecristo, per aggirare anche l annoso problema della chiusura invernale della strada che proprio da Montecristo prosegue fino a Campo Imperatore. Una strada che, in realtà, comporterebbe una pericolosità limitata ad alcuni giorni nel corso dell inverno ma che per l impossibilità attualmente di essere messa in sicurezza a dovere, resta chiusa fino a primavera inoltrata - rileva - Abbiamo un paesaggio da sogno poco valorizzato rispetto alle stazioni concorrenti. La vede un po più scura, invece, Luca Lallini, presidente del consorzio Skipass dei Parchi e amministratore delegato della Campo Felice Srl, società che gestisce gli impianti. Per la stagione prossima c è un grosso calo della vendita degli abbonamenti stagionali - ammette - Abbiamo sparato tantissima neve per poterci preparare visto che le previsioni non danno neve. Tre o quattro gli impianti aperti. È un po una lotta contro i mulini a vento, perché, e questo va evidenziato, tutto ciò che è pubblico non ci aiuta minimamente". Lo Skipass dei Parchi è realtà e funziona, ma servono miglioramenti, il collegamento Ovindoli Campo Felice, procedure più snelle per le valutazioni di impatto ambientale che bloccano lo sviluppo. Tutto questo per non vanificare gli investimenti ingenti da parte dei privati che nella zona, dal 2003, ammontano a circa 80 milioni di euro, rimarca Lallini. pagina 2 / 5

Per Campo Felice e Ovindoli si parla di un turismo che oggi vuole servizi, qualità e impianti moderni. Potremmo essere vincenti, perché con la crisi la gente non si sposta più tanto spesso fino alle Alpi - fa notare - Possiamo essere competitivi anche se penalizzati da alcuni fattori oggettivi come gli alberghi non del tutto ammodernati e con collegamenti stradali non adeguati e costosi. Intanto ci diamo da fare con i campionati mondiali studenteschi e i campionati italiani. SKIPASS ALTO SANGRO ROCCARASO-RIVISONDOLI-AREMOGNA-PIZZALTO Sembra un isola felice, invece, il comprensorio Alto Sangro: neve abbondante nella passata stagione, impianti e servizi in continuo miglioramento, un offerta turistica completa e ben strutturata che spazia dallo sci alle discipline sportive alternative al benessere con spa e centri relax e alla valorizzazione del territorio. Sono 32 gli impianti esistenti, due nuove cabinovie appena inaugurate, Aremogna Pizzalto e Aremogna Toppe del Tesoro, e il completamento degli impianti di innevamento artificiale che coprono così tutti i circa 90 chilometri di piste del comprensorio. È convinto del buon lavoro svolto fino a ora Margadonna Bonaventura, presidente del consorzio Skipass Alto Sangro. Per la passata stagione siamo stati gli unici ad avere neve a Natale - ricorda - i cannoni artificiali ci daranno una mano in caso di scarso innevamento. Riusciamo, nostro punto di forza, a catturare una clientela vasta da Roma fino alla Sicilia. Grazie a finanziamenti pubblici tramite i bandi Fas, il potenziamento degli impianti ha ricevuto una somma da investire pari a circa 27 milioni di euro con ulteriori 5 milioni aggiunti dagli imprenditori privati. Un cantiere da oltre 32 milioni partito a maggio 2016 e concluso a novembre scorso in tempo per la riapertura delle piste. C è l impegno dei Comuni del comprensorio che si sono uniti per presentare i progetti per la richiesta dei fondi - aggiunge il presidente del consorzio - e in ogni caso l offerta è vastissima, oltre lo sci, anche per quei soggiorni che diventano sempre più brevi. Il mordi e fuggi in giornata o il fine settimana lungo. Piste ciclabili che si estendono per tutta la piana da Castel Di Sangro fino ad Alfedena, partendo da 800 metri fino a 1800, e poi indoor, campi da tennis, piscine private e centri benessere. Un offerta completa, per accogliere e fidelizzare il turista, che può trovare un attività per ogni sua esigenza. Bisogna incentivare ancora di più i servizi dopo sci, adeguarli e potenziarli, per aumentare l indotto del territorio, conclude Bonaventura. MAJELLETTA WE PASSO LANCIANO PASSO GODI Lo spirito del turismo family friendly e social è invece nelle stazioni sciistiche del comprensorio della Majella, che ha scelto di puntare tutto su attrazioni per bambini e facilitazioni per le famiglie per valorizzare al massimo i circa 20 chilometri di piste offrendo proposte varie e per tutti i gusti. Pochi posti possono vantare la caratteristica speciale di sciare con vista mare, uno spettacolo unico - afferma Ivan Zulli, amministratore di Majelletta We - I turisti possono sperimentare le specialità enogastronomiche che per noi abruzzesi sono normali, ma per chi viene da fuori è qualcosa di assolutamente eccezionale. Questo ha allargato gli orizzonti e le prospettive economiche, i turisti hanno riconfermato le prenotazioni, anche grazie al buon rapporto qualità pagina 3 / 5

prezzo. Siamo tutti pronti e operativi, in attesa che la neve ci faccia visita nel periodo natalizio. Un 12 chilometri di impianti che, però, sono collegati tra di loro - evidenzia - La quota è 2 mila metri e l assenza di alberi permette all utenza di sciare in sicurezza e divertirsi, anche nei giorni di maggiore affluenza. Le piste possono essere affrontate da traiettorie diverse che aumentano la percorribilità fino ai 20-25 chilometri. Stazione di dimensioni contenute, dunque, ma dove tutti possono fare di tutto: dalle ciaspole, con due nuovi percorsi vista mare, un app da scaricare che contiene audioguide da ascoltare durante il percorso e che segnalano i punti di interesse e permettono la condivisione sui social come Facebook e Instagram dei contenuti da parte degli utenti. Il nostro comprensiorio sciistico è famoso per essere meta preferita dalle famiglie - aggiunge Zulli - per questo abbiamo creato Majellettawe Kids. Uno chalet con animazione, giochi giostre e gonfiabili dove i più piccoli possono divertirsi e chi non ama sciare può rilassarsi al solarium, fare una ciaspolata o usufruire del centro benessere nella vicina cittadina di Lanciano. Nel fine settimana sono circa 2.500 le presenze stimate sulle piste del comprensorio sciistico Majelletta, cifre che risentono sempre delle condizioni meteo. Si può migliorare, di certo. L unione fa la forza - sostiene Zulli - Uniti, imprenditori e consorzi possono accedere a finanziamenti per svecchiare impianti, migliorare i collegamenti e far tornare i servizi a livelli alti. Come negli anni 90 quando eravamo i migliori del Centro Italia. CONSORZIO PRATI DI TIVO Stazione sciistica del comprensorio teramano, a confine con le zone interessate dagli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre scorsi, Prati di Tivo risente del terremoto perché è stato qui vicino, anche se la nostra zona non ha subito danni materiali. Il danno economico è, però, considerevole, spiega ad AbruzzoWeb Paolo Di Furio, presidente del consorzio. E punta tutto su una campagna prezzi aggressiva per catturare l attenzione dei turisti alla ricerca delle offerte e del rappporto qualità prezzo. Per la stagione invernale noi abbiamo fatto una campagna vendite e una rivalutazione dei costi per far sì che le persone possano preferire la nostra meta. Oggi tutto si basa sull offerta, non potendo vantare grandi tracciati, cerchiamo di puntare sulla competitività economica. Prati di Tivo, complessivamente con tutte le sue opportunità, arriva ai 20 chilomtri di piste. Voglia di superare un momento delicato dunque, da parte degli imprenditori e gestori delle strutture e degli impianti della località teramana, che stanno puntando sulla pubblicità, sulla politica aggressiva dei prezzi, sulle attrattive che da sempre caratterizzano il posto, come la suggestiva fiaccolata notturna di fine anno, o con offerte mirate a un target giovanile, studenti e famiglie, con pacchetti studiati anche giornalieri. La stazione avrebbe bisogno di aiuti e incentivi per essere rilanciata e per ammodernare e aggiornare impianti e strutture, lì dove gli imprenditori, visto il periodo difficile da cui escono, non riescono ad arrivare - ha sottolineato Di Furio - perché è difficile anche accedere al credito d impresa. Prati di Tivo si presta per attività come free ride e fuoripista, e sci alpinismo. Puntiamo a migliorare le strutture e potenziare i servizi alle famiglie, perché i bambini condizionano le scelte delle località turistiche da parte dei genitori, conclude Di Furio. pagina 4 / 5

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