CAP 14 L ETA DELL ORO DELLO SVILUPPO E IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA

Documenti analoghi
INTEGRAZIONE EUROPEA E POLITICHE. Le tappe principali

Fondi strutturali europei I FONDI STRUTTURALI EUROPEI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA

L Unione europea: 497 milioni di abitanti, 27 paesi

Resta vivace il ciclo delle esportazioni modenesi nel 2 trimestre del 2006 I quantitativi esportati settore per settore ed i mercati di destinazione

Le competenze dell'ue

IL FEDERALISMO VERSO L ALTO L UNIONE EUROPEA

NUOVO CONTINENTE: UN SUPPORTO ALL ITALIA DIGITALE. La situazione attuale: infrastrutture, alfabetizzazione digitale, e-commerce

NORD. Mare del Nord. Regione. germanica. Regione. Regione. italiana. Mar Mediterraneo SUD

Presentazione del docente. Presidente Unicredito SpA

Banca e Finanza in Europa

PILASTRI DELLA POLITICA

L Integrazione europea

Tipi di accordi commerciali. Area di libero scambio Unione doganale Mercato comune Unione economica e monetaria

BREVE STORIA I PAESI FONDATORI

La situazione e le prospettive dell economia e del mercato dell auto

Bollettino Economico APPENDICE STATISTICA. Numero 1 / 2015 Gennaio

L UE: Prospettive e possibilità 2015/2020

I flussi migratori in Europa

Gli effetti dell aumento delle importazioni UE di riso

Il mercato del lavoro in Europa

Credito ai Consumatori in Europa a fine 2012

L INDUSTRIA ITALIANA NEL CONTESTO INTERNAZIONALE: 150 ANNI DI STORIA. Roma, 6 Luglio 2011 Sala della Protomoteca, Campidoglio

DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

REGIONI TOTALE ITALIANI TOTALE GENERALE

IAT SIRMIONE FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

La sfida dell economia globale alle economie locali

Obiettivo Cooperazione Territoriale Europea

LA POLITICA DI COESIONE E LA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA

IAT DARFO BOARIO TERME FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

IAT EDOLO FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

PROSPETTIVE DI SVILUPPO NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI IN ALCUNI PAESI DELL EUROPA CENTRALE E SUD-ORIENTALE

I bilanci dell'istruzione sotto pressione negli Stati membri

JANUARY 2017 LUNEDI' MARTEDI' MERCOLEDI' GIOVEDI' VENERDI' SABATO DOMENICA 1

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio

IAT GARDONE RIVIERA FLUSSO TURISTICO DATI COMPARATI ANNO PRECEDENTE

Laureati in agraria conduttori di aziende agricole

Assinform. Anteprima del Rapporto 2008 Giancarlo Capitani. Amministratore Delegato NetConsulting. Milano, 17 marzo 2008

Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti

PROGETTO SCUOLA SULLA LEGALITA L UNIONE EUROPEA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PLC

UNIONE EUROPEA* ALCUNI DATI SU GESTIONE RIFIUTI URBANI

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) REGOLAMENTI

TRIESTE TURISTICA I NUMERI DELLA CRESCITA

STATO. Fonte ed elaborazioni: Provincia di Pistoia.

Il costo dei deficit logistici

Promuovere lo sviluppo dei pagamenti elettronici in un mondo che cambia

8MODULO. L economia e il mondo

LE FONTI RINNOVABILI PER L ENERGIA ELETTRICA IN EUROPA

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... SEZIONE PRIMA TRATTATI

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Libertà di movimento. Schengen : Aboliti i controlli doganali e di polizia alle frontiere tra quasi tutti i paesi dell Unione europea

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

MOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015

Introduzione alle Istituzioni dell Unione Europea

aa Strutture ricettive

SERIE STORICHE. Tabella 9 - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale (milioni di euro) (a)

IL SISTEMA LEGNO-ARREDAMENTO ITALIANO

Struttura delle aziende agricole / Novembre 2015

INDICE SOMMARIO. Abbreviazioni... Avvertenza... NORME FONDAMENTALI DELL UNIONE EUROPEA

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Tracciato record modello Istat MOV/C per Comune

Il Benessere Equo Sostenibile nella provincia di Ravenna anno 2015

OFFERTA VALIDA PER SPEDIZIONI CON SERVIZIO EXPRESS SAVER

La PAC post 2013: aspetti finanziari e interessi dell Italia. Alberto Manelli istituto nazionale di economia agraria

NOI E L UNIONE. 1. Parole per capire CPIA 1 FOGGIA. A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno:

modulo due europa e italia confrontarsi per ragionare sulla professione

Dal prezzo del petrolio al prezzo dei carburanti

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Centro di informazione Europe Direct

UNIONE EUROPEA SICUREZZA, DIFESA, VITA, SANITA

L ITALIA OLTRE LA CRISI

Esportazioni di prodotti agro-alimentari italiani

Contesto economico. qualche numero. Giovanni Ajassa Responsabile Servizio Studi Milano, 18 ottobre 2012

In Italia la percentuale di persone con un lavoro regolare è in media del 60%, con un evidente gradiente nord-sud [figura 1].

SPEDIZIONI LOGISTICS

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI I GRADO LEONARDO DA VINCI PALERMO

Erasmus+ Bando Invito a presentare proposte EAC/A04/ Programma Erasmus+

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

PC.DEC/ Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa 24 novembre 2005 Consiglio Permanente ITALIANO Originale: INGLESE

Focus sul settore alimentare

Belluno. Movimento turistico per struttura ricettiva e provenienza. Variazione percentuale su Anno 2012

Esportazioni di prodotti agroalimentari italiani. Periodo Le esportazioni dei prodotti agroalimentari italiani Periodo

Le politiche dell Unione Europea

Capitolo 8. Turismo Comune di Lecce - Ufficio Statistica di Lecce - Ufficio Statistica 127

PARAMETRI DI MAASTRICHT: MENO DI 1 PAESE SU 2 LI RISPETTA

CATALOGO DATABASE MIGRA-EUROMED MIGRAZIONI NEI PAESI EUROPEI

I flussi finanziari pubblici nel settore della cultura a livello regionale

Parte II («Micro») Quinta lezione. Franco MOSCONI Corso di Scenari Economici UNIPR, 11/32016

Benvenuti al Parlamento europeo

L OSSERVATORIO. 24 Febbraio 2014 CATEGORIA: ECONOMIA 12 INDICATORI PER LA COMPETITIVITA DELL ITALIA

L Unione europea: 500 milioni di abitanti, 28 paesi

ITALIA: INTERSCAMBIO COMMERCIALE CALZATURE

SIRED Movimento turistico e consistenza Sardegna Gennaio Dicembre 2015 su 2014

aderente a I dati sono suddivisi tra Città di Milano e Comuni appartenenti alla Città Metropolitana (provincia).

Commissione europea European Economic Forecast Winter 2016 a cura della Segreteria Tecnica

Banca e Finanza in Europa

LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA

Transcript:

CAP 14 L ETA DELL ORO DELLO SVILUPPO E IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA

L Europa diede seguito alla realizzazione della rivoluzione industriale solo dopo la ricostruzione della seconda guerra mondiale imitando il modello Usa da un punto di vista tecnologico-organizzativo Più difficili furono i cambiamenti istituzionali: difficoltà a passare dal nazionalismo al federalismo Il processo di integrazione dell economia europea è stato lento e tortuoso e si è realizzato solo nella seconda metà del Novecento

Miracoli economici: fatti e interpretazioni Parlando di Europa occorre tenere distinta quella occidentale da quella orientale sotto l influenza dell Unione Sovietica lontana dalla contaminazione con il capitalismo occidentale Modello sovietico: eliminazione della proprietà privata e pianificazione centralizzata Gli scambi avvenivano con l Unione Sovietica all interno del COMECON (Il Consiglio per la Mutua Assistenza Economica 1949-1991): un'organizzazione economica degli stati comunisti, una sorta di corrispondente della Comunità Economica Europea nel blocco orientale, in realtà molto schiacciata dalla burocrazia

L impostazione sovietica ha prodotto buoni livelli di reddito finché c è stato spazio per creare infrastrutture e industria di base e militare. Successivamente il sistema implode Nei paesi dell Europa occidentale vi fu un periodo di grande espansione dal 1950-73: Europa e Giappone hanno avuto tassi di crescita mediamente superiori a quelli degli Usa Nell Europa occidentale alcuni dei paesi con la crescita maggiore sono stati quelli con i livelli iniziali più bassi e viceversa (es. Svizzera è arretrata rispetto ai livelli degli anni 50, GB) Fra i miglioramenti più spettacolari si registrano Italia, Irlanda, Austria

Spagna, Portogallo, Grecia partivano da livelli simili a quello del Giappone e più bassi degli atri paesi dell Europa occidentale, sono però cresciuti al di sotto del Giappone (circa metà del reddito pro capite degli Usa) Elementi alla base dell età dell oro : 1. Creazione di istituzioni nuove, in particolare quelle europee 2. Vasta forza lavoro sotto-occupata senza grandi pretese salariali che ha permesso un aumento di profitti da reinvestire nei settori industriali 3. I vantaggi dell arretratezza : imitazione tecnologica degli Usa 4. Liberalizzazione del commercio internazionale (maggiore specializzazione del lavoro e aumento della competizione aumento dell efficienza nell uso delle risorse mondiali)

5. Bassa crescita dei prezzi delle materie prime 6. Bassi livelli di speculazione finanziaria grazie ai tassi di cambio fissi 7. Forte incentivo agli investimenti esteri attraverso la crescita delle multinazionali 8. Politiche economiche interne espansive di sostegno alla domanda Queste condizioni permisero due decenni di crescita sostenuta, poi: Fine anni 60 inizia la protesta sindacale Aumentano i prezzi di alcune materie prime: petrolio (quadruplica tra il 73-74) Finisce la possibilità di imitare la tecnologia americana (catena di montaggio e prodotto standardizzato di massa viene superato dalla tecnologia flessibile per produzioni personalizzate e differenziate

Si passa dai cambi fissi ad un regime di cambi flessibili che produce inflazione e aumento della speculazione Finisce la supercrescita e si passa ad una economia mondiale più instabile senza precipitare in crisi finanziarie grazie alla vigilanza delle istituzioni internazionali Periodo successivo alla metà degli anni Settanta: Fine dell unione sovietica e apertura del blocco orientale, disinnescando ogni residua possibilità di guerra in Europa Decolonizzazione Globalizzazione: grande liberalizzazione del commercio, dei movimenti di capitale, crescenti flussi turistici Crescita di paesi emergenti: Corea del sud, Taiwan, Cina, Singapore, Hong Kong, Brasile )

Miracoli istituzionali: il processo di integrazione europea si afferma L economia risulta l unico campo fertile per il processo di integrazione europea (es. unioni doganali del BENELUX, Belgio, Olanda, Lussemburgo) 1957: istituzione della CEE (Comunità Economica Europea o mercato comune europeo): allarga il mercato intra-europeo, l Europa divenne soggetto unitario nei negoziati internazionali sul piano commerciale e EURATOM (Comunità europea dell energia atomica): poco efficace

L abolizione delle barriere doganali interne venne scaglionata in dieci anni, eliminando tutti i dazi nel 1968 A poco a poco la CEE diventa il più importante soggetto di commercio internazionale superando persino gli Usa La CEE liberalizza il commercio mondiale mantenendo protetta l agricoltura (sostegno dei prezzi di certi prodotti e dazi doganali) e fornendo sussidi per settori in crisi, maturi e strategici (acciaio, automobili; tessile, abbigliamento, aerei, elettronica) 1990 si liberalizzano i movimenti di capitali Venne istituita la Bei (Banca Europea degli Investimenti) per finanziare lo sviluppo, non per armonizzare il sistema bancario o monetario

Storia: - 1957 - Nascita della Comunita' economica europea (CEE), Mercato comune. Maggiori informazioni Membri fondatori:(6) -1957 - Belgio - Francia - Germania - Italia - Lussemburgo - Olanda Allargamento:(6+3) - 1973 - Danimarca - Irlanda - Regno Unito Allargamento:(9+1) - 1981 - Grecia Allargamento:(10+2) - 1986 - Portogallo - Spagna Allargamento:(12+3) - 1995 - Austria - Finlandia - Svezia Allargamento:(15+10) - 2004 - Cipro - Estonia - Lettonia - Lituania - Malta - Polonia - Rep. Ceca - Slovacchia - Slovenia - Ungheria Allargamento:(25+2) - 2007 - Bulgaria - Romania Numero Stati Membri ad oggi 2007: 27 Paesi candidati all'adesione UE: Croazia - Ex Repubblica jugoslava della Macedonia - Turchia

Istituita nel 1958 dal trattato di Roma, la Banca europea per gli investimenti (BEI) è l'istituto di credito a lungo termine dell'unione europea. Concede prestiti al settore pubblico e privato per finanziare progetti d interesse europeo, specie nei seguenti campi: coesione e convergenza delle regioni dell'ue sostegno alle piccole e medie imprese ambiente ricerca, sviluppo e innovazione trasporti energia La BEI opera nell'ue e in circa 140 paesi con cui l'ue ha concluso un accordo di cooperazione.

La CEE passa da area tradizionalmente importatrice di prodotti alimentari ad esportatrice per liberarsi degli eccessi di produzione che si accumulavano nei magazzini della Comunità Metà anni Ottanta ci si accorge di dare troppa enfasi agli interessi agrari (l agricoltura non poteva più crescere) e di dover affrontare altri urgenti problemi Nel 1992 con la riforma McSharry si passa a schemi di compensazione diretta dei redditi degli agricoltori, si fissano quote di produzione per i prodotti eccedentari, compensi per convertire aree coltivabili in aree riforestate, incentivi su prodotti scarsi Nel 1995 ci si accorda per: tradurre in dazi le varie forme di protezionismo agricolo

Eliminare i sussidi alle esportazioni Introdurre quote minime di importazione Trattamenti preferenziali per i paesi in via di sviluppo La comunità europea si concentra su altri aspetti importanti nel processo di integrazione fra cui le politiche monetarie, industriali e regionali 1974 viene creato il FESR (fondo economico di sviluppo regionale) per eliminare le disparità economiche interne tra regioni: si finanziano progetti su pacchetti integrati di intervento 1988 si riformano gli interventi dei fondi strutturali 1993 nasce il fondo di coesione per Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna

Disparità regionali Le valenze del territorio in una visione di integrazione e coesione della Ue: Geografico-economica (reddito, occupazione, infrastrutture, servizi alle persone e alle imprese, opportunità di sviluppo. Disoccupazione media UE 8,2%, 2,6% NEscotland e Bolzano, 28,5% Guyane) (PIL: 46 regioni hanno un Pil pro capite > del 125% della media europea, +303% media europea Inner London ) Storica e culturale (comunità locali, gruppi sociali) Da gestione di aree limitate in crisi industriale a sviluppo di vaste aree (allargamento a est, aree del Mediterraneo). I processi di integrazione divengono elementi cruciali Fondi strutturali

Rimuovere le cause strutturali della arretratezza di molte regioni europee. Le periferie faticano a realizzare agglomerazioni produttive. Si rendono necessarie: specializzazioni individuali e complementarità collettive (rimuovere le cause strutturali di arretratezza) La convergenza avviene a livello nazionale ma le disparità più forti sono a livello regionale (da politiche strutturali a strutturali e di coesione, a di coesione e regionali) aumentare la capacità di integrazione delle regioni in ambito comune

Le politiche strutturali e di coesione fino al 2000 Seconda metà anni 80 inizio della politica regionale europea (Trattato di Roma comprendeva solo BEI e Feaog). L FSE è del 1975 voluto dal Regno unito. Dopo l entrata di Spagna e Portogallo (1986) si sente il problema della convergenza economica L AUE introduce un titolo V al Trattato di Roma: coesione economica e sociale : i fondi strutturali (basati su 5 principi) finanziano progetti di sviluppo nelle regioni in ritardo o con una industria in crisi. 1. Concentrazione (di risorse finanziarie diverse per grandi progetti) 2. Programmazione (procedure di specificazione/modalità di gestione dei progetti, QCS, PON, POR, SG) 3. Compartecipazione (partnership): coinvolgimento di tutti i livelli di governo 4. Addizionalità (cofin 50% dei progetti da parte degli stati nazionali) 5. Sorveglianza e valutazione (tra ministero e assessorati regionali e tra min. diversi)

Tra la fine degli 70 e la metà degli anni 80 il processo di integrazione europea rallenta a causa della crisi economica (l armonizzazione legislativa per il mercato comune deve avvenire all unanimità e la CEE aumenta di 6 membri: GB, Irlanda, Danimarca, Grecia, Portogallo, Spagna. Aumentano le disparità interne alle CEE, maggior necessità di interventi strutturali)

Le politiche di coesione economica, sociale e territoriale dopo il 2000 Negli anni 90 l allargamento ai paesi dell Europa centrale e dell Est (proposti dalla commissione con Agenda 2000) implica una revisione dei fondi strutturali (il TM aveva introdotto il fondo di coesione): I fondi strutturali aumentano (2000-2006) Le risorse si concentrano di più sui nuovi membri Gli obiettivi della politica di coesione passano da 7 a 3: Sviluppo e adeguamento delle regioni in ritardo di sviluppo Riconversione economica e sociale nelle zone in difficoltà Modernizzazione dei sistemi di formazione per aumentare l occupazione

Nel periodo 2007-2013 alla politica regionale vengono assegnati 348mld di Euro: 278 fondi strutturali 79 fondo di coesione I 3 nuovi obiettivi sono: 1. Convergenza (degli stati membri e delle regioni meno sviluppate della UE) (Fesr, Fse, Fondo di coesione) 2. Competitività regionale e occupazione (promuovere l innovazione, l imprenditorialità, tutela dell ambiente, sviluppo del mercato del lavoro) (Fesr, Fse) 3. Cooperazione territoriale europea (cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale nello sviluppo urbano, rurale e costiero e nella messa in rete delle PMI) (Fesr)

1985 l Atto Unico si dà l obiettivo di realizzare entro il 1992 il mercato unico I controlli di frontiera delle merci vengono progressivamente eliminati (1997) e ancora: Si armonizzano i sussidi alle imprese, Le gare pubbliche sono aperte a soggetti provenienti da tutta la comunità Si armonizzano le norme di controllo bancario Si liberalizzano trasporti aerei e telecomunicazioni 1979 nasce il Sistema monetario europeo (SME, si fissa il cambio di ogni moneta dei paesi aderenti all ECU=moneta-paniere di riferimento): permette a molti paesi europei di rientrare dall inflazione e aumenta la stabilità monetaria in Europa

1992 Trattato di Maastricht: si crea la UEM (unione economica e monetaria) 1998 costituzione della Banca centrale europea: incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i sedici paesi dell'ue che hanno aderito all'euro e che formano la cosiddetta "Zona Euro" o "area dell'euro". Al 2009, essi sono: Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna