Nato a Galatina ( Le) il 15 settembre 1909 da Antonio e Maria Viola, Giuseppe Caggia, dopo aver frequentato il locale e prestigioso liceo Ginnasio Colonna, nel 1928 fece domanda per l ammissione nella Regia Aeronautica, partecipando al concorso per allievo ufficiale pilota che ogni anno veniva bandito dal Ministero dell Aeronautica. A quell epoca non tutte le famiglie erano disposte a inviare il proprio figlio ad intraprendere una carriera militare, quale quella aviatoria, ritenuta, non senza motivi, altamente rischiosa. Aspetti di natura economica, inoltre, sbarravano la strade a molti giovani intraprendenti e vogliosi di cimentarsi nella giovane e neonata disciplina militare, in quanto parte delle spese, per frequentare i corsi di studi erano a carico delle famiglie dell allievo 1. Così avvenne anche in casa Gaggia, dal momento che il giovane Giuseppe, partecipò al concorso contro il volere della famiglia. A concorrere per la 1 a classe furono 285 candidati di età compresa tra il 18 ed il 22 anno, gli idonei, alle rigorose visite mediche, furono 111, gli ammessi 70, tra cui Caggia classificatosi al 42 posto. L ingresso in Accademia avvenne nell ottobre del 1928. 1 Nell anno 1928, la famiglia dell allievo della 1 classe era tenuta a versare un importo di lire 2.000 per l acquisto del primo corredo e sostenere le spese dell allievo di carattere generale (riparazione corredo, lavatura biancheria e simili) e straordinarie ( acquisto medicinali, interventi medici estranei all Istituto ecc.) versando a titolo di anticipo una quota trimestrale di lire 150.
A 19 anni, Caggia divenne allievo del corso Falco, il sesto in ordine di tempo, da quando nel 1923 era sorta la Regia Aeronautica. Il primo corso era stato l Aquila, poi in ordine alfabetico, lo avevano seguito il Borea, il Centauro, il Drago e l Eolo. Questi ultimi erano i corsi della 3 a e 2 a classe che insieme alla 1 a classe del corso Falco frequentarono l anno accademico 1928-1929 nella nuova sede presso la Reggia vanvitelliana di Caserta 2. Il giuramento, momento altamente significativo per la vita del giovane militare, avvenne alla presenza del Generale di B.A. Comandante della III Z.A.T.Vincenzo Lombard, padrino del corso, e di tutte le più importanti cariche religiose e civili della provincia di Napoli 3, il 16 dicembre del 1928 e si concluse con la benedizione del nuovo labaro 4 ed la formula di fedeltà al Re e alla Patria. Come tutti gli allievi, Caggia seguì i corsi di materie a carattere scientifico e militare 5 impartiti nell Istituto da personale militare e civile. Nel periodo estivo, a conclusione del ciclo di studi, frequentò le sessioni di pilotaggio, presso la locale Scuola di volo di Capua distante da Caserta 15 km, per conseguire prima il brevetto di pilota di aeroplano e poi quello più importante di pilota militare con addestramento su aerei biplani del tipo Breda 4, Breda 9 e Ansaldo 300/4. Il Breda 4, l aereo con il quale l allievo Caggia conseguì il brevetto di pilota d aeroplano 2 Dal 1923 al 1926 la sede della Accademia Aeronautica era stata a Livorno ospite dei locali dell Accademia della Regia Marina 3 In quell epoca la città di Caserta faceva parte della provincia di Napoli 4 Il motto, tutt ora del corso Falco Falco, è il tuo nido l Italia; il tuo orizzonte il mondo fu proposto dall allievo fiorentino Salvadori Paolo, che ebbe in premio dal comando una macchina fotografica 5 Le materie del 1 anno: Analisi matematica, arte militare navale e terrestre, geometria analitica,navigazione aerea, disegno di geometria descrittiva,fisica, chimica, francese, inglese o tedesco, letteratura militare.
Durante i quattro anni trascorsi in Accademia ( da allievo nel periodo 1928-1931 e da ufficiale nel 1932), si distinse per le qualità dello studio, dell impegno, delle capacità e per la generosità, risultando tra i primi allievi classificati. Nell agosto del 1932, a fine corso, con il grado di sottotenente, fu assegnato ad uno dei Reparti operativi 6 della Regia Aeronautica. Nel 1936, conseguita la nomina a capitano e dietro sua richiesta, Caggia fu inviato in Libia, dove prese servizio nella 26 a Squadriglia, Gruppo dell Aviazione Cirenaica, il cui comando aveva sede presso l aeroporto di Bengasi-Berka. Il 22 dicembre del 1936, Caggia si era recato a Tripoli in volo per effettuare una missione ordinata dal Comando dell Aeronautica della Libia. In Tripolitania era la stagione delle piogge ed il cattivo tempo aveva reso in quei giorni impraticabile l aeroporto della Sirte, campo intermedio utilizzato sulla rotta Tripoli Bengasi 7. Nonostante l inconveniente, Caggia e gli altri passeggeri del Ca.309 Ghibli 8 decisero comunque di ripartire per Bengasi per poter trascorrere il Natale con le rispettive famiglie. Tra coloro che rientravano con l aereo di Caggia vi era il capitano pilota Willy Bocola 9, a quei tempi famoso nell ambiente aeronautico per essere stato, dal 1932-al 1934, pilota della Squadriglia Folle, la prima antenata delle attuali Frecce Tricolori e per aver conquistato, nel maggio del 1933, il record mondiale di volo rovescio con 65 min. 10 Willy Bocola e Giuseppe Caggia si conoscevano fin dai tempi dell Accademia. Nel 1929, Bocola da sottotenente del Corso Centauro e Caggia da allievo del corso Falco avevano frequentato insieme la scuola di pilotaggio di Capua 11. 6 A fine corso gli ufficiali piloti erano destinati in un reparto della Caccia, del Bombardamento o dell Osservazione aerea in base a determinate caratteristiche dimostrate dal pilota e in relazione anche al fabbisogno richiesto dalle tre specialità in cui era organizzata la Regia Aeronautica. 7 Nel 1936, l Ala Littoria aveva destinato 6 Ca.308, la versione civile del Ca.309, sulla linea Tripoli-Sirte-Bengasi. 8 Il Ghibli era un velivolo con ala a struttura bilongherone in legno, fusoliera in laminato di lega leggera e tela, carrello fisso con ruote carenate, 2 motori Alfa Romeo 115 da 195 Hp, era armato con 2 mitragliatrici Breda Safat da 7,7 mm in caccia ed una Lewis da 7,7 mm brandeggiabile nel muso. Aveva una cabina con 2 posti di pilotaggio affiancati e bicomandi e altri 6 posti disponibili per trasporto passeggeri e relativi bagagli. L aereo, oltre che per compiti strettamente militari era spesso utilizzato dal Comando dell aviazione della Libia per effettuare i collegamenti tra le unità, per recapitare ordini, per spostare piccole aliquote di personale. Il Ca.309 di Caggia, matricola MM 11208, era il primo di una serie di 24 velivoli entrato in servizio nell Aeronautica della Libia a fine del mese di novembre 1936. 9 Willy Bocola nato a San Severo di Foggia il 23 novembre 1905, nel 1925 era entrato in Accademia Aeronautica con il Corso Centauro ( 67 partecipanti, 45 idonei, 37 allievi ammessi ) 10 14 maggio 1933, cielo di Centocelle-Roma 11 Al 1 gennaio 1929 seguivano il corso di pilotaggio a Capua 2 Tenenti del Corso Borea, 35 S.Ten. del Corso Centauro, 55 Aspiranti del Corso Drago,53 allievi del Corso Eolo e 71 allievi del Corso Falco.
Il Ten. Willy Bocola, il secondo da sinistra, ripreso all aeroporto del Littorio di Roma il 27 maggio del 1932 a conclusione della esibizione in occasione della 2 a Giornata dell Ala. Per effettuare un volo diretto da Tripoli-Mellaha a Bengasi, e superare l inconveniente dell impraticabilità della pista intermedia della Sirte, il Ghibli, entrato in linea nell Aviazione Coloniale da poco più di un mese, fu rifornito di carburante al limite del consentito. Molto probabile che questo fattore a rischio che la pista allentata dalle recenti piogge, furono tra le le cause che non permisero all aereo di superare la fase critica del decollo e a stallare finendo la sua corsa contro un edificio ai lati della pista. Nel violentissimo impatto, Caggia rimase ferito, incastrato tra comandi e sedile, Bocola che era rimasto illeso, con un gesto di generosità e altruismo 12 si attardò ad uscire dall aereo che aveva nel frattempo preso fuoco, per cercare di aiutare Caggia, ma purtroppo il suo tentativo non riuscì ed entrambi gli sfortunati piloti finirono con il perire nel rogo. 13. Le salme 14 furono trasportate in Italia due giorni dopo l incidente, il 24 dicembre. I funerali 12 Al capitano Willy Bocola, nel 1937, fu dedicato, alla memoria, l aeroporto libico di Benina - Bengasi 13 Testimonianza resa all autore, da parte di Sandro Bocola, figlio di Willy, il 12 novembre 2011. Nei dati dell elenco degli italiani deceduti a Tripoli (cimitero italiano di Hammangi 15.000 nominativi) e riportati nel sito dell Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia, il nome di Caggia risulta erroneamente riportato in Gaggia e con data di decesso 23 dicembre anziché 22. 14 Barobbi Enrico è il terzo nominativo, dei deceduti il 22 dicembre 1936, riportato nell elenco del cimitero italiano di Hammangi- Tripoli, e la cui salma fu rimpatria il 24 dicembre in Italia insieme a quella di Bocola e Caggia. Molto probabile che si tratti di un passeggero del Ghibli di Caggia.
furono celebrati nei rispettivi paesi d origine, San Severo e Galatina, nei giorni successivi il Santo Natale, con la partecipazione commossa di tutta la cittadinanza. Galatina, il 24 novembre 1969, ha dedicato una via della città al suo giovane eroe. Il Capitano Willy Bocola Disegno del bimotore da ricognizione Ca.309 Ghibli il tipo di aereo con il quale Caggia e Bocola perirono il 22 dicembre 1936. Antonio Inguscio e Giorgio Lo Bue