La rilevazione sugli incidenti stradali. Verso il decentramento regionale: le nuove prospettive alla luce del Protocollo di Intesa Istat-Regioni 3 Convegno Nazionale sul Monitoraggio degli Incidenti Stradali a cura di Raffaella Amato Centro Convegni Hotel Minerva Firenze, 26-27 febbraio 2009
L incidentalità stradale è un fenomeno assai complesso, multidimensionale, caratterizzato da aspetti che vanno da quelli più propriamente demo-sociali a quelli culturali ed economici. La rilevazione, proprio come il fenomeno, è altrettanto complessa, sia per la molteplicità degli organi di rilevazione sia per la ricchezza delle informazioni raccolte tramite il modello CTT/INC (versione cartacea o file informatizzato)
INCIDENTALITA STRADALE Aspetti sociali e sanitari Aspetti culturali Aspetti economici Aspetti sanitari Cultura della sicurezza stradale Costi sociali Perdita della capacità produttiva Feriti in modo leggero Pronto Soccorso Costi umani Costi sanitari Feriti in forma più grave Pronto soccorso Ricovero Costi assicurativi Morti Rilevazione Incidenti Danni materiali ed altri costi Rilevazione Cause di Morte SDO
I dati dell anno 2007 Nel 2007 Nel 2000 230.871 incidenti stradali con lesioni a persone 256.546 (morti e/o feriti) 5.131 morti 7.061 325.850 feriti 360.013 In media ogni giorno si verificano 633 incidenti stradali 14 morti 893 feriti Rispetto al 2006 si registra una diminuzione del numero degli incidenti (-3%) e dei feriti (-2,1%) ed un calo più consistente nel numero di morti (- 9,5%)
Incidenti stradali anno 2007
Morti in incidente stradale anno 2007
Feriti in incidente stradale anno 2007
Le fonti informative in Italia e in Europa sulla incidentalità Tutti i Paesi si basano sui rapporti dell autorità di polizia (verbale di incidente stradale), che interviene al momento dell incidente. In Italia la rilevazione viene eseguita con la collaborazione delle Autorità di polizia: - Polizia stradale; - Carabinieri; - Polizia locale, municipale e provinciale. Informazioni contenute sul verbali degli agenti di Polizia intervenuti al momento dell incidente. L indagine è svolta dall Istat con la collaborazione attiva dell ACI secondo accordi regolati da un apposito Protocollo di Intesa Istat-ACI. Definizioni. Caratteri rilevati.
Le principali definizioni t322 Incidenti stradali Evento in una strada aperta alla circolazione pubblica in seguito ai quali una o più persone sono rimaste ferite o uccise e nei quali almeno un veicolo è rimasto implicato. Sono esclusi, pertanto, dalla rilevazione i sinistri da cui non sono derivate lesioni alle persone, quelli che non si sono verificati nelle aree pubbliche di circolazione, cioè, in quelle aree come cortili, stazioni di servizio, depositi di mezzi di trasporto, strade ferrate riservate esclusivamente per il trasporto tranviario o ferroviario, eccetera e i sinistri in cui non risultano coinvolti veicoli. Morti Persone decedute sul colpo (entro le 24 ore) o quelle decedute dal 2 al 30 giorno, a partire da quello dell incidente compr eso. Feriti Persone che hanno subito lesioni al proprio corpo a seguito dell incidente. Data la difficoltà di definire criteri obiettivi sul livello di gravità delle lesioni subite, non si distingue tra feriti gravi o leggeri. t320 t321
Diapositiva 9 t320 Posizione casella di testo 5,50-18 arial 10 colore testo RGB 95-95 - 95 tabanell; 21/03/2006 t321 posizione logo: 21,90-18 tabanell; 21/03/2006 t322 arial 10 colore testo bianco massimo 3 righe posizione casella di testo 0-0,6 margini: sinistro 0, destro 0, superiore 0, inferiore 0 punto di ancoraggio del testo: basso tabanell; 21/03/2006
Principali caratteri rilevati mediante il CTT/INC Data e località dell incidente Organo di rilevazione Localizzazione dell incidente: fuori dalla zona abitata o nell abitato Tipo di strada Pavimentazione Fondo stradale Segnaletica Condizioni meteorologiche Natura dell incidente (scontro, fuoriuscita, investimento, ecc.) Tipo di veicoli coinvolti Circostanze accertate o presunte dell incidente Conseguenze dell incidente alle persone (conducenti, passeggeri e pedoni) e ai veicoli Nominativo dei morti, dei feriti e dell Istituto di ricovero
Gli obiettivi della rilevazione L informatizzazione di tutti i dati raccolti mediante il modello CTT/INC: - Polizia stradale: già informatizzata; - Carabinieri: dati cartacei; - Polizia municipale e provinciale: informatizzata in alcuni comuni. - (Il grado di informatizzazione dell indagine è pari al 73% circa). Il miglioramento della qualità e della quantità dei dati raccolti (copertura territoriale) La tempestività (studio progettuale inserito nel PSN su indagine rapida dell incidentalità stradale Il decentramento della raccolta, della registrazione, del controllo qualiquantitativo e del successivo invio all Istat dei dati dell incidentalità in ambito provinciale e regionale. Comporta miglioramento della copertura territoriale, della qualità e informatizzazione L integrazione integrazione tra più fonti informative finalizzata al miglioramento delle conoscenze sul fenomeno.
La rilevazione statistica: il Protocollo di Intesa Istat-Regioni La necessità di soddisfare specifiche esigenze informative di Regioni, Enti locali ed altri soggetti coinvolti nella rilevazione è alla base del PROTOCOLLO DI INTESA per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull incidentalità stradale, approvato in Conferenza Unificata Stato-Regioni in data 20 settembre 2007
I soggetti firmatari del PROTOCOLLO DI INTESA: - il Ministero dell Interno - il Ministero della Difesa Comando Generale dell Arma dei Carabinieri - il Ministero dei Trasporti - la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome - l Unione delle Province Italiane - l Associazione Nazionale dei Comuni d Italia
Obiettivi del PROTOCOLLO DI INTESA: Sperimentare soluzioni organizzative che consentano, in attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, di migliorare la tempestività e la qualità delle informazioni sull incidentalità stradale, anche al fine di fornire un quadro idoneo a soddisfare le esigenze conoscitive delle Amministrazioni centrali, dei diversi livelli territoriali e dei centri di monitoraggio regionali e locali previsti dal Piano Nazionale di Sicurezza Stradale e dai relativi Programmi di attuazione, i quali opereranno con il supporto degli Uffici di Statistica e i SIT degli Enti che aderiscono al Protocollo.
Iter per l approvazione di un Progetto regionale La regione adesione al Protocollo di Intesa trasmissione di un progetto all Istat valutazione del progetto da parte del Comitato di gestione eventuale approvazione del progetto da parte del Comitato di gestione Sperimentazione regionale biennale
Le fasi della rilevazione decentrate a Regioni e Province Raccolta dei dati elementari (input): tali informazioni pervengono alla Regione o alla Provincia inizialmente in forma cartacea successivamente in maniera informatizzata (acquisizione dati via web); Revisione deterministica sulle principali variabili identificative dell incidente Registrazione su supporto informatico dei dati elementari pervenuti tramite modello cartaceo CTT/INC; Monitoraggio quali-quantitativo dei dati raccolti per individuare eventuali mancate risposte totali e parziali; Effettuazione dei solleciti nel caso di mancate risposte totali o parziali; Verifica dei dati; Utilizzazione dei dati provvisori per le finalità proprie dell Ente (suti e predisposizione di politiche preventive per la sicurezza stradale).
I vantaggi per le Regioni e le Province disporre in modo tempestivo delle informazioni statistiche dell incidentalità e poter predisporre piani preventivi per il miglioramento della sicurezza stradale rilevanza non solo sociale ma anche sanitaria, economica e culturale fondamentale per sviluppare ricerche e azioni finalizzate a migliorare la sicurezza stradale riducendo il numero degli incidenti sulle strade esistenti e progettare le nuove infrastrutture in modo più razionale, secondo criteri di sicurezza monitorare i punti caldi della circolazione e potenziare i servizi sanitari di pronto soccorso
Quali sono i progetti regionali approvati dal 1 gennaio 2008 la regione Toscana dal 1 gennaio 2009 la regione Piemonte dal 1 luglio 2009 la regione Emilia-Romagna, la regione Lombardia e la regione Puglia dal 1 settembre 2009 la regione Friuli Venezia-Giulia I dati relativi alla Regione Campania e Umbria sono raccolti, registrati, controllati e trasmessi all Istat a cura degli UU.RR. Istat delle rispettive regioni a partire dall anno di rilevazione 2007.
Conclusioni Considerati gli enormi vantaggi derivanti dal decentramento regionale (o provinciale), ci auspichiamo che l interesse delle regioni (o delle province) non ancora in sperimentazione con l Istat possa crescere e consentire la nascita di altrettanti nuovi progetti regionali e provinciali. GRAZIE PER L ATTENZIONE.