I vincoli alla crescita di medio termine per l economia italiana: il capitale umano Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli andrea.gavosto@fga.it Prometeia Convegno di presentazione del Rapporto di Previsione 24 aprile 2015
* le previsioni macroeconomiche a breve Prometeia prevede una ripresa molto graduale nel 2015 e 16 in Italia (e in generale nell Area dell euro) La ripresa potrebbe essere più vigorosa nel 2016 per due motivi: * Il rialzo dei tassi USA potrebbe essere più rapido del previsto (anche se più in là nel tempo), quindi l Euro deprezzarsi maggiormente * Il calo del prezzo del greggio potrebbe spingere i consumi in tutta l AE, con benefici per l export
L'ultima trimestre della recessione = 100 Storicamente, all inizio dellla ripresa, il Pil cresce rapidamente per poi assestarsi, anziché gradualmente Italia: Un confronto delle riprese post-recessione 114 112 110 108 106 104 102 100 Q4 1964 Q2 1975 Q4 1982 Q3 1993 Q4 1996 Q2 2009 Q4 2001 98 0 1 2 3 4 5 6 7 8 N. di trimestri post-recessione Source: monthly data to February 2015, ECB. 3
le prospettive di medio periodo: il capitale umano Per calcolare il prodotto potenziale, Prometeia crea un indice di Tornqvist del capitale umano, basato sulle proiezioni demografiche Eurostat fino al 2040, ponderate per la quota della popolazione che detiene un certo titolo di studio (primo ciclo-superiori-università). Fra il 2015 e il 2030 il cap. umano in Italia, che parte più basso, cresce dello 0,8%, rispetto all 1,5 e 1,4 di Germania e Francia. La popolazione sale da 62 a 66 m., meno che in Francia, mentre cala in Germania. L indicazione di policy è di aumentare l investimento in istruzione e ricerca. Il capitale umano potrebbe essere sovrastimato: Le proiezioni demografiche Eurostat sottovalutano il minor afflusso degli immigrati e la loro diversa origine (meno dall Est Europa, più dall Africa). In generale, è opportuno analizzare il contributo delle 1 e 2 generazioni separatamente La misura della qualità del capitale umano (titolo di studio) è parziale, a differenza delle competenze
la crescita demografica prevista per l Italia dipende dalle ipotesi adottate sulle migrazioni internazionali 68.000 67.000 66.000 65.000 64.000 63.000 62.000 61.000 60.000 59.000 che le ipotesi Eurostat siano ottimistiche lo dimostra il confronto con due previsioni precedenti: United Nations Population Division e Istat (popolazione tot, in 000) 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 UN 2012 EUROSTAT 2013 ISTAT 2011 numero di immigrati annui (al netto degli emigrati) ipotizzato nel main scenario Eurostat 2015 2020 2025 2030 2035 2040 Germania 242.310 228.679 229.779 220.234 181.926 142.591 Spagna -83.307-79.009 6.386 87.513 159.724 225.207 Francia 87.597 90.186 91.170 91.239 89.010 83.988 Italia 310.605 348.082 368.367 382.425 367.696 335.911 Regno Unito 166.557 172.091 192.867 203.324 210.149 209.284 possiamo già verificare lo scostamento tra la realtà e le previsioni Eurostat per l anno 2014: le prime stime sul saldo migratorio si attestano intorno alle 138.000 unità, contro una previsione 2013 nello scenario principale di oltre 300.000.
VALORE OTTENUTO DAGLI STUDENTI ITALIANI gli esiti scolastici dei giovani stranieri 0% 20% 40% 60% 80% 100% Punteggio Invalsi italiano V primaria Voto prova Invalsi esame III media Punteggio lettura 15enni PISA 2009 Punteggio matematica 15enni PISA 2012 Tasso di scolarità a 18 anni 202 185 175 6,3 5,6 5,3 491 446 410 490 461 435 78,3% 57,8% I figli dell immigrazione e la costruzione del capitale umano: il sentiero in salita dell integrazione scolastica, con qualche nota meno negativa da parte dei nati in Italia Immatricolati all università per 100 diplomati 35% 51% italiani stranieri nati in Italia stranieri nati all'estero stranieri
altre misurazioni del capitale umano segnalano il ritardo dell Italia capitale umano pro capite (migliaia US$) 700 600 500 400 300 200 l Italia è in fondo alla graduatoria dei paesi avanzati per quel che riguarda l insieme di conoscenze e competenze, misurate secondo il metodo di Jorgenson e Fraumeni 100 0 Fonte: Ocse, 2011
la scolarità in Italia anni di scolarizzazione media popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni negli ultimi centocinquanta anni l Italia ha ridotto il divario con i paesi più avanzati come anni di scolarità Fonte: The Century of Education, C. Morrison F. Murtin, 2009
le competenze degli studenti a quindici anni capacità di lettura a 15 anni, fonte PISA 2012 Giappone Corea Finlandia Irlanda Canada Polonia Australia Olanda Svizzera Belgio Germania Francia Norvegia Regno Unito Stati Uniti Media OCSE Danimarca Reubblica Ceca Italia Austria Ungheria Spagna Portogallo Svezia Slovenia Grecia Turchia Repubblica Slovacca Cile Messico 538 536 524 523 523 518 512 511 509 509 508 505 504 499 498 496 496 493 490 490 488 488 488 483 481 477 475 463 441 424 il divario rimane però elevato come competenze: gli studenti italiani sono al 21 posto nella capacità di lettura a 15 anni fra i paesi OCSE
le competenze dei giovani adulti 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 32% 52% 14% 17% 17% 16% 42% 42% 39% 37% 31% 31% 28% 30% 6% 34% 38% quasi un quarto dei giovani adulti italiani (25-34enni) ancora non raggiunge i livelli minimi di competenza in lettura e comprensione di testi, e nel complesso il 60% si attesta su livelli medio-bassi 10% 0% 14% 22% 13% 14% 14% 17% 2% Giappone Francia Germania Regno Unito Stati Uniti Italia Level 0/1 Level 2 Level 3 Level 4/5 Fonte: OECD, Survey of Adult Skills, PIAAC, 2012
la lettura in quarta elementare PIRLS 2011 470 490 510 530 550 570 Finlandia Danimarca Inghilterra Olanda Svezia Italia Germania Portogallo Ungheria Austria 529 554 552 546 542 541 541 541 539 568 nella primaria, la scuola italiana è fra le prime in Europa, grazie a insegnanti giovani e specializzati, a un modello inclusivo e a una didattica innovativa Polonia 526 Francia 520 Spagna 513 Norvegia 507 Belgio 506 Romania 502 Malta 477
matematica e scienze in terza media TIMSS 2011 punteggi medi in matematica e scienze corea singapore cina giappone russia finlandia USA inghilterra ungheria australia slovenia italia svezia norvegia romania 440 460 480 500 520 540 560 580 600 620 alle medie, gli apprendimenti degli studenti italiani precipitano nelle graduatorie internazionali Fonte: Elaborazioni su dati TIMSS 2011
i divari di indirizzo punteggi TIMSS 2009 e PISA 2009 per indirizzo della secondaria di II grado prove di Matematica prove di Scienze il calo degli apprendimenti rispetto alla media dei paesi avanzati è evidente alle medie. Nei licei si assiste a una ripresa, mentre nell istruzione professionale il ritardo si accentua
l istruzione universitaria in Italia: un grande ritardo da colmare quota di popolazione con un titolo terziario, per classe di età l Italia si è impegnata a raggiungere il 40% di laureati nel 2020 OECD, Education at a Glance, 2014
immatricolati totali (triennali e ciclo unico): quota su 19enni residenti 60% 59% 58% 57% 56% 55% 54% 53% 52% 51% 50% 49% 48% 47% 46% 55,5% 49,2% 57,3% 57,6% 56,5% 54,8% 52,0% 49,9% 49,5% 48,5% 46,4% 46,7% 46,4% dopo un forte aumento iniziale, le immatricolazioni stanno calando in relazione alla popolazione diciannovenne (dunque al netto della demografia) 45% Fonte: Elaborazione su dati Istat e Miur (Anagrafe Nazionale Studenti)
dove intervenire? Definizione delle competenze da sviluppare ai diversi livelli: Operazione effettuata per il 1 ciclo scolastico e l istruzione tecnica, non per i licei, la formazione professionale e l università Reclutamento, formazione iniziale e utilizzo dei docenti Autonomia e valutazione sia delle scuole sia degli atenei Maggiori risorse finanziarie per l istruzione
tassi di occupazione dei laureati italiani a 1 e a 5 anni dalla laurea, per gruppo disciplinare 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 medico ingegneria insegnamento economico-statistico chimico-farmaceutico agraria e veterinaria architettura scientifico linguistico politico-sociale educazione fisica psicologico geo-biologico giuridico letterario Tasso occupazione (def. Istat FdL) a 5 anni 95,8 60,1 95,4 51,9 91,5 69,3 90 51,4 89,5 59,9 88 53,1 87,8 48,6 87,2 58 84,7 50,2 84,4 54,4 82,8 65 81,4 39 79,3 38 75,4 42,6 74,6 43,7 Tasso occupazione (def. Istat FdL) a 1 anno Fonte: Indagine AlmaLaurea 2014
l indagine CT3, condotta da UNIGE e FGA: le competenze trasversali rilevanti per imprese, studenti e atenei capacità di risolvere problemi ossia applicare in una situazione reale quanto appreso, individuando gli ambiti di conoscenze che meglio consentono di affrontarla. capacità di formulare giudizi in autonomia ossia interpretare le informazioni con senso critico e prendere decisioni conseguenti. capacità di apprendere in maniera continuativa ossia sapere riconoscere le proprie lacune e identificare strategie efficaci volte all acquisizione di nuove conoscenze e competenze. essere intraprendente ossia saper sviluppare idee innovative, progettarne e organizzarne la realizzazione, gestire le necessarie risorse ed essere disposto a correre rischi per riuscirci. capacità di analizzare e sintetizzare informazioni ossia acquisire, organizzare e riformulare dati e conoscenze provenienti da diverse fonti. capacità di comunicare efficacemente ossia trasmettere informazioni e idee in forma sia orale sia scritta in modo chiaro e formalmente corretto, esprimendole in termini adeguati rispetto agli interlocutori specialisti o non specialisti del settore. capacità di lavorare in gruppo ossia coordinarsi con altre persone, anche di diverse culture e specializzazioni professionali, integrandone le competenze. capacità di organizzare e pianificare ossia realizzare idee e progetti tenendo conto anche del tempo e delle altre risorse a disposizione.
gli insegnanti struttura per età struttura per età degli insegnanti di ruolo presso la scuola statale a.s. 2010-11, per grado di scuola (valori percentuali) l età media degli insegnanti è la più elevata in Europa: scuole elementari 49,3 scuole superiori 51,8 scuole medie 52,1 Fonte: Elaborazioni su dati MIUR
United States Finland United Kingdom Sweden France OECD average EU21 average Spain Germany Japan Italy la spesa per istruzione valori espressi in punti di PIL, per livello di istruzione Nel confronto internazionale l Italia risulta ultima per spesa dedicata all istruzione, con un ritardo particolarmente marcato nell istruzione terziaria. Più della quantità conta però la qualità della spesa. Pre-primaria Primaria e secondaria Istruzione terziaria 20
I vincoli alla crescita di medio termine per l economia italiana: il capitale umano Andrea Gavosto Fondazione Giovanni Agnelli andrea.gavosto@fga.it Prometeia Convegno di presentazione del Rapporto di Previsione 24 aprile 2015
oltre 10,5 milioni di iscritti al sistema di istruzione (scuola + università) 3.000.000 I dati si riferiscono all organico di fatto della scuola statale, a.s. 2014-15 241.800 docenti 219.900 docenti 2.500.000 2.000.000 91.100 docenti 168.900 docenti 53.400 docenti Ordinari, associati e ricercatori, a.a. 2013-14 1.500.000 2.596.200 2.612.500 1.000.000 1.021.300 1.651.600 1.544.000 500.000-621.900 186.400 66.200 119.100 147.000 SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA MEDIA SCUOLA SUPERIORE UNIVERSITA' NON STATALE STATALE Fonte: Ministero dell'università e della Ricerca - Ufficio di Statistica. Esclusi: ITS e formazione professionale