4-5 RIVISTA BANCARIA. Luglio-Ottobre 2012 MINERVA BANCARIA ISTITUTO DI CULTURA BANCARIA «FRANCESCO PARRILLO» N. 4-5/2012.

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www.rivistabancaria.it MINERVA BANCARIA RIVISTA BANCARIA N. 4-5/2012 RIVISTA BANCARIA ANNO LXVIII ISTITUTO DI CULTURA BANCARIA «FRANCESCO PARRILLO» Luglio-Ottobre 2012 Tariffa Regime Libero:-Poste Italiane S.p.a.-Spedizione in abbonamento Postale-70%-DCB Roma 4-5

RIVISTA BANCARIA MINERVA BANCARIA COMITATO SCIENTIFICO (Editorial board) PRESIDENTE (Editor): GIORGIO DI GIORGIO, Università LUISS - Guido Carli, Roma MEMBRI DEL COMITATO (Associate Editors): ADALBERTO ALBERICI, Università di Milano PIETRO ALESSANDRINI, Università Politecnica delle Marche PAOLO ANGELINI, Banca d Italia PIERFRANCESCO ASSO, Università di Palermo CONCETTA BRESCIA MORRA, Università del Sannio FRANCESCO CANNATA, Banca d Italia ALESSANDRO CARRETTA, Università di Roma, Tor Vergata NICOLA CETORELLI, Federal Reserve Bank of New York FABIANO COLOMBINI, Università di Pisa MARIO COMANA, Università LUISS Guido Carli Roma RITA D ECCLESIA, Università di Roma, Sapienza GIAMPAOLO DELL ARICCIA, International Monetary Fund GIANNI DE NICOLÒ, International Monetary Fund CARMINE DI NOIA, Assonime LUCA ENRIQUES, Consob GIOVANNI FERRI, Università di Bari LUCA FIORITO, Università di Palermo MICHELE FRATIANNI, Indiana University EUGENIO GAIOTTI, Banca d Italia GUR HUBERMANN, Columbia University DONATO MASCIANDARO, Università Bocconi, Milano FABRIZIO MATTESINI, Università di Roma, Tor Vergata PINA MURÈ, Università di Roma, Sapienza FABIO PANETTA, Banca d Italia ALBERTO FRANCO POZZOLO, Università del Molise ZENO ROTONDI, Unicredit Group ANDREA SIRONI, Università Bocconi, Milano MARIO STELLA RICHTER, Università di Roma, Tor Vergata MARTI SUBRAHMANYAM, New York University ALBERTO ZAZZARO, Università Politecnica delle Marche COMITATO ACCETTAZIONE SAGGI E CONTRIBUTI: GIORGIO DI GIORGIO (editor in chief) - ALBERTO POZZOLO (co-editor) MARIO STELLA RICHTER (co-editor) - DOMENICO CURCIO (assistant editor) ISTITUTO DI CULTURA BANCARIA «FRANCESCO PARRILLO» PRESIDENTE CLAUDIO CHIACCHIERINI CONSIGLIO CARLO BELLINI, TANCREDI BIANCHI, MARIO CATALDO, GIAN GIACOMO FAVERIO, ANTONIO FAZIO, GIUSEPPE GUARINO, ANTONIO MARZANO, PINA MURÈ, FULVIO MILANO, GIOVANNI PARRILLO, CARLO SALVATORI, MARIO SARCINELLI, FRANCO VARETTO Segretario LUIGI BELLINI In copertina: Un banchiere e sua moglie di Marinus Van Reymerswaele (1493 c. - 1567) Musée des Beaux Arts - Nantes

RIVISTA BANCARIA MINERVA BANCARIA ANNO LXVIII (NUOVA SERIE) LUGLIO-OTTOBRE 2012 N.4-5 SOMMARIO Editoriale G. DI GIORGIO Verso l Unione bancaria europea.» 3 Contributi M. MILIČ La remunerazione degli amministratori in Europa: l intervento del legislatore tedesco» 7 A. IANNUZZI Soundness e disclosure dei sistemi di remunerazione nelle banche: alcune evidenze empiriche nei gruppi bancari quotati italiani» 47 V. PACELLI Normativa e contesto congiunturale: quali impulsi S. SYLOS LABINI nella gestione delle relazioni di clientela per le banche locali?» 89 Rubriche La distribuzione dei prodotti finanziari in Europa (D. Curcio - M. Donadelli - D. Frigeri)» 113 L embedded risk management, ovvero il pieno utilizzo gestionale delle stime di rischio (M. Berlanda)» 122 I project bond come strumento di rilancio dell economia (F. Capponi - R. Moscaroli)» 132 Bankpedia: Fair value nei bilanci che adottano gli IAS/IFRS (G. Vittorioso e S. Anchino); Interlocking (divieto di) (M. Monaco Sorge)» 136 Presidente del Comitato Scientifico: Giorgio Di Giorgio Direttore Responsabile: Giovanni Parrillo Comitato di Redazione: Eloisa Campioni, Mario Cataldo, Vincenzo Formisano, Stefano Marzioni, Biancamaria Raganelli, Giovanni Scanagatta, Giuseppe Zito e.mail: redazione@rivistabancaria.it - amministrazione@rivistabancaria.it Amministrazione: presso P&B Gestioni Srl, Via G. Severano 28-00161 Roma - tel. +39 06 45437321- fax +39 06 45437325 Spedizione in abbonamento postale - Pubblicazione bimestrale - 70% - Roma ISSN: 1594-7556 Econ.Lit

Editoriale VERSO L UNIONE BANCARIA EUROPEA. GIORGIO DI GIORGIO* Nell area dell Euro, oggi, la gestione della politica monetaria è accentrata e delegata alla Banca centrale europea, mentre le responsabilità di regolamentazione e vigilanza bancaria e finanziaria, nonché le decisioni relative alla prevenzione e alla gestioni di eventuali crisi rimangono competenza dei singoli stati. L esplodere della crisi dei debiti sovrani e il combinato disposto della stessa con la stagnazione economica conseguente alla crisi finanziaria ha avuto effetti molto negativi sul sistema bancario europeo, che a partire dalla seconda metà del 2010 mostra segni evidenti di fragilità e rischi sistemici rilevanti. Questo ha contribuito non poco ad alimentare aspettative pericolose di un possibile break up dell euro, con conseguente ritorno alle valute nazionali e il definitivo abbandono del sogno di una Unione Economica e Monetaria compiuta. Tra gli interventi auspicati dal Consiglio Europeo e dalla Commissione, d intesa con la Banca centrale europea, ha assunto nell estate di quest anno particolare rilevanza l idea di procedere velocemente a realizzare un Unione bancaria nell Eurozona. Il processo di ulteriore integrazione prevede l assegnazione di poteri regolatori e ispettivi, nonché di prevenzione e gestione delle crisi bancarie, alla BCE. Si tratta di un passaggio importante ma anche molto delicato, visto che non è ovvio che verranno definitivamente trasferiti analoghi poteri oggi attribuiti alle autorità nazionali e dato che dal 2011 è anche attiva un agenzia di regolamentazione e vigilanza a livello dell intera Unione Europea, l EBA European banking authority. * Professore Ordinario di Teoria e Politica Monetaria e Direttore del Dipartimento di Economia e Finanza, Università LUISS Guido Carli RIVISTA BANCARIA - MINERVA BANCARIA N. 4-5/2012 3

GIORGIO DI GIORGIO Occorrerà evitare che una pluralità di competenze e di responsabilità sfoci in una vigilanza meno efficace. Ma anche che i costi di una regolamentazione e di una vigilanza complessa non mettano le banche dell Eurozona in una situazione di svantaggio competitivo rispetto alle banche inglesi, americane o cinesi. Oltre alle sfide poste dal coordinamento istituzionale di autorità distinte, torna anche di attualità un vecchio dibattito, relativo all opportunità di assegnare competenze di regolamentazione e vigilanza su banche (ed eventualmente altri intermediari finanziari) alla stessa autorità responsabile per la gestione della politica monetaria. Ci si riferisce ovviamente all assegnazione alla banca centrale di competenze relative alla stabilità microeconomica, cioè dei singoli intermediari, dato che è normale considerare una funzione propria della banca centrale il perseguimento ed il mantenimento della stabilità macroeconomica, cioè del buon funzionamento dei mercati finanziari organizzati, del sistema dei pagamenti e delle clearing houses. In questa direzione va anche sottolineato il collegamento con il credito di ultima istanza fornito dalla banca centrale al sistema bancario, e indirettamente a tutta l economia. È stato infatti osservato 1 che possono crearsi difficoltà nel caso di attribuzione della funzione di supervisione e vigilanza prudenziale sulle singole banche alla banca centrale, quando lo svolgimento di suddetta funzione entra in conflitto con l obiettivo prioritario della politica monetaria, vale a dire il mantenimento della stabilità dei prezzi. La funzione di supervisione include infatti diverse fasi a cui corrispondono ben precisi compiti. In primo luogo, occorre valutare attentamente le condizioni di salute delle varie banche, in particolare la loro rischiosità attuale e potenziale. In secondo luogo, il supervisore deve avere a disposizione gli strumenti per intervenire prontamente e con efficacia nel caso la precedente valutazione della singola banca lo richieda. Infine, va sottolineato che il supervisore diventa direttamente responsabile sia degli esami che conduce che degli interventi decisi e posti in essere. Questa responsabilità, implicitamente, può generare un conflitto con l obiettivo di price stability, poiché l eventuale fallimento di uno o più banche potrebbe essere collegato dall opinione pubblica ad un insuccesso della banca centrale nello svolgere con attenzione le sue funzioni di monitoraggio. Ciò si potrebbe trasmettere in una caduta della reputazione globale di cui gode la banca centrale, che risulta 1 Si veda Di Giorgio G. e C. Di Noia: Should Banking Supervision and Monetary Policy Tasks Be Given to Different Agencies?, International Finance, 3, 1999, Blackwell. 4 EDITORIALE

VERSO L UNIONE BANCARIA EUROPEA. un elemento importante nel processo di formazione delle aspettative degli operatori. A loro volta, le aspettative sono variabili cruciali per determinare l inflazione che effettivamente si realizza. D altra parte esistono validi motivi anche a favore dell opportunità di assegnare le responsabilità di vigilanza all istituzione che gestisce la politica monetaria. La banca centrale, infatti, può sfruttare utili informazioni ricavate da ispezioni sulle banche sia per effettuare migliori previsioni macroeconomiche sulla cui base muovere gli strumenti di politica monetaria, sia per contenere il rischio di stabilità macroeconomica e la possibilità di immediato contagio attraverso il sistema dei pagamenti e può rafforzare la sua capacità di intervento coniugando il credito di ultima istanza alla conoscenza diretta della situazione dell intermediario. Non c è dubbio che i nuovi compiti assegnati alla Banca centrale europea di Mario Draghi aumentino il livello della sfida e le responsabilità di una istituzione giovane ma che ha dimostrato fin qui di saper perseguire bene il proprio mandato prioritario di garantire la stabilità dei prezzi. Come direbbe il Magnifico: Chi vuol esser lieto sia del diman non v è certezza. RIVISTA BANCARIA - MINERVA BANCARIA N. 4-5/2012 5