Aerospazio in Campania

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Il consorzio Chain - Campania Helicopters and Airplane Industry Network è attivo dal 2008. Oggi conta 36 aziende associate, operanti nei settori dell aeronautica, dell aerospazio e dei trasporti. Le imprese, complessivamente, danno lavoro a circa 1.500 persone per un fatturato complessivo che raggiunge i 250 milioni di euro. Entro la fine del 2010, il consorzio si propone di toccare quota 50 associati. Chain - Campania Helicopters and Airplane Industry Network è un consorzio nato nel 2007, con 16 associate, con l obiettivo di aggregare le imprese aerospaziali presenti nella provincia di Napoli, che accoglie circa il 70% delle imprese campane, e diventare un punto di riferimento per la filiera. Il consorzio, presieduto dall imprenditore Dario Scalella, conta oggi 36 aziende, tra associate e in fase di adesione. Obiettivo del consorzio è raggiungere i 50 associati entro la fine del 2010. Le associate operano prevalentemente nel settore aeronautico e, più in generale, in quello dei trasporti (nautica, automotive, ferrotranviario) e/o nei servizi al comparto trasporti. Chain può contare oggi su una forza lavoro altamente specializzata che tocca le 1.500 unità e registra, adesione dopo adesione, un importante crescita di fatturato complessivo, vicina ai 250 milioni di euro.

Prioritari per le imprese aderenti sono gli investimenti in formazione, promozione delle aziende in subfornitura e internazionalizzazione. Nei prossimi due anni, a questi obiettivi saranno destinati circa 2 milioni di euro. A oggi gli investimenti previsti dalle aziende superano i 150 milioni, 50 dei quali sono in fase di verifica, come previsto dal Contratto di Programma Regionale presentato da 8 aziende per la subfornitura aeronautica. Il consorzio sostiene le imprese nei processi di accesso ai servizi, favorendo la reciproca fornitura di tecnologie e prodotti, gli scambi di know how, offrendo facilitazioni per l accesso al credito e alla finanza agevolata, convenzioni e formazione e consulenza per i processi di internazionalizzazione. Aerospazio in Campania Sono oltre 130 le imprese del settore che operano sul territorio regionale, dando lavoro a circa 12.000 persone. Il fatturato complessivo raggiunge un miliardo e mezzo di euro. La filiera produttiva aeronautica riveste un ruolo di primo piano nel sistema economico della regione. La Campania ospita grandi aziende, leader nazionali, presenti a livello internazionale, come Alenia Aeronautica, Avio, Europea Microfusioni Aerospaziali (EMA), Magnaghi Aeronautica, Selex Sistemi Integrati, Ilmas, Geven e Dema. A queste si affiancano numerose imprese capaci di realizzare un prodotto finito altamente valido e qualificato, una rete di piccoli e medi subfornitori capace di garantire competenza e livelli di produzione crescenti. Aerospazio in Italia e in Europa Le regioni più attive nel comparto della ricerca e della produzione aerospaziale, che affiancano la Campania, sono quattro: la Puglia, il Piemonte, il Lazio e la Lombardia.

L industria aeronautica nazionale, secondo dati Acare Italia 2006, è la settima nel mondo per fatturato e addetti (7,7 mld di euro e 36.300 unità lavorative) e la quarta in Europa, dopo Gran Bretagna, Francia e Germania. Nel settore aerospaziale è di particolare rilevanza il ruolo di Finmeccanica che, con una serie di operazioni mirate al rafforzamento del core business, ha consentito la creazione di un grande polo industriale nazionale. Il peso del settore nazionale è pari a poco più dell'8% del fatturato aeronautico europeo, mentre la Francia pesa per il 34%, il Regno Unito 31% e la Germania per il 19 per cento. L industria aeronautica europea conta 449.000 addetti e un fatturato complessivo di 96 mld di euro. In sintesi Il valore di mercato dell intero comparto mondiale dell aerospazio si attesta sui 187,5 miliardi, dei quali la quota Campana è di 1 miliardo di Euro dei 6 miliardi realizzati in Italia (Fonte: Paser 2006). Internazionalizzazione. L appuntamento con le vetrine internazionali dedicate all aerospazio ha sempre rappresentato per il consorzio Chain una priorità. Da qui la partecipazione, sentita contemporaneamente come necessità e opportunità, ai principali eventi del settore: lo scorso anno in Francia, al Salone di Le Bourget, alle porte di Parigi, e poi Berlino, all Ila Berlin Air Show 2010. Chain protagonista al Farnborough International Airshow 2010. Dal 19 al 25 luglio, Chain ha partecipato al Farnborough International Airshow 2010, la manifestazione internazionale che ogni due anni riunisce, alle porte di Londra, le più grandi realtà aerospaziali. Il consorzio ha preso parte all evento con la Regione Campania e ha portato nel Regno Unito ben 10 aziende: A. Abete, Ala, Htt, Mta, K4A, Oma Sud, Special Tools, V. La Gatta, TeknoSud e Laer.

La manifestazione rappresenta una vetrina per circa 1.300 espositori provenienti dal settore privato, commerciale e militare. È un evento biennale, nato per facilitare l incontro, gli scambi commerciali e i B2B tra i produttori. Gli organizzatori hanno annunciato il tutto esaurito a metà maggio, con 22 padiglioni internazionali prenotati ed espositori in arrivo da 38 paesi. Nel 2010 gli espositori sono stati 1.455 (per un totale di 107.498 mq di spazio espositivo), provenienti da 40 Paesi. I visitatori, invece, hanno toccato quota 228.000, di cui 120.000 addetti ai lavori. Nonostante la crisi e le contingenti difficoltà del settore, sono stati annunciati accordi per 47 miliardi di dollari. Settanta delegazioni, provenienti da 44 Paesi, hanno visitato i 30 padiglioni della fiera. Chain e l innovazione. Le aziende del consorzio sono da sempre attive nel campo della ricerca e dell innovazione. Attualmente, alcune imprese sono impegnate nella realizzazione di nuovi velivoli, come l elicottero Smart K4A: una piccola fuoriserie dei cieli, due posti comodi e un affidabilità di classe superiore. Altro esempio innovativo è lo SkyCar realizzato da Oma Sud, presentato lo scorso anno in occasione della fiera internazionale di Le Bourget. Si tratta di un innovativo velivolo bimotore a pistoni multiutility, a cinque posti, che può essere destinato a molteplici modalità d uso: come il trasporto merci o il servizio di aeroambulanza. La stessa Oma Sud sta realizzando un altro velivolo ad ala fissa biposto. Avio Sud, invece, è al lavoro per produrre un ultraleggero biposto con sembianze d aereo. Ancora, nel settore dell automotive si segnala l auto ecologica con motore a idrogeno progettata da TeknoSud. Htt, azienda costruttrice di utensili in metallo duro, mantiene alto lo standard qualitativo della propria produzione con l innovativa Punta Slick, una punta in

metallo duro con micrograna utilizzata per la foratura dei pacchetti sandwich titanio/alluminio, senza residui di ribava. Anche Tm è attiva nel settore della lavorazione dei metalli duri. L azienda utilizza macchine high tech di nuova generazione per la produzione di nuovi elementi nel settore aeronautico, utilizzando il titanio GR5. Aerospazio: un settore a forte valore aggiunto. La Campania rappresenta in Italia un polo produttivo di primo livello. Il sistema industriale, come anticipato, è composto sia da importanti imprese di costruzione nel campo aeronautico e aerospaziale sia da aziende attive nella campo della manutenzione. Sul territorio sono presenti oltre 130 aziende, che impiegano circa 12.000 addetti con un fatturato di un miliardo di euro (Fonte: www.campaniaerospace.it). Un settore produttivo che qualifica il tessuto industriale campano, caratterizzato anche dalla forte presenza di aziende attive nel comparto automotive. L aerospazio si caratterizza per la presenza di numerose realtà imprenditoriali considerate punte di eccellenza del sistema produttivo italiano. In Campania, alle numerose pmi locali, capaci di conquistare fette di mercato internazionale nei settori della subfornitura e dei controlli, si affiancano stabilimenti di grandi attori nazionali, come Alenia Aeronautica e Selex Sistemi Integrati. La forte presenza delle aziende addette alla subfornitura e alla manutenzione, in Campania come nel resto del Paese, fa dell aerospazio un settore con ampie potenzialità di crescita e sviluppo. È il potenziale settore trainante dell economia regionale e nazionale, capace, allo stesso tempo, di favorire uno sviluppo economico fondato sull eccellenza delle risorse umane impiegate. Cira, un centro di eccellenza da valorizzare. Il Centro italiano di Ricerche aerospaziali, con sede a Capua, rappresenta una delle più valide e importanti realtà scientifiche presente sul territorio campano e italiano. Punta di diamante di un complesso sistema di ricerca, ha fatto registrare, negli anni di attività, importanti risultati in ambito scientifico e rappresenta una delle poche realtà capaci di presentare costi in attivo nonostante la crisi. I tagli paventati non sono

un buon segnale e aprono al rischio di un ulteriore impoverimento del tessuto economico e scientifico delle regioni meridionali. La minaccia di una stretta ai finanziamenti, infatti, legittima il timore della volontà di trasferire tutte le principali attività di ricerca in altre aree del Paese. Una strada per scommettere su ricerca e innovazione. Il comparto aerospaziale campano rappresenta uno dei principali attori e fattori di innovazione, portata avanti grazie all intervento degli Atenei (Università degli Studio di Napoli Federico II, Sun e Parthenope, Università del Sannio e Università di Salerno) e dei numerosi centri di ricerca e competenza che affiancano le attività del Cira: Imast, Camper, Cnr, Criai, Mars, MarSec, Elasis, Enea, Infn, Amra, Test, Nt, Ict (Fonte: Carn 2009). Dall analisi dei comportamenti delle realtà imprenditoriali campane, emerge che alla naturale predisposizione a investire in innovazione e internazionalizzazione, nonostante gli elevati costi richiesti dalle peculiarità del settore, non corrisponde un adeguata propensione, e spesso competenza, in materia di investimenti in proprietà intellettuale. Un ritardo che accomuna le imprese meridionali attive nei settori più disparati. Nel settore aeronautica sono previsti 500 milioni di finanziamenti da erogarsi in 15 anni. L'autorizzazione è stata data dal Comitato per lo sviluppo dell industria aeronautica, presieduto dal Ministro dello Sviluppo economico. L'obiettivo è consolidare l'industria aeronautica italiana e migliorare la sicurezza del Paese. I progetti previsti riguardano ambiti quali lo sviluppo di un convertiplano (aereo a decollo e atterraggio verticale) e di elicotteri avanzati, la ricerca di nuovi compositi avanzati per futuri aeromobili e l'evoluzione di bimotori tattici (Fonte: Comunicato del Ministero Sviluppo economico, 21 luglio 2009). Fronte meridionale per lo sviluppo del settore. L aerospazio può rappresentare il reale volano di sviluppo dell economia meridionale. Punte di eccellenza, infatti, non sono presenti solo in Campania ma anche in Puglia. A questo proposito è bene auspicare la piena realizzazione del distretto aerospaziale transregionale, nato sull asse Campania-Puglia.

La volontà espressa dai Governatori delle due Regioni, Stefano Caldoro e Niki Vendola, di procedere a un rafforzamento della collaborazione e dell intero distretto, diventa di vitale importanza per offrire un importante sostegno alla crescita del comparto e trasformare il Mezzogiorno in un punto di riferimento nazionale per l intero settore produttivo e per la ricerca. Green Economy, aerospazio in prima linea. Negli ultimi tempi, gli investimenti in ricerca effettuati dalle aziende attive nel comparto aerospaziale sono per lo più finalizzati allo sviluppo di tecnologie green, capaci di accrescere la funzionalità delle produzioni nel rispetto dell atmosfera e del contesto naturale circostante. Un elemento da non sottovalutare se si considera che per il prossimo 2020 è previsto il raddoppio dei passeggeri. È auspicabile che le imprese campane seguano e proseguano su questa strada, investendo lungo questa direttrice le risorse provenienti a breve dal Pon e dai contratti di ricerca, favorendo lo sviluppo di tecnologie in grado di tutelare l ambiente e rispondere alle richieste dell Unione europea. Un argine per la fuga dei cervelli. La crescita del comparto aerospaziale può rappresentare una risposta concreta alla fuga dei cervelli che affligge il Mezzogiorno, privandolo di risorse umane di elevata qualità. Gli occupati nel settore sono per lo più giovani, laureati, talentuosi che hanno trovato nelle pmi aerospaziali la possibilità di esprimere le proprie competenze senza necessariamente abbandonare la regione di provenienza. Un modo per produrre al Sud, valorizzandone le risorse umane. È quindi fondamentale accrescere l attrattività e la competitività del settore, partendo proprio dal ruolo di primo piano giocato dalle risorse umane. La rinascita del territorio che punta sull eccellenza. Le aziende del comparto operano in un settore fortemente specializzato, rappresentando un tassello fondamentale della strategia da mettere in campo per riqualificare il tessuto produttivo provinciale. Ripartire dalle imprese capaci di cresce, di essere al passo coi tempi, di investire in innovazione e ricerca per elaborare un modello di sviluppo da estendere a tutte le realtà produttive del territorio è condizione indispensabile per favorire la rinascita di aree troppo spesso degradate. In questo modo, inoltre, è possibile procedere al riposizionamento

economico campano, consentendo alla Regione di accrescere al propria competitività nei confronti di player internazionali di primo ordine, vincendo su mercati capaci di scommettere sulla qualità delle produzioni piuttosto che avvalersi di giochi al ribasso che troppo spesso danneggiano le produzioni stesse e l immagine dei produttori. Tra le aziende Chain vi sono tutte le competenze e le certificazioni per un velivolo interamente Made in Campania All interno del Consorzio Chain esistono tutte le competenze, le certificazioni e i requisiti per progettare e realizzare, anche di concerto con altre realtà imprenditoriali presenti sul territorio, un velivolo interamente Made in Campania. SINTESI INFORMAZIONI ECONOMICHE CHAIN è una realtà giovane presente sul mercato dal 2008, il fatturato complessivo delle aziende associate raggiunge i 250 milioni di euro. La forza lavoro complessiva è di circa 1.500 persone, gli investimenti previsti dalle aziende sono nell ordine di 150 milioni di euro. Anno di inizio dell attività: 2008 Fatturato complessivo delle aziende consorziate: circa 250.000.000,00 di euro Forza lavoro aziende consorziate: 1.500 unità Investimenti previsti dalle aziende ad oggi: oltre 150.000.000,00 di euro Il Presidente di Chain è Dario Scalella.***